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Ristrutturazione aziendale
+3
zesec
mauro.sanciolo
Redox
7 partecipanti
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Produttori :: Gestire i propri rifiuti (casi aziendali)
Pagina 1 di 1
Ristrutturazione aziendale
Mi pento e mi dolgo con tutto il cuore...maledetta quella volta che mi hanno affibiato questo incarico.
E' saltato fuori un altro problema. E' da pochi giorni che la ditta ha commissionato un lavoro di ristrutturazione di un'area aziendale a una ditta esterna.
Ovviamente come al solito mi tagliano fuori dai discorsi non avvertendomi della cosa, adesso mi ritrovo di punto in bianco con un cassone pieno zeppo di rifiuti (principalmente ferraglia - tubi - canalette etc) da "gestire??".
Potrei anche sbagliarmi ma a me risulta che non sia compito del committente occuparsi della gestione dei rifiuti prodotti da tale operazione. In fin dei conti come dice la normativa il produttore di questi rifiuti è il soggetto che materialmente esegue l'attività che li genera. Sbaglio ?
Ho fatto notare la cosa al mio "superiore" e come sempre ho ricevuto una risposta del tipo "ehhh ma non potevamo caricargli anche la storia dei rifiuti alla ditta perchè poi bla bla bla".
Adesso a parte l'esclamazione che mi viene da dire e cioè " li mortacci tua e de tu nonno", è generalmente accettato il fatto che un committente decida di prendersi l'onere di smaltire i rifiuti ?
Di solito ho sempre visto le ditte di ristrutturazione portarsi dietro la classica casettina e anche il cassone di rifiuti. Questi qui son venuti solo con la casetta ma i rifiuti ce li propinano tutti a noi con il beneplacido del furbone che ha acconsentito alla cosa.
Non oso andare a guardare a fondo il cassone perchè sono sicuro di trovarci oltre al rottame di ferro, pezzi di ufo e alcuni cimeli della tomba di tutankhamon dato che questo fabbricato è stato costruito nel '70.
E' saltato fuori un altro problema. E' da pochi giorni che la ditta ha commissionato un lavoro di ristrutturazione di un'area aziendale a una ditta esterna.
Ovviamente come al solito mi tagliano fuori dai discorsi non avvertendomi della cosa, adesso mi ritrovo di punto in bianco con un cassone pieno zeppo di rifiuti (principalmente ferraglia - tubi - canalette etc) da "gestire??".
Potrei anche sbagliarmi ma a me risulta che non sia compito del committente occuparsi della gestione dei rifiuti prodotti da tale operazione. In fin dei conti come dice la normativa il produttore di questi rifiuti è il soggetto che materialmente esegue l'attività che li genera. Sbaglio ?
Ho fatto notare la cosa al mio "superiore" e come sempre ho ricevuto una risposta del tipo "ehhh ma non potevamo caricargli anche la storia dei rifiuti alla ditta perchè poi bla bla bla".
Adesso a parte l'esclamazione che mi viene da dire e cioè " li mortacci tua e de tu nonno", è generalmente accettato il fatto che un committente decida di prendersi l'onere di smaltire i rifiuti ?
Di solito ho sempre visto le ditte di ristrutturazione portarsi dietro la classica casettina e anche il cassone di rifiuti. Questi qui son venuti solo con la casetta ma i rifiuti ce li propinano tutti a noi con il beneplacido del furbone che ha acconsentito alla cosa.
Non oso andare a guardare a fondo il cassone perchè sono sicuro di trovarci oltre al rottame di ferro, pezzi di ufo e alcuni cimeli della tomba di tutankhamon dato che questo fabbricato è stato costruito nel '70.
Redox- Utente Attivo
- Messaggi : 73
Data d'iscrizione : 03.11.10
Re: Ristrutturazione aziendale
Per quanto ne so vi sono varie scuole di pensiero al riguardo, ma è certamente ammesso che il produttore del rifiuto sia il committente; anzi, secondo i nostri avvocati, si tratta dell'approccio più cautelativo rispetto alla responsabilità connessa al rifiuto generato in un lavoro in appalto.
mauro.sanciolo- Utente Attivo
- Messaggi : 65
Data d'iscrizione : 13.02.12
Età : 49
Re: Ristrutturazione aziendale
Alla faccia dell'approccio più cautelativo...
Direi approccio stravagante. Non lo dico io, lo dice la Suprema Corte da un decennio a questa parte, in tutte le salse.
Produttore, no. Nella migliore delle ipotesi, detentore. Nella peggiore, gestione di rifiuti non autorizzata.
Direi approccio stravagante. Non lo dico io, lo dice la Suprema Corte da un decennio a questa parte, in tutte le salse.
Produttore, no. Nella migliore delle ipotesi, detentore. Nella peggiore, gestione di rifiuti non autorizzata.
zesec- Moderatore e Partner
- Messaggi : 1163
Data d'iscrizione : 14.10.10
Località : Trieste
Re: Ristrutturazione aziendale
zesec ha scritto:Alla faccia dell'approccio più cautelativo...
Direi approccio stravagante. Non lo dico io, lo dice la Suprema Corte da un decennio a questa parte, in tutte le salse.
Produttore, no. Nella migliore delle ipotesi, detentore. Nella peggiore, gestione di rifiuti non autorizzata.
e, vista la gestione a dir poco.... allegra, fossi in "lui" andrei sul serio a vedere cosa si nasconde sul fondo del cassone, visto che il fabbricato risale agli anni '70 mi preoccuperei meno dei cimeli della tomba di tutankhamon e un pò di più di possibili "cimeli" di cemento-amianto...
_________________
si deficit fenum accipe stramen
cirillo- Moderatore
- Messaggi : 7405
Data d'iscrizione : 24.05.11
Età : 69
Località : veneto
Re: Ristrutturazione aziendale
Infatti, non per fare l'uccellaccio del malaugurio peraltro in tema con l'argomento "faraonico", per i poverelli si usava il lino, ma già dal 3000 AC per i teli mortuari del faraone si usava tela di amianto, successivamente (medioevo) chiamata "lana di salamandra". L'aspetto di lana grezza, infatti, ma l'assoluta ignifugicità del tessuto ben superiore a quella della lana, ben si abbinava alla leggenda per cui le salamandre fossero incombustibili.cirillo ha scritto:zesec ha scritto:Alla faccia dell'approccio più cautelativo...
Direi approccio stravagante. Non lo dico io, lo dice la Suprema Corte da un decennio a questa parte, in tutte le salse.
Produttore, no. Nella migliore delle ipotesi, detentore. Nella peggiore, gestione di rifiuti non autorizzata.
e, vista la gestione a dir poco.... allegra, fossi in "lui" andrei sul serio a vedere cosa si nasconde sul fondo del cassone, visto che il fabbricato risale agli anni '70 mi preoccuperei meno dei cimeli della tomba di tutankhamon e un pò di più di possibili "cimeli" di cemento-amianto...
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sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
- Messaggi : 3848
Data d'iscrizione : 02.09.11
Età : 71
Località : Napoli
Re: Ristrutturazione aziendale
Anche il medico naturalista Boezio, nel 600 scrivevaAurora Brancia ha scritto:Infatti, non per fare l'uccellaccio del malaugurio peraltro in tema con l'argomento "faraonico", per i poverelli si usava il lino, ma già dal 3000 AC per i teli mortuari del faraone si usava tela di amianto, successivamente (medioevo) chiamata "lana di salamandra". L'aspetto di lana grezza, infatti, ma l'assoluta ignifugicità del tessuto ben superiore a quella della lana, ben si abbinava alla leggenda per cui le salamandre fossero incombustibili.cirillo ha scritto:zesec ha scritto:Alla faccia dell'approccio più cautelativo...
Direi approccio stravagante. Non lo dico io, lo dice la Suprema Corte da un decennio a questa parte, in tutte le salse.
Produttore, no. Nella migliore delle ipotesi, detentore. Nella peggiore, gestione di rifiuti non autorizzata.
e, vista la gestione a dir poco.... allegra, fossi in "lui" andrei sul serio a vedere cosa si nasconde sul fondo del cassone, visto che il fabbricato risale agli anni '70 mi preoccuperei meno dei cimeli della tomba di tutankhamon e un pò di più di possibili "cimeli" di cemento-amianto...
"Dall'asbesto si fa spesso un unguento miracoloso per il lattime e per le ulcerazioni delle gambe. Si prendono quattro once di asbesto, due once di piombo, due once di ruta e vengono bruciate, quindi ridotte in polvere vengono macerate in un recipiente di vetro con l'aceto ed ogni giorno, per una volta al giorno per un mese l'impasto viene agitato; dopo un mese si deve far bollire per un'ora e lo si lascia riposare finchè non diventi chiaro: poi si mescola una dose di codesto aceto bianco con una ugual dose di olio di rosa finchè l'unguento sia ben amalgamato: allora si unge tutto il capo del fanciullo per farlo rapidamente guarire: per la scabbia e le vene varicose le parti vengono unte al tramonto finchè non sopravvenga la guarigione. Se questo minerale viene sciolto con acqua e zucchero e se ne somministra una piccola dose al mattino tutti i giorni alla donna quando ha perdite bianche, guarisce subito."
CROCIDOLITE- Utente Attivo
- Messaggi : 3053
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : IO/NOI/GAIA
Re: Ristrutturazione aziendale
Dopo queste magnifiche e dottissime divagazioni storico archeologiche di cui ringrazio gli amici Aurora e Crox mi permetto di suggerire all'amico quanto segue:
a) fare un censimento serio con foto di quanto rinvenuto nel cassone
b) preparare un preventivo il più corretto possibile di quanto costa gestire a norma questa cosa (che potreste smaltire voi come "detentore")
c) spalmere questo preventivo sul muso del superiore, e poi chiedergli se davvero è stato tanto "conveniente" prendersi in pancia i rifiuti degli edili
a) fare un censimento serio con foto di quanto rinvenuto nel cassone
b) preparare un preventivo il più corretto possibile di quanto costa gestire a norma questa cosa (che potreste smaltire voi come "detentore")
c) spalmere questo preventivo sul muso del superiore, e poi chiedergli se davvero è stato tanto "conveniente" prendersi in pancia i rifiuti degli edili
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Un vale più di mille parole!
Ma, a volte è ancora meglio!
isamonfroni- Moderatrice
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Località : roma
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