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Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
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Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
Promemoria primo messaggio :
Buongiorno...
Ho letto alcuni post in merito al deposito temporaneo però non ho ancora chiaro se è possibile attuare una mia idea..
In qualità di intermediario,sono stato contattato da una farmacia per gestire al meglio lo smaltimento dei farmaci scaduti 180109.
Fino ad oggi li smaltivano tramite una ditta autorizzata cat 5,che ogni tre o 4 mesi venivano e portavano via circa 4 contenitori da 60lt contenenti i farmaci.
Oggi io mi chiedo se fosse possibile ad esempio smaltire solo i blister o le bottiglie dei farmaci portando a recupero si gli scatolini di cartone sia i foglietti illustrativi..
Ma è un operazione possibile se fatta dal farmacista nel deposito temporaneo?
Vale a dire...appena il farmacista si accorge del farmaco scaduto mette nel contenitore dei farmaci scaduti solo i blister e da un altra parte gli scatolini vuoti col foglietto illustrativo,così che da occupare meno spazio e invece di smaltire 4 contenitori da 60lt ogni 3 mesi si arriverebbe a meno di 2.
E gli scatolini vuoti sono assimilabili agli urbani oppure vanno smaltiti con Fir ??
spero di essere stato abbastanza chiaro....
Grz
Buongiorno...
Ho letto alcuni post in merito al deposito temporaneo però non ho ancora chiaro se è possibile attuare una mia idea..
In qualità di intermediario,sono stato contattato da una farmacia per gestire al meglio lo smaltimento dei farmaci scaduti 180109.
Fino ad oggi li smaltivano tramite una ditta autorizzata cat 5,che ogni tre o 4 mesi venivano e portavano via circa 4 contenitori da 60lt contenenti i farmaci.
Oggi io mi chiedo se fosse possibile ad esempio smaltire solo i blister o le bottiglie dei farmaci portando a recupero si gli scatolini di cartone sia i foglietti illustrativi..
Ma è un operazione possibile se fatta dal farmacista nel deposito temporaneo?
Vale a dire...appena il farmacista si accorge del farmaco scaduto mette nel contenitore dei farmaci scaduti solo i blister e da un altra parte gli scatolini vuoti col foglietto illustrativo,così che da occupare meno spazio e invece di smaltire 4 contenitori da 60lt ogni 3 mesi si arriverebbe a meno di 2.
E gli scatolini vuoti sono assimilabili agli urbani oppure vanno smaltiti con Fir ??
spero di essere stato abbastanza chiaro....
Grz
birelli- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
Concordo con Crocidolite, tu stesso hai detto che sei stato contattato da una (1) farmacia, cosa ti fa pensare di applicarla anche alle altre, per mia esperienza i farmacisti di occuparsi degli smatimenti non hanno voglia! E poi lette le cronache e come sollineava argutamente Piazzapulita: le fustelle?
E meglio distruggerle insieme ai farmaci scaduti.
E infine se sei intemediario non è meglio gestire più rifiuti? Tanto alle 3000 ton con le farmacie non ci arrivi!!
E meglio distruggerle insieme ai farmaci scaduti.
E infine se sei intemediario non è meglio gestire più rifiuti? Tanto alle 3000 ton con le farmacie non ci arrivi!!
Hope- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
In realtà non è così."In caso di controllo....". vale per tutti i rifiuti, perchè fare delle raccomandate, eventualmente sarà compito degli organi controllo verificare che il CER corrisponde a quello che effettivamente smaltisco..
Quando si ha a che fare con rifiuti con codice a specchio, è il produttore che si assume l'onere di classificarlo come non pericoloso e, eventualmente, di dimostrarlo.
Per farmaci confenzionati non ci sono difficoltà; nella situazione prospettata da birelli, non saprei. Non so se siano sufficienti le indicazioni sull'imballaggio primario.
Come principio generale, l'onere della prova è a carico di chi invoca un regime di favore.
Admin- Amministratore
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
CROCIDOLITE ha scritto:birelli ha scritto:Buongiorno...
Ho letto alcuni post in merito al deposito temporaneo però non ho ancora chiaro se è possibile attuare una mia idea..
In qualità di intermediario,sono stato contattato da una farmacia per gestire al meglio lo smaltimento dei farmaci scaduti 180109.
Fino ad oggi li smaltivano tramite una ditta autorizzata cat 5,che ogni tre o 4 mesi venivano e portavano via circa 4 contenitori da 60lt contenenti i farmaci.
Oggi io mi chiedo se fosse possibile ad esempio smaltire solo i blister o le bottiglie dei farmaci portando a recupero si gli scatolini di cartone sia i foglietti illustrativi..
Ma è un operazione possibile se fatta dal farmacista nel deposito temporaneo?
Vale a dire...appena il farmacista si accorge del farmaco scaduto mette nel contenitore dei farmaci scaduti solo i blister e da un altra parte gli scatolini vuoti col foglietto illustrativo,così che da occupare meno spazio e invece di smaltire 4 contenitori da 60lt ogni 3 mesi si arriverebbe a meno di 2.
E gli scatolini vuoti sono assimilabili agli urbani oppure vanno smaltiti con Fir ??
spero di essere stato abbastanza chiaro....
Grz
dalla farmacia il cer più corretto è 20 01 31/32 (P/NP), il i cer 18 01 rifiuti dei reparti di maternità e rifiuti legati a diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli esseri umani vengono prodotti dalle strutture sanitarie.
La mia perplessità, su questa operazione, che se svolta preliminarmente direttamente dal produttore non è soggetta ad alcuna autorizzazione, riguarda l'economicità della stessa. Un'ora di lavoro di un farmacista, costa in termini assoluti, certamente più del rispsrmio ecconomico che si ricava dal recupero dei materiali, che, anche non subissero un costo di smaltimento, sarebbero comunque soggetti a costo di trasporto, ad impianto di recupero, quasi certamente diverso da quello di termodistruzione del "farmaco"
Io ho visto che in una 30ntina di farmacie il codice cer utilizzato è il 180109...se non sbaglio il codice 20 01 32 viene utilizzato quando il gestore dei rifiuti urbani va a svuotare il contenitore che sta in farmacia dove però conferiscono solo i cittadini quando devo disfarsi di un farmaco scaduto in quanto rifiuto urbano..?!!
birelli- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
birelli ha scritto:CROCIDOLITE ha scritto:birelli ha scritto:Buongiorno...
Ho letto alcuni post in merito al deposito temporaneo però non ho ancora chiaro se è possibile attuare una mia idea..
In qualità di intermediario,sono stato contattato da una farmacia per gestire al meglio lo smaltimento dei farmaci scaduti 180109.
Fino ad oggi li smaltivano tramite una ditta autorizzata cat 5,che ogni tre o 4 mesi venivano e portavano via circa 4 contenitori da 60lt contenenti i farmaci.
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Ma è un operazione possibile se fatta dal farmacista nel deposito temporaneo?
Vale a dire...appena il farmacista si accorge del farmaco scaduto mette nel contenitore dei farmaci scaduti solo i blister e da un altra parte gli scatolini vuoti col foglietto illustrativo,così che da occupare meno spazio e invece di smaltire 4 contenitori da 60lt ogni 3 mesi si arriverebbe a meno di 2.
E gli scatolini vuoti sono assimilabili agli urbani oppure vanno smaltiti con Fir ??
spero di essere stato abbastanza chiaro....
Grz
dalla farmacia il cer più corretto è 20 01 31/32 (P/NP), il i cer 18 01 rifiuti dei reparti di maternità e rifiuti legati a diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli esseri umani vengono prodotti dalle strutture sanitarie.
La mia perplessità, su questa operazione, che se svolta preliminarmente direttamente dal produttore non è soggetta ad alcuna autorizzazione, riguarda l'economicità della stessa. Un'ora di lavoro di un farmacista, costa in termini assoluti, certamente più del rispsrmio ecconomico che si ricava dal recupero dei materiali, che, anche non subissero un costo di smaltimento, sarebbero comunque soggetti a costo di trasporto, ad impianto di recupero, quasi certamente diverso da quello di termodistruzione del "farmaco"
Io ho visto che in una 30ntina di farmacie il codice cer utilizzato è il 180109...se non sbaglio il codice 20 01 32 viene utilizzato quando il gestore dei rifiuti urbani va a svuotare il contenitore che sta in farmacia dove però conferiscono solo i cittadini quando devo disfarsi di un farmaco scaduto in quanto rifiuto urbano..?!!
I rifiuti (farmaci obsoleti) delle farmacie sono prevalentemente farmaci resi dagli utenti e sono consegnabili sia al servizio pubblico che a impianti privati.
Difficilmente le farmacie smaltiscono fondi di magazzino anche perchè le scorte sono sempre più esigue e le forniture vengono effettuate quasi quotidianamente su richiesta specifica e quindi tenere scorte sovradimensionate e poi smaltirle equivale a gettare quattrini al vento.
Nel caso vengano smaltiti preparati galenici, il cer corretto sarebbe riconducibile nella classe 07 06 XX, (PFFU) ma anche questi sono in quantità ridotte.
Inoltre, l'attribuzione di qualifica di rifiuto assimilato agli urbani viene determinato dai regolamenti comunali e non è riconducibile esclusivamente a quelli consegnati dai "privati cittadini" ma può essere anche riconducibile alle attività produttive.
CROCIDOLITE- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
Aggiungo un ulteriore elemento alla discussione ed è relativo alla "tracciabilità del farmaco" (direttiva 92/27/CEE) che viene raggiunta attraverso la registrazione dei movimenti di tutte le singole confezioni di medicinali da parte di tutti gli attori coinvolti nella filiera: dalla produzione, alla distribuzione intermedia (depositari e grossisti) e finale (farmacie, ospedali, parafarmacie, ecc), fino allo smaltimento di farmaci scaduti o inutilizzabili.
Ad una prima sommaria valutazione, la procedura proposta non sarebbe idonea a tracciarne compiutamente il ciclo. Infatti in Italia tutte le confezioni di medicinali immesse sul mercato sono provviste di un bollino autoadesivo prodotto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS): il bollino riporta il nome del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio, il nome della confezione, il suo codice di autorizzazione all’immissione in commercio ed il numero unico di identificazione dela singola scatola (numero di targa)
Per info: http://www.salute.gov.it/tracciabilitaFarmaco/tracciabilitaFarmaco.jsp
Ad una prima sommaria valutazione, la procedura proposta non sarebbe idonea a tracciarne compiutamente il ciclo. Infatti in Italia tutte le confezioni di medicinali immesse sul mercato sono provviste di un bollino autoadesivo prodotto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS): il bollino riporta il nome del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio, il nome della confezione, il suo codice di autorizzazione all’immissione in commercio ed il numero unico di identificazione dela singola scatola (numero di targa)
Per info: http://www.salute.gov.it/tracciabilitaFarmaco/tracciabilitaFarmaco.jsp
Admin- Amministratore
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
Admin ha scritto:Aggiungo un ulteriore elemento alla discussione ed è relativo alla "tracciabilità del farmaco" (direttiva 92/27/CEE) che viene raggiunta attraverso la registrazione dei movimenti di tutte le singole confezioni di medicinali da parte di tutti gli attori coinvolti nella filiera: dalla produzione, alla distribuzione intermedia (depositari e grossisti) e finale (farmacie, ospedali, parafarmacie, ecc), fino allo smaltimento di farmaci scaduti o inutilizzabili.
Ad una prima sommaria valutazione, la procedura proposta non sarebbe idonea a tracciarne compiutamente il ciclo. Infatti in Italia tutte le confezioni di medicinali immesse sul mercato sono provviste di un bollino autoadesivo prodotto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS): il bollino riporta il nome del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio, il nome della confezione, il suo codice di autorizzazione all’immissione in commercio ed il numero unico di identificazione dela singola scatola (numero di targa)
Per info: http://www.salute.gov.it/tracciabilitaFarmaco/tracciabilitaFarmaco.jsp
Ok...è quasi tutto giusto per quanto rigurda la tracciabilità del farmaco e alla fine del rifiuto. Ma la fustella del poligrafico è applicata principalmente ai farmaci rimborsati dal SSN. Ma in farmacia vi sono anche parafarmaci e integratori i quali non hanno la fustella ma il codice stampato direttamente sulla confezione. Quindi questi come si fa a rintracciarli? Inoltre è possibile in qualche modo rintracciare i farmaci scaduti rendibili ad ASSINDE.....ma non tutti sono rendibili....vanno inceneriti....Infatti a monte viene fatta una distinzione da chi effettua la raccolta tra rendibili e non....quelli che nn sono rendibili vengono avviati all'inceneritore direttamente e quindi non cè possibilità di monitorarli..anche se sono farmaci....A mio modo di vedere la mia idea darebbe un vantaggio sia in termini di recupero di materiale che di riduzione del volume incenerito...Per quanto riguarda il controllo e la verifica posso affermare che le informazioni visibili a prima vista sullo scatolo del farmaco sono riportate anche nel blister stesso.....quindi la verifica come la si fa sullo scatolo per nome e per principio attivo la si può fare anche dal blister che contiene le stesse informazioni principali...La mia è cmq una considerazione basata su dati oggettivi e sul buon senso...Posso sbagliarmi ma secondo me è applicabile questo metodo....con la differenza che però economicamente si guadagna un pokino meno è più laboriosa....ma l'ambiente potrebbe ringraziare....
birelli- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
VdT ha scritto:a proposito di cosa quel per favore?cirillo ha scritto:birelli ha scritto:......
Concordo in pieno...è quello ke faro.....
per favore.....
a proposito dello stile da SMS per dodicenni cfr
birelli ha scritto:.........pokino.......
_________________
Un vale più di mille parole!
Ma, a volte è ancora meglio!
isamonfroni- Moderatrice
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Età : 67
Località : roma
Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
isamonfroni ha scritto:VdT ha scritto:a proposito di cosa quel per favore?cirillo ha scritto:birelli ha scritto:......
Concordo in pieno...è quello ke faro.....
per favore.....
a proposito dello stile da SMS per dodicenni cfrbirelli ha scritto:.........pokino.......
birelli- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
CROCIDOLITE ha scritto:
I rifiuti (farmaci obsoleti) delle farmacie sono prevalentemente farmaci resi dagli utenti e sono consegnabili sia al servizio pubblico che a impianti privati.
Difficilmente le farmacie smaltiscono fondi di magazzino anche perchè le scorte sono sempre più esigue e le forniture vengono effettuate quasi quotidianamente su richiesta specifica e quindi tenere scorte sovradimensionate e poi smaltirle equivale a gettare quattrini al vento.
Nel caso vengano smaltiti preparati galenici, il cer corretto sarebbe riconducibile nella classe 07 06 XX, (PFFU) ma anche questi sono in quantità ridotte.
Inoltre, l'attribuzione di qualifica di rifiuto assimilato agli urbani viene determinato dai regolamenti comunali e non è riconducibile esclusivamente a quelli consegnati dai "privati cittadini" ma può essere anche riconducibile alle attività produttive.
Sei proprio sicuro di quello che scrivi?
I farmaci obsoleti delle farmacie sono cosa BEN DISTINTA dai farmaci resi dagli utenti; infatti è proprio la natura/provenienza che cambia.
Le farmacie smaltiscono periodicamente le rimanenze di magazzino, anche se come dici tu sono molto esigue, e questi sono notoriamente RIFIUTI SPECIALI.
I farmaci resi dagli utenti sono evidentemente RIFIUTI URBANI.
Diversa è la natura, conseguentemente diverso è il soggetto che li raccoglie. Per i cittadini si tratta del servizio pubblico di raccolta tramite le c.d. "campane dei farmaci scaduti" poste davanti alle farmacie.
Per le farmacie deve per forza trattarsi di un trasportatore autorizzato.
Se una farmacia si azzardasse a gettare un suo fondo di magazzino in una "campana" potrebbe passare dei bei guai.
Diverso quindi è anche il codice CER: 18.01.09 per gli speciali, 20.01.32 per gli urbani.
Le farmacie potrebbero usare il 20.01.32 per i PROPRI SCADUTI e consegnarli al servizio pubblico SOLO nel caso in cui il comune di residenza li avesse assimilati. Personalmente non ho notizia di alcun comune che l'abbia fatto.
Per arrivare poi al punto della situazione concordo pienamente con chi dice che il farmacista che fa questa separazione è un virtuoso e fa una cosa lodevole. Per esperienza so che non è economicamente conveniente né in farmacia nè in impianto.
Cordialità
-bz8-- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
Personalmente la ritengo una operazione inutile e controproducente. E' appurato che le farmacie in quanto esercizi commerciali devono smaltire tutti i rifiuti prodotti per il solo tramite di azienda autorizzata e che, pericolosi o no, sono classificati come rifiuti speciali con CER differenti (i farmaci non pericolosi 180109). Mi chiedo cosa succederebbe se ad un prodotto ritirato dal commercio per provvedimento ministeriale, stoccato provvisoriamente smembrato, seguisse una visita da parte della Polizia Giudiziaria per accertare l'effettivo ritiro. Vai a trovare le confezioni!! Inoltre i farmaci senza confezione/bollino detenuti in farmacia sono considerati un reato, anche se il farmacista è in buona fede deve dare in accertamento tantissime spiegazioni. Ecco perchè la proposta lodevole dal punto di vista ecologico attualmente non è praticabile.
Silvestri Ecologistica- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
StudioSilvestri ha scritto:Personalmente la ritengo una operazione inutile e controproducente. E' appurato che le farmacie in quanto esercizi commerciali devono smaltire tutti i rifiuti prodotti per il solo tramite di azienda autorizzata e che, pericolosi o no, sono classificati come rifiuti speciali con CER differenti (i farmaci non pericolosi 180109). Mi chiedo cosa succederebbe se ad un prodotto ritirato dal commercio per provvedimento ministeriale, stoccato provvisoriamente smembrato, seguisse una visita da parte della Polizia Giudiziaria per accertare l'effettivo ritiro. Vai a trovare le confezioni!! Inoltre i farmaci senza confezione/bollino detenuti in farmacia sono considerati un reato, anche se il farmacista è in buona fede deve dare in accertamento tantissime spiegazioni. Ecco perchè la proposta lodevole dal punto di vista ecologico attualmente non è praticabile.
E' su questo mi sa che non ci piove...non ci avevo pensato effettivamente....Però anche vero che non sono molti i lotti ritirati....e non sempre si trovano in farmacia,quindi se dovessero esserci si potrebbero anche metterli a parte...?!
birelli- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
Solitamente quando un farmaco viene ritirato dal Ministero la ditta produttrice incarica un trasportatore e un destinatario
marco66- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
-bz8- ha scritto:CROCIDOLITE ha scritto:
I rifiuti (farmaci obsoleti) delle farmacie sono prevalentemente farmaci resi dagli utenti e sono consegnabili sia al servizio pubblico che a impianti privati.
Difficilmente le farmacie smaltiscono fondi di magazzino anche perchè le scorte sono sempre più esigue e le forniture vengono effettuate quasi quotidianamente su richiesta specifica e quindi tenere scorte sovradimensionate e poi smaltirle equivale a gettare quattrini al vento.
Nel caso vengano smaltiti preparati galenici, il cer corretto sarebbe riconducibile nella classe 07 06 XX, (PFFU) ma anche questi sono in quantità ridotte.
Inoltre, l'attribuzione di qualifica di rifiuto assimilato agli urbani viene determinato dai regolamenti comunali e non è riconducibile esclusivamente a quelli consegnati dai "privati cittadini" ma può essere anche riconducibile alle attività produttive.
Sei proprio sicuro di quello che scrivi?
I farmaci obsoleti delle farmacie sono cosa BEN DISTINTA dai farmaci resi dagli utenti; infatti è proprio la natura/provenienza che cambia.
Le farmacie smaltiscono periodicamente le rimanenze di magazzino, anche se come dici tu sono molto esigue, e questi sono notoriamente RIFIUTI SPECIALI.
I farmaci resi dagli utenti sono evidentemente RIFIUTI URBANI.
Diversa è la natura, conseguentemente diverso è il soggetto che li raccoglie. Per i cittadini si tratta del servizio pubblico di raccolta tramite le c.d. "campane dei farmaci scaduti" poste davanti alle farmacie.
Per le farmacie deve per forza trattarsi di un trasportatore autorizzato.
Se una farmacia si azzardasse a gettare un suo fondo di magazzino in una "campana" potrebbe passare dei bei guai.
Diverso quindi è anche il codice CER: 18.01.09 per gli speciali, 20.01.32 per gli urbani.
Le farmacie potrebbero usare il 20.01.32 per i PROPRI SCADUTI e consegnarli al servizio pubblico SOLO nel caso in cui il comune di residenza li avesse assimilati. Personalmente non ho notizia di alcun comune che l'abbia fatto.
Per arrivare poi al punto della situazione concordo pienamente con chi dice che il farmacista che fa questa separazione è un virtuoso e fa una cosa lodevole. Per esperienza so che non è economicamente conveniente né in farmacia nè in impianto.
Cordialità
Se tu avessi letto bene, ma sopratutto interamente (vai a pag. 1) il mio commento, scopriresti che stiamo dicendo la stessa cosa.
CROCIDOLITE- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
Ah, ok.
Scusa ma avevo capito che tu indicassi come codice cer idoneo per le farmacie il 20.01.32, mentre il 18.01.09 SOLO Per le strutture sanitarie.
Avevo capito male, evidentemente...
ciao
Scusa ma avevo capito che tu indicassi come codice cer idoneo per le farmacie il 20.01.32, mentre il 18.01.09 SOLO Per le strutture sanitarie.
Avevo capito male, evidentemente...
ciao
-bz8-- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
marco66 ha scritto:Solitamente quando un farmaco viene ritirato dal Ministero la ditta produttrice incarica un trasportatore e un destinatario
Nei migliori films....
birelli- Utente Attivo
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
...secondo me andrebbe anche preso in considerazione un'altro aspetto:birelli ha scritto:Buongiorno...
Ho letto alcuni post in merito al deposito temporaneo però non ho ancora chiaro se è possibile attuare una mia idea..
In qualità di intermediario,sono stato contattato da una farmacia per gestire al meglio lo smaltimento dei farmaci scaduti 180109.
Fino ad oggi li smaltivano tramite una ditta autorizzata cat 5,che ogni tre o 4 mesi venivano e portavano via circa 4 contenitori da 60lt contenenti i farmaci.
Oggi io mi chiedo se fosse possibile ad esempio smaltire solo i blister o le bottiglie dei farmaci portando a recupero si gli scatolini di cartone sia i foglietti illustrativi..
Ma è un operazione possibile se fatta dal farmacista nel deposito temporaneo?
Vale a dire...appena il farmacista si accorge del farmaco scaduto mette nel contenitore dei farmaci scaduti solo i blister e da un altra parte gli scatolini vuoti col foglietto illustrativo,così che da occupare meno spazio e invece di smaltire 4 contenitori da 60lt ogni 3 mesi si arriverebbe a meno di 2.
E gli scatolini vuoti sono assimilabili agli urbani oppure vanno smaltiti con Fir ??
spero di essere stato abbastanza chiaro....
Grz
se i farmaci scaduti sono quelli della farmacia allora la stessa è il produttore primario del rifiuto il CER più idoneo è forse il 180109 e può fare, a monte dello smaltimento, le dovute operazioni di selezione differenziando il farmaco vero e proprio da confezione ed altri documenti.
se i farmaci sono quelli riconsegnati dagli utenti invece le cose cambiano, in questo caso le farmacie sono una specie di D15 autorizzato a ritirare rifiuti prodotti da terzi (gli utenti) e quindi non potrebbe effettuare nessuna operazione sugli stessi in quanto non specificamente autorizzata a farlo; oltre a questo il CER più idoneo diventerebbe in effetti il 200132 in quanto rifiuti urbani.
capisco che utilizzare due codici CER e soprattutto tenere divisi i rifiuti a seconda della provenienza sia complicato e di difficile esecuzione da parte di una farmacia però credo che valga la pena essere preparati se si decide di andare a fare domande agli enti di controllo...
attinio- Nuovo Utente
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
In questo caso il problema non si pone. Il contenitore per i farmaci consegnati dai clienti è di proprietà del gestore del servizio pubblico (e di norma dovrebbe essere collocato all'esterno dell'esercizio, sulla pubblica via). Ha un sistema di apertura che impedisce il recupero dei medicinali (a tutela p.e. dei bambini) e la farmacia non è in possesso della chiave. Non è un D15 ed il farmacista non può sconfezionarli.se i farmaci sono quelli riconsegnati dagli utenti invece le cose cambiano, in questo caso le farmacie sono una specie di D15 autorizzato a ritirare rifiuti prodotti da terzi (gli utenti) e quindi non potrebbe effettuare nessuna operazione sugli stessi in quanto non specificamente autorizzata a farlo
Admin- Amministratore
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
Admin ha scritto:In questo caso il problema non si pone. Il contenitore per i farmaci consegnati dai clienti è di proprietà del gestore del servizio pubblico (e di norma dovrebbe essere collocato all'esterno dell'esercizio, sulla pubblica via). Ha un sistema di apertura che impedisce il recupero dei medicinali (a tutela p.e. dei bambini) e la farmacia non è in possesso della chiave. Non è un D15 ed il farmacista non può sconfezionarli.se i farmaci sono quelli riconsegnati dagli utenti invece le cose cambiano, in questo caso le farmacie sono una specie di D15 autorizzato a ritirare rifiuti prodotti da terzi (gli utenti) e quindi non potrebbe effettuare nessuna operazione sugli stessi in quanto non specificamente autorizzata a farlo
...giusto...preso dal ragionamento non ci avevo pensato che i medicinali li raccoglie il servizio pubblico...
attinio- Nuovo Utente
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Re: Deposito temporaneo in farmacia e sconfezionamento farmaci scaduti
I prodotti ritirati dal commercio per provvedimento Ministeriale oggigiorno sono in numero quasi superiore allo scaduto vero e proprio, basta anche una semplicissima modifica del foglietto illustrativo per ritirare dal commercio un farmaco. Non è altrettanto corretto dire che il ritiro viene effettuato direttamente dall'azeinda produttrice per tramite anche del deposito fornitore al dettaglio. Oramai le norme sono cosi restrittive ed i costi di smaltimento alti che pochissime aziende lo fanno. La farmacia ha loppurtinatà di spedire in parte per parziale rimborso solo alcuni di questi proddotti le cui Aziende si sono consorziate al rimborso, vedi Ass.Inde. però al 90% a loro spese e sempre per tramite di un trasportatore autorizzato al trasporto degli speciali.
Tornando al discorso dei rifiuti portati dai cittadini al contenitore esterno, non possono assolutamente essere presi in carico dal farmacista, ma dal Comune che provvede a smaltirli a sue spese. Per correttezza aggiungo anche che il CER dei predetti rifiuti deve essere solo ed esclusivamente il 180108* perchè ci potrebbero essere all'interno dei farmaci pericolosi classificati come citotossici o citostatici. Nel dubbio sul contenuto del bidone, che non viene assolutamente censito, la strada da seguire deve essere questa.
Tornando al discorso dei rifiuti portati dai cittadini al contenitore esterno, non possono assolutamente essere presi in carico dal farmacista, ma dal Comune che provvede a smaltirli a sue spese. Per correttezza aggiungo anche che il CER dei predetti rifiuti deve essere solo ed esclusivamente il 180108* perchè ci potrebbero essere all'interno dei farmaci pericolosi classificati come citotossici o citostatici. Nel dubbio sul contenuto del bidone, che non viene assolutamente censito, la strada da seguire deve essere questa.
Silvestri Ecologistica- Utente Attivo
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