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peso gonfiato a destino
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peso gonfiato a destino
Come comportarsi nel caso si abbia il 'sospetto' che il destinatario gonfi il peso verificato a destino per gonfiare di conseguenza la fattura?
In pratica, ho un cassone scarrabile di rifiuti che viene smaltito attraverso un intermediario. Questo normalmente si occupa del trasporto verso un grosso impianto, che rilascia il tagliando della pesata. Il peso netto è sempre tra i 5000 e i 5500 kg circa.
Quando non hanno il mezzo a disposizione, inviano un altro trasportatore, che fa anche da destinatario, che si porta quindi il container a casa. Stesso container, stessi rifiuti, stesso nostro comportamento (non ho modo di sapere prima chi arriva) ma immancabilmente peso verificato tra i 6000 e i 7500 kg... ovvio senza scontrino della pesata... una volta è un caso, magari pensi fosse 'veramente pieno', ma parecchie comincia a diventare una statistica!
Se i miei sospetti fossero fondati sarebbe certamente una pratica scorretta sia dal punto di vista commerciale che ambientale, come è opportuno comportarsi con questi soggetti?
In pratica, ho un cassone scarrabile di rifiuti che viene smaltito attraverso un intermediario. Questo normalmente si occupa del trasporto verso un grosso impianto, che rilascia il tagliando della pesata. Il peso netto è sempre tra i 5000 e i 5500 kg circa.
Quando non hanno il mezzo a disposizione, inviano un altro trasportatore, che fa anche da destinatario, che si porta quindi il container a casa. Stesso container, stessi rifiuti, stesso nostro comportamento (non ho modo di sapere prima chi arriva) ma immancabilmente peso verificato tra i 6000 e i 7500 kg... ovvio senza scontrino della pesata... una volta è un caso, magari pensi fosse 'veramente pieno', ma parecchie comincia a diventare una statistica!
Se i miei sospetti fossero fondati sarebbe certamente una pratica scorretta sia dal punto di vista commerciale che ambientale, come è opportuno comportarsi con questi soggetti?
riger- Moderatore
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Re: peso gonfiato a destino
Modifica il contratto specificando che i costi di smaltimento saranno determinati sul quantitativo accertato presso il tuo impianto, dove è possibile effettuare il contraddittorio per la presenza di entrambe le parti. Circostanza che non si verifica a destino. Naturalmente ti impegni a fornire i certificati di taratura della tua pesa.
Del resto la prassi di barrare sistematicamente la casella "peso da verificare a destino", a mio sommesso avviso, è abusata ed è dovuta all'esigenza di quadrare "al chilo" le scritture tra i vari soggetti coinvolti nella filiera.
In tal senso il Sistri innoverebbe.
Giova ricordare, infatti, che la circolare 8 agosto 1998 lo prevede "nel caso in cui per la natura del rifiuto o per l'indisponibilità di un sistema di pesatura si possano, rispettivamente, verificare variazioni di peso durante il trasporto o una non precisa corrispondenza tra la quantità di rifiuti in partenza e quella a destinazione".
In questo caso, se ho ben compreso, la pesa c'è, di che rifiuti si tratta?
Del resto la prassi di barrare sistematicamente la casella "peso da verificare a destino", a mio sommesso avviso, è abusata ed è dovuta all'esigenza di quadrare "al chilo" le scritture tra i vari soggetti coinvolti nella filiera.
In tal senso il Sistri innoverebbe.
Giova ricordare, infatti, che la circolare 8 agosto 1998 lo prevede "nel caso in cui per la natura del rifiuto o per l'indisponibilità di un sistema di pesatura si possano, rispettivamente, verificare variazioni di peso durante il trasporto o una non precisa corrispondenza tra la quantità di rifiuti in partenza e quella a destinazione".
In questo caso, se ho ben compreso, la pesa c'è, di che rifiuti si tratta?
Admin- Amministratore
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Re: peso gonfiato a destino
il problema è che la mia pesa è per pallet da 3000 kg.... non dispongo di pesa interrata per gli autocarri. Concordo sulla tua riflessione circa "l'abuso" del peso verificato a destino, ma purtroppo in questo caso è l'unica possibilità.Admin ha scritto:Modifica il contratto specificando che i costi di smaltimento saranno determinati sul quantitativo accertato presso il tuo impianto, dove è possibile effettuare il contraddittorio per la presenza di entrambe le parti. Circostanza che non si verifica a destino. Naturalmente ti impegni a fornire i certificati di taratura della tua pesa.
Del resto la prassi di barrare sistematicamente la casella "peso da verificare a destino", a mio sommesso avviso, è abusata ed è dovuta all'esigenza di quadrare "al chilo" le scritture tra i vari soggetti coinvolti nella filiera.
In tal senso il Sistri innoverebbe.
Giova ricordare, infatti, che la circolare 8 agosto 1998 lo prevede "nel caso in cui per la natura del rifiuto o per l'indisponibilità di un sistema di pesatura si possano, rispettivamente, verificare variazioni di peso durante il trasporto o una non precisa corrispondenza tra la quantità di rifiuti in partenza e quella a destinazione".
In questo caso, se ho ben compreso, la pesa c'è, di che rifiuti si tratta?
La differenza delle pesate l'ho rilevata perché, in media, i carichi verso il primo impianto sono sempre stabili su un certo quantitativo (ma anche in questo caso è l'impianto finale che pesa, con tanto di scontrino), mentre verso il secondo, magicamente e sistematicamente, sforano (SENZA scontrino della pesata, per quel che vale ovviamente).
si tratta di imballaggi misti, 150106
riger- Moderatore
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Re: peso gonfiato a destino
riger ha scritto:il problema è che la mia pesa è per pallet da 3000 kg.... non dispongo di pesa interrata per gli autocarri. Concordo sulla tua riflessione circa "l'abuso" del peso verificato a destino, ma purtroppo in questo caso è l'unica possibilità.Admin ha scritto:Modifica il contratto specificando che i costi di smaltimento saranno determinati sul quantitativo accertato presso il tuo impianto, dove è possibile effettuare il contraddittorio per la presenza di entrambe le parti. Circostanza che non si verifica a destino. Naturalmente ti impegni a fornire i certificati di taratura della tua pesa.
Del resto la prassi di barrare sistematicamente la casella "peso da verificare a destino", a mio sommesso avviso, è abusata ed è dovuta all'esigenza di quadrare "al chilo" le scritture tra i vari soggetti coinvolti nella filiera.
In tal senso il Sistri innoverebbe.
Giova ricordare, infatti, che la circolare 8 agosto 1998 lo prevede "nel caso in cui per la natura del rifiuto o per l'indisponibilità di un sistema di pesatura si possano, rispettivamente, verificare variazioni di peso durante il trasporto o una non precisa corrispondenza tra la quantità di rifiuti in partenza e quella a destinazione".
In questo caso, se ho ben compreso, la pesa c'è, di che rifiuti si tratta?
La differenza delle pesate l'ho rilevata perché, in media, i carichi verso il primo impianto sono sempre stabili su un certo quantitativo (ma anche in questo caso è l'impianto finale che pesa, con tanto di scontrino), mentre verso il secondo, magicamente e sistematicamente, sforano (SENZA scontrino della pesata, per quel che vale ovviamente).
si tratta di imballaggi misti, 150106
provare a mandare il mezzo in pesa pubblica??
pretendere tagliandino di pesata: l'autorizzazione del mio impianto D15/R13, prevede l'obbligo di pesata dei rifiuti in ingresso.
CROCIDOLITE- Utente Attivo
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Re: peso gonfiato a destino
CROCIDOLITE ha scritto:riger ha scritto:il problema è che la mia pesa è per pallet da 3000 kg.... non dispongo di pesa interrata per gli autocarri. Concordo sulla tua riflessione circa "l'abuso" del peso verificato a destino, ma purtroppo in questo caso è l'unica possibilità.Admin ha scritto:Modifica il contratto specificando che i costi di smaltimento saranno determinati sul quantitativo accertato presso il tuo impianto, dove è possibile effettuare il contraddittorio per la presenza di entrambe le parti. Circostanza che non si verifica a destino. Naturalmente ti impegni a fornire i certificati di taratura della tua pesa.
Del resto la prassi di barrare sistematicamente la casella "peso da verificare a destino", a mio sommesso avviso, è abusata ed è dovuta all'esigenza di quadrare "al chilo" le scritture tra i vari soggetti coinvolti nella filiera.
In tal senso il Sistri innoverebbe.
Giova ricordare, infatti, che la circolare 8 agosto 1998 lo prevede "nel caso in cui per la natura del rifiuto o per l'indisponibilità di un sistema di pesatura si possano, rispettivamente, verificare variazioni di peso durante il trasporto o una non precisa corrispondenza tra la quantità di rifiuti in partenza e quella a destinazione".
In questo caso, se ho ben compreso, la pesa c'è, di che rifiuti si tratta?
La differenza delle pesate l'ho rilevata perché, in media, i carichi verso il primo impianto sono sempre stabili su un certo quantitativo (ma anche in questo caso è l'impianto finale che pesa, con tanto di scontrino), mentre verso il secondo, magicamente e sistematicamente, sforano (SENZA scontrino della pesata, per quel che vale ovviamente).
si tratta di imballaggi misti, 150106
provare a mandare il mezzo in pesa pubblica??
pretendere tagliandino di pesata: l'autorizzazione del mio impianto D15/R13, prevede l'obbligo di pesata dei rifiuti in ingresso.
Quoto Crocidolite e aggiungo: l'autorizzazione del mio impianto R13 prevede, assieme all'obbligo di pesata, l'obbligo dell'archiviazione di tutti i bindelli relativi alle pesate (che incollo sul retro dei rispettivi FIR).
cirillo- Moderatore
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Località : veneto
Re: peso gonfiato a destino
pesa pubblica?? eh eh eh.... ci fosse! da quando un bilico l'ha sfondata anni fa, la pesa pubblica è stata chiusa...
Comunque ho risolto a modo mio: letterina, dove io informo te intermediario che questo ha dei pesi sospetti, che se fosse vero che altera le pesate questo sarebbe un illecito ambientale, quindi io per precauzione non faccio più formulari a tizio finché non hanno fatto le loro verifiche quindi tu mi mandi solo caio.
Tempo 10 minuti mi ha chiamato che andava benissssssimo!
Comunque ho risolto a modo mio: letterina, dove io informo te intermediario che questo ha dei pesi sospetti, che se fosse vero che altera le pesate questo sarebbe un illecito ambientale, quindi io per precauzione non faccio più formulari a tizio finché non hanno fatto le loro verifiche quindi tu mi mandi solo caio.
Tempo 10 minuti mi ha chiamato che andava benissssssimo!
riger- Moderatore
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Età : 43
Località : Brescia
Re: peso gonfiato a destino
Caro riger quanto ti capisco. A volte occorre arrivare a mandare lettere di questo tipo per avere un riscontro e lavorare in pace. Il più delle volte quando voglio inviarle queste lettere vengo fermato all'ultimo minuto e non hai idea di quanto mi roda.
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VdT- Moderatore
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Re: peso gonfiato a destino
Siccome ho un impianto vicino a te se ti occorre qualche pesata fammi sapere.riger ha scritto:pesa pubblica?? eh eh eh.... ci fosse! da quando un bilico l'ha sfondata anni fa, la pesa pubblica è stata chiusa...
Comunque ho risolto a modo mio: letterina, dove io informo te intermediario che questo ha dei pesi sospetti, che se fosse vero che altera le pesate questo sarebbe un illecito ambientale, quindi io per precauzione non faccio più formulari a tizio finché non hanno fatto le loro verifiche quindi tu mi mandi solo caio.
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marcosperandio- Moderatore
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Età : 56
Località : Provincia Bergamo
Re: peso gonfiato a destino
Basta non pagare le fatture, appellandosi alla mancanza del "cedolino" rilasciato da pesa omologata e tarata, e giustificandosi come dicono a Napoli "vedimm, putimm .. pagamm".VdT ha scritto:Caro riger quanto ti capisco. A volte occorre arrivare a mandare lettere di questo tipo per avere un riscontro e lavorare in pace. Il più delle volte quando voglio inviarle queste lettere vengo fermato all'ultimo minuto e non hai idea di quanto mi roda.
Ho sospeso fatture anche per 10 mesi nei confronti di qualche trasportatore, ma ora quando effettuano il servizio, esigono che ci sia qualcuno ad accompagnarli in pesa.
Poi quando si tratta di rame o metalli vari .. la pesatura viene fatta 3 volte: prima internamente, in pesa e alla fine all'impianto.
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Come lo scoglio infrango. Come l'onda travolgo.
Gabriele Stefani- Moderatore
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Data d'iscrizione : 23.11.10
Re: peso gonfiato a destino
Salve, approfitto di questa discussione per chiedere qual'è il sistema di controllo che permette al produttore di essere "tranquillo" che il peso rilevato nell'impianto di destinazione sia quello effettivo e che non venga appunto gonfiato.
Alcuni impianti inviano la IV copia del formulario con uno scontrino relativo alla pesata. Questo scontrino garantisce la correttezza oppure è comunque un sistema che può essere aggirato?
Grazie a tutti
Alcuni impianti inviano la IV copia del formulario con uno scontrino relativo alla pesata. Questo scontrino garantisce la correttezza oppure è comunque un sistema che può essere aggirato?
Grazie a tutti
Giosistri- Utente Attivo
- Messaggi : 96
Data d'iscrizione : 16.04.10
Re: peso gonfiato a destino
In teoria, le pese dei vari impianti dovrebbero essere certificate, e periodicamente controllate per certificarne la corretta taratura.Giosistri ha scritto:Questo scontrino garantisce la correttezza oppure è comunque un sistema che può essere aggirato?
Di fatto, ritengo che in molti impianti succeda di tutto un po': mi è successo diverse volte di dover contestare le pesate (e relative fatture), dato che .. tra le pesate effettuate in azienda (produttore) e gli scontrini allegati alle 4e copie .. c'erano incongruenze anche piuttosto marcate.
Ultimo caso vissuto personalmente: azienda certificata ISO 9001, ISO 140001, EMAS che, all'atto dello scarico di scarti di rame (rifiuto "nobile") riportava un ammanco di 130 kg .. rispetto al peso verificato 10 secondi prima di caricare i rifiuti sul mezzo. Alla richiesta di spiegazioni, mi è stato detto che le loro certificazioni attestano la loro correttezza .. e che "non escludono che l'ammanco sia da computarsi a furti interni all'azienda, quindi non computabili a loro".
A prescindere che la pesata era stata fatta in presenza mia, del responsabile dello stabilimento e del trasportatore .. sto ancora cercando di capire come fa una singola persona .. a mettersi in tasca 130 kg di rame!
_________________
Come lo scoglio infrango. Come l'onda travolgo.
Gabriele Stefani- Moderatore
- Messaggi : 3268
Data d'iscrizione : 23.11.10
Re: peso gonfiato a destino
C'è sempre il "rischio" di sbagliare a causa dell'.... autista!ilGabri ha scritto:
A prescindere che la pesata era stata fatta in presenza mia, del responsabile dello stabilimento e del trasportatore .. sto ancora cercando di capire come fa una singola persona .. a mettersi in tasca 130 kg di rame!
piccolo esempio:
arriva i mezzo al carico
pesa la tara (senza autista a bordo) es. 500 kg
fatto il carico pesano il lordo (con autista di 70kg a bordo e netto rifiuto effettivo di 500) 1070 kg
Segnano (sbagliando) 1070 - 500= 570 peso netto
arrivo allo scarico
lordo senza autista a bordo (es. senza considerare il consumo del gasolio): 1000 kg
scarico e peso della tara con autista a bordo: 570 kg
netto: 1000 - 570 = 430 kg
differenza 570 - 430= 140 kg "volatilizzati"
Ovviamente il "giochetto" dell'austista può essere invertito se è più comodo avere più netto a destino (paghi per smaltire) o meno (ti pago il materiale)
Paolo
Paolo UD- Utente Attivo
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Re: peso gonfiato a destino
a volte invece è proprio l'autista la causa della differenza peso, nel senso che 130 kg di rame ci possono stare in due secchi che l'autista "fa sparire", e 130 kg di rame possono valere 500,00 euro...Paolo UD ha scritto:C'è sempre il "rischio" di sbagliare a causa dell'.... autista!ilGabri ha scritto:
A prescindere che la pesata era stata fatta in presenza mia, del responsabile dello stabilimento e del trasportatore .. sto ancora cercando di capire come fa una singola persona .. a mettersi in tasca 130 kg di rame!
piccolo esempio:
arriva i mezzo al carico
pesa la tara (senza autista a bordo) es. 500 kg
fatto il carico pesano il lordo (con autista di 70kg a bordo e netto rifiuto effettivo di 500) 1070 kg
Segnano (sbagliando) 1070 - 500= 570 peso netto
arrivo allo scarico
lordo senza autista a bordo (es. senza considerare il consumo del gasolio): 1000 kg
scarico e peso della tara con autista a bordo: 570 kg
netto: 1000 - 570 = 430 kg
differenza 570 - 430= 140 kg "volatilizzati"
Ovviamente il "giochetto" dell'austista può essere invertito se è più comodo avere più netto a destino (paghi per smaltire) o meno (ti pago il materiale)
Paolo
anpachi- Utente Attivo
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Età : 55
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