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Cos'è un "certificato merceologico"?
5 partecipanti
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Classificazione :: Attribuzione del codice CER
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Cos'è un "certificato merceologico"?
Promemoria primo messaggio :
Ho una ditta autorizzata al recupero e messa in riserva di materiale di risulta di cantiere, 7.1 e 7.6.
Per un nuovo lavoro, un mio cliente, prima di conferire, mi ha chiesto se può consegnarmi, al posto della classica analisi, un "merceologico".
Ma cos'è un merceologico?
Grazie e buon lavoro.
Ho una ditta autorizzata al recupero e messa in riserva di materiale di risulta di cantiere, 7.1 e 7.6.
Per un nuovo lavoro, un mio cliente, prima di conferire, mi ha chiesto se può consegnarmi, al posto della classica analisi, un "merceologico".
Ma cos'è un merceologico?
Grazie e buon lavoro.
palladinosrl- Membro della community
- Messaggi : 38
Data d'iscrizione : 05.05.11
Età : 46
Località : Casoria (Napoli)
Re: Cos'è un "certificato merceologico"?
sorry, ma come tu sai l'APAT nel lontano 2005 pubblicò delle LG nelle quali -richiamando la 10802- indicava un criterio di massima per il campionamento in cumuli di terre & rocce ... ma l'APAT ci credeva ... nn lo scriveva per far spendere soldiAurora Brancia ha scritto: Modo che può non avere senso per i massivi se non quello di far spendere soldi inutili ...
non per i CER (ex) specchio, spiacente e qui parliamo di 170904 non dimentichiamoloAurora Brancia ha scritto: Ecco perchè un certificato merceologico su rifiuti certamente non pericolosi è da ritenersi sufficiente.
il test di cessione era tema della discussione precedente, ora parliamo di analisi in fase di conferimento del 170904 :cyclops:Aurora Brancia ha scritto: Quindi, pretendere un test di cessione in ingresso per procedure di recupero che non lo contempano significa solo gravare di spese...
certo !!! portare la discuss qui è come sparare sulla croce rossa ... ! eccchimai la usa la 10802 se non per le CTU ? altra cosa è usare la 10802 come hai fatto nei post precedenti per sostenere che vale solo per i rifiuti liq pastosi fang E QUINDI (dicevi) nn per materiali da demolizione :Aurora Brancia ha scritto: Visto che sei con la 10802 davanti, fai una bella cosa: dopo il capitolo 13 sui massivi c'è il 14 sulla preparazione dei campioni, dacci un'occhiata...
Granchietto! vale anche per i massivi. STOP.Aurora Brancia ha scritto:... E la norma come richiamata in DM 5 febbraio 1998 ti ribadisco che è chiaramente riferita a rifiuti liquidi, granulari, pastosi e fanghi. Quindi, non a rifiuti solidi compatti massivi quali quelli tipici della demolizione.
certo, preferirei maggior sintesi, risposte secche, ma soprattutto alle questioni sollevate (certif merceol è in contrasto col comma 2 dell'art. 8 DM 05.02; l'assenza dicasi assenza di amianto di cui al 7.1.2 non si stima SI MISURA; l'obbligatorietà dell'analisi in occasione del primo conferimento e poi ogni 24 mesi è richiesta ai sensi del comma 1 c.s. al fine di una caratterizz chimico-fisica non merceologica)Aurora Brancia ha scritto: Complimenti a chi è riuscito ad arrivare qua ...
Preferirei tutto questo, ma ti voglio bene anche così
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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Data d'iscrizione : 27.02.10
Re: Cos'è un "certificato merceologico"?
maroccheppalleeeee...
Ok, vaghe, tu vuoi parlare solo di 17 09 04 e va bene, parlane.
Tuttavia, sono certa di aver scritto almeno 4 volte di riferirmi ad un rifiuto "certamente non pericoloso data l'origine".
Ribadisco il concetto, che è mio e non credo mi farai cambiare idea, che nel caso di un 17 09 04 di cui conosco com'era prima che lo si demolisse la campionatura e l'esecuzione di analisi chimiche sono una spesa inutile quanto un test di cessione in ingresso a recupero laddove non previsto dal DM del 1998. Cose diverse, inutilità uguale.
Inoltre e come accennato, tutto l'ambaradan della UNI 10802 sul campione massivo da demolizione di residenza civile e senza amianto è impraticabile ai costi standard di mercato. E comunque ti darà valori differenti a seconda che tu abbia demolito più servizi o più locali di rappresentanza, a parità di edificio, quindi non ha alcun significato giuridico e tanto meno scientifico per attestare la conformità a quell'analisi per tutti i conferimenti di un'impresa per i successivi 24 mesi, impresa che nel frattempo avrà fatto ristrutturazione di 50 case diverse, con 50 tipologie di 17 09 04 verosimilmente tutti non pericolosi ma con composizioni microchimiche (ricordiamo che stiamo cercando i componenti pericolosi presenti anche in tracce in questi materiali) che spesso sono diversissime perchè dipendono dalla natura ed allocazione geologica della materia prima vergine con cui sono stati prodotti.
In ogni caso, l'amianto prima lo si cerca, e poi -se lo si trova- lo si misura.
Ma se il lavoro non è abusivo o eseguito dal primo scalzacani a ribasso, l'amianto non ti può arrivare con il 17 09 04, e questo per via di diverse altre normative di cui buon ultimo il d.lgs. 81/08 che impone al DdL di impresa edile di accertarsi PRIMA di iniziare i lavori che non ce ne sia.
Ma poi, vaghestelle, scusa, io non ti sto dicendo che non puoi fare tutte le analisi che ti fa piacere.
Sto dicendo che, per quello che riguarda me e nelle condizioni di cui ho detto e ribadito più volte, io sono stata pronta a rinunciare all'incarico quando mi son sentita offrire cifre come quelle che si sentono in giro da queste parti ma ci volevano anche "i numeri", perchè non sono capace di inventarmeli. O forse non sono così brava da tirare a indovinare convinta di acchiapparci.
Tu, falle le analisi sul 17 09 04. Ti fa sentire più tranquillo? falle, e falle fare. Nessuno ti condannerà a nulla, per averle fatte.
Personalmente, se e quando una impresa edile mi consulta prima di demolire, io lo indirizzo a separare a monte i prodotti di demolizione, così da porer assegnare agli stessi solo i codici di pertinenza, che non sono a specchio. In quel modo, risulta tutto più semplice anche a me che nelle mie brave documentazioni fotografiche in situ posso far vedere il cumuletto di piastrelle, quello di mattoni, le lastre delle finestre già smontate, gli infissi disassemblati e così via. Oltre tutto, con la documentazione fotografica che è d'obbligo nel caso di certificazione merceologica, così come la descrizione puntuale dei materiali, ho sempre evitato che lungo la strada sul camion del trasporto, anche in contro proprio, arrivasse altra roba non analizzata merceologicamente: se io fotografo tutte piastrelle bianche e blu, è difficile infilarci per lo mezzo quelle provenienti da altra casa con piastrelle gialle o arancioni. Se fotografo mattoni di tufo giallo napoletano poi non ci puoi passare per lo mezzo anche dei clinker dal deposito di carburante del condominio dove si è mezzo sversato un bidone di gasolio o di olio BTZ della caldaia condominiale. Io mi sento più tranquilla così, ecco tutto.
Ultima notazione: se io mi trovo davanti ad un 17 09 04 dove sono visibili macroscopicamente solo cemento, mattoni, mattonelle e ceramica che sono tutti singolarmente codici non pericolosi e senza specchio, vetro (e non cristallo), tondino di ferro del cemento armato, canaline in PVC con i loro bravi fili della luce e del telefono dentro (tutti con codici non pericolosi) 2 rubinetti in acciaio e ottone, 1 bidet + 1 lavandino +1 tazza wc in porcellana non pericolosa, perchè mai tutti assieme mi dovrebbero diventare pericolosi?
Ok, vaghe, tu vuoi parlare solo di 17 09 04 e va bene, parlane.
Tuttavia, sono certa di aver scritto almeno 4 volte di riferirmi ad un rifiuto "certamente non pericoloso data l'origine".
Ribadisco il concetto, che è mio e non credo mi farai cambiare idea, che nel caso di un 17 09 04 di cui conosco com'era prima che lo si demolisse la campionatura e l'esecuzione di analisi chimiche sono una spesa inutile quanto un test di cessione in ingresso a recupero laddove non previsto dal DM del 1998. Cose diverse, inutilità uguale.
Inoltre e come accennato, tutto l'ambaradan della UNI 10802 sul campione massivo da demolizione di residenza civile e senza amianto è impraticabile ai costi standard di mercato. E comunque ti darà valori differenti a seconda che tu abbia demolito più servizi o più locali di rappresentanza, a parità di edificio, quindi non ha alcun significato giuridico e tanto meno scientifico per attestare la conformità a quell'analisi per tutti i conferimenti di un'impresa per i successivi 24 mesi, impresa che nel frattempo avrà fatto ristrutturazione di 50 case diverse, con 50 tipologie di 17 09 04 verosimilmente tutti non pericolosi ma con composizioni microchimiche (ricordiamo che stiamo cercando i componenti pericolosi presenti anche in tracce in questi materiali) che spesso sono diversissime perchè dipendono dalla natura ed allocazione geologica della materia prima vergine con cui sono stati prodotti.
In ogni caso, l'amianto prima lo si cerca, e poi -se lo si trova- lo si misura.
Ma se il lavoro non è abusivo o eseguito dal primo scalzacani a ribasso, l'amianto non ti può arrivare con il 17 09 04, e questo per via di diverse altre normative di cui buon ultimo il d.lgs. 81/08 che impone al DdL di impresa edile di accertarsi PRIMA di iniziare i lavori che non ce ne sia.
Ma poi, vaghestelle, scusa, io non ti sto dicendo che non puoi fare tutte le analisi che ti fa piacere.
Sto dicendo che, per quello che riguarda me e nelle condizioni di cui ho detto e ribadito più volte, io sono stata pronta a rinunciare all'incarico quando mi son sentita offrire cifre come quelle che si sentono in giro da queste parti ma ci volevano anche "i numeri", perchè non sono capace di inventarmeli. O forse non sono così brava da tirare a indovinare convinta di acchiapparci.
Tu, falle le analisi sul 17 09 04. Ti fa sentire più tranquillo? falle, e falle fare. Nessuno ti condannerà a nulla, per averle fatte.
Personalmente, se e quando una impresa edile mi consulta prima di demolire, io lo indirizzo a separare a monte i prodotti di demolizione, così da porer assegnare agli stessi solo i codici di pertinenza, che non sono a specchio. In quel modo, risulta tutto più semplice anche a me che nelle mie brave documentazioni fotografiche in situ posso far vedere il cumuletto di piastrelle, quello di mattoni, le lastre delle finestre già smontate, gli infissi disassemblati e così via. Oltre tutto, con la documentazione fotografica che è d'obbligo nel caso di certificazione merceologica, così come la descrizione puntuale dei materiali, ho sempre evitato che lungo la strada sul camion del trasporto, anche in contro proprio, arrivasse altra roba non analizzata merceologicamente: se io fotografo tutte piastrelle bianche e blu, è difficile infilarci per lo mezzo quelle provenienti da altra casa con piastrelle gialle o arancioni. Se fotografo mattoni di tufo giallo napoletano poi non ci puoi passare per lo mezzo anche dei clinker dal deposito di carburante del condominio dove si è mezzo sversato un bidone di gasolio o di olio BTZ della caldaia condominiale. Io mi sento più tranquilla così, ecco tutto.
Ultima notazione: se io mi trovo davanti ad un 17 09 04 dove sono visibili macroscopicamente solo cemento, mattoni, mattonelle e ceramica che sono tutti singolarmente codici non pericolosi e senza specchio, vetro (e non cristallo), tondino di ferro del cemento armato, canaline in PVC con i loro bravi fili della luce e del telefono dentro (tutti con codici non pericolosi) 2 rubinetti in acciaio e ottone, 1 bidet + 1 lavandino +1 tazza wc in porcellana non pericolosa, perchè mai tutti assieme mi dovrebbero diventare pericolosi?
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sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Cos'è un "certificato merceologico"?
Amen. fine delle trasmissioni.Aurora Brancia ha scritto:maroccheppalleeeee...
.... Io mi sento più tranquilla così, ecco tutto.
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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Re: Cos'è un "certificato merceologico"?
QUOTO!vaghestelledellorsa ha scritto:Amen. fine delle trasmissioni.Aurora Brancia ha scritto:maroccheppalleeeee...
.... Io mi sento più tranquilla così, ecco tutto.
Grazie mille a tutti, la vita è fatta anche di confronti e discussioni.
Ragazzi vi auguro un buon lavoro, alla prossima!
palladinosrl- Membro della community
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Re: Cos'è un "certificato merceologico"?
siccome quello che è successo è TUTTAsoloCOLPAtua ora consuntiva e dicci cosa in pratica hai deciso di fare con il 170904 (per la gioia di @vaghe ma nn di @aurora ) ?palladinosrl ha scritto:QUOTO!vaghestelledellorsa ha scritto:Amen. fine delle trasmissioni.Aurora Brancia ha scritto:maroccheppalleeeee...
.... Io mi sento più tranquilla così, ecco tutto.
Grazie mille a tutti, la vita è fatta anche di confronti e discussioni.
Ragazzi vi auguro un buon lavoro, alla prossima!
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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Re: Cos'è un "certificato merceologico"?
vaghestelledellorsa ha scritto:siccome quello che è successo è TUTTAsoloCOLPAtua ora consuntiva e dicci cosa in pratica hai deciso di fare con il 170904 (per la gioia di @vaghe ma nn di @aurora ) ?
ahahahahah... di' la verità, vaghe, sei solo curioso di sapere quale argomentazione ha avuto più peso nella decisione che ha preso, e in realtà non te ne frega un accidenti di cosa farà/ha fatto con quel suo 17 09 04!
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sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Cos'è un "certificato merceologico"?
in verità mi piace chiudere sempre una gestalt ... poichè con la testimonianza di @palladino, conseguente alle (in verità, belle) discussioni fra di noi, tutti i nostri "10 lettori di leopardiana memoria" oltre a noi due, aurora cara, si saranno arricchiti di ciò che in umiltà avranno lasciato entrareAurora Brancia ha scritto:vaghestelledellorsa ha scritto:siccome quello che è successo è TUTTAsoloCOLPAtua ora consuntiva e dicci cosa in pratica hai deciso di fare con il 170904 (per la gioia di @vaghe ma nn di @aurora ) ?
ahahahahah... di' la verità, vaghe, sei solo curioso di sapere quale argomentazione ha avuto più peso nella decisione che ha preso, e in realtà non te ne frega un accidenti di cosa farà/ha fatto con quel suo 17 09 04!
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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Data d'iscrizione : 27.02.10
Re: Cos'è un "certificato merceologico"?
anche a me piace il confronto tecnico, che mi stimola ogni volta a rivedere e rianalizzare anche quello di cui mi ritengo certa: potrei non aver colto qualche aspetto, e in quel caso dovrei/devo rivedere tutto ciò che mi è cerebralmente scaturito dalla pregressa certezza che mi si può rivelare errata.
Concordo pienamente con te sul fatto che abbiamo sostenuto una discussione interessante dal punto di vista pratico operativo (che poi è quello con cui campiamo, non siamo accademici nè tu nè io) ed anche se per forza di cose è stata (e sarà, possiamo continuare se vuoi) lunga e complessa, di certo ha approfondito aspetti rilevanti. Quasi meglio di un corso di formazione...
Quindi, grazie dell'opportunità ! Anche a palladino, ovviamente, scatenatore primordiale dei miei "muri viola".
Concordo pienamente con te sul fatto che abbiamo sostenuto una discussione interessante dal punto di vista pratico operativo (che poi è quello con cui campiamo, non siamo accademici nè tu nè io) ed anche se per forza di cose è stata (e sarà, possiamo continuare se vuoi) lunga e complessa, di certo ha approfondito aspetti rilevanti. Quasi meglio di un corso di formazione...
Quindi, grazie dell'opportunità ! Anche a palladino, ovviamente, scatenatore primordiale dei miei "muri viola".
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Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Cos'è un "certificato merceologico"?
Aurora Brancia ha scritto:anche a me piace il confronto tecnico, .... possiamo continuare se vuoi)
che (mannaja) come un imbuto (e come sovente capita nel forum) dopo aver ingurgitato e forse nemmeno digerito, ora (al momento di restituire, anche se parzialmente) è desaparecidosAurora Brancia ha scritto:...grazie dell'opportunità ! Anche a palladino, ovviamente ...
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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