Ecomondo 2011

Buonasera,
Per cortesia mi fate sapere cosa conviene ascoltare come incontri informativi per consulenti ad Ecomondo?
Siete per caso organizzati in qualche modo?
Grazie

Per cortesia mi fate sapere cosa conviene ascoltare come incontri informativi per consulenti ad Ecomondo?

Dipende dai temi che vuoi approfondire. Questo il programma completo: http://www.ecomondo.it/Upload/Modulistica/RIC/programma_completo.pdf

Siete per caso organizzati in qualche modo?

Ci incontreremo compatibilmente con gli impegni in fiera. Se vuoi segnalare la tua presenza utilizza questa discussione: https://www.sistriforum.com/t6914-bacheca-degli-incontri-ad-ecomondo-2011

Ciao!

Ciao a tutti,

approfitto del titolo esistente per commentare e raccogliere commenti su Ecomondo 2011, ormai giunto al termine.

Pur essendomi apparso un po' sottotono negli allestimenti degli stand (di quelli "faraonici" non ne ho visti tanti), ritengo che l'afflusso dei visitatori sia stato come al solito molto sostenuto. Impressione questa che mi è stata poi confermata dalle addette al guardaroba, con le quali si scambiano sempre volentieri due parole. In particolare, c'è sempre molto interesse per i consorzi obbligatori e le iniziative rivolte alla sensibilizzazione dei più giovani.

Riguardo al convegno sul SISTRI organizzato da Anthea ieri pomeriggio, al quale ho partecipato, devo dire che hanno avuto comunque coraggio ad investire su di un argomento ormai così stomachevole ed indigesto. Al di là delle notizie sulla semplificazione del SISTRI, ho capito che l'avvio di un sistema di tracciabilità è imprescindibile dal funzionamento dell'interoperabilità.

La maggioranza delle aziende medio-grandi sono da tempo dotate di sistemi ERP (Enterprise Resource Planning = pianificazione delle risorse d'impresa), sui quali sono stati fatti importanti investimenti in termini di organizzazione d'impresa. A mio avviso non è possibile che per adempiere ad un obbligo di legge, ovvero la tracciabilità dei rifiuti, le imprese debbano sconvolgere i propri modelli di funzionamento interni.

Orso66 ha scritto:Ciao a tutti,

approfitto del titolo esistente per commentare e raccogliere commenti su Ecomondo 2011, ormai giunto al termine.

Pur essendomi apparso un po' sottotono negli allestimenti degli stand (di quelli "faraonici" non ne ho visti tanti), ritengo che l'afflusso dei visitatori sia stato come al solito molto sostenuto. Impressione questa che mi è stata poi confermata dalle addette al guardaroba, con le quali si scambiano sempre volentieri due parole. In particolare, c'è sempre molto interesse per i consorzi obbligatori e le iniziative rivolte alla sensibilizzazione dei più giovani.

Riguardo al convegno sul SISTRI organizzato da Anthea ieri pomeriggio, al quale ho partecipato, devo dire che hanno avuto comunque coraggio ad investire su di un argomento ormai così stomachevole ed indigesto. Al di là delle notizie sulla semplificazione del SISTRI, ho capito che l'avvio di un sistema di tracciabilità è imprescindibile dal funzionamento dell'interoperabilità.

La maggioranza delle aziende medio-grandi sono da tempo dotate di sistemi ERP (Enterprise Resource Planning = pianificazione delle risorse d'impresa), sui quali sono stati fatti importanti investimenti in termini di organizzazione d'impresa. A mio avviso non è possibile che per adempiere ad un obbligo di legge, ovvero la tracciabilità dei rifiuti, le imprese debbano sconvolgere i propri modelli di funzionamento interni.

Saluto nuovamente l'amico orso66, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente ieri in fiera, unitamente a Paolo. Convengo con lui sulle impressioni della minifestazione: al di la delle presenze, che sicuramente ci sono state, Ecomondo 2011 ha riflettuto in pieno la caotica situazione che attanaglia il nostro Paese, nonchè (è una mia sensazione personale) ha rimarcato in modo piuttosto evidente che il nodo della mancanza di programmi e di pianificazioni a medio/lungo termine è arrivato al pettine!
La scomparsa degli stand faraonici (aziende storiche non si sono nemmeno presentate, oppure lo hanno fatto con spazi espositivi assai ridotti rispetto agli anni scorsi), la frenesia dei commerciali nel registrare contatti e tirare l'orecchio per capire possibili nuove strade, assenza completa (almeno nel mio settore) di novità ed innovazione .. tutti elementi che concorrono a farmi pensare ad una situazione stagna, di operatori immobili, alla finestra, e in attesa di conoscere e/o carpire cosa sarà domani!
In merito al convegno sull'interoperabilità, non ho partecipato di proposito: corsi e convegni intrisi di se, ma e forse ne ho già seguiti fin troppi! E l'analisi di orso66 rinforza ulteriormente la mia sensazione che sistri sia stato un giocattolo ideato e messo a punto da persone completamente ignoranti in tema di rifiuti, ma che ulteriormente, non hanno mai capito cosa significhi e cosa comporti, per una azienda seria, gestire un rifiuto (personale, mezzi, tempi, attrezzature, formazione, informazione).
Su una cosa sono cmq fiducioso: la voglia da parte di tutti, di uscire da questa empasse e tornare ai fasti dei primi anni di Ricicla (era il nome originario di Ecomondo, e si teneva nel complesso fieristico vecchio di Rimini).

Gabriele Stefani ha scritto:
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Ecomondo 2011 ha riflettuto in pieno la caotica situazione che attanaglia il nostro Paese, nonchè (è una mia sensazione personale) ha rimarcato in modo piuttosto evidente che il nodo della mancanza di programmi e di pianificazioni a medio/lungo termine è arrivato al pettine!
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Coraggio Gabriele, il difficile contesto generale a cui facevo riferimento qualche giorno fa è proprio la stagnazione politico-istituzionale che abbiamo subito, tutti, a qualsiasi livello, e che, spero, si sta risolvendo.
Non conosco Mario Monti, ma se è un tecnico, come mi considero io, dovrebbe ragionare come tale e questa dovrebbe essere una buona notizia...

Orso66 ha scritto:
Coraggio Gabriele ...

coraggio sicuramente, come dicevamo ieri, al di la delle difficoltà/perplessità, ritengo sia giusto e doveroso non mollare e darci cmq dentro!
Sperando che oltre all'immobilismo .. finisca anche la logica del "ognun per se, dio per tutti".

Io alla fine a Ecomondo non sono proprio riuscito a venire.....
Ma per le vostre ultime riflessioni (e quelle di Gabriele mi erano già note) meritate una bottiglia extra di birra di Natale !

CaRoby ha scritto:Io alla fine a Ecomondo non sono proprio riuscito a venire.....
Ma per le vostre ultime riflessioni (e quelle di Gabriele mi erano già note) meritate una bottiglia extra di birra di Natale !

.. vista la velocità con cui sono finite le tue bottiglie di maggio .. ti ho preso in parola!!

Mi accodo solo per dire che secondo me non c'era poi molta gente: in passato (tipo 5 anni fa) c'era molta più ressa, tanto da non riuscire ad entrare ai convegni (oltre alla colonna per parcheggiare, quella per entrare, quella per uscire dal parcheggio...). Venerdì invece non ho avuto alcuna difficoltà ad arrivare, parcheggiare, entrare ai convegni e sedermi, uscire la sera...

E' vero venerdì c'è stata meno gente. Parlando però con gli operatori presenti in fiera sembra che rispetto all'anno scorso ci sono state molte più visite. A quanto pare molti pensano ora di investire nel mondo dei rifiuti considerata la crisi degli altri settori.

VdT ha scritto:E' vero venerdì c'è stata meno gente. Parlando però con gli operatori presenti in fiera sembra che rispetto all'anno scorso ci sono state molte più visite. A quanto pare molti pensano ora di investire nel mondo dei rifiuti considerata la crisi degli altri settori.

Mi sono permesso di sondare la sensazioni delle aziende presenti in fiera come espositori, e come sta accadendo qui, logicamente ognuno avverte sensazioni differenti.
Nella mia piccola e insignificante esperienza, mi permetto però di fare 2 osservazioni:

• tra contatti e potenziali clienti, la differenza è minima, ma sostanziale: bisogna vedere poi di quei 50 - 100 contatti registrati, quanti si trasformano effettivamente in lavori/affari. Ho parlato con il titolare di una azienda di informatica, il quale a petto gonfio mi diceva di aver raccolto quasi 100 contatti: di questi .. 80 erano consulenti. Credo che il 99% dei consulenti NON acquisti applicativi da 30.000,00 € per "consulenziare";

• tanti si stanno buttando nel settore rifiuti per sviare la crisi di altri settori. Ma mi chiedo, e Vi chiedo: in un settore che "del doman non v'è certezza" .. una azienda che si butta a pesce, che programmi ha? che obiettivi ha? che attese ha? non è sempre vero che "mal comune mezzo gaudio", e come sappiamo bene tutti, il settore rifiuti non è ne un settore tappabuchi, ne tantomeno un settore dove si può tentare

Concordo con te su entrambi i punti. Per quanto riguarda in particolare il secondo punto, molte aziende si stanno lanciando sui rifiuti vedendolo come il nuovo Eldorado salvo poi non comprendere a pieno quali sono le normativa che regolano il settore e le regole commerciali. Tanti kamikaze tutto qui.