SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Ultimi argomenti attivi
» RENTRI: Dubbi e curiosità
Da urgada Mer Nov 20, 2024 10:52 pm

» Rentri: conservazione digitale costi
Da Paolo UD Mer Nov 13, 2024 12:09 pm

» Scheda Materiali
Da MagoMerlino Mer Nov 06, 2024 1:48 pm

» capacità finanziaria dimostrabile con la LIPE ?
Da Sciùr Colombo Lun Nov 04, 2024 5:07 pm

» RENTRI: sistemi di geolocalizzazione per il trasporto di rifiuti pericolosi
Da Paolo UD Gio Ott 31, 2024 11:36 am

» Rientri. Trasporti conto terzi
Da Transporter Mer Ott 16, 2024 7:53 pm

» Rnera fondo giallo sui colli di rifiuti pericolosi - responsabilità condivisa?
Da lotus1 Mar Set 17, 2024 1:23 pm

» Mud - Errore sul civico: E' da reinviare?
Da Paolo UD Lun Ago 05, 2024 10:51 am

» 1263 - curiosità
Da lotus1 Ven Ago 02, 2024 11:59 am

» Ritiro rifiuti da privati - Sentenza CdS 29 Maggio 2023 n. 5257
Da skywalker2016 Mar Lug 30, 2024 10:44 am


Processo discarica di Pitelli, tutti assolti gli imputati

Andare in basso

Processo discarica di Pitelli, tutti assolti gli imputati Empty Processo discarica di Pitelli, tutti assolti gli imputati

Messaggio  REPRINTER Gio Mar 10, 2011 8:18 pm

http://www.ilsecoloxix.it/

Processo discarica di Pitelli,
tutti assolti gli imputati

La Spezia - Sono stati tutti assolti, a La Spezia, gli undici imputati al processo per la discarica di Pitelli, balzata agli onori delle cronache nazionali con il nome di «collina dei veleni». Erano accusati, a vario titolo, di disastro ambientale in seguito al ritrovamento di materiali pericolosi e nocivi nell’ambito di una inchiesta, avviata a metà degli anni Novanta, su un presunto traffico di rifiuti.

La discarica, infatti, è stata autorizzata nel 1976 e, nel corso degli anni, è stata più volte accusata di ospitare materiale tossico. Coinvolti nella vicenda, oltre al gestore del sito, politici e tecnici di Comune, Provincia e Regione dalla metà degli anni Ottanta in poi.
Un vero e proprio «scandalo nazionale», come lo hanno spesso definito le associazioni ambientaliste e i comitati civici, finito più volte anche all’attenzione del Parlamento







http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2011/03/10/AOCeMtD-perduto_pitelli_paradiso.shtml?hl

Beffa a Pitelli, paradiso perduto
10 marzo 2011
Paolo Crecchi

La Spezia. Nel cimitero di Pitelli c’è la memoria, almeno. Di Giorgio Pensa, «valoroso garibaldino», di Sante Berti, «scomparso tragicamente sul lavoro», di Amintore Nebbia Colomba e Nicoletta Benvenuto che emigrarono in Argentina per bisogno e tornarono per amore. Di fronte al cimitero di Pitelli c’è il Golfo dei Poeti con il profilo incantevole delle isole, la struggente bellezza di Portovenere, la suggestione delle Cinque Terre che s’intuiscono laggiù, dove tramonta il sole, tra il mare azzurrissimo e le colline coltivate a ulivi. Sotto il cimitero di Pitelli non c’è niente: un’erba malata copre l’atrocità della più grande discarica tossica d’Italia. Stamattina, in un’aula del tribunale spezzino, sarà celebrato l’ultimo atto di un processo che si trascina da otto anni e non è ancora arrivato alla sentenza di primo grado. L’imputazione è gravissima, disastro ambientale: ma il verdetto atteso in serata non farà giustizia, perché a novembre la prescrizione cancellerà tutto.

Un benemerito studente dell’università di Pisa, Emiliano Ceretti, ha elencato nella tesi di laurea tutte le leggi che sono state violate nel corso degli anni per consentire alla Contenitori Trasporti di interrare a Pitelli la diossina di Seveso, scarti dell’industria farmaceutica, scorie metalliche, residui della lavorazione del petrolio, benzene, idrocarburi, fanghi sospetti. Le perizie hanno via via rilevato la presenza di mercurio, piombo, cadmio, cromo e nichel nelle acque sotterranee.

La discarica era stata avviata per «soli inerti», si sono sempre giustificati gli amministratori, ma resta singolare il nulla osta della Soprintendenza ai Beni Ambientali rilasciato il 17 luglio del 1977 e condizionato «al rispetto della vegetazione esistente negli spazi liberi, alla conservazione e all’incremento della piantumazione con essenze caratteristiche prevalenti nella località».

Curiosamente immediata anche la concessione edilizia del comune della Spezia, sindaco il comunista Aldo Giacché, del 18 novembre 1977. E firmata dallo stesso sindaco, il primo dicembre 1978, l’autorizzazione a interrare rifiuti industriali. Il 3 luglio del 1978 arriva il parere negativo dell’ufficiale sanitario Battini? Ignorato. Il 10 settembre 1981 il Laboratorio provinciale di igiene e profilassi rileva il superamento nelle acque dei valori consentiti di alluminio, cadmio, ferro, piombo, cloruri? Ignorato. Poi via così, fino al 27 dicembre 1993, quando a disastro sotto gli occhi del mondo la Soprintendenza riuscirà a concedere un ulteriore ampliamento della discarica.

La Marina Militare, che lì vicino ha la polveriera e il centro logistico di Pagliari, adotta il motto dei carabinieri, «usi a obbedir tacendo e tacendo morir». In realtà a morire è un operaio, il 17 luglio del 1984, che ha appena terminato di interrare residui della lavorazione dei silani: Giusepe Stretti, si chiama così, viene investito da vapori di ammoniaca, cloro e acido cloridrico.

Davvero una storia italiana, quella di Pitelli. Con il principale responsabile, l’imprenditore spezzino Orazio Duvia, al quale i magistrati sequestrano un’agenda con tutti i nomi dei corrotti: politici, funzionari, periti, persino un ambientalista militante che faceva da quinta colonna nello schieramento avverso.


Paolo Crecchi

crecchi@ilsecoloxix.it

© riproduzione riservata













Il primo che mi contesta il SISTRI lo "sotterro a Pitelli"......... ma ca@@o!!!!!

SDR
REPRINTER
REPRINTER
Utente Attivo

Messaggi : 286
Data d'iscrizione : 26.10.10
Età : 60
Località : La Spezia

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.