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imballaggi contaminati cer 150110
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SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Classificazione :: Pericolosità dei rifiuti
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imballaggi contaminati cer 150110
buona sera ,ho da smaltire dei contenitori ex mastice che ho classificato con cer.150110 in base a delle schede tecniche,fin ora ho sempre compilato il formulario ed un caratterizzazione di base,adesso il trasportatore mi chiede anche un caratterizzazione analitica fatta da un chimico aggiungento ulteriori costi,altrimenti il destinatario non accetta il rifiuto è giusto quello che mi dice il trasportatore? grazie.
fabio.francescone- Nuovo Utente
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
cambia destinatario
cirillo- Moderatore
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
cirillo.. e come fa a dichiarare le classi di pericolo, se le inventa lui.. scusa??
perchè non guardi la scheda di sicurezza del mastice?? sicuro che sia pericoloso??
perchè non guardi la scheda di sicurezza del mastice?? sicuro che sia pericoloso??
beltrale- Utente Attivo
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
Anch'io sarei del parere di cirillo, ma... ha ragione beltrale.
Quel regolamento fa proprio ca...re
Quel regolamento fa proprio ca...re
Supremoanziano- Utente Attivo
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
...ma fino al 31/05 le classi di pericolo H chi gliele ha attribuite? e non c'erano anche per loro le concentrazioni limite o i criteri ADR per decidere se H4 o H5 o H14 etc.?
...mi sembra che per le nuove HP (reg. UE 1357/14) cambi solo il modo di valutare le sostanze pericolose pertinenti contenute (in base al CLP) e le soglie limite, e nella decisione UE 995/14 non leggo un obbligo di eseguire analisi chimiche sempre e comunque, ma solo di valutare una caratteristica di pericolo utiliizzando la concentrazione di sostanze pericolose nei rifiuti... se posso farlo dalla scheda di sicurezza, perché imbarcarmi in analisi chimiche (oltretutto su un imballaggio potenzialmente contaminato...)?
...mi sembra che per le nuove HP (reg. UE 1357/14) cambi solo il modo di valutare le sostanze pericolose pertinenti contenute (in base al CLP) e le soglie limite, e nella decisione UE 995/14 non leggo un obbligo di eseguire analisi chimiche sempre e comunque, ma solo di valutare una caratteristica di pericolo utiliizzando la concentrazione di sostanze pericolose nei rifiuti... se posso farlo dalla scheda di sicurezza, perché imbarcarmi in analisi chimiche (oltretutto su un imballaggio potenzialmente contaminato...)?
cescal64- Utente Attivo
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
cescal64 ha scritto:...ma solo di valutare una caratteristica di pericolo utiliizzando la concentrazione di sostanze pericolose nei rifiuti... se posso farlo dalla scheda di sicurezza, perché imbarcarmi in analisi chimiche (oltretutto su un imballaggio potenzialmente contaminato...)?
Perchè non tutti sono in grado di leggere una scheda di sicurezza.
Devi anche considerare che il rifiuto è il risultato di una lavorazione e la sostanza può venire a contatto con altre sostanze che ne alterano le caratteristiche di partenza.
Vaglielo a spiegare al meccanico...
Supremoanziano- Utente Attivo
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
f.f ha scritto:... ho da smaltire dei contenitori ex mastice che ho classificato con cer.150110 in base a delle schede tecniche,fin ora ho sempre compilato il formulario ed un caratterizzazione di base...
supremo, non mi sembra uno sprovveduto, parla di schede tecniche e di caratterizzazione di base, e parla di contenitori sporchi di mastice... nel caso specifico, credo che le analisi chimiche obbligatorie che gli chiede il destinatario siano un po' oltre quello che richiede la norma... poi ognuno si regola come crede (vale sia per i destinatari troppo cautelativi che per i produttori troppo faciloni...)
cescal64- Utente Attivo
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
cescal64 ha scritto:f.f ha scritto:... ho da smaltire dei contenitori ex mastice che ho classificato con cer.150110 in base a delle schede tecniche,fin ora ho sempre compilato il formulario ed un caratterizzazione di base...
supremo, non mi sembra uno sprovveduto, parla di schede tecniche e di caratterizzazione di base, e parla di contenitori sporchi di mastice... nel caso specifico, credo che le analisi chimiche obbligatorie che gli chiede il destinatario siano un po' oltre quello che richiede la norma... poi ognuno si regola come crede (vale sia per i destinatari troppo cautelativi che per i produttori troppo faciloni...)
Beh, se è vero che non è uno sprovveduto, è in grado benissimo di mandare a quel paese quel destino.
Supremoanziano- Utente Attivo
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
cirillo ha scritto:cambia destinatario
beltrale ha scritto:cirillo.. e come fa a dichiarare le classi di pericolo, se le inventa lui.. scusa??
perchè non guardi la scheda di sicurezza del mastice?? sicuro che sia pericoloso??
avete ragione ragazzi, la mia risposta è stata certamente troppo lapidaria.Supremoanziano ha scritto:Anch'io sarei del parere di cirillo, ma... ha ragione beltrale.
Quel regolamento fa proprio ca...re
Il senso di quel cambia destinatario è riferito al fatto di cercare, appunto, un destinatario diverso, se questo si ostina a volere le analisi, col quale verificare, partendo dalle schede di sicurezza, le caratteristiche da attribuire considerando che, per me, le analisi sono, sempre e comunque, l'ultima spiaggia.
cirillo- Moderatore
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150110*
Come la mettiamo con la rappresentatività del campionamento?fabio.francescone ha scritto:buona sera ,ho da smaltire dei contenitori ex mastice che ho classificato con cer.150110 in base a delle schede tecniche,fin ora ho sempre compilato il formulario ed un caratterizzazione di base,adesso il trasportatore mi chiede anche un caratterizzazione analitica fatta da un chimico aggiungento ulteriori costi,altrimenti il destinatario non accetta il rifiuto è giusto quello che mi dice il trasportatore? grazie.
Immagino che avrai tanti contenitori metallici o plastici con contenuti differenti sia in tipologia di miscele (o sostanze) sia in quantità residua. La caratterizzazione di un rifiuto inizia proprio con il campionamento che deve necessariamente essere rappresentativo. Analizzando un contenitore non ho la certezza di avere un risultato analitico rappresentativo del lotto che dovrò smaltire, quindi ritengo inutile l'analisi (ho un laboratorio di analisi chimiche!!!). Ritengo invece più sensata una classificazione a vista con l'attribuzione delle HP derivanti dallo studio delle SDS applicando il principio di cautela senza mettere HP14 (tanto, forse troppo usato) altrimenti mi va inevitabilmente in ADR, almeno fino a quando ISPRA non si deciderà a proporre delle linee guida o a far emanare qualche decreto che chiarisca e semplifichi una volta per tutte questa storia infinita dell'ecotossico.
Pipponzi- Membro della community
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
Correggetemi se sbaglio, se il bidone ha contenuto un'emulsione per la lavorazione meccanica per cui risulta HP4 (H315 irritazione cutanea) e HP14 (H412 nocivo per organismi acquatici) il CER attribuito è quello dei pericolosi ovvero 15 01 10 , ma non lo considero soggetto ad ADR
clmsra- Membro della community
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150110*
clmsra ha scritto:Correggetemi se sbaglio, se il bidone ha contenuto un'emulsione per la lavorazione meccanica per cui risulta HP4 (H315 irritazione cutanea) e HP14 (H412 nocivo per organismi acquatici) il CER attribuito è quello dei pericolosi ovvero 15 01 10 , ma non lo considero soggetto ad ADR
Se gli dai l'HP14 devi andare in ADR. Purtroppo i criteri per l'attribuzione dell'ecotossico prevedono quelli riferiti alla classe 9, M6 e M7 ovvero i saggi di tossicità acuta che credo nessuno faccia (o pochi) anche perché costano tanto e la spesa risulta sproporzionata spesso ai costi di smaltimento. Io attribuisco solo HP4 in tal caso.
Pipponzi- Membro della community
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
io non vorrei sembrare pedante, ma quegli H315 e H412 non sono riferiti al "bidone che conteneva" bensì al contenuto di quel bidone, che è stato usato se oggi stiamo eliminandone il contenitore.
Oltre tutto, H412 è l'attuale equivalente dell'ex R52/53, ragion per cui se volessimo tenerci buona la pregressa classificazione ipotizzata illo tempore da ISS + ISPRA l'ex H 14 secondo la pregressa versione del 152 richiederebbe una presenza residuale pari ad almeno il 25% in peso dell'ex "contenuto". Percentuale che adesso è riservata alle sostanze con tossicità cronica, ossia quelle con frase di pericolo H411. Le sostanze H412 sono "solo" nocive per gli organismi acquatici e non richiedono neppure obbligo di pittogramma.
Peraltro, richiamo la vs. attenzione sul fatto che basta un residuo pari o superiore all'1% in peso di un ex-contenuto H315 per affibbiare la classificazione di pericolosità HP4 al rifiuto =bidone sporco.
In sintesi, se io ho un bidoncino o anche una lattina con coperchio del peso di 500 grammi e dentro si sono anche soltanto 5 gr. di "residuo" HP4 ci sta tutto, ma certo non HP14.
Vi prego, comprendo che il reg. CE 1272 possa risultare non facile, (fosse solo perchè sono 1355 pagine e poi ci vanno vicine anche quelle di reg. CE 790/09 e 605/2014) ma se inquadrate il principio di etichettatura del CLP-GHS che è assai più puntuale delle nss. vecchie frasi di rischio europee vi posso assicurare che il 1357 non è per nulla la bestia nera che si vuole far credere e su cui già in tanti stanno cercando di lucrare, poco elegantemente IMHO.
Giusto stamane, in un'ARPA, ho sentito una collega lamentarsi inorridita che la UE ha "declassato la pericolosità dei rifiuti": in realtà non solo non è per nulla così ma almeno adesso comincia ad esserci un briciolo di coerenza tra l'utilizzo di un materiale "sostanza e/o prodotto" e la gestione di un rifiuto con determinate caratteristiche di pericolosità secondo la via di esposizione.
Per esempio, come ben sapete prima di Reg CE 1357 tutti i nocivi, con frasi di rischio da R20 a R22 comunque abbinate, avevano un limite di percentuale in peso del 25 % complessivo, anche se eran un rifiuti contenente una sostanza nociva per iva respiratoria, una per via cutanea e una per ingestione, e gli toccava un H5 come caratteristica di pericolosità; adesso, non c'è più il concetto generale di nocivo, e si parla di tossicità acuta per organi bersaglio, suddivisa in 4 categorie (la 1 che è la più pericolosa, sino alla 4 che è la meno pericolosa) e la caratteristica HP5 del rifiuto è riservata ai soli rifiuti che contengano una o più sostanze classificate come Asp. Tox. 1 e se la somma di tali sostanze è pari o superiore al 10 %, a patto che la viscosità cinematica totale (a 40 °C) non sia superiore a 20,5 mm2/s.
Traducendo in maniera più semplice: la concentrazione limite è decisamente diminuita, ma a patto che sto rifiuto sia un liquido "respirabile" come vapori.
Gli ex-nocivi R22 (per ingestione), R21 (per via cutanea) e R 20 (per inalazione) oggi sono nell'ordine H 302, H312 e H332 e i rifiuti che li contengono avranno NON un HP5 bensì un HP6 a patto che superino rispettivamente il 25%, il 55% e il 22,5%.
A me pare corretto che ci siano queste modulazioni riferendosi al genere "rifiuto" piuttosto che nonal genere "prodotto" , atteso che ne è decisamente improbabile l'ingestione, mentre il contatto cutaneo è più probabile ma sono sostanze poco adsorbibili per via cutanea e l'eventuale inalazione richiede tutta una serie di condizioni fisico-chimiche del rifiuto non facilmente raggiungibili (ricordiamo che per i liquidi facilmente evaporabili il limite di assegnazione della caratteristica di pericolo è 10%, ma con HP5) e sarà del solo 1% per poter assegnare un HP4.
Non dobbiamo "usarli", i rifiuti, dobbiamo gestirli: con tutela dell'uomo e dell'ambiente.
Oltre tutto, H412 è l'attuale equivalente dell'ex R52/53, ragion per cui se volessimo tenerci buona la pregressa classificazione ipotizzata illo tempore da ISS + ISPRA l'ex H 14 secondo la pregressa versione del 152 richiederebbe una presenza residuale pari ad almeno il 25% in peso dell'ex "contenuto". Percentuale che adesso è riservata alle sostanze con tossicità cronica, ossia quelle con frase di pericolo H411. Le sostanze H412 sono "solo" nocive per gli organismi acquatici e non richiedono neppure obbligo di pittogramma.
Peraltro, richiamo la vs. attenzione sul fatto che basta un residuo pari o superiore all'1% in peso di un ex-contenuto H315 per affibbiare la classificazione di pericolosità HP4 al rifiuto =bidone sporco.
In sintesi, se io ho un bidoncino o anche una lattina con coperchio del peso di 500 grammi e dentro si sono anche soltanto 5 gr. di "residuo" HP4 ci sta tutto, ma certo non HP14.
Vi prego, comprendo che il reg. CE 1272 possa risultare non facile, (fosse solo perchè sono 1355 pagine e poi ci vanno vicine anche quelle di reg. CE 790/09 e 605/2014) ma se inquadrate il principio di etichettatura del CLP-GHS che è assai più puntuale delle nss. vecchie frasi di rischio europee vi posso assicurare che il 1357 non è per nulla la bestia nera che si vuole far credere e su cui già in tanti stanno cercando di lucrare, poco elegantemente IMHO.
Giusto stamane, in un'ARPA, ho sentito una collega lamentarsi inorridita che la UE ha "declassato la pericolosità dei rifiuti": in realtà non solo non è per nulla così ma almeno adesso comincia ad esserci un briciolo di coerenza tra l'utilizzo di un materiale "sostanza e/o prodotto" e la gestione di un rifiuto con determinate caratteristiche di pericolosità secondo la via di esposizione.
Per esempio, come ben sapete prima di Reg CE 1357 tutti i nocivi, con frasi di rischio da R20 a R22 comunque abbinate, avevano un limite di percentuale in peso del 25 % complessivo, anche se eran un rifiuti contenente una sostanza nociva per iva respiratoria, una per via cutanea e una per ingestione, e gli toccava un H5 come caratteristica di pericolosità; adesso, non c'è più il concetto generale di nocivo, e si parla di tossicità acuta per organi bersaglio, suddivisa in 4 categorie (la 1 che è la più pericolosa, sino alla 4 che è la meno pericolosa) e la caratteristica HP5 del rifiuto è riservata ai soli rifiuti che contengano una o più sostanze classificate come Asp. Tox. 1 e se la somma di tali sostanze è pari o superiore al 10 %, a patto che la viscosità cinematica totale (a 40 °C) non sia superiore a 20,5 mm2/s.
Traducendo in maniera più semplice: la concentrazione limite è decisamente diminuita, ma a patto che sto rifiuto sia un liquido "respirabile" come vapori.
Gli ex-nocivi R22 (per ingestione), R21 (per via cutanea) e R 20 (per inalazione) oggi sono nell'ordine H 302, H312 e H332 e i rifiuti che li contengono avranno NON un HP5 bensì un HP6 a patto che superino rispettivamente il 25%, il 55% e il 22,5%.
A me pare corretto che ci siano queste modulazioni riferendosi al genere "rifiuto" piuttosto che nonal genere "prodotto" , atteso che ne è decisamente improbabile l'ingestione, mentre il contatto cutaneo è più probabile ma sono sostanze poco adsorbibili per via cutanea e l'eventuale inalazione richiede tutta una serie di condizioni fisico-chimiche del rifiuto non facilmente raggiungibili (ricordiamo che per i liquidi facilmente evaporabili il limite di assegnazione della caratteristica di pericolo è 10%, ma con HP5) e sarà del solo 1% per poter assegnare un HP4.
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Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
Grazie Aurora
Meglio di una lectio magistralis
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
buongiorno,
proseguo questo post per segnalare alcune difficoltàò che sto incontrando e per sapere se è successo anche a voi, come avete superato il problema.
Ho due fusti di schiuma bicomponente (prima H4 uno e H5 l'altro secondo SDS). Ora con le SDS aggiornate mi accorgo che uno dei due al pto 2, oltre alle frasi H319-H315, riporta:
Ingredienti di tossicità sconosciuta: 16.7 % della miscela è costituito da componenti la cui tossicità non è nota
Ingredienti di ecotossicità sconosciuta: Contiene il 13.3 % di componenti di cui è ignoto il pericolo per l’ambiente acquatico.
Ora classifico il rifiuto_bidone secondo le % presenti nella SEZIONE 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti?
e di queste % "ignote" me ne frego?!
proseguo questo post per segnalare alcune difficoltàò che sto incontrando e per sapere se è successo anche a voi, come avete superato il problema.
Ho due fusti di schiuma bicomponente (prima H4 uno e H5 l'altro secondo SDS). Ora con le SDS aggiornate mi accorgo che uno dei due al pto 2, oltre alle frasi H319-H315, riporta:
Ingredienti di tossicità sconosciuta: 16.7 % della miscela è costituito da componenti la cui tossicità non è nota
Ingredienti di ecotossicità sconosciuta: Contiene il 13.3 % di componenti di cui è ignoto il pericolo per l’ambiente acquatico.
Ora classifico il rifiuto_bidone secondo le % presenti nella SEZIONE 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti?
e di queste % "ignote" me ne frego?!
danydany- Membro della community
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Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: imballaggi contaminati cer 150110
o mi spiego male io, e può essere, oppure ti spieghi male tu oppure la tua domanda non è chiara.
Tanto per cominciare, la classificazione di pericolosità delle sostanze è presupposto dell'applicazione di Reg. CE 1357, dove trovi scritto che "Se la somma delle concentrazioni di tutte le sostanze classificate con i codici H315 e H319 è pari o superiore a 20 %, il rifiuto è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 4."
Domanda n. 1: ma tu l'hai letto o no, il reg. 1357? Perchè sono solo 8 pagine 8, non è che poi sia chissà quale enciclopedia a dipense ventennali.
Se mi parli di una schiuma bicomponente, io capisco che da due componenti di forma una schiuma: bene, in questo caso la schiuma è un prodotto di reazione chimica e non contiene ragionavomente più nè il primo nè il secondo componente
Per capirci, la bomboletta che spruzza il poliuretano sigillante per edilizia dentro ha sue serbatoietti, con dei liquidi, che poi quando si "spruzza" si mescolano direttamente nell'ugello e ne escono già come poliuretano: quando i liquidi nei serbatoietti finisce, tu ormai hai solo la bomboletta e al più un po' di gas propellente, proprio come quando finisci la panna che fa solo ppppfffffff ma non esce più niente (brutto momento, quello).
Tu cosa devi smaltire, il bidone di che ? e, soprattutto, in questi bidoni c'è ancora qualcosa o no? E quanto?
Perchè una cosa è il bidone, che è fino a prova contraria un'imballaggio, e ben altra è smaltire un residuo (magari inutilizzabile) ancora contenuto nel suo bidone di commercializzazione. Cambia davvero tutto, se hai messo a fuoco come si assegnano i codici CER, e la caratteristica di pericolo del rifiuto anche per gli imballaggi è la presenza di sostanze pericolose sì, ma nelle quantità e tipi come previsti dalle 8 paginette di prima del Reg. CE 1357 che non sappiamo se l'ha studiato o meno.
Infine, la dicitura
Ovviamente, la cosa nel complesso che può interessare è se c'è residuo di queste sostanze/prodotti nell'imballaggio, perchè se non ce n'è mi pare in questa sede questione di lana assai caprina...
Tanto per cominciare, la classificazione di pericolosità delle sostanze è presupposto dell'applicazione di Reg. CE 1357, dove trovi scritto che "Se la somma delle concentrazioni di tutte le sostanze classificate con i codici H315 e H319 è pari o superiore a 20 %, il rifiuto è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 4."
Domanda n. 1: ma tu l'hai letto o no, il reg. 1357? Perchè sono solo 8 pagine 8, non è che poi sia chissà quale enciclopedia a dipense ventennali.
Se mi parli di una schiuma bicomponente, io capisco che da due componenti di forma una schiuma: bene, in questo caso la schiuma è un prodotto di reazione chimica e non contiene ragionavomente più nè il primo nè il secondo componente
Per capirci, la bomboletta che spruzza il poliuretano sigillante per edilizia dentro ha sue serbatoietti, con dei liquidi, che poi quando si "spruzza" si mescolano direttamente nell'ugello e ne escono già come poliuretano: quando i liquidi nei serbatoietti finisce, tu ormai hai solo la bomboletta e al più un po' di gas propellente, proprio come quando finisci la panna che fa solo ppppfffffff ma non esce più niente (brutto momento, quello).
Tu cosa devi smaltire, il bidone di che ? e, soprattutto, in questi bidoni c'è ancora qualcosa o no? E quanto?
Perchè una cosa è il bidone, che è fino a prova contraria un'imballaggio, e ben altra è smaltire un residuo (magari inutilizzabile) ancora contenuto nel suo bidone di commercializzazione. Cambia davvero tutto, se hai messo a fuoco come si assegnano i codici CER, e la caratteristica di pericolo del rifiuto anche per gli imballaggi è la presenza di sostanze pericolose sì, ma nelle quantità e tipi come previsti dalle 8 paginette di prima del Reg. CE 1357 che non sappiamo se l'ha studiato o meno.
Infine, la dicitura
mi fa davvero strano. Potrebbe tanto significare che questi componenti non sono del tutto classificati come pericolosi dal CLP-GHS, e sarebbe un conto, tanto potrebbe essere che queste sostanze non sono nemmeno registrate REACH e allora sarebbe da chiedersi qui in italia/europa come ci siano arrivate."Ingredienti di tossicità sconosciuta: 16.7 % della miscela è costituito da componenti la cui tossicità non è nota
Ingredienti di ecotossicità sconosciuta: Contiene il 13.3 % di componenti di cui è ignoto il pericolo per l’ambiente acquatico."
Ovviamente, la cosa nel complesso che può interessare è se c'è residuo di queste sostanze/prodotti nell'imballaggio, perchè se non ce n'è mi pare in questa sede questione di lana assai caprina...
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Aurora Brancia- Moderatrice
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altro spunto di riflessione
Aurora è stata molto chiara e spiegata nell'argomentazione. Aggiungo un altro spunto di riflessione. Si era accennato alla diversa tipologia di imballaggi di volta in volta da smaltire, ed effettivamente io ne ho alcuni che sarebbero solo in HP4 ed altri anche in HP14, valutazione non a mezzo analisi bensì con applicazione del reg. 1357/14 come suggerito da Aurora, sds per sds, prodotto per prodotto. Essendo in una realtà industriale di dimensione importante rispetto alla officina meccanica, io non riesco mai a controllare tutto il box del deposito temporaneo che potrebbe avere sia entrambe le tipologie o magari solo quella con HP4.. per cui, concordato con il trasportatore, io assegno sempre HP4 e HP14, che sono rappresentativi di entrambe le tipologie, ma potrebbe anche darsi che in qualche carico ci sia solo la tipologia HP4 che cmq viaggerà in modalità eccessivamente cautelativa, ed ingiustificata, in ADR. Chiedere ai reparti di comunicarmi cosa hanno conferito nel box sarebbe fantascienza.. Ora mi si è presentata altra complicazione con un imballaggio potenzialmente in HP8.. Andare di FIR sempre con indicazione HP8 (HP 4 non si applica se già classificato HP8 giusto?) ed HP14 a prescindere vi sembra follia?
Mi piacerebbe vostro parere.
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vitonicolatatone- Nuovo Utente
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
vitonicolatatone ha scritto:Aurora è stata molto chiara e spiegata nell'argomentazione. Aggiungo un altro spunto di riflessione. Si era accennato alla diversa tipologia di imballaggi di volta in volta da smaltire, ed effettivamente io ne ho alcuni che sarebbero solo in HP4 ed altri anche in HP14, valutazione non a mezzo analisi bensì con applicazione del reg. 1357/14 come suggerito da Aurora, sds per sds, prodotto per prodotto. Essendo in una realtà industriale di dimensione importante rispetto alla officina meccanica, io non riesco mai a controllare tutto il box del deposito temporaneo che potrebbe avere sia entrambe le tipologie o magari solo quella con HP4.. per cui, concordato con il trasportatore, io assegno sempre HP4 e HP14, che sono rappresentativi di entrambe le tipologie, ma potrebbe anche darsi che in qualche carico ci sia solo la tipologia HP4 che cmq viaggerà in modalità eccessivamente cautelativa, ed ingiustificata, in ADR. Chiedere ai reparti di comunicarmi cosa hanno conferito nel box sarebbe fantascienza.. Ora mi si è presentata altra complicazione con un imballaggio potenzialmente in HP8.. Andare di FIR sempre con indicazione HP8 (HP 4 non si applica se già classificato HP8 giusto?) ed HP14 a prescindere vi sembra follia?
Mi piacerebbe vostro parere.
non conoscendo la situazione nei dettagli, mi permetto comunque un suggerimento: ADR prevede il numero ONU 3509 per gli imballaggi, e l'accordo multilaterale M287, per i trasporti su territorio italiano, ad esempio, consente alcune deroghe interessanti, che possono facilitare le operazioni
tfrab- Utente Attivo
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Re: imballaggi contaminati cer 150110
Gentile Aurora, approfitto della tua competenza per porre alcune questioni spero di interesse generale. Vorrei la tua opinione, se possibile.
Tu dici:
Peraltro, richiamo la vs. attenzione sul fatto che basta un residuo pari o superiore all'1% in peso di un ex-contenuto H315 per affibbiare la classificazione di pericolosità HP4 al rifiuto =bidone sporco.
In sintesi, se io ho un bidoncino o anche una lattina con coperchio del peso di 500 grammi e dentro si sono anche soltanto 5 gr. di "residuo" HP4 ci sta tutto, ma certo non HP14.
Domanda: ha senso parlare di concentrazioni in peso rispetto ad un rifiuto che non è, come dire, omogeneo? Con questo criterio, a parità di contenuto residuo, poichè magari la latta pesa di più di un altro contenitore potrei scoprire che un imballaggio contaminato in latta è "non pericoloso", mentre un imballaggio in film plastico è pericoloso....
E ancora: se volessi far analizzare il rifiuto, come faccio a prendere un campione rappresentativo del rifiuto?
Poi dici:
Non dobbiamo "usarli", i rifiuti, dobbiamo gestirli: con tutela dell'uomo e dell'ambiente.
Tornando ancora al rifiuto tipo "fusto metallico con residuo di sostanze pericolose X", se lo classificassi come non pericoloso finirebbe magari in un bel cassone scarrabile all'aperto in mezzo a buatte di pomodoro, a prendere acqua, senza nessun trattamento di lavaggio o decontaminazione appropriato, a percolare i suoi pochi centilitri di contenuto (da moltiplicarsi per centinaia di fusti suoi fratelli) in impianti di trattamento acque inadeguati alla suddetta sostanza.
Io in coscienza ritengo più cautelativo che qualsiasi residuo di sostanza pericolosa faccia definire pericoloso il rifiuto.
E poi c'è (!!!??) il CER... 150110* è pericoloso "ab origine", senza vincoli di quantità di contenuto o specchi.
Grazie per la tua opinione!
Tu dici:
Peraltro, richiamo la vs. attenzione sul fatto che basta un residuo pari o superiore all'1% in peso di un ex-contenuto H315 per affibbiare la classificazione di pericolosità HP4 al rifiuto =bidone sporco.
In sintesi, se io ho un bidoncino o anche una lattina con coperchio del peso di 500 grammi e dentro si sono anche soltanto 5 gr. di "residuo" HP4 ci sta tutto, ma certo non HP14.
Domanda: ha senso parlare di concentrazioni in peso rispetto ad un rifiuto che non è, come dire, omogeneo? Con questo criterio, a parità di contenuto residuo, poichè magari la latta pesa di più di un altro contenitore potrei scoprire che un imballaggio contaminato in latta è "non pericoloso", mentre un imballaggio in film plastico è pericoloso....
E ancora: se volessi far analizzare il rifiuto, come faccio a prendere un campione rappresentativo del rifiuto?
Poi dici:
Non dobbiamo "usarli", i rifiuti, dobbiamo gestirli: con tutela dell'uomo e dell'ambiente.
Tornando ancora al rifiuto tipo "fusto metallico con residuo di sostanze pericolose X", se lo classificassi come non pericoloso finirebbe magari in un bel cassone scarrabile all'aperto in mezzo a buatte di pomodoro, a prendere acqua, senza nessun trattamento di lavaggio o decontaminazione appropriato, a percolare i suoi pochi centilitri di contenuto (da moltiplicarsi per centinaia di fusti suoi fratelli) in impianti di trattamento acque inadeguati alla suddetta sostanza.
Io in coscienza ritengo più cautelativo che qualsiasi residuo di sostanza pericolosa faccia definire pericoloso il rifiuto.
E poi c'è (!!!??) il CER... 150110* è pericoloso "ab origine", senza vincoli di quantità di contenuto o specchi.
Grazie per la tua opinione!
silvia- Utente Attivo
- Messaggi : 108
Data d'iscrizione : 22.02.10
Re: imballaggi contaminati cer 150110
silvia ha scritto:
E ancora: se volessi far analizzare il rifiuto, come faccio a prendere un campione rappresentativo del rifiuto?
Non puoi e non devi.
Fafnir- Utente Attivo
- Messaggi : 93
Data d'iscrizione : 05.12.13
Età : 37
Località : Padova
Re: imballaggi contaminati cer 150110
Ho letto attentamente tutti i contributi di questo post. Io sto cercando un codice cer per imballaggi metallici che contengono residui di vernice all'acqua. Dalle schede tecniche delle vernici, i componenti dichiarati sono in quantità inferiore alla soglia di pericolosità per ogni frase di rischio. Considerando poi che la % della massa di questi residui si abbassa ulteriormente quando è riferita alla totalità del l'imballaggio, dedurrei che questi rifiuti da imballaggio siano non pericolosi. Che codice cer si può attribuire dal momento che l'unico codice che descrive rifiuti da imballaggi metallici contaminati è il 150110 che però è pericoloso assoluto? Possibile che tutti gli imballaggi metallici con qualche residuo di materiale che vi era contenuti siano pericolosi a prescindere?
pocadan- Nuovo Utente
- Messaggi : 1
Data d'iscrizione : 04.05.16
Re: imballaggi contaminati cer 150110
pocadan ha scritto:Ho letto attentamente tutti i contributi di questo post. Io sto cercando un codice cer per imballaggi metallici che contengono residui di vernice all'acqua. Dalle schede tecniche delle vernici, i componenti dichiarati sono in quantità inferiore alla soglia di pericolosità per ogni frase di rischio. Considerando poi che la % della massa di questi residui si abbassa ulteriormente quando è riferita alla totalità del l'imballaggio, dedurrei che questi rifiuti da imballaggio siano non pericolosi. Che codice cer si può attribuire dal momento che l'unico codice che descrive rifiuti da imballaggi metallici contaminati è il 150110 che però è pericoloso assoluto? Possibile che tutti gli imballaggi metallici con qualche residuo di materiale che vi era contenuti siano pericolosi a prescindere?
150110* non è necessariamente assoluto, se leggi gli "Orientamenti tecnici sulla classificazione dei rifiuti (2018/C 124/01)", che non sono cogenti, ma comunque una fonte alla quale legittimamente richiamarsi, sono considerati a specchio rispetto agli altri imballaggi. quindi, se riesci a dimostrare che il contenuto di inquinanti è basso, vai col 150104
tfrab- Utente Attivo
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