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il dizionario dei rifiuti
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il dizionario dei rifiuti
Ora sul web e Smartphone è possibile avere un aiuto dal «Dizionario dei rifiuti» che dà indicazioni per il proprio comune dove mettere le varie tipologie di rifiuti. L'intelligente trovata di un 18enne, gratuita per tutti, anche per i comuni..
http://web.dizionariodeirifiuti.it/
http://web.dizionariodeirifiuti.it/
SA82- Utente Attivo
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Re: il dizionario dei rifiuti
Bel lavoro, interessante .. una ottima base di partenza .. sicuramente da perfezionare .. e da personalizzare! Il modello di raccolta dovrebbe essere organizzato anche in funzione dell'impianto finale .. onde evitare di portare all'impianto di recupero materiale che, non potendo essere lavorato, viene avviato a discarica o a termovalorizzazione.SA82 ha scritto:Ora sul web e Smartphone è possibile avere un aiuto dal «Dizionario dei rifiuti» che dà indicazioni per il proprio comune dove mettere le varie tipologie di rifiuti. L'intelligente trovata di un 18enne, gratuita per tutti, anche per i comuni..
http://web.dizionariodeirifiuti.it/
Provate voi a portare un carico di polistirolo ad un impianto di recupero della plastica .. come suggerisce il sito ..
.. a meno che non sia un impianto che lavora solo polistirolo, il carico viene respinto.
Per la generazione di nuove bottiglie in plastica (o più correttamente in PE o PET) è possibile utilizzare solamente scarti in PE o PET: il ciclo di lavorazione infatti prevede la "polverizzazione" dei rifiuti plastici, la pressatura di tale polvere in cilindretti compressi, la successiva creazione della nuova bottiglia con un sistema ad aria compressa. Nel momento in cui nella polverizzazione sono presenti altre tipologie di plastica, si mina la compattezza del cilindretto .. e quando viene creata la bottiglia, questra presenta dei buchi, o comunque non garantisce la tenuta della bottiglia stessa.
Nei miei progetti considero PLASTICA RICICLABILE tutto ciò che è dotato di tappo (bottiglie di plastica, flaconi detersivi, ecc.): tutto il resto (polistirolo, pellicole alimentati, giocattoli, ecc) lo considero come RIFIUTO SECCO RESIDUO.
Lo stesso discorso vale per il VETRO: vedo che in molti comuni viene fatta la raccolta multimateriale, dove unitamente al vetro, viene concesso il conferimento di materiali in ceramica; basta lo 0,1% di impurità ceramiche per pregiudicare il corretto riciclo del vetro.
Ultima nota, il TETRAPAK .. materiale che la TV dichiara riciclabile al 100%.
E' doveroso sapere che TETRAPAK è l'acronimo di un progetto svedese, che ha immesso questo poliaccoppiato (CARTA e ALLUMINIO assieme) dopo la creazione di 2 poli industriali in grado di separare meccanicamente questo materiale. In Italia non esistono impianti in grado di separare meccanicamente (e quindi a basso costo) i due materiali .. pertanto ad oggi il tetrapak .. andrebbe conferito nel RIFIUTO SECCO RESIDUO.
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Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: il dizionario dei rifiuti
Sì è carino, avevo già visto qualcosa di identico, però in forma cartacea.
Di sicuro è utile soprattutto per le famiglie per la gestione differenziata dei rifiuti urbani
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: il dizionario dei rifiuti
Ottimo suggerimento, forse c'è chi pensa di buttar via lattine e scatolette con tutto il loro contenuto?
Personalmente le lavo anche prima di metterle "nell'apposito contenitore"
cirillo- Moderatore
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Re: il dizionario dei rifiuti
Esagerato.. addirittura lavarle !! una lattina di coca o di birra basta vuotarla bene, tanto poi con i processi di recupero vanno fuse, io lavo le bottiglie di plastica del latte o di succo di frutta prima di pressarle !!
Maw- Utente Attivo
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Re: il dizionario dei rifiuti
Maw ha scritto:Esagerato.. addirittura lavarle !! una lattina di coca o di birra basta vuotarla bene, tanto poi con i processi di recupero vanno fuse, io lavo le bottiglie di plastica del latte o di succo di frutta prima di pressarle !!
parlavo delle "scatolette" per alimenti o le lattine/bottiglie dell'olio (quello che in qualche modo è "unto")
cirillo- Moderatore
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Re: il dizionario dei rifiuti
cirillo ha scritto:Maw ha scritto:Esagerato.. addirittura lavarle !! una lattina di coca o di birra basta vuotarla bene, tanto poi con i processi di recupero vanno fuse, io lavo le bottiglie di plastica del latte o di succo di frutta prima di pressarle !!
parlavo delle "scatolette" per alimenti o le lattine/bottiglie dell'olio (quello che in qualche modo è "unto")
a... ecco ..mi sembrava strano, quello lo faccio anche io,sono l'addetto ai rifiuti a casa e al lavoro
Maw- Utente Attivo
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Re: il dizionario dei rifiuti
cirillo ha scritto:forse c'è chi pensa di buttar via lattine e scatolette con tutto il loro contenuto?
c'è chi non lo pensa .. lo fa direttamente!
e non è un caso se sono dovuti intervenire i "lavacassonetti" in questi giorni .. post festività natalizie!
costo unitario = 38,00 €/bidone
.. e io pago!!!!!!
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Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: il dizionario dei rifiuti
ilGabri ha scritto:cirillo ha scritto:forse c'è chi pensa di buttar via lattine e scatolette con tutto il loro contenuto?
c'è chi non lo pensa .. lo fa direttamente!
e non è un caso se sono dovuti intervenire i "lavacassonetti" in questi giorni .. post festività natalizie!
costo unitario = 38,00 €/bidone
.. e io pago!!!!!!
@ilGabri, la mie era una battuta riferita alle "istruzioini" nel dizionario dei rifiuti che recita: "SVUOTARE LE LATTINE PRIMA DI....." - ecchè, le buttiamo piene? magari senza aprirle.
Se vogliamo era OT
Scusatemi
cirillo- Moderatore
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Re: il dizionario dei rifiuti
E se vogliamo non era nemmeno tanto OT, in un quadro più ampio di sostenibilità ambientale.
Perchè se vero che, nello specifico, quella raccomandazione (un classico nelle istruzioni per una corretta raccolta differenziata) è volta ad evitare il conferimento di imballaggi eccessivamente contaminati o contenenti ancora residui grossolani del prodotto, è vero anche che, nei rifiuti di tutti i giorni, non si contano gli alimenti e le bevande buttati via senza che siano stati nemmeno aperti.
E provenienti non solo da strutture di ristorazione, ma anche da nuclei familiari...
Perchè se vero che, nello specifico, quella raccomandazione (un classico nelle istruzioni per una corretta raccolta differenziata) è volta ad evitare il conferimento di imballaggi eccessivamente contaminati o contenenti ancora residui grossolani del prodotto, è vero anche che, nei rifiuti di tutti i giorni, non si contano gli alimenti e le bevande buttati via senza che siano stati nemmeno aperti.
E provenienti non solo da strutture di ristorazione, ma anche da nuclei familiari...
Admin- Amministratore
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Re: il dizionario dei rifiuti
quoto l'intervento di Admin .. che è assolutamente vero .. e che ahimè .. riscontro quotidianamente! Tant'è vero che, come ho scritto ieri, si è reso necessario in diversi comuni, il lavaggio dei contenitori causa "imbrattamento" da sversamenti vari.cirillo ha scritto:
@ilGabri, la mie era una battuta riferita alle "istruzioini" nel dizionario dei rifiuti che recita: "SVUOTARE LE LATTINE PRIMA DI....." - ecchè, le buttiamo piene? magari senza aprirle.
Se vogliamo era OT
Scusatemi
Sarò anche venale ma, dovendo poi combattere quotidianamente con bilanci comunali e patti di stabilità .. che limitano le capacità di spesa delle amministrazioni comunali .. consideriamo che un comune con 500 bidoni, di cui si è reso necessario il lavaggio, ha speso: 38,00 * 500 = € 19.000,00 + iva (per i comuni, l'iva è un costo) .. spesa che si poteva evitare molto semplicemente con un pizzico di buonsenso in più!
Per non parlare della PLASTICA: se consideriamo che una bottiglia vuota pesa 50 grammi, che occupa un volume di 1.5 litri, se non si provvede allo schiacciamento (riduzione di volume), un compattatore da 22 mc raccoglie circa 12.500 bottiglie (considerando un indice di pieno pari a 0,, per un peso complessivo di circa 625 kg. Ciò equivale a muovere un mezzo per .. MOVIMENTARE ARIA!
Il bello è che quando, durante le serate informative, si invita la cittadinanza a schiacciare le bottiglie (basta pestarle .. o sedersi sopra, non serve dotarsi di presse!), più di qualcuno si irrita e si lamenta per l'immane sforzo richiesto!
Poi però quando arriva la TARSU/TIA .. tutti a chiedersi il perchè di tali importi, di tali aumenti, ecc ecc ecc .. ma raramente si fa autocritica!
Torno nuovamente alla carica con le mie idee: se ogni famiglia/utenza avesse un proprio contenitore di volume ridotto, e ogni famiglia/utenza sapesse che ad ogni svuotamente è correlato un costo .. vedete che oltre a schiacciare le bottiglie .. qualcuno le sminuzza pure! Se poi fosse riconosciuto alla famiglia/utenza un contributo per ogni kg di plastica (è un materiale nobile remunerato dal CONAI), oltre a non gettare più bottiglie nei fossi .. ci sarebbe qualcuno che le va a recuperare!
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Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: il dizionario dei rifiuti
ilGabri ha scritto:Torno nuovamente alla carica con le mie idee: se ogni famiglia/utenza avesse un proprio contenitore di volume ridotto, e ogni famiglia/utenza sapesse che ad ogni svuotamente è correlato un costo .. vedete che oltre a schiacciare le bottiglie .. qualcuno le sminuzza pure! Se poi fosse riconosciuto alla famiglia/utenza un contributo per ogni kg di plastica (è un materiale nobile remunerato dal CONAI), oltre a non gettare più bottiglie nei fossi .. ci sarebbe qualcuno che le va a recuperare!
Proposta ineccepibile.
Mar23- Utente Attivo
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Re: il dizionario dei rifiuti
Assolutamente vero..serve educazione e rispetto dell'ambiente e dell'altro, qualsiasi essere umano ci viva intorno, e questo deve essere impartito a partire dalle famiglie e a seguire nelle scuole e nei luoghi maggiormente frequentati da bambini e ragazzi. Sono infatti loro a dover essere educati alla sostenibilità che non deve più essere intesa come qualcosa che "serve ad appagare la ns coscienza" bensì atteggiamento assimilato, comune e necessario per poter continuare a rendere possibile la vita su questo straordinario Pianeta tanto vessato.
SA82- Utente Attivo
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Re: il dizionario dei rifiuti
se si incentivasse la raccolta porta a porta si abbatterebbero gli inutili costi x il lavaggio dei cassonetti, che sono anche ricettacolo di qualsiasi rifiuto non differenziato.
purtroppo l'educazione civica e ambientale non è + oggetto di studio nelle scuole e quindi il bel paese sprofonda nella munnezza
purtroppo l'educazione civica e ambientale non è + oggetto di studio nelle scuole e quindi il bel paese sprofonda nella munnezza
silvia79- Utente Attivo
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Re: il dizionario dei rifiuti
Mi trovo in accordo con voi: per quanto attiene al mondo dei rifiuti visto in chiave ambientale, in Italia il problema è rappresentato da una carente (se non del tutto assente) impostazione culturale. La raccolta differenziata dei rifiuti ed in generale il rispetto per l'ambiente sono concetti che dovrebbero essere parte dei programmi di istruzione e formazione, sin dalle prime fasi dell'età scolare.
Accanto a ciò, gli Enti dovrebbero aiutare questo "processo" di apprendimento e consapevolezza, mettendo a disposizione più strumenti e strutture al fine di favorire la cultura del "riciclo" (isole ecologiche, raccolta "porta a porta", maggior numero e tipologie di raccoglitori).
Accanto a ciò, gli Enti dovrebbero aiutare questo "processo" di apprendimento e consapevolezza, mettendo a disposizione più strumenti e strutture al fine di favorire la cultura del "riciclo" (isole ecologiche, raccolta "porta a porta", maggior numero e tipologie di raccoglitori).
Mar23- Utente Attivo
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Re: il dizionario dei rifiuti
mi permetto di dire la mia sul "porta a porta": sicuramente con questo modello si ottengono risultati migliori a livello di % di raccolta differenziata, però ogni contesto è differente e con prerogative diverse. Contrariamente a quanto pensa qualche assessore e/o sindaco, non è che perche il porta a porta funziona a Treviso .. automaticamente funziona a Milano, o a Roma, o a Palermo.silvia79 ha scritto:se si incentivasse la raccolta porta a porta ..
Come ho già detto, essendo la questione RSU multidisciplinare (tecnica, economica, sociale, geografica, ecc), l'implementazione e applicazione di un modello gestionale dovrebbe scaturire da uno studio, da analisi, da un progetto, da delle simulazioni.
Non è un caso che molti comuni, dopo il successo di %RD ottunuto nel primo anno di applicazione del porta a porta, l'anno dopo abbiano visto la %RD tornare ai livelli primitivi .. se non addirittura inferiori: nel momento in cui il cittadino/utente vede ripagato il proprio comportamento virtuoso con l'aumento della pressione fiscale (il porta a porta aumenta il nr di mezzi e di personale impiegato .. che se non organizzati e pianificati .. porta ad un aumento esponenziale dei costi), automaticamente si lascia andare a comportamenti deviati .. tanto "se devo cmq pagare .. me ne frego della raccolta differenziata".
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Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: il dizionario dei rifiuti
scusami Mar23 .. ma non sono pienamente d'accordo dal punto di vista tecnico: non è aumentando i bidoni che si risolvono i problemi alla base.Mar23 ha scritto:mettendo a disposizione più strumenti e strutture al fine di favorire la cultura del "riciclo" (isole ecologiche, raccolta "porta a porta", maggior numero e tipologie di raccoglitori).
Aumentare il nr di contenitori molto spesso è un pagliativo momentaneo per non far vedere i rifiuti lungo le strade! E' scientificamente dimostrato che se oggi abbiamo 1 bidone, domani ne aggiungiamo 1 (e sono 2) .. lunedì dovremmo installare il 3°.
Più spazio libero vediamo, e più siamo tentati di riempire il vuoto (vedi l'esempio della partenza per le ferie .. dovendo scegliere tra una smart e una station vagon).
Una soluzione (e qui sono d'accordo con te) è sicuramente il coinvolgimento delle istutuzioni locali per una maggior diffusione e sensibilizzazione della popolazione .. con interventi che coinvolgano anche i grandi centri di distribuzione (supermercati, ipermercati, ecc).
Cito solo 1 esempio: in Alto Adige, dove si parla da almeno un decennio di raccolta personalizzata (con applicazione della TIA a peso), la gente sballa i prodotti che compra direttamente al supermercato, il quale a sua volta mette a disposizione del committente idonee strutture dove conferire differenziatamente gli imballaggi.
Morale: il cittadino non deve gestire a casa rifiuti "inutili", il punto vendita .. rivende gli imballaggi .. il comune può ridurre il nr di cicli di servizio (riporto sempre l'esempio dell'Alto Adige: secco residuo 1 volta la settimana .. con svuotamenti medi per famiglia ogni 15 gg; organico: 1 volta la settimana, con adozione di cassonetti areati; PLASTICA, VETRO, LATTINE: 2 volte al mese). Con cassonetti mono-operatori da 3.200 litri .. molto spesso 2 passaggi alla settimana non sono sufficienti.
e il tutto .. soprattutto di questi tempi, significa si maggior decoro ambientale .. ma anche minor spese che gravano sulle nostre tasche!
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Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: il dizionario dei rifiuti
ilGabri ha scritto:scusami Mar23 .. ma non sono pienamente d'accordo dal punto di vista tecnico: non è aumentando i bidoni che si risolvono i problemi alla base.
Aumentare il nr di contenitori molto spesso è un pagliativo momentaneo per non far vedere i rifiuti lungo le strade! E' scientificamente dimostrato che se oggi abbiamo 1 bidone, domani ne aggiungiamo 1 (e sono 2) .. lunedì dovremmo installare il 3°.
Più spazio libero vediamo, e più siamo tentati di riempire il vuoto (vedi l'esempio della partenza per le ferie .. dovendo scegliere tra una smart e una station vagon).
Parlavo di aumento di contenitori riferendomi ad un esempio "personale": la via dove abito è caratterizzata dalla presenza di tre grattacieli, alti in media 13 piani. A disposizione degli abitanti ci sono due bidoni gialli di piccola taglia (plastica ed alluminio), una campana per il vetro e tre bidoni bianchi per la carta, oltre a cinque bidoni per l'indifferenziato. E, purtroppo, nessun raccoglitore per l'organico.
Per quasto ritengo che distribuire (nel mio caso, aumentare) meglio i raccoglitori, ove ve ne sia tangibile necessità, rappresenterebbe anche un incentivo alla differenziazione!
ilGabri ha scritto:Una soluzione (e qui sono d'accordo con te) è sicuramente il coinvolgimento delle istutuzioni locali per una maggior diffusione e sensibilizzazione della popolazione .. con interventi che coinvolgano anche i grandi centri di distribuzione (supermercati, ipermercati, ecc).
Il Comune di Genova ha istituito la "Tia Card":
http://www.amiu.genova.it/contents.php?content_id=43
Mi sembra un'iniziativa in linea con gli obiettivi e la "politica" di cui discutevamo in precedenza: un piccolo passo per incentivare la popolazione, con tanto di riscontro economico.
Mar23- Utente Attivo
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Re: il dizionario dei rifiuti
ne sta uscendo un interessante confronto!
Prendo la palla al balzo per suggerire, in occasione del raduno annuale in via di programmazione, la possibilità di estendere l'incontro non solo come momento conviviale, ma anche per approfondire di persona alcune tematiche, e questa potrebbe essere una.
Tu parli di 3 palazzi alti 13 metri .. ciò significa che solo in questi 3 edifici, vivono (+ o -) 150 famiglie e 450 persone. Quando prima mi riferivo alle criticità legate dal copia/incolla del porta a porta, mi riferivo proprio a situazioni come queste: ritengo improponibile ed impensabile fornire a queste famiglie 4 bidonci per la raccolta differenziata (SECCO RESIDUO, ORGANICO, CARTA, PLASTICA), poichè vorrebbe dire ritrovarsi 150 bidoni esposti nelle giornate di raccolta.
Si parlava, oltre che di raccolta, anche di informatizzazione: io personalmente ho risolto la problematica in zone ad alta densità abitativa con strutture di conferimento multi-utenza, il cui accesso è possibile solamente alle utenze dotate di apposita card (e per il rilascio, è necessario essere a posto con il fisco comunale .. RSU <--> lotta all'evasione).
Riporto un esempio di struttura: 10 mc di capacità, sistema di pressatura 1:5, raccolta RSD (residuo) prodotto da 300 famiglie con svotamento medio 1 volta ogni 3 settimane (costo di svuotamento = € 170,00 + iva + oneri discarica), volume di carico di 60 litri (volume limitato), sensore di presenza (se conferisco un gatto vivo, la pressa si blocca), sistema di sanificazione, tempo di ammortamento struttura 9 mesi ca.
http://www.beliceambiente.it/files/libro_verde.pdf
E questo è quanto implementato in alcune realtà piemontesi (per diritto di cronaca, progetto del mio ex titolare .. a cui ora faccio concorrenza ):
Prendo la palla al balzo per suggerire, in occasione del raduno annuale in via di programmazione, la possibilità di estendere l'incontro non solo come momento conviviale, ma anche per approfondire di persona alcune tematiche, e questa potrebbe essere una.
Prendo spunto dalle tue osservazioni per fare altre considerazioni.Mar23 ha scritto:
Parlavo di aumento di contenitori riferendomi ad un esempio "personale": la via dove abito è caratterizzata dalla presenza di tre grattacieli, alti in media 13 piani. A disposizione degli abitanti ci sono due bidoni gialli di piccola taglia (plastica ed alluminio), una campana per il vetro e tre bidoni bianchi per la carta, oltre a cinque bidoni per l'indifferenziato. E, purtroppo, nessun raccoglitore per l'organico.
Per quasto ritengo che distribuire (nel mio caso, aumentare) meglio i raccoglitori, ove ve ne sia tangibile necessità, rappresenterebbe anche un incentivo alla differenziazione!
Tu parli di 3 palazzi alti 13 metri .. ciò significa che solo in questi 3 edifici, vivono (+ o -) 150 famiglie e 450 persone. Quando prima mi riferivo alle criticità legate dal copia/incolla del porta a porta, mi riferivo proprio a situazioni come queste: ritengo improponibile ed impensabile fornire a queste famiglie 4 bidonci per la raccolta differenziata (SECCO RESIDUO, ORGANICO, CARTA, PLASTICA), poichè vorrebbe dire ritrovarsi 150 bidoni esposti nelle giornate di raccolta.
Si parlava, oltre che di raccolta, anche di informatizzazione: io personalmente ho risolto la problematica in zone ad alta densità abitativa con strutture di conferimento multi-utenza, il cui accesso è possibile solamente alle utenze dotate di apposita card (e per il rilascio, è necessario essere a posto con il fisco comunale .. RSU <--> lotta all'evasione).
Riporto un esempio di struttura: 10 mc di capacità, sistema di pressatura 1:5, raccolta RSD (residuo) prodotto da 300 famiglie con svotamento medio 1 volta ogni 3 settimane (costo di svuotamento = € 170,00 + iva + oneri discarica), volume di carico di 60 litri (volume limitato), sensore di presenza (se conferisco un gatto vivo, la pressa si blocca), sistema di sanificazione, tempo di ammortamento struttura 9 mesi ca.
Mi permetto, sulla scia di Torino, di riportare un esempio concreto vissuto direttamente qualche anno fa: prima parlavo di Alto Adige, ma per dimostrare che non è una utopia, riporto un progetto in funzione in provincia di Trapani.Mar23 ha scritto:
Il Comune di Genova ha istituito la "Tia Card":
http://www.amiu.genova.it/contents.php?content_id=43
Mi sembra un'iniziativa in linea con gli obiettivi e la "politica" di cui discutevamo in precedenza: un piccolo passo per incentivare la popolazione, con tanto di riscontro economico.
http://www.beliceambiente.it/files/libro_verde.pdf
E questo è quanto implementato in alcune realtà piemontesi (per diritto di cronaca, progetto del mio ex titolare .. a cui ora faccio concorrenza ):
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Re: il dizionario dei rifiuti
scusate se mi intrometto... visto che si parla di imballaggi: io come privata cittadina al supermercato cerco di selezionare prodotti con meno imballaggi possibili in modo da ridurre i rifiuti che escono da casa mia.
Dunque: incentivare le aziende a ridurre gli imballi???? La brioche imballata in un sacchettino, messo in una scatoletta di plastica, inserito in una scatola di cartone, incellofanata con il sacchetto tutto stampigliato che fa figo.... è eccessivo...
Al supermercato se ne vedono ancora di ogni.
E se vicino a casa mia ci fosse qualche negozio che vende solo il prodotto sfuso, ci andrei di corsa!!! (es. detersivi, ma anche pasta...) Ce ne sono, ma sono pochi, in centro città, e poco conosciuti...
Dunque: incentivare le aziende a ridurre gli imballi???? La brioche imballata in un sacchettino, messo in una scatoletta di plastica, inserito in una scatola di cartone, incellofanata con il sacchetto tutto stampigliato che fa figo.... è eccessivo...
Al supermercato se ne vedono ancora di ogni.
E se vicino a casa mia ci fosse qualche negozio che vende solo il prodotto sfuso, ci andrei di corsa!!! (es. detersivi, ma anche pasta...) Ce ne sono, ma sono pochi, in centro città, e poco conosciuti...
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Greta1978- Moderatrice
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Re: il dizionario dei rifiuti
parlando seriamente .. potresti fare una prova (invito esteso a tutte le gentil donzelle): sballate i prodotti direttamente al supermercato, e lasciate gli imballi direttamente li.Greta1978 ha scritto:scusate se mi intrometto... visto che si parla di imballaggi: io come privata cittadina al supermercato cerco di selezionare prodotti con meno imballaggi possibili in modo da ridurre i rifiuti che escono da casa mia.
Dunque: incentivare le aziende a ridurre gli imballi???? La brioche imballata in un sacchettino, messo in una scatoletta di plastica, inserito in una scatola di cartone, incellofanata con il sacchetto tutto stampigliato che fa figo.... è eccessivo...
Al supermercato se ne vedono ancora di ogni.
E se vicino a casa mia ci fosse qualche negozio che vende solo il prodotto sfuso, ci andrei di corsa!!! (es. detersivi, ma anche pasta...) Ce ne sono, ma sono pochi, in centro città, e poco conosciuti...
Non lo faccio io altrimenti mi linciano: ma ho idea che se lo fa una personcina che sotto al visino dolce nasconde decisione e caparbietà, non solo ve lo lasciano fare, ma qualcun altro seguirà l'esempio!
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Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: il dizionario dei rifiuti
ilGabri ha scritto:ne sta uscendo un interessante confronto!
Prendo la palla al balzo per suggerire, in occasione del raduno annuale in via di programmazione, la possibilità di estendere l'incontro non solo come momento conviviale, ma anche per approfondire di persona alcune tematiche, e questa potrebbe essere una.
Solitamente i raduni hanno entrambe le componenti!
Notoriamente, io propendo maggiormente per quella seriosa.
ilGabri ha scritto:Tu parli di 3 palazzi alti 13 metri .. ciò significa che solo in questi 3 edifici, vivono (+ o -) 150 famiglie e 450 persone. Quando prima mi riferivo alle criticità legate dal copia/incolla del porta a porta, mi riferivo proprio a situazioni come queste: ritengo improponibile ed impensabile fornire a queste famiglie 4 bidonci per la raccolta differenziata (SECCO RESIDUO, ORGANICO, CARTA, PLASTICA), poichè vorrebbe dire ritrovarsi 150 bidoni esposti nelle giornate di raccolta.
Senza dubbio, non a caso nel genovesato il servizio di "porta a porta" viene offerto solo in piccole delegazioni o quartieri, dunque in aree a limitata estensione.
Certo che se davanti al mio palazzo ci fosse qualche bidone in più, male non sarebbe...
ilGabri ha scritto:Riporto un esempio di struttura: 10 mc di capacità, sistema di pressatura 1:5, raccolta RSD (residuo) prodotto da 300 famiglie con svotamento medio 1 volta ogni 3 settimane (costo di svuotamento = € 170,00 + iva + oneri discarica), volume di carico di 60 litri (volume limitato), sensore di presenza (se conferisco un gatto vivo, la pressa si blocca), sistema di sanificazione, tempo di ammortamento struttura 9 mesi ca.
Mi permetto, sulla scia di Torino, di riportare un esempio concreto vissuto direttamente qualche anno fa: prima parlavo di Alto Adige, ma per dimostrare che non è una utopia, riporto un progetto in funzione in provincia di Trapani.
http://www.beliceambiente.it/files/libro_verde.pdf
E questo è quanto implementato in alcune realtà piemontesi (per diritto di cronaca, progetto del mio ex titolare .. a cui ora faccio concorrenza ):
A mio parere sono proprie queste le strade da intraprendere.
Mar23- Utente Attivo
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