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Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
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ceresio18
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Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Quali reati contestereste nei due casi seguenti?
caso a)
negoziante che ritira "incautamente" i toner portatigli dai clienti all'atto dell'acquisto di un nuovo toner e poi li prende in carico e smaltisce come rifiuti propri.
caso b)
negoziante che ritira presso il proprio negozio un RAEE domestico e poi invece di conferirlo con allegato 2 del DM 65/2010 ad un CDR lo conferisce adun impianto autorizzato mediante FIR
Grazie per le gentili risposte
caso a)
negoziante che ritira "incautamente" i toner portatigli dai clienti all'atto dell'acquisto di un nuovo toner e poi li prende in carico e smaltisce come rifiuti propri.
caso b)
negoziante che ritira presso il proprio negozio un RAEE domestico e poi invece di conferirlo con allegato 2 del DM 65/2010 ad un CDR lo conferisce adun impianto autorizzato mediante FIR
Grazie per le gentili risposte
ceresio18- Utente Attivo
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Il primo sicuramente. Le cartucce non sono prodotte da lui, ma da terzi, per cui dovrebbe fare tutte le autorizzazioni per aprire un centro di stoccaggio temporaneo, peravviamento al recupero.
Capisco la problematica: il piccolo negozio che cerca di dare una mano ai clienti, cosa estremamente lodevole ! Purtroppo......
Per il secondo punto confesso la mia ignoranza.
Capisco la problematica: il piccolo negozio che cerca di dare una mano ai clienti, cosa estremamente lodevole ! Purtroppo......
Per il secondo punto confesso la mia ignoranza.
geofranz67- Partner
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Sicuramente il caso a) è grave: si tratta di speciali pericolosi, a fronte di una eventuale contestazione, a comportarsi teoricamente si rischia parecchio!
Il caso b) è contorto, e un po' borderline... Sicuramente la procedura corretta sarebbe "dentro" il Sistema Raee, ma è anche vero che le piattaforme autorizzate sono ancora molto poche... certo, muovendosi con FIR quanto meno può testimoniare la chiusura della filiera, ma comunque anche se meno grave che nel caso a), a mio parere anche il caso b9 potrebbe dare adito a qualche seccatura...
Naturalmente, è la mia opinione, per quel che vale...
Il caso b) è contorto, e un po' borderline... Sicuramente la procedura corretta sarebbe "dentro" il Sistema Raee, ma è anche vero che le piattaforme autorizzate sono ancora molto poche... certo, muovendosi con FIR quanto meno può testimoniare la chiusura della filiera, ma comunque anche se meno grave che nel caso a), a mio parere anche il caso b9 potrebbe dare adito a qualche seccatura...
Naturalmente, è la mia opinione, per quel che vale...
cesanese- Membro della community
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Nel primo caso trattasi di stoccaggio non autorizzato.
Il secondo caso è un tantino più particolare in quanto ultimamente sono gli impianti stessi a dire ai distributori che è possibile conferire presso i loro impianti i RAEE derivanti dall'uno contro uno con il formulario. Il problema è che la gestione di quei RAEE è cominciata invece con la documentazione dell'uno contro uno e secondo me non si chiude la filiera.
Per esperienza personale, ho ammirato molto un impianto nei dintorni di padova, che è andata incontro ai distributori stringendo una convenzione con il comune permettendo a questi distributori di conferire da loro con la documentazione dell'uno contro uno e non con il formulario in quanto l'impianto fungeva anche da centro di raccolta raee per il comune che non aveva la struttura adatta per soddisfare le esigenze dei distributori stessi.
Il secondo caso è un tantino più particolare in quanto ultimamente sono gli impianti stessi a dire ai distributori che è possibile conferire presso i loro impianti i RAEE derivanti dall'uno contro uno con il formulario. Il problema è che la gestione di quei RAEE è cominciata invece con la documentazione dell'uno contro uno e secondo me non si chiude la filiera.
Per esperienza personale, ho ammirato molto un impianto nei dintorni di padova, che è andata incontro ai distributori stringendo una convenzione con il comune permettendo a questi distributori di conferire da loro con la documentazione dell'uno contro uno e non con il formulario in quanto l'impianto fungeva anche da centro di raccolta raee per il comune che non aveva la struttura adatta per soddisfare le esigenze dei distributori stessi.
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VdT- Moderatore
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Grazie per le risposte.
Per il caso a non avevo dubbi.
Per il caso b concordo in pieno con quanto riportato da vdt... (hai colto nel segno..l'impianto prima di convertirsi alla semplificata iscrivendosi al CDC Raee ha lavorato per qualche tempo in ordinaria con FIR)
ma tornando al quesito....
voi la violazione di quale articolo contestereste? e sanzionereste in base a quale articolo?
grazie
Per il caso a non avevo dubbi.
Per il caso b concordo in pieno con quanto riportato da vdt... (hai colto nel segno..l'impianto prima di convertirsi alla semplificata iscrivendosi al CDC Raee ha lavorato per qualche tempo in ordinaria con FIR)
ma tornando al quesito....
voi la violazione di quale articolo contestereste? e sanzionereste in base a quale articolo?
grazie
ceresio18- Utente Attivo
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
secondo è probabile che contestino una irregolarità in merito alla corretta compilazione del formulario. ma quello che mi chiedo è come può poi il distributore chiudere lo scarico sullo schedario di carico e scarico? E poi cosa fa ha anche un registro di carico e scarico in parallelo? Trovo che ci sia qualche oggettiva difficoltà nella gestione dei RAEE in questo modo
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VdT- Moderatore
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Ehi Ceresio ma sei un Ente di controllo (NOE, Forestale, polizia provinciale ecc. ecc.)?
Caso a) art. 256, comma 1 TUA
Caso b) non sono esperta e quindi non lo so........
Caso a) art. 256, comma 1 TUA
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Un vale più di mille parole!
Ma, a volte è ancora meglio!
isamonfroni- Moderatrice
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Sul caso a), credo non ci siano dubbi e siamo tutti d'accordo sull'illecito.
Sul caso b), provo ad impostare un ragionamento per pura esercitazione astratta, con la doverosa premessa che – di fronte ad un caso concreto – per il momento andrei con i piedi di piombo prima di arrivare ad affrettate conclusioni sanzionatorie.
Il D.M. 65/2010 individua modalità semplificate per la gestione dei Raee da parte dei distributori che, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica od elettronica destinata ad un nucleo domestico, devono assicurare il ritiro gratuito dell’apparecchiatura che viene sostituita.
In tal senso, quindi, le disposizioni del decreto vanno sicuramente in deroga alla gestione ordinaria prevista dalla disciplina in materia di rifiuti; e la dottrina e la giurisprudenza ci insegnano che, qualora non vengano rispettate le condizioni previste per l’applicazione della deroga, si ricade nella disciplina ordinaria.
Ora, tornando al DM, rileviamo che il secondo comma dell’art. 1 dice:
Sul caso b), provo ad impostare un ragionamento per pura esercitazione astratta, con la doverosa premessa che – di fronte ad un caso concreto – per il momento andrei con i piedi di piombo prima di arrivare ad affrettate conclusioni sanzionatorie.
Il D.M. 65/2010 individua modalità semplificate per la gestione dei Raee da parte dei distributori che, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica od elettronica destinata ad un nucleo domestico, devono assicurare il ritiro gratuito dell’apparecchiatura che viene sostituita.
In tal senso, quindi, le disposizioni del decreto vanno sicuramente in deroga alla gestione ordinaria prevista dalla disciplina in materia di rifiuti; e la dottrina e la giurisprudenza ci insegnano che, qualora non vengano rispettate le condizioni previste per l’applicazione della deroga, si ricade nella disciplina ordinaria.
Ora, tornando al DM, rileviamo che il secondo comma dell’art. 1 dice:
Potremmo dunque ritenere che se il raggruppamento dei Raee non fosse finalizzato al loro trasporto presso i centri di raccolta, lo stesso “raggruppamento” non potrebbe rientrare nella fase della raccolta (come previsto dalla deroga del DM), ma tornerebbe a ricadere in quella situazione che nella disciplina ordinaria sarebbe definita "uno stoccaggio di rifiuti prodotti da terzi", con quanto ne conseguirebbe ai fini delle necessarie autorizzazioni?Rientra nella fase della raccolta, così come definita dall'articolo 183, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il raggruppamento dei Raee finalizzato al loro trasporto presso i centri di raccolta di cui all'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 25 luglio 2005, n.151, effettuato dai distributori presso i locali del proprio punto vendita o presso altro luogo risultante dalla comunicazione di cui all'articolo 3 del presente decreto, nel rispetto delle seguenti condizioni:
a) ------;
b) i Raee di cui alla lettera a) sono trasportati presso i centri di raccolta di cui all'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo n. 151 del 2005 con cadenza mensile e, comunque, quando il quantitativo raggruppato raggiunga complessivamente i 3500 Kg;
c) ------.
zorba- Utente Attivo
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
@Isa : no...non sono ente di controllo...anzi i miei problemucci nascono per evitare problemi ai miei clienti ed ai loro fornitori (trasportatori - impianti di recupero/smaltimeno) "creativi"......
@zorba : il quesito di cui al punto b nasceva appunto dalla mia considerazione identica alla tua relativamente al fatto che non andando a CDR non si rientrasse più nel regime di cui al DM 65/2010.......
il problema è spiegarlo a miei clienti ed ai loro fornitori..... mi dicono :" ...lei ha ragione, il flusso non è esattamente quello previsto dal DM 65... ma cosa dobbiamo fare se non ci sono CDR disponibili ed abbiamo l'obbligo di ritirare dai nostri clienti? Lei ha mai sentito di sanzioni in merito? e poi comunque si comportano così in tanti nosti concorrenti....mica potranno sanzionare tutti...."Di solito a questo punto sino ad oggi ho sempre dovuto alzare le mani ed ammettere di non avere sentito ancora di sanzioni in merito..
Ciao e grazie
@zorba : il quesito di cui al punto b nasceva appunto dalla mia considerazione identica alla tua relativamente al fatto che non andando a CDR non si rientrasse più nel regime di cui al DM 65/2010.......
il problema è spiegarlo a miei clienti ed ai loro fornitori..... mi dicono :" ...lei ha ragione, il flusso non è esattamente quello previsto dal DM 65... ma cosa dobbiamo fare se non ci sono CDR disponibili ed abbiamo l'obbligo di ritirare dai nostri clienti? Lei ha mai sentito di sanzioni in merito? e poi comunque si comportano così in tanti nosti concorrenti....mica potranno sanzionare tutti...."Di solito a questo punto sino ad oggi ho sempre dovuto alzare le mani ed ammettere di non avere sentito ancora di sanzioni in merito..
Ciao e grazie
ceresio18- Utente Attivo
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Questa affermazione non è corretta....lei ha ragione, il flusso non è esattamente quello previsto dal DM 65... ma cosa dobbiamo fare se non ci sono CDR disponibili ed abbiamo l'obbligo di ritirare dai nostri clienti?
Se vai qui: http://www.cdcraee.it/GetPage.pub_do?id=402882a531860f310131861a71d20005
puoi conoscere, per ogni comune italiano, i relativi centri di raccolta aperti ai distributori di AEE.
E' vero, poi, che non vi è uniformità di distribuzione di tali strutture su tutto il territorio nazionale e che, magari, nella zona interessata il rivenditore debba fare un pò di chilometri.
Ma questo è un altro discorso e spesso, credimi, si tratta solo di un difetto di informazione.
Infine, stante la disponibilità a pagare, esiste pur sempre la possibilità di incaricare del trasporto un soggetto terzo iscritto alla specifica sezione dell'Albo. E tutto questo senza registri c/s, senza formulari ed entro i confini del sistema delineato dal DM 65/2010.
Admin- Amministratore
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Questo decreto che avrebbe dovuto semplificare la vita nella gestione dei rifiuti ai distributori, sembra si stia trasformando lentamente in una occasione per alcune aziende per accaparrarsi il rifiuto elettronico seguendo vie traverse...
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VdT- Moderatore
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
I RAEE sono rifiuti "nobili" ed è pur vero che il monopolio creatosi a favore dei produttori di AEE, organizzatisi nei sistemi collettivi, ha generato delle distorsioni in un mercato che era già maturo.
Admin- Amministratore
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
certo, sul portale del CDC sono indicati i CDR disponibili per i vari comuni, ma non tutti sono poi aperti ai cosiddetti "grandi conferitori".... è vero che la situazione sta migliorando, ma la mia problematica era relativa ad un caso di inizio 2011 quando vi assicuro la disponibilità di CDR era tutt'altra...
ceresio18- Utente Attivo
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Buonasera,
punto b) Il commerciante che indebitamente non ritiri, a titolo gratuito, una apparecchiatura elettrica od elettronica, è punito, ai sensi dell’art. 16, comma 1, del D. Lgs. 151/2005, con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 150 ad euro 400, per ciascuna apparecchiatura non ritirata o ritirata a titolo oneroso. Se il distributore ritira il RAEE senza attenersi agli obblighi previsti dalla normativa (iscrizione all’Albo, registrazioni di carico e scarico, emissione DDT etc.) è sottoposto a sanzioni di carattere penale ed amministrativo: con la pena dell’arresto da 3 mesi a un anno o con l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro se si tratta di rifiuti non pericolosi; con la pena dell’arresto da 6 mesi a 2 anni e con l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro se si tratta di rifiuti pericolosi.
Certo il negoziante alla fine conferisce....bisogna vedere cosa però..... se quel RAEE ad esempio un case funzionante di cui il cliente vorrebbe disfarsi perchè troppo vecchio, viene lasciato al negoziante e non viene registrato sullo schedario di carico e scarico,questo non è tracciabile.....il negoziante potrebbe smaltirlo dopo 32 giorni....e già sarebbe sanzionabile....perchè deve disfarsene entro 30giorni....mettiamo poi il caso che dato che non è tracciato, sottrae alcune componenti e assembli altro......
Non so se ho reso l'idea.....
punto b) Il commerciante che indebitamente non ritiri, a titolo gratuito, una apparecchiatura elettrica od elettronica, è punito, ai sensi dell’art. 16, comma 1, del D. Lgs. 151/2005, con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 150 ad euro 400, per ciascuna apparecchiatura non ritirata o ritirata a titolo oneroso. Se il distributore ritira il RAEE senza attenersi agli obblighi previsti dalla normativa (iscrizione all’Albo, registrazioni di carico e scarico, emissione DDT etc.) è sottoposto a sanzioni di carattere penale ed amministrativo: con la pena dell’arresto da 3 mesi a un anno o con l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro se si tratta di rifiuti non pericolosi; con la pena dell’arresto da 6 mesi a 2 anni e con l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro se si tratta di rifiuti pericolosi.
Certo il negoziante alla fine conferisce....bisogna vedere cosa però..... se quel RAEE ad esempio un case funzionante di cui il cliente vorrebbe disfarsi perchè troppo vecchio, viene lasciato al negoziante e non viene registrato sullo schedario di carico e scarico,questo non è tracciabile.....il negoziante potrebbe smaltirlo dopo 32 giorni....e già sarebbe sanzionabile....perchè deve disfarsene entro 30giorni....mettiamo poi il caso che dato che non è tracciato, sottrae alcune componenti e assembli altro......
Non so se ho reso l'idea.....
alessiog- Utente Attivo
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Admin ha scritto:Questa affermazione non è corretta....lei ha ragione, il flusso non è esattamente quello previsto dal DM 65... ma cosa dobbiamo fare se non ci sono CDR disponibili ed abbiamo l'obbligo di ritirare dai nostri clienti?
Se vai qui: http://www.cdcraee.it/GetPage.pub_do?id=402882a531860f310131861a71d20005
puoi conoscere, per ogni comune italiano, i relativi centri di raccolta aperti ai distributori di AEE.
E' vero, poi, che non vi è uniformità di distribuzione di tali strutture su tutto il territorio nazionale e che, magari, nella zona interessata il rivenditore debba fare un pò di chilometri.
Ma questo è un altro discorso e spesso, credimi, si tratta solo di un difetto di informazione.
Infine, stante la disponibilità a pagare, esiste pur sempre la possibilità di incaricare del trasporto un soggetto terzo iscritto alla specifica sezione dell'Albo. E tutto questo senza registri c/s, senza formulari ed entro i confini del sistema delineato dal DM 65/2010.
Stimatissimo admin, purtroppo la realtà è ben diversa da quella raccontata dal CDC RAEE.
In tantissimi CDR sono imposte delle barriere agli ingressi per i piccoli centri di assistenza limitando ad esempio il numero di pezzi conferibili, oppure giudicando il RAEE "non integro" perchè magari manca una manopola all'amplificatore...
Io ho qualche (poche a dir la verità) notizia di controlli effettuati ma, diciamo, sono abbastanza "pro forma", così tanto per dire che si fanno e soprattutto NON si fanno nei CDR
Supremoanziano- Utente Attivo
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Vorrei dire la mia, però chiarisco preliminarmente che deve intendersi come una specie di difesa d'ufficio da parte di avvocato del diavolo, e mi viene dalla frequentazione professionale con legali ai quali fornire appigli giuridici per la difesa di qualcuno "ingiustamente accusato". Più che altro, alla fine è - da parte mia - un esercizio di ricerca delle infinite interpretabilità del 152 sia ab origine che a seguito delle continue e disconnesse rimanipolazioni.
Caso a). Il negoziante non ha ritirato la cartuccia per smaltirla, ma in conto lavori per la ricarica. Ha quindi verificato che quel particolare modello - o quella particolare cartuccia- per un x motivo non è ricaricabile, e quindi la cartuccia stessa è diventata un suo rifiuto. Oppure ancora, la cartuccia è "difettata" ed il cliente gliel'ha restituita e ne ha ritirata una funzionante in sostituzione. Ha provato a sistemarla pur di poterla rivendere sia pure come prodotto di minore qualità, non c'è riuscito e allora lo smaltisce perchè a lui - e non a chi gliel'aveva consegnata - è diventata un rifiuto. Oppure ancora, ne prende il toner e lo travasa in un altra cartuccia mezza piena, quini la cartuccia vuota è un rifiuto sì ma sempre suo.
Caso b) il negoziante, che è uno che fa anche assistenza, ha acquisito il materiale AEE usato per ricavarne dei pezzi di ricambio da "cannibalizzare" in una qualche assistenza ad altri clienti che hanno o possono richiedere determinate componenti che non si trovano più in commercio perchè uscite di produzione. Ciò è provabile con la fattura, ovvero lo scontrino, del materiale consegnato nuovo al medesimo cliente, da cui si evince che il bene nuovo è stato venduto ad un prezzo inferiore a quello ufficiale di listino, ovvero
reca la dicitura "pezzo non originale". Non si tratterebbe quindi di illecita raccolta di RAEE ma di una normalissima compravendita. Il negoziante, successivamente, smonta il bene e ne estrae le componenti utili. Il residuo (es: chassis ammalorato, schede elettroniche varie saltate etc.) diventano un suo rifiuto oppure materiale usato a magazzino.
Non dimentichiamo MAI che è rifiuto ciò di cui il detentore/produttore intende disfarsi: non ciò che vende, sia pure ad un prezzo contenuto. A nessuno di voi è mai capitato di andare a quei mercatini dell'usato della domenica (da noi c'è la "fiera del baratto" aperta ai privati, due volte all'anno) e beccare finalmente quella certa scheda madre del notebook con win 95 che è l'unico su cui gira il vostro giochino preferito? O la manopola del fornello uguale al vostro che vi si è spaccata e accendete il fornellino del caffé con la pinza? O di chiedere al riparatore di elettrodomestici di salvarvi ancora per almeno un anno la lavatrice la cui scheda madre dei programmi è "zompata" lasciandovi con tutto un bucato a mollo dentro? Ecco, quello intendo.
Questo è del tutto assimilabile a quando si danno le automobili vecchie "in permuta" ad un concessionario. Il concessionario può "ritirarle a fini di demolizione/smaltimento" ed in questo caso come sapete c'è una apposita documentazione da predisporre, ma può più semplicemente acquistarle: poi, sono cacchi suoi se la vettura acquistata la risistema e se la rivende "revisionata" ad un terzo oppure se se la tiene come "pezzi di ricambio" ed alla fine di questa funzione la manda a rottamare già ampiamente cannibalizzata: è sua, può farci quello che gli pare e tenerla come gli pare fino a che gli aggarba. In teoria, potrebbe anche consegnare la targa (per non pagarci il bollo) e poi svuotarla, pittarla tutta rosa a cuoricini blu e ricavarci un acquario di pesci tropicali tutti gialli, a finalità pubblicitaria.
Come vedete, la normativa non ha in sè quello spirito punitivo che ci siamo abituati a considerare in prima istanza, condizionati come siamo dalla "caccia allo smaltitore abusivo" che -nei fatti- lascia i più ampi margini proprio allo smaltimento irregolare di veri rifiuti pericolosi.
Che ne pensate?
Caso a). Il negoziante non ha ritirato la cartuccia per smaltirla, ma in conto lavori per la ricarica. Ha quindi verificato che quel particolare modello - o quella particolare cartuccia- per un x motivo non è ricaricabile, e quindi la cartuccia stessa è diventata un suo rifiuto. Oppure ancora, la cartuccia è "difettata" ed il cliente gliel'ha restituita e ne ha ritirata una funzionante in sostituzione. Ha provato a sistemarla pur di poterla rivendere sia pure come prodotto di minore qualità, non c'è riuscito e allora lo smaltisce perchè a lui - e non a chi gliel'aveva consegnata - è diventata un rifiuto. Oppure ancora, ne prende il toner e lo travasa in un altra cartuccia mezza piena, quini la cartuccia vuota è un rifiuto sì ma sempre suo.
Caso b) il negoziante, che è uno che fa anche assistenza, ha acquisito il materiale AEE usato per ricavarne dei pezzi di ricambio da "cannibalizzare" in una qualche assistenza ad altri clienti che hanno o possono richiedere determinate componenti che non si trovano più in commercio perchè uscite di produzione. Ciò è provabile con la fattura, ovvero lo scontrino, del materiale consegnato nuovo al medesimo cliente, da cui si evince che il bene nuovo è stato venduto ad un prezzo inferiore a quello ufficiale di listino, ovvero
reca la dicitura "pezzo non originale". Non si tratterebbe quindi di illecita raccolta di RAEE ma di una normalissima compravendita. Il negoziante, successivamente, smonta il bene e ne estrae le componenti utili. Il residuo (es: chassis ammalorato, schede elettroniche varie saltate etc.) diventano un suo rifiuto oppure materiale usato a magazzino.
Non dimentichiamo MAI che è rifiuto ciò di cui il detentore/produttore intende disfarsi: non ciò che vende, sia pure ad un prezzo contenuto. A nessuno di voi è mai capitato di andare a quei mercatini dell'usato della domenica (da noi c'è la "fiera del baratto" aperta ai privati, due volte all'anno) e beccare finalmente quella certa scheda madre del notebook con win 95 che è l'unico su cui gira il vostro giochino preferito? O la manopola del fornello uguale al vostro che vi si è spaccata e accendete il fornellino del caffé con la pinza? O di chiedere al riparatore di elettrodomestici di salvarvi ancora per almeno un anno la lavatrice la cui scheda madre dei programmi è "zompata" lasciandovi con tutto un bucato a mollo dentro? Ecco, quello intendo.
Questo è del tutto assimilabile a quando si danno le automobili vecchie "in permuta" ad un concessionario. Il concessionario può "ritirarle a fini di demolizione/smaltimento" ed in questo caso come sapete c'è una apposita documentazione da predisporre, ma può più semplicemente acquistarle: poi, sono cacchi suoi se la vettura acquistata la risistema e se la rivende "revisionata" ad un terzo oppure se se la tiene come "pezzi di ricambio" ed alla fine di questa funzione la manda a rottamare già ampiamente cannibalizzata: è sua, può farci quello che gli pare e tenerla come gli pare fino a che gli aggarba. In teoria, potrebbe anche consegnare la targa (per non pagarci il bollo) e poi svuotarla, pittarla tutta rosa a cuoricini blu e ricavarci un acquario di pesci tropicali tutti gialli, a finalità pubblicitaria.
Come vedete, la normativa non ha in sè quello spirito punitivo che ci siamo abituati a considerare in prima istanza, condizionati come siamo dalla "caccia allo smaltitore abusivo" che -nei fatti- lascia i più ampi margini proprio allo smaltimento irregolare di veri rifiuti pericolosi.
Che ne pensate?
Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
il tuo ragionamento è corretto ma credo che la domanda iniziale ponesse dei vincoli ben precisi, ossia il ritiro dei toner dai clienti non per conto rigenerazione (che devi comunque dimostrare di essere in grado di effettuare) ma come semplice raccolta delle cartucce esauste per svincolare i clienti dagli obblighi di smaltimento. Nel secondo caso invece era chiaro che i RAEE venivano ritirati in adempimento al dm 65 ma smaltiti poi con formulario che è ben diverso dallo scenario che hai tratteggiato.
Lo scenario da te proposto è corretto o almeno permette di svincolarsi dai paletti che erano stati posti ma in ogni caso occorre poi adempiere ai vari obblighi normativi, di certo non può tutto essere gestito alla cieca come invece spesso avviene proprio perchè si ritiene che i RAEE non siano un rifiuto ma un bene su cui poter lucrare generosamente.
Quello che manca in italia è una normativa chiara e pulita che permetta a tutti di lavorare ed una coscienza collettiva dell'obiettivo recupero dei rifiuti. Invece sembra che, almeno dalla mia esperienza, il rifiuto sia un qualcosa di cui non si deve mai parlare perchè porta con sè troppi guai e adempimenti senza sapere che se la gestione fosse corretta proprio quei guai sarebbero allontanati.
Lo scenario da te proposto è corretto o almeno permette di svincolarsi dai paletti che erano stati posti ma in ogni caso occorre poi adempiere ai vari obblighi normativi, di certo non può tutto essere gestito alla cieca come invece spesso avviene proprio perchè si ritiene che i RAEE non siano un rifiuto ma un bene su cui poter lucrare generosamente.
Quello che manca in italia è una normativa chiara e pulita che permetta a tutti di lavorare ed una coscienza collettiva dell'obiettivo recupero dei rifiuti. Invece sembra che, almeno dalla mia esperienza, il rifiuto sia un qualcosa di cui non si deve mai parlare perchè porta con sè troppi guai e adempimenti senza sapere che se la gestione fosse corretta proprio quei guai sarebbero allontanati.
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VdT- Moderatore
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
ciao, concordo con vdt...
ad esempio, per quanto riguarda il caso b) il D.lgs 151/05 tra le proprie finalità ha la promozione del reimpiego, il riciclaggio e le altre forme di recupero RAEE....ma scommetterei una buona somma che in caso di sopralluogo da parte di qualche ente competente, trovando le mie AEE in attesa di valutazione per il reimpiego, mi contesterebbero il fatto di non aver compilato lo schedario previsto del DM 65/2010 in caso di ritiro 1 contro 1.....
ad esempio, per quanto riguarda il caso b) il D.lgs 151/05 tra le proprie finalità ha la promozione del reimpiego, il riciclaggio e le altre forme di recupero RAEE....ma scommetterei una buona somma che in caso di sopralluogo da parte di qualche ente competente, trovando le mie AEE in attesa di valutazione per il reimpiego, mi contesterebbero il fatto di non aver compilato lo schedario previsto del DM 65/2010 in caso di ritiro 1 contro 1.....
ceresio18- Utente Attivo
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
... e quindi concordate con me che il tutto nasce da una normativa artatamente farraginosa!
Alla quale poi, permettetemi di dirlo, si affianca una sin troppo frequente carenza di preparazione tecnica sia da parte di chi dovrebbe essere un consulente della materia (che 'zzo consuli, se nemmanco sai di che parli? ) e, peggio ancora, dagli OdV a ciò preposti.
Ciò che un pochetto (molto, in realtà anzi moltissimo) mi avvilisce è che questa approssimazione non è limitata alla gestione rifiuti.
Io vorrei capire con che coraggio persino in incontri pubblici con rappresentanti della PA di massimo livello ci continui a parlare del 152/06 come "TU ambientale", così come dell'81/08 quale "TU sulla sicurezza".
Mi fa il corretto paio (o tris?) di assoluta disinformazione con la pubblicità di "pagate il canone rai 2012": non è per nulla il "canone rai" e men che meno un "abbonamento alla rai", ma è da un pochetto la tassa di possesso sull'apparecchio televisivo, per cui la gente dice "perchè devo pagare se non guardo i programmi rai?"; solo, siccome la pago io non so che codice tributo abbia.
Eppure, sarebbe così semplice iscrivere di ufficio chi vende gli AEE tra quelli che possono anche raccogliere i RAEE, idem dicasi per le cartucce, esaurite, gli scrivi e glielo dici e gli mandi anche i modelli che servono. Anche per il reimpiego totale o parziale.
Alla quale poi, permettetemi di dirlo, si affianca una sin troppo frequente carenza di preparazione tecnica sia da parte di chi dovrebbe essere un consulente della materia (che 'zzo consuli, se nemmanco sai di che parli? ) e, peggio ancora, dagli OdV a ciò preposti.
Ciò che un pochetto (molto, in realtà anzi moltissimo) mi avvilisce è che questa approssimazione non è limitata alla gestione rifiuti.
Io vorrei capire con che coraggio persino in incontri pubblici con rappresentanti della PA di massimo livello ci continui a parlare del 152/06 come "TU ambientale", così come dell'81/08 quale "TU sulla sicurezza".
Mi fa il corretto paio (o tris?) di assoluta disinformazione con la pubblicità di "pagate il canone rai 2012": non è per nulla il "canone rai" e men che meno un "abbonamento alla rai", ma è da un pochetto la tassa di possesso sull'apparecchio televisivo, per cui la gente dice "perchè devo pagare se non guardo i programmi rai?"; solo, siccome la pago io non so che codice tributo abbia.
Eppure, sarebbe così semplice iscrivere di ufficio chi vende gli AEE tra quelli che possono anche raccogliere i RAEE, idem dicasi per le cartucce, esaurite, gli scrivi e glielo dici e gli mandi anche i modelli che servono. Anche per il reimpiego totale o parziale.
Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Aurora, condivisibile in pieno il tuo parere però il problema è che per quanto vogliamo lamentarci, fare osservazioni, essere critici nei confronti del legislatore il problema resta sempre lo stesso: le norme ci sono, vanno rispettate e tocca a noi fare i salti mortali per poter rimanere in linea con quanto richiesto.
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VdT- Moderatore
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Sono certo della buona fede e delle buone intenzioni, ma mi pare comunque un buon esempio di una delle patologie più fastidiose di cui soffre la Giustizia nel nostro paese: il difensore (con il supporto tecnico dei suoi consulenti) non entra nel merito del caso specifico, mantenendo esattamente a fuoco il fatto che viene contestato al suo cliente, ma ritiene processualmente più conveniente partire per la tangente ed inventarsi le giustificazioni più fantasiose, approfittando dell’oggettiva farraginosità della norma per fare un gran polverone...Aurora Brancia ha scritto:Vorrei dire la mia, però chiarisco preliminarmente che deve intendersi come una specie di difesa d'ufficio da parte di avvocato del diavolo, e mi viene dalla frequentazione professionale con legali ai quali fornire appigli giuridici per la difesa di qualcuno "ingiustamente accusato".
I casi “a” e “b” prospettati da ceresio18 erano chiari ed inequivocabili; su quelli abbiamo provato ad impostare una risposta pertinente che cercasse di essere anche tecnicamente corretta.
Di fronte ad un caso “b” concreto, come avevo avuto modo di premettere, sarei andato coi piedi di piombo prima di arrivare a conclusioni sanzionatorie.
Ma di fronte ad un distributore di AEE che mi dice che non si limita a ritirare l’apparecchiatura vecchia che gli porta il cliente, ma - avendo presentato l'apposita comunicazione per il commercio di cose usate - la acquista, la registra e la dispone ordinatamente nel suo magazzino, per poterla poi “cannibalizzare” ed ottenere la manopola del fornellino o dell’amplificatore, o il piedino del tal frigorifero, o il tasto della tal lavatrice, beh..., io gli darei un premio come all’ultimo rappresentante di una razza purtroppo in estinzione.
zorba- Utente Attivo
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
beh, fino a che si può, io preferisco "scegliere" di appoggiare quelli che hanno oggettivamente ragione, poi quando sono finiti ci penso.
Comunque, i veri reimpiegatori o riciclatori o recuperatori ai quali tu vorreesti dare un premio che sarebbe anche meritato, ed a cui appartiene per esempio l'intera classe degli antiquari ma solo pochissimi manutentori, ci sono sempre stati ed è successo solo dopo il 915/82 ma soprattutto dopo il 22/97 che hanno iniziato a stroncarli con le accuse spesso immotivate di "traffico illecito di rifiuti".
Penso ai cartonari di buona memoria, penso ai robivecchi che a napoli si chiamavano saponari perchè molti iniziavano andando a raccogliere il grasso e le ossa persino dai rifiuti domestici per farci sapone appunto, penso al contadino con i maiali, i conigli, le galline che andava per le case ogni mattina a ritirarsi pane vecchio ed altri avnzi di cucina, con tanto di secchi e bustona di stoffa, penso al fatto che le scarpe si portavano a far risuolare, che la pasta, lo zucchero, la farina, i legumi secchi si acquistavano sfusi e ti portavi da casa la carta azzurra "vecchia", penso ai vinai dove andavi con la bottiglia tua a farti dare 1/2 o 1 litro di vino e quelli più abbienti con il fiasco da 1,7 o la damigianina da 5 litri, penso alle bottiglie del latte in vetro che poi il giorno dopo le dovevi restituire lavate e se le rompevi le pagavi, penso che persino nel medioevo per evitare di fare cave - visto che non c'erano più gli schiavi da parecchio e quelli che c'erano erano pochi per farci tutto - si utilizzarono le pietre e le colonne delle costruzioni romane o anche più antiche, e con quelle più rovinate le macinavano e ci facevano calce/intonaco/malte... Vero che si era tanti di meno, sulla faccia della terra, ma tutti 'sti problemi di rifiuti e di dove metterli non c'erano.
A volte penso che si sia intenzionalmente creato il problema dei rifiuti urbani per camuffare quello dei rifiuti industriali, quelli sì in spaventoso incremento qualiquantitativo da circa 3 secoli. Ma le risorse del pianeta non sono "infinite", come invece qualcuno continua a credere. E pagare la stessa materia più volte per un solo utilizzo è giustappunto stupido persino commercialmente, oltre che ambientalmente, almeno quanto spendere per mandare a smaltimento del terreno e poi ri-spendere per comperarne altro per riempire il buco che avevi fatto per un qualche altro motivo.
Comunque, i veri reimpiegatori o riciclatori o recuperatori ai quali tu vorreesti dare un premio che sarebbe anche meritato, ed a cui appartiene per esempio l'intera classe degli antiquari ma solo pochissimi manutentori, ci sono sempre stati ed è successo solo dopo il 915/82 ma soprattutto dopo il 22/97 che hanno iniziato a stroncarli con le accuse spesso immotivate di "traffico illecito di rifiuti".
Penso ai cartonari di buona memoria, penso ai robivecchi che a napoli si chiamavano saponari perchè molti iniziavano andando a raccogliere il grasso e le ossa persino dai rifiuti domestici per farci sapone appunto, penso al contadino con i maiali, i conigli, le galline che andava per le case ogni mattina a ritirarsi pane vecchio ed altri avnzi di cucina, con tanto di secchi e bustona di stoffa, penso al fatto che le scarpe si portavano a far risuolare, che la pasta, lo zucchero, la farina, i legumi secchi si acquistavano sfusi e ti portavi da casa la carta azzurra "vecchia", penso ai vinai dove andavi con la bottiglia tua a farti dare 1/2 o 1 litro di vino e quelli più abbienti con il fiasco da 1,7 o la damigianina da 5 litri, penso alle bottiglie del latte in vetro che poi il giorno dopo le dovevi restituire lavate e se le rompevi le pagavi, penso che persino nel medioevo per evitare di fare cave - visto che non c'erano più gli schiavi da parecchio e quelli che c'erano erano pochi per farci tutto - si utilizzarono le pietre e le colonne delle costruzioni romane o anche più antiche, e con quelle più rovinate le macinavano e ci facevano calce/intonaco/malte... Vero che si era tanti di meno, sulla faccia della terra, ma tutti 'sti problemi di rifiuti e di dove metterli non c'erano.
A volte penso che si sia intenzionalmente creato il problema dei rifiuti urbani per camuffare quello dei rifiuti industriali, quelli sì in spaventoso incremento qualiquantitativo da circa 3 secoli. Ma le risorse del pianeta non sono "infinite", come invece qualcuno continua a credere. E pagare la stessa materia più volte per un solo utilizzo è giustappunto stupido persino commercialmente, oltre che ambientalmente, almeno quanto spendere per mandare a smaltimento del terreno e poi ri-spendere per comperarne altro per riempire il buco che avevi fatto per un qualche altro motivo.
Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
Per stabilire chi ha "oggettivamente ragione" bisogna esaminare il caso specifico; ed in questa discussione il caso specifico era quello prospettato da ceresio18.Aurora Brancia ha scritto: beh, fino a che si può, io preferisco "scegliere" di appoggiare quelli che hanno oggettivamente ragione, poi quando sono finiti ci penso.
Guarda che l'idea di dare un premio non era mica una battuta!Aurora Brancia ha scritto:Comunque, i veri reimpiegatori o riciclatori o recuperatori ai quali tu vorreesti dare un premio che sarebbe anche meritato, ed a cui appartiene per esempio l'intera classe degli antiquari ma solo pochissimi manutentori, ci sono sempre stati ed è successo solo dopo il 915/82 ma soprattutto dopo il 22/97 che hanno iniziato a stroncarli con le accuse spesso immotivate di "traffico illecito di rifiuti".
Penso ai cartonari di buona memoria, penso ai robivecchi che a napoli si chiamavano saponari perchè molti iniziavano andando a raccogliere il grasso e le ossa persino dai rifiuti domestici per farci sapone appunto, penso al contadino con i maiali, i conigli, le galline che andava per le case ogni mattina a ritirarsi pane vecchio ed altri avnzi di cucina, con tanto di secchi e bustona di stoffa, penso al fatto che le scarpe si portavano a far risuolare, ecc. ecc. ..........
Quale fosse poi la pertinenza di tutto ciò con una risposta il più possibile corretta, sotto il profilo tecnico-giuridico, rispetto alla questione posta dal topic iniziale, è ovviamente tutto un altro problema...
zorba- Utente Attivo
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
ok, ok, recepisco il rimbrotto per l'OT, che evidentemente non sono riuscita a rendere strettamente collegato, nelle mie intenzioni, all'ampia casistica possibile tra cui gli esempi postati in origine...
Però, ci terrei a ribadire che nel mio primo intervento ho premesso da subito che era un puro esercizio, ed ho prospettato delle possibili implicazioni dei fatti non evidenziabili dal modo con cui sono stati espressi ed ho persino messo tra virgolette la defnizione di "ingiustamente accusato". L'intento era diverso dal volermi arrampicare sui vetri: fa niente, se stavolta e con te non sono riuscita a trasmettere il mio messaggio; imparerò.
Però, ci terrei a ribadire che nel mio primo intervento ho premesso da subito che era un puro esercizio, ed ho prospettato delle possibili implicazioni dei fatti non evidenziabili dal modo con cui sono stati espressi ed ho persino messo tra virgolette la defnizione di "ingiustamente accusato". L'intento era diverso dal volermi arrampicare sui vetri: fa niente, se stavolta e con te non sono riuscita a trasmettere il mio messaggio; imparerò.
Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Negozio che ritira rifiuti da clienti..gestione illecita?
scusate, ma per i toner e/o cartucce, non è previsto l' 1 contro 1?
se viene ritirato con codice 16.02.16, è da intendersi come componente rimosso da apparecchiatura elettronica qundi una Raee e quindi dovrebbe valere l' 1 contro 1
se viene ritirato con codice 16.02.16, è da intendersi come componente rimosso da apparecchiatura elettronica qundi una Raee e quindi dovrebbe valere l' 1 contro 1
salvaman73- Membro della community
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