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Rifiuti di manutenzione delle infrastrutture
3 partecipanti
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Produttori :: Gestire i propri rifiuti (casi aziendali)
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Rifiuti di manutenzione delle infrastrutture
Buongiorno a tutti, ho delle perplessità sull'interpretazione del rifiuto prodotto da attività manutentive, sbirciando sul blog non ho avuto purtroppo chiarimenti in merito, vorrei un confronto sulla questione soprattutto a livello pratico.
In particolare secondo l'art. 230 del D.Lgs 152/06 il luogo di produzione del rifiuto da manutenzione di infrastrutture può essere fatto coincidere:
- con il cantiere stesso
- con la sede locale del gestore dell’infrastruttura
- un punto di concentramento in attesa di valutazione tecnica del possibile rifiuto, in cui si hanno 60 giorni post conclusione dell'opera per effettuare questa valutazione.
Nel caso in cui si decida di far coincidere come produzione del rifiuto la sede del gestore, e quindi registrare i rifiuti sul registro di carico scarico della sede come prodotti "fuori dall'unità locale", è anche possibile accumulare il rifiuto nel deposito temporaneo della sede del gestore giusto?
Se invece la sede del gestore è lontana rispetto ai vari cantieri, il gestore può accumulare il rifiuto nel deposito temporaneo di una sua unità locale più vicina alla zona del/dei cantieri?
Nel caso in cui invece il gestore fornisca un punto di stoccaggio, questo deposito dovrà essere autorizzato come D15 o R13 oppure può creare un “luogo di concentramento” come descritto nell'art. 230 e quindi non dover richiedere autorizzazione?
Spero di essere stata abbastanza chiara nell’esporvi la questione e di averla scritta nel "luogo" giusto.
Aspetto i vostri commenti per discutere meglio sull’argomento.
Grazie anticipatamente!
In particolare secondo l'art. 230 del D.Lgs 152/06 il luogo di produzione del rifiuto da manutenzione di infrastrutture può essere fatto coincidere:
- con il cantiere stesso
- con la sede locale del gestore dell’infrastruttura
- un punto di concentramento in attesa di valutazione tecnica del possibile rifiuto, in cui si hanno 60 giorni post conclusione dell'opera per effettuare questa valutazione.
Nel caso in cui si decida di far coincidere come produzione del rifiuto la sede del gestore, e quindi registrare i rifiuti sul registro di carico scarico della sede come prodotti "fuori dall'unità locale", è anche possibile accumulare il rifiuto nel deposito temporaneo della sede del gestore giusto?
Se invece la sede del gestore è lontana rispetto ai vari cantieri, il gestore può accumulare il rifiuto nel deposito temporaneo di una sua unità locale più vicina alla zona del/dei cantieri?
Nel caso in cui invece il gestore fornisca un punto di stoccaggio, questo deposito dovrà essere autorizzato come D15 o R13 oppure può creare un “luogo di concentramento” come descritto nell'art. 230 e quindi non dover richiedere autorizzazione?
Spero di essere stata abbastanza chiara nell’esporvi la questione e di averla scritta nel "luogo" giusto.
Aspetto i vostri commenti per discutere meglio sull’argomento.
Grazie anticipatamente!
Irde- Membro della community
- Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 13.12.13
Re: Rifiuti di manutenzione delle infrastrutture
"Nel caso in cui si decida di far coincidere come produzione del rifiuto la sede del gestore, e quindi registrare i rifiuti sul registro di carico scarico della sede come prodotti "fuori dall'unità locale", è anche possibile accumulare il rifiuto nel deposito temporaneo della sede del gestore giusto? "
ciao io posso rispondere solo a questa domanda : si , ma non vanno indicati come prodotti fuori dall'unità locale. In pratica porti i prodotti dell'attività di manutenzione presso la tua sede di gestore, e lì fai una cernita e decidi di smaltirli come rifiuto, quindi li accumuli nella tua sede e risultano prodotti in sede.
Almeno questo è ciò che cia ha indicato il consulente.
ciao io posso rispondere solo a questa domanda : si , ma non vanno indicati come prodotti fuori dall'unità locale. In pratica porti i prodotti dell'attività di manutenzione presso la tua sede di gestore, e lì fai una cernita e decidi di smaltirli come rifiuto, quindi li accumuli nella tua sede e risultano prodotti in sede.
Almeno questo è ciò che cia ha indicato il consulente.
paopao- Utente Attivo
- Messaggi : 88
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: Rifiuti di manutenzione delle infrastrutture
Si, se sei "il gestore" dell'infrastruttura e non un'impresa appaltatrice.paopao ha scritto:...In pratica porti i prodotti dell'attività di manutenzione presso la tua sede di gestore, e lì fai una cernita e decidi di smaltirli come rifiuto, quindi li accumuli nella tua sede e risultano prodotti in sede.
Almeno questo è ciò che cia ha indicato il consulente.
Se invece, sei l'impresa appaltatrice e, se ti riferisci all'art. 230 del 152/2006, è opportuno:
1) che tale modalità operativa sia prevista già nel bando di gara e, successivamente, ripresa nel contratto d'appalto;
2) tener ben ben presente pure il commillo 2 dell'art. 230 (cosa che non tutti fanno).
_________________
si deficit fenum accipe stramen
cirillo- Moderatore
- Messaggi : 7405
Data d'iscrizione : 24.05.11
Età : 69
Località : veneto
Re: Rifiuti di manutenzione delle infrastrutture
Grazie per le vs risposte, i miei dubbi restano ma spero che qualcun'altro possa intervenire e dire la sua.
Irde- Membro della community
- Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 13.12.13
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