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Sistri: per il WWF è “pericolo Far West” se non si ripristinano le sanzioni
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Sistri: per il WWF è “pericolo Far West” se non si ripristinano le sanzioni
Con una lettera firmata dal presidente Stefano Leoni, il WWF chiama in causa nuovamente il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, sottolineando nuovi rischi connessi all’adozione forzata del Sistri prima che fossero sciolti tutti i dubbi e fossero risolti i malfunzionamenti che, prima ancora del giorno della sua partenza ufficiale, hanno accompagnato il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Proprio il ministero dell’Ambiente ha diffuso nelle scorse ore dati poco incoraggianti, che abbiamo già riportato in un precedente articolo e che qui riassumiamo sinteticamente: a fine gennaio gli iscritti superano di poco le 318 mila unità, di cui oltre 21.700 sono imprese di trasporto; 400 mila chiavette usb sono state consegnate alle aziende, ma le black box installate sugli automezzi a gennaio sono poco più di 56.500 e ne restano oltre 20 mila da piazzare. Per quanto riguarda l’iscrizione, si tratta di dati che sicuramente sono destinati a lievitare, visto che il termine è stato spostato al 30 aprile, ma non si tratta di numeri che mostrano un successo clamoroso ed incontestabile del nuovo sistema.
Proprio per questa difficoltà nell’aderire al Sistri, nei mesi scorsi era stata invocata da più parti una sospensione delle sanzioni. Nel caso del pagamento del contributo d’iscrizione – da pagare ogni anno entro il 31 gennaio – c’è stata, appunto, una proroga fino al 30 aprile e a gioire del provvedimento erano state realtà come Conftrasporto, ad esempio, che si erano mostrate davvero preoccupate del malfunzionamento del sistema e degli oneri a carico degli addetti ai lavori malgrado queste pecche.
Ora, da parte sua, il WWF si pronuncia contro questa sospensione delle sanzioni legata al rinvio della messa in moto dell’intero sistema – ne avevamo parlato qualche mese fa - che conduce ad un serio “pericolo far West per il trasporto dei rifiuti pericolosi”. Metafore a parte, ecco cosa si legge in un comunicato stampa che riprende le parole inserite nella lettera alla Prestigiacomo: “Chiediamo un intervento urgente del suo Ministero affinché siano ripristinate al più presto le sanzioni vigenti riguardanti le violazioni sul trasporto dei rifiuti, al momento sospese sino al giugno 2011 per effetto della proroga a quella data dell’operatività del Sistema Sistri, stabilita con il Decreto Ministero dell’ambiente 22.12.2010 (pubblicato sulla G.U 28.12.2010, n. 302)”.
In sintesi, il rischio, secondo il WWf, è che i rifiuti pericolosi viaggino per l’Italia senza controllo alcuno fino alla fine di maggio, se non oltre, con la conseguenza che nessuna violazione venga segnalata e punita. La richiesta è molto semplice: emanare una norma urgente, da inserire magari in un decreto in fase di conversione come il Milleproroghe, in modo da ripristinare le sanzioni almeno fino all’entrata in vigore del Sistri e delle nuove regole.
E il WWF ricorda un pericolo non di poco conto, quello del servire su un piatto d’argento alla criminalità organizzata l’occasione per mettere le mani sui rifiuti, che sappiamo essere fonte ghiotta di affari per chi agisce nell’illegalità, approfittando delle problematiche relative alla partenza del Sistri: “Lo scorso ottobre il WWF insieme a numerose altre associazioni ricordava come la nuova modalità come il Sistri possa garantire una maggiore tracciabilità dei rifiuti dal luogo di produzione a quello di recupero o smaltimento – ricorda lo stesso comunicato - Ma è necessario che questa modalità coinvolga anche i centri di stoccaggio, noti per essere il centro nevralgico dei traffici illegali”.
Fonte: www.greenbiz.it
Proprio il ministero dell’Ambiente ha diffuso nelle scorse ore dati poco incoraggianti, che abbiamo già riportato in un precedente articolo e che qui riassumiamo sinteticamente: a fine gennaio gli iscritti superano di poco le 318 mila unità, di cui oltre 21.700 sono imprese di trasporto; 400 mila chiavette usb sono state consegnate alle aziende, ma le black box installate sugli automezzi a gennaio sono poco più di 56.500 e ne restano oltre 20 mila da piazzare. Per quanto riguarda l’iscrizione, si tratta di dati che sicuramente sono destinati a lievitare, visto che il termine è stato spostato al 30 aprile, ma non si tratta di numeri che mostrano un successo clamoroso ed incontestabile del nuovo sistema.
Proprio per questa difficoltà nell’aderire al Sistri, nei mesi scorsi era stata invocata da più parti una sospensione delle sanzioni. Nel caso del pagamento del contributo d’iscrizione – da pagare ogni anno entro il 31 gennaio – c’è stata, appunto, una proroga fino al 30 aprile e a gioire del provvedimento erano state realtà come Conftrasporto, ad esempio, che si erano mostrate davvero preoccupate del malfunzionamento del sistema e degli oneri a carico degli addetti ai lavori malgrado queste pecche.
Ora, da parte sua, il WWF si pronuncia contro questa sospensione delle sanzioni legata al rinvio della messa in moto dell’intero sistema – ne avevamo parlato qualche mese fa - che conduce ad un serio “pericolo far West per il trasporto dei rifiuti pericolosi”. Metafore a parte, ecco cosa si legge in un comunicato stampa che riprende le parole inserite nella lettera alla Prestigiacomo: “Chiediamo un intervento urgente del suo Ministero affinché siano ripristinate al più presto le sanzioni vigenti riguardanti le violazioni sul trasporto dei rifiuti, al momento sospese sino al giugno 2011 per effetto della proroga a quella data dell’operatività del Sistema Sistri, stabilita con il Decreto Ministero dell’ambiente 22.12.2010 (pubblicato sulla G.U 28.12.2010, n. 302)”.
In sintesi, il rischio, secondo il WWf, è che i rifiuti pericolosi viaggino per l’Italia senza controllo alcuno fino alla fine di maggio, se non oltre, con la conseguenza che nessuna violazione venga segnalata e punita. La richiesta è molto semplice: emanare una norma urgente, da inserire magari in un decreto in fase di conversione come il Milleproroghe, in modo da ripristinare le sanzioni almeno fino all’entrata in vigore del Sistri e delle nuove regole.
E il WWF ricorda un pericolo non di poco conto, quello del servire su un piatto d’argento alla criminalità organizzata l’occasione per mettere le mani sui rifiuti, che sappiamo essere fonte ghiotta di affari per chi agisce nell’illegalità, approfittando delle problematiche relative alla partenza del Sistri: “Lo scorso ottobre il WWF insieme a numerose altre associazioni ricordava come la nuova modalità come il Sistri possa garantire una maggiore tracciabilità dei rifiuti dal luogo di produzione a quello di recupero o smaltimento – ricorda lo stesso comunicato - Ma è necessario che questa modalità coinvolga anche i centri di stoccaggio, noti per essere il centro nevralgico dei traffici illegali”.
Fonte: www.greenbiz.it
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Re: Sistri: per il WWF è “pericolo Far West” se non si ripristinano le sanzioni
Pare che al WWF non conoscano o non si fidino del valore giuridico della "ultrattività".
Ormai la confusione regna sovrana sotto il cielo
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pastorenomade- Utente Attivo
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