medici, dentisti, veterinari e sistri...... siamo sicuri che non devono iscriversi ??

In vari post si sostiene tale tesi, facendo riferimento al fatto che "i produttori di rifiuti pericolosi che non sono inquadrati in un'organizzazione di ente o di impresa" sono esonerati da tale obbligo.
Ma che cos'è un'impresa ?
Approfondendo il discorso con un commercialista che segue numerosi studi dentistici, mi ha confermato la validità della seguente interpretazione:

"Per il Codice Civile l’imprenditore è colui che è in grado di organizzare un’attività finalizzata alla produzione di beni e servizi.
Diversamente, nell’attività professionale il rapporto tra committente e prestatore è basato essenzialmente sull’intuitus personae; non è richiesta organizzazione di mezzi, in quanto l’elemento fondamentale è il lavoro personale del prestatore d’opera.
Pertanto la distinzione del lavoro autonomo rispetto all’esercizio di impresa va individuata in relazione ai modi con i quali l’opera o il servizio vengono resi. La funzione imprenditoriale si desume essenzialmente dalla forma organizzata che deve caratterizzare l’esercizio dell’attività produttiva, invece l’attività di lavoro autonomo si svincola da qualsiasi tipo di organizzazione, fondandosi sul lavoro personale del prestatore d’opera."

Pertanto gli studi dentistici, con dipendenti, collaboratori, macchinari costosi e complessi (quindi la stragrande maggioranza), dal punto di vista fiscale vengono considerati imprese, e per le Aziende Sanitarie sono "Strutture sanitarie di media complessità".
Siamo quindi tranquilli nell'escluderli dall'obbligo di iscrizione al sistri ??

No, che non lo siamo.
Dipende, come dicevi, dal tipo di organizzazione e dall'assetto societario.

ok, mi sembrava importante sottolineare che la questione non è affatto banale, anche a fronte delle sanzioni che pare vadano delinandosi per i produttori di rifiuti pericolosi che non adempiono all'obbligo di iscrizione.

Come sottolineato da Sconsul ci sono varie tipologie di studi medici, dentistici, veterinari ... Per poter essere certa di consigliare correttamente la clinica veterinaria che segue il mio cagnolino mi sono informata a lungo ed ho letto tutta la giurisprudenza relativa alle prestazioni mediche professionali da 97 ad oggi ..
Se uno o più ambulatori sono messi a disposizione di medici, veterinari, dentisti per poter visitare e curare i pazienti, senza la costituzione di società fra i professionisti, sono esenti dalla tenuta del registro e dall'iscrizione al SISTRI.
Lo è anche un dentista che nel suo studio eserciti la sua professione, o se, per logica convenienza, le attrezzature dello studio vengono utilizzate in tempi diversi da più professionisti ..
Anche il proprietario di un ambulatorio che metta a disposizione di professionisti locali ed attrezzature rimane esentato da iscrizione ..
Insomma si deve valutare caso per caso partendo dall'assenza di impresa o ente e considerando l'organizzazione lavorativa

Grazie a tutti per le risposte che avete dato. Nel mio caso mi trovo a consigliare gli Associati odontotecnici (che fabbricano dispositivi medici ad uso odontoiatrico). Nel loro caso l'obbligatorietà di iscrizione dipende dalla tipologia di rifiuti prodotti.
Il problema sorge nei casi in cui sono state create delle società fra un odontotecnico ed un odontoiatra con laboratorio odontotecnico e studio medico (regolarmente separati e non comunicanti). Quindi si tratta di numero di pazienti equiparabile allo studio medico del singolo professionista ma la ragione sociale è una società. Non so quindi come consigliare. Grazie per le risposte che vorrete darmi...il 29 aprile è alle porte

se parliamo di società (snc, sas, ecc.) a parer mio si devono sicuramente iscrivere

leggete qui:
http://www.sistri.it/index.php?view=items&cid=7%3Asoggetti-destinatari-e-categorie-di-iscrizione&id=98%3A213-iscrizione-di-medici-dentisti-infermieri-liberi-professionisti-artigiani-etc&option=com_quickfaq&Itemid=86

solo se sono in forma di inpresa: ma gli studi hanno scopo di lucro...quindi per me sono obbligati ad iscriversi in caso di rifiuti pericolosi!!!

Il parere è chiaro: è comunque un po' cavillosa la distinzione fra imprese (a scopo di lucro) e singoli studi dentistici in quanto anche gli studi, pur trattandosi di prestazioni professionali, sono ovviamente a scopo di lucro...ma non è questa la sede. Grazie a tutti

A mio avviso la definizione di impresa non può che essere associata all'iscrizione alla camera di commercio. Se un'attività è iscritta in camera di commercio (cioà al Registro imprese) è un'impresa che può essere:
. individuale (compresi gli artigiani):
. collettiva società di persone cioè snc e sas e ss, società di capitali cioè srl spa sapa, ma anche cooperative.
i professionisti singoli e gli studi associati (attenzione non le società tra professionisti che sono cosa diversa e si iscrivono) tipo medici, avvocati, commercialisti, ingegneri non si iscrivono in camera di commercio.
Bisognerebbe capire piuttosto cosa intendono per enti (non vorrei che ricomprendendessero in questa definizione gli studi associati).
Secondo me se non si è iscritti in camera di commercio ci sono buone possibilità di cavarsela anche producendo rifiuti pericolosi.

Ci sono novità in merito?

sbibiz ha scritto:Ci sono novità in merito?

in merito a cosa?

in merito a queste categorie...

Ieri ho parlato con una estetista che produce un rifiuto pericoloso e non sapeva se doveva iscriversi al Sistri.
La sua attività è identificata come società (almeno questo è quanto le ha detto il commercialista).

Qualcuno ha maggiori info?

Tutti i centri estetici devono iscriversi al sistri in quanto produttori di rifiuti pericolosi a rischio infettivo CER 180103 in quanto usano dei taglienti (sgorbie, credo, aghi per elettrodepilazione, ecc.)

fantalele ha scritto:Tutti i centri estetici devono iscriversi al sistri in quanto produttori di rifiuti pericolosi a rischio infettivo CER 180103 in quanto usano dei taglienti (sgorbie, credo, aghi per elettrodepilazione, ecc.)

però non sono "enti o imprese".....

Dovrebbero rientrare nella categoria artigianale e non in quella commerciale, come avviene anche per gli acconciatori ..
deve verificare in quale categoria è stata iscritta alla CCIAA