Formulario per il trasporto semplificato dei RAEE?

Admin ha scritto:Annunciato da mesi, è stato finalmente pubblicato il "Regolamento recante modalita' semplificate di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) da parte dei distributori e degli installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), nonche' dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature". Si tratta di un tassello fondamentale nel cosiddetto "Sistema RAEE" e rende finalmente operativo l'obbligo del "one to one", ossia l'obbligo di ritiro, da parte del distributore, dell'apparecchiatura usata al momento dell'acquisto di una nuova, avente le medesime caratteristiche.

Leggi il testo del decreto

un parere: ritiene qualcuno che il trasporto dei RAEE debba essere accompagnato dal FIR previsto per i rifiuti tradizionali?
la domada sorge in virtù del fatto che nonostante la norma affermi che  "il trasporto dei RAEE deve essere accompagnato da documento di trasporto (DDT), conforme all’allegato II al DM, numerato e redatto in tre esemplari dei quali, uno deve essere firmato dal titolare del centro di raccolta e restituito, a cura del trasportatore, al distributore, uno viene trattenuto dal trasportatore stesso, ed uno viene trattenuto dal centro di raccolta.
Copia del DDT, come già per la copia dello schedario, deve essere conservata per tre anni a cura dei soggetti interessati" non è espresamente indicato da nessuna parte che l'obbligo del formulario di cui all'artr. 193 del 152/12006 è in tale maniera assolto cosa che invece viene detta per i registri
grazie

ho il tuo stesso dubbio

VdT ha scritto:ho il tuo stesso dubbio

io dal contesto del decreto credo ch non serva ma con gli enti di controllo non si sa mai

romontal ha scritto:

VdT ha scritto:ho il tuo stesso dubbio

io dal contesto del decreto credo ch non serva ma con gli enti di controllo non si sa mai

quoto, anch'io do per scontato che il fir non è necessario...ma gli organi di controllo come la pensano?

E infatti il problema è proprio questo, nel decreto nulla si dice a tal proposito e noi utenti non possiamo star lì ad immaginare cosa abbiano pensato mentre scrivevano.

Io ho un ulteriore dubbio: nel caso in cui un distributore utilizzi un trasportatore A per trasferire i RAEE ad un punto di raggruppamento diverso dal punto vendita, e poi un trasportatore B per effettuare il trasporto dal punto di raggruppamento al centro di raccolta, quanti documenti di trasporto vanno prodotti? Sarebbe possibile prevedere un doppio campo "TRASPORTATORE" nel Documento di Trasporto?

stamane la resp. Albo Gestori CCIAA di Milano mi ha detto che per fine settimana "dovrebbe" uscire una guida tecnica.
Anch'io ho posto il quesito FIR Vs DTR in quanto non è normato il FIR con il DTR , ma la stessa mi ha risposto che vale solo il DTR in quanto due documenti simili per contenuto sono in contrasto con la legge sulle semplificazioni. Non ha saputo però darmi nessun riferimento normativo .

Inoltre che si dice in merito alla scheda di trasporto?
Il DM nulla dice in proposito!
L'allegato II è documento equipollente in caso di trasporto effettuato da terzi?

"tecnicamente", l'esonero del FIR dovrebbe essere dichiarato in modo esplicito dal decreto, ma non avendo nessun riferimento io ad oggi considero valido il FIR.

Domanda stupida: ma i moduli per lo schedario, e i documenti ditrasporto e l'autocertificazione della provenienza domestica dei RAEE si acquistano o ognuno fa da sè?

non esistono domande stupide
secondo me potrebbero essere utilizzati dei documenti "fatti in casa", l'importante è che rispettino il modello ministeriale.
credo comunque che molto presto troveremo nei punti ufficio i blocchetti cos' come accade per le fatture, i ddt, i registri,ecc.

Buffetti ha pubblicato la modulistica, anche se non mi pare ben fatta.
Per il documento di trasporto il riferimento è mod 6731RAEE, non ho il codice dello schedario.

Ma nulla vieta che ognuno faccia da sè l'importante è che sia conforme agli allegati

qualcuno può darmi il codice dello schedario di carico e scarico, stamane ho trovato solo il registro di trasporto semplificato e il tizio del negozio mi ha chiesto se avevo il codice di questo schedario per farne richiesta.

grazie mille oggi proverò a fornire il codice e vediamo se riescono ad ordinarlo

admin ma quel codice è relativo ad un comune registro di carico e scarico? almeno così mi hanno detto al telefono

Ho visto anch'io lo schedario e il DDT per i Raee fatto da Buffetti ma sono fatti male. Richiamano spudoratamente i registri e i FIR dei rifiuti.

Si vede che hanno fatto le cose di corsa

il documento di trasporto è addirittura in 4 copie mentre se non leggo male sul decreto c'è scritto 3

Qualche organizzazione sta procedendo in questo modo:
1- i RAEE domestici ritirati in 1:1 nei diversi punti vendita vengono trasferiti ad un luogo di raggruppamento unico, asservito a diversi punti vendita della stessa Organizzazione, ognuno col suo Documento di cui al DM 65
2- dal luogo di raggruppamento, i RAEE vengono avviati ad un impianto (iscritto al CdC RAEE) con autotreni di grossa portata, accompagnati da un Formulario unico che richiama in allegato i diversi Documenti di cui al DM 65
3- l'impianto finale timbra per ricezione il solo formulario e non i singoli Documenti di cui al DM 65

E corretta questa procedura? Se non lo è, cosa andrebbe modificato per rientrare nelle semplificazioni del DM 65? Grazie a chi riuscirà a darmi una risposta!

In verità il DM 65/2010 non disciplina il trasporto di cui al punto 2): http://sistri.forumattivo.com/t1390-schema-semplificazioni-raee-domestici

Si dà per scontato che i RAEE domestici dal raggruppamento transitino poi necessariamente al CdR comunale.
Ti chiedo:
sul FIR chi viene indicato come produttore del rifiuto?

1- Il trasporto avviene ad un impianto iscritto al CdC RAEE perché non esistono CdR comunali disposti a ricevere i RAEE
2- come produttore viene indicato il luogo di raggruppamento dell'Organizzazione

Questa procedura, in effetti, è un "ibrido" che a mio avviso espone l'Organizzazione a sanzioni, ma come si fa se i CdR comunali non ricevono e se i trasportatori con mezzi di piccola portata non ritengono economicamente conveniente effettuare i trasporti dei RAEE?

E' il solito guazzabuglio all'italiana o io non ho capito niente?

Grazie mille!

tranquilli è il solito guazzabuglio, e la spiegazione è sotto i nostri occhi. quando hanno creato il d.m. 65 tutti si auguravano o almeno i consorzi ci speravano che i centri di raccolta comunali fossero propensi ad accettare i RAEE dei distributori in cambio del contributo con tutti i suoi numerosi vincoli e penali da pagare. I centri di raccolta comunali pochi e spesso male attrezzati hanno pensato bene di non accettare nulla dai rivenditori e così gli impianti si sono dati da fare iscrivendosi al CDC RAEE, solo che questi ultimi devono in qualche modo lavorare nella tranquillità più assoluta ed ecco che hanno optato per il formulario classico anziché per quello semplificato. Questa storia già la conoscevo da qualche mese ed ora vedo che si sta diffondendo anche nel resto d'Italia. E' proprio bello avere delle normativa poco chiare che fanno sorgere dubbi ai quali nessuno sa rispondere. Ormai sono mesi che mando lettere di chiarimento all'albo gestori ambientali i quali sembra navigare in acque alte.

Mi aggancio a questa discussione per chiedere lumi anch'io su documenti di trasporto ed eventuali formulari RAEE.
L'inquadramento è questo.
Distributore AEE che vende on-line in tutta Italia.
Convenzione con un trasportatore per il ritiro a domicilio dei propri clienti dei RAEE, il trasporto a diversi centri di raggruppamento dislocati su tutto il territorio nazionale ed il successivo trasporto ai centri di raccolta.

Mi sono ritrovato ad esaminare questa dociumentazione.
Documento di trasporto RAEE compilato fino alla parte del centro di raggruppamento. La parte relativa al centro di raccolta non era compilata ma compariva in calce al documento un semplice timbro e firma di una società con indicata data e ora (si capisce che è il gestore del centro di raccolta ma non sono indicati gli estremi dell'autorizzazione).
In aggiunta mi ritrovo anche alcuni formulari con CER uguali a quelli presenti nei documenti di trasporto. Produttore: il distributore (con unità locale una bella indicazione c/o l'indirizzo del centro di raggruppamento. Trasportatore: il trasportatore. Destinatario: il centro di raccolta.

Da quel poco che so in questo campo (ammetto la mia ignoranza), i miei dubbi riguardano l'emissione del formulario, l'indicazione del distributore come produttore, l'incompleta compilazione della parte relativa al centro di raccolta.
Nel caso, come immagino, le cose siano un pelo fatte male, mi chiedo se il distributore ha qualche responsabilità (anche per il fatto che si ritrova con un formulario che lo indica come produttore di un rifiuto) e come ritenete utile cautelarsi, oltre che indicare al proprio trasportatore convenzionato di attenersi alla normativa.

Mi affido agli esperti Admin, VdT e in generale a chi ha più dimestichezza di me con la materia. Grazie.

Secondo me il trasportatore dovrebbe accertarsi che il centro di raccolta inserisca i dati autorizzativi, anzi in teoria dovrebbe farlo lui stesso prima di recarsi al centro di raccolta informandosi preventivamente e se non lo vuole o non può farlo dovrebbe essere il distributore in quanto la responsabilità di tutta questa trafila sembra che ricada su di lui. Il documento di trasporto semplificato inoltre va compilato in ogni sua parte nella maniera corretta anche se ho visto che molti distributori sembrano essere immuni a tutto ciò e continuino a pensare che sia solo un pezzo di carta. Pertanto l'unico consiglio che posso dare al distributore, al quale tornano inevitabilmente tutte le copie del documento di trasporto è quello di parlare con il trasportatore per vedere se ha ben capito quanto la normativa preveda e fargli firmare un documento dove si assume tutte le responsabilità nel momento in cui effettua il trasporto.