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Assegnazione classe 3 gruppo di imballaggio I senza conoscere il punto iniziale di ebollizione
4 partecipanti
Pagina 1 di 1
Assegnazione classe 3 gruppo di imballaggio I senza conoscere il punto iniziale di ebollizione
Buongiorno a tutti,
ho provato a cercare su altri topic ma non ho trovato niente, quindi ne ho aperto uno nuovo con questo titolo.
Volevo gentilmente chiedere un parere in merito all'assegnazione del gruppo di imballaggio della classe 3.
Ho spesso la necessità di classificare dei rifiuti liquidi infiammabili, ma le analisi che ricevo riportano solo il punto di infiammabilità e non il pto iniziale di ebollizione. Ho già chiesto di integrare anche questo parametro nei prox referti ma, in attesa dell'aggiornamento, volevo chiedervi se concordate con questo mio ragionamento:
L'adr al paragrafo 2.2.3.1.3 prevede di utilizzare l'apposita tabella per assegnare il corretto gruppo di imballaggio, quindi di avere entrambi i dati (p.to infiamambilità e di ebollizione).
Ragionandoci un pò sono arrivato alla conclusione che, visto che il pt.o di ebollizione non può che essere maggiore o uguale (uguale giusto per alcuni liquidi bassobollenti) al pto di infiammabilità, per i liquidi il cui dato di infiammabilità (non di ebollizione ma di infiammabilità!) è maggiore di 35°C posso escludere il gruppo I.
è corretto?
Sembra una banalità ma visto che non è espressamente indicato sull'adr, che sembra invece precludere la possibilità di classificare senza avere il valore iniziale di ebollizione, vi chiedo se il mio ragionamento funziona.
In questo caso sarei in grado di classificare molte dei report che ho sulla scrivania senza dover richiedere al mio cliente nuove analisi!
vi ringrazio molto per il contributo!!
cordiali saluti
ho provato a cercare su altri topic ma non ho trovato niente, quindi ne ho aperto uno nuovo con questo titolo.
Volevo gentilmente chiedere un parere in merito all'assegnazione del gruppo di imballaggio della classe 3.
Ho spesso la necessità di classificare dei rifiuti liquidi infiammabili, ma le analisi che ricevo riportano solo il punto di infiammabilità e non il pto iniziale di ebollizione. Ho già chiesto di integrare anche questo parametro nei prox referti ma, in attesa dell'aggiornamento, volevo chiedervi se concordate con questo mio ragionamento:
L'adr al paragrafo 2.2.3.1.3 prevede di utilizzare l'apposita tabella per assegnare il corretto gruppo di imballaggio, quindi di avere entrambi i dati (p.to infiamambilità e di ebollizione).
Ragionandoci un pò sono arrivato alla conclusione che, visto che il pt.o di ebollizione non può che essere maggiore o uguale (uguale giusto per alcuni liquidi bassobollenti) al pto di infiammabilità, per i liquidi il cui dato di infiammabilità (non di ebollizione ma di infiammabilità!) è maggiore di 35°C posso escludere il gruppo I.
è corretto?
Sembra una banalità ma visto che non è espressamente indicato sull'adr, che sembra invece precludere la possibilità di classificare senza avere il valore iniziale di ebollizione, vi chiedo se il mio ragionamento funziona.
In questo caso sarei in grado di classificare molte dei report che ho sulla scrivania senza dover richiedere al mio cliente nuove analisi!
vi ringrazio molto per il contributo!!
cordiali saluti
matt80- Membro della community
- Messaggi : 22
Data d'iscrizione : 29.08.11
Re: Assegnazione classe 3 gruppo di imballaggio I senza conoscere il punto iniziale di ebollizione
Qual'è il N° ONU del rifiuto? Alla rubrica identificata è assegnata la disposizione speciale 274, che rimanda alla sottosezione 3.1.2.8? In questo caso dovresti conoscere i componenti rilevanti e potresti consultare una banca dati per i punti di ebollizione oppure controllare le schede di sicurezza.
King Louie- Utente Attivo
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Data d'iscrizione : 28.09.13
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Re: Assegnazione classe 3 gruppo di imballaggio I senza conoscere il punto iniziale di ebollizione
ma la sottosezione 2.1.3.5.5 non serve, tra l'altro, a risolvere queste situazioni?
homer- Utente Attivo
- Messaggi : 746
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Re: Assegnazione classe 3 gruppo di imballaggio I senza conoscere il punto iniziale di ebollizione
Si, il 2.1.3.5.5 potrebbe servire per attribuire il gruppo di imballaggio II, se le conoscenze da parte dello speditore sulla composizione del rifiuto escludono un punto di ebollizione < 35°C. In caso di dubbio, deve essere adottato il grado di pericolo più elevato (gruppo di imballaggio I).
Nonostante il punto di infiammabilità > 35°C il gruppo di imballaggio III della classe 3 non è autorizzato nel campo di applicazione del 2.1.3.5.5. D'altronde, con punto di infiammabilità > 35°C si potrebbe anche provare di esentare il rifiuto sulla base della nota 1 del 2.2.3.1.1.
Nonostante il punto di infiammabilità > 35°C il gruppo di imballaggio III della classe 3 non è autorizzato nel campo di applicazione del 2.1.3.5.5. D'altronde, con punto di infiammabilità > 35°C si potrebbe anche provare di esentare il rifiuto sulla base della nota 1 del 2.2.3.1.1.
King Louie- Utente Attivo
- Messaggi : 82
Data d'iscrizione : 28.09.13
Età : 62
Località : Colonia e Trento
Re: Assegnazione classe 3 gruppo di imballaggio I senza conoscere il punto iniziale di ebollizione
purtroppo trattandosi di miscela di rifiuti liquidi i componenti non sono completamente noti quindi, come suggerito, volevo proprio avvalermi del 2.1.3.5.5.
per questo motivo mi chiedevo se il mio ragionamento, dal punto di vista chimico, potesse funzionare, (ovvero che il punto di ebollizione non può mai essere superiore al p.to di infiamambilità) in modo da poter escludere il gruppo di imballaggio I nei casi in cui il punto di infiammabilità (di cui ho il parametro calcolato) fosse superiore a 35°C (e quindi, se confermato il ragionamento, poter ipotizzare anche il punto di eboll. >35°C). In questo modo potrei assegnare il gruppo II, ovviamente non il gruppo III perchè il 2.1.3.5 non lo permette.
cosa ne pensate?
grazie mille della collaborazione!
per questo motivo mi chiedevo se il mio ragionamento, dal punto di vista chimico, potesse funzionare, (ovvero che il punto di ebollizione non può mai essere superiore al p.to di infiamambilità) in modo da poter escludere il gruppo di imballaggio I nei casi in cui il punto di infiammabilità (di cui ho il parametro calcolato) fosse superiore a 35°C (e quindi, se confermato il ragionamento, poter ipotizzare anche il punto di eboll. >35°C). In questo modo potrei assegnare il gruppo II, ovviamente non il gruppo III perchè il 2.1.3.5 non lo permette.
cosa ne pensate?
grazie mille della collaborazione!
matt80- Membro della community
- Messaggi : 22
Data d'iscrizione : 29.08.11
Re: Assegnazione classe 3 gruppo di imballaggio I senza conoscere il punto iniziale di ebollizione
Non credo, che ci sia una correlazione diretta fra punto di infiammabilità di una miscela liquida e punto iniziale di ebollizione della miscela. Una situazione simile fu discussa dalle riunioni in comune RID/ADR/ADN in 2002/2003 per miscele con punto iniziale di ebollizione < 35°C costituite da piccole quantità di gas C2-C4 disciolti in altri idrocarburi. Il problema fu risolto con l’intergrazione di altri metodi di analisi nella vecchia disposizione speciale 649, ormai integrati nella sottosezione 2.3.3.2, che permettono di non prendere in considerazione piccole quantità di composti con punto iniziale di ebollizione < 35°C per definire il punto iniziale di ebollizione reale della miscela.
Link ai documenti della UNECE in inglese:
TRANS/WP.15/AC.1/2002/39 del 27/06/2002
TRANS/WP.15/AC.1/2003/29 del 02/01/2003
TRANS/WP.15/AC.1/92 del 14/04/2003, pagina 9
Link ai documenti della UNECE in inglese:
TRANS/WP.15/AC.1/2002/39 del 27/06/2002
TRANS/WP.15/AC.1/2003/29 del 02/01/2003
TRANS/WP.15/AC.1/92 del 14/04/2003, pagina 9
King Louie- Utente Attivo
- Messaggi : 82
Data d'iscrizione : 28.09.13
Età : 62
Località : Colonia e Trento
Re: Assegnazione classe 3 gruppo di imballaggio I senza conoscere il punto iniziale di ebollizione
Forse sbaglio, ma mi sembra che il ragionamento di Matt80 sia molto semplice.
Se un liquido (che sia una sostanza pura o una miscela poco importa) ha un punto di infiammabilità superiore a 35°C, significa che a 35° è un liquido che non forma vapori che, in combinazione con l'ossigeno e un innesco, diano luogo a una combustione (se il suo punto di infiammabilità è, ad esempio 36°C, vuol dire che a 36°C i vapori prodotti danno luogo a combustione, ma non a 35°C). Comunque, a 35°C (e anche a 36°C) E' UN LIQUIDO, e quindi il suo punto di ebollizione è superiore a 35°C e quindi non può essere gruppo di imballaggio I.
Mi sembra che tutto derivi dal fatto che il punto di infiammabilità di cui stiamo parlando (Classe 3: liquidi infiammabili) riguarda i liquidi e un liquido, per essere tale, deve essere a temperatura inferiore al suo punto di ebollizione
Se un liquido (che sia una sostanza pura o una miscela poco importa) ha un punto di infiammabilità superiore a 35°C, significa che a 35° è un liquido che non forma vapori che, in combinazione con l'ossigeno e un innesco, diano luogo a una combustione (se il suo punto di infiammabilità è, ad esempio 36°C, vuol dire che a 36°C i vapori prodotti danno luogo a combustione, ma non a 35°C). Comunque, a 35°C (e anche a 36°C) E' UN LIQUIDO, e quindi il suo punto di ebollizione è superiore a 35°C e quindi non può essere gruppo di imballaggio I.
Mi sembra che tutto derivi dal fatto che il punto di infiammabilità di cui stiamo parlando (Classe 3: liquidi infiammabili) riguarda i liquidi e un liquido, per essere tale, deve essere a temperatura inferiore al suo punto di ebollizione
benassaisergio- Utente Attivo
- Messaggi : 707
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