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Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
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Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
La figura del Responsabile Tecnico dell'impianto (ex categoria 6: gestione di impianti ...), in alcune regioni veniva definita richiamando il D.M. 28 aprile 1998 n. 406 e la delibere dell’Albo (n. 3 del 16/07/1999) adesso se uno decide di fare il responsabile tecnico di un impianto quale requisiti deve avere considerato che la ex categoria 6 dell'albo è stata abrogata.
sarabai- Utente Attivo
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
Direi che prevalentemente dovrebbe saperlo fare e pure avere un po' di esperienza dimostrabile...
E' vero che la delibera è stata abrogata, però i concetti che ci stavano dentro non sono svaniti dall'Universo e possono sempre essere utilizzati come linea guida...
E' vero che la delibera è stata abrogata, però i concetti che ci stavano dentro non sono svaniti dall'Universo e possono sempre essere utilizzati come linea guida...
isamonfroni- Moderatrice
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
La ringrazio della risposta, il dilemma sta nel fatto che per fare il Responsabile Tecnico per il trasporto, intermediazione e bonifica dei rifiuti, attualmente, si deve sostenere un esame all'Albo Gestori Ambientale (esame che come dimostrano i risultati non è da sottovalutare) mentre per poter gestire un impianto rifiuti (autorizzato in semplificata, ordinaria o AIA) con le vecchie regole basta avere il titolo di studio e delle autocertificazioni, senza che nessuno verifichi realmente la preparazione del tecnico (nessun esame).
Al fine di poter valorizzare la categoria dei tecnici ambientali potrebbe essere un'ottima occasione proporre che i responsabili tecnici degli impianti sostengano un esame che li qualifichi (es. Albo gestori Ambientali con le stesse regole e tempistiche); in questo modo ci sarebbe una maggiore preparazione del personale e più lavoro per i tecnici preparati.
Se il Responsabile Tecnico per il trasporto, intermediazione e bonifica dei rifiuti deve sostenere un esame e aggiornarsi periodicamente, per logica, anche il RT dell'impianto rifiuti deve seguire le stesse regole.
Cosa ne pensate?
Al fine di poter valorizzare la categoria dei tecnici ambientali potrebbe essere un'ottima occasione proporre che i responsabili tecnici degli impianti sostengano un esame che li qualifichi (es. Albo gestori Ambientali con le stesse regole e tempistiche); in questo modo ci sarebbe una maggiore preparazione del personale e più lavoro per i tecnici preparati.
Se il Responsabile Tecnico per il trasporto, intermediazione e bonifica dei rifiuti deve sostenere un esame e aggiornarsi periodicamente, per logica, anche il RT dell'impianto rifiuti deve seguire le stesse regole.
Cosa ne pensate?
sarabai- Utente Attivo
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
Francamene ne penso tutto il male possibile.
Io credo di essere un tecnico serio e molto preparato.
Lavoro nel settore da almeno 30 anni, ho fatto il Responsabile Tecnico per 7 impianti contemporaneamente, tutti in AIA e pure il RT all'albo gestori in tutte le categorie in classe A e B.
Nei miei rapporti con gli Enti di controllo mi è stata sempre riconosciuta professionalità e preparazione (e questa quando c'è si vede subito, senza bisogno di esami e di crocette), ho tenuto corsi anche di alto livello e, financo, partecipato alla stesura di norme.
Eppure, a causa del fallimento dell'azienda in cui stavo, ho perso gli incarichi di RT che avevo all'Albo e, quando è arrivato il fatidico 16 ottobre 2017 mi sono ritrovata praticamente senza abilitazioni (solo categorie bassissime) e oggi dovrei rimettermi a fare l'esame con le crocette, stupido e nozionistico e dall'esito assai incerto [credo che ormai tutti sappiano come si deve fare per superarlo... ].
No, grazie, non è un test in cui mi si chiede di sapere a memoria un comma di un articolo [visto che so perfettamente su quale testo andare a rileggerlo] che misura la mia preparazione in materia, la mia capacità di comprendere a tutto campo la tematica ambientale, la mia capacità di interloquire alla pari con gli Enti tecnici e di confutare affermazioni apodittiche con le quali mi trovo spesso a confrontarmi durante le CdS o le ispezioni.
Io credo di essere un tecnico serio e molto preparato.
Lavoro nel settore da almeno 30 anni, ho fatto il Responsabile Tecnico per 7 impianti contemporaneamente, tutti in AIA e pure il RT all'albo gestori in tutte le categorie in classe A e B.
Nei miei rapporti con gli Enti di controllo mi è stata sempre riconosciuta professionalità e preparazione (e questa quando c'è si vede subito, senza bisogno di esami e di crocette), ho tenuto corsi anche di alto livello e, financo, partecipato alla stesura di norme.
Eppure, a causa del fallimento dell'azienda in cui stavo, ho perso gli incarichi di RT che avevo all'Albo e, quando è arrivato il fatidico 16 ottobre 2017 mi sono ritrovata praticamente senza abilitazioni (solo categorie bassissime) e oggi dovrei rimettermi a fare l'esame con le crocette, stupido e nozionistico e dall'esito assai incerto [credo che ormai tutti sappiano come si deve fare per superarlo... ].
No, grazie, non è un test in cui mi si chiede di sapere a memoria un comma di un articolo [visto che so perfettamente su quale testo andare a rileggerlo] che misura la mia preparazione in materia, la mia capacità di comprendere a tutto campo la tematica ambientale, la mia capacità di interloquire alla pari con gli Enti tecnici e di confutare affermazioni apodittiche con le quali mi trovo spesso a confrontarmi durante le CdS o le ispezioni.
isamonfroni- Moderatrice
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
La risposta di Isa Monfroni mi sollecita a pronunciarmi su due questioni.
1) La prima riguarda gli esami a quiz. Ormai gli esami, che siano quelli scolastici o quelli per ottenere un'abilitazione, quelli per ottenere un posto di lavoro o quelli per avere la patente di guida, ecc., ecc. sono in gran parte basati sui quiz. E credo che sia difficile tornare indietro (indipendentemente dall'opinione di Isa Monfroni e della mia). Però sarebbe (è) doveroso che i quiz siano, almeno in grandissima parte, legati alle realtà alle quali si applicano e non a cervellotiche situazioni o ad interpretazioni da raffinati giuristi o, ancora peggio, ad astruse nozioni tecnico-scientifiche
2) La seconda riguarda la possibilità (per me necessità) di poter avere a disposizione, durante gli esami, i testi di riferimento(a tale proposito cito ad esempio gli esami per i consulenti per la sicurezza dei trasporti stradali di merci pericolose, per i quali è consentito di avere a disposizione il testo dell'ADR). Altrimenti ci si deve affidare solo alla memoria (e non alla professionalità). Senza tener conto del fatto che sfido chiunque, compresi i "soloni" che preparano i quiz, a gestire il lavoro senza avere, sul tavolo, o sul PC, o sul tablet, le norme alle quali fare riferimento
(delenda Carthago): qualche iniziativa dalle associazioni professionali ?
1) La prima riguarda gli esami a quiz. Ormai gli esami, che siano quelli scolastici o quelli per ottenere un'abilitazione, quelli per ottenere un posto di lavoro o quelli per avere la patente di guida, ecc., ecc. sono in gran parte basati sui quiz. E credo che sia difficile tornare indietro (indipendentemente dall'opinione di Isa Monfroni e della mia). Però sarebbe (è) doveroso che i quiz siano, almeno in grandissima parte, legati alle realtà alle quali si applicano e non a cervellotiche situazioni o ad interpretazioni da raffinati giuristi o, ancora peggio, ad astruse nozioni tecnico-scientifiche
2) La seconda riguarda la possibilità (per me necessità) di poter avere a disposizione, durante gli esami, i testi di riferimento(a tale proposito cito ad esempio gli esami per i consulenti per la sicurezza dei trasporti stradali di merci pericolose, per i quali è consentito di avere a disposizione il testo dell'ADR). Altrimenti ci si deve affidare solo alla memoria (e non alla professionalità). Senza tener conto del fatto che sfido chiunque, compresi i "soloni" che preparano i quiz, a gestire il lavoro senza avere, sul tavolo, o sul PC, o sul tablet, le norme alle quali fare riferimento
(delenda Carthago): qualche iniziativa dalle associazioni professionali ?
benassaisergio- Utente Attivo
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
Caro ing. Benassai, questa volta concordo con Lei completamente e non soltanto perchè abbiamo i capelli dello stesso colore...
Comunque esistono anche esami a quiz abbastanza intelligenti, per esempio quello per acquisire l'abilitazione a dirigente dell'autotrasporto merci [perlomeno lo era quando lo feci io 12 anni fa], è vero che ci sono i quiz, ma sono superabili con il ragionamento e con la professionalità e poi esiste il "caso pratico" che consente alla commissione di valutare se il candidato sa di cosa sta parlando oppure se si è limitato a mandare a memoria le risposte.
Purtroppo noto che il quiz dell'albo sono stati creati con lo stesso software che permette di scrivere migliaia di emendamenti ad un articolo di legge con un solo click e questo mi offende profondamente, soprattutto mi offende pensare a quanto siano stati pagati i "geni" che hanno partorito i quiz.
Mi pare ovvio che nessuno possa lavorare in modo professionale [e certamente non soltanto in materia ambientale] senza poter consultare o disporre dei testi di riferimento...
Comunque esistono anche esami a quiz abbastanza intelligenti, per esempio quello per acquisire l'abilitazione a dirigente dell'autotrasporto merci [perlomeno lo era quando lo feci io 12 anni fa], è vero che ci sono i quiz, ma sono superabili con il ragionamento e con la professionalità e poi esiste il "caso pratico" che consente alla commissione di valutare se il candidato sa di cosa sta parlando oppure se si è limitato a mandare a memoria le risposte.
Purtroppo noto che il quiz dell'albo sono stati creati con lo stesso software che permette di scrivere migliaia di emendamenti ad un articolo di legge con un solo click e questo mi offende profondamente, soprattutto mi offende pensare a quanto siano stati pagati i "geni" che hanno partorito i quiz.
Mi pare ovvio che nessuno possa lavorare in modo professionale [e certamente non soltanto in materia ambientale] senza poter consultare o disporre dei testi di riferimento...
isamonfroni- Moderatrice
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
Ciao Isa, condivido parola per parola il tuo post,
e ben comprendo il disappunto per aver "perso" i requisiti di RT semplicemente perchè alla data in cui l'Albo ha scattato la fatidica fotografia non si era in carica, mentre magari lo si è stati fino al giorno prima....
Una colossale assurdità. Tanto più che l'Albo è in grado, con i suoi potenti mezzi, di tenere il conto dell'esperienza accumulata dai vari RT.... quindi esiste uno "storico" a cui fare riferimento.... ma allora: che tale storico comprenda anche la massima classe conseguita durante la propria esperienza lavorativa!
Che sia una norma costruita ad hoc per alimentare il solito business degli esami: trasferte, alberghi, commissioni.....? Ma nell'interesse di pochi si bloccano le attività di molti....
Questo stato di cose, inoltre, limita la concorrenza e costituisce ostacolo all'attività delle imprese: rischiamo di perdere dei clienti perchè siamo i loro RT, ma non possiamo soddisfare immediatamente la loro necessità di fare aumenti di classe.... Ovviamente non per mancanza di competenze ma perchè non abbiamo FATTO L'ESAME!
Anche io credo di parlare non da incompetente: 15 anni di esperienza vera nel settore, quotidianità nei rapporti con l'Albo e la relativa burocrazia, e con riferimento a quanto scrive il dott. Benassai ho anche sostenuto positivamente l'esame da consulente ADR - al primo colpo: l'esame non è affatto banale, ma si è confortati dal fatto di poter disporre del proprio strumento di lavoro... il Regolamento. Se lo si sa usare, l'esame lo si passa... punto.
PERCHE' questa riforma? perchè l'han fatta così?
Sono sconfortatissima....
e ben comprendo il disappunto per aver "perso" i requisiti di RT semplicemente perchè alla data in cui l'Albo ha scattato la fatidica fotografia non si era in carica, mentre magari lo si è stati fino al giorno prima....
Una colossale assurdità. Tanto più che l'Albo è in grado, con i suoi potenti mezzi, di tenere il conto dell'esperienza accumulata dai vari RT.... quindi esiste uno "storico" a cui fare riferimento.... ma allora: che tale storico comprenda anche la massima classe conseguita durante la propria esperienza lavorativa!
Che sia una norma costruita ad hoc per alimentare il solito business degli esami: trasferte, alberghi, commissioni.....? Ma nell'interesse di pochi si bloccano le attività di molti....
Questo stato di cose, inoltre, limita la concorrenza e costituisce ostacolo all'attività delle imprese: rischiamo di perdere dei clienti perchè siamo i loro RT, ma non possiamo soddisfare immediatamente la loro necessità di fare aumenti di classe.... Ovviamente non per mancanza di competenze ma perchè non abbiamo FATTO L'ESAME!
Anche io credo di parlare non da incompetente: 15 anni di esperienza vera nel settore, quotidianità nei rapporti con l'Albo e la relativa burocrazia, e con riferimento a quanto scrive il dott. Benassai ho anche sostenuto positivamente l'esame da consulente ADR - al primo colpo: l'esame non è affatto banale, ma si è confortati dal fatto di poter disporre del proprio strumento di lavoro... il Regolamento. Se lo si sa usare, l'esame lo si passa... punto.
PERCHE' questa riforma? perchè l'han fatta così?
Sono sconfortatissima....
silvia- Utente Attivo
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Data d'iscrizione : 22.02.10
Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
Ciao Silviasilvia ha scritto:
PERCHE' questa riforma? perchè l'han fatta così?
Sono sconfortatissima....
immagino e condivido lo sconforto...
Come sempre l'dea era buona (definire requisiti univoci per il RT) ma lo strumento utilizzato per attuarla è risultato abnorme...
isamonfroni- Moderatrice
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Data d'iscrizione : 18.10.10
Età : 67
Località : roma
Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
non è tanto irritante dover fare quiz per dimostrare di sapere qualcosa per cui si lavora da 10-15 anni, quanto avere la consapevolezza che tale idiozia sia stata pensata negli stessi ambienti che hanno permesso a ministri senza alcuna preparazione come istruzione e salute di ricoprire incarichi senza averne le minime capacità...
questo è irritante... due pesi e due misure per far mangiare sempre gli stessi....
dal canto mio non farò mai il RT, per ripicca, è finita l'epoca delle crocette e dei voti che qualcuno vuole darmi invece che mettermi alla prova sul campo... questo è quanto.
questo è irritante... due pesi e due misure per far mangiare sempre gli stessi....
dal canto mio non farò mai il RT, per ripicca, è finita l'epoca delle crocette e dei voti che qualcuno vuole darmi invece che mettermi alla prova sul campo... questo è quanto.
fullmetalpanic- Utente Attivo
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Località : milano
Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
Concordo con ISA e Benassai.
Per ora sto alla finestra ad osservare (lavorativamente mi arrangio con altro) anche se capisco le difficoltà dei colleghi.
Spero di veder presto passare il cadavere della "riforma" lungo il fiume ..
Intanto....
Per ora sto alla finestra ad osservare (lavorativamente mi arrangio con altro) anche se capisco le difficoltà dei colleghi.
Spero di veder presto passare il cadavere della "riforma" lungo il fiume ..
Intanto....
geofranz67- Partner
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
Attendiamo (se già non esiste...) un portale "AAA-cerco-offro-scambio" in cui i RT di classe altolocata si venderanno a peso d'oro... quando quasi nessuno riuscirà a superare il labirinto di crocette!
Qualcuno per ovviare al problema sta pensando di aprire una seconda ragione sociale, così da avere due "classi basse" la cui somma gli consentirà di gestire in maniera regolare il giro d'affari della "classe alta" che non riesce a conseguire per mancanza di RT... (così non perdi clienti - ovviamente li smisti su due società della stessa galassia - e rispetti la legge, ma non hai ovviamente i requisiti per accedere a gare d'appalto in cui è richiesta la "classe alta")
MA VI PAREEEEEEEEEEEEEEEEEE! Questo è Risiko... Anzi, Giochi senza frontiere...
Qualcuno per ovviare al problema sta pensando di aprire una seconda ragione sociale, così da avere due "classi basse" la cui somma gli consentirà di gestire in maniera regolare il giro d'affari della "classe alta" che non riesce a conseguire per mancanza di RT... (così non perdi clienti - ovviamente li smisti su due società della stessa galassia - e rispetti la legge, ma non hai ovviamente i requisiti per accedere a gare d'appalto in cui è richiesta la "classe alta")
MA VI PAREEEEEEEEEEEEEEEEEE! Questo è Risiko... Anzi, Giochi senza frontiere...
silvia- Utente Attivo
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
opppsss ! come si deve fare ? che io sto facendo i quizze con francescana pazienza e non l'ho ancora capito ?isamonfroni ha scritto:... l'esame con le crocette, stupido e nozionistico e dall'esito assai incerto [credo che ormai tutti sappiano come si deve fare per superarlo... ]
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
la butto lì... probabilmente, forse, chissà, frequentare i corsi di formazione che hanno docenti "giusti"?vaghestelledellorsa ha scritto:opppsss ! come si deve fare ? che io sto facendo i quizze con francescana pazienza e non l'ho ancora capito ?isamonfroni ha scritto:... l'esame con le crocette, stupido e nozionistico e dall'esito assai incerto [credo che ormai tutti sappiano come si deve fare per superarlo... ]
PiazzaPulita- Utente Attivo
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
Bravo PiazzaPiazzaPulita ha scritto:la butto lì... probabilmente, forse, chissà, frequentare i corsi di formazione che hanno docenti "giusti"?vaghestelledellorsa ha scritto:opppsss ! come si deve fare ? che io sto facendo i quizze con francescana pazienza e non l'ho ancora capito ?isamonfroni ha scritto:... l'esame con le crocette, stupido e nozionistico e dall'esito assai incerto [credo che ormai tutti sappiano come si deve fare per superarlo... ]
isamonfroni- Moderatrice
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
Se si scorre l’elenco dei promossi di Roma si noterà il nominativo di un “collega” RT che di certo ha una lunga esperienza e credo non abbia seguito alcun corso. Fermo restando l’indignazione per questo sistema credo che bisognerà tutti fare come lui, procedere a testa bassa verso l’ostacolo e fargli vedere di che pasta siamo fatti …. senza attendere il 2020!
Hope- Utente Attivo
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
io non ho riconosciuto nessuno, ma non faccio testo più di tanto...Hope ha scritto:Se si scorre l’elenco dei promossi di Roma si noterà il nominativo di un “collega” RT che di certo ha una lunga esperienza e credo non abbia seguito alcun corso. Fermo restando l’indignazione per questo sistema credo che bisognerà tutti fare come lui, procedere a testa bassa verso l’ostacolo e fargli vedere di che pasta siamo fatti …. senza attendere il 2020!
isamonfroni- Moderatrice
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Re: Responsabile tecnico impianto (art. 208 e 214-216 del Dlgs 152/06)
confermo, ma circola anche la notizia che un RT altrettanto famoso nel Lazio, non sia stato dichiarato idoneo...Hope ha scritto:Se si scorre l’elenco dei promossi di Roma si noterà il nominativo di un “collega” RT che di certo ha una lunga esperienza e credo non abbia seguito alcun corso. Fermo restando l’indignazione per questo sistema credo che bisognerà tutti fare come lui, procedere a testa bassa verso l’ostacolo e fargli vedere di che pasta siamo fatti …. senza attendere il 2020!
per me invece che un esame serio e qualificante appare sempre più simile ad una lotteria
PiazzaPulita- Utente Attivo
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