Cantiere terre e rocce

Buon pomeriggio a tutti,

Durante un cantiere che suguo assieme ad altri miei colleghi, sono stati eseguiti preventivamente dei campionamenti sul materiale scavato effettuando i seguenti test:

1. Set di analitico minimale previsto dal DPR 210/2017 per verificare il rispetto delle CSC;
2. Test di cessione al fine di accertare il rispetto delle concentrazioni soglia di contaminazione delle acque sotterranee, di cui alla Tabella 2, Allegato 5, al Titolo 5, della Parte IV.

Premesso che in cantiere non vi era materiale di riporto tale da giustificare il test di cessione (percentuali di materiale antropico inferiore al 4%) i risultati delle analisi hanno riportato i seguenti riscontri:
1. Valori ampiamente sotto le CSC della Colonna A;
2. Test di cessione con superamento di alcuni parametri.

Rilevata la situazione sto procedendo nel seguente modo:
1. Le terre e rocce possono essere tranquillamente riutilizzate in cantiere: il test di cessione non ritengo fosse stato necessario per il riutilizzo in quanto non era rilevabile materiale antropico tale da giustificarne l'esecuzione;
2. Il materiale  non può essere inviato ad impianto di recupero in quanto non soddisfa i requisiti del test di cessione ;
3. Se si decide di mandare le terre e rocce a discarica queste devono soddisfare i requisiti del D.M. 27 settembre 2010 facendo le analisi prescritte dalle tabelle 2 e 3 dell'articolo 4.

Grazie mille per le risposte

Buongiorno Mike,
su quali parametri sfora il test di cessione?

Buongiorno
I parametri sono i floruri, bario, Vanadio, Cadmio, selenio ed arsenico

Nell'esecuzione del test di cessione e nel calcolo delle concentrazioni sull'eluato, hanno per caso usato solo la frazione < 2 mm come per la determinazione delle CSC?

Non ero presente al campionamento e chi ha eseguito le analisi non ha indicato nè le modalità di prelievo nè se ha usato la frazione < 2mm.
Cmq ho il sospetto che si tratti di analisi fatte sullo stesso campione...