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SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Classificazione :: Pericolosità dei rifiuti
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Nuovi codici H di pericolosità
Promemoria primo messaggio :
Sulla Gazzetta Ufficiale Europea L 365 del 19 dicembre 2014 è stato pubblicato il Regolamento (UE) n. 1357/2014 del 18 dicembre 2014 che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive.
Con questo Regolamento sono modificati i codici H (i nuovi codici saranno identificati con le lettere HP) che definiscono le caratteristiche di pericolo dei rifiuti per allineare i criteri di classificazione a quelli contenuti nel Regolamento (CE) n. 1272/2008.
Il Regolamento 1375/2014 entra in vigore l’8 gennaio 2015 e si applica a decorrere dal 1 giugno 2015.
Sulla Gazzetta Ufficiale Europea L 365 del 19 dicembre 2014 è stato pubblicato il Regolamento (UE) n. 1357/2014 del 18 dicembre 2014 che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive.
Con questo Regolamento sono modificati i codici H (i nuovi codici saranno identificati con le lettere HP) che definiscono le caratteristiche di pericolo dei rifiuti per allineare i criteri di classificazione a quelli contenuti nel Regolamento (CE) n. 1272/2008.
Il Regolamento 1375/2014 entra in vigore l’8 gennaio 2015 e si applica a decorrere dal 1 giugno 2015.
benassaisergio- Utente Attivo
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Sei sempre stata brava a spiegarti, magari non concisa talvolta ma sempre bravissima.Aurora Brancia ha scritto:'azz, ma allora sono diventata proprio brava a spiegarmi, se hai apprezzato anche la lunghezza!marcosperandio ha scritto:Sapevo e speravo di interessare Aurora con la questione sperando in un suo contributo che apprezzo in toto (anche in lunghezza).
marcosperandio- Moderatore
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Aurora Brancia ha scritto:
@ Marco Sperandio
...ma io posso rilanciare sulla questione 19 12 12 made in naples ? sempre in relazione ai codici H, ovviamente, specificamente sull'ex H14.
ma tieni presente che -se mi rispondi di sì- ti copioincollo un pezzo di un lavoro che ho fatto da poco, sugli effetti ambientali degli RSU, che a mio avviso dovrebbe portare alla lapidazione di chi ha deciso di fare diventare STIR gli ex impianti di produzione CDR.
Assolutamente sì. Anche perché l'associazione H14 con 191212 mi perplime.
Ps. Pare che all'interno della conversione del milleproroghe possa esserci un differimento rispetto al 17 febbraio. Ovviamente tale differimento, se presente e approvato, arriverà in ritardo.
marcosperandio- Moderatore
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Bene, ma l'hai voluto tu, eh!
Allora, partiamo dal Reg. CE 1357/14, regalino della signora UE per il mio compleanno ultimo scorso.
la definizione "trasposta" del ns. H14 sarà
Bene, adesso vado con il copiaincolla di me stessa, debitamente depurato da dati sensibili e rimaneggiato quel tanto che serve a collegare le parti escludendo i richiami che riguardano la questione per cui mi sono esibita, facendo ingiallire il mio avversario.
"Piange il cuore, in tanti anni ed in tante notizie allarmistiche, che nessuno abbia ricordato come proprio la formazione “naturale” di composti organici clorurati ma anche altrimenti alogenati a partire dalla biodegradazione anaerobica dei rifiuti urbani domestici, abbia portato l’intera UE a mettere al bando le discariche di RSU.
Chi, come me, segue davvero professionalmente l’argomento da decenni, ricorda che verso i primi anni 90 nella lontana e pressocché disabitata Finlandia si iniziò a parlare di solventi organici clorurati in una zona del tutto priva di impianti industriali in alcun genere, ad economia di tipo pastorale (sia pure magari con le renne) e di lavorazione del legname.
Colgo l’occasione per segnalare a chi d'interesse gli estremi di quel primo studio Europeo, per opportuna conoscenza
***
Orbene, credo non sia un segreto per nessuno che la più tradizionale e storica maniera di eliminazione dei rifiuti urbani sia stata, in Italia come nel resto del mondo, il riempimento di “cave a fossa” ma anche di depressioni naturali del suolo.
Ebbene, con l’incremento di materiali considerati rifiuto dovuto alla espansione socioeconomica, persino e direi soprattutto di residui alimentari, la conseguenza è stata questa, cosa che per il passato non era successo, fino a che il pane vecchio – qualora avanzasse – si conservava per fare le polpette o si dava a conigli e galline e delle verdure si usavano tutte le foglie utili e le altre finivano sempre ai conigli o ai maiali in porcilaia.
E’ stata proprio quella che era diventata una ineludibile certezza scientifica, mai verificatasi prima ma solo per mancanza dei correlati presupposti sociali, a stimolare l’interdizione definitiva dello smaltimento in discarica dei rifiuti domestici, soprattutto la frazione alimentare.
Per collegare queste piccole ma essenziali informazioni alla fattispecie di ns. interesse, è noto anche che la zona X è costellata di macro e microdiscariche storiche, comprendenti sia le ex-discariche comunali come disposte già dal R.D. 1265/34 quanto quelle allestite dopo la prima regolamentazione europea sui rifiuti recepita dall’Italia con il D.P.R. 915/82.
Ciò è accaduto in tutte le regioni di Italia (ed anche altrove) allo stesso modo, con conseguenze variabili in funzione della geomorfologia locale: ed infatti la problematica dei solventi clorurati volatili, come il tetracloroetilene o il suo prodotto di declorazione tricloroetilene e gli ulteriori numerosi derivati, nelle acque anche in assenza di sversamenti accidentali o volontari è presente ovunque e sta alla base della ricognizione sulla qualità delle acque sotterranee richiesta sempre dalla UE e recepita in Italia per la prima volta nel 1999 con il D.Lgs. 152/99 che rappresento il recepimento della direttiva CE 98/15, ed alla successiva regolamentazione qualitativa sulle acque ad uso umano (che noi chiamiamo erroneamente potabile ma non è solo quello) del D.Lgs. 31/01 che è il recepimento della direttiva 98/83/CE.
Se quindi vi è una contaminazione diffusa da composti volatili alogenati in vaste aree se le concentrazioni non sono massive come invece si riscontrano nei casi di conclamato incidente, ci sono tutte le possibilità di analizzare l’eventuale problema e identificarne le cause, onde poter porre il migliore ma soprattutto il più adatto rimedio a quanto accaduto."
e fin qua è quanto ho scritto, se funzionasse il pulsantino per metterci la snapshot del lavoro dove qui ho messo i 3 asterischi l'avrei inserito come l'ho inserita in perizia, la pubblicazione postata comunque è:
Veniamo adesso al problema 19 12 12. Se è "secco", nulla quaestio ... ma dai ns. STIR con quel codice esce anche il presunto FOS, dove più ne vedo e più mi dico che S sta per Simpatico, o forse per Sereno ma di organico e stabilizzato ce n'è poco di solito, nonchè il sovvallo: su cui preferirei non esprimermi.
Quindi, atteso che il 19 12 12 è il rifiuto di tutto ciò che deriva dal trattamento meccanico di rifiuti (cfr.: altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11), in funzione del tenore di frazione umida presente e del cloro contenuto nel rifiuto complessivo, è possibile - direi certo, oramai - che si possano formare degli organoalogenati che allo stato di vapore hanno una bassa ma costante mobilità verso il basso nei suoli a causa della loro densità di vapore rispetto all'aria, mai inferiore a 2, e siccome sono anche solventi di gran parte dei prodotti plastici, (temo HDPE compreso magari in più tempo) possono alla fine consumare anche le cosiddette geomembrane, che per forza di cose non possiamo testare per vedere che gli succede tra 300 anni, sotto il peso e trazioni varie dei materiali sovrastanti. Quindi, a meno che sotto la discarica, anche se protetta con teli in HDPE anche di 3 mm, non ci sia una roccia a coefficiente di permeabilità bassissimo ed in spessori ragguardevoli, non è domani ma dopodomani succederà ancora che in falda ci finiscano i vari e non precisamente benefici organoalogenati. Dunque, il mio parere è che occorra ben definire il valori di Carbonio Organico Totale e di tenore di cloruri biodisponibili ammissibili in discarica, perchè è in funzione di quelli - soprattutto delle relative proporzioni stechiometriche potenziali - che potremo dire se quella munnezza tritata possa o meno presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali.
La mia opinione è che possa quasi sempre, ma è un'opinione che richiederebbe diverse ricerche sperimentali non brevi da simulare.
Quindi, se principio di precauzione deve essere, allora sono tutti 19 12 11* con caratteristica di pericolo HP14 sia pure in differita, e il problema non lo risolvo certo mandandoli in una discarica per pericolosi ma solo appicciandoli.... ehm, volevo dire mandandoli a co-combustione almeno.
Ecco detto.
che ne pensi/pensate?
Allora, partiamo dal Reg. CE 1357/14, regalino della signora UE per il mio compleanno ultimo scorso.
la definizione "trasposta" del ns. H14 sarà
Reg. CE 1357/14 ha scritto:HP 14“Ecotossico”:rifiuto che presenta o può presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali.
Bene, adesso vado con il copiaincolla di me stessa, debitamente depurato da dati sensibili e rimaneggiato quel tanto che serve a collegare le parti escludendo i richiami che riguardano la questione per cui mi sono esibita, facendo ingiallire il mio avversario.
"Piange il cuore, in tanti anni ed in tante notizie allarmistiche, che nessuno abbia ricordato come proprio la formazione “naturale” di composti organici clorurati ma anche altrimenti alogenati a partire dalla biodegradazione anaerobica dei rifiuti urbani domestici, abbia portato l’intera UE a mettere al bando le discariche di RSU.
Chi, come me, segue davvero professionalmente l’argomento da decenni, ricorda che verso i primi anni 90 nella lontana e pressocché disabitata Finlandia si iniziò a parlare di solventi organici clorurati in una zona del tutto priva di impianti industriali in alcun genere, ad economia di tipo pastorale (sia pure magari con le renne) e di lavorazione del legname.
Colgo l’occasione per segnalare a chi d'interesse gli estremi di quel primo studio Europeo, per opportuna conoscenza
***
Orbene, credo non sia un segreto per nessuno che la più tradizionale e storica maniera di eliminazione dei rifiuti urbani sia stata, in Italia come nel resto del mondo, il riempimento di “cave a fossa” ma anche di depressioni naturali del suolo.
Ebbene, con l’incremento di materiali considerati rifiuto dovuto alla espansione socioeconomica, persino e direi soprattutto di residui alimentari, la conseguenza è stata questa, cosa che per il passato non era successo, fino a che il pane vecchio – qualora avanzasse – si conservava per fare le polpette o si dava a conigli e galline e delle verdure si usavano tutte le foglie utili e le altre finivano sempre ai conigli o ai maiali in porcilaia.
E’ stata proprio quella che era diventata una ineludibile certezza scientifica, mai verificatasi prima ma solo per mancanza dei correlati presupposti sociali, a stimolare l’interdizione definitiva dello smaltimento in discarica dei rifiuti domestici, soprattutto la frazione alimentare.
Per collegare queste piccole ma essenziali informazioni alla fattispecie di ns. interesse, è noto anche che la zona X è costellata di macro e microdiscariche storiche, comprendenti sia le ex-discariche comunali come disposte già dal R.D. 1265/34 quanto quelle allestite dopo la prima regolamentazione europea sui rifiuti recepita dall’Italia con il D.P.R. 915/82.
Ciò è accaduto in tutte le regioni di Italia (ed anche altrove) allo stesso modo, con conseguenze variabili in funzione della geomorfologia locale: ed infatti la problematica dei solventi clorurati volatili, come il tetracloroetilene o il suo prodotto di declorazione tricloroetilene e gli ulteriori numerosi derivati, nelle acque anche in assenza di sversamenti accidentali o volontari è presente ovunque e sta alla base della ricognizione sulla qualità delle acque sotterranee richiesta sempre dalla UE e recepita in Italia per la prima volta nel 1999 con il D.Lgs. 152/99 che rappresento il recepimento della direttiva CE 98/15, ed alla successiva regolamentazione qualitativa sulle acque ad uso umano (che noi chiamiamo erroneamente potabile ma non è solo quello) del D.Lgs. 31/01 che è il recepimento della direttiva 98/83/CE.
Se quindi vi è una contaminazione diffusa da composti volatili alogenati in vaste aree se le concentrazioni non sono massive come invece si riscontrano nei casi di conclamato incidente, ci sono tutte le possibilità di analizzare l’eventuale problema e identificarne le cause, onde poter porre il migliore ma soprattutto il più adatto rimedio a quanto accaduto."
e fin qua è quanto ho scritto, se funzionasse il pulsantino per metterci la snapshot del lavoro dove qui ho messo i 3 asterischi l'avrei inserito come l'ho inserita in perizia, la pubblicazione postata comunque è:
T. Assmuth,K. Kalevi : Concentrations and toxicological significance of trace organic compounds in municipal solid waste landfill gas, in Chemosphere, Volume 24, Issue 9, May 1992, Pages 1207–1216
Abstract: Concentration of over 30 aromatic and halogenated aliphatic trace organic contaminants were measured in gas samples from wells in 3 old and 1 active municipal landfills in Southern Finland. The concentrations of several chloromethanes, chloroethenes and aromatic compunds reached ca. 100 mg/m3, exceeding urban background levels by up to 100 000 times. There was considerable intersite variation in concentrations. Occupational health norms and reportedly toxic concentrations were occasionally exceeded by carbon tetrachloride in particular. The rough estimates of dominant contaminant emissions from the study sites were of the order of kg/d, exceeding respective waterborne fluxes. The toxicological significance of these and other published data is discussed.
Veniamo adesso al problema 19 12 12. Se è "secco", nulla quaestio ... ma dai ns. STIR con quel codice esce anche il presunto FOS, dove più ne vedo e più mi dico che S sta per Simpatico, o forse per Sereno ma di organico e stabilizzato ce n'è poco di solito, nonchè il sovvallo: su cui preferirei non esprimermi.
Quindi, atteso che il 19 12 12 è il rifiuto di tutto ciò che deriva dal trattamento meccanico di rifiuti (cfr.: altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11), in funzione del tenore di frazione umida presente e del cloro contenuto nel rifiuto complessivo, è possibile - direi certo, oramai - che si possano formare degli organoalogenati che allo stato di vapore hanno una bassa ma costante mobilità verso il basso nei suoli a causa della loro densità di vapore rispetto all'aria, mai inferiore a 2, e siccome sono anche solventi di gran parte dei prodotti plastici, (temo HDPE compreso magari in più tempo) possono alla fine consumare anche le cosiddette geomembrane, che per forza di cose non possiamo testare per vedere che gli succede tra 300 anni, sotto il peso e trazioni varie dei materiali sovrastanti. Quindi, a meno che sotto la discarica, anche se protetta con teli in HDPE anche di 3 mm, non ci sia una roccia a coefficiente di permeabilità bassissimo ed in spessori ragguardevoli, non è domani ma dopodomani succederà ancora che in falda ci finiscano i vari e non precisamente benefici organoalogenati. Dunque, il mio parere è che occorra ben definire il valori di Carbonio Organico Totale e di tenore di cloruri biodisponibili ammissibili in discarica, perchè è in funzione di quelli - soprattutto delle relative proporzioni stechiometriche potenziali - che potremo dire se quella munnezza tritata possa o meno presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali.
La mia opinione è che possa quasi sempre, ma è un'opinione che richiederebbe diverse ricerche sperimentali non brevi da simulare.
Quindi, se principio di precauzione deve essere, allora sono tutti 19 12 11* con caratteristica di pericolo HP14 sia pure in differita, e il problema non lo risolvo certo mandandoli in una discarica per pericolosi ma solo appicciandoli.... ehm, volevo dire mandandoli a co-combustione almeno.
Ecco detto.
che ne pensi/pensate?
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
P.S.: e siccome ste cose non le so solo io, magari nel 1992, anzi nel '93 veramente..., sono anche stata l'unica che ha aspettato che arrivasse il cartaceo in biblioteca e ha pagato per le fotocopie (ma adesso sta in rete, anche se l'ho dovuta ripagare di nuovo perchè il cartaceo me lo sono sperso nel frattempo ed anzi si vede subito che non è l'unica pubblicazione nel tema) io sono convinta che quando la UE che ci tiene costantemente sotto controllo per le discariche si rende conto che le nostre discariche per RNP sono di fatto piene solo o quasi di RSU frullati, ci fa di nuovo il (___!___) quanto la galleria del CERN di Ginevra. Altro che tunnel per i neutrini!
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Oltre Fst c'è il FOS ma anche il FUT che coe dice l'acronimo non è manco stabilizzato.
Bellissima e colorita la tua relazione.
La conclusione sul passaggio a Cer pericoloso è quello che temo per noi (impianti) e per voi (napoletani con alta produzione di materiale che se ne va in giro extra regione).
Fermo restando che anche una recente sentenza stabilisce che il 191212 non se ne può più andare in discarica extra regione ma solo a recupero (quindi soprattutto a termovalorizzazione) qualora diventasse 191211 pericoloso vedo grandi problemi di smaltimento visto che molti meno impianti di incenerimento hanno questo codice!!.
Grazie Aurora.
Ciao.
Bellissima e colorita la tua relazione.
La conclusione sul passaggio a Cer pericoloso è quello che temo per noi (impianti) e per voi (napoletani con alta produzione di materiale che se ne va in giro extra regione).
Fermo restando che anche una recente sentenza stabilisce che il 191212 non se ne può più andare in discarica extra regione ma solo a recupero (quindi soprattutto a termovalorizzazione) qualora diventasse 191211 pericoloso vedo grandi problemi di smaltimento visto che molti meno impianti di incenerimento hanno questo codice!!.
Grazie Aurora.
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Prego, Marco!marcosperandio ha scritto:Oltre Fst c'è il FOS ma anche il FUT che coe dice l'acronimo non è manco stabilizzato.
Bellissima e colorita la tua relazione.
La conclusione sul passaggio a Cer pericoloso è quello che temo per noi (impianti) e per voi (napoletani con alta produzione di materiale che se ne va in giro extra regione).
Fermo restando che anche una recente sentenza stabilisce che il 191212 non se ne può più andare in discarica extra regione ma solo a recupero (quindi soprattutto a termovalorizzazione) qualora diventasse 191211 pericoloso vedo grandi problemi di smaltimento visto che molti meno impianti di incenerimento hanno questo codice!!.
Grazie Aurora.
Ciao.
Allora, la mia personale opinione - scientifica ma a pelle ossia basata su conoscenze teoriche - è che FOS e FUT mai più possano essere conferiti in discarica. Nessun tipo di discarica. Il loro destino è a eliminazione termica, che in funzione del relativo pCi può variare dalla combustione alla co-combustione, ed in funzione del tenore in Carbonio Organico Totale rispetto agli altri elementi possa anche arrivare alla pirolisi e/o gassificazione.
Sulla frazione secca... anche per quella io viaggio orientativamente verso la distruzione termica, con eventuale ulteriore recupero delle ceneri in funzione di che accidenti ci sta in quelle ceneri ed in quale speciazione chimica. Sono certissima che se ci si mette un po' a studiare, molte ceneri che sarebbero "rifiuti pericolosi" si potrebbero di fatto recuperare - come materia- in una qualche tecnologia di tipo D9.
Insomma, io credo che questa rigidità attualmente esistente in italia tra l'interattività tra trattamenti R e trattamenti D vada superata, come è già in alcuni dei restanti paesi europei, sia concettualmente che normativamente. Male male che vada, tutto il rimanente lo passiamo a plasma, e ci facciamo materiali da costruzione sostanzialmente inerti, ma anche "rocce sintetiche" da usare al posto di quelle naturali in alcune GOP (ballast ferroviari inclusi...), Va valutato, appunto
Vabbè, lo so: al momento è fantascienza. Ma anche Jules Verne quando ha scritto giro del mondo in 80 giorni ha scritto un romanzo. Ora, un'agenzia di viaggio che ti faccia perdere 80 giorni per arrivare in australia e tornare - senza soggiorni - si becca una causa di risarcimento che non finisce più.
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Aurora, il punto è proprio che noi (e molti altri) fst, fut e fos la bruciamo con recupero energetico, le scorie vanno ovviamente a recupero, le ceneri leggere in parte.
Tuttavia se il 191212 diventerà 191211 molti degli attuali sbocchi ad incenerimento non sarebbero più possibili, si alzerebbero molto probabilmente i costi (gli impianti che bruciano pericolosi hanno tariffe ben più elevate, e magari aumenterebbe la frazione che se ne andrebbe in discarica (Campana vista la sentenza sempre che ce ne siano per pericolosi).
Bye
Tuttavia se il 191212 diventerà 191211 molti degli attuali sbocchi ad incenerimento non sarebbero più possibili, si alzerebbero molto probabilmente i costi (gli impianti che bruciano pericolosi hanno tariffe ben più elevate, e magari aumenterebbe la frazione che se ne andrebbe in discarica (Campana vista la sentenza sempre che ce ne siano per pericolosi).
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marcosperandio- Moderatore
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Perché, non si può chiedere l'estensione dell'autorizzazione?marcosperandio ha scritto:...
Tuttavia se il 191212 diventerà 191211 molti degli attuali sbocchi ad incenerimento non sarebbero più possibili, si alzerebbero molto probabilmente i costi (gli impianti che bruciano pericolosi hanno tariffe ben più elevate, e magari aumenterebbe la frazione che se ne andrebbe in discarica (Campana vista la sentenza sempre che ce ne siano per pericolosi).
Siamo logici, se ci riesce e per una volta: io ritengo che -per i motivi che ho esposto- un "urbano" con del fracido deva essere considerato un HP14, ma per il futuro se finisce in discarica, e non per le sue caratteristiche di adesso, se vogliamo credere non tanto alle pubblicazioni scientifiche di oltre un ventennio ma almeno alle evidenze delle falde freatiche (e non solo, purtroppo, in zone geologicamente non fortunate come noi) dove ci sono organoalogenati ormai dovunque sulla faccia della terra ci siano degli agglomerati umani/urbani. Peraltro il materiale che state appicciando (...ok, comburendo) ADESSO è NP per qualunque altro parametro che non sia il futuro. Quindi va classificato "che potrà dare problemi in futuro" e proprio per questo io lo brucio adesso così come lo stiamo comunque bruciando: non si deve nemmeno cambiare l'impianto. E' una questione secondo me di notevole rilevanza scientifico-ambientale che ha aspetti squisitamente legal-burocratici risolvibili con un decreto ministeriale di 1 solo articolo, su.
Se ti/vi serve una VIA di sostegno, mi chiamate !
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Aurora e Marco grazie per la discussione interessante e ben argomentata...
i dubbi nel merito penso che li abbiano in molti...se non proprio tutti
i dubbi nel merito penso che li abbiano in molti...se non proprio tutti
ceresio18- Utente Attivo
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Aurora, visti i tempi necessari per integrare un CER (in questo caso per di più pericoloso) temo che gli STIR collasseranno pieni di materiale senza canali di uscita........
marcosperandio- Moderatore
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
ed è per questo che, una tantum, si farebbe bene a sedersi a tavolino a discutere PRIMA di arrivare con la m..da sotto agli occhi.
Mi pare che persino io, prolissa per eccellenza, sia riuscita a condensare tutto sommato in poche righe l'essenza di una questione che è oggettivamente complessa e a motivarne ancora più sinteticamente la possibile e facile soluzione.
Mi pare che persino io, prolissa per eccellenza, sia riuscita a condensare tutto sommato in poche righe l'essenza di una questione che è oggettivamente complessa e a motivarne ancora più sinteticamente la possibile e facile soluzione.
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Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Io oramai ho rinunciato -temo definitivamente- a trovare un articolo di un qualunque giornale, cartaceo, on line, radiofonico, televisivo, che informi sui fatti e non travisi persino le intenzioni.
... e anzi mi viene sempre di più la sgradevolissima sensazione che qualcuno ci è, di ignorante, qualcun altro ci fa per farsi bello con il notizione, ma il grosso -soprattutto in chi indirizza certi titoli e/o titoloni- ci marcia... ma tanto.
... e anzi mi viene sempre di più la sgradevolissima sensazione che qualcuno ci è, di ignorante, qualcun altro ci fa per farsi bello con il notizione, ma il grosso -soprattutto in chi indirizza certi titoli e/o titoloni- ci marcia... ma tanto.
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Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
gentilmente qualcuno potrebbe spiegare, ad un non tecnico, chimicamente cosa si intende per ". ..Se i componenti di un rifiuto sono rilevati dalle analisi chimiche solo in modo aspecifico, e non sono perciò noti i composti specifici che lo costituiscono .."
grazie
grazie
Ricardo- Utente Attivo
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
semplifico brutalmenteRicardo ha scritto:gentilmente qualcuno potrebbe spiegare, ad un non tecnico, chimicamente cosa si intende per ". ..Se i componenti di un rifiuto sono rilevati dalle analisi chimiche solo in modo aspecifico, e non sono perciò noti i composti specifici che lo costituiscono .."
col rame (metallico) ci fai il paiuolo per la polenta ed i bronzi di riace ... mentre un suo composto - il rame solfato - è ecotossico (R50-53) .
Se il certificato si accontenta di dire che c'è rame (!) ma in maniera aspecifica senza dire QUALI composti del rame sono presenti (poiché i costi aumenterebbero !), per il Legislatore DEVI SUPPORRE che siano presenti nel tuo rifiuto i composti del rame più infami, tossici, pericolosi e disastrosi che puoi trovare in letteratura (ammmazza se siamo "precauzionosi" !?!)
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Quindi, semplificando al massimo, non esistono più i rifiuti non pericolosi.
Oppure esistono, ma devi stanziare una tombola da destinare al laboratorio...
Ho capito male?
Oppure esistono, ma devi stanziare una tombola da destinare al laboratorio...
Ho capito male?
Supremoanziano- Utente Attivo
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
innanzitutto grazie ... mi vengono 2 osservazioni
1. prima come si faceva, si diceva che c'era il rame e, immagino, in riferimento alla provenienza, alla tipologia, ecc. ecc. si valutava se poteva esserci il rame solfato e quindi il chimico faceva la sua valutazione
2. il rame solfato, dell'esempio, andrà anche quantificato in riferimento alle soglie (?) per dire se si tratta di pericoloso, giusto ?
1. prima come si faceva, si diceva che c'era il rame e, immagino, in riferimento alla provenienza, alla tipologia, ecc. ecc. si valutava se poteva esserci il rame solfato e quindi il chimico faceva la sua valutazione
2. il rame solfato, dell'esempio, andrà anche quantificato in riferimento alle soglie (?) per dire se si tratta di pericoloso, giusto ?
Ricardo- Utente Attivo
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
purtroppo, e lo sai benissimo, hai capito benissimo.Supremoanziano ha scritto:Quindi, semplificando al massimo, non esistono più i rifiuti non pericolosi.
Oppure esistono, ma devi stanziare una tombola da destinare al laboratorio...
Ho capito male?
E della famosa circolare/DM/proroga ancora nulla.........
marcosperandio- Moderatore
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Ne uccide più il principio di precauzione che la spada......
isamonfroni- Moderatrice
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Dalle nostre parti cominciano ad aumentari le macerie buttate nei (pochi) boschetti (insieme all'eternit). Dovremmo prevenire l'illegalità nella gestione dei rifiuti, ma così la favoriamo !!!
geofranz67- Partner
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
ci riprovoRicardo ha scritto:1. prima come si faceva, si diceva che c'era il rame e, immagino, in riferimento alla provenienza, alla tipologia, ecc. ecc. si valutava se poteva esserci il rame solfato e quindi il chimico faceva la sua valutazione
2. il rame solfato, dell'esempio, andrà anche quantificato in riferimento alle soglie (?) per dire se si tratta di pericoloso, giusto ?
Ricardo- Utente Attivo
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
ok, la prima risposta è SI. imho.Ricardo ha scritto:ci riprovoRicardo ha scritto:1. prima come si faceva, si diceva che c'era il rame e, immagino, in riferimento alla provenienza, alla tipologia, ecc. ecc. si valutava se poteva esserci il rame solfato e quindi il chimico faceva la sua valutazione
2. il rame solfato, dell'esempio, andrà anche quantificato in riferimento alle soglie (?) per dire se si tratta di pericoloso, giusto ?
In secondo luogo, il tuo riprovarci mi spinge a provarci io ad uscirne: le soglie sono richiamate solo al pt. 4/c (quello dei codici specchio) della catastrofica riscrittura fatta dalla L. 116, ergo io al solo pt. 4 le associo, chiaro?
Il pt. che invece ci agita tutti è il pt. 5 ... ma siccome non voglio agitarmi provo a fare il furbetto del quartiere (consapevole di farlo per autodifesa) e mi convinco che se il Legislatore mi dice di "prendere come riferimento i composti peggiori con lo scopo di individuare le H del rifiuto" ah bhè allora questo vale solo se sono già entrato nel magnifico mondo dei pericolosi e quindi considerare che siano presenti i "composti peggiori" in luogo di quelli "meno peggiori" non sposta il problema che io sia già in presenza di un rifiuto pericoloso (per la cronaca mentre scrivo sto facendo spallucce ) quindi che sia un innocuo H4 o un orribile H6+H8+H7+H10+ H14 ... chissenefrega !?
A questo punto il pt. 6 me lo bevo in un sorso: "Se le sostanze non sono note ??" eh no bello mio sono note SI perché conosco il processo e se ho solamente tornito barre di rame sono sicuro di non avere il solfato di rame ... "o non sono determinate con le modalità dei commi precedenti?" ehi bello, hai detto "o" in luogo di "e non sono determinate... " ?? allora sappi che io mi fermo al primo criterio reso alternativo dalla congiunzione avversativa "o" e cioè sappi che IO CONOSCO LE MIE SOSTANZE ... e vàffa che te lo meriti
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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Data d'iscrizione : 27.02.10
Re: Nuovi codici H di pericolosità
vaghestelledellorsa ha scritto:...
A questo punto il pt. 6 me lo bevo in un sorso: "Se le sostanze non sono note ??" eh no bello mio sono note SI perché conosco il processo e se ho solamente tornito barre di rame sono sicuro di non avere il solfato di rame ... "o non sono determinate con le modalità dei commi precedenti?" ehi bello, hai detto "o" in luogo di "e non sono determinate... " ?? allora sappi che io mi fermo al primo criterio reso alternativo dalla congiunzione avversativa "o" e cioè sappi che IO CONOSCO LE MIE SOSTANZE ... e vàffa che te lo meriti
... e se provi ad oppormi le stesse analisi ma con classificazione diversa perchè fatte da uno che di quel rifiuto nè delle sue origini non sa nulla, sappi che ci scazzeremo sino alla cassazione e oltre...
_________________
sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
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Età : 71
Località : Napoli
Re: Nuovi codici H di pericolosità
behhheeee AMICI MIEI SIAMO al TOP .... ora sei stato chiaro e qualcosina di più
in effetti con questo ragionamento si taglia un bel po' di superfluo rispetto ad una valutazione più letterale anche se quando il rifiuto viene da un ciclo poco conosciuto è difficile che si possano fare spallucce e passare al pt. 5 con un non pericoloso (sempre che abbia capito la causa delle spallucce)
comunque grazie di nuovo
in effetti con questo ragionamento si taglia un bel po' di superfluo rispetto ad una valutazione più letterale anche se quando il rifiuto viene da un ciclo poco conosciuto è difficile che si possano fare spallucce e passare al pt. 5 con un non pericoloso (sempre che abbia capito la causa delle spallucce)
comunque grazie di nuovo
Ricardo- Utente Attivo
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Re: Nuovi codici H di pericolosità
Scusate ma si può sapere il nome di questo consulente del ministero che avrebbe consigliato l'impostazione della 116 ....gira su siti e giornali questa voce, ma senza il nome .. mi sembra doveroso dirlo
Ricardo- Utente Attivo
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