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registro c/s per ristoranti e B&B
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zesec
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SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Formulari, registri, MUD :: Registri c/s
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registro c/s per ristoranti e B&B
Salve,
questo forum è per me di fondamentale importanza... meno male che ci siete!
Vorrei una vostra opinione:
un ristorante o un B&B a conduzione familiare con meno di 10 dipendenti non sono obbligate alla tenuta del registro carico e scarico per il rifiuto CER 20 01 25 oli e grassi commestibili? Io penso che, in ogni caso, sarebbe preferibile tenere il registro...
cose ne pensate?
questo forum è per me di fondamentale importanza... meno male che ci siete!
Vorrei una vostra opinione:
un ristorante o un B&B a conduzione familiare con meno di 10 dipendenti non sono obbligate alla tenuta del registro carico e scarico per il rifiuto CER 20 01 25 oli e grassi commestibili? Io penso che, in ogni caso, sarebbe preferibile tenere il registro...
cose ne pensate?
regina- Nuovo Utente
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
No. Non è un rifiuto pericoloso e non deriva da lavorazioni artigianali o industriali.
zesec- Moderatore e Partner
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
Inoltre, per sua natura un ristorante od un B&B produce rifiuti "assimilabili" agli urbani (ma bisogna considerare bene l'elenco nel regolamento comunale per i rifiuti *assimilati*) e, quindi o smaltisci i rifiuti con sistri ecc., o paghi la TARSU ecc. ecc.
Personalmente, se paghi TARSU o smaltisci con sistri.
Personalmente, se paghi TARSU o smaltisci con sistri.
Abraxas75- Membro della community
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
zesec ha scritto:No. Non è un rifiuto pericoloso e non deriva da lavorazioni artigianali o industriali.
Sono d'accordo, dovrai solo tenere i formulari come comprova dello smaltimento fatto e, se partirà il sistri, ti terrai copia della scheda sistri.
S.T.A. s.a.s.- Utente Attivo
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
Alla fine, l'olio di frittura, non può essere ricondotto a rifiuto derivante da attività artigianale? Dico questo perchè qualche organo di controllo nella mia zona la pensa così
Blumoro79- Utente Attivo
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
generalmente lo considerano tale se l'attivtà è di take away.. quando si tratta di attività nella quale i pasti vengono consumati all'interno del ristorante/albergo/b&b li considerano assimilabili agli urbani..
ma, naturalmente, in ogni zona ho scoperto differenti chiavi di lettura su tante cose..
consiglio di fare una telefonata al comune o all'ufficio ambiente della Provincia per conferma
ma, naturalmente, in ogni zona ho scoperto differenti chiavi di lettura su tante cose..
consiglio di fare una telefonata al comune o all'ufficio ambiente della Provincia per conferma
mapi68- Moderatrice
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
NO.
Non si può e non si deve far passare una lettura che considera quei rifiuti tra quelli classificati nella lettera d) dell'art. 184 comma 3. Tra l'altro lì si parla di "rifiuti da lavorazioniartigianali" e friggere due ciambelle per la prima colazione è cosa diversa dal preparare e confezionare patatine fritte per la successiva rivendita. Nel primo caso non c'è una lavorazione (e nemmeno un'attività, a dirla tutta) industriale o artigianale ma siamo in presenza di un rifiuto che deriva da un'attività di servizio: il servizio di ristorazione.
Quindi assimilato o no (ma qui non si può dire nulla, poiché dipende esclusivamente dal regolamento del singolo comune), bisogna opporsi alle letture di quelle autorità di controllo (ma non solo loro, anche autori, frequentatori di forum...) che lo includono tra i rifiuti per i quali vige l'obbligo di registrazione. Perché altrimenti qui, se continuiamo per eccesso di prudenza a dire ai produttori di registrare tutto, di iscriversi al Sistri anche se non c'è bisogno, di iscrivere all'albo la macchina per il trasporto di rifiuti in c/proprio anche per portare la suocera al mare, non se ne viene più fuori.
E noi consulenti non serviamo più a nulla: basta fare tutto...
Però fare tutto costa. Più di un bravo consulente.
Non si può e non si deve far passare una lettura che considera quei rifiuti tra quelli classificati nella lettera d) dell'art. 184 comma 3. Tra l'altro lì si parla di "rifiuti da lavorazioniartigianali" e friggere due ciambelle per la prima colazione è cosa diversa dal preparare e confezionare patatine fritte per la successiva rivendita. Nel primo caso non c'è una lavorazione (e nemmeno un'attività, a dirla tutta) industriale o artigianale ma siamo in presenza di un rifiuto che deriva da un'attività di servizio: il servizio di ristorazione.
Quindi assimilato o no (ma qui non si può dire nulla, poiché dipende esclusivamente dal regolamento del singolo comune), bisogna opporsi alle letture di quelle autorità di controllo (ma non solo loro, anche autori, frequentatori di forum...) che lo includono tra i rifiuti per i quali vige l'obbligo di registrazione. Perché altrimenti qui, se continuiamo per eccesso di prudenza a dire ai produttori di registrare tutto, di iscriversi al Sistri anche se non c'è bisogno, di iscrivere all'albo la macchina per il trasporto di rifiuti in c/proprio anche per portare la suocera al mare, non se ne viene più fuori.
E noi consulenti non serviamo più a nulla: basta fare tutto...
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zesec- Moderatore e Partner
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
Concordo pienamente con Zesec.. ma qui in Campania le autorità e i consulenti sono molto fantasiosi e quando pontificano le loro interpretazioni mandano in confusione
Cmq, riassumend, il cer 20 01 25 nel caso di B&B e ristorante deriva da attività commerciale quindi non c'è bisogno del registro ma, come diceva STA, solo di conservare le copie del formulario. grazie
(la suocera che cer è?)
Cmq, riassumend, il cer 20 01 25 nel caso di B&B e ristorante deriva da attività commerciale quindi non c'è bisogno del registro ma, come diceva STA, solo di conservare le copie del formulario. grazie
(la suocera che cer è?)
regina- Nuovo Utente
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
regina ha scritto:(la suocera che cer è?)
Sarà un 16. E sicuramente con asterisco.
Per il resto: da attività commerciali o da attività di servizio, ma in questo caso gli obblighi di registrazioni sono uguali.
Resta sempre da vedere, come hanno detto altri prima di me, se il comune li assimila agli urbani (per tipologia e quantità). In quel caso qualcuno ti dirà di fare (e conservare) comunque il formulario, altri ti diranno di no (io sono tra questi). Ma qui riapriamo il dibattitto mille volte affrontato e mai risolto: né qui né altrove.
zesec- Moderatore e Partner
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
Capisco che Zesec si stia prendendo a cuore la faccenda, e non vorrei sconvolgerlo.. ma qui si verificano strani casi in cui alcune associazioni (e continuo a non voler fare nomi) registrano attività di acconciatori ed estetica in categoria commerciale ed attività di produzione alimentare per esportazione in categoria artigianale..
quindi si verificano spesso casi di attività che sono tenute all'iscrizione al SISTRI (o alla tenuta registri) di cui si occupano le stesse associazioni...
sembra una follia.. ma posso assicurare che è vero!
la solita Italia da barzellette!
quindi si verificano spesso casi di attività che sono tenute all'iscrizione al SISTRI (o alla tenuta registri) di cui si occupano le stesse associazioni...
sembra una follia.. ma posso assicurare che è vero!
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mapi68- Moderatrice
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
Anche qui, lo so, vado contro corrente: se ciò a cui ti riferisci sono i codici ATECO, dico che i codici ATECO hanno finalità statistiche. Sostengo che ciò che conta nella classificazione dei rifiuti ai sensi dell'art. 184 TUA è la lavorazione o l'attività che ha oggettivamente prodotto quel rifiuto.
zesec- Moderatore e Partner
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
@ Zesec
condivido.. vorrei tanto che le cose andassero così.. purtroppopare che chi effettua i controlli non abbia grande familiarità con il TUA..
posso provare a sperare che almeno siano formati per il SISTRI?
sto vaneggiando!?!
condivido.. vorrei tanto che le cose andassero così.. purtroppopare che chi effettua i controlli non abbia grande familiarità con il TUA..
posso provare a sperare che almeno siano formati per il SISTRI?
sto vaneggiando!?!
mapi68- Moderatrice
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Località : Treviso
Re: registro c/s per ristoranti e B&B
mah... ho sempre sostenuto che il discrimine tra le attività sia la attività prevalente nell'iscrizione alla CCIAA
i ristoranti hanno nell'iscrizione come attività prevalente la somministrazione cibo e bevande
diverso è il caso delle pizzerie a taglio che risultano iscritte alle CCIAA in prevalenza come attività artigianali
e quindi se hanno più di 10 dipendenti obbligati SISTRI
però in Italia dove ci sono 8.106 Comuni, 110 Provincie, 20 Regioni, 5 o 6 corpi di polizia con competenze in materia ambientale, tutti quelli con un cappello in testa e due mostrine sui baveri hanno sempre ragione e noi sempre torto
i ristoranti hanno nell'iscrizione come attività prevalente la somministrazione cibo e bevande
diverso è il caso delle pizzerie a taglio che risultano iscritte alle CCIAA in prevalenza come attività artigianali
e quindi se hanno più di 10 dipendenti obbligati SISTRI
però in Italia dove ci sono 8.106 Comuni, 110 Provincie, 20 Regioni, 5 o 6 corpi di polizia con competenze in materia ambientale, tutti quelli con un cappello in testa e due mostrine sui baveri hanno sempre ragione e noi sempre torto
PiazzaPulita- Utente Attivo
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
Non ricordo bene ma mi sembra che tu, io ed altri ne abbiamo già discusso in un thread precedente nel quale, alla fine, ognuno è rimasto con le sue convinzioni. Per me la differenza tra l'uso del termine "lavorazione" e l'uso del termine "attività" è importante. E non concepisco il fatto di attribuire valore legale ad una classificazione statistica: l'attività la indica l'impresa che si iscrive, e se indico un'attività di servizi e poi di fatto svolgo un'attività artigianale, quei rifiuti devono essere sottoposti al regime di registrazione per i rifiuti che derivano da lavorazioni artigianali. E viceversa.
Nella stessa visura camerale è indicato che la classificazione ATECORI è "informazione di sola natura statistica".
Ma ho capito benissimo il tuo modo di leggere la cosa e la preoccupazione per quelli con il cappello in testa.
In ogni caso non credo possiamo aggiungere molto a quello che ci siamo già scritti e penso che chi vuole approfondire può andarsi a ritrovare il precedente thread.
Nella stessa visura camerale è indicato che la classificazione ATECORI è "informazione di sola natura statistica".
Ma ho capito benissimo il tuo modo di leggere la cosa e la preoccupazione per quelli con il cappello in testa.
In ogni caso non credo possiamo aggiungere molto a quello che ci siamo già scritti e penso che chi vuole approfondire può andarsi a ritrovare il precedente thread.
zesec- Moderatore e Partner
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
zesec ha scritto:NO.
Non si può e non si deve far passare una lettura che considera quei rifiuti tra quelli classificati nella lettera d) dell'art. 184 comma 3. Tra l'altro lì si parla di "rifiuti da lavorazioniartigianali" e friggere due ciambelle per la prima colazione è cosa diversa dal preparare e confezionare patatine fritte per la successiva rivendita. Nel primo caso non c'è una lavorazione (e nemmeno un'attività, a dirla tutta) industriale o artigianale ma siamo in presenza di un rifiuto che deriva da un'attività di servizio: il servizio di ristorazione.
Quindi assimilato o no (ma qui non si può dire nulla, poiché dipende esclusivamente dal regolamento del singolo comune), bisogna opporsi alle letture di quelle autorità di controllo (ma non solo loro, anche autori, frequentatori di forum...) che lo includono tra i rifiuti per i quali vige l'obbligo di registrazione. Perché altrimenti qui, se continuiamo per eccesso di prudenza a dire ai produttori di registrare tutto, di iscriversi al Sistri anche se non c'è bisogno, di iscrivere all'albo la macchina per il trasporto di rifiuti in c/proprio anche per portare la suocera al mare, non se ne viene più fuori.
E noi consulenti non serviamo più a nulla: basta fare tutto...
Però fare tutto costa. Più di un bravo consulente.
Scusa ZESEC , per levarmi ogni ulteriore dubbio, nel caso ad esempio di un Mc Donalds che frigge e vende le patatine all' interno dell' esercizio, il cui unico rifiuto é l'olio di frittura delle stesse, NON deve munirsi di registro di carico e scarico, indipendentemente dal numero di dipendenti o solo fino a 10 ? Ed in relazione a Sistri e Mud ?
Concordo con te pienamente sul fatto che per eccesso di prudenza qua si cerca il più delle volte di "abbondare", sempre nell' ottica di parare eventuali sanzioni. Ma d'altronde la normativa é talmente farraginosa ed ingarbugliata che effettivamente in ogni azienda ormai ci vuole anche un consulente ambientale in pianta stabile e che sia ben preparato; ma, da come sto personalmente constatando, spesso non si trova conforto neanche chiedendo ausilio in certe associazioni (anche grosse) che si occupano pure del settore ambiente.
Grazie per ogni eventuale considerazione.
Alfa- Membro della community
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
Nel caso di un McDonald userei il registro di c/s perché non ritengo sia un servizio di ristorazione, ma un'industria della ristorazione (e sicuramente l'azienda ha più di dieci dipendenti...). Quindi ovviamente anche Sistri e MUD.
zesec- Moderatore e Partner
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MC DONALDS
zesec ha scritto:Nel caso di un McDonald userei il registro di c/s perché non ritengo sia un servizio di ristorazione, ma un'industria della ristorazione (e sicuramente l'azienda ha più di dieci dipendenti...). Quindi ovviamente anche Sistri e MUD.
Grazie per la risposta ZESEC, anche se devo dirti che ciò aggiunge ancor più confusione a quelle che erano le notizie già in mio possesso, da qui dunque cercare conforto e certezze. Mi rendo conto che sta veramente diventando insostenibile l'interpretazione dell' applicabilità Sistri ed altro, viste le variabili che agiscono. Si la ditta ha più di 10 dipendenti. Tieni presente che ad un corso tenuto presso una CCIAA del nord, in merito al Sistri / MUD ed annesse problematiche, la relatrice, una dottoressa, ad analoga domanda ha risposto il contrario, cioè no Sistri e no MUD. Tanto che, avendola già precedentemente iscritta (nel dubbio), ho poi prontamente provveduto a richiederne la cancellazione non volendo la restare iscritta neanche in via facoltativa. Premesso che il MC Donalds applica il contratto dei pubblici esercizi ed alla fine é un fast food, che da questa relatrice, (ed anche da altra che ha tenuto un corso Sistri in altra sede) é stato comunque assimilitato a tutti gli effetti ad un servizio di ristorazione. E poi perché il rifiuto prodotto, così mi era stato detto, cioé l' olio di frittura é necessario per la preparazione in loco delle patatine che vengono li stesso vendute. Ho reso l'idea ? Spero di averti riportato almeno il concetto che ho ricevuto. Ti ci troveresti in tali interpretazioni ? Grazie.
Alfa- Membro della community
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
Non so come funziona la gestione dei punti di ristoro McDonald.
Se è la McDonald che li gestisce, il produttore McDonald (o McDonald Italia) è, a mio avviso, un'industria della ristorazione e i rifiuti che ne derivano seguono le regole dei rifiuti da lavorazioni industriali. Se invece i punti di ristoro sono gestiti da ristoratori che usano il marchio McDonald (franchising?), allora il discorso cambia.
Ma, dall'ultima parte del tuo post, mi pare di capire che siamo nel primo caso e la relatrice l'ha escluso per il contratto di lavoro applicato e per il fatto che il rifiuto si produce in loco nella fase della somministrazione/distribuzione. Io, in questo caso, non mi ci ritrovo tanto. Non sono mai stato d'accordo nell'attribuire ruolo decisivo al contratto applicato: il contratto applicato, così come il codice Ateco, può essere un indizio ma non qualifica, da solo, la tipologia di rifiuto prodotta. E mi sembra troppo tirata per i capelli la classificazione in rifiuto da attività di servizi per il solo fatto che siamo nella fase finale della distribuzione: se il produttore è la McDonald, mi sembra difficile poter affermare che ogni fase (principale o accessoria) della sua lavorazione non sia industriale.
Ma non è che la tua relatrice ha detto una cosa che non sta né in cielo né in terra e che non sia sostenibile: è un'interpretazione un po' spinta ma che si può provare a difendere, all'occasione. A me personalmente piacciono queste letture aggressive e io stesso spesso spingo sull'acceleratore, visto che, come ben saprai, questa normativa non è chiara e si presta ad interpretazione. E talvolta vengo ripreso per questa tendenza ad esagerare anche qui, sul forum. Ma in questo caso, se dovessi decidere io, ci andrei cauto.
Se è la McDonald che li gestisce, il produttore McDonald (o McDonald Italia) è, a mio avviso, un'industria della ristorazione e i rifiuti che ne derivano seguono le regole dei rifiuti da lavorazioni industriali. Se invece i punti di ristoro sono gestiti da ristoratori che usano il marchio McDonald (franchising?), allora il discorso cambia.
Ma, dall'ultima parte del tuo post, mi pare di capire che siamo nel primo caso e la relatrice l'ha escluso per il contratto di lavoro applicato e per il fatto che il rifiuto si produce in loco nella fase della somministrazione/distribuzione. Io, in questo caso, non mi ci ritrovo tanto. Non sono mai stato d'accordo nell'attribuire ruolo decisivo al contratto applicato: il contratto applicato, così come il codice Ateco, può essere un indizio ma non qualifica, da solo, la tipologia di rifiuto prodotta. E mi sembra troppo tirata per i capelli la classificazione in rifiuto da attività di servizi per il solo fatto che siamo nella fase finale della distribuzione: se il produttore è la McDonald, mi sembra difficile poter affermare che ogni fase (principale o accessoria) della sua lavorazione non sia industriale.
Ma non è che la tua relatrice ha detto una cosa che non sta né in cielo né in terra e che non sia sostenibile: è un'interpretazione un po' spinta ma che si può provare a difendere, all'occasione. A me personalmente piacciono queste letture aggressive e io stesso spesso spingo sull'acceleratore, visto che, come ben saprai, questa normativa non è chiara e si presta ad interpretazione. E talvolta vengo ripreso per questa tendenza ad esagerare anche qui, sul forum. Ma in questo caso, se dovessi decidere io, ci andrei cauto.
zesec- Moderatore e Partner
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Mc Donald
zesec ha scritto:Non so come funziona la gestione dei punti di ristoro McDonald.
Se è la McDonald che li gestisce, il produttore McDonald (o McDonald Italia) è, a mio avviso, un'industria della ristorazione e i rifiuti che ne derivano seguono le regole dei rifiuti da lavorazioni industriali. Se invece i punti di ristoro sono gestiti da ristoratori che usano il marchio McDonald (franchising?), allora il discorso cambia.
Ma, dall'ultima parte del tuo post, mi pare di capire che siamo nel primo caso e la relatrice l'ha escluso per il contratto di lavoro applicato e per il fatto che il rifiuto si produce in loco nella fase della somministrazione/distribuzione. Io, in questo caso, non mi ci ritrovo tanto. Non sono mai stato d'accordo nell'attribuire ruolo decisivo al contratto applicato: il contratto applicato, così come il codice Ateco, può essere un indizio ma non qualifica, da solo, la tipologia di rifiuto prodotta. E mi sembra troppo tirata per i capelli la classificazione in rifiuto da attività di servizi per il solo fatto che siamo nella fase finale della distribuzione: se il produttore è la McDonald, mi sembra difficile poter affermare che ogni fase (principale o accessoria) della sua lavorazione non sia industriale.
Ma non è che la tua relatrice ha detto una cosa che non sta né in cielo né in terra e che non sia sostenibile: è un'interpretazione un po' spinta ma che si può provare a difendere, all'occasione. A me personalmente piacciono queste letture aggressive e io stesso spesso spingo sull'acceleratore, visto che, come ben saprai, questa normativa non è chiara e si presta ad interpretazione. E talvolta vengo ripreso per questa tendenza ad esagerare anche qui, sul forum. Ma in questo caso, se dovessi decidere io, ci andrei cauto.
Grazie ZESEC. Non credo affatto che tu tenda ad esagerare, il tutto si riconduce appunto all' interpretazione di queste norme tutt' altro che chiare, appunto, da cui può scaturire tutto ed il contrario di tutto! Penso però che un minimo (però abbondante !) di attenuanti, davanti ad un giudice, ci dovrebbero essere riconosciute data la farraginosità normativa. Perdonami la divagazione.
Venendo a noi. Non so fino a che punto conosci bene come funzionano i Mc Donalds. Hai colto nel segno, il negozio é gestito da un privato (con ditta costituita in Srl). Non essendo esperto di assetti societarie e simili, penso che possa ritenersi un franchising . D'accordo anch'io sul fatto che spesso il CCNL é meramente indicativo. Ma dico io: non era più facile disporre a monte, già in sede di iscrizione della ditta presso la CCIAA, e dalla stessa anche in seguito a nuove emanazioni di leggi tipo Sistri, dire: tu devi iscriverti a Sistri, tu devi fare il MUD...tu devi saltellare su un piede solo ecc. ecc. anzichè arrovellarsi il cervello per saltarci fuori. Così purtroppo é l' Italia e le sue norme, se vi pare. Grazie ZESEC per la tua cortesia e competenza.
Alfa- Membro della community
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
per quello che può valere - trovata in rete tempo fà sul portale della Provincia di Roma - Albo Pretorio
Determina Dirigenziale di archiviazione verbale:
"non risultando l'obbligo della tenuta del registro di carico e scarico rifiuti (oli vegetali esausti) prodotti da attività di ristorazione, in quanto non rientrante tra le lettere c), d) e g) dell'art. 184 co 3 del D.Lgs 152/2006"
http://www.wikiupload.com/TT73DNUHY84L5LM
Determina Dirigenziale di archiviazione verbale:
"non risultando l'obbligo della tenuta del registro di carico e scarico rifiuti (oli vegetali esausti) prodotti da attività di ristorazione, in quanto non rientrante tra le lettere c), d) e g) dell'art. 184 co 3 del D.Lgs 152/2006"
http://www.wikiupload.com/TT73DNUHY84L5LM
PiazzaPulita- Utente Attivo
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
PiazzaPulita ha scritto:per quello che può valere - trovata in rete tempo fà sul portale della Provincia di Roma - Albo Pretorio
Determina Dirigenziale di archiviazione verbale:
"non risultando l'obbligo della tenuta del registro di carico e scarico rifiuti (oli vegetali esausti) prodotti da attività di ristorazione, in quanto non rientrante tra le lettere c), d) e g) dell'art. 184 co 3 del D.Lgs 152/2006"
http://www.wikiupload.com/TT73DNUHY84L5LM
quoto pienamente, è pur vero che una volta facevano anche il mud ed alcuni ristoratori, per non rischiare vista l'incompetenza di molti controllori, continuano a volerlo fare
armando77- Utente Attivo
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Registro c/s - oli vegetali esausti
PiazzaPulita ha scritto:per quello che può valere - trovata in rete tempo fà sul portale della Provincia di Roma - Albo Pretorio
Determina Dirigenziale di archiviazione verbale:
"non risultando l'obbligo della tenuta del registro di carico e scarico rifiuti (oli vegetali esausti) prodotti da attività di ristorazione, in quanto non rientrante tra le lettere c), d) e g) dell'art. 184 co 3 del D.Lgs 152/2006"
http://www.wikiupload.com/TT73DNUHY84L5LM
Grazie mille " PiazzaPulita " terrò presente e farò ulteriori ricerche per vedere che non ci siano stati cambiamenti o interpretazioni diverse, proprio per evitare quanto riportato da " armando77 ". Questo purtroppo é sempre dovuto alle difficoltà di interpretazione e/o di applicazione delle norme in materia, sempre più complesse. La riprova ne é che anche tra esperti in materia ambientale spesso non c'é uniformità di interpretazioni.
Alfa- Membro della community
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Data d'iscrizione : 17.04.11
Località : Emilia - Romagna
Re: registro c/s per ristoranti e B&B
Se vogliamo fare delle considerazioni giuridiche facciamo riferimento a cio' che stabilisce la norma nella sequenza richiesta:individuiamo l'attivita' che produce il rifiuto e troviamo i corrispondenti riferimenti di legge.
Un punto di ristorazione McDonald (come qualunque altro similare) esercita attivita' di ristorazione e la considerazione dell'attivita' esercitata e' indipendente dal numero delle volte che questa viene ripetuta nel territorio.
Tale attivita' non rientra fra quelle soggette ad obbligo di tenuta registro, se produce RNP, secondo il 184, c.3.
L'esenzione non significa divieto e quindi, se uno decide di tenere comunque il registro di c/s, lo puo' fare.
Va anche detto, perche' in genere non lo si considera mai, che tenere il registro di c/s in forma ancorche' volontaria, significa assoggettarsi ad eventuali sanzioni relative a errori od omissioni da parte di qualche solerte verificatore.
Va altresi' ricordato che, all'entrata in vigore del sistri, tutti i produttori di RNP non iscritti al sistri (lecitamente non iscritti) dovranno comunque tenere il registro d c/s.
Un punto di ristorazione McDonald (come qualunque altro similare) esercita attivita' di ristorazione e la considerazione dell'attivita' esercitata e' indipendente dal numero delle volte che questa viene ripetuta nel territorio.
Tale attivita' non rientra fra quelle soggette ad obbligo di tenuta registro, se produce RNP, secondo il 184, c.3.
L'esenzione non significa divieto e quindi, se uno decide di tenere comunque il registro di c/s, lo puo' fare.
Va anche detto, perche' in genere non lo si considera mai, che tenere il registro di c/s in forma ancorche' volontaria, significa assoggettarsi ad eventuali sanzioni relative a errori od omissioni da parte di qualche solerte verificatore.
Va altresi' ricordato che, all'entrata in vigore del sistri, tutti i produttori di RNP non iscritti al sistri (lecitamente non iscritti) dovranno comunque tenere il registro d c/s.
Gimi- Utente Attivo
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Re: registro c/s per ristoranti e B&B
Gimi ha scritto:Va altresi' ricordato che, all'entrata in vigore del sistri, tutti i produttori di RNP non iscritti al sistri (lecitamente non iscritti) dovranno comunque tenere il registro d c/s.
Solo quelli che producono rifiuti non pericolosi da lavorazioni industriali e artigianali e i trasportatori in c/proprio. Non chi produce rifiuti da attività di servizi, demolizione, costruzione, ecc...
zesec- Moderatore e Partner
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TRASPORTATORI IN CONTO PRORPIO
zesec ha scritto:Gimi ha scritto:Va altresi' ricordato che, all'entrata in vigore del sistri, tutti i produttori di RNP non iscritti al sistri (lecitamente non iscritti) dovranno comunque tenere il registro d c/s.
Solo quelli che producono rifiuti non pericolosi da lavorazioni industriali e artigianali e i trasportatori in c/proprio. Non chi produce rifiuti da attività di servizi, demolizione, costruzione, ecc...
Scusa ZESEC, un dubbio come sempre, in merito ai trasportatori in conto proprio, mi riferisco a quelli iscritti ai sensi dell' art. 212 c.8, nello specifico al muratore piccolo imprenditore edile che trasporta i rifiuti (non pericolosi) prodotti dalla sua attività deve o non deve tenere il registro di carico e scarico? E se dovevano dotarsi di registro dal 1° giugno 2011, ma con il rinvio di Sistri, parimenti, dovrebbero a questo punto anche loro differire la data, é corretta l' interpretazione ?
Alfa- Membro della community
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