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Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
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Admin
lucaloralamia
6 partecipanti
Pagina 1 di 1
Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
Ciao a tutti,
sono luca e sono nuovissimo di questo forum.
Mi sto da poco interessando degli argomenti relativi alla classificazione e alla gestione dei rifiuti... ed in particolare di RAEE.
Ho cercato di studiare molto il vostro forum ma non penso di aver trovato una risposta al mio dubbio.
Ipotizziamo uno scenario del tipo seguente:
una società che ha, ad esempio, alcuni/molti pc obsoleti con magari solo qualche componente non funzionante (es. la scheda video rotta, il disco rigido rotto, ...) che li vende a una società di trading di componenti informatici che sostituisce la scheda e "rigenera" il PC per poi venderlo o che può recuperare le parti ancora decenti del PC obsoleto funzionanti per rivenderle o per assemblare altri PC.
In questo caso il valore del mercato del bene è quasi nullo.
Ma al venditore può far più comodo vendere il bene a valore simbolico piuttosto che pagare lo smaltimento dell'asset obsoleto o "parzialmente non funzionante" cme rifiuto.
Ho cercato di informarmi e ho trovato che Il D.P.R. 10 novembre 1997, n. 441, e la Circolare ministeriale n. 193/E del 23 luglio 1998 regolano le procedure fiscali per la rottamazione dei beni sia di magazzino sia strumentali.
Per la «distruzione volontaria dei beni» è possibile distinguere due soluzioni:
- rottamazione diretta;
- rottamazione indiretta.
Nel caso di rottamazione indiretta si può procedere a:
- consegna i beni da smaltire a soggetti autorizzati (e questo mi è chiaro...)
- vendita «in blocco», effettua cessioni per quantitativi ingenti ad un prezzo complessivo senza distinguere il prezzo del singolo bene.
Oltre alle questioni fiscali, concentrandosi sul rispetto delle norme ambientali, in questo ultimo caso io posso vendere "in blocco" dei PC non funzionanti?
Scusate se sono stato prolisso.. e vi ringrazio già del vostro supporto.
(e della sopportazione!)
sono luca e sono nuovissimo di questo forum.
Mi sto da poco interessando degli argomenti relativi alla classificazione e alla gestione dei rifiuti... ed in particolare di RAEE.
Ho cercato di studiare molto il vostro forum ma non penso di aver trovato una risposta al mio dubbio.
Ipotizziamo uno scenario del tipo seguente:
una società che ha, ad esempio, alcuni/molti pc obsoleti con magari solo qualche componente non funzionante (es. la scheda video rotta, il disco rigido rotto, ...) che li vende a una società di trading di componenti informatici che sostituisce la scheda e "rigenera" il PC per poi venderlo o che può recuperare le parti ancora decenti del PC obsoleto funzionanti per rivenderle o per assemblare altri PC.
In questo caso il valore del mercato del bene è quasi nullo.
Ma al venditore può far più comodo vendere il bene a valore simbolico piuttosto che pagare lo smaltimento dell'asset obsoleto o "parzialmente non funzionante" cme rifiuto.
Ho cercato di informarmi e ho trovato che Il D.P.R. 10 novembre 1997, n. 441, e la Circolare ministeriale n. 193/E del 23 luglio 1998 regolano le procedure fiscali per la rottamazione dei beni sia di magazzino sia strumentali.
Per la «distruzione volontaria dei beni» è possibile distinguere due soluzioni:
- rottamazione diretta;
- rottamazione indiretta.
Nel caso di rottamazione indiretta si può procedere a:
- consegna i beni da smaltire a soggetti autorizzati (e questo mi è chiaro...)
- vendita «in blocco», effettua cessioni per quantitativi ingenti ad un prezzo complessivo senza distinguere il prezzo del singolo bene.
Oltre alle questioni fiscali, concentrandosi sul rispetto delle norme ambientali, in questo ultimo caso io posso vendere "in blocco" dei PC non funzionanti?
Scusate se sono stato prolisso.. e vi ringrazio già del vostro supporto.
(e della sopportazione!)
lucaloralamia- Nuovo Utente
- Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 17.04.12
Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
Ciao Luca,
prima di rispondere, inserisco una premessa che ritengo utile per inquadrare la questione:
Il D.Lgs 151/05 incoraggia e favorisce il reimpiego ed il recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche se è vero che l'art. 1, c. 1 (Finalità) così recita:
"1. Il presente decreto stabilisce misure e procedure finalizzate a:
a) prevenire la produzione di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, di seguito denominati RAEE;
b) promuovere il reimpiego, il riciclaggio e le altre forme di recupero dei RAEE, in modo da ridurne la quantità da avviare allo smaltimento;
....."
Va osservato, però, che il decreto, che recepisce la direttiva europea di riferimento, parla di RAEE e non di AEE, per cui il legislatore comunitario auspica quanto sopra nell'alveo della gestione dei rifiuti e non al di fuori.
Una conferma in tal senso deriva dalla soppressione della definizione contenuta all'art. 3, c. 1. lett. c, avvenuta a seguito di censura mossa dalla Comunità Europea:
"apparecchiature elettriche ed elettroniche usate": le apparecchiature di cui alla lettera a) che il detentore consegna al distributore al momento della fornitura di una apparecchiatura di tipo equivalente, affinchè quest'ultimo possa valutare, prima di disfarsene, il possibile reimpiego ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettere a) e b)".
prima di rispondere, inserisco una premessa che ritengo utile per inquadrare la questione:
Il D.Lgs 151/05 incoraggia e favorisce il reimpiego ed il recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche se è vero che l'art. 1, c. 1 (Finalità) così recita:
"1. Il presente decreto stabilisce misure e procedure finalizzate a:
a) prevenire la produzione di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, di seguito denominati RAEE;
b) promuovere il reimpiego, il riciclaggio e le altre forme di recupero dei RAEE, in modo da ridurne la quantità da avviare allo smaltimento;
....."
Va osservato, però, che il decreto, che recepisce la direttiva europea di riferimento, parla di RAEE e non di AEE, per cui il legislatore comunitario auspica quanto sopra nell'alveo della gestione dei rifiuti e non al di fuori.
Una conferma in tal senso deriva dalla soppressione della definizione contenuta all'art. 3, c. 1. lett. c, avvenuta a seguito di censura mossa dalla Comunità Europea:
"apparecchiature elettriche ed elettroniche usate": le apparecchiature di cui alla lettera a) che il detentore consegna al distributore al momento della fornitura di una apparecchiatura di tipo equivalente, affinchè quest'ultimo possa valutare, prima di disfarsene, il possibile reimpiego ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettere a) e b)".
Ultima modifica di Admin il Gio Apr 19, 2012 3:12 pm - modificato 1 volta.
Admin- Amministratore
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
Guarda che questa domanda l'hai già postata martedì, tale e quale, in un altro topic sempre aperto da te.
Questo non è un comportamento aderente al regolamento del forum perchè duplica e appesantisce inutilmente le discussioni e non porta alcun vantaggio.
Questo non è un comportamento aderente al regolamento del forum perchè duplica e appesantisce inutilmente le discussioni e non porta alcun vantaggio.
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
isamonfroni ha scritto:Guarda che questa domanda l'hai già postata martedì, tale e quale, in un altro topic sempre aperto da te.
Questo non è un comportamento aderente al regolamento del forum perchè duplica e appesantisce inutilmente le discussioni e non porta alcun vantaggio.
Chiedo scusa.
pensavo che la mancata risposta (visto che Admin era stato così celere nella prima comunicazione) fosse dovuto a un mio errore diindirizzare domande off-topic.
Rinnovando le mie scuse, e cercando di sintetizzare il mio dubbio vi chiedo:
- posso vendere "in blocco" un pc non funzionante a un a soggetto NON autorizzato?
lucaloralamia- Nuovo Utente
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
Per conto mio NO.
Se sono non funzionanti e, oltre tutto, visto e considerato che procedi ad una "rottamazione indiretta" mi pare chiaro che siano rifiuti.
Pertanto vanno affidati ad un soggetto autorizzato, sia che tu li venda ad uno ad uno (prezzando ogni singolo item) sia che tu li venda "in blocco" facendo un prezzo forfettario.
Il fatto che un rifiuto abbia valore di mercato e chi lo ritira sia disposto a pagare per smaltire/recuperare ciò che tu gli affidi non costituisce condizione sufficiente per sottrarre il bene al regime dei rifiuti.
Se sono non funzionanti e, oltre tutto, visto e considerato che procedi ad una "rottamazione indiretta" mi pare chiaro che siano rifiuti.
Pertanto vanno affidati ad un soggetto autorizzato, sia che tu li venda ad uno ad uno (prezzando ogni singolo item) sia che tu li venda "in blocco" facendo un prezzo forfettario.
Il fatto che un rifiuto abbia valore di mercato e chi lo ritira sia disposto a pagare per smaltire/recuperare ciò che tu gli affidi non costituisce condizione sufficiente per sottrarre il bene al regime dei rifiuti.
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
Isa ma questo è vero se consideriamo le apparecchiature come fossero dei rifiuti. Ma qualora li considerassimo ancora come beni che devono essere riparati?
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La regola d'oro per postare un nuovo argomento: Usa il tasto cerca (tranquillo non esplode nulla), poi leggi i vari topic....e se proprio non trovi quello che cerchi apri un nuovo topic.
VdT- Moderatore
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
VdT ha scritto:Isa ma questo è vero se consideriamo le apparecchiature come fossero dei rifiuti. Ma qualora li considerassimo ancora come beni che devono essere riparati?
Esatto, e in più mi chiedo perchè la norma che governa la rottamazione indiretta citi solo nel primo caso da me indicato la questione del "consegna i beni da smaltire a soggetti autorizzati".
Quando la legge mi impone di trattare un bene come un rifiuto.
Una macchina vecchia parzialmente non funzionante che può nel caso essere riparata è un bene o un rifiuto?
Un moniotr rotto è un rifiuto.
Un hard disk rotto è un rifiuto.
Ma un laptop con l'hard disk rotto è un bene o un rifiuto?
lucaloralamia- Nuovo Utente
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
Avrei fatto bene a starmene zitta dato che il mondo dei RAEE non è il mio, però posso dirti una cosa?VdT ha scritto:Isa ma questo è vero se consideriamo le apparecchiature come fossero dei rifiuti. Ma qualora li considerassimo ancora come beni che devono essere riparati?
L'amico sopra, secondo me, non ha affatto un "PC rotto" che sta mandando a riparare e poi glielo rimandano indietro aggiustato e continua ad usarlo; mi potrei sbagliare ma credo che abbia un magazzino pieno di cadaveri e anzichè pagare (poco o tanto) per lo smaltimento a norma stia cercando un escamotage.
Può darsi che io ci abbia capito poco, ma se se lo vuole decespitare, francamente, se ne sta "disfando" e quindi dovrebbe darlo a qualcuno autorizzato magari all'attività R12 all'interno della quale si possono ben far ricadere tutte quelle operazioni (pulizia, smontaggio, riparazioni, sostituzioni di componenti ecc..) che ricadono nel novero della "preparazione per il riutilizzo" di cui all'art. 183, comma1 lettere q ed r).
Quando il PC arriva dal "preparatore" è un rifiuto e quindi il preparatore è autorizzato, al termine della rigenerazione il nuovo PC rigenerato o i vari componenti sani che non sono più rifiuto potranno essere riutilizzati/venduti esattamente per lo stesso scopo per cui sono stati concepiti.
Io la interpreto così, però, come già detto.....esco dalla mischia per ignoranza della materia.....
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
Cara Isa, hai ragione, io mi sono limitato ad un esempio piuttosto misero, anche perchè stavo rispondendo a clienti che vogliono ad ogni costo fare il MUD, e mi ero dimenticato del gigantesco magazzino.
Credo sia ragionevole supporre che un pc che deve essere dato via e può essere riparato sia un bene, mentre un intero magazzino pieno di macchine ormai giunte a fine vita che devono essere eliminate dal libro cespiti sia un discorso leggermente diverso anche per questioni di rapidità nell'effettuare le operazioni.
Certamente si potrà obiettare che se un pc è riparabile perchè non può esserlo un intero magazzino di vecchi pc? Allo stesso modo si potrà rispondere: perchè mail il riparatore dovrà poi provvedere a smaltire tutto il vecchiume non riparabile per eliminare i cespiti di un'azienda che non ha voglia di pagare l'operatore autorizzato?
Credo sia ragionevole supporre che un pc che deve essere dato via e può essere riparato sia un bene, mentre un intero magazzino pieno di macchine ormai giunte a fine vita che devono essere eliminate dal libro cespiti sia un discorso leggermente diverso anche per questioni di rapidità nell'effettuare le operazioni.
Certamente si potrà obiettare che se un pc è riparabile perchè non può esserlo un intero magazzino di vecchi pc? Allo stesso modo si potrà rispondere: perchè mail il riparatore dovrà poi provvedere a smaltire tutto il vecchiume non riparabile per eliminare i cespiti di un'azienda che non ha voglia di pagare l'operatore autorizzato?
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
Recuperare componenti da un'apparecchiatura che è divenuta un rifiuto è un'attività lecita, ci mancherebbe altro. Ed è incoraggiata a livello generale e, nello specifico, nel dal D.Lgs 151/05.
Anche i rottamatori di veicoli recuperano, rigenerano e rivendono i componenti smontati, ma lo fanno nell'ambito di un'attività di gestione di rifiuti (se invece vendo un'auto usata, l'acquirente si guarderà bene dal farla a pezzettini, ma ci porterà la famiglia al mare).
Occorre ragionare in questi termini come principio generale e senza ipocrisie.
Queste condotte border line, che sottendono un tentativo di sottrarsi alla disciplina sui rifiuti, non sarebbero ben viste dal magistrato di turno.
E se l'Europa ci ha fatto cassare la definizione di "AEE usata" avrà avuto i suoi buoni motivi.
Anche i rottamatori di veicoli recuperano, rigenerano e rivendono i componenti smontati, ma lo fanno nell'ambito di un'attività di gestione di rifiuti (se invece vendo un'auto usata, l'acquirente si guarderà bene dal farla a pezzettini, ma ci porterà la famiglia al mare).
Occorre ragionare in questi termini come principio generale e senza ipocrisie.
Queste condotte border line, che sottendono un tentativo di sottrarsi alla disciplina sui rifiuti, non sarebbero ben viste dal magistrato di turno.
E se l'Europa ci ha fatto cassare la definizione di "AEE usata" avrà avuto i suoi buoni motivi.
Ultima modifica di Admin il Gio Apr 19, 2012 4:34 pm - modificato 1 volta.
Admin- Amministratore
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
isamonfroni ha scritto:Avrei fatto bene a starmene zitta dato che il mondo dei RAEE non è il mio, però posso dirti una cosa?VdT ha scritto:Isa ma questo è vero se consideriamo le apparecchiature come fossero dei rifiuti. Ma qualora li considerassimo ancora come beni che devono essere riparati?
L'amico sopra, secondo me, non ha affatto un "PC rotto" che sta mandando a riparare e poi glielo rimandano indietro aggiustato e continua ad usarlo; mi potrei sbagliare ma credo che abbia un magazzino pieno di cadaveri e anzichè pagare (poco o tanto) per lo smaltimento a norma stia cercando un escamotage.
Può darsi che io ci abbia capito poco, ma se se lo vuole decespitare, francamente, se ne sta "disfando" e quindi dovrebbe darlo a qualcuno autorizzato magari all'attività R12 all'interno della quale si possono ben far ricadere tutte quelle operazioni (pulizia, smontaggio, riparazioni, sostituzioni di componenti ecc..) che ricadono nel novero della "preparazione per il riutilizzo" di cui all'art. 183, comma1 lettere q ed r).
L'amico non ha infatti detto che vuole riparare uno o mille PC.
Io sto valutando una questione che ho trovato in audit (ISO9001) di una azienda che sta cambiando, per proprie politiche il parco macchine PC, e sta valutando di cedere i beni in oggetto tramite la modalità di vendita in blocco.
La questione è che alcunidi questi PC sono funzionanti anche se obsoleti mentre altri hanno alcune componenti rotte.
Mi chiedevo appunto se voi che siete sicuramente più esperti di me nelle norme cogenti ambientali potevate chiarirmi il dubbio su quando un bene si può dismettere tramite rottamazione indiretta come vendita "in blocco" e quando debba essere fatto come la società consegna i beni da smaltire a soggetti autorizzati.
Concordo sull'aproccio di Admin ma mi chiedo quindi quando si possa usare la ottamazione indiretta come vendita "in blocco".
lucaloralamia- Nuovo Utente
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
Se posso darti un consiglio, non ti incartare sulla questione della vendita, che ai tuoi occhi escluderebbe la disciplina dei rifiuti.
Non è così.
I rifiuti possono essere tranquillamente venduti.
La vendita, che sia fittizia o reale, non è condizione sufficiente ad escludere che la transazione non riguardi rifiuti.
Un'azienda che conosco regalava i PC obsoleti alle scuole.
Le quali, però, non ne ricavavano componenti ma li utilizzavano per la funzione originaria, installandoli nei laboratori e mettendoli a disposizione degli studenti.
Non è così.
I rifiuti possono essere tranquillamente venduti.
La vendita, che sia fittizia o reale, non è condizione sufficiente ad escludere che la transazione non riguardi rifiuti.
Un'azienda che conosco regalava i PC obsoleti alle scuole.
Le quali, però, non ne ricavavano componenti ma li utilizzavano per la funzione originaria, installandoli nei laboratori e mettendoli a disposizione degli studenti.
Admin- Amministratore
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Età : 51
Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
Vorrei farlo.Admin ha scritto:Se posso darti un consiglio, non ti incartare sulla questione della vendita, che ai tuoi occhi escluderebbe la disciplina dei rifiuti.
Ma, considerando che l'azienda ha citato la norma sulla rottamazione indiretta per smarcarsi dalla mia osservazione relativa alla gestione di questi beni, devo essere sicuro dei casi in cui si possa e in quali non si possa usare la rottamazione indiretta come vendita "in blocco" se voglio emettere un verbale di audit correto e non attacabile.
lucaloralamia- Nuovo Utente
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
@luca
ho l'impressione che tu dia una lettura scorretta del concetto di rottamazione diretta/indiretta (o in blocco).
Mi sa che tu fai questa equazione:
rottamazione diretta= cessione a soggetto autorizzato perchè rifiuto
cessione in blocco= liberi tutti
io penso che l'interpretazione sia questa
rottamazione diretta = ogn PC ha il suo prezzo (1€, 2€ 10 €)
rottamazione in blocco = il mucchio selvaggio tutto a 100 €
Non c'entra nulla coi rifiuti
ho l'impressione che tu dia una lettura scorretta del concetto di rottamazione diretta/indiretta (o in blocco).
Mi sa che tu fai questa equazione:
rottamazione diretta= cessione a soggetto autorizzato perchè rifiuto
cessione in blocco= liberi tutti
io penso che l'interpretazione sia questa
rottamazione diretta = ogn PC ha il suo prezzo (1€, 2€ 10 €)
rottamazione in blocco = il mucchio selvaggio tutto a 100 €
Non c'entra nulla coi rifiuti
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
isamonfroni ha scritto:@luca
ho l'impressione che tu dia una lettura scorretta del concetto di rottamazione diretta/indiretta (o in blocco).
Mi sa che tu fai questa equazione:
rottamazione diretta= cessione a soggetto autorizzato perchè rifiuto
cessione in blocco= liberi tutti
io penso che l'interpretazione sia questa
rottamazione diretta = ogn PC ha il suo prezzo (1€, 2€ 10 €)
rottamazione in blocco = il mucchio selvaggio tutto a 100 €
Non c'entra nulla coi rifiuti
@Luca:
ho un impianto di trattamento RAEE (e questi problemi per me sono pane quotidiano) e quoto ISA al 100%, poichè è riuscita a sintetizzare con 4 parole il problema in questione.
Non è la quantità ne la qualità del bene che lo fa considerare un rifiuto, ma è la volontà del proprietario del bene che attribuisce allo stesso lo stato opportuno su come disfarsene. (bene o rifiuto)
..Sato..
Sato- Utente Attivo
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Località : Ovunque ce ne fosse il bisogno...
Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
Quoto.
Ho un altro dubbio: qual'è l'oggetto sociale di un'azienda di trading di componenti informatici?
Mi spiego: non potendo trattare rifiuti, perchè sprovvista di autorizzazione, immagino sia una società commerciale (compravendita di accessori per l'informatica).
Come configurano l'attività da te descritta, che presuppone, in ogni caso, lo smontaggio di apparecchiature non finalizzato alla riparazione ma al recupero di componenti?
Ho un altro dubbio: qual'è l'oggetto sociale di un'azienda di trading di componenti informatici?
Mi spiego: non potendo trattare rifiuti, perchè sprovvista di autorizzazione, immagino sia una società commerciale (compravendita di accessori per l'informatica).
Come configurano l'attività da te descritta, che presuppone, in ogni caso, lo smontaggio di apparecchiature non finalizzato alla riparazione ma al recupero di componenti?
Admin- Amministratore
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Re: Rottamazione indiretta e vendita "in blocco"
Potrebbe essere compravendita di beni residuali o usati per il reimpiego?
Non so se regge...però se si parlasse di reimpiego e non di recupero...
Non so se regge...però se si parlasse di reimpiego e non di recupero...
alessiog- Utente Attivo
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