Cancellazione dal Sistri

Volevo avere alcune informazioni per quello che riguarda la cancellazione da SISTRI.
La ditta per cui lavoro, l'anno scorso, si è iscritta al sistri perchè nell'anno 2009 la somma totale dei dipendenti delle sue due unità operative (sede legale + sede distaccata) superava i 10 dipendenti. Oggi siamo meno di 10 dipendenti (3 in una unità e 4 nell'altra) percui verrebbe meno l'obbligatorietà dell'iscrizione visto che, se non ho inteso male, ora è obbligatorio iscrivere solo "l'unità operativa" che supera i 10 dipendenti (e noi siamo ben lontani dal raggiungere quel numero).
Su questa base è giusto chiedere la cancellazione dal Sistri?
Sapete quale è la procedura per procedere alla cancellazione?
Grazie

secondo me non l'hanno ancora implementata questa procedura

Anche a me interessa questo caso, mi trovo nella stessa situazione, ma finora non ho trovato nulla a riguardo. A chi ci si può rivolere?

Per un'azienda che ha cessato l'attività nel corso del 2011, ho dato questo suggerimento:
Inviare una mail a: iscrizionemail@sistri.it
con tutti i dati della Ditta relativi all'iscrizione al Sistri e comunicando l'avvenuta cessazione a far data dal......
Ho allegato in pdf:
1) ricevuta dell'iscrizione al Sistri;
2) certificato CCIAA da cui si evince la cessazione.
Precisato che NON si provvederà al pagamento del contributo per il 2012 e si attendono disposizioni per la conseguente restituzione della token USB.
Distinti saluti.
Il tutto, ovviamente, è stato fatto dall'indirizzo mail a suo tempo comunicato al Sistri.

Nel recente decreto 219 del 10/11/2011 (regolamento modifiche e integrazioni sistri) articolo 1 paragrafo ii viene descritta procedura da adottare.

Nel D.M. indicato, si parla, se ho ben capito, di ciò che va fatto nel caso di cessazione.
Se, invece, un'azienda, iscritta al SISTRI, che passa da più di 10 dipendenti a meno di 10 dipendenti e non produce rifiuti pericolosi, come fa (se si può) a cancellarsi dal SISTRI?

La procedura che hanno indicato a me in un caso simile (avevo scritto una mail a iscrizione@sistri.it e mi hanno risposto addirittura in giornata) è questa:

- invio di una email all'indirizzo supportotecnico@sistri.it con oggetto: “Cancellazione Sistri” con allegato un'autocertificazione a firma del Legale Rappresentante con la richiesta della cancellazione stessa.

- invio dei dispositivi usb, entro 10 giorni lavorativi dalla comunicazione di cancellazione, con raccomandata A/R a SISTRI - Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Via Cristoforo Colombo 44, 00147 Roma.

da ARS EDIZIONI INFORMATICHE

posto il seguente articolo attendendo commenti dagli amici del forum

Chi paga i danni del SISTRI ?

Cari lettori,

Consentiteci, per una volta, l’affermazione: ve l’avevamo detto!

Basta entrare nel nostro archivio Focus SISTRI per rendersene conto: 42 articoli, a partire dal gennaio 2010, per lo più firmati da Paolo Vaccaneo (Delegato del Gruppo Ambiente di Assosoftware – Confindustria SIT ai tavoli tecnici del Sistri) che per due anni e mezzo ci ha tempestivamente relazionato sulle riunioni e decisioni tecniche che venivano prese nelle commissioni sul SISTRI, denunciando i malfunzionamenti, le incongruenze ed i retroscena poco trasparenti della vicenda sui quali ancora oggi indagano le procure e dall’avvocato penalista Daniele Zaniolo.

Per primi, grazie, appunto, alle informazioni di Paolo Vaccaneo ed al supporto dell’Avvocato Zaniolo, il quale ha approfondito tutti gli aspetti giuridici della questione, abbiamo invitato le aziende a disiscriversi dal SISTRI fornendo anche una procedura per poterlo fare (il primo articolo su questo tema lo abbiamo pubblicato nel dicembre 2011: SISTRI: ora la parola d'ordine è "cancellarsi" cui ha fatto seguito: Come cancellarsi dal SISTRI), basandoci sul fatto che il pagamento dell'iscrizione al SISTRI si è sempre configutato come "contributo volontario", cosa poi riconosciuta anche dal Ministro Clini.

Per primi (Newsletter InformARS dell’8 febbraio 2012) abbiamo invitato le aziende a smettere di sprecare soldi in corsi di formazione e software di compatibilità che ancora oggi “illustri” professionisti e famosi brand continuano a pubblicizzare su newsletter e siti web…..

Vi lasciamo alla lettura dell’ultimo articolo di Paolo Vaccaneo con la promessa di continuare a tenervi aggiornati tempestivamente sul lavoro che i tecnici si aspettano che venga presto fatto per ricostruire il Testo Unico Ambientale nelle parti che sono state disarticolate per inserire invece i riferimenti al SISTRI.

L'ultima considerazione e' sacrosanta e la sottoscrivo solennemente. La peggiore eredita' del Sistri e' il dissesto normativo.
Della facolta' di cancellarsi dal Sistri abbiamo discusso tanto.
Io non mi sono addentrato nei risvolti giuridici perche' non ne ho la competenza.
Mi limito ad alcune osservazioni pratiche:
- per gli operatori professionali cancellarsi dal Sistri (fino a quando sara' pubblicato il DL: dopo vedremo) potrebbe significare smettere di lavorare. Le autorita' competenti richiedono l'iscrizione al Sistri in fase di rinnovo, modifica, ecc.
- cancellarsi dal Sistri oggi, con contributi sospesi ed adempimenti informatici sospesi, non ha alcun senso. Comporterebbe solo costi aggiuntivi in caso di una futura eventuale reiscrizione (non si puo' escludere nulla).

il pagamento dell'iscrizione al SISTRI si è sempre configutato come "contributo volontario", cosa poi riconosciuta anche dal Ministro Clini.

Qualcuno del Forum e' in grado di ritrovare questa dichiarazione?
Francamente, a me non risulta.
Anzi, nell'audizione del 16 maggio in Commissione parlamentare d'inchiesta, Clini affermo', ponendo a sostegno un parere dell'avvocatura di stato, che il contributo annuale non era correlato alla fruizione del servizio, scoraggiando, di fatto, eventuali istanze risarcitorie.

Ho visto anch'io la newsletter dell'ARS e non mi dice nulla di nuovo perchè Vaccaneo è da mesi che propugna la cancellazione dal SISTRI.
Le motivazioni giuridiche a sostegno sono, a me, precluse perchè sono coperte da abbonamento e nonostante lo specchietto per le allodole della prova gratuita per 1 mese, questa prova non funziona

Quanto alla dichiarazione di Clini, anch'io ricordo benissimo che ha portato a sostegno il parere dell'avvocatura dello Stato per ribadire che il contributo si deve pagare con o senza SISTRI.
A meno che i signori di ARS non intendano riferirsi solo a chi si è iscritto volontariamente al SISTRI, ma qui il problema sarebbe psichiatrico.

La trovo una mera questione di principio in una vicenda che, forse, per come si e' dipanata richiederebbe un approccio più' pragmatico.
Di fatto le imprese coinvolte non hanno versato il contributo 2012 e, per la gran parte, nemmeno il contributo 2011 e tanto meno hanno utilizzato il sistema.
Il tutto senza procedere alla cancellazione (sulla cui liceita' ci sia consentito almeno il beneficio del dubbio), senza incorrere in sanzioni e senza impelagarsi in procedure non ancora definite (e che prevedono anche restituzione di hardware).