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Autorizzazione emissioni: stoccaggio di ferroleghe
4 partecipanti
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Particolari tipologie di rifiuti :: Argomenti in attesa di sezione
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Autorizzazione emissioni: stoccaggio di ferroleghe
grazie mille per la risposta!come vedi in effetti non avevo capito molto!
Comunque il mio interesse per l'argomento in questo frangente riguarda appunto uno stabilimento di stoccaggio di ferroleghe. Solo stoccaggio, nessuna trasformazione (escluse quindi vagliatura, frantumazione, ecc...).Ovviamente durante la movimentazione si provocano polveri diffuse. Per sapere quindi se lo stabilimento è soggetto ad autorizzazione devo verificare la presenza di sostanze con concentrazioni superiori di quanto indicato nell'allegato 1? in caso contrario, mi pare di capire che non è necessaria alcuna autorizzazione se non è presente un convogliamento delle polveri/emissioni.
Giusto?
Grazie mille per la competenza e collaborazione!
Comunque il mio interesse per l'argomento in questo frangente riguarda appunto uno stabilimento di stoccaggio di ferroleghe. Solo stoccaggio, nessuna trasformazione (escluse quindi vagliatura, frantumazione, ecc...).Ovviamente durante la movimentazione si provocano polveri diffuse. Per sapere quindi se lo stabilimento è soggetto ad autorizzazione devo verificare la presenza di sostanze con concentrazioni superiori di quanto indicato nell'allegato 1? in caso contrario, mi pare di capire che non è necessaria alcuna autorizzazione se non è presente un convogliamento delle polveri/emissioni.
Giusto?
Grazie mille per la competenza e collaborazione!
l-simoni- Membro della community
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Re: Autorizzazione emissioni: stoccaggio di ferroleghe
l-simoni ha scritto:...Solo stoccaggio, nessuna trasformazione (escluse quindi vagliatura, frantumazione, ecc...).Ovviamente durante la movimentazione si provocano polveri diffuse.
Polveri diffuse da che, dove e come?
Non riesco a capire (ecco perchè non ricordavo, anche io!): le ferroleghe in genere non fanno polvere, infatti sono materiali massivi e non certo pulverulenti o almeno non con significative frazioni inferiori a 5 mm, a meno che non siano polveri di ferroleghe da sinterizzare: ma nessuno le terrebbe all'aperto, credo.
E, sinceramente, al momento non mi sovviene memoria di fenomeni di dispersione per consumo da attrito tra questi materiali.
Spiegami meglio !
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sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Autorizzazione emissioni: stoccaggio di ferroleghe
Ti assicuro che i bricchetti di ferrolega,destinati alla fusione per produzione di acciai, sebbene in pezzature solide da 50/80 mm, quando vengono scaricati o movimentati producono nuvole di polveri!!! qui sta il problema: è necessaria l'autorizzazione? sicuramente la polvere è tanta e io consiglierei comunque un qualche sistema, ma essendo diffuse non saprei quale impianto consigliare. cioè convogliare e filtrare non saprei come realizzare un impianto su svariate migliaia di mq interni ed esterni! abbattere le polveri con sistemi nebulizzanti non posso in quanto è fondamentale che la ferrolega mantenga la più bassa percentuale possibile di umidità.
Sono in attesa di ricevere le risultanze della campagna di prelievo delle polveri nello stabilimento, ma credo che risulteranno sostanze comprese nell'allegato 1.
cosa ne pensi? Grazie!
Sono in attesa di ricevere le risultanze della campagna di prelievo delle polveri nello stabilimento, ma credo che risulteranno sostanze comprese nell'allegato 1.
cosa ne pensi? Grazie!
l-simoni- Membro della community
- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 28.01.13
Re: Autorizzazione emissioni: stoccaggio di ferroleghe
Adesso sono costretta ad andare in OT, o meglio come direbbe zorba in Off Forum, spero gli altri mi perdonino ma ritengo che la domanda meriti attenzione.
Allora, in lavorazioni come quelle (adesso, ho capito anche io ! ) il problema normativo più serio che si pone non sono certo le emissioni diffuse intese come potenziale danno ambientale, bensì le polveri respirate dagli operatori in quanto sicurissimo rischio professionale. Ora, come di certo sai le ferroleghe NON si scompongono meccanicamente in atomi o molecole dei singoli elementi da cui sono composte e quindi le polveri saranno pericolose se formate da materiali con caratteristiche di pericolosità per la salute umana, oppure no. C'è poi da considerare, e forse quello potrebbe rivelarsi una rogna, che siano rimaste sulla superficie esterna di essi particelle degli stampi, o anime, e ricordo di aver studiato circa 30 anni fa che c'era a seria possibilità di trovarci della Silice Libera Cristallina.
Detto ciò, i limiti delle polveri respirabili - ossia quelle con diametro aerodinamico < 4 micrometri - per i materiali "non altrimenti classificati" nel senso di tossicologicamente inerti sono di soli 3 mg/mc sulla media delle 8 ore, molto ma molto più bassi per polveri di metalli tossicologicamente attivi e per la SLC. Ah, e il limite per la frazione toracica ovvero quella con diametro aerodinamico < 10 micrometri, è a 10 mg/mc, sempre per le PNOC (da ACGIH, Particulate Non Otherwise Classified). La compartimentazione e realizzazione di sistemi di captazione e convogliamento è quindi subordinata alla tutela della salute degli operatori, tenuto presente che a parte la logica anche la legge, segnatamente nel caso il D.Lgs. 81/08 e s.m.i., prescrive di privilegiare i DPC, dispositivi di protezione collettiva e quindi l'impiantistica e le procedure, rispetto ai DPI, dispositivi di protezione individuale e quindi mascherine oronasali, tute e quant'altro.
Per come mi descrivi l'attività, che temo proprio di conoscere, mi sa che in alcune aree e/o per alcuni operatori si stia fuori da questi limiti igienistico-occupazionali. Peraltro, l'acqua a quelle polveri lì gli fa un baffo, non essendo come noto i metalli igroscopici, e si otterrebbe solo di rovinare il materiale: l'inumidimento, o abbattimento ad umido che dir si voglia, è infatti indicato per le polveri inerti minerali sì, ma non metalliche: rocce, terreni e derivati li abbatti ad acqua... Nè è pensabile la protezione con teli plastici, mentre si scarica: si potrebbe però ipotizzare un unico punto di accettazione, posto alla massima distanza possibile dal confine perimetrale, con protezioni belle alte sui 3 lati in posizione di sopravento prevalente, e successive movimentazioni di piccole quatità per lo stoccaggio torno torno.
Per rendersi conto della necessità di limitare la ricaduta di polveri all'esterno del perimetro aziendale, inoltre, occorrerebbe condurre un indagine in doppio, ossia campionare fuori dal perimetro quando c'è lavorazione e quando non c'è lavorazione, e comparare i dati sia qualitativamnrte che quantitativamente.
A puro titolo informativo, le sostanze con limitazione alle emissioni sono ovviamente tutte cose che fanno male anche alla salute, e viceversa: quindi, se c'è il rischio dentro c'è anche fuori -magari di meno- ma se c'è fuori figurati dentro! (ILVA dovrebbe docere nel tema, ma di dati statistici sulle malattie professionali non se n'è fin qui detta mezza virgola,chissà com'è...)
D'altra parte, come tu notavi, l'ampiezza delle aree comporta dei problemi operativi anche complessi: se poteste compartimentare tutto in grossi capannoni - che di certo abbatterebbe enormemente e in maniera soddisfacente la polverosità esterna indotta - poi avreste il problema indoor dei gas di scarico degli automezzi di movimentazione, fosse solo per i camion che entrano per scaricare o caricare, e lì sareste di fatto costretti a prevedere ed installare degli impianti di aspirazione (a pavimento, per piacere, che a soffitto non servono ad una ceppa in questi casi!) e a convogliarli anche ad abbattimenti con filtri almeno meccanici belli potenti.
Come vedi, sono indicazioni generiche, ma ti rendi conto che senza conoscenza nemmeno cartacea di dati necessari non posso fare di meglio.
Allora, in lavorazioni come quelle (adesso, ho capito anche io ! ) il problema normativo più serio che si pone non sono certo le emissioni diffuse intese come potenziale danno ambientale, bensì le polveri respirate dagli operatori in quanto sicurissimo rischio professionale. Ora, come di certo sai le ferroleghe NON si scompongono meccanicamente in atomi o molecole dei singoli elementi da cui sono composte e quindi le polveri saranno pericolose se formate da materiali con caratteristiche di pericolosità per la salute umana, oppure no. C'è poi da considerare, e forse quello potrebbe rivelarsi una rogna, che siano rimaste sulla superficie esterna di essi particelle degli stampi, o anime, e ricordo di aver studiato circa 30 anni fa che c'era a seria possibilità di trovarci della Silice Libera Cristallina.
Detto ciò, i limiti delle polveri respirabili - ossia quelle con diametro aerodinamico < 4 micrometri - per i materiali "non altrimenti classificati" nel senso di tossicologicamente inerti sono di soli 3 mg/mc sulla media delle 8 ore, molto ma molto più bassi per polveri di metalli tossicologicamente attivi e per la SLC. Ah, e il limite per la frazione toracica ovvero quella con diametro aerodinamico < 10 micrometri, è a 10 mg/mc, sempre per le PNOC (da ACGIH, Particulate Non Otherwise Classified). La compartimentazione e realizzazione di sistemi di captazione e convogliamento è quindi subordinata alla tutela della salute degli operatori, tenuto presente che a parte la logica anche la legge, segnatamente nel caso il D.Lgs. 81/08 e s.m.i., prescrive di privilegiare i DPC, dispositivi di protezione collettiva e quindi l'impiantistica e le procedure, rispetto ai DPI, dispositivi di protezione individuale e quindi mascherine oronasali, tute e quant'altro.
Per come mi descrivi l'attività, che temo proprio di conoscere, mi sa che in alcune aree e/o per alcuni operatori si stia fuori da questi limiti igienistico-occupazionali. Peraltro, l'acqua a quelle polveri lì gli fa un baffo, non essendo come noto i metalli igroscopici, e si otterrebbe solo di rovinare il materiale: l'inumidimento, o abbattimento ad umido che dir si voglia, è infatti indicato per le polveri inerti minerali sì, ma non metalliche: rocce, terreni e derivati li abbatti ad acqua... Nè è pensabile la protezione con teli plastici, mentre si scarica: si potrebbe però ipotizzare un unico punto di accettazione, posto alla massima distanza possibile dal confine perimetrale, con protezioni belle alte sui 3 lati in posizione di sopravento prevalente, e successive movimentazioni di piccole quatità per lo stoccaggio torno torno.
Per rendersi conto della necessità di limitare la ricaduta di polveri all'esterno del perimetro aziendale, inoltre, occorrerebbe condurre un indagine in doppio, ossia campionare fuori dal perimetro quando c'è lavorazione e quando non c'è lavorazione, e comparare i dati sia qualitativamnrte che quantitativamente.
A puro titolo informativo, le sostanze con limitazione alle emissioni sono ovviamente tutte cose che fanno male anche alla salute, e viceversa: quindi, se c'è il rischio dentro c'è anche fuori -magari di meno- ma se c'è fuori figurati dentro! (ILVA dovrebbe docere nel tema, ma di dati statistici sulle malattie professionali non se n'è fin qui detta mezza virgola,chissà com'è...)
D'altra parte, come tu notavi, l'ampiezza delle aree comporta dei problemi operativi anche complessi: se poteste compartimentare tutto in grossi capannoni - che di certo abbatterebbe enormemente e in maniera soddisfacente la polverosità esterna indotta - poi avreste il problema indoor dei gas di scarico degli automezzi di movimentazione, fosse solo per i camion che entrano per scaricare o caricare, e lì sareste di fatto costretti a prevedere ed installare degli impianti di aspirazione (a pavimento, per piacere, che a soffitto non servono ad una ceppa in questi casi!) e a convogliarli anche ad abbattimenti con filtri almeno meccanici belli potenti.
Come vedi, sono indicazioni generiche, ma ti rendi conto che senza conoscenza nemmeno cartacea di dati necessari non posso fare di meglio.
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Aurora Brancia- Moderatrice
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Località : Napoli
Re: Autorizzazione emissioni: stoccaggio di ferroleghe
Ancora grazie, utilissima!
purtroppo, come temevo, mi sa che mi sono infilato in una bella rogna....per ora, in attesa di cercar di capire bene, anche con il loro rspp, il da farsi, sono riuscito a fargli stoccare e movimentare la ferrolega solo all'interno di un capannone, con i mezzi che entrano e escono da un portone sempre aperto (comunque l'attività è piccola, faranno circa 40.000 T/anno). adesso si pone il pb di captare e filtrare anche all'interno del fabbricato che ti assicuro che quando movimentano il materiale sembra di essere nella ns amata val padana in gennaio, ma quello in sospensione non è acqua!!!!mi spaventa quello che dirà la proprietà quando proporremo un impianto di captazione e filtraggio con filtri a maniche o case del genere!!!!
alternative? Grazie!
purtroppo, come temevo, mi sa che mi sono infilato in una bella rogna....per ora, in attesa di cercar di capire bene, anche con il loro rspp, il da farsi, sono riuscito a fargli stoccare e movimentare la ferrolega solo all'interno di un capannone, con i mezzi che entrano e escono da un portone sempre aperto (comunque l'attività è piccola, faranno circa 40.000 T/anno). adesso si pone il pb di captare e filtrare anche all'interno del fabbricato che ti assicuro che quando movimentano il materiale sembra di essere nella ns amata val padana in gennaio, ma quello in sospensione non è acqua!!!!mi spaventa quello che dirà la proprietà quando proporremo un impianto di captazione e filtraggio con filtri a maniche o case del genere!!!!
alternative? Grazie!
l-simoni- Membro della community
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Re: Autorizzazione emissioni: stoccaggio di ferroleghe
Pb? e da dove esce adesso questo piombo? magari, rispondimi in MP che agli altri gliene po' fregà de meno!l-simoni ha scritto:adesso si pone il pb di captare e filtrare anche all'interno del fabbricato che ti assicuro che quando movimentano il materiale sembra di essere nella ns amata val padana in gennaio, ma quello in sospensione non è acqua!!!!mi spaventa quello che dirà la proprietà quando proporremo un impianto di captazione e filtraggio con filtri a maniche o case del genere!!!!
alternative? Grazie!
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Aurora Brancia- Moderatrice
- Messaggi : 3848
Data d'iscrizione : 02.09.11
Età : 71
Località : Napoli
Re: Autorizzazione emissioni: stoccaggio di ferroleghe
Mi Sa che abbrevia problema non piombo!
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Gli uomini malvagi sopravvivono alle loro gesta. I buoni vengono selpolti insieme alle loro ossa. -- William Shakespeare- "Giulio Cesare"
marcosperandio- Moderatore
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Data d'iscrizione : 14.09.10
Età : 56
Località : Provincia Bergamo
Re: Autorizzazione emissioni: stoccaggio di ferroleghe
già!
e però, la regola delle 3 consonanti non è rispettata: "problema" dovrebbe essere almeno pbm!
Ma perchè scrivete come i codici fiscali? avete qualcosa di particolare contro le vocali?
nn, qlc, cmq, grz, prg... e che è!
Comunque, non vedo alternative alla captazione forzata, su cui insisto: griglie aspiranti a livello dei primi 70-80 cm di muro perimentrale tutte messe "torno torno", con condotta di convogliamento e impianto di abbattimento esterno al capannone (costa meno ed è più facile cambiare i filtri), e mucchiettone di bricchetti al centro, così la polvere che comunque sedimenterebbe per il suo peso specifico viene facilitata ad abbattersi.
L'altra cosa da prevedere è una spazzatrice automatica da azionare appena si è posato il polverone, per evitare che allo scarico successivo lo spostamento d'aria rimobilizzi il tutto.
E ora basta, che questo è un forum sui rifiuti... anzi, era per il sistri, figurati!
e però, la regola delle 3 consonanti non è rispettata: "problema" dovrebbe essere almeno pbm!
Ma perchè scrivete come i codici fiscali? avete qualcosa di particolare contro le vocali?
nn, qlc, cmq, grz, prg... e che è!
Comunque, non vedo alternative alla captazione forzata, su cui insisto: griglie aspiranti a livello dei primi 70-80 cm di muro perimentrale tutte messe "torno torno", con condotta di convogliamento e impianto di abbattimento esterno al capannone (costa meno ed è più facile cambiare i filtri), e mucchiettone di bricchetti al centro, così la polvere che comunque sedimenterebbe per il suo peso specifico viene facilitata ad abbattersi.
L'altra cosa da prevedere è una spazzatrice automatica da azionare appena si è posato il polverone, per evitare che allo scarico successivo lo spostamento d'aria rimobilizzi il tutto.
E ora basta, che questo è un forum sui rifiuti... anzi, era per il sistri, figurati!
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Aurora Brancia- Moderatrice
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Data d'iscrizione : 02.09.11
Età : 71
Località : Napoli
Re: Autorizzazione emissioni: stoccaggio di ferroleghe
Aurora Brancia ha scritto: E ora basta, che questo è un forum sui rifiuti... anzi, era per il sistri, figurati!
No no AURY...., che basta? E' vero che è un forum sui rifiuti, ma che diamine! Non ci sono mica solo quelli e la tua competenza è utilissima!!!
GRZ
_________________
Un vale più di mille parole!
Ma, a volte è ancora meglio!
isamonfroni- Moderatrice
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Località : roma
Re: Autorizzazione emissioni: stoccaggio di ferroleghe
PRG !isamonfroni ha scritto:Aurora Brancia ha scritto: E ora basta, che questo è un forum sui rifiuti... anzi, era per il sistri, figurati!
No no AURY...., che basta? E' vero che è un forum sui rifiuti, ma che diamine! Non ci sono mica solo quelli e la tua competenza è utilissima!!!
GRZ
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Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Autorizzazione emissioni: stoccaggio di ferroleghe
isamonfroni ha scritto:Aurora Brancia ha scritto: E ora basta, che questo è un forum sui rifiuti... anzi, era per il sistri, figurati!
No no AURY...., che basta? E' vero che è un forum sui rifiuti, ma che diamine! Non ci sono mica solo quelli e la tua competenza è utilissima!!!
GRZ
brava isamonfroni! concordo pienamente con te!intanto se chiudi questo tread, ti beccherò prima o poi su altri forum!!!e stavolta stai certa che ti riconoscerò al volo!un saluto e un grazie dalla nebbiosa val padana!!!
l-simoni- Membro della community
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