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Tariffa per i rifiuti assimilati tra committente e appaltatore
4 partecipanti
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Particolari tipologie di rifiuti :: Rifiuti urbani :: Assimilazione, Tariffa/Tassa
Pagina 1 di 1
Tariffa per i rifiuti assimilati tra committente e appaltatore
Salve a tutti,
vi chiedo il vostro parere su questo caso aziendale e gli eventuali riferimenti della giurisprudenza in merito
Premessa:
da marzo un'azienda A concede la gestione della mensa aziendale ad una cooperativa. Secondo il regolamento dei rifiuti del comune il soggetto obbligato della Tariffa Igiene Ambientale è l'azienda che occupa o detiene i locali della mensa (dati in comodato d'uso dall'azienda A all'azienda B).
Nella pratica l'azienda A paga la TIA al comune per tutto il sito produttivo e "gira" a B una fattura (calcolata alla carlona) quale CORRISPETTIVO PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI del primo trimestre per le aree mensa. Successivamente sono venuto a conoscenza che lo stesso avviene per degli uffici (ubicati sempre nello stessa unità locale) che A affitta all'azienda C.
Io ho suggerito a B di dare tempestiva comunicazione all'ufficio preposto del comune per intestarsi la TIA relativa ai locali d'esercizio e di non pagare la fattura ad A (che non è un intermediario di rifiuti).
L'azienda A minaccia di rescindere il contratto con B!
Vi ringrazio anticipatamente per i Vostri cortesissimi interventi
vi chiedo il vostro parere su questo caso aziendale e gli eventuali riferimenti della giurisprudenza in merito
Premessa:
da marzo un'azienda A concede la gestione della mensa aziendale ad una cooperativa. Secondo il regolamento dei rifiuti del comune il soggetto obbligato della Tariffa Igiene Ambientale è l'azienda che occupa o detiene i locali della mensa (dati in comodato d'uso dall'azienda A all'azienda B).
Nella pratica l'azienda A paga la TIA al comune per tutto il sito produttivo e "gira" a B una fattura (calcolata alla carlona) quale CORRISPETTIVO PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI del primo trimestre per le aree mensa. Successivamente sono venuto a conoscenza che lo stesso avviene per degli uffici (ubicati sempre nello stessa unità locale) che A affitta all'azienda C.
Io ho suggerito a B di dare tempestiva comunicazione all'ufficio preposto del comune per intestarsi la TIA relativa ai locali d'esercizio e di non pagare la fattura ad A (che non è un intermediario di rifiuti).
L'azienda A minaccia di rescindere il contratto con B!
Vi ringrazio anticipatamente per i Vostri cortesissimi interventi
inagg- Membro della community
- Messaggi : 38
Data d'iscrizione : 02.12.10
Re: Tariffa per i rifiuti assimilati tra committente e appaltatore
La procedura che hai indicato è corretta.
Non vedo a quale titolo l'azienda A (soggetto passivo della TIA), diverso dall'ente impositore, possa emettere una fattura "quale CORRISPETTIVO PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI".
Perchè minaccia di rescindere il contratto?
Non vedo a quale titolo l'azienda A (soggetto passivo della TIA), diverso dall'ente impositore, possa emettere una fattura "quale CORRISPETTIVO PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI".
Perchè minaccia di rescindere il contratto?
Admin- Amministratore
- Messaggi : 6586
Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: Tariffa per i rifiuti assimilati tra committente e appaltatore
Grazie Giovanni!
L'azienda A non conosce le principali norme ambientali, Io ho tentato di presentare i principali aspetti del D Lgs 152 ma inutilmente. Loro hanno pagano per tutti e rigirano alle aziende B e C la rispettiva quota.
Nel contratto A offre a B alcuni servizi come: riscaldamento, acqua, gas, ect. (non viene esplicitata la gestione dei RU); nel contratto c'è un punto che recita "se non sono saldate le fatture dei servizi che il committente offre all'Appaltatore, la Committente si riserva il diritto di rescindere il contratto.
L'azienda A non conosce le principali norme ambientali, Io ho tentato di presentare i principali aspetti del D Lgs 152 ma inutilmente. Loro hanno pagano per tutti e rigirano alle aziende B e C la rispettiva quota.
Nel contratto A offre a B alcuni servizi come: riscaldamento, acqua, gas, ect. (non viene esplicitata la gestione dei RU); nel contratto c'è un punto che recita "se non sono saldate le fatture dei servizi che il committente offre all'Appaltatore, la Committente si riserva il diritto di rescindere il contratto.
inagg- Membro della community
- Messaggi : 38
Data d'iscrizione : 02.12.10
RIMBORSO TARSU
inagg ha scritto:Salve a tutti,
vi chiedo il vostro parere su questo caso aziendale e gli eventuali riferimenti della giurisprudenza in merito
Premessa:
da marzo un'azienda A concede la gestione della mensa aziendale ad una cooperativa. Secondo il regolamento dei rifiuti del comune il soggetto obbligato della Tariffa Igiene Ambientale è l'azienda che occupa o detiene i locali della mensa (dati in comodato d'uso dall'azienda A all'azienda B).
Nella pratica l'azienda A paga la TIA al comune per tutto il sito produttivo e "gira" a B una fattura (calcolata alla carlona) quale CORRISPETTIVO PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI del primo trimestre per le aree mensa. Successivamente sono venuto a conoscenza che lo stesso avviene per degli uffici (ubicati sempre nello stessa unità locale) che A affitta all'azienda C.
Io ho suggerito a B di dare tempestiva comunicazione all'ufficio preposto del comune per intestarsi la TIA relativa ai locali d'esercizio e di non pagare la fattura ad A (che non è un intermediario di rifiuti).
L'azienda A minaccia di rescindere il contratto con B!
Vi ringrazio anticipatamente per i Vostri cortesissimi interventi
Buona sera Inagg
fornisco il catering interno per un'azienda che una volta l'anno ci invia la fattura quale "contributo per la Tarsu anno ____" è una cosa lecita?
Grazie mille!!
giuggiu- Nuovo Utente
- Messaggi : 1
Data d'iscrizione : 23.10.11
Re: Tariffa per i rifiuti assimilati tra committente e appaltatore
mmm .. non è che A non ha un regolare contratto di affitto (quantomeno con C che occupa in locazione alcuni locali)?Admin ha scritto:
Perchè minaccia di rescindere il contratto?
Per C, ai fini della TARSU/TIA è nessario che questo si rechi all'ufficio tributi del comune e apra una posizione contributiva.
Per A non sono così certo della procedura: bisogna vedere i dettagli della situazione.
Se A non è locatario di B, B in virtù di cosa figura nel ruolo TARSU/TIA?
E' un po' quello che succede nelle mense scolastiche, o nelle mense ospedaliere: il servizo viene gestito da terzi, e nel contratto iniziale, quota parte della TARSU/TIA viene già inglobata nel compenso contrattuale (senza poi dare origini a giri di fatture con causale discutibile).
_________________
Come lo scoglio infrango. Come l'onda travolgo.
Gabriele Stefani- Moderatore
- Messaggi : 3268
Data d'iscrizione : 23.11.10
Tarsu e Tia: il fai da te di Aziende e Comuni
Ciao a tutti,
La Tarsu/Tia sono regolamentate dai Comuni, per cui è buona prassi acquisire copia del regolamento comunale sui rifiuti (da delibera del consiglio comunale) per capire cosa e con quale modalità è possibile assimilare i rifiuti speciali agli urbani!
Le cose cambiano significativamente da comune a comune.
Gabriele Stefani@: sfortunatamente la normativa è molto disorganica, incompleta (vedi i decreti attuativi) e ricca di rimandi ed eccezioni.
La TARSU è un tributo commisurato alla superfice che può produrre rifiuti. L'ente impositore è il comune ed il soggetto passivo è chiunque detenga i locali soggetti a tale tassazione. Le sentenze in merito sono numerosissime, comunque per farla breve il detentore dei locali è colui che ne gode o che ne esercita un potere (anche in mancanza del titolo che giustifichi l'effettivo esercizio del potere stesso).
Per la Tia il soggetto passivo è il conduttore dei locali; ciò implica una generale "riduzione" delle casistiche, ma che nel caso in esame (servizi di mensa aziendale) non comporta sostanziali differenze
Secondo il mio modesto parere i gestori delle mense se godono del comodato d'uso dei locali (con possesso di chiavi, eventuali utenze etc..) sono i soggetti passivi della TARSU, e per giusta prassi dovrebbero recarsi presso gli appositi sportelli comunali per intestarsi la tarsu.
Rimborsare una Tarsu con una fattura emessa come nel caso aziendale di giuggiu@ non è il massimo della trasparenza e delle buone prassi nella gestione dei rifiuti (qualcuno potrebbe pensare che il committente del servizio di ristorazione potesse fungere da intermediario senza detenzione).
Nella gestione dei rifiuti occorre sempre l'occhio di qualcuno che eviti alle aziende (magari contanta buona volontà) di cacciarsi nei pasticci
In mancanza di idee e legislazione chiara, molti comuni per far cassa hanno tutto l'interesse ad accrescere il numero e i metri quadrati dei soggetti obbligati, senza dimenticare che alcuni assimilano troppo, altri troppo poco
La Tarsu/Tia sono regolamentate dai Comuni, per cui è buona prassi acquisire copia del regolamento comunale sui rifiuti (da delibera del consiglio comunale) per capire cosa e con quale modalità è possibile assimilare i rifiuti speciali agli urbani!
Le cose cambiano significativamente da comune a comune.
Gabriele Stefani@: sfortunatamente la normativa è molto disorganica, incompleta (vedi i decreti attuativi) e ricca di rimandi ed eccezioni.
La TARSU è un tributo commisurato alla superfice che può produrre rifiuti. L'ente impositore è il comune ed il soggetto passivo è chiunque detenga i locali soggetti a tale tassazione. Le sentenze in merito sono numerosissime, comunque per farla breve il detentore dei locali è colui che ne gode o che ne esercita un potere (anche in mancanza del titolo che giustifichi l'effettivo esercizio del potere stesso).
Per la Tia il soggetto passivo è il conduttore dei locali; ciò implica una generale "riduzione" delle casistiche, ma che nel caso in esame (servizi di mensa aziendale) non comporta sostanziali differenze
Secondo il mio modesto parere i gestori delle mense se godono del comodato d'uso dei locali (con possesso di chiavi, eventuali utenze etc..) sono i soggetti passivi della TARSU, e per giusta prassi dovrebbero recarsi presso gli appositi sportelli comunali per intestarsi la tarsu.
Rimborsare una Tarsu con una fattura emessa come nel caso aziendale di giuggiu@ non è il massimo della trasparenza e delle buone prassi nella gestione dei rifiuti (qualcuno potrebbe pensare che il committente del servizio di ristorazione potesse fungere da intermediario senza detenzione).
Nella gestione dei rifiuti occorre sempre l'occhio di qualcuno che eviti alle aziende (magari contanta buona volontà) di cacciarsi nei pasticci
In mancanza di idee e legislazione chiara, molti comuni per far cassa hanno tutto l'interesse ad accrescere il numero e i metri quadrati dei soggetti obbligati, senza dimenticare che alcuni assimilano troppo, altri troppo poco
inagg- Membro della community
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