Azienda che ristruttura uffici è il produttore di ciò che vi trova dentro

Ragazzi ho un dubbio ed una gatta da pelare e vorrei il vostro aiuto magari confutando quello che penso.
Dunque un azienda si occupa di ristrutturazioni uffici ossia viene chiamata a smantellare ciò che trova nell'ufficio (cartongesso, mobilia e quant'altro) per poi metterne in piedi uno nuovo. Loro hanno anche l'autorizzazione per il trasporto in contro proprio con iscrizione all'albo gestori ambientali.
La domanda è questa: chi è il produttore dei rifiuti che vengono generati nello smantellamento dell'ufficio?
A prima vista mi sembrerebbe logico dire che il produttore dovrebbe essere chi ha l'ufficio però la cosa si complica perchè molto spesso questi uffici non sono affittati da anni e sono in abbandono e vengono ridati a dei privati che hanno la proprietà del locale, oppure altre volte le aziende o imprese che lavoravano lì dentro sono fallite e sono sparite.
Quindi l'alternativa sarebbe dire che il produttore dei rifiuti è l'azienda che si occupa poi di ristrutturare il tutto e quindi sono tenuti ad avviare le procedure di recupero e/o smaltimento.

Voi che ne pensate?

non possono essere lasciati li, sono rifiuti prodotti da attività..poi chi ristrutturerà farà i suoi rifiuti e li smaltirà a sua volta. i proprietari non c'entrano niente direi.

si sono d'accordo con te ma il problema è chi li deve essere configurato come produttore per quei rifiuti?

il produttore è la ditta che avvia i lavori di smantellamento..se ci sono dei residui di ditte fallite o sparite non fa fatto. questa è la mia opinione..

Dunque credo di essere arrivato ad una soluzione, magari chi leggerà questo post ed avrà qualche esperienza in più di me potrà dirmi se sbaglio oppure no.
Se il privato proprietario dell'ufficio nel contratto di affidamento lavori all'azienda conferisce anche i beni ivi presenti per lo smaltimento allora quei beni diventano proprietà dell'azienda che deve svolgere i lavori di ristrutturazione e quindi in quel caso tocca all'azienda smaltirli diventando al contempo produttore ed identificandoli come rifiuti derivanti dalla lavorazione.
Nel caso in cui invece chi appalta il lavoro è un attività commerciale o un impresa X ed è proprietaria di ciò che è all'interno dell'ufficio si pongono due casi: l'attività commerciale nell'affidare i lavori all'interno del contratto non definisce nulla sull'affidamento dei beni ed è produttore, oppure l'attività commerciale affida la consegna dei beni all'azienda che fa ristrutturazione e quindi è quest'ultima a dover identificarsi come produttore dei rifiuti.

Troppo complicato il mio ragionamento o ha un suo filo logico?

Credo la Tua interpretazione sia corretta.
Io sono dell'idea che rifiuti già presenti siano a carico del proprietario.
I rifiuti generati dall'attività di ristrutturazione sono invece a carico di chi effettua la ristrutturazione.
Dopodichè. visto che chi effettua la ristrutturazione è autorizzato al trasporto in conto proprio, potrebbe esso conferire i rifiuti, ma l'onere economico dovrebbe essere girato al proprietario.

Si l'onere economico sarà poi sicuramente girato al proprietario iniziale dei beni attraverso degli accordi contrattuali. Per questa azienda il problema si pone esclusivamente sull'individuazione del produttore che in molti casi potrebbe essere un privato e che non dovrebbe essere riportato sui formulari o sbaglio? Almeno a me non è mai capitato di avere a che fare con un privato come produttore sui formulari, ma magari la mia esperienza è molto limitata e qualcun'altro è in grado di dare delucidazioni.

ai fini del registro di carico e scarico ed anche del formulario, il luogo in cui avviene la ristrutturazione è definita come unità locale giusto?