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Registro d'impianto
3 partecipanti
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Registro d'impianto
E' un dato di fatto che il Sistri non consente la tracciabilità interna agli impianti perchè si ferma al "cancello" del destinatario e non prevede che si debbano registrare le movimentazioni di scarico e carico da lavorazione, come avviene oggi con il cartaceo.
Il che dimostra, qualora vi fosse bisogno di ulteriori conferme, che il sistema non innova soltanto negli strumenti (da cartacei ad informatici), ma anche nella sostanza.
Per correre ai ripari alcune regioni (credo Liguria e Veneto) stanno correndo ai ripari istituendo un "registro d'impianto".
Chi è in grado di fornire informazioni in proposito?
Il che dimostra, qualora vi fosse bisogno di ulteriori conferme, che il sistema non innova soltanto negli strumenti (da cartacei ad informatici), ma anche nella sostanza.
Per correre ai ripari alcune regioni (credo Liguria e Veneto) stanno correndo ai ripari istituendo un "registro d'impianto".
Chi è in grado di fornire informazioni in proposito?
Ultima modifica di Admin il Mer Feb 09, 2011 5:17 pm - modificato 1 volta.
Admin- Amministratore
- Messaggi : 6586
Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: Registro d'impianto
Conosco un impianto di recupero rottami ferrosi che la provincia ha autorizzato (3 anni fa) a trattare al max 27.000 tonn/anno. Col particolare, però, e non chiedetemene il motivo perchè non lo ricordo, che di queste 27.000 T, solo 9.000 possono diventare mps (dunque possono essere avviate all'R4 dall'iniziale R13), mentre le altre 18.000 debbono essere avviate ad un altro R13.
Col sistri controllare tali prescrizioni sarebbe molto arduo, anche se sistri avesse integrato (cosa che non è e non sarà mai) l'ipotetico database nazionale delle autorizzazioni provinciali, dal momento che, come giustamente dice Admin, il sistri "si ferma al cancello".
Io mi sono fatto l'idea che in questi casi, cioè per la gestione interna, si dovrà ricorrere alla doppia gestione, ossia sistri + registri carico/scarico (e questa è stata anche l'opinione espressa dalla provincia) Alla faccia della semplificazione e del risparmio!
In ogni caso sono curioso di vedere cosa si inventeranno, regioni comprese.
pastorenomade- Utente Attivo
- Messaggi : 751
Data d'iscrizione : 03.11.10
Età : 69
Località : Ameria-Umbria
Re: Registro d'impianto
Riporto la mia personale esperienza (impianti di trattamento D9 di rifiuti pericolosi e non pericolosi in liguria, piemonte, sardegna, sicilia).
I nostri impianti hanno tutti da molto tempo registri interni (più o meno vidimati dalle provincie) destinati alla tracciabilità del rifiuto dal cancello in avanti e denominati "registro di impianto".
L'aspetto e le informazioni da fornire in questo registro sono variabili, sulla base della tipologia di impianto, delle installazioni tecnologiche insediate, del tipo di lavorazione svolta ecc......
Tali registri sono stati elaborati e prodotti da noi (in word, excell ecc..), e successivamente condivisi e vidimati dalla provincia.
Per dare un'idea:
Piemonte: vidimati
Liguria: vidimati
Sicilia: vidimato solo quello delle emissioni, registro interno impianto non vidimato
Sardegna: prov. di sassari vidimato, prov. di cagliari no
E' anche vero che i nostri impianti sono tutti in AIA e che le bat prevedono la tracciabilità assoluta del rifiuto per tutto il tempo che se ne sta dentro l'impianto.
Tale tracciabilità assoluta è inoltre richiesta anche dalla ISO 14001.
Pertanto per noi nessuna novità..........
Per gli altri che non sono abituati alla gestione del "registro di impianto", si affacciano tempi cupi di aumento dei carichi del lavoro di registrazione, ma questo non tanto per il SISTRI (BLEAH) quanto perchè nella nuova parte IV del TUA è stato introdotto il concetto di gestione dei rifiuti secondo le migliori tecniche disponibili (non ho sottomano il testo ma mi riprometto di indicare il punto) e la tracciabilità assoluta all'interno del ciclo è una MTD
Isa
I nostri impianti hanno tutti da molto tempo registri interni (più o meno vidimati dalle provincie) destinati alla tracciabilità del rifiuto dal cancello in avanti e denominati "registro di impianto".
L'aspetto e le informazioni da fornire in questo registro sono variabili, sulla base della tipologia di impianto, delle installazioni tecnologiche insediate, del tipo di lavorazione svolta ecc......
Tali registri sono stati elaborati e prodotti da noi (in word, excell ecc..), e successivamente condivisi e vidimati dalla provincia.
Per dare un'idea:
Piemonte: vidimati
Liguria: vidimati
Sicilia: vidimato solo quello delle emissioni, registro interno impianto non vidimato
Sardegna: prov. di sassari vidimato, prov. di cagliari no
E' anche vero che i nostri impianti sono tutti in AIA e che le bat prevedono la tracciabilità assoluta del rifiuto per tutto il tempo che se ne sta dentro l'impianto.
Tale tracciabilità assoluta è inoltre richiesta anche dalla ISO 14001.
Pertanto per noi nessuna novità..........
Per gli altri che non sono abituati alla gestione del "registro di impianto", si affacciano tempi cupi di aumento dei carichi del lavoro di registrazione, ma questo non tanto per il SISTRI (BLEAH) quanto perchè nella nuova parte IV del TUA è stato introdotto il concetto di gestione dei rifiuti secondo le migliori tecniche disponibili (non ho sottomano il testo ma mi riprometto di indicare il punto) e la tracciabilità assoluta all'interno del ciclo è una MTD
Isa
isamonfroni- Moderatrice
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Età : 67
Località : roma
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