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Abbandoniamo il Sistri e trasportiamo in conto proprio
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Abbandoniamo il Sistri e trasportiamo in conto proprio
Promemoria primo messaggio :
Tra i vari impedimenti e ostacoli posti al trasporto in conto terzi , oggi abbiamo anche il Sistri.
Un sistema ancora con mille dubbi , incertezze e che ha spillato molti soldi alle imprese del settore.
Ma quali settori in particolare?
Sicuramente i trasportatori in conto terzi o c.d. trasportatori professionali , che nonostante la crisi del mercato , oggi hanno a che fare con l'abominevole Sistri che 'farà risparmiare'.
Mentre il trasporto in conto proprio è stato privilegiato già prima dell' avvento del Sistri , con i vari decreti ambientali , si pensi che con soli 50,00 euro è possibile una iscrizione semplificata senza nessuna garanzia e quant'altro , oggi tali soggetti possono non iscriversi al sistema di tracciabilità.
Se non è questo un privilegio , ditemi cos'è?
Forse il trasporto in conto proprio è per sua natura privo di pericoli e di scarichi abusivi al primo angolo nascosto ?
Con le precedenti normative , le semplificazioni (privilegi) così ottenute da questi operatori, sono state una manna dal cielo , mentre adesso , con il presupposto che queste persone non hanno nessun interesse a compiere inquinamento ambientale , sono state escluse dall' obbliogo del Sistri, almeno credo sia questa la motivazione.
A questo punto è conveniente effettuare la gestione del rifiuto in conto proprio per essere esentati da tutti gli oneri derivanti sia dall' Albo gestori ambientali , che dal Sistri.
Nella mia provincia si sono già orientati verso questa forma di trasporto abusivo , ma gli organi di controllo non possono fare grandi controlli , visto che tra i vari privilegi del conto proprio , non si ha neppure l'obligo del registro C/S e mud(non pericolosi).
Tali soggetti 'trasportatori' improvvisati speculano sul trasporto , dichiarano che il rifiuto è oggetto della loro attività e non hanno a che fare con con tutti i cavilli dell' albo gestori ambientali e oggi con il Sistri.
L' idea è da seguire e conveniente , mi toglierei dalle scatole il mio responsabile tecnico ,la fideussione , la presentazione annuale mud e tanto altro , ma la cosa più importante , non avrei l'obbligo del mostruoso Sistri.
Penso di potermi orientare in questa direzione , tanto gli organi di controllo non indagheranno mai sul ciclo dei rifiuti dei produttori in conto proprio e tanto meno possono tracciarli.
Spero al più presto di diventare un privilegiato. Dovuti ringraziamenti all' Albo gestori ambientali e al Ministero dell' ambiente.
Tra i vari impedimenti e ostacoli posti al trasporto in conto terzi , oggi abbiamo anche il Sistri.
Un sistema ancora con mille dubbi , incertezze e che ha spillato molti soldi alle imprese del settore.
Ma quali settori in particolare?
Sicuramente i trasportatori in conto terzi o c.d. trasportatori professionali , che nonostante la crisi del mercato , oggi hanno a che fare con l'abominevole Sistri che 'farà risparmiare'.
Mentre il trasporto in conto proprio è stato privilegiato già prima dell' avvento del Sistri , con i vari decreti ambientali , si pensi che con soli 50,00 euro è possibile una iscrizione semplificata senza nessuna garanzia e quant'altro , oggi tali soggetti possono non iscriversi al sistema di tracciabilità.
Se non è questo un privilegio , ditemi cos'è?
Forse il trasporto in conto proprio è per sua natura privo di pericoli e di scarichi abusivi al primo angolo nascosto ?
Con le precedenti normative , le semplificazioni (privilegi) così ottenute da questi operatori, sono state una manna dal cielo , mentre adesso , con il presupposto che queste persone non hanno nessun interesse a compiere inquinamento ambientale , sono state escluse dall' obbliogo del Sistri, almeno credo sia questa la motivazione.
A questo punto è conveniente effettuare la gestione del rifiuto in conto proprio per essere esentati da tutti gli oneri derivanti sia dall' Albo gestori ambientali , che dal Sistri.
Nella mia provincia si sono già orientati verso questa forma di trasporto abusivo , ma gli organi di controllo non possono fare grandi controlli , visto che tra i vari privilegi del conto proprio , non si ha neppure l'obligo del registro C/S e mud(non pericolosi).
Tali soggetti 'trasportatori' improvvisati speculano sul trasporto , dichiarano che il rifiuto è oggetto della loro attività e non hanno a che fare con con tutti i cavilli dell' albo gestori ambientali e oggi con il Sistri.
L' idea è da seguire e conveniente , mi toglierei dalle scatole il mio responsabile tecnico ,la fideussione , la presentazione annuale mud e tanto altro , ma la cosa più importante , non avrei l'obbligo del mostruoso Sistri.
Penso di potermi orientare in questa direzione , tanto gli organi di controllo non indagheranno mai sul ciclo dei rifiuti dei produttori in conto proprio e tanto meno possono tracciarli.
Spero al più presto di diventare un privilegiato. Dovuti ringraziamenti all' Albo gestori ambientali e al Ministero dell' ambiente.
haik10- Utente Attivo
- Messaggi : 317
Data d'iscrizione : 13.11.10
Re: Abbandoniamo il Sistri e trasportiamo in conto proprio
Se può essere d'aiuto leggete: http://sistri.forumattivo.com/t4110p30-compilazione-scheda#30313Mariangela ha scritto:Scusa la mia ignoranza, ma allora chi compra un mezzo per trasportare la merce che produce al suo cliente??? Per noi è la stessa cosa, siccome una volta i rottami ferrosi non erano rifiuti le attività come la nostra erano considerate semplice commercio non siamo nati come attività di servizi. Per cui la nostra autorizzazione è in conto proprio perchè il trasporto è finalizzato all'acquisto e alla vendita di merce non al semplice trasporto. ( Per chiarezza noi produciamo la quasi totalità di MPS e preciso che i rottami ferrosi anche considerati rifiuti vengono da noi pagati al nostro fornitore perchè hanno un valore di mercato come rottami ferrosi o metallici). Difatti possiamo solo trasportare al nostro impianto e non altrove. E penso che di attività come la mia ce ne sono parecchie, certo che ora chi apre nuove attività gli conviene fare un conto terzi non un conto proprio. E poi preciso che i codici cer che ho in autorizzazione devono essere quelli che ho nell'impianto perchè altri codici cer non mi servirebbero dato che non posso trasportare ad altri impianti.raimondo ha scritto:apro un discorso sul c/p purtroppo la realta' gravissima e' che chi ha il c/p di fatto oggi e un concorrentte (sleale) di chia ha il c/t alla fine tutti trasoprtano tutti i rifiutiMariangela ha scritto:Non penso sia proprio così, noi ad esempio abbiamo un'autorizzazione in C/P rilasciata molti anni fa, quando ancora non si parlava nemmeno del decreto Ronchi e i rottami ferrosi erano una merce che si acquistava come qualsiasi altra merce. (Che bello...era tutto molto, molto, ma molto più semplice).
Ora, con l'autorizzazione in C/P (PRECISO autorizzazione rilasciata dalla motorizzazione) e l'iscrizione all'Albo in categoria 4 possiamo trasportare i rifiuti prodotti da terzi solo ed esclusivamente al nostro impianto. Cosa che facevamo anche prima perchè il trasporto è finalizzato all'acquisto della merce non al semplice trasporto!!!.
Mi piacerebbe sentire anche altri pareri. grazie.
Chiedo altri pareri, grazie
Maria Mura- Utente Attivo
- Messaggi : 177
Data d'iscrizione : 18.10.10
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