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Accordo fra le imprese informatiche di Confindustria e il ministero dell'Ambiente sui "nodi" del Sistri
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Accordo fra le imprese informatiche di Confindustria e il ministero dell'Ambiente sui "nodi" del Sistri
Magari loro riescono ad ottenere questa proroga, senza di loro le aziende di trasporto e gli impianti sono messi a terra. Impossibile lavorare..
Accordo fra le imprese informatiche di Confindustria e il ministero dell'Ambiente sui "nodi" del Sistri
Accordo tra imprese informatiche e il ministero dell'Ambiente per risolvere i nodi sull'interoperabilità legati al Sistri, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Lo rende noto Confindustria servizi innovativi e tecnologici. In una nota Bonfiglio Mariotti, delegato per le politiche di de-materializzazione di Confindustria servizi innovativi e tecnologici e presidente Assosoftware, scrive che «dopo le criticità emerse chiaramente durante il click day il vento è cambiato per il Sistri.
L'avvio del complesso sistema di rintracciabilità dei rifiuti verrà garantito da una piena e operativa collaborazione tra ministero dell'Ambiente e imprese informatiche mirata alla risoluzione delle problematiche tecniche legate all'interoperabilità dei software».
«Ritengo che la prosecuzione della collaborazione e delle attività in corso già concordate - aggiunge - consentiranno in breve tempo la partenza di Sistri e, con il costante monitoraggio delle Software House, il perfezionamento dell'interoperabilità fino al completamento dei lavori».
Le linee d'azione dalla formazione alla gestione ad hoc
Tre sono le linee d'azione concordate e avviate con il ministero: il supporto alla formazione tecnica, già in corso attraverso una serie di workshop mirati al perfezionamento dei processi di interoperabilità; l'avvio di una sperimentazione mirata su un campione rappresentativo di Imprese di tutti i settori coinvolte nella filiera della gestione dei rifiuti; ed infine una gestione ad hoc dei casi particolari, che permetterebbe al Sistri di non essere bloccato da casi isolati che hanno specifiche criticità.
«L'importanza del Sistri è sia nei contenuti sia nel messaggio politico che vi è sotteso - commenta Giorgio Rapari, presidente di Assintel - in un'epoca in cui la catena dei rifiuti presenta fin troppe aree oscure, che vanno a impattare talvolta in modo eclatante sulla dimensione ambientale, il sistema una volta a regime rappresenterà una risposta innovativa, pratica e utile per la gestione e il monitoraggio del ciclo completo, e sarebbe un peccato che fosse vanificato da vischiosità tecniche che invece è possibile risolvere con una sana collaborazione fra imprese e ministero».
Le imprese chiedono di sospendere l'obbligatorietà prevista per il 1 giugno
Stop all'avvio del Sistri: lo ribadiscono in una nota congiunta Confindustria, Rete Imprese Italia, Alleanza delle cooperative e Confapi. Nella nota, le imprese chiedono al governo di «assumere con urgenza la decisione di sospenderne l'obbligatorietà, che sarebbe prevista, in base alle norme vigenti, per il primo giugno. «È positivo il dialogo con il ministero ma ora - ribadiscono - serve una soluzione in tempi rapidi». Nella giornata di verifica, il click day l'11 maggio scorso, le nostre organizzazioni - ricordano le quattro associazioni imprenditoriali nella nota - «hanno complessivamente ricevuto 16.620 segnalazioni, delle quali 14.934, pari al 90%, hanno lamentato malfunzionamenti di varia natura che hanno interessato l'intera filiera: produttori, trasportatori e gestori di rifiuti». «Le imprese danno atto al ministero dell'Ambiente di avere aperto nei giorni scorsi un tavolo di confronto. Gli approfondimenti fatti - proseguono - sono stati utili per comprendere meglio i problemi che andranno affrontati al fine di consentire l'entrata in vigore del nuovo sistema, ma non hanno consentito di individuare soluzioni applicabili nell'arco di pochi giorni, neanche per le imprese di maggiori dimensioni». Le imprese, concludono, sono convinte che il nuovo sistema rappresenta un fatto positivo ma occorre che sia adeguatamente testato, le aziende vogliono applicare la legge chiedono di essere messe in condizione di farlo. Il Sistri, il sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 1 giugno, riguarda in una fase iniziale circa 360.000 imprese.
24 maggio 2011 - DA IL SOLE 24 ORE
Accordo fra le imprese informatiche di Confindustria e il ministero dell'Ambiente sui "nodi" del Sistri
Accordo tra imprese informatiche e il ministero dell'Ambiente per risolvere i nodi sull'interoperabilità legati al Sistri, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Lo rende noto Confindustria servizi innovativi e tecnologici. In una nota Bonfiglio Mariotti, delegato per le politiche di de-materializzazione di Confindustria servizi innovativi e tecnologici e presidente Assosoftware, scrive che «dopo le criticità emerse chiaramente durante il click day il vento è cambiato per il Sistri.
L'avvio del complesso sistema di rintracciabilità dei rifiuti verrà garantito da una piena e operativa collaborazione tra ministero dell'Ambiente e imprese informatiche mirata alla risoluzione delle problematiche tecniche legate all'interoperabilità dei software».
«Ritengo che la prosecuzione della collaborazione e delle attività in corso già concordate - aggiunge - consentiranno in breve tempo la partenza di Sistri e, con il costante monitoraggio delle Software House, il perfezionamento dell'interoperabilità fino al completamento dei lavori».
Le linee d'azione dalla formazione alla gestione ad hoc
Tre sono le linee d'azione concordate e avviate con il ministero: il supporto alla formazione tecnica, già in corso attraverso una serie di workshop mirati al perfezionamento dei processi di interoperabilità; l'avvio di una sperimentazione mirata su un campione rappresentativo di Imprese di tutti i settori coinvolte nella filiera della gestione dei rifiuti; ed infine una gestione ad hoc dei casi particolari, che permetterebbe al Sistri di non essere bloccato da casi isolati che hanno specifiche criticità.
«L'importanza del Sistri è sia nei contenuti sia nel messaggio politico che vi è sotteso - commenta Giorgio Rapari, presidente di Assintel - in un'epoca in cui la catena dei rifiuti presenta fin troppe aree oscure, che vanno a impattare talvolta in modo eclatante sulla dimensione ambientale, il sistema una volta a regime rappresenterà una risposta innovativa, pratica e utile per la gestione e il monitoraggio del ciclo completo, e sarebbe un peccato che fosse vanificato da vischiosità tecniche che invece è possibile risolvere con una sana collaborazione fra imprese e ministero».
Le imprese chiedono di sospendere l'obbligatorietà prevista per il 1 giugno
Stop all'avvio del Sistri: lo ribadiscono in una nota congiunta Confindustria, Rete Imprese Italia, Alleanza delle cooperative e Confapi. Nella nota, le imprese chiedono al governo di «assumere con urgenza la decisione di sospenderne l'obbligatorietà, che sarebbe prevista, in base alle norme vigenti, per il primo giugno. «È positivo il dialogo con il ministero ma ora - ribadiscono - serve una soluzione in tempi rapidi». Nella giornata di verifica, il click day l'11 maggio scorso, le nostre organizzazioni - ricordano le quattro associazioni imprenditoriali nella nota - «hanno complessivamente ricevuto 16.620 segnalazioni, delle quali 14.934, pari al 90%, hanno lamentato malfunzionamenti di varia natura che hanno interessato l'intera filiera: produttori, trasportatori e gestori di rifiuti». «Le imprese danno atto al ministero dell'Ambiente di avere aperto nei giorni scorsi un tavolo di confronto. Gli approfondimenti fatti - proseguono - sono stati utili per comprendere meglio i problemi che andranno affrontati al fine di consentire l'entrata in vigore del nuovo sistema, ma non hanno consentito di individuare soluzioni applicabili nell'arco di pochi giorni, neanche per le imprese di maggiori dimensioni». Le imprese, concludono, sono convinte che il nuovo sistema rappresenta un fatto positivo ma occorre che sia adeguatamente testato, le aziende vogliono applicare la legge chiedono di essere messe in condizione di farlo. Il Sistri, il sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 1 giugno, riguarda in una fase iniziale circa 360.000 imprese.
24 maggio 2011 - DA IL SOLE 24 ORE
mauroscuba- Utente Attivo
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Re: Accordo fra le imprese informatiche di Confindustria e il ministero dell'Ambiente sui "nodi" del Sistri
Vedi Mauro, io penso che sia l'esatto contrario: "loro" sono l'ancora di salvezza per il ministero, non per gli utenti sistri. Dopo aver concordato il ritiro del ricorso al tar in cambio del coinvolgimento nel sistema (c'è anche da capirli, "loro", perchè altrimenti le swhouse sarebbero fallite, si parlava di migliaia di posti di lavoro persi), ora rappresentano - con il marchingegno dell'interoperabilità e magari della formazione - il grimaldello per rompere il fronte della resistenza delle associazioni e tentare di salvare una barca che fa acqua da tutte le parti (dopo aver prelevato dalle tasche delle aziende diverse centinaia di milioni di €, se non 1 miliardo e passa).
In realtà queste ultime si trovano tra gli utenti e le sw-house loro associate, ondeggiando tra un colpo al cerchio e un colpo alla botte.
Ma l'interesse collettivo e lo stesso ambiente chi li tutela?
ps - per me le vere assenti sono le associazioni delle aziende di trasporto
In realtà queste ultime si trovano tra gli utenti e le sw-house loro associate, ondeggiando tra un colpo al cerchio e un colpo alla botte.
Ma l'interesse collettivo e lo stesso ambiente chi li tutela?
ps - per me le vere assenti sono le associazioni delle aziende di trasporto
pastorenomade- Utente Attivo
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Re: Accordo fra le imprese informatiche di Confindustria e il ministero dell'Ambiente sui "nodi" del Sistri
guardate il Comunicato sul sito Confartigianato; di soluzioni non sembra ne abbiano trovate...
stefanotasso- Nuovo Utente
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Re: Accordo fra le imprese informatiche di Confindustria e il ministero dell'Ambiente sui "nodi" del Sistri
certo certo... all'inizio la pensavo anch'io come te... bye bye swhouse, ma poi vedendolo bene dentro il sistema SISTRI ho capito che per chi lavora professionalemente non è niente altro che un prolisso numero di registrazioni fine a se stesse inutilizzabili. Non puoi applicare un filtro, non puoi fare una ricerca seria o una statistica..
Alla fine senza un gestionale non potresti pensare di condurre un'azienda anche sei hai il sistri.
Io mi ritrovo con circa una 70 di schede, se devo cercarne una specifica me le devo passare tutte e aprendole una per volta. Impensabile per un impianto o un trasportatore che ne movimentano magari miliaia in una settimana. Il piccolo produttore si gli può stare bene. Ma quanti produttori alla fine avevano un sw per la gestione dei rifiuti. Pochissimi, la maggior parte registro cartaceo e magari un file excel per riepilogo dei dati per la dichiarazione mud.
Alla fine secondo me le swhouse non sarebbero mai fallite, al limite avrebbero modificato il corebusiness e comunque già dall'inizio si è subito parlato di interoperabilità.
ma alla fine il SISTRI si
Alla fine senza un gestionale non potresti pensare di condurre un'azienda anche sei hai il sistri.
Io mi ritrovo con circa una 70 di schede, se devo cercarne una specifica me le devo passare tutte e aprendole una per volta. Impensabile per un impianto o un trasportatore che ne movimentano magari miliaia in una settimana. Il piccolo produttore si gli può stare bene. Ma quanti produttori alla fine avevano un sw per la gestione dei rifiuti. Pochissimi, la maggior parte registro cartaceo e magari un file excel per riepilogo dei dati per la dichiarazione mud.
Alla fine secondo me le swhouse non sarebbero mai fallite, al limite avrebbero modificato il corebusiness e comunque già dall'inizio si è subito parlato di interoperabilità.
ma alla fine il SISTRI si
mauroscuba- Utente Attivo
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Località : Milano
Re: Accordo fra le imprese informatiche di Confindustria e il ministero dell'Ambiente sui "nodi" del Sistri
Stiamo assistendo alla spartizione della torta , stiamo attenti.
Un'altro business sono e saranno tutti i corsi sul Sistri(a pagamento).
Un'altro business sono e saranno tutti i corsi sul Sistri(a pagamento).
haik10- Utente Attivo
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Re: Accordo fra le imprese informatiche di Confindustria e il ministero dell'Ambiente sui "nodi" del Sistri
In ogni caso, Mauro, per me tutta questa vicenda conferma per l'ennesima volta che le aziende italiane non sanno "fare lobby", altro che associazionismo (all'italiana).
pastorenomade- Utente Attivo
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Località : Ameria-Umbria
Re: Accordo fra le imprese informatiche di Confindustria e il ministero dell'Ambiente sui "nodi" del Sistri
pastorenomade ha scritto:In ogni caso, Mauro, per me tutta questa vicenda conferma per l'ennesima volta che le aziende italiane non sanno "fare lobby", altro che associazionismo (all'italiana).
Il mondo dei rifiuti da quando lo conosco... non è mai stato una lobby... guarda solo le associazioni di settore quante sono e quanto siamo frammentati... non esiste un quadro unico una visione unica... io conosco il mondo associativo fin da quando l'ASSORECUPERI funzionava... poi è stato una tragedia.. su tutti i fronti.. prova a contarle ce ne sono tantissime rispetto a molti altri settori che invece ne ha una forte unita che fa fronte comune noi invece di siamo come mine vaganti.. e facciamo un favore a loro che possono applicare il famoso detto "Divide et impera"
mauroscuba- Utente Attivo
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