Importante - Certificato di Analisi ad ogni conferimento

Signori,
da premettere che seguo l'impianto della ditta per cui lavoro che è fermo dall'Ottobre scorso.

Allora, sentendo altri colleghi e parlando del più e del meno, è uscito fuori il discorso dei famosi certificati di analisi da farsi sul rifiuto da conferire presso gli impianti di recupero.
Rifiuti in questione, da demolizione e costruzione, da cantieri edili.
Credo conosciate bene le problematiche dell'Aquila. Bene.
Ieri, hanno sequestrato, il cantiere edile e di conseguenza anche l'impianto di recupero dei calcinacci. Motivazione? Certificato di analisi assente, non rispetta l'Art. 8 del D.M. 05/02/98, modificato dal 186/06.

Ragazzi, non tanto per la legge, che comunque bisogna sicuramente modificarla, ma come facciamo a lavorare, come si fa ad andare avanti.
Prendo me stesso come esempio, in quanto riceviamo tanti patroncini che portano non più di 3 mc. alla volta, che hanno cantieri piccoli, di piccola ristrutturazione.
Come si fa a risolvere questo problema?
Capisco ed accetto cantieri grandi, di cui vengono stimati almeno 300/400 mc. di calcinacci da conferire, ma con quelli piccoli come si fa?

Se ora ripartiremo con il Ns impianto, ed incomincio a chiedere a tutti i certificati di analisi ad ogni patroncino...mbè....meglio non partire per niente. Cioè mi porta 2 mc. di Calcinacci, costo del conferimento circa 20 euri, e poi le analisi se va bene 180/200 euro............

RAGAZZI L'ITALIA E TUTTA L'EUROPA ANDRA' AL COLLASSO.............ORA COME ORA IL RIFIUTO, TUTTI I VARI STUDI SUL RECUPERO/RICICLAGGIO POTEVANO ESSERE IL FUTURO, MA DI QUESTO PASSO..........

in realtà, siamo in una situazione critica!|
hai ragione,quando parli di recupero e riciclaggio risorse per il futuro...ma io il futuro non lo vedo!

Per ovviare a questo problema, puoi far compilare ad ogni produttoreuna una scheda di caratterizzazione del rifiuto.
In particolare, per i rifiuti prodotti a seguito di piccoli lavori edili, la caratterizzazione di base (ovvero la scheda), dovrebbe essere oggettivamente più che sufficiente.
Meglio di niente .......

ludiga ha scritto:[...]Ieri, hanno sequestrato, il cantiere edile e di conseguenza anche l'impianto di recupero dei calcinacci. Motivazione? Certificato di analisi assente, non rispetta l'Art. 8 del D.M. 05/02/98, modificato dal 186/06........

Lavorare oggi in semplificata significa farsi del male da soli !!
capisco che nn ci siano le fidejussioni ma il 05 febbraio nn si riesce compiutamente (al 100%) a rispettarlo QUINDI la soluzione: passare in ordinaria e vivere (quasi) felici ?

Ciao
noi, qui a Milano, per ovviare il problema dei piccoli conferitori abbiamo fatto un protocollo d'intesa con ARPA (già dal 2003).
In pratica facciamo compilare un foglio al conferitore in cui dichiara che il materiale è classificabile CER XXXX, che non arriva da aree contaminate e/o sottoposte a bonifica e che si impegna a non portare mischiati altri rifiuti.
Poi ogni tot viaggi facciamo un controllo interno sul mucchio a campione.
Lo stesso vale per il conferitore: ogni tot conferimenti, su uno preleviamo il campione da analizzare.
Naturalmente all'entrata abbiamo le videocamere per il carico e per la targa (fatto di nostra volontà, prima degli del SISTRI).
Il tutto sempre a disposizione degli enti

geofranz67 ha scritto:Ciao
noi, qui a Milano, per ovviare il problema dei piccoli conferitori abbiamo fatto un protocollo d'intesa con ARPA (già dal 2003). [...]

per piccoli conferit si intende privati ?
puoi postare i riferimenti al Bollettino ufficiale o Circolare ?
TIA ciao

Ciao
non c'è nessun decreto o altro. C'è una lettera d'intesa tra noi ed il Dipartimento ARPA di Milano.
I piccoli conferitori sono tutti gli operatori (anche singoli privati) che arrivano con un camioncino di materiale (solitamente macerie CER 170904 o terra 170504), per volumi di conferimento fino a 100 mc. Naturalmente devono arrivare con il FIR (esclusi i singoli privati) e devono esssere iscritti al conto proprio per i rifiuti.

geofranz67 ha scritto:Ciao
non c'è nessun decreto o altro. C'è una lettera d'intesa tra noi ed il Dipartimento ARPA di Milano.
I piccoli conferitori sono tutti gli operatori (anche singoli privati) che arrivano con un camioncino di materiale (solitamente macerie CER 170904 o terra 170504), per volumi di conferimento fino a 100 mc. Naturalmente devono arrivare con il FIR (esclusi i singoli privati) e devono esssere iscritti al conto proprio per i rifiuti.

Scusa, ma mi sarebbe utilissimo capire meglio come vi siete mossi e se la lettera di'intesa è disponibile.
In particolare, sotto quale soglia avete stabilito trattarsi di un piccolo conferimento?
ogni quanto fate analisi sul cumulo creato ammassando i piccoli conferimenti?
Stiamo cercando una soluzione da tempo che possa essere accettata da provincia e arpat e mi sarebbe utilissimo il tuo contributo.
Grazie mille
Daniela

Ciao
mandami il tuo indirizzo mail via MP che ti giro la proposta fatta da noi (la risposta di ARPA è cartacea, ed è in possesso della ditta per cui ho lavorato, per cui devo chiedere il permesso, cercarla, trovarla e finalmente scansirla).
Noi come limite avevamo messo 100 mc, oltre il quale chiedevamo l'analisi, mente il cumulo era di circa 1000 mc. (ogni 1000 mc a cumulo una analisi).
Francesco