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Certificazione di avvenuto smaltimento
+2
cirillo
brigantedauno
6 partecipanti
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Formulari, registri, MUD :: Registri c/s
Pagina 1 di 1
Certificazione di avvenuto smaltimento
Buonasera a tutti gli iscritti,
sono un dipendente statale e mi occupo dell’intera gestione dei rifiuti speciali, pericolosi e non, presso un Ente dello Stato.
Vorrei porre una domanda: la mia Amministrazione Centrale ha emanato una direttiva interna, in ottemperanza al d.lgs 152 parte quarta, adattandola alle responsabilità degli attori che entrano a far parte dell’intera gestione.
C’è però un punto dove trovo un’anomalia ed è quello dove mi obbliga, per i rifiuti destinati allo smaltimento con i codici D13, D14 e D15, a richiedere, insieme alla quarta copia del F.I.R. un certificato di avvenuto smaltimento.
Il problema è che normalmente le ditte autorizzate al conferimento dei rifiuti non smaltiscono la tipologia che abbiamo versato nell’immediato, ma tendono ad accumulare per poi smaltire o mandare in un centro di smaltimento dopo un certo numero di giorni.
Questo, di solito, non accade entro i 90 gg previsti per l’acquisizione della quarta copia del FIR e così mi trovo in una situazione limbatica.
Se poi a maggior ragione devo liquidare la ditta appaltatrice a 60gg come faccio se questa, se mi va bene, mi può produrre il certificato a non meno di 180?
Ed infine: può produrre un certificato ad hoc per un quantitativo anche minimo che ho prodotto, quando ha smaltito tonnellate di quella tipologia di rifiuto raccolta da tutte le parti d’Italia?
Vi ringrazio per le risposte ed i suggerimenti che mi vorrete dare.
sono un dipendente statale e mi occupo dell’intera gestione dei rifiuti speciali, pericolosi e non, presso un Ente dello Stato.
Vorrei porre una domanda: la mia Amministrazione Centrale ha emanato una direttiva interna, in ottemperanza al d.lgs 152 parte quarta, adattandola alle responsabilità degli attori che entrano a far parte dell’intera gestione.
C’è però un punto dove trovo un’anomalia ed è quello dove mi obbliga, per i rifiuti destinati allo smaltimento con i codici D13, D14 e D15, a richiedere, insieme alla quarta copia del F.I.R. un certificato di avvenuto smaltimento.
Il problema è che normalmente le ditte autorizzate al conferimento dei rifiuti non smaltiscono la tipologia che abbiamo versato nell’immediato, ma tendono ad accumulare per poi smaltire o mandare in un centro di smaltimento dopo un certo numero di giorni.
Questo, di solito, non accade entro i 90 gg previsti per l’acquisizione della quarta copia del FIR e così mi trovo in una situazione limbatica.
Se poi a maggior ragione devo liquidare la ditta appaltatrice a 60gg come faccio se questa, se mi va bene, mi può produrre il certificato a non meno di 180?
Ed infine: può produrre un certificato ad hoc per un quantitativo anche minimo che ho prodotto, quando ha smaltito tonnellate di quella tipologia di rifiuto raccolta da tutte le parti d’Italia?
Vi ringrazio per le risposte ed i suggerimenti che mi vorrete dare.
brigantedauno- Nuovo Utente
- Messaggi : 4
Data d'iscrizione : 03.02.15
Re: Certificazione di avvenuto smaltimento
Vista così "velocemente" credo che la questione possa (debba) essere regolamentata semplicemente con i "patti tra le parti".
Il contratto che avrete certamente stipulato con lo smaltitore dovrebbe prevedere l'obbligo dell'invio del certificato di avvenuto smaltimento entro x giorni dal conferimento.
Il fatto di dover rispettare tale termine è un problema del conferitore che, se ha accetto il contratto, come diciamo in Veneto, oltre a mangare la carne si deve pure rosicchiare le ossa...
p.s.
E' quantomeno sintomatico di qualcosa che "non quadra" che un funzionario dello Stato si rivolga a un forum di discussione per avere informazioni che lo Stato stesso gli dovrebbe fornire.
Una domanda al MATTM non troverebbe risposta? Tra colleghi...dai...
Certo che uno Stato che non mette se stesso nelle condizioni di rispettare le regole che s'è dato, che Stato è? E con quale coraggio ne impone il rispetto ai Cittadini?
Il contratto che avrete certamente stipulato con lo smaltitore dovrebbe prevedere l'obbligo dell'invio del certificato di avvenuto smaltimento entro x giorni dal conferimento.
Il fatto di dover rispettare tale termine è un problema del conferitore che, se ha accetto il contratto, come diciamo in Veneto, oltre a mangare la carne si deve pure rosicchiare le ossa...
p.s.
E' quantomeno sintomatico di qualcosa che "non quadra" che un funzionario dello Stato si rivolga a un forum di discussione per avere informazioni che lo Stato stesso gli dovrebbe fornire.
Una domanda al MATTM non troverebbe risposta? Tra colleghi...dai...
Certo che uno Stato che non mette se stesso nelle condizioni di rispettare le regole che s'è dato, che Stato è? E con quale coraggio ne impone il rispetto ai Cittadini?
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si deficit fenum accipe stramen
cirillo- Moderatore
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Data d'iscrizione : 24.05.11
Età : 69
Località : veneto
Re: Certificazione di avvenuto smaltimento
Grazie della risposta. Se mi sono permesso di chiedere al forum è perché vi ritengo dei professionisti del settore dai quali non si può che apprendere. La materia, mi insegnate, è vasta e sempre in evoluzione. Quindi io non mi scandalizzerei se una persona vi chiede un parere anzi lo apprezzerei perché dimostra che c'è sempre da imparare da chiunque. Poi la retorica lascia il tempo che trova.
brigantedauno- Nuovo Utente
- Messaggi : 4
Data d'iscrizione : 03.02.15
Re: Certificazione di avvenuto smaltimento
Scusa brigantedauno, ma ciò che stupisce cirillo è il fatto che un organo dello stato non pensa di rivolgersi (per un chiarimento del genere) ad un altro organo dello stato che si ritiene sia il massimo in termini di esperienza e tecnica nel nostro campo.
Personalmente non mi stupisce più di tanto. Oltretutto capisco che è più veloce passare attraverso un forum come questo che passare il tempo a cercare di capire con chi si può parlare al MATTM rischiando di essere sballotati da una Direzione all'altra.
Personalmente non mi stupisce più di tanto. Oltretutto capisco che è più veloce passare attraverso un forum come questo che passare il tempo a cercare di capire con chi si può parlare al MATTM rischiando di essere sballotati da una Direzione all'altra.
Supremoanziano- Utente Attivo
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Data d'iscrizione : 06.04.11
Località : Casa di riposo
Re: Certificazione di avvenuto smaltimento
Ringrazio brigantedauno per la considerazione che ha del forum e ringrazio supremo per aver colto esattamente lo spirito del mio p.s.
La mia considerazione non era certo rivolta nei confronti di brigantedauno (non era personale) al quale va tutta ma mia solidarietà
La mia considerazione non era certo rivolta nei confronti di brigantedauno (non era personale) al quale va tutta ma mia solidarietà
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cirillo- Moderatore
- Messaggi : 7405
Data d'iscrizione : 24.05.11
Età : 69
Località : veneto
Re: Certificazione di avvenuto smaltimento
Io credo che quella richiesta derivi dalla disposizione, ormai superata, che imponeva il rilascio di un certificato di avvenuto smaltimento (senza peraltro specificarne modello e contenuti) per i rifiuti avviati alle operazioni D13, D14 e D15.
Quest'obbligo non è più vigente.
Quest'obbligo non è più vigente.
Admin- Amministratore
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Data d'iscrizione : 13.01.10
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Re: Certificazione di avvenuto smaltimento
Grazie a tutti voi. Ognuno di noi cerca di migliorarsi e questo avviene solo se abbiamo delle aperture mentali che vanno ben oltre i ruoli. Voi tutti siete dei professionisti del settore e chi meglio di voi può darmi delle "dritte". Anche leggendo altri post si hanno conferme o smentite su procedure che vengono correttamente, o meno, attuate. Credo sia lo spirito di un forum. Poi l'esperienza e la maggiore conoscenza di molti di voi non può essere altro che una garanzia e una fonte inesauribile alle tante domande e dubbi che possono nascere nell'interpretazione di una norma.Grazie di nuovo e ora cercherò questa disposizione che annulla l'obbligo del certificato oggetto del post. Grazie
brigantedauno- Nuovo Utente
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Data d'iscrizione : 03.02.15
Re: Certificazione di avvenuto smaltimento
Grazie di nuovo e ora cercherò questa disposizione che annulla l'obbligo del certificato oggetto del post
https://www.sistriforum.com/t8605-certificato-di-avvenuto-smaltimento
Admin- Amministratore
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Re: Certificazione di avvenuto smaltimento
Se può consolare in sede di spedizioni transfrontaliere (Reg. 1013/06 smi) il certif di avvenuto smaltimento è previsto espressamente dall'art. 16 pt. e)Admin ha scritto:Grazie di nuovo e ora cercherò questa disposizione che annulla l'obbligo del certificato oggetto del post
https://www.sistriforum.com/t8605-certificato-di-avvenuto-smaltimento
ed il cerchio si chiude notificando l'avvenuto smaltimento alle autorità competenti mica miciomicio baubaul'art. 16 pt. e) ha scritto:certificato di recupero o smaltimento non intermedio da parte dell'impianto: quanto prima, e comunque non oltre trenta giorni dal completamento dell'operazione di recupero o di smaltimento non intermedio e non oltre un anno civile o un termine più breve a norma dell'articolo 9, paragrafo 7, dalla data di ricevimento dei rifiuti, l'impianto che effettua l'operazione certifica, sotto la sua responsabilità, l'avvenuto recupero o smaltimento non intermedio dei rifiuti.
Tale certificato è contenuto nel documento di movimento o ad esso allegato.
L'impianto invia copia firmata del documento di movimento contenente tale certificato al notificatore e alle autorità competenti interessate.
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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Data d'iscrizione : 27.02.10
Re: Certificazione di avvenuto smaltimento
Ciao Brigantedauno, benvenuto sul forum
Come tutti quelli che mi hanno preceduto non posso che ringraziarti per la considerazione che hai del forum.
E come tutti quelli che mi hanno preceduto non posso che rammaricarmi per la pessima abitudine che ha lo stato centrale di essere tanto evangelico (non sa la destra cosa fa la sinistra).
In ogni caso, per tornare al certificato di avvenuto smaltimento, obbligo o non obbligo, una certa logica di fondo ce la potrebbe pure avere.
Atteso che le operazioni D13/D14 e D15 non sono operazioni di smaltimento definitivo (ovvero non consentono di porre fine all'esistenza del rifiuto in quanto tale) ma individuano solo stadi intermedi nel percorso che il rifiuto fa dal produttore allo smaltimento finale, non appare priva di fondamento logico la previsione di dare traccia di tutto il percorso che il rifiuto fa prima di arrivare all'eterno riposo, a maggior ragione se si pensa che il produttore è responsabile della correttezza delle operazioni di gestione del rifiuto fino al termine della filiera.
In altre parole: se io produco un rifiuto e lo faccio portare ad un impianto D15 (deposito preliminare), come posso essere sicura che una volta uscito da quel deposito il rifiuto va a finire in un impianto regolarmente autorizzato? o che il titolare del deposito non lo butta nel primo cassonetto?
Oggi, in questo limbo normativo (perchè oggettivamente la norma non è definitivamente e chiaramente abrogata, ma è semplicemente non operante) un'eventuale richiesta in tal senso da parte vostra potrebbe essere regolamentata da procedure interne , da concordare tra le parti, che attengano ad un più ampio criterio di gestione ambientale.
Se ti può interessare, nell'azienda in cui lavoravo, quando ancora era attiva, abbiamo svolto più di un appalto (pubblico e privato "grosso") nel quale da contratto si richiedeva la certificazione di avvenuto smaltimento finale dei rifiuti gestiti (nel caso dovessero passare per un D15) e non abbiamo mai avuto particolari problemi nel gestirla.
Come tutti quelli che mi hanno preceduto non posso che ringraziarti per la considerazione che hai del forum.
E come tutti quelli che mi hanno preceduto non posso che rammaricarmi per la pessima abitudine che ha lo stato centrale di essere tanto evangelico (non sa la destra cosa fa la sinistra).
In ogni caso, per tornare al certificato di avvenuto smaltimento, obbligo o non obbligo, una certa logica di fondo ce la potrebbe pure avere.
Atteso che le operazioni D13/D14 e D15 non sono operazioni di smaltimento definitivo (ovvero non consentono di porre fine all'esistenza del rifiuto in quanto tale) ma individuano solo stadi intermedi nel percorso che il rifiuto fa dal produttore allo smaltimento finale, non appare priva di fondamento logico la previsione di dare traccia di tutto il percorso che il rifiuto fa prima di arrivare all'eterno riposo, a maggior ragione se si pensa che il produttore è responsabile della correttezza delle operazioni di gestione del rifiuto fino al termine della filiera.
In altre parole: se io produco un rifiuto e lo faccio portare ad un impianto D15 (deposito preliminare), come posso essere sicura che una volta uscito da quel deposito il rifiuto va a finire in un impianto regolarmente autorizzato? o che il titolare del deposito non lo butta nel primo cassonetto?
Oggi, in questo limbo normativo (perchè oggettivamente la norma non è definitivamente e chiaramente abrogata, ma è semplicemente non operante) un'eventuale richiesta in tal senso da parte vostra potrebbe essere regolamentata da procedure interne , da concordare tra le parti, che attengano ad un più ampio criterio di gestione ambientale.
Se ti può interessare, nell'azienda in cui lavoravo, quando ancora era attiva, abbiamo svolto più di un appalto (pubblico e privato "grosso") nel quale da contratto si richiedeva la certificazione di avvenuto smaltimento finale dei rifiuti gestiti (nel caso dovessero passare per un D15) e non abbiamo mai avuto particolari problemi nel gestirla.
_________________
Un vale più di mille parole!
Ma, a volte è ancora meglio!
isamonfroni- Moderatrice
- Messaggi : 12744
Data d'iscrizione : 18.10.10
Età : 67
Località : roma
Re: Certificazione di avvenuto smaltimento
Grazie per la tua risposta. Fermo restando l'applicazione delle norme che regolamentano tutti i campi della vita e quindi della società, in questo caso anche di quello di cui ci occupiamo, io credo che il rivolgersi a tecnici sia sempre la cosa migliore perché dobbiamo sempre metterci dalla parte di chi ne sa di meno e apprendere da chi dalla sua parte ha una grande esperienza. Detto ciò, quindi, non rammaricarti perché essere statali o privati non impedisce al soggetto di aprirsi alla conoscenza anche e soprattutto attraverso l'esperienza altrui. Riguardo al certificato e riguardando il testo unico con le successive modificazioni non ho trovato traccia dell'oggetto di questo post. Deduco che l'obbligatorietà(quanto mai ci fosse stata, anche se ho capito da alcune risposte che si sarebbe dovuto emanare un dm ad hoc) non c'è più. È vero quello che dici a riguardo di un'ulteriore carta che mette il produttore al sicuro di ogni rischio, ma se così fosse avrebbero dovuto standardizzare il tutto con un format uguale per tutti e con delle disposizioni precise. Invece la richiesta che noi facciamo alle ditte sembra ai più inutile e irrituale perché ti rispondono che (se sono anche destinatari) non smaltiscono prima di 180gg, se invece sono solo trasportatori e vanno a smaltire in altri impianti, allora la cosa si complica. Allora la mia domanda è:la ditta inviandomi la quarta copia è legalmente esonerata dal produrmi ulteriore certificazione (al di là degli accordi che potremmo stilare in sede di stipula del contratto) oppure ha questo obbligo? Considerando anche che allo scadere dei 90gg, se ancora non ho ricevuto la 4 copia ho l'obbligo di attivare tutta una procedura, nulla di tutto ciò non mi risulta avvenga se non ricevo questo benedetto certificato. Deduco che può essere visto come un di più che mette al sicuro il produttore ma che ha anche la funzione di selezionare e scremare le ditte che dovranno avere a loro volta una certa struttura non improvvisata ma professionale. È corretta questa mia deduzione oppure mi sbaglio? Grazie.
brigantedauno- Nuovo Utente
- Messaggi : 4
Data d'iscrizione : 03.02.15
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