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Resoconto dell'indagine conoscitiva in Senato del 17 marzo 2010
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Resoconto dell'indagine conoscitiva in Senato del 17 marzo 2010
Seguito dell'indagine conoscitiva sulle problematiche relative alla produzione e alla gestione dei rifiuti, con particolare riferimento ai costi posti a carico dei cittadini, alla tracciabilità, al compostaggio, alla raccolta differenziata ed alla effettiva destinazione al recupero ed al riuso dei rifiuti o delle loro porzioni: audizioni di rappresentanti dell'Associazione di categoria imprese servizi ambientali (ASSOAMBIENTE), di Federambiente e della Fondazione per lo sviluppo sostenibile
Prosegue l'indagine conoscitiva in titolo sospesa nella seduta di ieri.
La dottoressa FICCO, ricorda preliminarmente le finalità virtuose sottostanti alla istituzione del SISTRI e le possibili ricadute negative dello scorretto avvio di tale sistema. Si sofferma quindi ad illustrare le problematiche di carattere giuridico che il SISTRI, quale regola tecnica, comporta in relazione ai profili connessi alla omessa comunicazione alle competenti istituzioni della Comunità europea. Ulteriori profili problematici si pongono anche con riferimento alla assenza della personalità giuridica in capo al sistema ed all'impossibilità, nell'ambito del procedimento amministrativo di iscrizione al sistema, di individuare un responsabile del procedimento. Si pongono poi questioni rilevanti di compatibilità fra le norme del decreto ministeriale del 17 dicembre 2009 che disciplinano il sistema in parola e la disciplina recata dal decreto legislativo n. 35 del 2010 e da talune disposizioni del decreto legislativo n. 152 del 2006 e del decreto legislativo n. 99 del 1992. Tali incongruenze sarebbero state certamente evitate se il decreto ministeriale citato fosse stato sottoposto al parere preventivo del Consiglio di Stato. Difficoltà nascono anche dalla interpretazione della disciplina con riferimento alle modalità di calcolo dei dipendenti delle imprese tenute ad iscriversi al SISTRI e con riferimento al settore della autodemolizione. La complessità della normativa di attuazione avrebbe richiesto, a suo avviso, almeno sei mesi di sperimentazione prima dell'avvio a regime del sistema.
Il dottor COLUCCI sottolinea l'importanza dell'avvio del SISTRI al fine di prevenire la reiterazione di fenomeni di illecito amministrativi e penali. Tuttavia risulta necessario assicurare, sin dalle prime fasi di avvio del nuovo sistema, la parità delle condizioni tra operatori pubblici e privati nonché le condizioni di interconnessione ed interoperabilità del SISTRI.
Il dottor CESCO evidenzia le problematiche nelle quali, a seguito della entrata in vigore del decreto ministeriale 17 dicembre 2009, incorrono i gestori degli impianti per conto di terzi. Particolari difficoltà si profilano inoltre con riferimento alle operazioni di microraccolta per le quali i produttori ed i trasportatori hanno difficoltà a comunicare anticipatamente le quantità di rifiuti da trasportare. E' necessario poi consentire alle singole aziende di trasporto il monitoraggio, ai fini gestionali interni, tramite la cosiddetta "black box", dei movimenti dei propri mezzi. In merito al ruolo svolto dall'Albo gestori rifiuti per l'attuazione del SISTRI, va segnalato il rischio di congestionamento dello stesso Albo, data l'impossibilità di impiegare le risorse finanziarie derivanti dai diritti di iscrizione delle imprese per l'adeguamento della struttura operativa centrale e delle sezioni regionali.
Il dottor CAGGIANO fa preliminarmente presente che talune difficoltà nella implementazione del sistema nascono dalla circostanza che i soggetti tenuti all'applicazione della nuova normativa non sono stati preventivamente consultati prima della sua stesura. La complessità normativa rende quindi di difficile attuazione un sistema che, nelle sue nobili finalità, mira ad eliminare forme illecite di trasporto e di smaltimento dei rifiuti. Rimangono, infatti, ancora irrisolte alcune questioni di carattere tecnico che hanno significativi risvolti sotto il profilo dell'aggravio dei costi amministrativi in capo ai soggetti tenuti all'iscrizione al sistema. Tra questi si sottolineano, per la loro gravosità, i costi connessi alla interoperatività ed alla interconnessione del SISTRI con i sistemi informatici delle imprese interessate.
Il senatore FERRANTE (PD) ritiene che le gravi problematiche evidenziate nel corso delle audizioni sul SISTRI non possono essere risolte semplicisticamente con una proroga dei termini di entrata in vigore del sistema che rischierebbe di includere la disciplina di tale sistema nel già lungo elenco di quelle la cui entrata in vigore viene periodicamente rinviata con decreti-legge ad hoc. In tale contesto la funzione a cui la Commissione è chiamata è quella di farsi interprete delle ragioni rappresentate dai soggetti auditi per veicolarle nella maniera più opportuna agli uffici tecnici del Ministero dell'ambiente.
Il senatore GIARETTA (PD) fa presente la necessità di una alleanza virtuosa con i soggetti interessati al corretto sviluppo del sistema e la necessità di un intervento normativo che fornisca soluzioni mirate per ognuna delle difficoltà evidenziate dagli auditi. In tale contesto, particolare attenzione deve essere posta al tema delle microimprese tenute ad onerosi obblighi di comunicazione, probabilmente sproporzionati rispetto alla quantità di rifiuti pericolosi prodotti, ed al tema della effettiva funzionalità tecnologica del sistema che può determinare inadempienze negli obblighi previsti in capo agli operatori.
Il senatore FLUTTERO (PdL) ribadisce il ruolo della Commissione quale interprete delle esigenze rappresentate dai soggetti auditi che andranno opportunamente veicolate agli uffici tecnici del Ministero dell'ambiente per consentire l'efficace funzionamento del sistema ed eliminare le sacche di illegalità ancora esistenti nelle attività di trasporto e di smaltimento dei rifiuti speciali.
Il dottor COLUCCI osserva che il processo di industrializzazione del settore dello smaltimento dei rifiuti urbani ed industriali è ritardato dalla mancanza di apposite infrastrutture del Paese. Il SISTRI mira certamente a risolvere le situazioni di illegalità nel trasporto dello smaltimento dei rifiuti, anche se rischia di incrementare i controlli soltanto sui soggetti che agli stessi controlli sono già sottoposti. Se la proroga della entrata in vigore del sistema non rappresenta una soluzione virtuosa alle problematiche illustrate, un importante correttivo può essere individuato nell'alleggerimento del sistema sanzionatorio e nel sostegno economico alle imprese per aiutarle a sostenere i costi connessi ai collegamenti informatici per l'avvio del sistema.
La dottoressa FICCO ritiene necessario prevedere forme semplificate di comunicazione dei dati per le microimprese. Fa infine presente che le difficoltà nella funzionalità tecnologica del SISTRI non costituiscono una causa di forza maggiore che esime da eventuali responsabilità di carattere amministrativo o penale.
Il dottor CAGGIANO fa presente che le associazioni di categoria stanno elaborando una analisi comune delle principali problematiche emerse, le cui risultanze verranno comunicate alla Commissione.
Il presidente D'ALI' chiede quale sia il correttivo immediato alla disciplina del SISTRI che i soggetti auditi ritengono più urgente, tenuto fermo il termine di entrata in vigore del sistema.
Il dottor COLUCCI ritiene necessario alleggerire il sistema delle sanzioni.
Il dottor CESCO fa presente che le problematiche informatiche della interoperabilità dei sistemi informatici richiederanno comunque tempo prima di essere risolte.
La dottoressa FICCO ricorda incidentalmente che il SISTRI non interessa soltanto i soggetti privati ma anche il mondo della pubblica amministrazione che, forse, non è ancora consapevole della complessità degli obblighi che la nuova disciplina prevede a suo carico. Auspica infine che almeno il termine per la dichiarazione relativa al nuovo MUD per l'anno in corso venga prorogato e che si proceda a valutare successivamente l'opportunità di obbligare le imprese a comunicare dati che non potrebbero essere comunque impiegati nell'ambito del SISTRI.
Il presidente D'ALI' ringrazia i soggetti auditi per il contributo offerto ai lavori della Commissione e dichiara conclusa l'audizione.
Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.
Prosegue l'indagine conoscitiva in titolo sospesa nella seduta di ieri.
La dottoressa FICCO, ricorda preliminarmente le finalità virtuose sottostanti alla istituzione del SISTRI e le possibili ricadute negative dello scorretto avvio di tale sistema. Si sofferma quindi ad illustrare le problematiche di carattere giuridico che il SISTRI, quale regola tecnica, comporta in relazione ai profili connessi alla omessa comunicazione alle competenti istituzioni della Comunità europea. Ulteriori profili problematici si pongono anche con riferimento alla assenza della personalità giuridica in capo al sistema ed all'impossibilità, nell'ambito del procedimento amministrativo di iscrizione al sistema, di individuare un responsabile del procedimento. Si pongono poi questioni rilevanti di compatibilità fra le norme del decreto ministeriale del 17 dicembre 2009 che disciplinano il sistema in parola e la disciplina recata dal decreto legislativo n. 35 del 2010 e da talune disposizioni del decreto legislativo n. 152 del 2006 e del decreto legislativo n. 99 del 1992. Tali incongruenze sarebbero state certamente evitate se il decreto ministeriale citato fosse stato sottoposto al parere preventivo del Consiglio di Stato. Difficoltà nascono anche dalla interpretazione della disciplina con riferimento alle modalità di calcolo dei dipendenti delle imprese tenute ad iscriversi al SISTRI e con riferimento al settore della autodemolizione. La complessità della normativa di attuazione avrebbe richiesto, a suo avviso, almeno sei mesi di sperimentazione prima dell'avvio a regime del sistema.
Il dottor COLUCCI sottolinea l'importanza dell'avvio del SISTRI al fine di prevenire la reiterazione di fenomeni di illecito amministrativi e penali. Tuttavia risulta necessario assicurare, sin dalle prime fasi di avvio del nuovo sistema, la parità delle condizioni tra operatori pubblici e privati nonché le condizioni di interconnessione ed interoperabilità del SISTRI.
Il dottor CESCO evidenzia le problematiche nelle quali, a seguito della entrata in vigore del decreto ministeriale 17 dicembre 2009, incorrono i gestori degli impianti per conto di terzi. Particolari difficoltà si profilano inoltre con riferimento alle operazioni di microraccolta per le quali i produttori ed i trasportatori hanno difficoltà a comunicare anticipatamente le quantità di rifiuti da trasportare. E' necessario poi consentire alle singole aziende di trasporto il monitoraggio, ai fini gestionali interni, tramite la cosiddetta "black box", dei movimenti dei propri mezzi. In merito al ruolo svolto dall'Albo gestori rifiuti per l'attuazione del SISTRI, va segnalato il rischio di congestionamento dello stesso Albo, data l'impossibilità di impiegare le risorse finanziarie derivanti dai diritti di iscrizione delle imprese per l'adeguamento della struttura operativa centrale e delle sezioni regionali.
Il dottor CAGGIANO fa preliminarmente presente che talune difficoltà nella implementazione del sistema nascono dalla circostanza che i soggetti tenuti all'applicazione della nuova normativa non sono stati preventivamente consultati prima della sua stesura. La complessità normativa rende quindi di difficile attuazione un sistema che, nelle sue nobili finalità, mira ad eliminare forme illecite di trasporto e di smaltimento dei rifiuti. Rimangono, infatti, ancora irrisolte alcune questioni di carattere tecnico che hanno significativi risvolti sotto il profilo dell'aggravio dei costi amministrativi in capo ai soggetti tenuti all'iscrizione al sistema. Tra questi si sottolineano, per la loro gravosità, i costi connessi alla interoperatività ed alla interconnessione del SISTRI con i sistemi informatici delle imprese interessate.
Il senatore FERRANTE (PD) ritiene che le gravi problematiche evidenziate nel corso delle audizioni sul SISTRI non possono essere risolte semplicisticamente con una proroga dei termini di entrata in vigore del sistema che rischierebbe di includere la disciplina di tale sistema nel già lungo elenco di quelle la cui entrata in vigore viene periodicamente rinviata con decreti-legge ad hoc. In tale contesto la funzione a cui la Commissione è chiamata è quella di farsi interprete delle ragioni rappresentate dai soggetti auditi per veicolarle nella maniera più opportuna agli uffici tecnici del Ministero dell'ambiente.
Il senatore GIARETTA (PD) fa presente la necessità di una alleanza virtuosa con i soggetti interessati al corretto sviluppo del sistema e la necessità di un intervento normativo che fornisca soluzioni mirate per ognuna delle difficoltà evidenziate dagli auditi. In tale contesto, particolare attenzione deve essere posta al tema delle microimprese tenute ad onerosi obblighi di comunicazione, probabilmente sproporzionati rispetto alla quantità di rifiuti pericolosi prodotti, ed al tema della effettiva funzionalità tecnologica del sistema che può determinare inadempienze negli obblighi previsti in capo agli operatori.
Il senatore FLUTTERO (PdL) ribadisce il ruolo della Commissione quale interprete delle esigenze rappresentate dai soggetti auditi che andranno opportunamente veicolate agli uffici tecnici del Ministero dell'ambiente per consentire l'efficace funzionamento del sistema ed eliminare le sacche di illegalità ancora esistenti nelle attività di trasporto e di smaltimento dei rifiuti speciali.
Il dottor COLUCCI osserva che il processo di industrializzazione del settore dello smaltimento dei rifiuti urbani ed industriali è ritardato dalla mancanza di apposite infrastrutture del Paese. Il SISTRI mira certamente a risolvere le situazioni di illegalità nel trasporto dello smaltimento dei rifiuti, anche se rischia di incrementare i controlli soltanto sui soggetti che agli stessi controlli sono già sottoposti. Se la proroga della entrata in vigore del sistema non rappresenta una soluzione virtuosa alle problematiche illustrate, un importante correttivo può essere individuato nell'alleggerimento del sistema sanzionatorio e nel sostegno economico alle imprese per aiutarle a sostenere i costi connessi ai collegamenti informatici per l'avvio del sistema.
La dottoressa FICCO ritiene necessario prevedere forme semplificate di comunicazione dei dati per le microimprese. Fa infine presente che le difficoltà nella funzionalità tecnologica del SISTRI non costituiscono una causa di forza maggiore che esime da eventuali responsabilità di carattere amministrativo o penale.
Il dottor CAGGIANO fa presente che le associazioni di categoria stanno elaborando una analisi comune delle principali problematiche emerse, le cui risultanze verranno comunicate alla Commissione.
Il presidente D'ALI' chiede quale sia il correttivo immediato alla disciplina del SISTRI che i soggetti auditi ritengono più urgente, tenuto fermo il termine di entrata in vigore del sistema.
Il dottor COLUCCI ritiene necessario alleggerire il sistema delle sanzioni.
Il dottor CESCO fa presente che le problematiche informatiche della interoperabilità dei sistemi informatici richiederanno comunque tempo prima di essere risolte.
La dottoressa FICCO ricorda incidentalmente che il SISTRI non interessa soltanto i soggetti privati ma anche il mondo della pubblica amministrazione che, forse, non è ancora consapevole della complessità degli obblighi che la nuova disciplina prevede a suo carico. Auspica infine che almeno il termine per la dichiarazione relativa al nuovo MUD per l'anno in corso venga prorogato e che si proceda a valutare successivamente l'opportunità di obbligare le imprese a comunicare dati che non potrebbero essere comunque impiegati nell'ambito del SISTRI.
Il presidente D'ALI' ringrazia i soggetti auditi per il contributo offerto ai lavori della Commissione e dichiara conclusa l'audizione.
Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.
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