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Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
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paolaperazzolo
cirillo
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
Quoto Isa e aggiungo che, in caso di microraccolta, tra l'altro, i rifiuti devono essere nettamente separati tra loro in modo da individuare ciascun rifiuto (presa) con il proprio FIR.
E', quindi, assolutamente impensabile "mescolare" il tutto (da diversi produttori e siti) all'interno di un'unica cisterna.
E', quindi, assolutamente impensabile "mescolare" il tutto (da diversi produttori e siti) all'interno di un'unica cisterna.
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cirillo- Moderatore
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
Concordo con quello che avete scritto...anche se prevedo già uno scontro a ferro e fuoco con il trasportatore.............
Ma nel caso per esempio di microraccolta da spurgo....non finisce tutto nella stessa cisterna?
Ma nel caso per esempio di microraccolta da spurgo....non finisce tutto nella stessa cisterna?
paolaperazzolo- Membro della community
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
paolaperazzolo ha scritto:Ma nel caso per esempio di microraccolta da spurgo....non finisce tutto nella stessa cisterna?
Non facciamo confusione........ti riferisci al caso della pulizia manutentiva delle reti fognarie CER 20.03.06 nella quale lo spurghista è considerato "fictio iuris" produttore del rifiuto. (art. 230, comma 5).
Questo è, a termini di legge l'unico vero caso consentito.
Quelli che vanno in giro a spurgare le fosse e raccolgono il CER 20.03.04 se buttano tutto assieme, a mio personale avviso fanno un illecito, però qui sul forum c'è un fervente dibattito sulla materia e quindi non mi dilungo. E comunque neppure questa attività è microraccolta.
La microraccolta vera è, tanto per fare un esempio, quello che va a prendere il solvente esausto dalle tintorie che ciascuna di loro gli da una tanichetta da 10 litri.
Comunque, per tagliare la testa al toro, il rifiuto che hai citato prima è pericoloso e mescolare rifiuti pericolosi (con caratteristiche di pericolo diverse) è vietato. (art. 187)
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
e nel caso del prelievo degli olii minerali (CER 200126*), che vengono raccolti per "aspirazione" .. come ci si dovrebbe comportare? nel momento in cui il trasportatore ha i mezzi equipaggiati con contalitri?cirillo ha scritto:E', quindi, assolutamente impensabile "mescolare" il tutto (da diversi produttori e siti) all'interno di un'unica cisterna.
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Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
Anche se si discosta dalla prassi, io la penso come Isa.
Se il carico viene respinto in impianto, a quale produttore può essere imputato il conferimento irregolare?
Ad ogni modo, se ritenete, conviene discuterne in un thread apposito.
Se il carico viene respinto in impianto, a quale produttore può essere imputato il conferimento irregolare?
Ad ogni modo, se ritenete, conviene discuterne in un thread apposito.
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
ilGabri ha scritto:e nel caso del prelievo degli olii minerali (CER 200126*), che vengono raccolti per "aspirazione" .. come ci si dovrebbe comportare? nel momento in cui il trasportatore ha i mezzi equipaggiati con contalitri?cirillo ha scritto:E', quindi, assolutamente impensabile "mescolare" il tutto (da diversi produttori e siti) all'interno di un'unica cisterna.
Francamente ho qualche dubbio che il codice 20.01.26* identifichi davvero "oli minerali" perchè non riesco a pensare come facciano ad essere urbani, visto che se io mi cambio l'olio della macchina per conto mio lo posso portare gratis al distributore (che è obbligato a ritirarlo) e poi viene raccolto sempre gratuitamente dal COOU col CER 13.02.05* per la rigenerazione.
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Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
Chiedo venia: nel precedente post mi riferivo alla raccolta degli olii minerali esausti (CER 200126*) conferiti direttamente dai cittadini nelle cisterne da 500 lt ubicate nei centri di raccolta.
Lo stesso dicasi per gli olii vegetali (CER 200125), raccolti anch'essi in cisterne da 500 lt ubicate nei centri di raccolta e/o in vari punti del territorio.
All'atto dello svuotamento, il trasportatore cosa dovrebbe fare? ad ogni prelievo, andare in impianto a scaricare?
Lo stesso dicasi per gli olii vegetali (CER 200125), raccolti anch'essi in cisterne da 500 lt ubicate nei centri di raccolta e/o in vari punti del territorio.
All'atto dello svuotamento, il trasportatore cosa dovrebbe fare? ad ogni prelievo, andare in impianto a scaricare?
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
ilGabri ha scritto:Chiedo venia: nel precedente post mi riferivo alla raccolta degli olii minerali esausti (CER 200126*) conferiti direttamente dai cittadini nelle cisterne da 500 lt ubicate nei centri di raccolta.
Lo stesso dicasi per gli olii vegetali (CER 200125), raccolti anch'essi in cisterne da 500 lt ubicate nei centri di raccolta e/o in vari punti del territorio.
All'atto dello svuotamento, il trasportatore cosa dovrebbe fare? ad ogni prelievo, andare in impianto a scaricare?
Fermo restando che potrei anche sbagliarmi visto che di urbani non so un tubo, nel caso di rifiuti conferiti a centri di raccolta dai cittadini, quando il rifiuto se ne va il produttore, unico, risulta essere l'ente proprietario del centro di raccolta.
Nel caso da cui è partita questa discussione, il rifiuto in oggetto era uno speciale (acque raccolte nei pozzetti di un distributore) per il quale è obbligatorio identificare un produttore.
Nel caso di rifiuti urbani (o assimilati) il produttore di tutto il mucchio è considerato il Comune.
Diversamente anche nel cassonetto uno dovrebbe individuare il produttore di ogni singolo sacchetto.
PS, non c'entra niente ma Voi siete decisamente avanti dalle Vs parti, ti basti dire che, in vita mia io non ho mai visto quelle cisterne nei centri di raccolta (pressochè sconosciuti).
Sarebbe interessante sentire il COOU che cosa ne pensa dato che l'unico rigenerabile è considerato il 13.02.05*
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
isamonfroni ha scritto:nel caso di rifiuti conferiti a centri di raccolta dai cittadini, quando il rifiuto se ne va il produttore, unico, risulta essere l'ente proprietario del centro di raccolta
esatto: mi permetto una precisazione.
il produttore del rifiuto, in questo caso, è il gestore del centro di raccolta: il comune (se lo gestisce direttamente) oppure una azienda iscritta in cat. 1 (se il comune esternalizza la geestione).
isamonfroni ha scritto:
Nel caso da cui è partita questa discussione, il rifiuto in oggetto era uno speciale (acque raccolte nei pozzetti di un distributore) per il quale è obbligatorio identificare un produttore.
Nel caso di rifiuti urbani (o assimilati) il produttore di tutto il mucchio è considerato il Comune.
Esatto: ho introdotto questa variabile per incrementare le casistiche, e proprio perchè, anche nei centri di raccolta comunali, se ne vedono di tutti i colori.
corretto che il trasportatore identifichi come produttore chi produce/detiene il rifiuto in questione.
Sai come sostengo l'identificazione puntuale del produttore di rifiuti: anche nei centri di raccolta ho introdotto/sto introducendo l'identificazione puntuale degli utenti che accedono, tracciando il più possibile, anche i flussi di rifiuti che vengono conferiti.isamonfroni ha scritto:
Diversamente anche nel cassonetto uno dovrebbe individuare il produttore di ogni singolo sacchetto.
in caso di anomalie non è possibile identificare puntualmente il colpevole .. ma restringere la cerchia .. si.
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
ilGabri ha scritto: Sai come sostengo l'identificazione puntuale del produttore di rifiuti: anche nei centri di raccolta ho introdotto/sto introducendo l'identificazione puntuale degli utenti che accedono, tracciando il più possibile, anche i flussi di rifiuti che vengono conferiti.
in caso di anomalie non è possibile identificare puntualmente il colpevole .. ma restringere la cerchia .. si.
Deh, io questa cosa la so benissimo, e sai anche quanto mi piace e quanto la trovo intelligente e carina, ma proprio perchè lo è, per il momento, il legislatore la ignora.
Oggi formalmente sul FIR di un rifiuto che esce da un centro di raccolta il produttore è il centro di raccolta. Se poi dentro il centro c'è una buona (direi ottima) procedura di tracciabilità che consente di risalire a tutti i singoli cittadini che hanno portato ogni sacchettino, questo andrà a tutto vantaggio dell'eccellenza gestionale del centro.
Per il momento, purtroppo, il legislatore sta lì a cicncionare con le chiavette per combattere le ecomafie....
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
Certo.Fermo restando che potrei anche sbagliarmi visto che di urbani non so un tubo, nel caso di rifiuti conferiti a centri di raccolta dai cittadini, quando il rifiuto se ne va il produttore, unico, risulta essere l'ente proprietario del centro di raccolta.
Nel caso da cui è partita questa discussione, il rifiuto in oggetto era uno speciale (acque raccolte nei pozzetti di un distributore) per il quale è obbligatorio identificare un produttore.
Nel caso di rifiuti urbani (o assimilati) il produttore di tutto il mucchio è considerato il Comune.
Ma un veicolo cisterna, di norma, serve svariati comuni per turno (con altrettanti formulari) ed il problema si presenta ugualmente anche per gli urbani.
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
Inoltre anche gli oli minerali (speciali pericolosi) vengono raccolti con autocisterne da più produttori nel corso dello stesso giro (e quindi il tutto viene miscelato). La vedo dura fare diversamente.Admin ha scritto:Certo.
Ma un veicolo cisterna, di norma, serve svariati comuni per turno (con altrettanti formulari) ed il problema si presenta ugualmente anche per gli urbani.
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
in sintesi:isamonfroni ha scritto:quanto la trovo intelligente e carina, ma proprio perchè lo è, per il momento, il legislatore la ignora.
[list][*]ad ogni utente domestico (le non domestiche, per legge, non possono accedere al centro di raccolta) iscritto a ruolo nelle banche dati comunali è stata consegnata/fatta recapitare una tessera (tipo bancomat) riportante le generalità dell'intestatario scheda, un codice a barre univoco (associato all'intestario scheda) e ad un tag rfid univico (associato all'intestario scheda);
- quando l'utente accede al centro di raccolta (intestario scheda, o la moglie, o i figli, o gli amici), l'operatore legge attraverso apposito pocket pc (palmare) il codice a barre/il tag rfid: se l'utente è presente in banca dati (= a posto con i tributi comunali) si procede, diversamente, l'utente viene respinto;
- una volta identificato, l'operatore chiede all'utente quali e quanti rifiuti intende conferire (viene fatta una stima in sacchi o pezzi a seconda del tipo di rifiuto), provvedendo ad una analisi visiva della qualità dei rifiuti (onde evitare che uno dichiari carta, in realtà poi scarichi plastica; oppure dichiari 1 tv e poi ne scarichi 10);
- compilata la registrazione, per alcune tipologie di rifiuto (vedi gli inerti .. ad alto rischio amianto), l'operatore provvede a stampare e a farsi firmare (lasciando copia all'utente) uno scontrino .. che attesta l'accesso (data, ora e materiali conferiti) e indirettamente diviene una assunzione di responsabilità di quanto conferito;
- a fine giornata, in automatico il pocket pc trasmette i dati relativi al nr di accessi avvenuti, e alle quantità stimate dei vari rifiuti conferiti;
- ad ogni scarico dei singoli contenitori, dividendo il peso registrato a destino per il nr di conferimenti/quantità conferimenti .. si riesce a stimare la quantità di rifiuti conferiti da ogni singolo utente entrato al centro di raccolta.
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
economicamente ritengo impossibile fare diversamente: muovere un mezzo, facendogli fare magari 100 km, per raccogliere 10 kg di olio ..Chimera ha scritto:La vedo dura fare diversamente
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
ilGabri ha scritto:in sintesi:isamonfroni ha scritto:quanto la trovo intelligente e carina, ma proprio perchè lo è, per il momento, il legislatore la ignora.
[list][*]ad ogni utente domestico (le non domestiche, per legge, non possono accedere al centro di raccolta) iscritto a ruolo nelle banche dati comunali è stata consegnata/fatta recapitare una tessera (tipo bancomat) riportante le generalità dell'intestatario scheda, un codice a barre univoco (associato all'intestario scheda) e ad un tag rfid univico (associato all'intestario scheda);
- quando l'utente accede al centro di raccolta (intestario scheda, o la moglie, o i figli, o gli amici), l'operatore legge attraverso apposito pocket pc (palmare) il codice a barre/il tag rfid: se l'utente è presente in banca dati (= a posto con i tributi comunali) si procede, diversamente, l'utente viene respinto;
- una volta identificato, l'operatore chiede all'utente quali e quanti rifiuti intende conferire (viene fatta una stima in sacchi o pezzi a seconda del tipo di rifiuto), provvedendo ad una analisi visiva della qualità dei rifiuti (onde evitare che uno dichiari carta, in realtà poi scarichi plastica; oppure dichiari 1 tv e poi ne scarichi 10);
- compilata la registrazione, per alcune tipologie di rifiuto (vedi gli inerti .. ad alto rischio amianto), l'operatore provvede a stampare e a farsi firmare (lasciando copia all'utente) uno scontrino .. che attesta l'accesso (data, ora e materiali conferiti) e indirettamente diviene una assunzione di responsabilità di quanto conferito;
- a fine giornata, in automatico il pocket pc trasmette i dati relativi al nr di accessi avvenuti, e alle quantità stimate dei vari rifiuti conferiti;
- ad ogni scarico dei singoli contenitori, dividendo il peso registrato a destino per il nr di conferimenti/quantità conferimenti .. si riesce a stimare la quantità di rifiuti conferiti da ogni singolo utente entrato al centro di raccolta.
Infatti ho detto che è intelligente e carina (sono dei complimenti... ) e che denota una gestione del centro a livello di eccellenza (è un complimento anche questo.... )
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
E' vero, ma il problema resta.economicamente ritengo impossibile fare diversamente: muovere un mezzo, facendogli fare magari 100 km, per raccogliere 10 kg di olio ..
Personalmente ritengo che questa prassi non soddisfi il principio di responsabilizzazione del produttore fino all'avvenuto recupero/smaltimento del rifiuto.
Se il carico non e' ritenuto conforme in impianto (per colpa di uno solo degli n produttori) a chi viene rispedito il rifiuto? Come si chiudono i formulari? Chi si accolla gli oneri di smaltimento?
Di fatto la responsabilita' del produttore viene fatta cessare nel momento in cui il rifiuto e' cesuto al trasportatore. Dopo, infatti, egli potra' benissimo dire "Non e' colpa mia, ma di qualcun altro".
L'alternativa tecnica potrebbe essere il ritiro in colli.
Questo ragionamento, si badi, non vale solo per gli oli ma per qualsiasi rifiuto che venga miscelato all'atto del conferimento da parte del produttore.
Miscelazione che fa perderne la paternita' e la tracciabilita'.
IMHO
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
Noto anzitutto che finalmente non c'è admin on line.
Consideriamo che il COOU raccogli i lubrificanti usati tramite autocisterna.
Chissà se si sono posti il problema.
In mancaza di altre idee non vedo altra soluzione.Admin ha scritto:
L'alternativa tecnica potrebbe essere il ritiro in colli.
IMHO
Consideriamo che il COOU raccogli i lubrificanti usati tramite autocisterna.
Chissà se si sono posti il problema.
Chimera- Utente Attivo
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
Chimera ha scritto:Noto anzitutto che finalmente non c'è admin on line.In mancaza di altre idee non vedo altra soluzione.Admin ha scritto:
L'alternativa tecnica potrebbe essere il ritiro in colli.
IMHO
Consideriamo che il COOU raccogli i lubrificanti usati tramite autocisterna.
Chissà se si sono posti il problema.
Il circuito di raccolta del COOU si basa su di un sistema economico, talmente rodato, da impedire, di fatto, grossi problemi di contaminazione.
Il COOU ritira tramite raccoglitori che devono avere, oltre alle autocisterne uno stoccaggio intermedio costituito da minimo 5 serbatoi.
Intanto il COOU ritira esclusivamente alcune tipologie di oli minerali (codici CER 13.xxxx) prevalentemente lubrificanti (che sono poi quelli che più facilmente si rigenerano).
Le modalità di raccolta sono queste:
A) grandi produttori (> 10/15 mc ) = ritiro unico, con analisi e prelievo di campione presso il produttore
B) piccoli produttori (tipo i distributori di carburante) ritiro per aspirazione da cisternette,ma comunque con prelievo di campione piombato e sigillato da ciascun produttore.
Quando si arriva al deposito intermedio la cisterna (di microraccolta) viene campionata e analizzata per destinarla allo stoccaggio adeguato (olio chiaro - olio scuro - olio contaminato).
Va considerato che il ritiro presso i produttori è gratuito.
Il raccoglitore quando porta al COOU viene pagato un prezzo (discretamente elevato) che si riduce percentualmente man mano che la qualità dell'olio descresce, fino ad arrivare a 0.
Per l'olio contaminato (che comunque è già separato alla fonte) è invece il raccoglitore a dover pagare e pure tanto.
Succede quindi questo:
Normalmente i raccoglitori NON ritirano l'olio contaminato (principalmente da PCB) presso i grandi produttori ma glielo lasciano lì e lasciano che si arrangi (il contratto COOU glielo permette).
Per quello da microraccolta presso i distributori, se all'arrivo presso il deposito del raccoglitore (obbligatorio) risultasse contaminato, tramite i campioni piombati è facile risalire al "colpevole" e quindi levargli la pelle economicamente, visto che la sua cisternetta ha inquinato almeno 10 mc di olio "buono".
Sottolineo che per il"giro" dei distributori si usano in genere autocisterne piccole da 6,max 10mc, e che i raccoglitori COOU sono parecchi (almeno 3 o 4 per provincia) in modo da ottimizzare i percorsi.
Va detto che le regole per il deposito di oli esausti sono molto stringenti, assai consolidate nella mentalità comune (20 anni) e soprattutto basate su di un sistema economico strarodato e nel quale girano parecchi soldini. E il meccanismo economico consolidato e premiante è il miglior deterrente per fare le cose per bene.
Va poi detto gli impianti di rigenerazione (finali) non respingono MAI i carichi provenienti dal COOU, proprio perchè prima di arrivare in raffineria ci sono 2 stadi di deposito (quello dei raccoglitori e quelli intermedi del COOU) e due stadi di controllo.
Alla verifica in impianto (obbligatoria e costantemente eseguita) possono far seguito (e lo fanno) soltanto rimostranze di tipo economico legate alla percentuale d'acqua e sedimenti nell'olio.
Le raffinerie l'olio lo comprano dal COOU (e lo pagano parecchio) quindi se non è "bello", potete stare tranquilli che non scuciono cifre che arrivano a 250 €/ton.
Questo, ovviamente riguarda il circuito degli oli minerali considerati rifiuto speciale, anche perchè tutta la parte normativa che regolamenta gli oli usati è precedente il Ronchi e fa un po' "regolamento a sè".
Per quanto riguarda i Comuni, non mi pare di ricordare che il COOU ritiri il 20.01.26*, in ogni caso, non vedo motivi per i quali non possa essere gestita la raccolta presso gli ecocentri nello stesso modo in cui è gestita presso i distributori.
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
Va ben (e fino a un certo punto) per la tracciabilita', ma si tratta comunque di modalita' di raccolta che possono portare, indirettamente, alla commissione di reati: miscelazione di rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi, declassificazione di rifiuto pericoloso per diluizione.
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
ADMIN quella che ho postato è la procedura del COOU.
Ed è riferita esclusivamente alla raccolta di oli minerali lubrificanti, anche perchè il COOU non raccoglie niente altro.
Gli oli lubrificanti sono tutti pericolosi e le caratteristiche di pericolo sono le stesse, quindi non vedo la possibilità di commettere alcun reato di miscelazione e/o di declassificazione visto che di oli lubrificanti non pericolosi non ce ne sono.
Anche il 13.08.02* altre emulsioni che può avere fino al 90% di acqua (e che tanto il COOU non vuole) è comunque classificato come pericoloso.
Tra l'altro il Direttore Tecnico del COOU è un capitano del NOE (piuttosto rigido peraltro) e dubito profondamente che abbia messo su una procedura illecita.........
Per le altre tipologie di rifiuto, sono anch'io d'accordo che la microraccolta in cisterna non possa essere fatta.
Ed è riferita esclusivamente alla raccolta di oli minerali lubrificanti, anche perchè il COOU non raccoglie niente altro.
Gli oli lubrificanti sono tutti pericolosi e le caratteristiche di pericolo sono le stesse, quindi non vedo la possibilità di commettere alcun reato di miscelazione e/o di declassificazione visto che di oli lubrificanti non pericolosi non ce ne sono.
Anche il 13.08.02* altre emulsioni che può avere fino al 90% di acqua (e che tanto il COOU non vuole) è comunque classificato come pericoloso.
Tra l'altro il Direttore Tecnico del COOU è un capitano del NOE (piuttosto rigido peraltro) e dubito profondamente che abbia messo su una procedura illecita.........
Per le altre tipologie di rifiuto, sono anch'io d'accordo che la microraccolta in cisterna non possa essere fatta.
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
Certo. :va bene:
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
Ho ripristinato, con grande fatica, la discussione originaria.
L'invito, come sempre, è a rimanere nel topic ed evitare flames.
Grazie.
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Grazie.
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
Grazie ADMIN.Admin ha scritto:Ho ripristinato, con grande fatica, la discussione originaria.
L'invito, come sempre, è a rimanere nel topic ed evitare flames.
Grazie.
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: Microraccolta di rifiuti liquidi da più produttori: è consentita la miscelazione in cisterna?
La procedura mi sembra che non faccia una piega.isamonfroni ha scritto:ADMIN quella che ho postato è la procedura del COOU.
Questo domostra che che se le cose si vogliono far bene, il modo c'è.
Grazie Isa per averci "illuminato" su una aspetto che conoscevo solo dal lato pruduttore.
Chimera- Utente Attivo
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