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contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
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SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Particolari tipologie di rifiuti :: Imballaggi
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contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
Promemoria primo messaggio :
ciao a tutti
qualcuno può mandarmi o il testo o il link della normativa che regola gli imballaggi contenenti sostanze pericolose, in particolare che mi dice un quantitativo e non solo riferimenti a normative passate??? ci sono delle tabelle?? sto diventando matta....
qualcuno mi può confermare che da definizione di rifiuto pericoloso l'imballaggio è da considerarsi tale se contiene il 20% in peso di sostanza pericolosa ?
grazie
ciao a tutti
qualcuno può mandarmi o il testo o il link della normativa che regola gli imballaggi contenenti sostanze pericolose, in particolare che mi dice un quantitativo e non solo riferimenti a normative passate??? ci sono delle tabelle?? sto diventando matta....
qualcuno mi può confermare che da definizione di rifiuto pericoloso l'imballaggio è da considerarsi tale se contiene il 20% in peso di sostanza pericolosa ?
grazie
alessandra sistri- Nuovo Utente
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
Grazie Mauro, chiarire non può far male.
Non c'è bisogno di mp e se qualcuno si è sentito disturbato da questa "diatriba", mi spiace, ma il forum è anche questo.
Amici?
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ales- Utente Attivo
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MauroC- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
io, se posso inserirmi restando fuori della diatriba direi che se sono puliti o con residui non significativi di olio li manderei a recupero ma chiaramnete non con quel CER perchè è pericoloso) bensì, in accordo al DM 05.02.98 e s.m.i., con CER 150104MauroC ha scritto:Amici
3.5 Tipologia: rifiuti costituiti da imballaggi, fusti, latte, vuoti, lattine di materiali ferrosi e non ferrosi e acciaio anche stagnato [150104]
3.5.1 Provenienza: attività industriali, agricole, commerciali e di servizi; raccolta differenziata da rifiuti urbani.
3.5.2 Caratteristiche del rifiuto: contenitori in metallo, con esclusione dei contenitori etichettati come pericolosi ai sensi della legge 29 maggio 1974, n. 256, decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre, n. 927 e successive modifiche e integrazioni, esenti da PCB, PCT e con oli o materiali presenti all'origine in concentrazioni inferiori al 5% in peso, non radioattivo ai sensi del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230.
3.5.3 Attività di recupero: lavaggio chimico-fisico per l'eliminazione delle sostanze pericolose ed estranee per l'ottenimento dei contenitori metallici per il reimpiego tal quale [R4].3.5.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: contenitori metallici per il reimpiego tal quali per gli usi originari.
e togliendo quindi a scanso di equivoci l'eventuale etichetta di pericolo,
romontal- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
Sempre, però, a patto che non ci siano più residui della materia pericolosa originariamente contenuta!
alfonsoFG- Membro della community
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
alfonsoFG ha scritto:Sempre, però, a patto che non ci siano più residui della materia pericolosa originariamente contenuta!
non ne sono sicuro perché leggendo l'ultimo capoverso:
3.5.3 Attività di recupero: lavaggio chimico-fisico per l'eliminazione delle sostanze pericolose ed estranee per l'ottenimento dei contenitori metallici per il reimpiego tal quale [R4].3.5.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: contenitori metallici per il reimpiego tal quali per gli usi originari.
l'importante secondo me è che non siano quantitativi significativi
romontal- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
romontal ha scritto:alfonsoFG ha scritto:Sempre, però, a patto che non ci siano più residui della materia pericolosa originariamente contenuta!
non ne sono sicuro perché leggendo l'ultimo capoverso:
3.5.3 Attività di recupero: lavaggio chimico-fisico per l'eliminazione delle sostanze pericolose ed estranee per l'ottenimento dei contenitori metallici per il reimpiego tal quale [R4].3.5.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: contenitori metallici per il reimpiego tal quali per gli usi originari.
l'importante secondo me è che non siano quantitativi significativi
e che naturalmente chi se li piglia sia autorizzato al recupero con autorizzazione espressa
romontal- Utente Attivo
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MauroC- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
MauroC ha scritto:Quoto Romontal!
meno male spero che abbiate risolto la diatriba e che l'espeirenza di 30 anni vi sia utile
romontal- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
La diatriba con Ales è risolta, è stato solo un equivoco, rimane la diatriba TECNICA con Alfonso, lui da come hai letto è molto distante dalle ns interpretazioni
MauroC- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
Ma nel punto 3.5.2 si dice chiaramente: "a patto che non rechino le etichette di pericolo..."
alfonsoFG- Membro della community
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
per questo ho detto di toglierle se i fusti sono pulitialfonsoFG ha scritto:Ma nel punto 3.5.2 si dice chiaramente: "a patto che non rechino le etichette di pericolo..."
romontal- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
MauroC ha scritto:La diatriba con Ales è risolta, è stato solo un equivoco, rimane la diatriba TECNICA con Alfonso, lui da come hai letto è molto distante dalle ns interpretazioni
la definizione di rifiuto è quando chiunque detiene un oggetto o un imballaggio , vuole disfarsene.
ovviamente , questo è pericoloso se ha contenuto materie pericolose.
se tale imballaggio viene bonificato esso puo essere ritilizzato per altri usi.
l'analogia si può fare con le cisterne che trasportano merci pericolose, esse sono pericoloso sino a quando non vengono bonificate da appositoi centri con opportuna certificazione .
al momento della loro fine vita se bonificate vengono riutilizzati per trasporto acque sporche non pericolose.
salvatoreadr66- Nuovo Utente
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
Comunque stiamo facendo un pò di confusione secondo me, e tra un pò non ne veniamo più fuori.
Vi faccio un esempio pratico.
Contenitore in metallo contenente una colla liquida, il conteniore ha l'etichetta di pericolo che segnala che la colla è Xi o meglio R 37(irritante per la pelle), secondo te voi (in particolare Alfonso) questo contenitore è a prescindere pericoloso 150110*??
Vi faccio un esempio pratico.
Contenitore in metallo contenente una colla liquida, il conteniore ha l'etichetta di pericolo che segnala che la colla è Xi o meglio R 37(irritante per la pelle), secondo te voi (in particolare Alfonso) questo contenitore è a prescindere pericoloso 150110*??
MauroC- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
@Mauro: si, è pericoloso "per natura"...amenocché non sia stato ripulito (bonificato) dai residui del collante (come si faccia, esula, per ora, da questo contesto! )
alfonsoFG- Membro della community
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
quindi 15.01.10*!
@ Salvatore adr66: condivido l'analogia con l'ADR!
Buonaserata!
@ Salvatore adr66: condivido l'analogia con l'ADR!
Buonaserata!
alfonsoFG- Membro della community
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
Bene Alfonso, il tuo ragionamento fin qui è giusto, però...
Il collante in questione viene utilizzato in una macchina incollatrice, la parte in eccesso viene raccolta e avviata a smaltimento (dato che si indurisce).
Ora visto che gli adesivi hanno un cer specchio 080409/080410 , ho provveduto a far analizzare un campione, ebbene il rifiuto costituito dal collante è risultato non pericoloso ossia 080410 perchè in verità contiene pochissimo solvente (la colla in questione è detta ad acqua, la frase di pericolso R 37 è riferita comunque ai suoi componenti che possono creare problemi alla pelle)
detto ciò come la mettiamo??
Smaltisco la colla come un "non pericoloso", visto che le analisi mi indicano questo (e dato che in questo coso il codice specchio mi da questa possibilità) e il suo imballaggio come un pericoloso??
A me sembra proprio una contraddizione, tu che ne pensi?
Il collante in questione viene utilizzato in una macchina incollatrice, la parte in eccesso viene raccolta e avviata a smaltimento (dato che si indurisce).
Ora visto che gli adesivi hanno un cer specchio 080409/080410 , ho provveduto a far analizzare un campione, ebbene il rifiuto costituito dal collante è risultato non pericoloso ossia 080410 perchè in verità contiene pochissimo solvente (la colla in questione è detta ad acqua, la frase di pericolso R 37 è riferita comunque ai suoi componenti che possono creare problemi alla pelle)
detto ciò come la mettiamo??
Smaltisco la colla come un "non pericoloso", visto che le analisi mi indicano questo (e dato che in questo coso il codice specchio mi da questa possibilità) e il suo imballaggio come un pericoloso??
A me sembra proprio una contraddizione, tu che ne pensi?
MauroC- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
A voler sottilizzare, romontal, la "diatriba" (poi, non so perché, al posto tuo ha risposto MauroC….) è scaturita proprio dal tuo suggerimento di lavare i contenitori con solventi, senza poi specificare che cosa ne fai del liquido che risulta dal lavaggio, e dall'altro suggerimento di "togliere l'etichetta"....suggerimenti che a me sembrano un po' disinvolti fatti a un produttore. Non sono operazioni dello smaltitore/recuperatore?romontal ha scritto:io, se posso inserirmi restando fuori della diatriba
Comunque, andiamo oltre….Non mi sono inserita nell’argomento tanto per…., ma perché mi interessa come produttore. E cerco di capire.
Attribuire un codice di pericolosità, non implica necessariamente che poi il rifiuto non possa essere recuperato. Viceversa, il codice 150104 – che riguarda imballaggi metallici - potrebbe anche non essere recuperato, ma smaltito.romontal ha scritto:direi che se sono puliti o con residui non significativi di olio li manderei a recupero ma chiaramnete non con quel CER perchè è pericoloso) bensì, in accordo al DM 05.02.98 e s.m.i., con CER 150104
3.5 Tipologia: rifiuti costituiti da imballaggi, fusti, latte, vuoti, lattine di materiali ferrosi e non ferrosi e acciaio anche stagnato [150104]
3.5.1 Provenienza: attività industriali, agricole, commerciali e di servizi; raccolta differenziata da rifiuti urbani.
3.5.2 Caratteristiche del rifiuto: contenitori in metallo, con esclusione dei contenitori etichettati come pericolosi ai sensi della legge 29 maggio 1974, n. 256, decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre, n. 927 e successive modifiche e integrazioni, esenti da PCB, PCT e con oli o materiali presenti all'origine in concentrazioni inferiori al 5% in peso, non radioattivo ai sensi del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230.
3.5.3 Attività di recupero: lavaggio chimico-fisico per l'eliminazione delle sostanze pericolose ed estranee per l'ottenimento dei contenitori metallici per il reimpiego tal quale [R4].
3.5.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: contenitori metallici per il reimpiego tal quali per gli usi originari.
e togliendo quindi a scanso di equivoci l'eventuale etichetta di pericolo,
Il produttore ha la responsabilità di attribuire il codice, ma solo all’atto del conferimento va indicato se andrà a recupero o smaltimento e, a quanto mi consta sapere, lo dice il destinatario.
Al paragrafo 3.5.3 si fa riferimento alle attività di recupero, ma non prescinde da quanto detto al paragrafo precedente e dalle esclusioni ivi citate.
Scusa, Mauro, non capisco.MauroC ha scritto:Il collante in questione viene utilizzato in una macchina incollatrice, la parte in eccesso viene raccolta e avviata a smaltimento (dato che si indurisce).
Ora visto che gli adesivi hanno un cer specchio 080409/080410 , ho provveduto a far analizzare un campione, ebbene il rifiuto costituito dal collante è risultato non pericoloso ossia 080410 perchè in verità contiene pochissimo solvente (la colla in questione è detta ad acqua, la frase di pericolso R 37 è riferita comunque ai suoi componenti che possono creare problemi alla pelle)
detto ciò come la mettiamo??
Smaltisco la colla come un "non pericoloso", visto che le analisi mi indicano questo (e dato che in questo coso il codice specchio mi da questa possibilità) e il suo imballaggio come un pericoloso??
A me sembra proprio una contraddizione, tu che ne pensi?
Se la scheda di sicurezza del prodotto riporta una frase si pericolo e il prodotto originale non subisce modifiche nei suoi componenti, come fa il laboratorio a ignorare quel che riporta la scheda di sicurezza? Anzi, se la colla, durante il processo produttivo, non va a mescolarsi con altri prodotti, perché fare le analisi?
Qui ho trovato quella che mi sembra un’ottima disamina dell’argomento:
http://www.mercipericolose.it/articoli/48-rifiuti/146-gli-imballaggi-sporchi-cer-150110
ales- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
Il laboratorio non ignora nulla, la colla è al lattice, percui non ha particolari componenti da rendere il rifiuto pericoloso, percentuale di solventi in peso ecc., ma è vero che sulla scheda si sicurezza e sul contenitore è evidenziato che potrebbe dare irritazioni per contatto con il relativo simbolo.
Poi è vero che la colla non subisce alterazioni, ma purtroppo per lo smaltimento al cliente viene chiesto il certificato analitico, la scheda di sicurezza non basta! Ho fatto guerre in questo senso, Perche secondo me non servirebbero le analisi, visto che già so cosa contiene rifiuto, ma purtroppo o faceva le analisi o si doveva mangiare la colla.
Articolo interessante, Peró si dovrebbe a questo punto dire cosa si intende per sostanza pericolosa
Poi è vero che la colla non subisce alterazioni, ma purtroppo per lo smaltimento al cliente viene chiesto il certificato analitico, la scheda di sicurezza non basta! Ho fatto guerre in questo senso, Perche secondo me non servirebbero le analisi, visto che già so cosa contiene rifiuto, ma purtroppo o faceva le analisi o si doveva mangiare la colla.
Articolo interessante, Peró si dovrebbe a questo punto dire cosa si intende per sostanza pericolosa
MauroC- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
Dubito che il produttore di una sostanza abbia convenienza a complicarsi la vita inserendo frasi di rischio nelle schede di sicurezza secondo le direttive CE, se non necessario.MauroC ha scritto:
Articolo interessante, Peró si dovrebbe a questo punto dire cosa si intende per sostanza pericolosa
Il laboratorio che analizza sostanze miscelate/diluite nel processo produttivo dovrà attenersi alle medesime norme e terrà in debito conto anche le schede di sicurezza dei prodotti originari prima di dare il proprio responso.
Che altro? (lo chiedo per sapere e colmare le mie lacune, non per altro....)
ales- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
Discussione molto interessante che seguo da giorni senza intervenire (perché probabilmente ne so meno di voi).
Intervengo adesso solo per segnalarvi che ho letto l'articolo postato da ales con link di riferimento. Volevo salvarlo come .mht sul pc ma l'antivirus (Avira, versione free) mi ha segnalato un malaware non meglio identificato. Potrebbe essere un falso allarme, ma ho pensato di avvisare.
E già che ci sono, provo comunque a dire la mia nel merito della questione.
Mi sembra che le argomentazioni di chi dice che debba usarsi codice 15.01.10* perché non si tratta di voce a specchio siano valide, anche se qualcuno (ad esempio MauroC) potrebbe obiettare che se non esiste un limite in percentuale, anche tracce di sostanza pericolosa renderebbero l'imballaggio pericoloso. E anche una sola molecola. Però è evidente che bisogna metterci anche un po' di buon senso.
Non mi sembrano invece contraddirsi le osservazioni degli articolisti con la versione di MauroC quando dice che la sostanza la cui analisi è risultata non pericolosa (sebbene con frase di rischio sull'imballaggio) non può rendere pericoloso un rifiuto costituito da quella sostanza (non pericolosa) e un involucro di metallo. E infatti dicono giustamente che la pericolosità del rifituo non è questione di etichettatura. Quindi, nonostante la frase di rischio, se tu hai fatto delle analisi che ti dicono che quella sostanza non è pericolosa, il tuo imballaggio non contiene sostanze pericolose, e quindi non è un 15.01.10* (io a quel punto, forte dell'analisi, trascurerei il contenuto e attribuirei un 15.01.04, come se fosse vuoto).
Detto questo, chiudo ribadendo che da un punto di vista giuridico sono portato a concordare con i "pericolosisti". da un punto di vista pratico però, porto anche la mia piccola eserienza di clienti che hanno imballaggi metallici (latte) con residui di sostanze pericolose (in minima parte) e vogliono classificarli 15.01.04 richiamando (in maniera forzata) il discorso delle percentuali. Non hanno avuto ancora controlli delle autorità, ma hanno certificatori (anche sufficientemente seri) che non hanno mai battuto ciglio. E gli impianti che utilizzano per il recupero/smaltimento li accettano senza problemi (ma questo non è necessariamente significativo).
Ecco, tutto ciò più che altro per segnalare il virus (visto che il mio contributo non risolve granché).
Intervengo adesso solo per segnalarvi che ho letto l'articolo postato da ales con link di riferimento. Volevo salvarlo come .mht sul pc ma l'antivirus (Avira, versione free) mi ha segnalato un malaware non meglio identificato. Potrebbe essere un falso allarme, ma ho pensato di avvisare.
E già che ci sono, provo comunque a dire la mia nel merito della questione.
Mi sembra che le argomentazioni di chi dice che debba usarsi codice 15.01.10* perché non si tratta di voce a specchio siano valide, anche se qualcuno (ad esempio MauroC) potrebbe obiettare che se non esiste un limite in percentuale, anche tracce di sostanza pericolosa renderebbero l'imballaggio pericoloso. E anche una sola molecola. Però è evidente che bisogna metterci anche un po' di buon senso.
Non mi sembrano invece contraddirsi le osservazioni degli articolisti con la versione di MauroC quando dice che la sostanza la cui analisi è risultata non pericolosa (sebbene con frase di rischio sull'imballaggio) non può rendere pericoloso un rifiuto costituito da quella sostanza (non pericolosa) e un involucro di metallo. E infatti dicono giustamente che la pericolosità del rifituo non è questione di etichettatura. Quindi, nonostante la frase di rischio, se tu hai fatto delle analisi che ti dicono che quella sostanza non è pericolosa, il tuo imballaggio non contiene sostanze pericolose, e quindi non è un 15.01.10* (io a quel punto, forte dell'analisi, trascurerei il contenuto e attribuirei un 15.01.04, come se fosse vuoto).
Detto questo, chiudo ribadendo che da un punto di vista giuridico sono portato a concordare con i "pericolosisti". da un punto di vista pratico però, porto anche la mia piccola eserienza di clienti che hanno imballaggi metallici (latte) con residui di sostanze pericolose (in minima parte) e vogliono classificarli 15.01.04 richiamando (in maniera forzata) il discorso delle percentuali. Non hanno avuto ancora controlli delle autorità, ma hanno certificatori (anche sufficientemente seri) che non hanno mai battuto ciglio. E gli impianti che utilizzano per il recupero/smaltimento li accettano senza problemi (ma questo non è necessariamente significativo).
Ecco, tutto ciò più che altro per segnalare il virus (visto che il mio contributo non risolve granché).
zesec- Moderatore e Partner
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
Grazie zesec, sempre meglio controllare!zesec ha scritto:Ecco, tutto ciò più che altro per segnalare il virus (visto che il mio contributo non risolve granché).
Ho appena fatto il salvataggio (prima non l'avevo fatto) e Kaspersky Antivirus (a pagamento) non ha fatto una piega.
ciao
ales- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
La discussione è davvero inteessante, ringrazio tutti per avermi fatto ragionare in maniera diversa da come la pensavo fino a questo momento.
@Ales, tu mi scrivi:
"Dubito che il produttore di una sostanza abbia convenienza a complicarsi la vita inserendo frasi di rischio nelle schede di sicurezza secondo le direttive CE, se non necessario."
Infatti nessuno dice che non è necessario, il produttore ha messo il simbolo Xi R 37 perchè la sostanza contiene un componente che può risultare irritante per la pelle.
Poi dici:
"Il laboratorio che analizza sostanze miscelate/diluite nel processo produttivo dovrà attenersi alle medesime norme e terrà in debito conto anche le schede di sicurezza dei prodotti originari prima di dare il proprio responso".
Certo che ne tiene conto, però in questo caso il componente che da irritazione è in percentuale bassa, per cui anche se il prodotto deve venire etichettato, perchè potrebbe dare problemi per la salute dell'uomo, ai fini della normativa di classificazione del rifiuto lo stesso risulta non pericoloso.
Spero di essermi spiegato
@Ales, tu mi scrivi:
"Dubito che il produttore di una sostanza abbia convenienza a complicarsi la vita inserendo frasi di rischio nelle schede di sicurezza secondo le direttive CE, se non necessario."
Infatti nessuno dice che non è necessario, il produttore ha messo il simbolo Xi R 37 perchè la sostanza contiene un componente che può risultare irritante per la pelle.
Poi dici:
"Il laboratorio che analizza sostanze miscelate/diluite nel processo produttivo dovrà attenersi alle medesime norme e terrà in debito conto anche le schede di sicurezza dei prodotti originari prima di dare il proprio responso".
Certo che ne tiene conto, però in questo caso il componente che da irritazione è in percentuale bassa, per cui anche se il prodotto deve venire etichettato, perchè potrebbe dare problemi per la salute dell'uomo, ai fini della normativa di classificazione del rifiuto lo stesso risulta non pericoloso.
Spero di essermi spiegato
MauroC- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
@MauroC
Ti sei spiegato. Grazie.
Da produttore, mi affido al parere del consulente ambientale oppure dell’impianto destinatario. Non sempre, si sa, i pareri collimano (lo si legge anche sulle pagine di questo forum), per cui, se ne ho l'opportunità, cerco di fare un minimo di approfondimento.
Ti sei spiegato. Grazie.
Da produttore, mi affido al parere del consulente ambientale oppure dell’impianto destinatario. Non sempre, si sa, i pareri collimano (lo si legge anche sulle pagine di questo forum), per cui, se ne ho l'opportunità, cerco di fare un minimo di approfondimento.
ales- Utente Attivo
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
come si fa a fare delle analisi ad un fusto metallico che conteneva olio se poi alla fine olio non c'è perchè viene aspirato tutto!?e se ne rimane è un velo?
chiedo a te MauroC...come hai fatto a fare le analisi?!
così le faccio fare anche io...e di fronte a un parere chimico nessuno può dir niente!(perchè la vedo come te, i fusti li catalogherei come non pericolosi!)
altra cosa, sapete se per esempio le ditte che forniscono taniche di olio le riprendono? ho pensato, ma magari mi sbaglio e parlo da inesperta, che forse si possa fare un accordo: mi dai tot e ti restituisco tot!vi è mai capitato !?
ormai questo forum sta diventando una droga per me!!!lo leggo tutti i giorni!
ciao a tutti
chiedo a te MauroC...come hai fatto a fare le analisi?!
così le faccio fare anche io...e di fronte a un parere chimico nessuno può dir niente!(perchè la vedo come te, i fusti li catalogherei come non pericolosi!)
altra cosa, sapete se per esempio le ditte che forniscono taniche di olio le riprendono? ho pensato, ma magari mi sbaglio e parlo da inesperta, che forse si possa fare un accordo: mi dai tot e ti restituisco tot!vi è mai capitato !?
ormai questo forum sta diventando una droga per me!!!lo leggo tutti i giorni!
ciao a tutti
alessandra sistri- Nuovo Utente
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Re: contenitori di sostanze pericolosi, sono rifiuti pericolosi
@alessandra sistri
Io sono un consulente, collaboro con un laboratorio di analisi chimiche, non entro in merito alle analisi, ne sui criteri ne sulle metodologie, quello è compito del laboratorio.
Io prendo solo in fusto (naturalmente un fusto che sia rappresentativo degli altri stoccati), lo porto in laboratorio, gli dico il cliente, la provenienza, altre informazioni ecc, loro fanno le analisi e mi fanno una certificazione dove mi indicano le sostanze che hanno trovato, il codice cer ecc.
Con questo discorso non mi voglio lavare le mani, ma se un laboratorio (certicato sinal) mi da un certificato, io lo prendo per buono, l'unica non precisissima è al limite il fatto del campionamento, prendere un campione rappresentativo non è mai semplice, ma anche per campionare un rifiuto basta seguire le norme uni
Io sono un consulente, collaboro con un laboratorio di analisi chimiche, non entro in merito alle analisi, ne sui criteri ne sulle metodologie, quello è compito del laboratorio.
Io prendo solo in fusto (naturalmente un fusto che sia rappresentativo degli altri stoccati), lo porto in laboratorio, gli dico il cliente, la provenienza, altre informazioni ecc, loro fanno le analisi e mi fanno una certificazione dove mi indicano le sostanze che hanno trovato, il codice cer ecc.
Con questo discorso non mi voglio lavare le mani, ma se un laboratorio (certicato sinal) mi da un certificato, io lo prendo per buono, l'unica non precisissima è al limite il fatto del campionamento, prendere un campione rappresentativo non è mai semplice, ma anche per campionare un rifiuto basta seguire le norme uni
MauroC- Utente Attivo
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