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Scarti lavorazione artistica
3 partecipanti
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Particolari tipologie di rifiuti :: Terre e rocce da scavo
Pagina 1 di 1
Scarti lavorazione artistica
Salve, sono felice di aver scoperto questo forum, frequentato da tecnici e specialisti che forse potranno aiutarmi in un dilemma che neppure l'ufficio Arpa locale mi ha saputo risolvere con certezza.
Come scritto nel titolo sono uno scultore, titolare di partita iva come libero professionista, lavoro il marmo, prevalentemente, a volte altre pietre. Oltre a produrre opere quindi produco inevitabilmente scarti, blocchetti, pezzi informi, che entro certe misure conservano ancora un valore economico e conservo per piccole opere, ma è tanta anche la produzione di scarti difficilmente utilizzabili, o comunque troppi, che ho la necessità di smaltire.
Secondo alcuni responsabili dell'ufficio Arpa, vista la mia qualifica, il pregio e la potenziale utilità del materiale non ho obblighi particolari circa lo smaltimento (formulario ecc..) ma semplicemente quello di conservarlo in area circoscritta ed all'occorrenza smaltirlo. Secondo altri devo procedere allo smaltimento come materiale inerte, con formulario e le procedure che voi conoscete ma io ignoro.
Avete consigli?
Grazie
Come scritto nel titolo sono uno scultore, titolare di partita iva come libero professionista, lavoro il marmo, prevalentemente, a volte altre pietre. Oltre a produrre opere quindi produco inevitabilmente scarti, blocchetti, pezzi informi, che entro certe misure conservano ancora un valore economico e conservo per piccole opere, ma è tanta anche la produzione di scarti difficilmente utilizzabili, o comunque troppi, che ho la necessità di smaltire.
Secondo alcuni responsabili dell'ufficio Arpa, vista la mia qualifica, il pregio e la potenziale utilità del materiale non ho obblighi particolari circa lo smaltimento (formulario ecc..) ma semplicemente quello di conservarlo in area circoscritta ed all'occorrenza smaltirlo. Secondo altri devo procedere allo smaltimento come materiale inerte, con formulario e le procedure che voi conoscete ma io ignoro.
Avete consigli?
Grazie
micscult- Nuovo Utente
- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 05.05.12
Re: Scarti lavorazione artistica
I consigli dovrebbero essere per i responsabili dell'ufficio ARPA: di cambiare mestiere.
Allora. Tu sei un artista/libero professionista (non ente o impresa) che produce rifiuti speciali che, vista la tipologia di lavorazione, potrebbero ricondursi a rifiuti speciali da lavorazione artigianale (secondo me).
Per prima cosa ti direi di guardare il regolamento comunale dove questi rifiuti vengono prodotti e leggerti bene la parte sui "rifiuti assimilati agli urbani". Se i tuoi rifiuti, per qualità e quantità rientrano tra quelli, li conferisci al centro di raccolta, o dove diavolo il tuo Comune ha previsto di conferirli, senza formulario (secondo me è così ma secondo altri no) e senza registrarli da nessuna parte. In questo caso sarebbero rifiuti assimilati agli urbani, e quindi rifiuti urbani a tutti gli effetti. Ma probabilmente non sarà così.
Torniamo quindi ai rifiuti speciali. Se ci limitiamo a scarti di pietra saranno rifiuti speciali non pericolosi. Se cominci a dirmi che ci sono solventi, vernici, colle e altre schifezze, probabilmente abbiamo rifiuti speciali pericolosi.
Nel caso di rifiuti speciali, pericolosi o non pericolosi, il formulario ci deve essere. Sempre. Sia che li porti tu all'impianto autorizzato a smaltirli o recuperarli (con un'autorizzazione al trasporto in conto proprio che si fa presso la CCIAA), sia che li porti un trasportatore terzo (mi raccomando, autorizzato al trasporto di quel rifiuto).
Se si tratta di rifiuti pericolosi conserva i formulari per almeno 5 anni. Se sono non pericolosi... fai lo stesso.
Non devi fare il MUD né iscriverti al Sistri (anche se produci rifiuti pericolosi).
Più complesso è il discorso dell'eventuale obbligo del registro di carico e scarico sul quale annotare la produzione e l'avvio a recupero/scarico dei rifiuti. Specialmente ora che siamo in un momento di transizione della normativa dal sistema cartaceo al Sistri.
Ma per questo ora non riesco a spiegarti io le cose perché le mie bimbe mi reclamano (e non posso dare loro torto).
Comunque su questo ultimo discorso i riferimenti normativi da incastrare sono l'art. 190 comma 1 del D.Lgs. 152/2006 (nella versione pre e post modifiche introdotte dal D.Lgs. 205/2010) e l'art. 11 della L. 29/2006. Però bisogna fare un po' di attenzione nella lettura.
Magari qualcun altro potrà chiudere il cerchio e spiegarti questo ultimo passaggio. Se nessuno ti si fila, magari nei prossimi giorni vedo di chiudere io il discorso.
Viva gli artisti.
Allora. Tu sei un artista/libero professionista (non ente o impresa) che produce rifiuti speciali che, vista la tipologia di lavorazione, potrebbero ricondursi a rifiuti speciali da lavorazione artigianale (secondo me).
Per prima cosa ti direi di guardare il regolamento comunale dove questi rifiuti vengono prodotti e leggerti bene la parte sui "rifiuti assimilati agli urbani". Se i tuoi rifiuti, per qualità e quantità rientrano tra quelli, li conferisci al centro di raccolta, o dove diavolo il tuo Comune ha previsto di conferirli, senza formulario (secondo me è così ma secondo altri no) e senza registrarli da nessuna parte. In questo caso sarebbero rifiuti assimilati agli urbani, e quindi rifiuti urbani a tutti gli effetti. Ma probabilmente non sarà così.
Torniamo quindi ai rifiuti speciali. Se ci limitiamo a scarti di pietra saranno rifiuti speciali non pericolosi. Se cominci a dirmi che ci sono solventi, vernici, colle e altre schifezze, probabilmente abbiamo rifiuti speciali pericolosi.
Nel caso di rifiuti speciali, pericolosi o non pericolosi, il formulario ci deve essere. Sempre. Sia che li porti tu all'impianto autorizzato a smaltirli o recuperarli (con un'autorizzazione al trasporto in conto proprio che si fa presso la CCIAA), sia che li porti un trasportatore terzo (mi raccomando, autorizzato al trasporto di quel rifiuto).
Se si tratta di rifiuti pericolosi conserva i formulari per almeno 5 anni. Se sono non pericolosi... fai lo stesso.
Non devi fare il MUD né iscriverti al Sistri (anche se produci rifiuti pericolosi).
Più complesso è il discorso dell'eventuale obbligo del registro di carico e scarico sul quale annotare la produzione e l'avvio a recupero/scarico dei rifiuti. Specialmente ora che siamo in un momento di transizione della normativa dal sistema cartaceo al Sistri.
Ma per questo ora non riesco a spiegarti io le cose perché le mie bimbe mi reclamano (e non posso dare loro torto).
Comunque su questo ultimo discorso i riferimenti normativi da incastrare sono l'art. 190 comma 1 del D.Lgs. 152/2006 (nella versione pre e post modifiche introdotte dal D.Lgs. 205/2010) e l'art. 11 della L. 29/2006. Però bisogna fare un po' di attenzione nella lettura.
Magari qualcun altro potrà chiudere il cerchio e spiegarti questo ultimo passaggio. Se nessuno ti si fila, magari nei prossimi giorni vedo di chiudere io il discorso.
Viva gli artisti.
zesec- Moderatore e Partner
- Messaggi : 1163
Data d'iscrizione : 14.10.10
Località : Trieste
Re: Scarti lavorazione artistica
Grazie zesec della chiarissima risposta e scusami per le bambine, ne uno anche io e so cosa significa! Purtroppo vista la mole mi è impossibile conferire al centro di raccolta comunale, si tratta comunque solo di inerti, quindi non pericolosi. Chiederò in comune il regolamento sugli assimilati per vedere se rientrano i miei. Intanto mi attivo per cercare sul territorio una azienda autorizzata a trasporto e smaltimento. Dove si fa il formulario?
Sull'ultima parte chiederò al commercialista, hai visto mai ne sappia qualcosa...
Intanto grazie ancora,
in particolare per l'ultima affermazione
Sull'ultima parte chiederò al commercialista, hai visto mai ne sappia qualcosa...
Intanto grazie ancora,
in particolare per l'ultima affermazione
micscult- Nuovo Utente
- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 05.05.12
Re: Scarti lavorazione artistica
Se la quantità è notevole, difficilmente sarai in presenza di rifiuti assimilati agli urbani. Questo perché i comuni nei regolamenti dovrebbero mettere anche dei limiti quantitativi, che spesso sono di qualche chilogrammo all'anno per metro quadrato (della sede dove produci i rifiuti). Però esiste anche qualche comune che se ne dimentica (o vuole dimenticarsene)...
I formulari potresti anche comprarli tu e farli vidimare, ma solitamente (e nel tuo caso ti consiglierei di fare proprio così) si usa quello che ti porta il trasportatore (lui ce l'ha di sicuro), che sarà già regolarmente vidimato.
So che ti sto per dire una cosa difficile per uno che si occupa d'arte o di altre attività che non sono quelle di gestire i rifiuti, ma sappi che la responsabilità di tutto quello che è scritto sul formulario è tua: il trasportatore, anche se probabilmente ti sottoporrà un formulario già compilato e te lo farà unicamente sottoscrivere, in realtà non assume alcuna (o pochissime) responsabilità di quello che c'è scritto. Per la legge tu compili e firmi il formulario; lui controfirma. Per cui attenzione (se puoi)!
Lascia perdere il commercialista. Pochissimi commercialisti in Italia sanno qualcosa sui rifiuti (ma a livello veramente elementare). Quella della tenuta del registro di carico e scarico per un produttore di rifiuti con le tue caratteristiche è cosa di sfumature e interpretazioni che non è possibile (giustamente) chiedere a loro. Se il commercialista è onesto ti dirà che non lo sa, di rivolgerti a chi è del mestiere.
Il commercialista non deve essere ritenuto (né deve ritenersi) un tuttologo. Se mi serve qualcuno che sappia di fisco e di contabilità chiedo al commercialista. Se mi serve uno che mi curi il dente non vado dal commercialista ma dal dentista. Se mi serve uno che sappia di rifiuti non vado né dal commercialista né dal dentista: vado dal consulente ambientale (che è più povero dei primi due).
Qui su questo forum si trovano tanti che ne sanno veramente, e che prima o poi, soprattutto se capiscono che sei un povero diavolo (senza offesa) che non c'entra niente con i rifiuti, ti aiutano. E gratis, per Dio!
Abbi pazienza e vedrai che io o altri completeremo il discorso sul registro di carico e scarico.
Se sei curioso, e per avere un controprova su quello che ti ho scritto, chiedi pure al commercialista (magari anche su quello che ti ho già suggerito). E poi sappimi dire.
I formulari potresti anche comprarli tu e farli vidimare, ma solitamente (e nel tuo caso ti consiglierei di fare proprio così) si usa quello che ti porta il trasportatore (lui ce l'ha di sicuro), che sarà già regolarmente vidimato.
So che ti sto per dire una cosa difficile per uno che si occupa d'arte o di altre attività che non sono quelle di gestire i rifiuti, ma sappi che la responsabilità di tutto quello che è scritto sul formulario è tua: il trasportatore, anche se probabilmente ti sottoporrà un formulario già compilato e te lo farà unicamente sottoscrivere, in realtà non assume alcuna (o pochissime) responsabilità di quello che c'è scritto. Per la legge tu compili e firmi il formulario; lui controfirma. Per cui attenzione (se puoi)!
Lascia perdere il commercialista. Pochissimi commercialisti in Italia sanno qualcosa sui rifiuti (ma a livello veramente elementare). Quella della tenuta del registro di carico e scarico per un produttore di rifiuti con le tue caratteristiche è cosa di sfumature e interpretazioni che non è possibile (giustamente) chiedere a loro. Se il commercialista è onesto ti dirà che non lo sa, di rivolgerti a chi è del mestiere.
Il commercialista non deve essere ritenuto (né deve ritenersi) un tuttologo. Se mi serve qualcuno che sappia di fisco e di contabilità chiedo al commercialista. Se mi serve uno che mi curi il dente non vado dal commercialista ma dal dentista. Se mi serve uno che sappia di rifiuti non vado né dal commercialista né dal dentista: vado dal consulente ambientale (che è più povero dei primi due).
Qui su questo forum si trovano tanti che ne sanno veramente, e che prima o poi, soprattutto se capiscono che sei un povero diavolo (senza offesa) che non c'entra niente con i rifiuti, ti aiutano. E gratis, per Dio!
Abbi pazienza e vedrai che io o altri completeremo il discorso sul registro di carico e scarico.
Se sei curioso, e per avere un controprova su quello che ti ho scritto, chiedi pure al commercialista (magari anche su quello che ti ho già suggerito). E poi sappimi dire.
zesec- Moderatore e Partner
- Messaggi : 1163
Data d'iscrizione : 14.10.10
Località : Trieste
Re: Scarti lavorazione artistica
micscult benvenuto
che bel lavoro originale !!
ti consiglierei come dice zesec di lasciar perdere il commercialista che 99 volte su 100 non sa nulla sui rifiuti, meglio un consulente ambientale.
Potresti sentire il tuo comune se ritiene che i tuoi rifiuti siano assimilabili agli urbani e se magari te li fanno conferire nella piazzola, anche se pero' dovresti conferire quantitativi limitati tipo 30 kg lt al gg ed essendo che hai un'attività dovresti iscriverti al conto proprio x il trasporto rifiuti e avere quindi i formulari.
la seconda alternativa è iniziare a fare le analisi del rifiuto presso un laboratorio analisi, così hai un codice c.e.r. esatto per procedere allo smaltimento.
una volta saputo il codice c.e.r. entri nel sito www.albogestoririfiuti.it guardi in elenco iscritti scelta x codice c.e.r. (digiti il codice e la tua regione) e ti escono tutte le società che possono trasportare il tuo rifiuto e da li contatti una ditta specializzata.
complimenti x il tuo lavoro
che bel lavoro originale !!
ti consiglierei come dice zesec di lasciar perdere il commercialista che 99 volte su 100 non sa nulla sui rifiuti, meglio un consulente ambientale.
Potresti sentire il tuo comune se ritiene che i tuoi rifiuti siano assimilabili agli urbani e se magari te li fanno conferire nella piazzola, anche se pero' dovresti conferire quantitativi limitati tipo 30 kg lt al gg ed essendo che hai un'attività dovresti iscriverti al conto proprio x il trasporto rifiuti e avere quindi i formulari.
la seconda alternativa è iniziare a fare le analisi del rifiuto presso un laboratorio analisi, così hai un codice c.e.r. esatto per procedere allo smaltimento.
una volta saputo il codice c.e.r. entri nel sito www.albogestoririfiuti.it guardi in elenco iscritti scelta x codice c.e.r. (digiti il codice e la tua regione) e ti escono tutte le società che possono trasportare il tuo rifiuto e da li contatti una ditta specializzata.
complimenti x il tuo lavoro
silvia79- Utente Attivo
- Messaggi : 331
Data d'iscrizione : 26.05.11
Età : 45
Re: Scarti lavorazione artistica
Grazie silvia79, in effetti è una gran bel lavoro, si passa dal pensiero alla materia, con la stessa serietà.
Da una rapida analisi virtuale il codice CER potrebbe essere 010413 RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE DELLA PIETRA, se giusto ci sono un paio di aziende nel mio comune che proverò a contattare. Grazie degli ottimi consigli!
Da una rapida analisi virtuale il codice CER potrebbe essere 010413 RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE DELLA PIETRA, se giusto ci sono un paio di aziende nel mio comune che proverò a contattare. Grazie degli ottimi consigli!
micscult- Nuovo Utente
- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 05.05.12
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