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Indumenti lavanderia industriale
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Supremoanziano
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vivinc
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SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Classificazione :: Attribuzione del codice CER
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Indumenti lavanderia industriale
Buonasera, secondo voi una lavanderia industriale che deve dismettere abiti e tute da lavoro deve classificare questi rifiuti con CER 150203? Essendo un codice a specchio servirebbero le analisi....ma essendo SICURAMENTE non contaminati da sostanze pericolose, si potrebbe optare per un altro codice tipo un 200301 se il regolamento comunale lo assimila??? Si accettano consigli e/o suggrimenti grazie.
vivinc- Utente Attivo
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Re: Indumenti lavanderia industriale
Essendo SICURAMENTE non contaminati da sostanze pericolose a che serve l'analisi?vivinc ha scritto:Buonasera, secondo voi una lavanderia industriale che deve dismettere abiti e tute da lavoro deve classificare questi rifiuti con CER 150203? Essendo un codice a specchio servirebbero le analisi....ma essendo SICURAMENTE non contaminati da sostanze pericolose, si potrebbe optare per un altro codice tipo un 200301 se il regolamento comunale lo assimila??? Si accettano consigli e/o suggrimenti grazie.
Mica per il fatto di essere CER a specchio scatta in automatico l'obbligo di analisi. Una bella relazioncina (fatta in modo serio serio) che illustri l'uso degli indumenti, il processo nel quale sono indossati e i prodotti (schede!) con i quali vengono a contatto...
Poi, mi consenta, si tratta di una lavanderia industriale. Immagino che questi indumenti non siano monouso e quindi, saranno stati più volte lavati.
Non vedo motivo per non prevedere una procedura di valutazione del riutilizzo solo dopo il lavaggio. Sarà a questo punto che si verifica E SI VALUTA che non sono più utilizzabili; solo allora diventano rifiuti e li si può pure buttar via anche stirati, oltre che belli puliti.
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cirillo- Moderatore
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Re: Indumenti lavanderia industriale
cirillo ha scritto:Mica per il fatto di essere CER a specchio scatta in automatico l'obbligo di analisi.
Alcune ARPA chiedono le analisi proprio perchè al rifiuto potrebbe essere applicato un CER a specchio.
Supremoanziano- Utente Attivo
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Re: Indumenti lavanderia industriale
ribadisco il concetto e non significa che perchè lo chiede l'ARPA necessariamente sia il Verbo.Supremoanziano ha scritto:Alcune ARPA chiedono le analisi proprio perchè al rifiuto potrebbe essere applicato un CER a specchio.
In ogni caso, nel mio post, ho suggerito un modo assolutamente corretto di "aggirare l'ostacolo".
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cirillo- Moderatore
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Località : veneto
Re: Indumenti lavanderia industriale
Vero.
In tema di rifiuti non esiste il Verbo.
Purtroppo dobbiamo anche confrontarci con le ARPA e non sempre sono...come dire..."malleabili".
In tema di rifiuti non esiste il Verbo.
Purtroppo dobbiamo anche confrontarci con le ARPA e non sempre sono...come dire..."malleabili".
Supremoanziano- Utente Attivo
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Re: Indumenti lavanderia industriale
e questo è triste pensandoci e la dice lunga sul come si deve lavorareSupremoanziano ha scritto:In tema di rifiuti non esiste il Verbo.
Batti il 5! Questa tua affermazione ... è il VerboSupremoanziano ha scritto:Purtroppo dobbiamo anche confrontarci con le ARPA e non sempre sono...come dire..."malleabili".
Però, ci si lavora e ci si prova... poi se proprio proprio non ci si riesce allora scatta il "Verbo" di una mia carissima ex Collega: "Accappia su burrico une olli su meri"
trad. 1: "Attacca 'o ciuccio addò vo' 'o padrone"
trad. 2: "Taca l'asino dove che vol el paron"
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cirillo- Moderatore
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Re: Indumenti lavanderia industriale
Personalmente sono sempre abbastanza contraria a questo concetto.....comunque...cirillo ha scritto:e questo è triste pensandoci e la dice lunga sul come si deve lavorareSupremoanziano ha scritto:In tema di rifiuti non esiste il Verbo.Batti il 5! Questa tua affermazione ... è il VerboSupremoanziano ha scritto:Purtroppo dobbiamo anche confrontarci con le ARPA e non sempre sono...come dire..."malleabili".
Però, ci si lavora e ci si prova... poi se proprio proprio non ci si riesce allora scatta il "Verbo" di una mia carissima ex Collega: "Accappia su burrico une olli su meri"
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: Indumenti lavanderia industriale
Concettualmente si, Isa ma questa è una storia lunga da raccontare....isamonfroni ha scritto:Personalmente sono sempre abbastanza contraria a questo concetto.....comunque...
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cirillo- Moderatore
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Re: Indumenti lavanderia industriale
Grazie a tutti per l'interessamento..
Vorrei approfittarne ancora perchè sono rimasto un po perplesso...
Ho contattato una azienda che reimpiega materiale tessile. Loro sono interessati a prendere tutto il materiale ma con DDT. L'azienda mi ha detto che loro non trattano rifiuti ma sono interessati ad abiti usati...
secondo voi è corretto? posso darli con DDT se fattibile a me sicuro conviene....
Vorrei approfittarne ancora perchè sono rimasto un po perplesso...
Ho contattato una azienda che reimpiega materiale tessile. Loro sono interessati a prendere tutto il materiale ma con DDT. L'azienda mi ha detto che loro non trattano rifiuti ma sono interessati ad abiti usati...
secondo voi è corretto? posso darli con DDT se fattibile a me sicuro conviene....
vivinc- Utente Attivo
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Re: Indumenti lavanderia industriale
Questa azienda REIMPIEGA materiale tessile .. ossia .. che fa?vivinc ha scritto:L'azienda mi ha detto che loro non trattano rifiuti ma sono interessati ad abiti usati...
secondo voi è corretto? posso darli con DDT se fattibile a me sicuro conviene....
Prende gli abiti dismessi che tu fornisci e li re-immette nel ciclo tal quali, o li trasforma in un qualche modo?
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Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: Indumenti lavanderia industriale
Li puoi dare con DDT ad una sola condizione: "li vendi come abiti e chi li acquista li usa ESATTAMENTE come li ha comperati; cioè ABITI" (al massimo potrebbe fare una riparazione come ricucire una tasca, cambiare una cerniera o rimettere un bottone che s'è perso, ma alla fine l'abito continua la sua vita.... come abito)vivinc ha scritto:.........posso darli con DDT se fattibile a me sicuro conviene....
Se li deve scucire o stracciare per poter invece utilizzare il tessuto per ottenere i suoi "prodotti" tessili (es. stracci per l'industria) la cosa si configura come trattamento e quindi si ricade nella gestione di rifiuti e sarebbe, da parte tua uno smaltimento di rifiuti fatto in modo non corretto (e sanzionabile) e da parte sua gestione di rifiuti senza autorizzazione (sanzionabile penalmente).
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cirillo- Moderatore
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Località : veneto
Re: Indumenti lavanderia industriale
Quoto.
Anche la semplice selezione ed igienizzazione (finalizzata, per esempio, all'abbattimento della carica aerobica) è considerata attività di recupero (R3).
Le aziende che gestiscono questi trattamenti come impone la legge si fanno autorizzare ex DM 5 febbraio 1998 (All. 1, Sub-all. 1, p. 8.9).
E dubito che si possano reimmettere in cicli di consumo degli indumenti senza nemmeno un processo di igienizzazione.
Anche la semplice selezione ed igienizzazione (finalizzata, per esempio, all'abbattimento della carica aerobica) è considerata attività di recupero (R3).
Le aziende che gestiscono questi trattamenti come impone la legge si fanno autorizzare ex DM 5 febbraio 1998 (All. 1, Sub-all. 1, p. 8.9).
E dubito che si possano reimmettere in cicli di consumo degli indumenti senza nemmeno un processo di igienizzazione.
Admin- Amministratore
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Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: Indumenti lavanderia industriale
Assolutamente indispensabile, per quanto semplice possa essere questo processoAdmin ha scritto:E dubito che si possano reimmettere in cicli di consumo degli indumenti senza nemmeno un processo di igienizzazione.
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cirillo- Moderatore
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Re: Indumenti lavanderia industriale
Nemmeno a dirlo, anche io sono contrarissima: qualunque cosa pretenda qualunque ufficio della P.A., che non sia dovuto ex lege, io mi barrico dietro lo stramitico, inarrivabile, insostituibile articolo 23 della Costituzione diffidandoli ad indicare in base a quale disposto normativo mi chiedono ciò che mi chiedono, e se non c'è la legge che lo dispone loro non possono obbligare nessuno ad alcunchè.isamonfroni ha scritto:Personalmente sono sempre abbastanza contraria a questo concetto.....comunque...cirillo ha scritto:e questo è triste pensandoci e la dice lunga sul come si deve lavorareSupremoanziano ha scritto:In tema di rifiuti non esiste il Verbo.Batti il 5! Questa tua affermazione ... è il VerboSupremoanziano ha scritto:Purtroppo dobbiamo anche confrontarci con le ARPA e non sempre sono...come dire..."malleabili".
Però, ci si lavora e ci si prova... poi se proprio proprio non ci si riesce allora scatta il "Verbo" di una mia carissima ex Collega: "Accappia su burrico une olli su meri"
trad. 1: "Attacca 'o ciuccio addò vo' 'o padrone"
trad. 2: "Taca l'asino dove che vol el paron"
fine OT
Tanto premesso, aggiungerei in parziale dissenso da cirillo che -a mio avviso- se il signore che si vuole comprare gli abiti usati poi ne vuole fare straccetti per lucidare le scarpe o l'argenteria o qualunque altro tipo di "straccio", ritengo che sia liberissimo di farlo purchè appunto acquisti il materiale (che per lui è materia prima DOC) e che il suo ciclo produttivo preveda esattamente l'impiego di questa materia che per lui è "prima". Magari, lui contava sui sottoprodotti di sartorie & simili, e non ne trova in giro visto che anche l'industria dell'abbigliamento sta andando gambe all'aria, per cui adesso si rivolge al "mercato dell'usato" che per quanto ne sappia io (vestiti usati di Resina docunt...) è a peso, e non a capo come per quelli nuovi.
P.S.: se uno vende un camice da lavoro anche lavato e stirato sfido qualunque ARPA a sostenere che si tratti di un rifiuto e che occorra analizzarlo perchè "è uno straccio potenzialmente contaminato", per quanto consunto sia. In particolar modo nel caso sia stato lavato da una lavanderia industriale, che per defnizione è quella che "decontamina" persino gli indumenti da lavoro.
Unico dubbio che mi resta in merito è che vivinc ha detto inizialmente "deve dismettere". Perchè "deve"? Se l'alienazione (= vendita, che è diversa da dismissione) è dovuta a periodica sostituzione degli indumenti di lavoro, ok, uno non ha motivo di tenere a magazzino cose inutilizzate, che anche questo significa che non sono "rifiuti" ma solo inutilizzate per quanto ancora fruibili per l'uso originario.
Io, in linea teorica, potrei vendere come usata tutta la biancheria che ho per casa, dalle tovaglie alle lenzuola agli asciugamani, e non è detto (ma è assai improbabile) che persistendo questa morìa dei bonifici a saldo fatture ciò non avvenga: giammai li venderei ad uno che me la valuti/consideri come rifiuti!
Poi, una volta che mi ha posato gli eurilli, se decide di disfarsene perchè alla sua signora piacciono solo le cose sintetiche (o solo quelle di seta, in alternativa) o perchè li voleva tutti rosa mentre i miei sono o bianchi o nei toni dell'azzurro, ma saranno anche affari loro.
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sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
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