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SONDAGGIO: Cosa fare del Sistri? La tua proposta sulla tracciabilita' dei rifiuti
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Quale ritieni sia la giusta soluzione in materia di tracciabilita' dei rifiuti?
SONDAGGIO: Cosa fare del Sistri? La tua proposta sulla tracciabilita' dei rifiuti
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Admin- Amministratore
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Re: SONDAGGIO: Cosa fare del Sistri? La tua proposta sulla tracciabilita' dei rifiuti
Non v'è chi non veda l'inefficacia dell'attuale sistema cartaceo (fate un giretto per le aziende, per le campagne e per i boschi).
Non v'è che non veda il Sistri come una risposta sbagliata al problema (per come è stato concepito, realizzato ed imposto).
Non v'è chi non veda la differenza tra un sistema cartaceo ed informatico, che, se realizzato come si deve, può essere bloccante ed interagire nella filiera (controllando i CER, le autorizzazioni, le scadenze, ecc..).
Non v'è chi non veda i controlli su strada e presso le aziende (magari scaturiti da anomalie nei feed back del sistema) come uno strumento comunque ineliminabile nella lotta agli illeciti.
Si potrebbe partire da questo.
Si potrebbe...
Non v'è che non veda il Sistri come una risposta sbagliata al problema (per come è stato concepito, realizzato ed imposto).
Non v'è chi non veda la differenza tra un sistema cartaceo ed informatico, che, se realizzato come si deve, può essere bloccante ed interagire nella filiera (controllando i CER, le autorizzazioni, le scadenze, ecc..).
Non v'è chi non veda i controlli su strada e presso le aziende (magari scaturiti da anomalie nei feed back del sistema) come uno strumento comunque ineliminabile nella lotta agli illeciti.
Si potrebbe partire da questo.
Si potrebbe...
Admin- Amministratore
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Età : 51
Re: SONDAGGIO: Cosa fare del Sistri? La tua proposta sulla tracciabilita' dei rifiuti
secondo me finchè non si riesce ad avere una nuova (e certa) definizione di rifiuto è inutile parlare di altro.
dico una cosa fuori da questo contesto, ma se vogliamo riformare la tracciabilità dei rifiuti è doveroso rivedere anche cosa è, e cosa non è rifiuto
l' 80 % del totale (una mia stima del tutto personale) non dovrebbe nemmeno essere soggetto alla norma rifiuti, bisogna prima semplificare, e poi riformulare le regole in maniera stringente per le restanti categorie.
Ad esempio, non è possibile che chi tratta paraurti in plastica abbia le stesse norme e adempimenti di chi fa una bonifica di siti industriali inquinati
dico una cosa fuori da questo contesto, ma se vogliamo riformare la tracciabilità dei rifiuti è doveroso rivedere anche cosa è, e cosa non è rifiuto
l' 80 % del totale (una mia stima del tutto personale) non dovrebbe nemmeno essere soggetto alla norma rifiuti, bisogna prima semplificare, e poi riformulare le regole in maniera stringente per le restanti categorie.
Ad esempio, non è possibile che chi tratta paraurti in plastica abbia le stesse norme e adempimenti di chi fa una bonifica di siti industriali inquinati
MauroC- Utente Attivo
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Re: SONDAGGIO: Cosa fare del Sistri? La tua proposta sulla tracciabilita' dei rifiuti
Mauro sono d'accordo con te anche se l'esempio che hai fatto non è per niente calzante..........
E anche con tutti i colleghi che mi hanno preceduto, è ovvio che un sistema informatico decente piacerebbe a tutti e servirebbe pure.
E' solo che "questo sistri" non è decente!
E anche con tutti i colleghi che mi hanno preceduto, è ovvio che un sistema informatico decente piacerebbe a tutti e servirebbe pure.
E' solo che "questo sistri" non è decente!
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Un vale più di mille parole!
Ma, a volte è ancora meglio!
isamonfroni- Moderatrice
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Re: SONDAGGIO: Cosa fare del Sistri? La tua proposta sulla tracciabilita' dei rifiuti
MauroC ha scritto:secondo me finchè non si riesce ad avere una nuova (e certa) definizione di rifiuto è inutile parlare di altro.
dico una cosa fuori da questo contesto, ma se vogliamo riformare la tracciabilità dei rifiuti è doveroso rivedere anche cosa è, e cosa non è rifiuto
l' 80 % del totale (una mia stima del tutto personale) non dovrebbe nemmeno essere soggetto alla norma rifiuti, bisogna prima semplificare, e poi riformulare le regole in maniera stringente per le restanti categorie.
Ad esempio, non è possibile che chi tratta paraurti in plastica abbia le stesse norme e adempimenti di chi fa una bonifica di siti industriali inquinati
Concordo pienamente!
CAM- Membro della community
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Età : 54
Re: SONDAGGIO: Cosa fare del Sistri? La tua proposta sulla tracciabilita' dei rifiuti
Dunque ... definire cosa è e cosa non è rifiuto ... cosa è pericoloso e cosa non lo è ... armonizzare classificazioni TUA e ADR ... un sistema semplice per controllare la catena di gestione dei rifiuti (solo pericolosi) ...
Meglio che stia zitto ... perché forse è vero che "repetita NON iuvant"
Meglio che stia zitto ... perché forse è vero che "repetita NON iuvant"
benassaisergio- Utente Attivo
- Messaggi : 707
Data d'iscrizione : 29.03.10
Re: SONDAGGIO: Cosa fare del Sistri? La tua proposta sulla tracciabilita' dei rifiuti
MauroC ha scritto:secondo me finchè non si riesce ad avere una nuova (e certa) definizione di rifiuto è inutile parlare di altro.
dico una cosa fuori da questo contesto, ma se vogliamo riformare la tracciabilità dei rifiuti è doveroso rivedere anche cosa è, e cosa non è rifiuto
l' 80 % del totale (una mia stima del tutto personale) non dovrebbe nemmeno essere soggetto alla norma rifiuti, bisogna prima semplificare, e poi riformulare le regole in maniera stringente per le restanti categorie.
Ad esempio, non è possibile che chi tratta paraurti in plastica abbia le stesse norme e adempimenti di chi fa una bonifica di siti industriali inquinati
Concordo!
Demetra- Utente Attivo
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Località : Siena
Re: SONDAGGIO: Cosa fare del Sistri? La tua proposta sulla tracciabilita' dei rifiuti
Il Sistri, o il sistema che possa sostituirlo, si occupa di una fetta del problema: tracciare i rifiuti.
Quelli che sono definiti tali ai sensi della normativa vigente. La quale è mutevole, come ben sappiamo. Ma di questo il Sistri, o chi per esso, non deve preoccuarsi: quello che domani non sarà più considerato rifiuto non necessiterà più di essere tracciato. Tutto qui.
Fornire risposte adeguate a quest'esigenza sarebbe già un grosso passo in avanti.
Limitiamoci a questo, almeno in questa discussione.
P.S. La definizione di rifiuto è di derivazione comunitaria e l'Italia è tristemente nota (e condannata) per la sua tendenza a restringerne il campo di applicazione, anzichè ad ampliarlo. Vedi da ultimo la porcheria sull'esclusione delle matrici di riporto, trattate alla stregua delle terre da scavo, a cui seguirà immancabile censura comunitaria.
Quelli che sono definiti tali ai sensi della normativa vigente. La quale è mutevole, come ben sappiamo. Ma di questo il Sistri, o chi per esso, non deve preoccuarsi: quello che domani non sarà più considerato rifiuto non necessiterà più di essere tracciato. Tutto qui.
Fornire risposte adeguate a quest'esigenza sarebbe già un grosso passo in avanti.
Limitiamoci a questo, almeno in questa discussione.
P.S. La definizione di rifiuto è di derivazione comunitaria e l'Italia è tristemente nota (e condannata) per la sua tendenza a restringerne il campo di applicazione, anzichè ad ampliarlo. Vedi da ultimo la porcheria sull'esclusione delle matrici di riporto, trattate alla stregua delle terre da scavo, a cui seguirà immancabile censura comunitaria.
Admin- Amministratore
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Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: SONDAGGIO: Cosa fare del Sistri? La tua proposta sulla tracciabilita' dei rifiuti
"Rete Imprese Italia prende atto dell'annuncio di differimento, da parte del Ministero dell'Ambiente, del pagamento del contributo SISTRI al 30 novembre 2012.
Le associazioni di Rete ritengono tuttavia insufficiente questa misura, avendo già proposto la soppressione del contributo che le imprese devono pagare, tenuto conto della sostanziale inoperatività del SISTRI a fronte delle quote già versate dalle imprese negli ultimi due anni.
Rete Imprese Italia invita il Ministro ad aprire immediatamente un confronto per istituire un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, che risponda ai requisiti di efficienza, economicità ed efficacia, come già proposto ormai da diversi mesi al Ministero e al Governo".
Le associazioni di Rete ritengono tuttavia insufficiente questa misura, avendo già proposto la soppressione del contributo che le imprese devono pagare, tenuto conto della sostanziale inoperatività del SISTRI a fronte delle quote già versate dalle imprese negli ultimi due anni.
Rete Imprese Italia invita il Ministro ad aprire immediatamente un confronto per istituire un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, che risponda ai requisiti di efficienza, economicità ed efficacia, come già proposto ormai da diversi mesi al Ministero e al Governo".
Admin- Amministratore
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