etichettatura CER (sci ed occhiali)

fededebon Mer Giu 19, 2013 2:44 pm

ciao!
qualcuno sa che codice CER sono attribuiti ai seguenti prodotti:

1) scarponi da sci in poliuretano ad alta densità
2) occhiali da sole-vista (senza lenti in vetro)

graaazieee!!! Very Happy

:bball:

**cirillo** Mer Giu 19, 2013 2:50 pm

fededebon ha scritto:ciao!
qualcuno sa che codice CER sono attribuiti ai seguenti prodotti:
1) scarponi da sci in poliuretano ad alta densità
2) occhiali da sole-vista (senza lenti in vetro)
graaazieee!!! :bball:

Intanto benvenuta/o nel forum e poi:
a) cortesemente non postare 2 volte lo stesso quesito;
b) all'atto del primo post sarebbe opportuna una piccola presentazione (c'è una sezione apposita).

veniamo al quesito:
a) cosa sono, resti di magazzino da eliminare?
b) il tuo punto 2), di fatto, altro non sono che le montature, vero?

fededebon: dal Cadore o "giù di lì"?

fededebon Mer Giu 19, 2013 4:01 pm

immaginavo ci fosse la sezione "presentazione" dopo lo faccio...

allooraa..innanzitutto mi servono i codici per richiedere info sulle quantità annue di quel tipo di materiali trattati o movimentati all'ARPAV poichè sono uno studente in ingegneria in fase di tesi e devo riuscir
a risalire ai dati del MUD...
quindi non sto parlando di resti di magazzino ma di rifiuti che attualmente vanno in discarica o a termogenerazione e che in futuro non potranno più esser smaltiti in questo modo...
almeno credo vadano in discarica...
per gli occhiali mi riferisco sia alle montature, che alle lenti da sole che alle lenti in plexiglass...probabilmente avranno 3 codici diversi...ammenochè non ricadano nel "rifiuti plastici"

esattamente dal Cadore..Domegge!!
yippee

**Admin** Mer Giu 19, 2013 4:08 pm

Alt, please.
1) Come saprai e come accennava cirillo, i rifiuti si classificano col criterio della "provenienza". Al medesimo rifiuto possono essere attribuiti diversi codici CER a seconda di come sono stati prodotti. E' un dato essenziale ai fini della codifica.
2) L'ARPAV non movimenta e non tratta rifiuti. Si occupa di tutt'altro.
3) Se ho capito lo scopo del tuo lavoro, ammesso e non concesso che si riesca ad arrivare ad un codice CER univoco, non potrai mai conoscere, procedendo in questo modo, la quantità di sci avviata a discarica perchè non esiste un codice CER esclusivo per gli sci (o gli occhiali). Più semplicemente, se ti accerti che non esistono filiere per il recupero di questi oggetti, è ragionevole assumere che vada a smaltimento tutto l'ìmmesso sul mercato (prima o poi...).

fededebon Mer Giu 19, 2013 4:14 pm

cioè, se son scarti di produzione hanno un codice mentre se sono "a fine vita" ne hanno un altro,
corretto?

**Admin** Mer Giu 19, 2013 4:17 pm

fededebon ha scritto:cioè, se son scarti di produzione hanno un codice mentre se sono "a fine vita" ne hanno un altro,
corretto?

Esattamente.
Non solo. Nel primo caso siamo quasi sicuramente in presenza di rifiuti speciali e nel secondo caso sono certamente urbani (per i quali non esiste una tracciabilità col grado di dettaglio da te ipotizzato).

**cirillo** Mer Giu 19, 2013 4:23 pm

fededebon ha scritto:cioè, se son scarti di produzione hanno un codice mentre se sono "a fine vita" ne hanno un altro,
corretto?

fede, nel quotare Admin, dico che queste sono le basi mimime da conoscere e visto che sei in fase di predisposizione della tesi dovresti, a mio avviso, "padroneggiare" un pò di più la materia nella quale ti stai addentrando.

fededebon Mer Giu 19, 2013 4:24 pm

so che l'ARPAV non movimenta rifiuti ma gestisce la banca dati dei quantitativi "movimentati" annualmente.

mmm..immaginavo fosse arduo arrivare ad un quantitativo in questo modo..probabilmente riesco ad arrivare ai quantitativi di materiale avviato a smaltimento dalle varie aziende come scarti di produzione, resti di magazzino ecc...e in questo caso il codice CER non è univoco, giusto?

che idea assurda che mi son messo in testa per sta tesi .... oh mio Dio

fededebon Mer Giu 19, 2013 4:26 pm

cirillo ha scritto:
fededebon ha scritto:cioè, se son scarti di produzione hanno un codice mentre se sono "a fine vita" ne hanno un altro,
corretto?
fede, nel quotare Admin, dico che queste sono le basi mimime da conoscere e visto che sei in fase di predisposizione della tesi dovresti, a mio avviso, "padroneggiare" un pò di più la materia nella quale ti stai addentrando.

ben lo so..ma non è colpa mia se ste cose utili nella vita nessuno ce le racconta all'università!!

**Admin** Mer Giu 19, 2013 4:33 pm

fededebon ha scritto:so che l'ARPAV non movimenta rifiuti ma gestisce la banca dati dei quantitativi "movimentati" annualmente.

mmm..immaginavo fosse arduo arrivare ad un quantitativo in questo modo..probabilmente riesco ad arrivare ai quantitativi di materiale avviato a smaltimento dalle varie aziende come scarti di produzione, resti di magazzino ecc...e in questo caso il codice CER non è univoco, giusto?

che idea assurda che mi son messo in testa per sta tesi ....

Io immagino che il grosso di questi rifiuti sia costituito, più che dagli scarti e dalle rimanenze, dagli sci a fine vita di cui si disfano gli sciatori veneti!
Fidati: l'unico dato ragionevole di riferimento è l'immesso sul mercato.

fededebon Mer Giu 19, 2013 4:42 pm

sì, immagino anch io che il grosso sia quello...ma ritengo assurdo che vengano tutti assimilati a rifiuti urbani...anche i noleggiatori portano in discarica come assimilati ad urbani questo tipo di rifiuto...

una persona singola smaltisce un paio di scarponi ogni 5 anni, mediamente, ma un noleggio direi proprio che tratta quantitativi maggiori.. wiggle

mah! considerando quanti scarponi vengono prodotti ogni anno...in fin dei conti prima o poi questi finiscono da qualche parte...

**cirillo** Mer Giu 19, 2013 5:01 pm

fededebon ha scritto:sì, immagino anch io che il grosso sia quello...ma ritengo assurdo che vengano tutti assimilati a rifiuti urbani...anche i noleggiatori portano in discarica come assimilati ad urbani questo tipo di rifiuto...

a) una persona singola smaltisce un paio di scarponi ogni 5 anni, mediamente,
b) ma un noleggio direi proprio che tratta quantitativi maggiori.. mah!
c) considerando quanti scarponi vengono prodotti ogni anno...in fin dei conti prima o poi questi finiscono da qualche parte...

a) ok e sono rifiuti urbani;
b) anche i noleggiatori li smaltiscono come urbani;
c) considera che su questo siamo un prodotto d'ecellenza e quindi il grosso è destinato all'export (ma ne importiamo pure... così come per gli sci).
Scusami ma non capisco lo scopo di questa tesi a meno che non sia uno studio su "che fine fanno" i beni prodotti nella tua zona. Però, in quanto a scarponi, non tralasciare Montebelluna e Asolo che mica scherzano come comparto.

fededebon Mer Giu 19, 2013 5:17 pm

lo scopo della tesi sarebbe vedere se si riesce, in qualche modo, a trovare una filiera di riciclo per sci, scarponi, caschi ecc...
per gli sci esiste già un progetto in Francia di recupero degli sci per produzione d'energia (credo li "smembrino" per utilizzare l'anima in legno..per il restante materiale presente è tutto da studiare..)..per il resto bisogna vedere...
so che è una zona molto interessante quella di Montebelluna...anche solo per il gruppo Tecnica (maggior produttore al mondo di scarponi..)...e so pure che molto materiale, quello in buone condizioni, viene spedito all'estero...però anche i privati, secondo me, ne hanno di materiale in cantina...io sono un maestro ma, personalmente, ho 6-7 paia di scarponi da "buttare" e idem per gli sci... cheers

**cirillo** Mer Giu 19, 2013 5:25 pm

fededebon ha scritto:...io sono un maestro ma, personalmente, ho 6-7 paia di scarponi da "buttare" e idem per gli sci...

io NON sono un maestro (mio cognato lo è) ma idem.... Very Happy

fededebon Mer Giu 19, 2013 5:30 pm

appunto...con una campagna di raccolta forse qualche numero interessante salta fuori... Cool

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