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BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
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Aurora Brancia
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BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
NON NE POSSO PIU'!!!!!!!!!!!
SDR
http://www.wallstreetitalia.com/article/1326683/polemica/canone-rai-per-pc-e-smartphone-aziende-sborseranno-980-milioni.aspx
Canone Rai per pc e smartphone: aziende sborseranno 980 milioni
Roma - E' polemica sul canone Rai da pagare anche per le imprese che pur non guardando le trasmissioni televisive in tv, posseggono un computer, tablet o smartphone. Secondo Rete Imprese sono quasi 5 milioni le aziende italiane che in tutto dovranno sborsare 980 milioni di euro.
Anticipata da una campagna pubblicitaria per promuovere i servizi offerti sui suoi canali (Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Rai Quattro, Rai Cinque e Rainews24), da quest’anno la tv di stato esige il pagamento del canone anche da parte delle imprese che posseggono non un televisore, bensi' computer, smartphone e tablet che possono ricevere trasmissioni televisive anche se non sono normalmente finalizzati a questo. Ovvero anche se non sono collegati a Internet.
La concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo italiano ha potuto imporre il pagamento di un canone tv "speciale", che parte da un minimo di 200 euro, sfruttando il Regio Decreto Legge 246/1938 e il Decreto Legislativo Luogotenziale 458/1944, che stabiliscono l’obbligo del pagamento di un canone a carico di chi "detenga uno o piu' apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni".
I bollettini da pagare stanno arrivando nelle caselle di posta dellle imprese, che sono gia' sul piede di guerra. Le bollette partono da un minimo di 200 ad un massimo di 6mila euro. La somma varia a seconda della categoria dell’impresa.
Per quanto riguarda i singoli cittadini, chi non versa il canone non ha il diritto di guardare la tv in generale e non solo le trasmissioni Rai.
SDR
http://www.wallstreetitalia.com/article/1326683/polemica/canone-rai-per-pc-e-smartphone-aziende-sborseranno-980-milioni.aspx
Canone Rai per pc e smartphone: aziende sborseranno 980 milioni
Roma - E' polemica sul canone Rai da pagare anche per le imprese che pur non guardando le trasmissioni televisive in tv, posseggono un computer, tablet o smartphone. Secondo Rete Imprese sono quasi 5 milioni le aziende italiane che in tutto dovranno sborsare 980 milioni di euro.
Anticipata da una campagna pubblicitaria per promuovere i servizi offerti sui suoi canali (Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Rai Quattro, Rai Cinque e Rainews24), da quest’anno la tv di stato esige il pagamento del canone anche da parte delle imprese che posseggono non un televisore, bensi' computer, smartphone e tablet che possono ricevere trasmissioni televisive anche se non sono normalmente finalizzati a questo. Ovvero anche se non sono collegati a Internet.
La concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo italiano ha potuto imporre il pagamento di un canone tv "speciale", che parte da un minimo di 200 euro, sfruttando il Regio Decreto Legge 246/1938 e il Decreto Legislativo Luogotenziale 458/1944, che stabiliscono l’obbligo del pagamento di un canone a carico di chi "detenga uno o piu' apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni".
I bollettini da pagare stanno arrivando nelle caselle di posta dellle imprese, che sono gia' sul piede di guerra. Le bollette partono da un minimo di 200 ad un massimo di 6mila euro. La somma varia a seconda della categoria dell’impresa.
Per quanto riguarda i singoli cittadini, chi non versa il canone non ha il diritto di guardare la tv in generale e non solo le trasmissioni Rai.
REPRINTER- Utente Attivo
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e io non ne posso più della disinformazione...
tu hai ragione, ma NON E' IL CANONE DI ABBONAMENTO A NIENTE.
E' la tassa di possesso di apparecchio ricevente. SE hai pagato, avrai notato che il modulo di cc non è su carta intestata della RAI, ma su quella dell'agenzia delle entrate.
Come il bollo auto, "un tributo come tutti gli altri"
Che poi ci abbiano scassato fino all'ultima molecola di OO con le tasse, i bolli, gli errori, è un altro fatto; incontrovertibile. Appunto, un tributo come "tutti gli altri", mica la pubblicità dice "come gli altri 3".
E' la tassa di possesso di apparecchio ricevente. SE hai pagato, avrai notato che il modulo di cc non è su carta intestata della RAI, ma su quella dell'agenzia delle entrate.
Come il bollo auto, "un tributo come tutti gli altri"
Che poi ci abbiano scassato fino all'ultima molecola di OO con le tasse, i bolli, gli errori, è un altro fatto; incontrovertibile. Appunto, un tributo come "tutti gli altri", mica la pubblicità dice "come gli altri 3".
Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
canone a parte .. gli enti non sanno più da dove attingere!
Oggigioro si paga tutto: dalla tassa sui gradini e ballatoi a quella sull’ombra che invade il suolo pubblico, dalla tassa per raccogliere i funghi o pescare fino alle tasse macabre su tumuli e lumini, e molte altre. Eccone alcune tra le più assurde:
Tassa sui gradini: la devono pagare tutti coloro che sono proprietari di case che hanno i gradini d’ingresso su una strada pubblica.
Tassa sull’ombra: se la sporgenza di una tenda di un locale invade il suolo pubblico, bisogna pagare l’imposta per l’occupazione di suolo pubblico.
La tassa sui ballatoi: riesumata dal Comune di Agrigento nel 2008 va pagata dai condomini che abbiano ballatoi rivolti sulla strada pubblica.
Tassa sui funghi: c’è un’imposta di bollo sui permessi per raccogliere i funghi.
Tassa sul tricolore: anche per esporre la bandiera italiana si rischia di dover pagare una tassa sulla pubblicità. E’ recente il caso di un signore di Desio che si è visto richiedere un importo di 280 euro per avere esposto fuori dal suo albergo la bandiera dell’Unione europea e quella italiana.
Tassa sui cani: alcuni Enti locali hanno o sono in procinto di istituire nuovamente la tassa sul possesso dei cani divenne obbligatoria definitivamente nel 1931). La tassa consiste nel pagamento di un corrispettivo annuale per il possesso di ogni singolo cane custodito che varia dai 20 euro ai 50 euro per ogni cane di proprietà a seconda della taglia dell’animale.
Tassa sugli sposi: alcuni enti locali per consentire il matrimonio in Comune hanno previsto il pagamento di un corrispettivo. A Roma, ad esempio, per sposarsi in Campidoglio nel week-end bisogna pagare 200 euro; 150 euro se ci si sposa nei giorni feriali. Dalla tassa sugli sposi il Comune di Sorrento incassa, addirittura, 6 milioni di euro all’anno.
Tassa sulle centrali fantasma: in bolletta elettrica i consumatori pagano un fondo per un premio ai Comuni che ospitano centrali nucleari. Si paga un euro ogni 5000 kwh. Probabilmente non ci saranno centrali almeno per i prossimi 10 anni, ma intanto la bolletta continua ad addebitare questo costo.
Tassa sul morto: se uno muore, va pagata una tassa per il rilascio del certificato di constatazione di decesso rilasciato dall’ufficiale sanitario dell’Asl, 35 euro più un euro di bollettino postale.
Tassa sullo studente: lo studente universitario è tenuto ha pagare un’imposta regionale per il diritto allo studio universitario.
Oggigioro si paga tutto: dalla tassa sui gradini e ballatoi a quella sull’ombra che invade il suolo pubblico, dalla tassa per raccogliere i funghi o pescare fino alle tasse macabre su tumuli e lumini, e molte altre. Eccone alcune tra le più assurde:
Tassa sui gradini: la devono pagare tutti coloro che sono proprietari di case che hanno i gradini d’ingresso su una strada pubblica.
Tassa sull’ombra: se la sporgenza di una tenda di un locale invade il suolo pubblico, bisogna pagare l’imposta per l’occupazione di suolo pubblico.
La tassa sui ballatoi: riesumata dal Comune di Agrigento nel 2008 va pagata dai condomini che abbiano ballatoi rivolti sulla strada pubblica.
Tassa sui funghi: c’è un’imposta di bollo sui permessi per raccogliere i funghi.
Tassa sul tricolore: anche per esporre la bandiera italiana si rischia di dover pagare una tassa sulla pubblicità. E’ recente il caso di un signore di Desio che si è visto richiedere un importo di 280 euro per avere esposto fuori dal suo albergo la bandiera dell’Unione europea e quella italiana.
Tassa sui cani: alcuni Enti locali hanno o sono in procinto di istituire nuovamente la tassa sul possesso dei cani divenne obbligatoria definitivamente nel 1931). La tassa consiste nel pagamento di un corrispettivo annuale per il possesso di ogni singolo cane custodito che varia dai 20 euro ai 50 euro per ogni cane di proprietà a seconda della taglia dell’animale.
Tassa sugli sposi: alcuni enti locali per consentire il matrimonio in Comune hanno previsto il pagamento di un corrispettivo. A Roma, ad esempio, per sposarsi in Campidoglio nel week-end bisogna pagare 200 euro; 150 euro se ci si sposa nei giorni feriali. Dalla tassa sugli sposi il Comune di Sorrento incassa, addirittura, 6 milioni di euro all’anno.
Tassa sulle centrali fantasma: in bolletta elettrica i consumatori pagano un fondo per un premio ai Comuni che ospitano centrali nucleari. Si paga un euro ogni 5000 kwh. Probabilmente non ci saranno centrali almeno per i prossimi 10 anni, ma intanto la bolletta continua ad addebitare questo costo.
Tassa sul morto: se uno muore, va pagata una tassa per il rilascio del certificato di constatazione di decesso rilasciato dall’ufficiale sanitario dell’Asl, 35 euro più un euro di bollettino postale.
Tassa sullo studente: lo studente universitario è tenuto ha pagare un’imposta regionale per il diritto allo studio universitario.
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Come lo scoglio infrango. Come l'onda travolgo.
Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
Tiratevi su.... sono in arrivo, direttamente dal medioevo:
- testatico era un'imposta pubblica gravante sulle persone facenti parte di una comunità, comune, feudo, regno.
Ogni individuo di qualunque sesso ed età era tenuto a versare al signore del luogo una imposta annua. Il nome testatico deriva da testa: in poche parole ogni testa era sottoposta ad essa. L'importo globale che ogni comunità doveva al signore del luogo era normalmente definito durante una funzione religiosa importante nella quale il sacerdote dal pulpito poteva contare le teste che vedeva nella chiesa, essendovi l'obbligo di partecipare ai riti religiosi. Da tale imposizione erano normalmente esenti nobili e il clero, (che d'altra parte erano essi stessi esattori di diverse imposizioni sul popolo).
-Diritti e tributi più ricorrenti
abbeverata: per dissetare gli animali nei fontanili; in latino medioevale ius beverandi
acquatico: per attingere acqua da fonti o sorgenti; in latino medioevale ius aquandi
adiutorio: gabella una tantum in occasione di eventi straordinari
decima: la grande decima era costituita dalla decima parte del grano prodotto, mentre la piccola decima si applicava sul vino, sulla canapa e su altri prodotti
erbatico: per falciare l'erba in un prato; detto anche erbaggio
ghiandatico: per raccogliere ghiande o condurre maiali nei querceti; anche escatico e glandatico
legnatico: per tagliare e raccogliere legna di alto fusto; in latino medioevale ius lignandi; altro sinonimo boscatico
livello (contratto): per l'utilizzo agricolo dei terreni
macchiatico: per raccogliere legna di basso fusto, arbusti
pantanatico: per pescare anguille e rane negli stagni
pascolatico: per condurre greggi al pascolo (ius pascendi); più diffuso il diritto di fida
pedatico: per attraversare o percorrere a piedi strade, sentieri o proprietà private; anche pedaggio
piscatico: per catturare pesci in acqua dolce o salata; anche pescatico
plateatico: per occupare il suolo pubblico su cui esporre la merce nei mercati
pontatico: per transitare sui ponti doganali o di proprietà privata
portatico: dazio doganale o pedaggio riscosso alle porte della città in occasione dell'entrata di merci
relevio: una sorta di imposta di successione pagata dal feudatario al re o dagli eredi del feudatario al Re per ottenere il possesso del feudo
ripatico: per approdare o sostare su rive di acque interne
scalatico: per caricare e scaricare merci nei porti
siliquatico: per raccogliere carrube ed altri baccelli
spicatico: per raccogliere spighe dopo la mietitura; in latino medioevale ius spicandi; inoltre spicilegio e spigaggio
- testatico era un'imposta pubblica gravante sulle persone facenti parte di una comunità, comune, feudo, regno.
Ogni individuo di qualunque sesso ed età era tenuto a versare al signore del luogo una imposta annua. Il nome testatico deriva da testa: in poche parole ogni testa era sottoposta ad essa. L'importo globale che ogni comunità doveva al signore del luogo era normalmente definito durante una funzione religiosa importante nella quale il sacerdote dal pulpito poteva contare le teste che vedeva nella chiesa, essendovi l'obbligo di partecipare ai riti religiosi. Da tale imposizione erano normalmente esenti nobili e il clero, (che d'altra parte erano essi stessi esattori di diverse imposizioni sul popolo).
-Diritti e tributi più ricorrenti
abbeverata: per dissetare gli animali nei fontanili; in latino medioevale ius beverandi
acquatico: per attingere acqua da fonti o sorgenti; in latino medioevale ius aquandi
adiutorio: gabella una tantum in occasione di eventi straordinari
decima: la grande decima era costituita dalla decima parte del grano prodotto, mentre la piccola decima si applicava sul vino, sulla canapa e su altri prodotti
erbatico: per falciare l'erba in un prato; detto anche erbaggio
ghiandatico: per raccogliere ghiande o condurre maiali nei querceti; anche escatico e glandatico
legnatico: per tagliare e raccogliere legna di alto fusto; in latino medioevale ius lignandi; altro sinonimo boscatico
livello (contratto): per l'utilizzo agricolo dei terreni
macchiatico: per raccogliere legna di basso fusto, arbusti
pantanatico: per pescare anguille e rane negli stagni
pascolatico: per condurre greggi al pascolo (ius pascendi); più diffuso il diritto di fida
pedatico: per attraversare o percorrere a piedi strade, sentieri o proprietà private; anche pedaggio
piscatico: per catturare pesci in acqua dolce o salata; anche pescatico
plateatico: per occupare il suolo pubblico su cui esporre la merce nei mercati
pontatico: per transitare sui ponti doganali o di proprietà privata
portatico: dazio doganale o pedaggio riscosso alle porte della città in occasione dell'entrata di merci
relevio: una sorta di imposta di successione pagata dal feudatario al re o dagli eredi del feudatario al Re per ottenere il possesso del feudo
ripatico: per approdare o sostare su rive di acque interne
scalatico: per caricare e scaricare merci nei porti
siliquatico: per raccogliere carrube ed altri baccelli
spicatico: per raccogliere spighe dopo la mietitura; in latino medioevale ius spicandi; inoltre spicilegio e spigaggio
geofranz67- Partner
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
Dal che si vede che, come al solito, noi moderni non abbiamo inventato proprio un bel niente.............geofranz67 ha scritto:Tiratevi su.... sono in arrivo, direttamente dal medioevo:
- testatico era un'imposta pubblica gravante sulle persone facenti parte di una comunità, comune, feudo, regno.
Ogni individuo di qualunque sesso ed età era tenuto a versare al signore del luogo una imposta annua. Il nome testatico deriva da testa: in poche parole ogni testa era sottoposta ad essa. L'importo globale che ogni comunità doveva al signore del luogo era normalmente definito durante una funzione religiosa importante nella quale il sacerdote dal pulpito poteva contare le teste che vedeva nella chiesa, essendovi l'obbligo di partecipare ai riti religiosi. Da tale imposizione erano normalmente esenti nobili e il clero, (che d'altra parte erano essi stessi esattori di diverse imposizioni sul popolo).
-Diritti e tributi più ricorrenti
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decima: la grande decima era costituita dalla decima parte del grano prodotto, mentre la piccola decima si applicava sul vino, sulla canapa e su altri prodotti
erbatico: per falciare l'erba in un prato; detto anche erbaggio
ghiandatico: per raccogliere ghiande o condurre maiali nei querceti; anche escatico e glandatico
legnatico: per tagliare e raccogliere legna di alto fusto; in latino medioevale ius lignandi; altro sinonimo boscatico
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
devo dire che rilleggendo attentamente...noto che il 90% delle tasse ci sono già. Hanno cambiato solo il nome.
geofranz67- Partner
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
geofranz67 ha scritto:devo dire che rilleggendo attentamente...noto che il 90% delle tasse ci sono già. Hanno cambiato solo il nome.
mi hai tolto le parole di bocca..... e intanto subiamo
spands72- Utente Attivo
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
geofranz67 ha scritto:
ghiandatico: per raccogliere ghiande
fortuna che sto nell'era glaciale
CJM- Utente Attivo
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
... e poi ci dicono che siamo Cittadini della Repubblica
nei Referendum tenuti il 11 giugno 1995 (17 anni orsono) votammo per la PRIVATIZZAZIONE della RAI
questi i risultati:
Quorum raggiunto (57,2% dei Votanti)
Favorevoli alla privatizzazione 54,9% - contrari 45,1%
da allora più niente. nè sinistra nè destra hanno mai prodotto una norma in adozione della nostra volontà!!!
speriamo che provveda il governo tecnico... mah...
non siamo cittadini... siamo solo dei sudditi = Chi fa parte di uno stato senza fruire dei diritti politici (si contrappone al cittadino) http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/S/suddito.shtml
nei Referendum tenuti il 11 giugno 1995 (17 anni orsono) votammo per la PRIVATIZZAZIONE della RAI
questi i risultati:
Quorum raggiunto (57,2% dei Votanti)
Favorevoli alla privatizzazione 54,9% - contrari 45,1%
da allora più niente. nè sinistra nè destra hanno mai prodotto una norma in adozione della nostra volontà!!!
speriamo che provveda il governo tecnico... mah...
non siamo cittadini... siamo solo dei sudditi = Chi fa parte di uno stato senza fruire dei diritti politici (si contrappone al cittadino) http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/S/suddito.shtml
PiazzaPulita- Utente Attivo
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
Quoto Isa,isamonfroni ha scritto:Dal che si vede che, come al solito, noi moderni non abbiamo inventato proprio un bel niente.............geofranz67 ha scritto:Tiratevi su.... sono in arrivo, direttamente dal medioevo:
- testatico era un'imposta pubblica gravante sulle persone facenti parte di una comunità, comune, feudo, regno.
Ogni individuo di qualunque sesso ed età era tenuto a versare al signore del luogo una imposta annua. Il nome testatico deriva da testa: in poche parole ogni testa era sottoposta ad essa. L'importo globale che ogni comunità doveva al signore del luogo era normalmente definito durante una funzione religiosa importante nella quale il sacerdote dal pulpito poteva contare le teste che vedeva nella chiesa, essendovi l'obbligo di partecipare ai riti religiosi. Da tale imposizione erano normalmente esenti nobili e il clero, (che d'altra parte erano essi stessi esattori di diverse imposizioni sul popolo).
-Diritti e tributi più ricorrenti
abbeverata: per dissetare gli animali nei fontanili; in latino medioevale ius beverandi
acquatico: per attingere acqua da fonti o sorgenti; in latino medioevale ius aquandi
adiutorio: gabella una tantum in occasione di eventi straordinari
decima: la grande decima era costituita dalla decima parte del grano prodotto, mentre la piccola decima si applicava sul vino, sulla canapa e su altri prodotti
erbatico: per falciare l'erba in un prato; detto anche erbaggio
ghiandatico: per raccogliere ghiande o condurre maiali nei querceti; anche escatico e glandatico
legnatico: per tagliare e raccogliere legna di alto fusto; in latino medioevale ius lignandi; altro sinonimo boscatico
livello (contratto): per l'utilizzo agricolo dei terreni
macchiatico: per raccogliere legna di basso fusto, arbusti
pantanatico: per pescare anguille e rane negli stagni
pascolatico: per condurre greggi al pascolo (ius pascendi); più diffuso il diritto di fida
pedatico: per attraversare o percorrere a piedi strade, sentieri o proprietà private; anche pedaggio
piscatico: per catturare pesci in acqua dolce o salata; anche pescatico
plateatico: per occupare il suolo pubblico su cui esporre la merce nei mercati
pontatico: per transitare sui ponti doganali o di proprietà privata
portatico: dazio doganale o pedaggio riscosso alle porte della città in occasione dell'entrata di merci
relevio: una sorta di imposta di successione pagata dal feudatario al re o dagli eredi del feudatario al Re per ottenere il possesso del feudo
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spicatico: per raccogliere spighe dopo la mietitura; in latino medioevale ius spicandi; inoltre spicilegio e spigaggio
sembra infatti che il precedente Governo avesse allo studio anche il ripristino dello Jus Prime Noctis ..... cribbio!
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si deficit fenum accipe stramen
cirillo- Moderatore
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
cirillo ha scritto: Quoto Isa,
sembra infatti che il precedente Governo avesse allo studio anche il ripristino dello Jus Prime Noctis ..... cribbio!
bene, vedo che ve lo ricordate tutti..........però ocio!!!
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
ma giusto perchè, del rimanente teorico 10% , le pecore si mandano a pascolare -senza che nessuno lo impedisca- nei liberi campi ricoperti da diossine e IPA (...), mentre ghiande e carrube sono state sostituite dai mangimi per animali... Anche se secondo me il sapore dei "prosciutti" cresciuti in porcile è preferibile a quello dei prosciuti cresciuti in porcilaia: che sembra la stessa cosa, sempre un posto con dei maiali è, ma...geofranz67 ha scritto:devo dire che rilleggendo attentamente...noto che il 90% delle tasse ci sono già. Hanno cambiato solo il nome.
Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
quoto!Aurora Brancia ha scritto:ma giusto perchè, del rimanente teorico 10% , le pecore si mandano a pascolare -senza che nessuno lo impedisca- nei liberi campi ricoperti da diossine e IPA (...), mentre ghiande e carrube sono state sostituite dai mangimi per animali... Anche se secondo me il sapore dei "prosciutti" cresciuti in porcile è preferibile a quello dei prosciuti cresciuti in porcilaia: che sembra la stessa cosa, sempre un posto con dei maiali è, ma...geofranz67 ha scritto:devo dire che rilleggendo attentamente...noto che il 90% delle tasse ci sono già. Hanno cambiato solo il nome.
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Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
Forse si sono vergognati e hanno fatto dietro front.....
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/02/21/news/canone_tablet-30261560/?ref=HREC1-100
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/02/21/news/canone_tablet-30261560/?ref=HREC1-100
luanap- Utente Attivo
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
questo vale per gli abbonamenti ordinari.Aurora Brancia ha scritto:tu hai ragione, ma NON E' IL CANONE DI ABBONAMENTO A NIENTE.
E' la tassa di possesso di apparecchio ricevente. SE hai pagato, avrai notato che il modulo di cc non è su carta intestata della RAI, ma su quella dell'agenzia delle entrate.
Come il bollo auto, "un tributo come tutti gli altri"
Gli abbonamenti speciali, riservati alle aziende, vanno versati su un c/c intestato alla rai ed il bollettino viene spedito dalla sede regionale della rai. In questo caso l'agenzia entrate non c'entra nulla.
Ospite- Ospite
Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
lanton ha scritto:questo vale per gli abbonamenti ordinari.Aurora Brancia ha scritto:tu hai ragione, ma NON E' IL CANONE DI ABBONAMENTO A NIENTE.
E' la tassa di possesso di apparecchio ricevente. SE hai pagato, avrai notato che il modulo di cc non è su carta intestata della RAI, ma su quella dell'agenzia delle entrate.
Come il bollo auto, "un tributo come tutti gli altri"
Gli abbonamenti speciali, riservati alle aziende, vanno versati su un c/c intestato alla rai ed il bollettino viene spedito dalla sede regionale della rai. In questo caso l'agenzia entrate non c'entra nulla.
"La RAI è una concessionaria per il servizio radiotelevisivo con la quale l'Agenzia delle Entrate ha in essere una convenzione che la autorizza all'esazione presso i contribuenti a mezzo del S.A.T., il quale è rappresentato dalla società RAI in nome della stessa Agenzia delle Entrate."
Pertanto che il bollettino sia intestato a RAI o all'agenzia delle entrate poco cambia.
C'è da dire però che in quanto concessionaria è sottoposta ad un contratto, il "contratto di servizio", che la RAI puntualmente non rispetta (ad esempio, prevede una copertura al 60% di programmi adatti a ciechi e sordi). Nemmeno il Ministero lo rispetta, poiché il contratto in questi casi prevede l'esplicita risoluzione, e invece la concessione viene rinnovata di anno in anno senza clamori.
Sorge il sospetto che la RAI si sia tirata indietro perché questa "sparata" ha sollevato un po' di polvere su questo "contratto di servizio" e qualcuno già chiedeva che, se la legge del 1938 fosse stata applicata alla lettera, lo avrebbe dovuto essere anche il contratto di servizio...
Ultima modifica di riger il Mer Feb 22, 2012 11:51 am - modificato 1 volta.
riger- Moderatore
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
a rigor di logica, tutti i soggetti dotati di apparecchi visivi (occhi) e acustici (timpani), pertanto in grado di " ricevere trasmissioni televisive anche se non sono normalmente finalizzati a questo", dovrebbero contribuire al pagamento del suddetto canone.rai ha scritto:..pagamento del canone anche da parte delle imprese che posseggono non un televisore, bensi' computer, smartphone e tablet che possono ricevere trasmissioni televisive anche se non sono normalmente finalizzati a questo.
considerando poi che la respirazione concorre all'emissione in atmosfera di CO2, ogni persona dotata di polmoni dovrebbe chiedere, alla provincia territorialmente competente, l'autorizzazione alla emissione in atmosfera, nonchè provvedere all'acquisto di quote previste dall'Emission Trading!
considerando inoltre che, l'apparato digestivo funziona alla pari di un impianto di digestione anaerobica, con produzione di CO2, CH4 e relativi fanghi, ogni persona dotata di intestino dovrebbe, oltre alla su menzionata autorizzazione, concorrere all'iscrizione al trasporto in conto proprio di CER200304 (sempre che la produzione non ecceda i 35 kg/gg), previo ottenimento dell'AIA e autorizzazione alla gestione di un impianto in D15 .. R13 qualora si riutilizzono i propri scarti quale materiale fertilizzante.
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
ilGabri ha scritto:a rigor di logica, tutti i soggetti dotati di apparecchi visivi (occhi) e acustici (timpani), pertanto in grado di " ricevere trasmissioni televisive anche se non sono normalmente finalizzati a questo", dovrebbero contribuire al pagamento del suddetto canone.rai ha scritto:..pagamento del canone anche da parte delle imprese che posseggono non un televisore, bensi' computer, smartphone e tablet che possono ricevere trasmissioni televisive anche se non sono normalmente finalizzati a questo.
considerando poi che la respirazione concorre all'emissione in atmosfera di CO2, ogni persona dotata di polmoni dovrebbe chiedere, alla provincia territorialmente competente, l'autorizzazione alla emissione in atmosfera, nonchè provvedere all'acquisto di quote previste dall'Emission Trading!
considerando inoltre che, l'apparato digestivo funziona alla pari di un impianto di digestione anaerobica, con produzione di CO2, CH4 e relativi fanghi, ogni persona dotata di intestino dovrebbe, oltre alla su menzionata autorizzazione, concorrere all'iscrizione al trasporto in conto proprio di CER200304 (sempre che la produzione non ecceda i 35 kg/gg), previo ottenimento dell'AIA e autorizzazione alla gestione di un impianto in D15 .. R13 qualora si riutilizzono i propri scarti quale materiale fertilizzante.
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
Mammysa .. noi poi che fumiamo .. dovremmo dotarci di impianto di aspirazione, e relativo impianto di abbattimento degli effluenti gassosi .. composto da:isamonfroni ha scritto:ilGabri ha scritto:a rigor di logica, tutti i soggetti dotati di apparecchi visivi (occhi) e acustici (timpani), pertanto in grado di " ricevere trasmissioni televisive anche se non sono normalmente finalizzati a questo", dovrebbero contribuire al pagamento del suddetto canone.rai ha scritto:..pagamento del canone anche da parte delle imprese che posseggono non un televisore, bensi' computer, smartphone e tablet che possono ricevere trasmissioni televisive anche se non sono normalmente finalizzati a questo.
considerando poi che la respirazione concorre all'emissione in atmosfera di CO2, ogni persona dotata di polmoni dovrebbe chiedere, alla provincia territorialmente competente, l'autorizzazione alla emissione in atmosfera, nonchè provvedere all'acquisto di quote previste dall'Emission Trading!
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- filtri a manica;
- scrubber ad umido;
- elettrofiltro;
- camino di lancio alto almeno 80 metri;
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il tutto rigorosamente soggetto .. ad ulteriori autorizzazioni!
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Re: BASTA TASSE.........BASTA.......E CHE PA@@E.......
ilGabri ha scritto:Mammysa .. noi poi che fumiamo .. dovremmo dotarci di impianto di aspirazione, e relativo impianto di abbattimento degli effluenti gassosi .. composto da:isamonfroni ha scritto:ilGabri ha scritto:a rigor di logica, tutti i soggetti dotati di apparecchi visivi (occhi) e acustici (timpani), pertanto in grado di " ricevere trasmissioni televisive anche se non sono normalmente finalizzati a questo", dovrebbero contribuire al pagamento del suddetto canone.rai ha scritto:..pagamento del canone anche da parte delle imprese che posseggono non un televisore, bensi' computer, smartphone e tablet che possono ricevere trasmissioni televisive anche se non sono normalmente finalizzati a questo.
considerando poi che la respirazione concorre all'emissione in atmosfera di CO2, ogni persona dotata di polmoni dovrebbe chiedere, alla provincia territorialmente competente, l'autorizzazione alla emissione in atmosfera, nonchè provvedere all'acquisto di quote previste dall'Emission Trading!
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Appunto......era poco......
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