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MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
+2
cirillo
comerio pier luigi
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MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Buongiorno a tutti,
un ns. cliente effettua manutenzione del verde per vari comuni e poi trasporta (con FIR) il rifiuto alla propria unità locale; è possibile considerare il rifiuto cmq come prodotto presso l'unità locale? E' da precisare che:
- il ns. cliente è autorizzato al trasporto propri rifiuti ma non ha alcuna autorizzazione a smaltimento/recupero c/o la propria unità locale
- una volta accumulato un quantitativo di verde adeguato presso la propria unità locale (e sempre e comunque nelle more del deposito temporaneo) chiama un trasportatore autorizzato al trasporto rifiuti di terzi e lo avvia ad un impianto di recupero autorizzato.
E' corretto il modo di procedere, portando le potature di verde c/o la propria unità locale (con FIR) e poi considerarle prodotte c/o l'unità locale stessa?
Ringrazio anticipatamente per l'aiuto?
un ns. cliente effettua manutenzione del verde per vari comuni e poi trasporta (con FIR) il rifiuto alla propria unità locale; è possibile considerare il rifiuto cmq come prodotto presso l'unità locale? E' da precisare che:
- il ns. cliente è autorizzato al trasporto propri rifiuti ma non ha alcuna autorizzazione a smaltimento/recupero c/o la propria unità locale
- una volta accumulato un quantitativo di verde adeguato presso la propria unità locale (e sempre e comunque nelle more del deposito temporaneo) chiama un trasportatore autorizzato al trasporto rifiuti di terzi e lo avvia ad un impianto di recupero autorizzato.
E' corretto il modo di procedere, portando le potature di verde c/o la propria unità locale (con FIR) e poi considerarle prodotte c/o l'unità locale stessa?
Ringrazio anticipatamente per l'aiuto?
comerio pier luigi- Membro della community
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Comportamento, a mio modesto avviso, "folle".
Sta mettendo su un piatto d'argento un'autodenuncia
a) avendo tutti i FIR compilati in modo incompleto in quanto mancanti del nr. di autorizzazione del destinario;
b) in caso di controllo (che può avvenire anche in itinere se uno sa leggere il FIR) si becca una denuncia per gestione abusiva di impianto stoccaggio rifiuti.
Minimo dovrebbe ottenere dalla provincia un'autorizzazione allo stoccaggio provvisorio in R13 visto che non effettua alcun trattamento di recupero successivo allo stoccaggio.
In alternativa se la potrebbe "giocare", senza emettere il FIR, con il co. 4 dell'art. 266 D.Lgs 152/2006 ma moooolto sul filo del rasoio.
La cosa più saggia, se non si dota di autorizzazione è, certamente, emettere il FIR (dò per scontato che è iscritto all'Albo Gest. Ambientali per il trasporto dei propri rifiuti) e conferire direttamente ogni singolo carico ad un sito autorizzato.
Sta mettendo su un piatto d'argento un'autodenuncia
a) avendo tutti i FIR compilati in modo incompleto in quanto mancanti del nr. di autorizzazione del destinario;
b) in caso di controllo (che può avvenire anche in itinere se uno sa leggere il FIR) si becca una denuncia per gestione abusiva di impianto stoccaggio rifiuti.
Minimo dovrebbe ottenere dalla provincia un'autorizzazione allo stoccaggio provvisorio in R13 visto che non effettua alcun trattamento di recupero successivo allo stoccaggio.
In alternativa se la potrebbe "giocare", senza emettere il FIR, con il co. 4 dell'art. 266 D.Lgs 152/2006 ma moooolto sul filo del rasoio.
La cosa più saggia, se non si dota di autorizzazione è, certamente, emettere il FIR (dò per scontato che è iscritto all'Albo Gest. Ambientali per il trasporto dei propri rifiuti) e conferire direttamente ogni singolo carico ad un sito autorizzato.
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si deficit fenum accipe stramen
cirillo- Moderatore
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Comprendo perfettamente che il modo da te proposto (portarlo direttamente all'impianto di smaltimento/recupero) è sicuramente il più corretto dal punto di vista normativo. C'è da dire però che trattasi sempre di piccole q.tà per ogni carico, che sarebbe anti-economico trasportare direttamente all'impianto (causa distanza dello stesso).
Invece il ns. cliente si rifaceva proprio al co. 4 dell'art. 266 D.Lgs 152/2006 da te citato; perchè però mi parli di "filo del rasoio"? Tra l'altro si tratta di sfalci e potature di verde... (CER 200201).
Invece il ns. cliente si rifaceva proprio al co. 4 dell'art. 266 D.Lgs 152/2006 da te citato; perchè però mi parli di "filo del rasoio"? Tra l'altro si tratta di sfalci e potature di verde... (CER 200201).
comerio pier luigi- Membro della community
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Parli del "modo più corretto": ne esiste solo uno quello legale, il resto è sanzionabile. Credo che la confusione sia derivata dalla possibilità di non considerare rifiuti gli scarti da lavorazioni agricole destinati a normali pratiche agricole.
Ritengo che anche il trasportatore possa essere coinvolto in eventuali contestazioni
Ritengo che anche il trasportatore possa essere coinvolto in eventuali contestazioni
Hope- Utente Attivo
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Filo del rasoio per le interpretazioni estremamente restrittive che molti Enti danno della definizione di "manutenzione" (addirittura alcuni la legano esclusivamente all'assistenza sanitaria).
Comunque, a parte la Provincia di Vicenza (che io sappia è la sola) dove esiste una sorta di "accordo" per l'emissione del FIR anche applicando l'art. 266, nelle altre Provincie l'emissione di FIR senza l'indicazione di destinatario autorizzato viene sanzionata.
E se, per "fictio juris", il rifiuto derivante da manutenzione si considera prodotto presso la sede di chi ha fatto l'intervento, quello che stiamo trasportando non è "ancora" rifiuto e, quindi, non necessita di FIR.
La pensa così anche Santoloci e linco un suo interessante documento sull'argomento
http://www.simoline.com/clienti/dirittoambiente/file/rifiuti_articoli_564.pdf
Sull'argomento rifiuti da manutenzione, comunque, esiste un ampio dibattito, anche su questo Forum, con le interpretazioni più divergenti.
Per questo motivo la mia linea di condotta cerca di essere sempre la più cautelativa e l'interessato CERTAMENTE non sbaglia se:
a) è iscritto all'Albo Gestori Ambientali per il trasporto dei propri rifiuti;
b) effettua il trasporto con FIR;
c) si dota di autorizzazione allo stoccaggio provvisorio;
o, in alternativa
c1) trasporta direttamente a sito autorizzato di terzi.
Comportamenti diversi sono contestabili.
(TalebanCirillo)
Comunque, a parte la Provincia di Vicenza (che io sappia è la sola) dove esiste una sorta di "accordo" per l'emissione del FIR anche applicando l'art. 266, nelle altre Provincie l'emissione di FIR senza l'indicazione di destinatario autorizzato viene sanzionata.
E se, per "fictio juris", il rifiuto derivante da manutenzione si considera prodotto presso la sede di chi ha fatto l'intervento, quello che stiamo trasportando non è "ancora" rifiuto e, quindi, non necessita di FIR.
La pensa così anche Santoloci e linco un suo interessante documento sull'argomento
http://www.simoline.com/clienti/dirittoambiente/file/rifiuti_articoli_564.pdf
Sull'argomento rifiuti da manutenzione, comunque, esiste un ampio dibattito, anche su questo Forum, con le interpretazioni più divergenti.
Per questo motivo la mia linea di condotta cerca di essere sempre la più cautelativa e l'interessato CERTAMENTE non sbaglia se:
a) è iscritto all'Albo Gestori Ambientali per il trasporto dei propri rifiuti;
b) effettua il trasporto con FIR;
c) si dota di autorizzazione allo stoccaggio provvisorio;
o, in alternativa
c1) trasporta direttamente a sito autorizzato di terzi.
Comportamenti diversi sono contestabili.
(TalebanCirillo)
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si deficit fenum accipe stramen
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
e che ci vorrà mai a farsi autorizzare uno stoccaggio provvisorio monorifiuto presso la propria sede e così mettersi perfettamente in regola?
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Ma, a volte è ancora meglio!
isamonfroni- Moderatrice
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
E che ci vorrà mai a farsi autorizzare uno stoccaggio provvisorio monorifiuto presso la propria sede e così mettersi perfettamente in regola?
Diciamo che è 4 anni che la ditta ha chiesto l'autorizzazione per l'R13 e a tutt'oggi, dopo cambi di tecnici, enti che non rispondono e simili, ancora non ha ottenuto risposta.
Cmq se i rifiuti sono prodotti dall'attività e rimango nei limiti previsti del deposito preliminare, perchè dovrei farmi autorizzare? Per la questione del trasporto da luogo di manutenzione a unità locale?
Diciamo che è 4 anni che la ditta ha chiesto l'autorizzazione per l'R13 e a tutt'oggi, dopo cambi di tecnici, enti che non rispondono e simili, ancora non ha ottenuto risposta.
Cmq se i rifiuti sono prodotti dall'attività e rimango nei limiti previsti del deposito preliminare, perchè dovrei farmi autorizzare? Per la questione del trasporto da luogo di manutenzione a unità locale?
comerio pier luigi- Membro della community
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Perchè quello che eserciti esula dalla definizione di "deposito temporaneo" (che non necessita di autorizzazione ma solo del rispetto dei termini temporali/quantitativi) e rientra appieno nella definizione di "stoccaggio provvisorio" che necessita di autorizzazione.comerio pier luigi ha scritto:E che ci vorrà mai a farsi autorizzare uno stoccaggio provvisorio monorifiuto presso la propria sede e così mettersi perfettamente in regola?
Diciamo che è 4 anni che la ditta ha chiesto l'autorizzazione per l'R13 e a tutt'oggi, dopo cambi di tecnici, enti che non rispondono e simili, ancora non ha ottenuto risposta.
Cmq se i rifiuti sono prodotti dall'attività e rimango nei limiti previsti del deposito preliminare, perchè dovrei farmi autorizzare? Per la questione del trasporto da luogo di manutenzione a unità locale?
E poi, scusa, stai aspettando cosa da 4 anni? Che domanda hai inoltrato?
Dovevi fare riferimento alle "procedure semplificate" (artt 214 e 216 DLgs 152/2006 e DM 05.02.1988 e smi) in modo da poter iniziare l'esercizio dello stoccaggio semplicemente decorsi 90 giorni dall'invio della comunicazione di inizio attività visto che questa tipologia ci può rientrare a pieno titolo.
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Ok, grazie.
Proverò ad informarmi.
Buona serata a tutti!
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comerio pier luigi- Membro della community
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Giusto però una curiosità: ma lo stoccaggio provvisorio lo applico anche se il rifiuto lo porduco io nell'ambito della mia attività? (anche se, visto il tipo di attività - manutenzione del verde - non la svolgo solo nell'ambito della mia sede legale).
Non è che ritiro rifiuti prodotti da terzi...
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comerio pier luigi- Membro della community
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Nel momento in cui il rifiuto non è "depositato" nel luogo di produzione ma viene "spostato" addirittura ufficializzando lo "spostamento" (leggasi trasporto) con l'emissione del FIR, il luogo dove "viene portato" non può che essere un sito autorizzato, indipendentemente da chi è il produttore del rifiuto stesso.comerio pier luigi ha scritto:Giusto però una curiosità: ma lo stoccaggio provvisorio lo applico anche se il rifiuto lo porduco io nell'ambito della mia attività? (anche se, visto il tipo di attività - manutenzione del verde - non la svolgo solo nell'ambito della mia sede legale).
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Visto che la ditta e'iscritta in conto proprio, potrebbe dal luogo di produzione (dove ha effettivamente svolto attivita'di manutenzione del verde) conferire direttamente in un centro di raccolta comunale che sicuramente riceve il verde e semplificare cosi la gestione del rifiuto prodotto. In ogni caso porrei attenzione all'accenno servizio x i comuni, potrebbe essere necessaria la categoria 1......
Stellina- Membro della community
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Isa scrive: “e che ci vorrà mai a farsi autorizzare uno stoccaggio provvisorio”, Cirillo aggiunge: “in modo da poter iniziare l'esercizio dello stoccaggio semplicemente decorsi 90 giorni dall'invio della comunicazione di inizio attività”
Va bene infondere ottimismo ma….
Va bene infondere ottimismo ma….
Hope- Utente Attivo
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Non è un fatto di ottimismo ma soltanto un rimarcare che sarebbe opportuno fare le cose come van fatte invece di trovare tutte le possibili vie scivolose per tentare di aggirare le norme sui rifiuti.Hope ha scritto:Isa scrive: “e che ci vorrà mai a farsi autorizzare uno stoccaggio provvisorio”, Cirillo aggiunge: “in modo da poter iniziare l'esercizio dello stoccaggio semplicemente decorsi 90 giorni dall'invio della comunicazione di inizio attività”
Va bene infondere ottimismo ma….
Quanto al "che ci vorrà mai" credo di poterlo tranquillamente dire dal momento che negli ultimi 11 anni di lavoro ho fatto autorizzare 7 mpianti per rifiuti P (di cui 4 in AIA) partendo dalle zolle (quindi anche VIA e Caratterizzazione per insistenza in SIN).
Una messa in riserva monorifiuto di un rifiuto NP come il verde, che non richiede particolari accorgimenti tecnico costruttivi, nè VIA nè altre autorizzazioni tipo licenza edilizia o quant'altro, me la faccio dare al massimo in 6 mesi anche in ordinaria (visto che per la semplificata credo ci siano problemi di quantitativi).
Certo che in Provincia ci vado, anche tutte le settimane se serve, so quello che faccio e so quello che chiedo e soprattutto se mi interessa il cliente non mollo certo l'osso.
Forse per questo sono praticamente al verde.
Un bravo consulente, come molti di cui sento parlare qui sul forum, forse si limita a presentare l'istanza e ad emettere la fattura e poi con calma attendiamo i tempi della provincia........
Accipicchia, ma in 4 anni si riesce ad autorizzare una centrale! (certo bisogna stargli un po' addosso)
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Sai bene che per il verde alcune provincie non concedono la sola R13 e che non ti accettano la com. 216 se l’impianto (di compostaggio R3) non è stato ultimato e provvisto di tutte le autorizzazioni (aria e acqua). Puoi andare anche tutti i giorni ma se l’unico funzionario è assente per anni chi la convoca la conferenza dei servizi?
Io sono tra quelli che emettono fattura (anticipando l’IVA) ma vengo pagato solo alla consegna dell’autorizzazione. Con il mio intervento di sicuro non intendevo insinuare una tua mancanza di esperienza!
Io sono tra quelli che emettono fattura (anticipando l’IVA) ma vengo pagato solo alla consegna dell’autorizzazione. Con il mio intervento di sicuro non intendevo insinuare una tua mancanza di esperienza!
Hope- Utente Attivo
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Hope ha scritto:Sai bene che per il verde alcune provincie non concedono la sola R13 e che non ti accettano la com. 216 se l’impianto (di compostaggio R3) non è stato ultimato e provvisto di tutte le autorizzazioni (aria e acqua). Puoi andare anche tutti i giorni ma se l’unico funzionario è assente per anni chi la convoca la conferenza dei servizi?
Io sono tra quelli che emettono fattura (anticipando l’IVA) ma vengo pagato solo alla consegna dell’autorizzazione. Con il mio intervento di sicuro non intendevo insinuare una tua mancanza di esperienza!
Mi si è presentato un problema molto simile in questi giorni: un mio cliente vorrebbe depositare temporaneamente gli scarti di potatura su un terreno agricolo di sua proprietà (non c'è quindi nessun impianto) in attesa della ditta che li ritiri e li porti ad impianto autorizzato (lui ad ora è autorizzato al solo trasporto in c/p).
Ho consultato quindi la modulistica da presentare in provincia che come detto sopra richiede autorizzazione agli scarichi idrici, requisiti specifici dell'impianto (che appunto non esiste), etc...
Presumo che la Provincia non autorizzerà mai allo stoccaggio un luogo del genere.....
Che ne dite?
luanap- Utente Attivo
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Re: MANUTENZIONE DEL VERDE E STOCCAGGIO IN SEDE
Sarò telegrafico e dico che ti sei dato da solo la risposta giusta
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cirillo- Moderatore
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