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CERTIFICATO DI AVVENUTO SMALTIMENTO - AIUTO
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CERTIFICATO DI AVVENUTO SMALTIMENTO - AIUTO
Premetto di non essere assolutamente un’esperta del settore e vi chiedo se il “certificato di avvenuto smaltimento” che dovrebbe rilasciare il titolare dell’impianto di smaltimento al produttore del rifiuto è ad oggi (giugno 2013) ancora obbligatorio che venga rilasciato? Ed eventualmente da quale data non lo è più? in pratica ho alcuni smaltimenti con codice D15 avvenuti nel 2012 per i quali non ho ricevuto alcun certificato.
Vi ringrazio
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Maria Luigia- Nuovo Utente
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Re: CERTIFICATO DI AVVENUTO SMALTIMENTO - AIUTO
Scusami, ribadisco: non sono del settore non ci capisco nulla con tutte queste norme. Ti prego di darmi conferma: il certificato è quindi ancora obbligatorio sebbene non sia mai stato regolamentato con un decreto. cosa che quindi rende difficile riuscire ad ottenerlo dagli impiani di smaltimento. e questo a tutt'oggi. sbaglio?
Maria Luigia- Nuovo Utente
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Re: CERTIFICATO DI AVVENUTO SMALTIMENTO - AIUTO
Si tratta di una previsione di legge che, a detta della maggioranza degli interpreti, non è operativa in quanto subordinata all'emanazione di un decreto ministeriale che non è stato mai scritto. In pratica manca il modello.
Qualcuno, per prudenza, si fa mandare una lettera autoprodotta che in qualche modo ne richiamerebbe i contenuti.
Io dormirei sonni tranquilli.
Qualcuno, per prudenza, si fa mandare una lettera autoprodotta che in qualche modo ne richiamerebbe i contenuti.
Io dormirei sonni tranquilli.
Admin- Amministratore
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Re: CERTIFICATO DI AVVENUTO SMALTIMENTO - AIUTO
Il vero problema è che in corso di una verifica lo richiedono!
Maria Luigia- Nuovo Utente
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Re: CERTIFICATO DI AVVENUTO SMALTIMENTO - AIUTO
Vi hanno contestato la mancanza dei certificati di avvenuto smaltimento?
Puoi riportare un estratto del verbale?
Puoi riportare un estratto del verbale?
Admin- Amministratore
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Re: CERTIFICATO DI AVVENUTO SMALTIMENTO - AIUTO
Maria Luigia ha scritto:Il vero problema è che in corso di una verifica lo richiedono!
... di certificazione di qualita', suppongo...
PiazzaPulita- Utente Attivo
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Re: CERTIFICATO DI AVVENUTO SMALTIMENTO - AIUTO
Allora, il vero problema è che parecchi ispettori dell'ISO 14001 non sono ferratissimi in materia di normativa ambientale..... però, se tu non sei "del settore" non arrivo a capire perchè te ne preoccupi.
Se sei il RGQA/Rapp Direzione di un'azienda certificata EMAS i ISO 14001, del settore ci devi diventare, perlomeno per le questioni rilevanti inerenti all'azienda che segui.
Se non lo sei, sarei curiosa di sapere perchè la cosa ti turba tanto.
Invitandoti a rivedere la vecchia discussione che ti ha linkato ADMIN, mi piacerebbe fare una precisazione:
il certificato di avvenuto smaltimento (che ai tempi del DPR915/82 era obbligatorio, poi è stato affossato dal Ronchi e successivamente ripescato dal TUA, subordinandolo all'emanzaione del famoso DM mai emanato), ha una sua logica nel momento in cui il produttore del rifiuto affida i suoi rifiuti ad impianti "intermedi" come ad esempio quelli che fanno D13, D14, D15, perchè in questi impianti il rifiuto non viene oggettivamente "smaltito" in senso definitivo, ma soltanto "parcheggiato" temporaneamente in attesa di andare a finire al suo destino ultimo.
Quindi per garantire una certa "tracciabilità" il legislatore aveva previsto (a mio avviso ragionevolmente) che la corretta gestione dei rifiuti si dimostrasse e si completasse con l'emissione del certificato di avvenuto smaltimento dei rifiuti temporaneamente "parcheggiati" in impianti intermedi.
Mi spiego meglio con un esempio:
Se un produttore A invia il suo rifiuto direttamente in discarica D1, o direttamente a incenerimento D10, o direttamente ad impianti di trattamento che trattano e modificano i rifiuti in modo definitivo (D8 e D9) è evidente che il certificato di avvenuto smaltimento non serve, basta la IV copia del FIR firmata e timbrata per accettazione.
Se il produttore A invia i suoi rifiuti al classico D15 (e sono la stragrande maggioranza), li perde di vista, nel senso che non potrà mai sapere se sono arrivati o meno al vero destino finale (impianto di trattamento/discarica/inceneritore) nei modi e nei tempi previsti dalla normativa, fino a che l'impianto finale non invia al produttore A una dichiarazione di avvenuto smaltimento.
Qui sarebbe un po' lungo addentrarsi nei profili di responsabilità penale che competono al produttore A e al gestore dell'impianto D15, comunque, per come la vedo io, una certa logica c'è ed è mirata a responsabilizzare i produttori di rifiuti affinchè non si limitino a fidarsi ciecamente del primo scappato di casa che apre un D15, ma effettuino una verifica della correttezza di tutte le operazioni di gestione dei rifiuti, fino alla destinazione finale, cosa che peraltro compete al produttore ai sensi di legge.
Detto ciò, al momento mi sembra possibile stabilire una volta per tutte quanto segue:
*per i rifiuti destinati ad impianti di smaltimento definitivi il certificato NON è obbligatorio e non lo è mai stato
* per i rifiuti destinati ad impianti intermedi (D13,14 e 15) il certificato sarebbe obbligatorio secondo modalità e termini che dovrebbero stare in un DM di fatto mai emanato. Quindi per farla breve, la norma sussiste, ma non sussistono gli strumenti giuridici per renderla efficace.
Se sei il RGQA/Rapp Direzione di un'azienda certificata EMAS i ISO 14001, del settore ci devi diventare, perlomeno per le questioni rilevanti inerenti all'azienda che segui.
Se non lo sei, sarei curiosa di sapere perchè la cosa ti turba tanto.
Invitandoti a rivedere la vecchia discussione che ti ha linkato ADMIN, mi piacerebbe fare una precisazione:
il certificato di avvenuto smaltimento (che ai tempi del DPR915/82 era obbligatorio, poi è stato affossato dal Ronchi e successivamente ripescato dal TUA, subordinandolo all'emanzaione del famoso DM mai emanato), ha una sua logica nel momento in cui il produttore del rifiuto affida i suoi rifiuti ad impianti "intermedi" come ad esempio quelli che fanno D13, D14, D15, perchè in questi impianti il rifiuto non viene oggettivamente "smaltito" in senso definitivo, ma soltanto "parcheggiato" temporaneamente in attesa di andare a finire al suo destino ultimo.
Quindi per garantire una certa "tracciabilità" il legislatore aveva previsto (a mio avviso ragionevolmente) che la corretta gestione dei rifiuti si dimostrasse e si completasse con l'emissione del certificato di avvenuto smaltimento dei rifiuti temporaneamente "parcheggiati" in impianti intermedi.
Mi spiego meglio con un esempio:
Se un produttore A invia il suo rifiuto direttamente in discarica D1, o direttamente a incenerimento D10, o direttamente ad impianti di trattamento che trattano e modificano i rifiuti in modo definitivo (D8 e D9) è evidente che il certificato di avvenuto smaltimento non serve, basta la IV copia del FIR firmata e timbrata per accettazione.
Se il produttore A invia i suoi rifiuti al classico D15 (e sono la stragrande maggioranza), li perde di vista, nel senso che non potrà mai sapere se sono arrivati o meno al vero destino finale (impianto di trattamento/discarica/inceneritore) nei modi e nei tempi previsti dalla normativa, fino a che l'impianto finale non invia al produttore A una dichiarazione di avvenuto smaltimento.
Qui sarebbe un po' lungo addentrarsi nei profili di responsabilità penale che competono al produttore A e al gestore dell'impianto D15, comunque, per come la vedo io, una certa logica c'è ed è mirata a responsabilizzare i produttori di rifiuti affinchè non si limitino a fidarsi ciecamente del primo scappato di casa che apre un D15, ma effettuino una verifica della correttezza di tutte le operazioni di gestione dei rifiuti, fino alla destinazione finale, cosa che peraltro compete al produttore ai sensi di legge.
Detto ciò, al momento mi sembra possibile stabilire una volta per tutte quanto segue:
*per i rifiuti destinati ad impianti di smaltimento definitivi il certificato NON è obbligatorio e non lo è mai stato
* per i rifiuti destinati ad impianti intermedi (D13,14 e 15) il certificato sarebbe obbligatorio secondo modalità e termini che dovrebbero stare in un DM di fatto mai emanato. Quindi per farla breve, la norma sussiste, ma non sussistono gli strumenti giuridici per renderla efficace.
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isamonfroni- Moderatrice
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Età : 67
Località : roma
Re: CERTIFICATO DI AVVENUTO SMALTIMENTO - AIUTO
Per quella che è la mia esperienza, il certificato di avvenuto smaltimento ci è stato richiesto in soli 2 casi:
1) Dalla compagnia assicurativa, per il rimborso dei danni dovuti al terremoto, quindi ce lo siamo fatto fare per tutti i prodotti che in quel momento erano su macchina e di conseguenza abbiamo dovuto smaltire;
2) Quando abbiamo smaltito degli stupefacenti perchè obbligatorio per legge.
1) Dalla compagnia assicurativa, per il rimborso dei danni dovuti al terremoto, quindi ce lo siamo fatto fare per tutti i prodotti che in quel momento erano su macchina e di conseguenza abbiamo dovuto smaltire;
2) Quando abbiamo smaltito degli stupefacenti perchè obbligatorio per legge.
Ospite- Ospite
Re: CERTIFICATO DI AVVENUTO SMALTIMENTO - AIUTO
in realtà ci è stato chiesto dalla Polizia Municipale insieme ad altri documenti.
Maria Luigia- Nuovo Utente
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