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Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
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SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Formulari, registri, MUD :: Registri c/s
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Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Ciao a tutti, seguo da tempo il forum, ma non sono ancora mai intervenuto.
Lo faccio adesso per chiedere il vostro aiuto sui seguenti quesiti (spero di riuscire a spiegarmi in modo chiaro).
Lavoro in un gruppo che racchiude al suo interno diverse società, con diverse sedi in Italia, ma gestite per molte questioni da un'amministrazione centrale.
Presso una delle sedi principali del gruppo si è venuta ad accumulare nel corso degli anni una gran quantità di materiali elettronici (PC, monitor e così via) molti dei quali però appartenenti ad altre società del gruppo (attenzione, nel complesso stiamo parlando di circa 15 bancali di roba, tra cui molti di monitor CRT=pericolosi).
Siccome tutti questi materiali sono stati dichiarati inservibili, ce li ritroviamo a tutti gli effetti come rifiuti da smaltire.
Il mio problema è questo: io naturalmente dispongo di registro e formulari per la sede presso la quale il materiale è accumulato, ma come faccio a smaltire tutti i materiali che sono di proprietà di altre società? Il nostro trasportatore/smaltitore mi ha detto: "Il formulario te lo faccio io anche per le altre società".
OK, ma un'azienda "X" può smaltire un suo rifiuto che si viene a generare presso un'azienda "Y". Su che registro andrà annotato il carico e lo scarico?
Un'ultima domanda: tra tutti i materiali accumulati ci sono alcuni monitor (rifiuti pericolosi) di proprietà di una piccola società che ha solo un piccolo ufficio e pochi dipendenti. Naturalmente loro non hanno mai avuto un registro di carico/scarico. Devono dotarsene per smaltire i monitor?
Se siete arrivati fino a qui, grazie mille per l'aiuto e per la pazienza di aver letto tutto!
Ciao!
Mike
Lo faccio adesso per chiedere il vostro aiuto sui seguenti quesiti (spero di riuscire a spiegarmi in modo chiaro).
Lavoro in un gruppo che racchiude al suo interno diverse società, con diverse sedi in Italia, ma gestite per molte questioni da un'amministrazione centrale.
Presso una delle sedi principali del gruppo si è venuta ad accumulare nel corso degli anni una gran quantità di materiali elettronici (PC, monitor e così via) molti dei quali però appartenenti ad altre società del gruppo (attenzione, nel complesso stiamo parlando di circa 15 bancali di roba, tra cui molti di monitor CRT=pericolosi).
Siccome tutti questi materiali sono stati dichiarati inservibili, ce li ritroviamo a tutti gli effetti come rifiuti da smaltire.
Il mio problema è questo: io naturalmente dispongo di registro e formulari per la sede presso la quale il materiale è accumulato, ma come faccio a smaltire tutti i materiali che sono di proprietà di altre società? Il nostro trasportatore/smaltitore mi ha detto: "Il formulario te lo faccio io anche per le altre società".
OK, ma un'azienda "X" può smaltire un suo rifiuto che si viene a generare presso un'azienda "Y". Su che registro andrà annotato il carico e lo scarico?
Un'ultima domanda: tra tutti i materiali accumulati ci sono alcuni monitor (rifiuti pericolosi) di proprietà di una piccola società che ha solo un piccolo ufficio e pochi dipendenti. Naturalmente loro non hanno mai avuto un registro di carico/scarico. Devono dotarsene per smaltire i monitor?
Se siete arrivati fino a qui, grazie mille per l'aiuto e per la pazienza di aver letto tutto!
Ciao!
Mike
Mike77- Utente Attivo
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Mike77 ha scritto:Ciao a tutti, seguo da tempo il forum, ma non sono ancora mai intervenuto.
Lo faccio adesso per chiedere il vostro aiuto sui seguenti quesiti (spero di riuscire a spiegarmi in modo chiaro).
Lavoro in un gruppo che racchiude al suo interno diverse società, con diverse sedi in Italia, ma gestite per molte questioni da un'amministrazione centrale.
Presso una delle sedi principali del gruppo si è venuta ad accumulare nel corso degli anni una gran quantità di materiali elettronici (PC, monitor e così via) molti dei quali però appartenenti ad altre società del gruppo (attenzione, nel complesso stiamo parlando di circa 15 bancali di roba, tra cui molti di monitor CRT=pericolosi).
Siccome tutti questi materiali sono stati dichiarati inservibili, ce li ritroviamo a tutti gli effetti come rifiuti da smaltire.
Il mio problema è questo: io naturalmente dispongo di registro e formulari per la sede presso la quale il materiale è accumulato, ma come faccio a smaltire tutti i materiali che sono di proprietà di altre società? Il nostro trasportatore/smaltitore mi ha detto: "Il formulario te lo faccio io anche per le altre società".
OK, ma un'azienda "X" può smaltire un suo rifiuto che si viene a generare presso un'azienda "Y". Su che registro andrà annotato il carico e
lo scarico?
Ciao Mike77, benvenuta tra noi...
da quello che ho capito "il gruppo" è formato da società che non c'entrano niente l'un con l'altra se non accumunate dal fatto che sono per alcune ragioni amministrate da "un'amministrazione centrale".
Io credo che ogni società deve fare lo smaltimento dei rifiuti se queste hanno diverse P.I. diverse Intestazioni az. X ,y,j...anche perchè se ho qst tipi di rifiuti monitor pc stampanti vuol dire che ho delle fatture d'acquisto...vuol dire che qst materiali durevoli nel tempo con determinati costi sono inseriti nei cespiti e quindi ognuno di qst società ha il proprio bilancio???
Se è così lo smaltimento deve avvenire per ogni società.
Un'ultima domanda: tra tutti i materiali accumulati ci sono alcuni monitor (rifiuti pericolosi) di proprietà di una piccola società che ha solo un piccolo ufficio e pochi dipendenti. Naturalmente loro non hanno mai avuto un registro di carico/scarico. Devono dotarsene per smaltire i monitor?
Se siete arrivati fino a qui, grazie mille per l'aiuto e per la pazienza di aver letto tutto!
Ciao!
Mike
RITA@- Utente Attivo
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Ciao, e prima di tutto benvenuto nel forum.
Allora, la soluzione che tu hai delineato è purtroppo piuttosto incasinata tanto per usare un eufemismo.
Dunque, se ho ben capito presso la società "sede Centrale XX" sono stati accumulati rifiuti prodotti da varie società del gruppo (soc. YY, ZZ, QQ ecc....).
In questo caso presso la società XX si stà svolgendo un attività di deposito prelimiare di rifiuti (anche pericolosi) prodotti da terzi (D15). Tale attività deve essere preventivamente autorizzata ai sensi dell'art. 208 del d.lgs. 152/2006 preceduta (in base alla pertinente normativa regionale) dalla Valutazione di Impatto Ambientale.
Qualora ciò non fosse avvenuto (e da quanto mi scrivi temo proprio che sia così) ti informo che stai integrando il reato di gestione non autorizzata di rifiuti, che purtropoo è penale ed è anche pesantemente sanzionato.
Sarebbe interessante sapere una cosa..........presso la sede centrale in cui sono accumulate le apparecchiature ci sono per caso "unità locali" delle altre società?
Perchè se così fosse potresti far risultare che i rifiuti prodotti dalle società YY,XX,QQ sono stati prodotti nell'unità locale XX e staresti a posto (ovviamente con un registro di c/s per ogni società).
Se non è così temo che per sistemare la questione esistano solo 2 possibilità:
1) riportare indietro ciascun rifiuto presso la società di appartenenza e fare lo smaltimento da là (ovviamente ciascuna società dovrà avere il suo registro di c/s vidimato prima dello smaltimento.
2) fatti "vendere" le apparecchiature dalle società YY,ZZ,QQ alla società XX in data la più indietro possibile. Così diventano di proprietà di XX e quindi per lo smaltimento saranno tutti rifiuti prodotti da XX
Ciao Isa
Allora, la soluzione che tu hai delineato è purtroppo piuttosto incasinata tanto per usare un eufemismo.
Dunque, se ho ben capito presso la società "sede Centrale XX" sono stati accumulati rifiuti prodotti da varie società del gruppo (soc. YY, ZZ, QQ ecc....).
In questo caso presso la società XX si stà svolgendo un attività di deposito prelimiare di rifiuti (anche pericolosi) prodotti da terzi (D15). Tale attività deve essere preventivamente autorizzata ai sensi dell'art. 208 del d.lgs. 152/2006 preceduta (in base alla pertinente normativa regionale) dalla Valutazione di Impatto Ambientale.
Qualora ciò non fosse avvenuto (e da quanto mi scrivi temo proprio che sia così) ti informo che stai integrando il reato di gestione non autorizzata di rifiuti, che purtropoo è penale ed è anche pesantemente sanzionato.
Sarebbe interessante sapere una cosa..........presso la sede centrale in cui sono accumulate le apparecchiature ci sono per caso "unità locali" delle altre società?
Perchè se così fosse potresti far risultare che i rifiuti prodotti dalle società YY,XX,QQ sono stati prodotti nell'unità locale XX e staresti a posto (ovviamente con un registro di c/s per ogni società).
Se non è così temo che per sistemare la questione esistano solo 2 possibilità:
1) riportare indietro ciascun rifiuto presso la società di appartenenza e fare lo smaltimento da là (ovviamente ciascuna società dovrà avere il suo registro di c/s vidimato prima dello smaltimento.
2) fatti "vendere" le apparecchiature dalle società YY,ZZ,QQ alla società XX in data la più indietro possibile. Così diventano di proprietà di XX e quindi per lo smaltimento saranno tutti rifiuti prodotti da XX
Ciao Isa
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
isamonfroni ha scritto:Ciao, e prima di tutto benvenuto nel forum.
Allora, la soluzione che tu hai delineato è purtroppo piuttosto incasinata tanto per usare un eufemismo.
Dunque, se ho ben capito presso la società "sede Centrale XX" sono stati accumulati rifiuti prodotti da varie società del gruppo (soc. YY, ZZ, QQ ecc....).
In questo caso presso la società XX si stà svolgendo un attività di deposito prelimiare di rifiuti (anche pericolosi) prodotti da terzi (D15). Tale attività deve essere preventivamente autorizzata ai sensi dell'art. 208 del d.lgs. 152/2006 preceduta (in base alla pertinente normativa regionale) dalla Valutazione di Impatto Ambientale.
Qualora ciò non fosse avvenuto (e da quanto mi scrivi temo proprio che sia così) ti informo che stai integrando il reato di gestione non autorizzata di rifiuti, che purtropoo è penale ed è anche pesantemente sanzionato.
Sarebbe interessante sapere una cosa..........presso la sede centrale in cui sono accumulate le apparecchiature ci sono per caso "unità locali" delle altre società?
Perchè se così fosse potresti far risultare che i rifiuti prodotti dalle società YY,XX,QQ sono stati prodotti nell'unità locale XX e staresti a posto (ovviamente con un registro di c/s per ogni società).
Se non è così temo che per sistemare la questione esistano solo 2 possibilità:
1) riportare indietro ciascun rifiuto presso la società di appartenenza e fare lo smaltimento da là (ovviamente ciascuna società dovrà avere il suo registro di c/s vidimato prima dello smaltimento.
2) fatti "vendere" le apparecchiature dalle società YY,ZZ,QQ alla società XX in data la più indietro possibile. Così diventano di proprietà di XX e quindi per lo smaltimento saranno tutti rifiuti prodotti da XX
Ciao Isa
fantastica isamonfroni.....
mike77 consiglio vivamente di segiure le indicazioni date...
RITA@- Utente Attivo
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
suggerisco la soluzione 2 di ISA.
con un consiglio: se in sede avete l'ufficio EDP che valuta le macchine e decide se sono recuperabili o no il trasporto sa sede locali a sede con ddt conto trasferimento vi copre.
l'dea della vendita vi sistemerebbe la questione cespiti, poi quando l'ufficio edp avrà valutato la non recuperabilità di parte dei componenti li avvierete a smaltimento/recupero.
con un consiglio: se in sede avete l'ufficio EDP che valuta le macchine e decide se sono recuperabili o no il trasporto sa sede locali a sede con ddt conto trasferimento vi copre.
l'dea della vendita vi sistemerebbe la questione cespiti, poi quando l'ufficio edp avrà valutato la non recuperabilità di parte dei componenti li avvierete a smaltimento/recupero.
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marcosperandio- Moderatore
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Grazie mille per la vostra attenzione!
La questione è sicuramente molto intricata... (diciamo così...)
Faccio solo notare che non abbiamo "trasportato i rifiuti" da altre sedi, ma in sostanza si sono generati presso la sede dove si trovano adesso.
A causa di traslochi, trasferimenti, prestiti, cambi di ragione sociale ecc. che si sono susseguiti negli anni, sono attrezzature che erano in utilizzo presso la sede "A" della società X", anche se formalmente magari appartenevano alla sede "B" dell'azienda "Y"...
Siccome di vendere il tutto a "X" i Capi non ne vogliono sentire parlare (l'avevo già proposto) perchè bisogna tenere le contabilità separate, e riportare indietro tutto non è assolutamente praticabile, la mia domanda è se non sia possibile per un'azienda smaltire un suo rifiuto che si trovi presso terzi ed eventualmente come procedere.
Grazie mille a tutti!
La questione è sicuramente molto intricata... (diciamo così...)
Faccio solo notare che non abbiamo "trasportato i rifiuti" da altre sedi, ma in sostanza si sono generati presso la sede dove si trovano adesso.
A causa di traslochi, trasferimenti, prestiti, cambi di ragione sociale ecc. che si sono susseguiti negli anni, sono attrezzature che erano in utilizzo presso la sede "A" della società X", anche se formalmente magari appartenevano alla sede "B" dell'azienda "Y"...
Siccome di vendere il tutto a "X" i Capi non ne vogliono sentire parlare (l'avevo già proposto) perchè bisogna tenere le contabilità separate, e riportare indietro tutto non è assolutamente praticabile, la mia domanda è se non sia possibile per un'azienda smaltire un suo rifiuto che si trovi presso terzi ed eventualmente come procedere.
Grazie mille a tutti!
Mike77- Utente Attivo
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
marcosperandio ha scritto:suggerisco la soluzione 2 di ISA.
con un consiglio: se in sede avete l'ufficio EDP che valuta le macchine e decide se sono recuperabili o no il trasporto sa sede locali a sede con ddt conto trasferimento vi copre.
l'dea della vendita vi sistemerebbe la questione cespiti, poi quando l'ufficio edp avrà valutato la non recuperabilità di parte dei componenti li avvierete a smaltimento/recupero.
quoto i sempre competenti e precisi Marco e Isa
annavi- Utente Attivo
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
isamonfroni ha scritto:2) fatti "vendere" le apparecchiature dalle società YY,ZZ,QQ alla società XX in data la più indietro possibile. Così diventano di proprietà di XX e quindi per lo smaltimento saranno tutti rifiuti prodotti da XX
Ciao Isa,
permettimi di intervenire. Premesso che è apprezzabile il tentativo di trovare una soluzione per Mike77 (che evidentemente ha sbagliato, ma si capisce che non voleva samltire illegalmente rifiuti), e che questa situazione, come scrivi giustamente tu, configura un illecito penalmente sanzionato, ritengo utile chiarire a Mike77 (non a te che lo sai già) che:
1) questo illecito è stato commesso e non è rimediabile con alcuna soluzione (i soggetti coinvolti possono sperare solo di non essere beccati);
2) la vendita di un rifiuto non modifica la natura giuridica di quel bene, che resta un rifiuto poiché è evidente che quelle società si sono disfate di un'apparecchiatura fuori uso. E se XX li compra e poi li smaltisce non restituisce a quei rifiuti (nemmeno per il tempo che intercorre tra la compravendita e lo smaltimento) la natura giuridica di bene "non rifiuto". Quindi lì, presso XX, come giustamente scrivi tu, è stato creato un deposito preliminare non autorizzato, e l'acquisto di quei rifiuti non cambia le cose. Potrebbe forse aiutare (immagino sia stato questo l'intento del tuo suggerimento) a mischiare un po' le carte nel corso di un eventuale controllo sui documenti cartacei. Ma questo è un argomento un po' delicato, e qui mi fermo (ma se fossi un organo di controllo non sarei molto felice di scoprire, sempre che io ne sia capace, che qualcuno ha tentato di fregarmi...).
Quindi, dato per assodato che il reato c'è, forse una soluzione che si potrebbe proporre (soprattutto in questa sede) è di cercare di fare le cose da qui in poi con chiarezza, in modo da dimostrare (se mai qualcuno se ne accorgerà) che è stato un errore, al quale si è cercato di rimediare nella maniera più limpida.
Per questo io propongo di effetture le annotazioni di carico (sia pur in ritardo) sui registri dei rispettivi produttori di quei rifiuti, e di commissionare (ciascuna società per conto suo) un trasporto da dove si trovano i rifiuti direttamente ad un impianto autorizzato (recupero o smaltimento). Nel formulario evidenziare dove si trovano i rifiuti, in modo che sia indicato il corretto percorso del trasporto.
Ovviamente questa è un'idea che segue una logica che non è immune da rischi: tutt'altro! Poi, come tutti sappiamo, di soluzioni (più o meno corrette e più o meno rischiose) ce ne sono a bizzeffe. All'imprenditore la scelta. Nella speranza che, al di là delle nostre nostre proposte o di quelle di altri, la destinazione finale di quei rifiuti sia comunque appropriata, come entrambi abbiamo suggerito.
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Essendo d'accordo in generale con l'amico zesec sulla questione vendita rifiuto sono concorde solo se il materiale era già rifiuto.
Per esperienza, in un grosso gruppo è frequente l'invio di apparecchiature all'ufficio IT centrale che valuterà lo stato dell'attrezzatura, recuperando componenti (RAM, HD, schede) e decretando per il resto la necessità di smaltimento.
Potrebbe quindi trattarsi della vendita di un cespite, parte del quale diventerebbe poi rifiuto.
Per i monitor effettivamente è un poco più complicata applicare questa visione.
Per esperienza, in un grosso gruppo è frequente l'invio di apparecchiature all'ufficio IT centrale che valuterà lo stato dell'attrezzatura, recuperando componenti (RAM, HD, schede) e decretando per il resto la necessità di smaltimento.
Potrebbe quindi trattarsi della vendita di un cespite, parte del quale diventerebbe poi rifiuto.
Per i monitor effettivamente è un poco più complicata applicare questa visione.
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
"...(attenzione, nel complesso stiamo parlando di circa 15 bancali di roba, tra cui molti di monitor CRT=pericolosi).
Siccome tutti questi materiali sono stati dichiarati inservibili..."
Siccome tutti questi materiali sono stati dichiarati inservibili..."
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
aggiungo che una cosa è mandarli all'ufficio IT del soggetto produttore, un'altra cosa è che siano in deposito presso la sede di un altro soggetto giuridico
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Immagino che l'ufficio IT sia unico per tutto il gruppo e dipende da una delle società dell'eventuale holding e che siano stati proprio lì ammassate le apparecchiature.zesec ha scritto:aggiungo che una cosa è mandarli all'ufficio IT del soggetto produttore, un'altra cosa è che siano in deposito presso la sede di un altro soggetto giuridico
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Caro Zesec, hai centrato in pieno la questione.....ma si vede in questo la diversa estrazione...tra di noi. Tu sei un "giurista" e quindi correttamente ti comporti da tale, oltre al fatto che essendo un consulente puoi senpre provare a fare in modo che i tuoi clienti ti ascoltino "prima" di fare casino.
Io sono invece una "praticona ventennale" abituata da sempre a "risolvere" in quattro e quattrotto i problemi già creati da chi, all'interno dell'azienda è convinto di sapere tutto e che sia del tutto inutile dare una voce al resposabile tecnico appositamente stipensiato per questo.
Tra un po' metterò sul mio curriculum la dicitura "ricamatrice" nel senso che la cosa che faccio più spesso è metterci pezze.................
Come sempre è un piacere leggerti......
A presto
Isa
Io sono invece una "praticona ventennale" abituata da sempre a "risolvere" in quattro e quattrotto i problemi già creati da chi, all'interno dell'azienda è convinto di sapere tutto e che sia del tutto inutile dare una voce al resposabile tecnico appositamente stipensiato per questo.
Tra un po' metterò sul mio curriculum la dicitura "ricamatrice" nel senso che la cosa che faccio più spesso è metterci pezze.................
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Ti apprezzo molto.
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
marcosperandio ha scritto:Immagino che l'ufficio IT sia unico per tutto il gruppo e dipende da una delle società dell'eventuale holding e che siano stati proprio lì ammassate le apparecchiature.zesec ha scritto:aggiungo che una cosa è mandarli all'ufficio IT del soggetto produttore, un'altra cosa è che siano in deposito presso la sede di un altro soggetto giuridico
Non so se questo è il caso di Mike77, ma se anche così fosse, per il mio modo di vedere non ritengo la pratica corretta. La holding, come saprai meglio di me, è costituita da una capogruppo che detiene le quote di maggioranza della altre società appartenenti al gruppo. Ma l'unità della holding è un'unità economica, o meglio direzionale, alla quale partecipano soggetti giuridicamente distinti. E questo, dal punto di vista del diritto ambientale che regola la gestione dei rifiuti è rilevante.
L'ufficio IT di una della società del gruppo potrà fornire servizi ad altre società del gruppo: anche la verifica dello stato dell'attrezzatura informatica. Ma questo non vuol dire che potrà gestire i rifiuti di altri soggetti giuridici (nemmeno delle società del gruppo). A meno di non essere autorizzata al trattamento di rifiuti.
O per lo meno, secondo me dovrebbe essere così.
zesec- Moderatore e Partner
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
@zesec: totalmente d'accordo, il mio tentativo era identico a quello che ISA ha spiegato benissimo, mettere pezze.
@ISA: sono spesso nella tua stessa situazione, ma perchè la gente spesso prende iniziative senza informarsi con chi se ne occupa sempre di queste cose???? deve essere il 4° mistero di Fatima!!
@ISA: sono spesso nella tua stessa situazione, ma perchè la gente spesso prende iniziative senza informarsi con chi se ne occupa sempre di queste cose???? deve essere il 4° mistero di Fatima!!
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
marcosperandio ha scritto:@zesec: totalmente d'accordo, il mio tentativo era identico a quello che ISA ha spiegato benissimo, mettere pezze.
@ISA: sono spesso nella tua stessa situazione, ma perchè la gente spesso prende iniziative senza informarsi con chi se ne occupa sempre di queste cose???? deve essere il 4° mistero di Fatima!!
Marco complimenti..........ti vedo agguerrito e sagace l'aria della piazzetta ti giova............
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Secondo me state un po complicando le cose al povero Mike77. La vedo molto più semplice..
L'oggetto "cespite computer" acquista la definizione di "rifiuto" quando il proprietario decide di farlo diventare tale..Altrimenti resta un bene...Nessuno mi può impedire di depositare a "magazzino" un "bene obsoleto" che non ha ancora acquistato la caratteristica di "rifiuto" poichè non ritengo sia giunto il momento...Personalmente io vedo semplicemente dei beni accatastati in un magazzino di convenienza, cui mancano soltanto le bolle di trasferimento, dal legittimo proprietario al luogo di deposito...
Se io facessi queste, la trasformazione in "rifiuto" potrebbe avvenire conseguentemente, emettendo formulari a nome dei legittimi proprietari...Per i monitor, non sarei così sicuro siano pericolosi...E' soltanto una "consuetudine" che si è venuta a creare "nel giro", che non trova riscontro in nessun codice CER, in nessuna sentenza di TAR o tribunale, ne tanto meno in nessuna nota ministeriale.....
..Sato..
L'oggetto "cespite computer" acquista la definizione di "rifiuto" quando il proprietario decide di farlo diventare tale..Altrimenti resta un bene...Nessuno mi può impedire di depositare a "magazzino" un "bene obsoleto" che non ha ancora acquistato la caratteristica di "rifiuto" poichè non ritengo sia giunto il momento...Personalmente io vedo semplicemente dei beni accatastati in un magazzino di convenienza, cui mancano soltanto le bolle di trasferimento, dal legittimo proprietario al luogo di deposito...
Se io facessi queste, la trasformazione in "rifiuto" potrebbe avvenire conseguentemente, emettendo formulari a nome dei legittimi proprietari...Per i monitor, non sarei così sicuro siano pericolosi...E' soltanto una "consuetudine" che si è venuta a creare "nel giro", che non trova riscontro in nessun codice CER, in nessuna sentenza di TAR o tribunale, ne tanto meno in nessuna nota ministeriale.....
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Sato- Utente Attivo
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Sato ha scritto:Secondo me state un po complicando le cose al povero Mike77. La vedo molto più semplice..
L'oggetto "cespite computer" acquista la definizione di "rifiuto" quando il proprietario decide di farlo diventare tale..Altrimenti resta un bene...Nessuno mi può impedire di depositare a "magazzino" un "bene obsoleto" che non ha ancora acquistato la caratteristica di "rifiuto" poichè non ritengo sia giunto il momento...Personalmente io vedo semplicemente dei beni accatastati in un magazzino di convenienza, cui mancano soltanto le bolle di trasferimento, dal legittimo proprietario al luogo di deposito...
Se io facessi queste, la trasformazione in "rifiuto" potrebbe avvenire conseguentemente, emettendo formulari a nome dei legittimi proprietari...Per i monitor, non sarei così sicuro siano pericolosi...E' soltanto una "consuetudine" che si è venuta a creare "nel giro", che non trova riscontro in nessun codice CER, in nessuna sentenza di TAR o tribunale, ne tanto meno in nessuna nota ministeriale.....
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Il monitor a tubo catodico è equiparato alle vecchie TV e contiene sostanze che sono pericolose.
I computer purche funzionanti e non troppo "obsoleti" forse come escamotage ma un solerte tutore potrebbe anche .............
Ciao
SDR
REPRINTER- Utente Attivo
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Il povero Mike può certamente condividere la soluzione meno complicata che legittimamente proponi tu.
Io ovviamente non sono d'accordo, ma non è detto che la lettura corretta debba essere la mia. Comunque la esprimo.
Il rifiuto è tale quando il produttore/detentore ha l'obbligo di disfarsi, se ne disfa o ha l'intenzione di disfarsene.
E' chiaro che 15 bancali di apparacchiature informatiche obsolete accatastate in un magazzino (per altro lontane dalla sede dove possono essere impiegate) sia indizio della volontà di disfarsene. Ricordiamoci poi che non è l'organismo di controllo o il giudice che deve dimostrare che tu avevi l'intenzione di disfartene, ma sei tu che devi dimostrare il contrario. E siccome immagino che quei 15 bancali di vecchi pc e monitor crt accatastati non avranno proprio l'aspetto di uno scaffale dell'usato sicuro ma saranno posizionati in maniera piuttosto disordinata, non avrei alcun dubbio sull'interpretazione che farebbe l'Autorità considerandoli rifiuti. Inlotre, siccome quei 15 bancali, prima o dopo, guarda caso, finiranno tutti e 15 ad un impianto e non saranno riutilizzati dall'imprenditore, quell'imprenditore è già un produttore di rifiuto perché era chiara la sua intenzione di disfarsi di quei beni quando li ha accatastati in deposito.
In maniera più seria, possiamo dire che la giurisprudenza, in questi casi, non si lascia infinocchiare e ha una lettura che va in un'unica direzione, quella dell'attribuzione di status di rifuto a questi dubbi beni obsoleti che vengono "immagazzinati" dall'imprenditore.
Mi piace invece l'idea di non dare per scontata l'attribuzione della pericolosità al rifiuto monitor crt, ma di valutarne l'esatta pecentuale in peso delle sostanze pericolose rispetto all'intero rifiuto. Ma questo è un altro discorso, che io qualche tempo fa ho già affrontato su questo forum in materia di imballaggi (e che non piace molto, l'ho capito...).
Io ovviamente non sono d'accordo, ma non è detto che la lettura corretta debba essere la mia. Comunque la esprimo.
Il rifiuto è tale quando il produttore/detentore ha l'obbligo di disfarsi, se ne disfa o ha l'intenzione di disfarsene.
E' chiaro che 15 bancali di apparacchiature informatiche obsolete accatastate in un magazzino (per altro lontane dalla sede dove possono essere impiegate) sia indizio della volontà di disfarsene. Ricordiamoci poi che non è l'organismo di controllo o il giudice che deve dimostrare che tu avevi l'intenzione di disfartene, ma sei tu che devi dimostrare il contrario. E siccome immagino che quei 15 bancali di vecchi pc e monitor crt accatastati non avranno proprio l'aspetto di uno scaffale dell'usato sicuro ma saranno posizionati in maniera piuttosto disordinata, non avrei alcun dubbio sull'interpretazione che farebbe l'Autorità considerandoli rifiuti. Inlotre, siccome quei 15 bancali, prima o dopo, guarda caso, finiranno tutti e 15 ad un impianto e non saranno riutilizzati dall'imprenditore, quell'imprenditore è già un produttore di rifiuto perché era chiara la sua intenzione di disfarsi di quei beni quando li ha accatastati in deposito.
In maniera più seria, possiamo dire che la giurisprudenza, in questi casi, non si lascia infinocchiare e ha una lettura che va in un'unica direzione, quella dell'attribuzione di status di rifuto a questi dubbi beni obsoleti che vengono "immagazzinati" dall'imprenditore.
Mi piace invece l'idea di non dare per scontata l'attribuzione della pericolosità al rifiuto monitor crt, ma di valutarne l'esatta pecentuale in peso delle sostanze pericolose rispetto all'intero rifiuto. Ma questo è un altro discorso, che io qualche tempo fa ho già affrontato su questo forum in materia di imballaggi (e che non piace molto, l'ho capito...).
zesec- Moderatore e Partner
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Località : Trieste
Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
La tua tesi dottrinale sull'interpretazione del legislatore nel considerare un bene non più tale, ma "un rifiuto", non fa una grinza..ma..ma...ma siamo sempre nel solito discorso del "processo alle intenzioni"....E mi spiego: perchè, io, azienda che pago gli spazi a "peso d'oro", debbo sentirmi obbligato ad avere paura di non mettere un bene dismesso in ordine e ben allineato sullo scaffale, altrimenti gli organi "preposti al controllo" possono "interpretare" (e quindi sostituirsi al mio posto) e decidere che stò accatastando rifiuti illegalmente? Ma questo è ancora un paese dove esiste il "libero arbitrio", o devo sottostare al primo uomo in divisa che pretende di spiegarmi quelli che sono i miei doveri (e diritti)? Sarò pur libero " a casa mia " di mettere, per assurdo, la tazza del gabinetto al centro del salotto, o devo chiedere il permesso a qualcuno???..No, mi spiace, ma io nel mio garage (o magazzino dell'azienda) le "mie" cose le tengo come voglio, senza avere il bisogno di dimostrare a chicchessia il perchè...Esiste anche una sorta di "diritto naturale" che mi porta da agire così, ....e se quelle cose hanno una regolare bolla di accompagnamento o fattura di vendita, sfido qualunque tribunale a dimostrare il contrario....
Per i monitor, se vuoi, sono disposto a riprendere la discussione....Io sono un fautore del NON PERICOLOSO, e non è la prima volta che porto avanti questa tesi, anche fuori dall'ambito del forum, ottenendo anche consensi dai controllori...
..Sato..
Per i monitor, se vuoi, sono disposto a riprendere la discussione....Io sono un fautore del NON PERICOLOSO, e non è la prima volta che porto avanti questa tesi, anche fuori dall'ambito del forum, ottenendo anche consensi dai controllori...
..Sato..
Sato- Utente Attivo
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Data d'iscrizione : 23.12.10
Località : Ovunque ce ne fosse il bisogno...
Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Questa volta Sato la tua interpretazione super libertaria mi sembra una bella e buona arrampicata sugli specchi. Applicando questa visione tutti i produttori di rifiuti potrebbero bellamente infischiarsene delle norme relative a tempi/quantità in stoccaggio, obblighi di registrazioni temporali sul registro C/S etc.
Va bene cercare di trovare una soluzione rappezzata per Mike ma estendere il concetto a prescindere nel nome di una libertà generica mi sembra una grossa forzatura.
Riguardo i monitor avevamo fatto una bellissima discussione in cui grazie alla partecipazione di molti si era cercato di ragionare sulla concentrazione di inquinanti andando ad incagliarsi tuttavia nelle metodologie di campionamento.
Va bene cercare di trovare una soluzione rappezzata per Mike ma estendere il concetto a prescindere nel nome di una libertà generica mi sembra una grossa forzatura.
Riguardo i monitor avevamo fatto una bellissima discussione in cui grazie alla partecipazione di molti si era cercato di ragionare sulla concentrazione di inquinanti andando ad incagliarsi tuttavia nelle metodologie di campionamento.
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marcosperandio- Moderatore
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Età : 56
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Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
Se le tieni bene in ordine e senza polvere si
se le tieni accatastate, buttate lì, piene di schifezze e con i bambini che giocano a due metri no
appena viene l'organo di controllo ti denuncia per discarica non autorizzata
è una risposta da pazza sia per chi segue la legge che per chi ha una ditta
ma succede di tutto
in ogni caso anche se di discariche non autorizzate siamo pieni chissenefrega
l'imprenditore ha soldi da spendere per avvocati e periti
questo è ciò che vedo in giro
ciao a tutti
se le tieni accatastate, buttate lì, piene di schifezze e con i bambini che giocano a due metri no
appena viene l'organo di controllo ti denuncia per discarica non autorizzata
è una risposta da pazza sia per chi segue la legge che per chi ha una ditta
ma succede di tutto
in ogni caso anche se di discariche non autorizzate siamo pieni chissenefrega
l'imprenditore ha soldi da spendere per avvocati e periti
questo è ciò che vedo in giro
ciao a tutti
CJM- Utente Attivo
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Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
marcosperandio ha scritto:Questa volta Sato la tua interpretazione super libertaria mi sembra una bella e buona arrampicata sugli specchi. Applicando questa visione tutti i produttori di rifiuti potrebbero bellamente infischiarsene delle norme relative a tempi/quantità in stoccaggio, obblighi di registrazioni temporali sul registro C/S etc.
Va bene cercare di trovare una soluzione rappezzata per Mike ma estendere il concetto a prescindere nel nome di una libertà generica mi sembra una grossa forzatura.
Riguardo i monitor avevamo fatto una bellissima discussione in cui grazie alla partecipazione di molti si era cercato di ragionare sulla concentrazione di inquinanti andando ad incagliarsi tuttavia nelle metodologie di campionamento.
ci vorrebbero delle metodologie serie e condivise
i laboratori di solito "si inventano" la metodologia perchè il cliente vuole l'analisi
direi terrificante
CJM- Utente Attivo
- Messaggi : 5477
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Smaltimento rifiuti "conto terzi"...
marcosperandio ha scritto:Questa volta Sato la tua interpretazione super libertaria mi sembra una bella e buona arrampicata sugli specchi. Applicando questa visione tutti i produttori di rifiuti potrebbero bellamente infischiarsene delle norme relative a tempi/quantità in stoccaggio, obblighi di registrazioni temporali sul registro C/S etc.
Va bene cercare di trovare una soluzione rappezzata per Mike ma estendere il concetto a prescindere nel nome di una libertà generica mi sembra una grossa forzatura.
Riguardo i monitor avevamo fatto una bellissima discussione in cui grazie alla partecipazione di molti si era cercato di ragionare sulla concentrazione di inquinanti andando ad incagliarsi tuttavia nelle metodologie di campionamento.
Marco, ma io parlo di "prodotto, bene" e non di rifiuto....Sto parlando di un "cespite" già ammortizzato di cui devo ancora decidere che fine fargli fare..Potrei anche donarlo alla "Croce Rossa" (come facevano anni fa molti enti)....Marco gli spazi costano, un capannone ti costa dai 3.000 a 5.000 euro/mq, e sfido qualunque azienda stia leggendo questo post, a dimostrarmi che il materiale dismesso, obsoleto, non più utilizzato ( ma non ancora rifiuto) sia stato messo in bell'ordine in un capiente , soleggiato ed areato magazzino...!!!!
Era questo il senso del mio intervento...
Ciao
..Sato...
Sato- Utente Attivo
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