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SISTRI sanzioni
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SISTRI sanzioni
Le sanzioni per chi non si iscrive al Sistri, il nuovo sistema per la tracciabilità dei rifiuti, partiranno dal 1 gennaio 2011.
E nella fase di rodaggio saranno graduate in base al livello di ritardo delle aziende: chi si metterà in regola entro il 30 giugno avrà una sanzione limitata, chi andrà oltre dovrà pagare una somma più consistente. Per gli imprenditori più piccoli e per gli agricoli sono previste agevolazioni. Le novità sono contenute nel dlgs sui rifiuti esaminato ieri dal preconsiglio dei ministri e che sarà sul tavolo del governo la prossima settimana per l’approvazione definitiva.
Le sanzioni per chi non si iscrive al Sistri, il nuovo sistema per la tracciabilità dei rifiuti, partiranno dal 1 gennaio 2011.
E nella fase di rodaggio, che si svolgerà per tutto il prossimo anno, saranno graduate in base al livello di ritardo delle aziende:
chi si metterà in regola entro il 30 giugno 2011 avrà una sanzione tutto sommato limitata per il proprio inadempimento (5% del contributo annuale dovuto, ma calcolata per ciascun mese o frazione di mese di ritardo),
chi andrà oltre invece dovrà pagare una somma più consistente (50% dell’importo annuale sempre calcolato per ciascun mese o frazione di mese di ritardo). Per gli imprenditori agricoli che producono e trasportano rifiuti pericolosi in modo occasionale e saltuario è prevista una deroga fino al 31/12/2011. E’ quanto prevede lo schema di decreto legislativo che recepisce la nuova direttiva-madre Ue in materia di rifiuti (la 2008/98 Ce) esaminato ieri dal preconsiglio dei ministri e che sarà sul tavolo del governo la prossima settimana per l’approvazione definitiva.
Dopo il passaggio in parlamento dello schema di dlgs, e dei pareri emanati dalle camere nelle scorse settimane, il decreto legislativo con le nuove regole sui rifiuti è stato modificato in più punti. Cambiano, in particolare, anche le sanzioni previste per la fase «a regime» del Sistri: scompare l’arresto (prima previsto fino a due anni per chi trattava rifiuti pericolosi) e si stabilisce, per chi non si iscrive al sistema, la sola sanzione amministrativa pecuniaria, che varierà fra 2.600 ai 15.500 euro, sempre che si tratti di rifiuti non pericolosi. In caso di pericolosi la sanzione può arrivare a 93 mila euro.
La nuove norme.
Il dlgs che andrà all’esame definitivo del governo recepisce, come accennato, la nuova direttiva europea generale in materia di rifiuti, la 98 del 2008 che modifica in più punti il «Codice ambientale» italiano, il dlgs n. 152/2006. Le novità, per il mondo della gestione dei rifiuti, sono a 360 gradi: cambiano per esempio, i criteri di priorità di gestione degli scarti, le norme relative al riutilizzo e al riciclaggio, le definizioni relative ai rifiuti, le norme sulla responsabilità del produttore e quelle sull’entrata a regime del «Sistri», il nuovo sistema informatico e satellitare per la tracciabilità dei rifiuti.
La fase transitoria.
Il 2011, (art. 34 del dlgs), sarà l’anno del rodaggio per l’entrata a regime del Sistri. Un rodaggio spinto dalle sanzioni «graduali» previste dalla disciplina transitoria. I soggetti che ometteranno iscrizione e versamento del contributo dovuto, saranno puniti, per ogni mese o frazione di mese di ritardo:
a) con una sanzione pari al 5% dell’importo annuale se l’inadempimento si verifica dall’1/1/2011 al 30/6/2011;
b) con una sanzione pari al 50% dell’importo annuale se l’inadempimento si verifica o comunque si protrae dall’1/7/2011 al 31/12/2011.
Le nuove sanzioni.
Prima del passaggio in parlamento, lo schema di dlgs prevedeva per l’omessa iscrizione al Sistri l’arresto da tre mesi a un anno o l’ammenda da 2.600 a 26 mila euro nel caso di rifiuti non pericolosi; e l’arresto da sei mesi a due anni più l’ammenda da 2.600 a 26 mila euro nel caso di rifiuti pericolosi. Ora scompare l’arresto; la sola sanzione prevista è quella amministrativa pecuniaria: da 2.600 euro a 15.600 euro in caso di rifiuti non pericolosi; da 15.500 a 93 mila euro nel caso di rifiuti pericolosi. Stesse conseguenze per chi non pagherà nei termini previsti il contributo annuale per l’iscrizione al Sistri. All’accertamento dell’omissione conseguirà la sospensione del servizio nei confronti del trasgressore e il contributo verrà rideterminato tenendo conto del mancato pagamento.
Ancora, sanzione variabile fra i 2.600 euro e i 15.600 euro in caso omessa compilazione del Registro cronologico o della scheda Sistri – Area Movimentazione, di trasmissione di informazioni incomplete o inesatte, di alterazione fraudolenta dei dispositivi tecnologici necessari al sistema o di impedimento al corretto funzionamento. Multe ridotte (dai 1.040 ai 6.200 euro) per le aziende che occupano meno di 15 dipendenti. L’importo delle sanzioni scende anche (dai 260 ai 1.550 euro), se inesattezze e incompletezza «non pregiudicano la tracciabilità dei rifiuti».
fonte: ITALIA OGGI
E nella fase di rodaggio saranno graduate in base al livello di ritardo delle aziende: chi si metterà in regola entro il 30 giugno avrà una sanzione limitata, chi andrà oltre dovrà pagare una somma più consistente. Per gli imprenditori più piccoli e per gli agricoli sono previste agevolazioni. Le novità sono contenute nel dlgs sui rifiuti esaminato ieri dal preconsiglio dei ministri e che sarà sul tavolo del governo la prossima settimana per l’approvazione definitiva.
Le sanzioni per chi non si iscrive al Sistri, il nuovo sistema per la tracciabilità dei rifiuti, partiranno dal 1 gennaio 2011.
E nella fase di rodaggio, che si svolgerà per tutto il prossimo anno, saranno graduate in base al livello di ritardo delle aziende:
chi si metterà in regola entro il 30 giugno 2011 avrà una sanzione tutto sommato limitata per il proprio inadempimento (5% del contributo annuale dovuto, ma calcolata per ciascun mese o frazione di mese di ritardo),
chi andrà oltre invece dovrà pagare una somma più consistente (50% dell’importo annuale sempre calcolato per ciascun mese o frazione di mese di ritardo). Per gli imprenditori agricoli che producono e trasportano rifiuti pericolosi in modo occasionale e saltuario è prevista una deroga fino al 31/12/2011. E’ quanto prevede lo schema di decreto legislativo che recepisce la nuova direttiva-madre Ue in materia di rifiuti (la 2008/98 Ce) esaminato ieri dal preconsiglio dei ministri e che sarà sul tavolo del governo la prossima settimana per l’approvazione definitiva.
Dopo il passaggio in parlamento dello schema di dlgs, e dei pareri emanati dalle camere nelle scorse settimane, il decreto legislativo con le nuove regole sui rifiuti è stato modificato in più punti. Cambiano, in particolare, anche le sanzioni previste per la fase «a regime» del Sistri: scompare l’arresto (prima previsto fino a due anni per chi trattava rifiuti pericolosi) e si stabilisce, per chi non si iscrive al sistema, la sola sanzione amministrativa pecuniaria, che varierà fra 2.600 ai 15.500 euro, sempre che si tratti di rifiuti non pericolosi. In caso di pericolosi la sanzione può arrivare a 93 mila euro.
La nuove norme.
Il dlgs che andrà all’esame definitivo del governo recepisce, come accennato, la nuova direttiva europea generale in materia di rifiuti, la 98 del 2008 che modifica in più punti il «Codice ambientale» italiano, il dlgs n. 152/2006. Le novità, per il mondo della gestione dei rifiuti, sono a 360 gradi: cambiano per esempio, i criteri di priorità di gestione degli scarti, le norme relative al riutilizzo e al riciclaggio, le definizioni relative ai rifiuti, le norme sulla responsabilità del produttore e quelle sull’entrata a regime del «Sistri», il nuovo sistema informatico e satellitare per la tracciabilità dei rifiuti.
La fase transitoria.
Il 2011, (art. 34 del dlgs), sarà l’anno del rodaggio per l’entrata a regime del Sistri. Un rodaggio spinto dalle sanzioni «graduali» previste dalla disciplina transitoria. I soggetti che ometteranno iscrizione e versamento del contributo dovuto, saranno puniti, per ogni mese o frazione di mese di ritardo:
a) con una sanzione pari al 5% dell’importo annuale se l’inadempimento si verifica dall’1/1/2011 al 30/6/2011;
b) con una sanzione pari al 50% dell’importo annuale se l’inadempimento si verifica o comunque si protrae dall’1/7/2011 al 31/12/2011.
Le nuove sanzioni.
Prima del passaggio in parlamento, lo schema di dlgs prevedeva per l’omessa iscrizione al Sistri l’arresto da tre mesi a un anno o l’ammenda da 2.600 a 26 mila euro nel caso di rifiuti non pericolosi; e l’arresto da sei mesi a due anni più l’ammenda da 2.600 a 26 mila euro nel caso di rifiuti pericolosi. Ora scompare l’arresto; la sola sanzione prevista è quella amministrativa pecuniaria: da 2.600 euro a 15.600 euro in caso di rifiuti non pericolosi; da 15.500 a 93 mila euro nel caso di rifiuti pericolosi. Stesse conseguenze per chi non pagherà nei termini previsti il contributo annuale per l’iscrizione al Sistri. All’accertamento dell’omissione conseguirà la sospensione del servizio nei confronti del trasgressore e il contributo verrà rideterminato tenendo conto del mancato pagamento.
Ancora, sanzione variabile fra i 2.600 euro e i 15.600 euro in caso omessa compilazione del Registro cronologico o della scheda Sistri – Area Movimentazione, di trasmissione di informazioni incomplete o inesatte, di alterazione fraudolenta dei dispositivi tecnologici necessari al sistema o di impedimento al corretto funzionamento. Multe ridotte (dai 1.040 ai 6.200 euro) per le aziende che occupano meno di 15 dipendenti. L’importo delle sanzioni scende anche (dai 260 ai 1.550 euro), se inesattezze e incompletezza «non pregiudicano la tracciabilità dei rifiuti».
fonte: ITALIA OGGI
sueli- Moderatrice
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Re: SISTRI sanzioni
Ma quando si decideranno a fare una cosa definitiva?
Perlomeno non si và più in galera.
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hellboy71- Utente Attivo
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