Ultimi argomenti attivi
» RENTRI: Dubbi e curiositàDa urgada Ieri alle 10:52 pm
» Rentri: conservazione digitale costi
Da Paolo UD Mer Nov 13, 2024 12:09 pm
» Scheda Materiali
Da MagoMerlino Mer Nov 06, 2024 1:48 pm
» capacità finanziaria dimostrabile con la LIPE ?
Da Sciùr Colombo Lun Nov 04, 2024 5:07 pm
» RENTRI: sistemi di geolocalizzazione per il trasporto di rifiuti pericolosi
Da Paolo UD Gio Ott 31, 2024 11:36 am
» Rientri. Trasporti conto terzi
Da Transporter Mer Ott 16, 2024 7:53 pm
» Rnera fondo giallo sui colli di rifiuti pericolosi - responsabilità condivisa?
Da lotus1 Mar Set 17, 2024 1:23 pm
» Mud - Errore sul civico: E' da reinviare?
Da Paolo UD Lun Ago 05, 2024 10:51 am
» 1263 - curiosità
Da lotus1 Ven Ago 02, 2024 11:59 am
» Ritiro rifiuti da privati - Sentenza CdS 29 Maggio 2023 n. 5257
Da skywalker2016 Mar Lug 30, 2024 10:44 am
incidente di Rovigo del 22 settembre 2014
5 partecipanti
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Particolari tipologie di rifiuti :: Argomenti in attesa di sezione
Pagina 1 di 1
incidente di Rovigo del 22 settembre 2014
ho provato a ragionare un po' sopra l'incidente avvenuto ieri vicino Rovigo .
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/rovigo_adria_acido_solforico_esalazioni_operai_morti/notizie/915817.shtml
perché è utile, per quanto tragico, imparare dagli errori altrui. se ne sa molto poco, mi piacerebbero comunque le vostre considerazioni in merito. di seguito le mie:
1. è sempre difficile prevedere le reazioni che faranno due rifiuti, perché già la chimica è complicata di suo, nel nostro campo, purtroppo, è molto peggio. qui sembrerebbe che siano state mescolate due cose incompatibili
2. le reazioni più pericolose, cosa su cui non sempre si riflette abbastanza, sono quelle in fase liquida, che sono molto veloci, e se sviluppano gas di fatto irreversibili e molto difficili da contenere
3. ancora una volta cisterne? (molfetta e tanti altri, anche se qui il caso sembrerebbe un poco diverso)
4. non mi spiego la reazione chimica avvenuta: secondo il capo dei vigili
a parte l'ovvia considerazione che l'ammoniaca non è un acido ma siamo sicuri che mescolando ammoniaca e acido solforico si sviluppi anidride solforosa? io mica tanto
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/rovigo_adria_acido_solforico_esalazioni_operai_morti/notizie/915817.shtml
perché è utile, per quanto tragico, imparare dagli errori altrui. se ne sa molto poco, mi piacerebbero comunque le vostre considerazioni in merito. di seguito le mie:
1. è sempre difficile prevedere le reazioni che faranno due rifiuti, perché già la chimica è complicata di suo, nel nostro campo, purtroppo, è molto peggio. qui sembrerebbe che siano state mescolate due cose incompatibili
2. le reazioni più pericolose, cosa su cui non sempre si riflette abbastanza, sono quelle in fase liquida, che sono molto veloci, e se sviluppano gas di fatto irreversibili e molto difficili da contenere
3. ancora una volta cisterne? (molfetta e tanti altri, anche se qui il caso sembrerebbe un poco diverso)
4. non mi spiego la reazione chimica avvenuta: secondo il capo dei vigili
Secondo il comandante, la nube si è formata da un mix di acidi - acido solforico ed ammoniaca - che vengono impiegati nel trattamento dei reflui industriali per renderli inerti
a parte l'ovvia considerazione che l'ammoniaca non è un acido ma siamo sicuri che mescolando ammoniaca e acido solforico si sviluppi anidride solforosa? io mica tanto
tfrab- Utente Attivo
- Messaggi : 665
Data d'iscrizione : 14.09.11
Età : 51
Località : Centro Italia
Re: incidente di Rovigo del 22 settembre 2014
ne convengo: se fosse stato ammoniaca + acido solforico allora si sarebbe prodotto solfato d'ammonio ed un bel po' di vapore acqueo a causa dell'esotermicità della reazione https://www.youtube.com/watch?v=lsXjzrsuNlMtfrab ha scritto:... ma siamo sicuri che mescolando ammoniaca e acido solforico si sviluppi anidride solforosa? io mica tanto
aspettiamoci ulteriori evoluzioni dal perito del Giudice ... e prendiamo sempre con le pinze le affermazioni a caldo (!) del tipo <<non portavano le mascherine>> !!
Le mascherine ?? quelle di carnevale magari ?? con l'acido solforico ?? povera chimica & povera Italia
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
- Messaggi : 1185
Data d'iscrizione : 27.02.10
Re: incidente di Rovigo del 22 settembre 2014
un'altra grave tragedia evitabile con la conoscenza.
A parte le idiozie chimiche che si leggono in queste circostanze, sperando che qualcuno competente ci faccia sapere ciò che è successo, leggo che i vigili del fuoco non sono potuti intervenire immediatamente per "la nube tossica", con gravi ritardi quindi: ma neanche i VV FF hanno gli autoprotettori e le tute antiacido? Ne bastavano un paio. Non per tutta la squadra!
A parte le idiozie chimiche che si leggono in queste circostanze, sperando che qualcuno competente ci faccia sapere ciò che è successo, leggo che i vigili del fuoco non sono potuti intervenire immediatamente per "la nube tossica", con gravi ritardi quindi: ma neanche i VV FF hanno gli autoprotettori e le tute antiacido? Ne bastavano un paio. Non per tutta la squadra!
homer- Utente Attivo
- Messaggi : 746
Data d'iscrizione : 24.07.10
Re: incidente di Rovigo del 22 settembre 2014
homer ha scritto:un'altra grave tragedia evitabile con la conoscenza.
A parte le idiozie chimiche che si leggono in queste circostanze, sperando che qualcuno competente ci faccia sapere ciò che è successo, leggo che i vigili del fuoco non sono potuti intervenire immediatamente per "la nube tossica", con gravi ritardi quindi: ma neanche i VV FF hanno gli autoprotettori e le tute antiacido? Ne bastavano un paio. Non per tutta la squadra!
è strano non fossero attrezzati. ho lavorato, in alcune occasioni, coi vigili in situazioni di emergenza, e li ho sempre visti equipaggiati di tutto punto. anzi, qualche volta erano anche TROPPO equipaggiati (col senno di poi, quando ti chiamano è ovvio che ti tuteli)
tfrab- Utente Attivo
- Messaggi : 665
Data d'iscrizione : 14.09.11
Età : 51
Località : Centro Italia
Re: incidente di Rovigo del 22 settembre 2014
A parte le idiozie chimiche che si leggono sui giornali, la realtà è che c'è troppa, troppissima gente che è convinta che per gestire un impianto di trattamento di rifiuti (magari pericolosi e magari liquidi) sia sufficiente sapere un po' di 152.
In fondo "che ci vuole"?
E' un concetto che si sente esprimere da più parti e pure tanto spesso.
In teoria che ha fatto anche solo la terza media dovrebbe sapere che una reazione acido/base è di per sè sempre "pericolosa" (nel senso che andrebbe affrontata e gestita con criterio) perchè normalmente esotermica.
Poi (e lo dico per esperienza personale) c'è soltanto da ringraziare il cielo che di incidenti così ne capitano veramente pochi rispetto alle "procedure assurde che si vedono in giro".
Intanto l'acido solforico è un cliente abbastanza fastidioso da maneggiare e pure se nella vasca di "liquami" ci fosse stata soltanto acqua avrebbe dovuto essere versato con estrema attenzione e con l'uso di DPI a protezione delle vie respiratorie perchè crea sempre nebbie acide irritanti.
Conoscendo i miei polli, sarà arrivato lì con la solita "fretta" che contraddistingue gli autotrasportatori, ha aperto la valvola da 4 pollici di scarico della cisterna il che vuol dire che di colpo ha sparato nella vasca tonnellate di acido.
Magari, poi, è pure successo che il titolo dell'acido consegnato non fosse giusto, per un errore di fornitura e invece di quello industriale gli hanno mandato quello "fumante" (è successo a me parecchi anni fa) ed ecco lì che il festival delle nubi tossiche è assicurato.
E va già bene che non c'è stata (a quanto pare) un'esplosione.
In fondo "che ci vuole"?
E' un concetto che si sente esprimere da più parti e pure tanto spesso.
In teoria che ha fatto anche solo la terza media dovrebbe sapere che una reazione acido/base è di per sè sempre "pericolosa" (nel senso che andrebbe affrontata e gestita con criterio) perchè normalmente esotermica.
Poi (e lo dico per esperienza personale) c'è soltanto da ringraziare il cielo che di incidenti così ne capitano veramente pochi rispetto alle "procedure assurde che si vedono in giro".
Intanto l'acido solforico è un cliente abbastanza fastidioso da maneggiare e pure se nella vasca di "liquami" ci fosse stata soltanto acqua avrebbe dovuto essere versato con estrema attenzione e con l'uso di DPI a protezione delle vie respiratorie perchè crea sempre nebbie acide irritanti.
Conoscendo i miei polli, sarà arrivato lì con la solita "fretta" che contraddistingue gli autotrasportatori, ha aperto la valvola da 4 pollici di scarico della cisterna il che vuol dire che di colpo ha sparato nella vasca tonnellate di acido.
Magari, poi, è pure successo che il titolo dell'acido consegnato non fosse giusto, per un errore di fornitura e invece di quello industriale gli hanno mandato quello "fumante" (è successo a me parecchi anni fa) ed ecco lì che il festival delle nubi tossiche è assicurato.
E va già bene che non c'è stata (a quanto pare) un'esplosione.
_________________
Un vale più di mille parole!
Ma, a volte è ancora meglio!
isamonfroni- Moderatrice
- Messaggi : 12744
Data d'iscrizione : 18.10.10
Età : 67
Località : roma
Re: incidente di Rovigo del 22 settembre 2014
dal forum dei miei "amichetti di sicurezza" ho appreso che parrebbe (il periodo ipotetico è d'obbligo, come sempre per le notizie di stampa) si sia trattato appunto di errata valutazione di Rischio Chimico, aspetto tipicamente sicurezza ben prima che salute.
Anche a me risulta che acido solforico + ammoniaca diano solfato di ammonio, e pure che lo diano con modalità fortemente esotermiche come accade -piuttosto di consueto -per la formazione di sali da acidi + basi forti. Ma si vede che isa ed io abbiamo frequentato le stesse scuole , anche se lei moooooltoooo dopo di me
Piuttosto, anche io avrei qualcosetta da chiosare sugli impianti di depurazione rifiuti/reflui liquidi, segnatamente sulla loro progettazione.
Mi è toccato, in passato, di dovere rinunciare ad incarichi professionali presso (sedicenti) impianti di trattamento dove in una unica serie di vasche si depuravano fetenzie liquide assolutamente diverse, talvolta addirittura le une con le altre...
Di certo, la fase progettuale ha la sua valenza: ma comunque, anche prima che il trattamento di reflui/rifiuti liquidi diventasse impianto facilmente soggetto ad AIA (e io parlo di quell'epoca lì), questo tipo di impianti era ed è soggetto ad autorizzazione. Per me concettualmente inammissibile, e quando io non sono d'accordo sulla gestione aziendale se non c'è volontà o intenzione di seguire le mie poche ma definite convinzioni io non mi lascio convincere dall'emolumento, continuo ad avere una grande opinione dei miei doveri professionali.
L'aggiunta che mi viene quindi da fare, oltre a quanto già emerso sin qui e soprattutto quotando Isa quando scrive
è: già è grave che ci sia chi spaccia 2 o anche 3 vasche in fila come impianto di depurazione, ma anche di recupero R2/R5/R9 o smaltimento D8 di rifiuti liquidi, già è grave che si adottino tecniche dichiarate "per tutte le stagioni" come le definisco io, ma a mio avviso ancora PIU' grave è che in sede istituzionale non ci siano tecnici in grado di fare anche solo osservaioni del genere "scusate, ma quando avete svuotato le vasche dalla disattivazione di liquidi basici, come ci mettete a depurare dei liquidi acidi o organici o comunque altri?".
La mia personale opinione è che questo dovrebbe essere tecnicamente inammissibile, ritengo non si possa consentire l'impiego una unica linea per più attività di smaltimento/recupero, nemmeno con procedure ad hoc di specifica inattivazione: prevenzione è evitare che possa succedere, e una procedura può "saltare".
Sarebbe (è) come consentire ad una cisterna di poter trasportare sia latte che petrolio, per spiegarmi.
Anche a me risulta che acido solforico + ammoniaca diano solfato di ammonio, e pure che lo diano con modalità fortemente esotermiche come accade -piuttosto di consueto -per la formazione di sali da acidi + basi forti. Ma si vede che isa ed io abbiamo frequentato le stesse scuole , anche se lei moooooltoooo dopo di me
Piuttosto, anche io avrei qualcosetta da chiosare sugli impianti di depurazione rifiuti/reflui liquidi, segnatamente sulla loro progettazione.
Mi è toccato, in passato, di dovere rinunciare ad incarichi professionali presso (sedicenti) impianti di trattamento dove in una unica serie di vasche si depuravano fetenzie liquide assolutamente diverse, talvolta addirittura le une con le altre...
Di certo, la fase progettuale ha la sua valenza: ma comunque, anche prima che il trattamento di reflui/rifiuti liquidi diventasse impianto facilmente soggetto ad AIA (e io parlo di quell'epoca lì), questo tipo di impianti era ed è soggetto ad autorizzazione. Per me concettualmente inammissibile, e quando io non sono d'accordo sulla gestione aziendale se non c'è volontà o intenzione di seguire le mie poche ma definite convinzioni io non mi lascio convincere dall'emolumento, continuo ad avere una grande opinione dei miei doveri professionali.
L'aggiunta che mi viene quindi da fare, oltre a quanto già emerso sin qui e soprattutto quotando Isa quando scrive
Isabella Monfroni ha scritto:c'è soltanto da ringraziare il cielo che di incidenti così ne capitano veramente pochi rispetto alle "procedure assurde che si vedono in giro"
è: già è grave che ci sia chi spaccia 2 o anche 3 vasche in fila come impianto di depurazione, ma anche di recupero R2/R5/R9 o smaltimento D8 di rifiuti liquidi, già è grave che si adottino tecniche dichiarate "per tutte le stagioni" come le definisco io, ma a mio avviso ancora PIU' grave è che in sede istituzionale non ci siano tecnici in grado di fare anche solo osservaioni del genere "scusate, ma quando avete svuotato le vasche dalla disattivazione di liquidi basici, come ci mettete a depurare dei liquidi acidi o organici o comunque altri?".
La mia personale opinione è che questo dovrebbe essere tecnicamente inammissibile, ritengo non si possa consentire l'impiego una unica linea per più attività di smaltimento/recupero, nemmeno con procedure ad hoc di specifica inattivazione: prevenzione è evitare che possa succedere, e una procedura può "saltare".
Sarebbe (è) come consentire ad una cisterna di poter trasportare sia latte che petrolio, per spiegarmi.
_________________
sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
- Messaggi : 3848
Data d'iscrizione : 02.09.11
Età : 71
Località : Napoli
Argomenti simili
» Nuovo regolamento dell'Albo: come va dimostrata l'idoenità tecnica dei veicoli?
» Delibera n.2 del 16 settembre 2015 del Comitato Nazionale contenente i “Criteri per l'applicazione dell'articolo 8, comma 2, del Decreto 3 giugno 2014, n. 120”
» 6 giugno 2014: Assemblea generale Albo nazionale gestori ambientali 2014
» Nessun smaltimento da più di 12 mesi,indicare la giacenza al 31/12/13 più quello prodotto nel 2014 o per evitare una sorta di "autodenuncia" mettere solo la giacenza con la quantità prodotta nel 2014?
» 6 settembre
» Delibera n.2 del 16 settembre 2015 del Comitato Nazionale contenente i “Criteri per l'applicazione dell'articolo 8, comma 2, del Decreto 3 giugno 2014, n. 120”
» 6 giugno 2014: Assemblea generale Albo nazionale gestori ambientali 2014
» Nessun smaltimento da più di 12 mesi,indicare la giacenza al 31/12/13 più quello prodotto nel 2014 o per evitare una sorta di "autodenuncia" mettere solo la giacenza con la quantità prodotta nel 2014?
» 6 settembre
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Particolari tipologie di rifiuti :: Argomenti in attesa di sezione
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.