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CONFERENZA STAMPA SISTRI
5 partecipanti
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CONFERENZA STAMPA SISTRI
Non è uno scherzo di carnevale: l'8 marzo alle 11 alla selex in pompa magna. Guardacaso non c'è nel sito sistri e minambiente.......... non vogliono che qualcuno guasti la festa
homer- Utente Attivo
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Re: CONFERENZA STAMPA SISTRI
Chissà che ci rifilano......
SOCRATE- Utente Attivo
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luogo incontro?
homer ha scritto:Non è uno scherzo di carnevale: l'8 marzo alle 11 alla selex in pompa magna. Guardacaso non c'è nel sito sistri e minambiente.......... non vogliono che qualcuno guasti la festa
dov'è il luogo dell'incontro ci si va su invito?
oleandro67- Nuovo Utente
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Re: CONFERENZA STAMPA SISTRI
RIFIUTI
Presentazione del Sistri, il nuovo sistema elettronico di controllo dei rifiuti speciali in Italia, promosso dal ministero dell'Ambiente. Partecipa il ministro Stefania Prestigiacomo (nella foto). Presso la sede Selex,
via Faustiniana 29,
Roma (ore 11).
dal sito www.ilsole24ore.it (agenda)
Presentazione del Sistri, il nuovo sistema elettronico di controllo dei rifiuti speciali in Italia, promosso dal ministero dell'Ambiente. Partecipa il ministro Stefania Prestigiacomo (nella foto). Presso la sede Selex,
via Faustiniana 29,
Roma (ore 11).
dal sito www.ilsole24ore.it (agenda)
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"Io non ho fallito 2.000 volte nel creare la lampadina;ho solo scoperto 1.999 modi in cui non deve essere fatta " Thomas Edison
sueli- Moderatrice
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Re: CONFERENZA STAMPA SISTRI
Imprese: operativo sistema Sistri, per tracciabilita' rifiuti speciali
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MARTEDI' 8 MARZO 2011
Prestigiacomo: dal primo giugno iscrizione obbligatoria (Il Sole 24 Ore Radiocor) -
Roma, 8 mar -
E' stata annunciata oggi nella sede della Selex, dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, la piena operativita' del Sistri, il sistema elettronico di controllo per la tracciabilita' dei rifiuti speciali e speciali pericolosi e di quelli solidi urbani della Campania. Prestigiacomo ha affermato che il nuovo sistema, che ha proprio nella sede della Selex il suo quartier generale, entrera' in vigore a pieno regime il prossimo 1 giugno, e, secondo il ministro, rappresenta "una rivoluzione di legalita' ed efficienza nel settore dei rifiuti, uno strumento serio ed efficace per contrastare le ecomafie e una sfida che il Governo ha lanciato a chi ha massacrato il territorio, soprattutto al Sud facendolo diventare un'immensa discarica di veleni".
Rispetto al vecchio sistema cartaceo il Sistri, mediante un flusso di dati in tempo reale, consente di ottenere con maggiore frequenza statistiche aggiornate. Il progetto, ha spiegato Prestigiacomo, coinvolge oltre 300mila aziende che producono rifiuti e 22mila imprese di trasporti.
Il sistema e' composto da dispositivi elettronici Usb per l'inserimento e la ricezione dei dati, black box da collocare sui veicoli e apparecchiature di videosorveglianza installate in oltre 500 impianti di discarica selezionati.
Il primo giugno l'iscrizione al Sistri sara' obbligatoria per tutti i produttori di rifiuti speciali e, ha sottolineato la Prestigiacomo, "non ci saranno sconti per nessuno". Il ministro ha poi reso noto di aver ricevuto da Confindustria e Rete Imprese Italia la richiesta di organizzare un 'clic day' per formare le aziende interessate. Il sistema, ha sottolineato Prestigiacomo, sara' completamente autofinanziato: l'investimento di partenza e' di 5 milioni di euro. Fil (RADIOCOR) 08-03-11 15:33:09 (0239) 5 NNNN
ci mancava anche il clic-day...
Visualizza altro http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-908627/imprese-operativo-sistema-sistri/#ixzz1G5qBP5qG
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MARTEDI' 8 MARZO 2011
Prestigiacomo: dal primo giugno iscrizione obbligatoria (Il Sole 24 Ore Radiocor) -
Roma, 8 mar -
E' stata annunciata oggi nella sede della Selex, dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, la piena operativita' del Sistri, il sistema elettronico di controllo per la tracciabilita' dei rifiuti speciali e speciali pericolosi e di quelli solidi urbani della Campania. Prestigiacomo ha affermato che il nuovo sistema, che ha proprio nella sede della Selex il suo quartier generale, entrera' in vigore a pieno regime il prossimo 1 giugno, e, secondo il ministro, rappresenta "una rivoluzione di legalita' ed efficienza nel settore dei rifiuti, uno strumento serio ed efficace per contrastare le ecomafie e una sfida che il Governo ha lanciato a chi ha massacrato il territorio, soprattutto al Sud facendolo diventare un'immensa discarica di veleni".
Rispetto al vecchio sistema cartaceo il Sistri, mediante un flusso di dati in tempo reale, consente di ottenere con maggiore frequenza statistiche aggiornate. Il progetto, ha spiegato Prestigiacomo, coinvolge oltre 300mila aziende che producono rifiuti e 22mila imprese di trasporti.
Il sistema e' composto da dispositivi elettronici Usb per l'inserimento e la ricezione dei dati, black box da collocare sui veicoli e apparecchiature di videosorveglianza installate in oltre 500 impianti di discarica selezionati.
Il primo giugno l'iscrizione al Sistri sara' obbligatoria per tutti i produttori di rifiuti speciali e, ha sottolineato la Prestigiacomo, "non ci saranno sconti per nessuno". Il ministro ha poi reso noto di aver ricevuto da Confindustria e Rete Imprese Italia la richiesta di organizzare un 'clic day' per formare le aziende interessate. Il sistema, ha sottolineato Prestigiacomo, sara' completamente autofinanziato: l'investimento di partenza e' di 5 milioni di euro. Fil (RADIOCOR) 08-03-11 15:33:09 (0239) 5 NNNN
ci mancava anche il clic-day...
Visualizza altro http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-908627/imprese-operativo-sistema-sistri/#ixzz1G5qBP5qG
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sueli- Moderatrice
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Re: CONFERENZA STAMPA SISTRI
(Adnkronos) - Il Sistri, il Sistema elettronico di controllo che consente la tracciabilità dei rifiuti speciali e speciali pericolosi su tutto il territorio nazionale entrerà in vigore a pieno regime il 1° giugno. Il sistema è stato presentato questa mattina nella sede della Selex dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che ha ufficialmente annunciato la piena operatività del Sistri.
"Il Sistri -afferma il ministro Prestigiacomo- è una rivoluzione di legalità e di efficienza nel settore dei rifiuti, uno strumento serio ed efficace per contrastare le ecomafie, una sfida che il governo ha lanciato a chi ha massacrato il territorio".
Il progetto, aggiunge il ministro, "è stato concepito con l'obiettivo di assicurare maggiore sicurezza e controllo della movimentazione dei rifiuti, con la possibilità di monitorare tutti i dati in tempo reale. In tal senso il Sistri potrà garantire la tutela della salute dell'ambiente e della sicurezza, la semplificazione delle procedure burocratiche e la riduzione degli oneri a carico dei soggetti obbligati, contrastando il fenomeno dell'illegalità fortemente radicato in questo settore".
Dal primo giugno, dunque, "nessuno sconto" per coloro che movimentano rifiuti speciali e speciali pericolosi che rappresentano l'80% dell'intero ammontare della produzione di rifiuti del nostro paese. Tra qualche mese il vecchio sistema cartaceo andrà in soffitta, che, sottolinea la Prestigiacomo, "oltre ad essere oneroso è anche inutile, in quanto le informazione del cartaceo venivano raccolte dopo 2 anni con nessun controllo reale".
Le ultime informazioni complete relativamente ai rifiuti speciali in Italia, contenute nel Rapporto Rifiuti 2008, e basate sui Mud cartacei trasmessi dalle imprese, risalgono al 2006, senza contare, inoltre, che "il cartaceo è facile di manomettere e falsificare". Ma oltre ad essere un'operazione di legalità, per il ministro, il Sistri "è anche una grande alfabetizzazione informatica di un settore". Un'operazione, dunque, di modernizzazione che "va sostenuta".
In particolare, il nuovo modello di comunicazione dei dati in materia di rifiuti, prevede: un dispositivo Usb, per accedere al sistema, trasmettere i dati e memorizzare le informazioni; una Black box, da installare su ciascun veicolo che trasporta rifiuti speciali e che ha la funzione di monitorare il percorso del carico del produttore al centro di smaltimento.
Infine, apparecchiature di videosorveglianza, installate negli impianti di discarica, di incenerimento e di coincenerimento, allo scopo di controllare l'ingresso e l'uscita degli automezzi. Quanto ai costi, la Prestigiacomo spiega: "Abbiamo speso 5 milioni di euro e basta perchè il sistema si autofinanzia, ossia le imprese per accedere al sistema devono pagare un'iscrizione" che nel tempo si dovrebbe tradurre in un vantaggio economico rispetto all'onerosità del cartaceo.
Secondo un rapporto del ministero della Pubblica amministrazione la spesa carico delle imprese piccole e medie (fino a 249 addetti) per la predisposizione del sistema cartaceo ambientale ammonta a 671 milioni di euro.
Sullo stato dei lavori, la consegna dei dispositivi è ormai quasi ultimata. Infatti, al 28 febbraio sono stati distribuiti 476.150 dispositivi Usb alle imprese; sono state consegnate 85.985 black box di cui 58.674 risultano già installate sui veicoli per il trasporto rifiuti. Sono stati selezionati oltre 500 impianti e discariche di smaltimento rifiuti su cui installare le apparecchiature di video sorveglianza e su 402 impianti il sistema è già attivo.
"Il Sistri -afferma il ministro Prestigiacomo- è una rivoluzione di legalità e di efficienza nel settore dei rifiuti, uno strumento serio ed efficace per contrastare le ecomafie, una sfida che il governo ha lanciato a chi ha massacrato il territorio".
Il progetto, aggiunge il ministro, "è stato concepito con l'obiettivo di assicurare maggiore sicurezza e controllo della movimentazione dei rifiuti, con la possibilità di monitorare tutti i dati in tempo reale. In tal senso il Sistri potrà garantire la tutela della salute dell'ambiente e della sicurezza, la semplificazione delle procedure burocratiche e la riduzione degli oneri a carico dei soggetti obbligati, contrastando il fenomeno dell'illegalità fortemente radicato in questo settore".
Dal primo giugno, dunque, "nessuno sconto" per coloro che movimentano rifiuti speciali e speciali pericolosi che rappresentano l'80% dell'intero ammontare della produzione di rifiuti del nostro paese. Tra qualche mese il vecchio sistema cartaceo andrà in soffitta, che, sottolinea la Prestigiacomo, "oltre ad essere oneroso è anche inutile, in quanto le informazione del cartaceo venivano raccolte dopo 2 anni con nessun controllo reale".
Le ultime informazioni complete relativamente ai rifiuti speciali in Italia, contenute nel Rapporto Rifiuti 2008, e basate sui Mud cartacei trasmessi dalle imprese, risalgono al 2006, senza contare, inoltre, che "il cartaceo è facile di manomettere e falsificare". Ma oltre ad essere un'operazione di legalità, per il ministro, il Sistri "è anche una grande alfabetizzazione informatica di un settore". Un'operazione, dunque, di modernizzazione che "va sostenuta".
In particolare, il nuovo modello di comunicazione dei dati in materia di rifiuti, prevede: un dispositivo Usb, per accedere al sistema, trasmettere i dati e memorizzare le informazioni; una Black box, da installare su ciascun veicolo che trasporta rifiuti speciali e che ha la funzione di monitorare il percorso del carico del produttore al centro di smaltimento.
Infine, apparecchiature di videosorveglianza, installate negli impianti di discarica, di incenerimento e di coincenerimento, allo scopo di controllare l'ingresso e l'uscita degli automezzi. Quanto ai costi, la Prestigiacomo spiega: "Abbiamo speso 5 milioni di euro e basta perchè il sistema si autofinanzia, ossia le imprese per accedere al sistema devono pagare un'iscrizione" che nel tempo si dovrebbe tradurre in un vantaggio economico rispetto all'onerosità del cartaceo.
Secondo un rapporto del ministero della Pubblica amministrazione la spesa carico delle imprese piccole e medie (fino a 249 addetti) per la predisposizione del sistema cartaceo ambientale ammonta a 671 milioni di euro.
Sullo stato dei lavori, la consegna dei dispositivi è ormai quasi ultimata. Infatti, al 28 febbraio sono stati distribuiti 476.150 dispositivi Usb alle imprese; sono state consegnate 85.985 black box di cui 58.674 risultano già installate sui veicoli per il trasporto rifiuti. Sono stati selezionati oltre 500 impianti e discariche di smaltimento rifiuti su cui installare le apparecchiature di video sorveglianza e su 402 impianti il sistema è già attivo.
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"Io non ho fallito 2.000 volte nel creare la lampadina;ho solo scoperto 1.999 modi in cui non deve essere fatta " Thomas Edison
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Età : 59
Località : monza e brianza
Re: CONFERENZA STAMPA SISTRI
Dal sito del MATT:
E’ stato presentato ufficialmente questa mattina a Roma dal Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, il sistema elettronico di controllo che consente la tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi su tutto il territorio nazionale e di quelli solidi urbani nella regione Campania. Uno strumento di controllo innovativo, che entrerà a pieno regime a partire dal primo giugno, illustrato alla presenza anche di alti rappresentanti delle forze dell’ordine, tra cui il generale Pasquale La Vacca, Capo III Reparto dello Stato Maggiore - Comando Generale, e il colonnello Vincenzo Paticchio, Comandante Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente.
Di seguito, la sintesi del discorso del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Stefania Prestigiacomo, in occasione della presentazione del Sistri.
«Legalità, assieme a trasparenza, tutela dell’ambiente, risparmio per le imprese, e semplificazione burocratica sono gli obiettivi che ci hanno indotto all’introduzione del SISTRI, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti speciali. Ma cosa sono i rifiuti speciali? Meglio chiarirlo per i non addetti ai lavori. Sono tutti quei rifiuti non civili, tutti quelli che derivano dalle attività economiche o commerciali, fra questi c’è una quota di rifiuti definiti pericolosi perché particolarmente nocivi per la salute umana o inquinanti per l’ambiente. Si tratta della stragrande maggioranza dei rifiuti prodotti in Italia. Per avere un’idea delle quantità basti pensare che parliamo di circa 135 milioni di tonnellate, di cui circa 9 di rifiuti pericolosi, prodotte all’anno. Mentre i rifiuti urbani, la nostra spazzatura, ammonta a circa 33 milioni di tonnellate annue.
Insomma i rifiuti speciali rappresentano ben oltre l’80% del totale di rifiuti prodotti in Italia. Inoltre, visto che il SISTRI oltre che dei rifiuti speciali si occuperà anche dei rifiuti solidi urbani prodotti in Campania, interconnettendosi con la rete SITRA, stiamo parlando di monitorare più dell’82 per cento dei rifiuti prodotti in Italia. Su questa enorme massa di rifiuti è cresciuta negli ultimi decenni un’economia criminale che ha accumulato enormi profitti e devastato il territorio interrando veleni d’ogni genere, al di fuori di ogni riguardo per l’ambiente e la salute pubblica. Il vecchio sistema cartaceo rappresentava un’arma spuntata contro i traffici illegali. Era possibile avere contezza, una contezza relativa e non verificabile, dello smaltimento dei rifiuti a due anni di distanza, due anni dopo che i rifiuti erano stati trattati. Vi rendete conto di quanto un sistema del genere rendesse difficile se non impossibile ogni verifica, ogni indagine, ogni controllo.
Per questo è nato il SISTRI.
Il SISTRI è una rivoluzione di legalità e di efficienza. Uno strumento serio e finalmente tecnologicamente adeguato per contrastare le ecomafie, una sfida che il Governo ha lanciato a chi ha massacrato il territorio, soprattutto in Campania e al Sud facendolo diventare una immensa discarica di veleni. Ho parlato di rivoluzione a ragion veduta. Come definire altrimenti un progetto che ad oggi coinvolge oltre 300 mila aziende, piccole medie e grandi, che producono rifiuti e 22 mila imprese di trasporti. Un progetto che implica la distribuzione di quasi 600 mila dispositivi elettronici fra chiavi USB e black box per i mezzi e che prevede il monitoraggio continuo di circa 500 siti di smaltimento fra impianti di incenerimento e coincenerimento e discariche.
Il sistema si articola su tre fasi. Quella del carico dei rifiuti nel sistema. Ogni produttore dei rifiuti attraverso un programma fornito con una chiavetta USB predispone la propria scheda per il trasferimento dei rifiuti prodotti. La stessa operazione (predisposizione della scheda) viene effettuata dal trasportatore sulla propria chiavetta USB, che verrà inserita dal conducente del mezzo sulla black box installata sul suo mezzo che consente anche la tracciabilità del percorso fatto dal produttore all’impianto di smaltimento. Quando i rifiuti vengono scaricati presso gli impianti di incenerimento o coincenerimento o presso le discariche un sistema di riprese tv riprende i mezzi in entrata e in uscita. Così quantità, qualità, percorsi e destinazione finale dei rifiuti sono costantemente sotto controllo in tempo reale. E questo, vi rendete conto, rende estremamente più difficili, abusi, truffe, smaltimenti illeciti.
Quella del Sistri è una rivoluzione di legalità ma anche una rivoluzione culturale perché implica l’informatizzazione di tutto il settore, e quindi anche l’alfabetizzazione informatica di tanti operatori. Ma il Sistri non significa solo legalità e trasparenza nella movimentazione dei rifiuti nel nostro Paese, e quindi una più incisiva lotta alle ecomafie. Il Sistri è anche un esempio di come la semplificazione e la informatizzazione delle procedure amministrative possa indurre risparmi considerevoli per gli utenti.
Una recente indagine condotta dal Ministero della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione ha rilevato che il costo complessivo del sistema cartaceo in tema di rifiuti per le sole piccole e medie imprese è pari a circa 671 milioni di euro/anno con un costo medio per singola impresa, con numero di addetti compreso tra 5 e 249, pari a 1.183 euro/anno e per imprese con numero di addetti inferiori a 5 pari a 464 euro. Questi costi erano dovuti ad un sistema che prevedeva la compilazione di tre documenti: registro di carico/scarico, il formulario di identificazione del rifiuto e il MUD, modello unico di dichiarazione. Questi documenti dovevano essere compilati e conservati per 5 anni da ciascun impresa. Il risultato era una montagna di carta sostanzialmente inutile per i controlli di legalità e costi burocratici rilevanti per le imprese.
Il Sistri semplifica tutto con il controllo in tempo reale della movimentazione dei rifiuti mandando al macero il registro di carico e scarico, il formulario di identificazione dei rifiuti e il modello unico di dichiarazione. Sul fronte dei costi il Ministero dell’Ambiente ha articolato il versamento dei contributi previsti per il funzionamento del SISTRI sulla base di specifici criteri relativi alla dimensione dell’impresa, alla tipologia e alla quantità di rifiuti prodotti/gestiti/trasportati. Allorquando si andrà a regime il SISTRI determinerà dei costi decisamente inferiori rispetto all’attuale sistema cartaceo.
Complessivamente è possibile stimare per le imprese da 5 a 249 addetti un costo medio di 300 euro, e per quelle fino a 5 addetti un costo medio di 60 euro con un risparmio di spesa nell’ordine di almeno il 70-80%.
Come tutte le rivoluzioni il SISTRI ha incontrato i suoi ostacoli. Oggi però possiamo dire che la quasi totalità dei problemi sono stati superati e quelli rimasti rientrano in una percentuale fisiologica anche attraverso una intensa opera di informazione e formazione svolta con le Organizzazioni imprenditoriali, industriali, artigiane e del commercio con le quali abbiamo sottoscritto anche un protocollo nel dicembre scorso per contribuire al superamento di tutte le difficoltà e consentire un sereno avvio del regime obbligatorio del SISTRI in giugno. Perché va chiarito che il sistema è già in funzione per le imprese che vi hanno aderito già da ottobre 2010. Da giugno 2011 scatterà l’obbligatorietà del SISTRI con le sanzioni per chi non aderisce.
Ormai la quasi totalità delle chiavette USB è stata consegnata mentre per le black box siamo a quota 72%. Ed il ritardo nelle installazioni dipende nella stragrande maggioranza dei casi da autotrasportatori che hanno “bucato” l’appuntamento fissato con le officine. Ma da qui al 31 maggio riteniamo che anche questi dispositivi saranno tutti installati. Vale la pena infine di ricordare che il SISTRI è il primo e più completo sistema di tracciabilità dei rifiuti adottato un Europa ed ha ricevuto il plauso del Commissario all’ambiente Potocnik. Con i partner comunitari stiamo lavorando per l’interconnessione del nostro sistema con gli altri vigenti in alcuni Stati europei».
E’ stato presentato ufficialmente questa mattina a Roma dal Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, il sistema elettronico di controllo che consente la tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi su tutto il territorio nazionale e di quelli solidi urbani nella regione Campania. Uno strumento di controllo innovativo, che entrerà a pieno regime a partire dal primo giugno, illustrato alla presenza anche di alti rappresentanti delle forze dell’ordine, tra cui il generale Pasquale La Vacca, Capo III Reparto dello Stato Maggiore - Comando Generale, e il colonnello Vincenzo Paticchio, Comandante Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente.
Di seguito, la sintesi del discorso del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Stefania Prestigiacomo, in occasione della presentazione del Sistri.
«Legalità, assieme a trasparenza, tutela dell’ambiente, risparmio per le imprese, e semplificazione burocratica sono gli obiettivi che ci hanno indotto all’introduzione del SISTRI, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti speciali. Ma cosa sono i rifiuti speciali? Meglio chiarirlo per i non addetti ai lavori. Sono tutti quei rifiuti non civili, tutti quelli che derivano dalle attività economiche o commerciali, fra questi c’è una quota di rifiuti definiti pericolosi perché particolarmente nocivi per la salute umana o inquinanti per l’ambiente. Si tratta della stragrande maggioranza dei rifiuti prodotti in Italia. Per avere un’idea delle quantità basti pensare che parliamo di circa 135 milioni di tonnellate, di cui circa 9 di rifiuti pericolosi, prodotte all’anno. Mentre i rifiuti urbani, la nostra spazzatura, ammonta a circa 33 milioni di tonnellate annue.
Insomma i rifiuti speciali rappresentano ben oltre l’80% del totale di rifiuti prodotti in Italia. Inoltre, visto che il SISTRI oltre che dei rifiuti speciali si occuperà anche dei rifiuti solidi urbani prodotti in Campania, interconnettendosi con la rete SITRA, stiamo parlando di monitorare più dell’82 per cento dei rifiuti prodotti in Italia. Su questa enorme massa di rifiuti è cresciuta negli ultimi decenni un’economia criminale che ha accumulato enormi profitti e devastato il territorio interrando veleni d’ogni genere, al di fuori di ogni riguardo per l’ambiente e la salute pubblica. Il vecchio sistema cartaceo rappresentava un’arma spuntata contro i traffici illegali. Era possibile avere contezza, una contezza relativa e non verificabile, dello smaltimento dei rifiuti a due anni di distanza, due anni dopo che i rifiuti erano stati trattati. Vi rendete conto di quanto un sistema del genere rendesse difficile se non impossibile ogni verifica, ogni indagine, ogni controllo.
Per questo è nato il SISTRI.
Il SISTRI è una rivoluzione di legalità e di efficienza. Uno strumento serio e finalmente tecnologicamente adeguato per contrastare le ecomafie, una sfida che il Governo ha lanciato a chi ha massacrato il territorio, soprattutto in Campania e al Sud facendolo diventare una immensa discarica di veleni. Ho parlato di rivoluzione a ragion veduta. Come definire altrimenti un progetto che ad oggi coinvolge oltre 300 mila aziende, piccole medie e grandi, che producono rifiuti e 22 mila imprese di trasporti. Un progetto che implica la distribuzione di quasi 600 mila dispositivi elettronici fra chiavi USB e black box per i mezzi e che prevede il monitoraggio continuo di circa 500 siti di smaltimento fra impianti di incenerimento e coincenerimento e discariche.
Il sistema si articola su tre fasi. Quella del carico dei rifiuti nel sistema. Ogni produttore dei rifiuti attraverso un programma fornito con una chiavetta USB predispone la propria scheda per il trasferimento dei rifiuti prodotti. La stessa operazione (predisposizione della scheda) viene effettuata dal trasportatore sulla propria chiavetta USB, che verrà inserita dal conducente del mezzo sulla black box installata sul suo mezzo che consente anche la tracciabilità del percorso fatto dal produttore all’impianto di smaltimento. Quando i rifiuti vengono scaricati presso gli impianti di incenerimento o coincenerimento o presso le discariche un sistema di riprese tv riprende i mezzi in entrata e in uscita. Così quantità, qualità, percorsi e destinazione finale dei rifiuti sono costantemente sotto controllo in tempo reale. E questo, vi rendete conto, rende estremamente più difficili, abusi, truffe, smaltimenti illeciti.
Quella del Sistri è una rivoluzione di legalità ma anche una rivoluzione culturale perché implica l’informatizzazione di tutto il settore, e quindi anche l’alfabetizzazione informatica di tanti operatori. Ma il Sistri non significa solo legalità e trasparenza nella movimentazione dei rifiuti nel nostro Paese, e quindi una più incisiva lotta alle ecomafie. Il Sistri è anche un esempio di come la semplificazione e la informatizzazione delle procedure amministrative possa indurre risparmi considerevoli per gli utenti.
Una recente indagine condotta dal Ministero della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione ha rilevato che il costo complessivo del sistema cartaceo in tema di rifiuti per le sole piccole e medie imprese è pari a circa 671 milioni di euro/anno con un costo medio per singola impresa, con numero di addetti compreso tra 5 e 249, pari a 1.183 euro/anno e per imprese con numero di addetti inferiori a 5 pari a 464 euro. Questi costi erano dovuti ad un sistema che prevedeva la compilazione di tre documenti: registro di carico/scarico, il formulario di identificazione del rifiuto e il MUD, modello unico di dichiarazione. Questi documenti dovevano essere compilati e conservati per 5 anni da ciascun impresa. Il risultato era una montagna di carta sostanzialmente inutile per i controlli di legalità e costi burocratici rilevanti per le imprese.
Il Sistri semplifica tutto con il controllo in tempo reale della movimentazione dei rifiuti mandando al macero il registro di carico e scarico, il formulario di identificazione dei rifiuti e il modello unico di dichiarazione. Sul fronte dei costi il Ministero dell’Ambiente ha articolato il versamento dei contributi previsti per il funzionamento del SISTRI sulla base di specifici criteri relativi alla dimensione dell’impresa, alla tipologia e alla quantità di rifiuti prodotti/gestiti/trasportati. Allorquando si andrà a regime il SISTRI determinerà dei costi decisamente inferiori rispetto all’attuale sistema cartaceo.
Complessivamente è possibile stimare per le imprese da 5 a 249 addetti un costo medio di 300 euro, e per quelle fino a 5 addetti un costo medio di 60 euro con un risparmio di spesa nell’ordine di almeno il 70-80%.
Come tutte le rivoluzioni il SISTRI ha incontrato i suoi ostacoli. Oggi però possiamo dire che la quasi totalità dei problemi sono stati superati e quelli rimasti rientrano in una percentuale fisiologica anche attraverso una intensa opera di informazione e formazione svolta con le Organizzazioni imprenditoriali, industriali, artigiane e del commercio con le quali abbiamo sottoscritto anche un protocollo nel dicembre scorso per contribuire al superamento di tutte le difficoltà e consentire un sereno avvio del regime obbligatorio del SISTRI in giugno. Perché va chiarito che il sistema è già in funzione per le imprese che vi hanno aderito già da ottobre 2010. Da giugno 2011 scatterà l’obbligatorietà del SISTRI con le sanzioni per chi non aderisce.
Ormai la quasi totalità delle chiavette USB è stata consegnata mentre per le black box siamo a quota 72%. Ed il ritardo nelle installazioni dipende nella stragrande maggioranza dei casi da autotrasportatori che hanno “bucato” l’appuntamento fissato con le officine. Ma da qui al 31 maggio riteniamo che anche questi dispositivi saranno tutti installati. Vale la pena infine di ricordare che il SISTRI è il primo e più completo sistema di tracciabilità dei rifiuti adottato un Europa ed ha ricevuto il plauso del Commissario all’ambiente Potocnik. Con i partner comunitari stiamo lavorando per l’interconnessione del nostro sistema con gli altri vigenti in alcuni Stati europei».
Costy- Utente Attivo
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