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Comuni e pericolosi
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Admin
mao1972
6 partecipanti
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Particolari tipologie di rifiuti :: Rifiuti urbani :: Gestione dei Rifiuti Urbani
Pagina 1 di 1
Comuni e pericolosi
Salve,
un dubbio che ancora non riesco a sciogliere:
da una parte la norma (art 1, comma 1, lettera a del DM 17/12/'09) obbliga all'iscrizione i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, dall'altra l'interpretazione della norma stessa (e la risposta ad una FAQ sul sito del sistri) portano a dire che i Comuni (a parte quelli della Campania) non sono tenuti ad iscriversi al SISTRI come produttori di rifiuti urbani.
E in merito ai rifiuti urbani pericolosi?!
Perso ai rifiuti urbani in uscita dai centri di raccolta/piattaforma comunale e classificati come pericolosi (es. 200123*, 200121*, 200131*,...) di cui il Comune risulta produttore/detentore oppure a quei rifiuti urbani pericolosi prodotti dalle strutture comunali che il Comune stesso assimila agli urbani (ad es. gli ipotetici tubi fluorescenti [cer 200121*] che il Comune sostituisce nella palestra Comunale e che porta nel centro di raccolta...).
In questi casi -rifiuti urbani pericolosi- il Comune è tenuto ad iscriversi in quanto produttore (alla luce dell'attuale FIR) di rifiuti in quanto comunque pericolosi oppure non è tenuto ad iscriversi perchè i rifiuti prodotti, per quanto pericolosi, sono classificati come urbani?
Grazie!
un dubbio che ancora non riesco a sciogliere:
da una parte la norma (art 1, comma 1, lettera a del DM 17/12/'09) obbliga all'iscrizione i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, dall'altra l'interpretazione della norma stessa (e la risposta ad una FAQ sul sito del sistri) portano a dire che i Comuni (a parte quelli della Campania) non sono tenuti ad iscriversi al SISTRI come produttori di rifiuti urbani.
E in merito ai rifiuti urbani pericolosi?!
Perso ai rifiuti urbani in uscita dai centri di raccolta/piattaforma comunale e classificati come pericolosi (es. 200123*, 200121*, 200131*,...) di cui il Comune risulta produttore/detentore oppure a quei rifiuti urbani pericolosi prodotti dalle strutture comunali che il Comune stesso assimila agli urbani (ad es. gli ipotetici tubi fluorescenti [cer 200121*] che il Comune sostituisce nella palestra Comunale e che porta nel centro di raccolta...).
In questi casi -rifiuti urbani pericolosi- il Comune è tenuto ad iscriversi in quanto produttore (alla luce dell'attuale FIR) di rifiuti in quanto comunque pericolosi oppure non è tenuto ad iscriversi perchè i rifiuti prodotti, per quanto pericolosi, sono classificati come urbani?
Grazie!
mao1972- Membro della community
- Messaggi : 44
Data d'iscrizione : 23.04.10
Re: Comuni e pericolosi
Deve iscriversi.
Anche perche', tecnicamente, si tratta di rifiuti speciali non assimilabili in quanto pericolosi prodotti da un ente.
L'ANCI ha chiesto delle semplificazioni in merito: http://sistri.forumattivo.com/news-f7/sistri-anci-presenta-a-ministero-ambiente-documento-per-migliorare-tracciabilita-t934.htm
Vedremo come andra' a finire.
Anche perche', tecnicamente, si tratta di rifiuti speciali non assimilabili in quanto pericolosi prodotti da un ente.
L'ANCI ha chiesto delle semplificazioni in merito: http://sistri.forumattivo.com/news-f7/sistri-anci-presenta-a-ministero-ambiente-documento-per-migliorare-tracciabilita-t934.htm
Vedremo come andra' a finire.
Admin- Amministratore
- Messaggi : 6586
Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: Comuni e pericolosi
Mhh...
Tutti i rifiuti in uscita dalla piattaforma/centro di raccolta comunale, conferiti da privati cittadini (utenze domestiche) sono urbani (anche quando pericolosi). Per questi rifiuti di cui il Comune si configura come produttore/detentore, nel FIR prodotto in uscita, la classificazione di rifiuto urbano mi sembra fuori discussione (no iscrizione al SISTRI?)
Diverso il discorso dei rifiuti che il Comune produce direttamente ad es. dalla manutenzione dei locali comunali, palestra, depuratore, piscina,...
Se la produzione si limita a poche lampade, qualche monitor,... non vedo come questi rifiuti (ai sensi dell'art.195 comma e) del D.Lgs 152) non possano essere assimilati agli urbani e portati in piazzola/piattaforma utilizzandi il CER degli urbani stessi (200121*, 200135*,...).
Anche in questo caso, a mio modestissimo parere, andrebbe a decadere l'obbligo di iscrizione.
Saluti
Tutti i rifiuti in uscita dalla piattaforma/centro di raccolta comunale, conferiti da privati cittadini (utenze domestiche) sono urbani (anche quando pericolosi). Per questi rifiuti di cui il Comune si configura come produttore/detentore, nel FIR prodotto in uscita, la classificazione di rifiuto urbano mi sembra fuori discussione (no iscrizione al SISTRI?)
Diverso il discorso dei rifiuti che il Comune produce direttamente ad es. dalla manutenzione dei locali comunali, palestra, depuratore, piscina,...
Se la produzione si limita a poche lampade, qualche monitor,... non vedo come questi rifiuti (ai sensi dell'art.195 comma e) del D.Lgs 152) non possano essere assimilati agli urbani e portati in piazzola/piattaforma utilizzandi il CER degli urbani stessi (200121*, 200135*,...).
Anche in questo caso, a mio modestissimo parere, andrebbe a decadere l'obbligo di iscrizione.
Saluti
mao1972- Membro della community
- Messaggi : 44
Data d'iscrizione : 23.04.10
Re: Comuni e pericolosi
Ciao,
chiaramente mi riferivo al secondo caso. Gli obblighi per i centri di raccolta e delle stazioni autorizzate sono stati chiariti in una FAQ del Sistri.
Ti confermo che per i pericolosi prodotti dagli enti vi e' obbligo di iscrizione.
Dovrebbe esserci una FAQ in proposito e lo si legge chiaramente anche nella nota dell'ANCI che, proprio per tale motivo, ha richiesto delle semplificazioni al Ministero.
chiaramente mi riferivo al secondo caso. Gli obblighi per i centri di raccolta e delle stazioni autorizzate sono stati chiariti in una FAQ del Sistri.
Ti confermo che per i pericolosi prodotti dagli enti vi e' obbligo di iscrizione.
Dovrebbe esserci una FAQ in proposito e lo si legge chiaramente anche nella nota dell'ANCI che, proprio per tale motivo, ha richiesto delle semplificazioni al Ministero.
Admin- Amministratore
- Messaggi : 6586
Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: Comuni e pericolosi
ciao!
mi sembra più spinosa delle altre discussioni..infatti anche tra colleghi abbiamo concluso che il riferimento solo a rifiuti pericolosi e non, rispetto ad un'altra basilare distinzione rifiuti urbani e speciali, la dica lunga sulla volontà del legislatore di tracciare qualsiasi rifiuto da attività non domestica, industrie, artigiani, enti che siano...Però si è scordato forse del DM 8 Aprile e ssmi in vigore dal 1 Luglio 2010 che prevede l'accesso ai centri di raccolta anche ad attività produttive per determinati rifiuti considerati assimilati..ed anche i comuni possono accedervi. i centri non sono obbligati ad iscriversi.
Voi cosa pensate, invece, di una attività del terziario che produrrebbe solo assimilati non pericolosi ma ha un PC o un piccolo frigorifero in ufficio.. dopo di questa mancano solo i produttori domestici..
mi sembra più spinosa delle altre discussioni..infatti anche tra colleghi abbiamo concluso che il riferimento solo a rifiuti pericolosi e non, rispetto ad un'altra basilare distinzione rifiuti urbani e speciali, la dica lunga sulla volontà del legislatore di tracciare qualsiasi rifiuto da attività non domestica, industrie, artigiani, enti che siano...Però si è scordato forse del DM 8 Aprile e ssmi in vigore dal 1 Luglio 2010 che prevede l'accesso ai centri di raccolta anche ad attività produttive per determinati rifiuti considerati assimilati..ed anche i comuni possono accedervi. i centri non sono obbligati ad iscriversi.
Voi cosa pensate, invece, di una attività del terziario che produrrebbe solo assimilati non pericolosi ma ha un PC o un piccolo frigorifero in ufficio.. dopo di questa mancano solo i produttori domestici..
muso di lepre- Membro della community
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Data d'iscrizione : 26.02.10
muso di lepre- Membro della community
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Data d'iscrizione : 26.02.10
Re: Comuni e pericolosi
GrandeCapo! .... e come è andata a finire ?? che all'art. 6 c. 2 del DM 09.07.10 hanno aggiunto che i Comuni non iscrivono le UL < 10 addetti ??? [PECCATO CHE POI ABBIANO RIBALTATO -nello stesso comma 2- TUTTO IL LAVORO SULLA SEDE CENTRALE]Admin ha scritto:Deve iscriversi.
Anche perche', tecnicamente, si tratta di rifiuti speciali non assimilabili in quanto pericolosi prodotti da un ente.
L'ANCI ha chiesto delle semplificazioni in merito: http://sistri.forumattivo.com/news-f7/sistri-anci-presenta-a-ministero-ambiente-documento-per-migliorare-tracciabilita-t934.htm
Vedremo come andra' a finire.
Per un Comune grande come Bologna ti immagini che kasino gestire "centralmente" TUTTE le UL < 10 add sparse sul territorio (ci vuole una persona dedicata !!!)
Ora io mi domando: i Comuni non devono iscrivere le UL<10 add. o possono non iscrivere le UL < 10 add ????
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
- Messaggi : 1185
Data d'iscrizione : 27.02.10
Re: Comuni e pericolosi
considerata la confusione che regna sull'argomento voglio dare anch'io il mio contributo e magari qualcuno potrà anche aiutarmi. Considerate un comune inteso come uffici comunali e tutti i suoi uffici connessi. Anche loro prima o poi smaltiranno rifiuti pericolosi speciali, come ad esempio computer o meglio monitor. Secondo voi come dovrebbero essere smaltiti? Molti sostengono che per l'assimilabilità agli urbani possono smaltirli con i codici 20 invece che con i codici 16 mentre io sono un tantino scettico considerato che dovrebbero ad ogni modo scaricarlo dai cespiti e che il criteri di assimilazione vale sulle quantità e qualità cosa che è rispettata per la seconda ma non per la prima.
E se ho ragione io, e che quindi si configurano come rifiuti professionali dovrebbero anche iscriversi al sistri.
Voi come la vedete a tal proposito?
E se ho ragione io, e che quindi si configurano come rifiuti professionali dovrebbero anche iscriversi al sistri.
Voi come la vedete a tal proposito?
VdT- Moderatore
- Messaggi : 1865
Data d'iscrizione : 23.02.10
Età : 42
Località : Bari e provincia
Re: Comuni e pericolosi
VdT ha scritto:considerata la confusione che regna sull'argomento voglio dare anch'io il mio contributo e magari qualcuno potrà anche aiutarmi. Considerate un comune inteso come uffici comunali e tutti i suoi uffici connessi. Anche loro prima o poi smaltiranno rifiuti pericolosi speciali, come ad esempio computer o meglio monitor. Secondo voi come dovrebbero essere smaltiti? Molti sostengono che per l'assimilabilità agli urbani possono smaltirli con i codici 20 invece che con i codici 16 mentre io sono un tantino scettico considerato che dovrebbero ad ogni modo scaricarlo dai cespiti e che il criteri di assimilazione vale sulle quantità e qualità cosa che è rispettata per la seconda ma non per la prima.
E se ho ragione io, e che quindi si configurano come rifiuti professionali dovrebbero anche iscriversi al sistri.
Voi come la vedete a tal proposito?
Dal combinato disposto del T.U. Sistri e del Codice Ambientale, si deducono i soggetti obbligati ad iscriversi al Sistri:
Art. 3.
Iscrizione obbligatoria al SISTRI
1. Sono tenuti ad aderire al SISTRI:
a) le imprese e gli enti produttori di rifiuti speciali pericolosi, ivi compresi i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno […].
b) le imprese e gli enti produttori di rifiuti speciali non pericolosi: rifiuti da lavorazioni industriali; rifiuti da lavorazioni artigianali; i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimenti di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento fumi; le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero o di smaltimento di rifiuti e che risultino produttori di rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimenti di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento fumi, sono tenuti ad iscriversi al SISTRI anche come produttori indipendentemente dal numero dei dipendenti;
c) le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero o smaltimento di rifiuti;
d) i commercianti e gli intermediari di rifiuti;
e) i consorzi istituiti per il recupero o il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti che organizzano la gestione di tali rifiuti per conto dei consorziati;
f) le imprese e gli enti che raccolgono o trasportano rifiuti speciali a titolo professionale; nel caso di trasporto navale, l’armatore o il noleggiatore che effettuano il trasporto o il raccomandatario marittimo di cui alla legge 4 aprile 1977, n. 135, delegato per gli adempimenti relativi al SISTRI dall’armatore o noleggiatore medesimo;
g) nel caso di trasporto intermodale marittimo di rifiuti, il terminalista concessionario dell’area portuale di cui all’articolo 18 della legge 28 gennaio 1994, n. 84, e l’impresa portuale di cui all’articolo 16 della citata legge n. 84 del 1994, ai quali sono affidati i rifiuti in attesa dell’imbarco o allo sbarco, in attesa del successivo trasporto;
h) nel caso di trasporto intermodale ferroviario di rifiuti, i responsabili degli uffici di gestione merci e gli operatori logistici presso le stazioni ferroviarie, gli interporti, gli impianti di terminalizzazione e gli scali merci ai quali sono affidati i rifiuti in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell’impresa ferroviaria o dell’impresa che effettua il successivo trasporto;
i) i soggetti di cui all’articolo 5 (Rifiuti urbani della regione Campania).
I Comuni non Campani, pertanto, devono iscriversi come PRODUTTORI solo se producono RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI o NON PERICOLOSI generati dalle tre macrotipologie di attività specificate.
Per in NON PERICOLOSI la questione è chiara.
Il nodo rimane da sciogliere sui PERICOLOSI.
A tal proposito la domanda che mi pongo è la seguente: che differenza c'è tra il toner prodotto da un privato cittadino e da un dipendente comunale? lo stesso dicasi per i RAEE.
Cosa ne pensate?
gidìeffe- Nuovo Utente
- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 13.07.11
Re: Comuni e pericolosi
di quali macrotipologie parli, sorry ??gidìeffe ha scritto:I Comuni non Campani, pertanto, devono iscriversi come PRODUTTORI solo se producono RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI o NON PERICOLOSI generati dalle tre macrotipologie di attività specificate....
per il cittadino considera che l'art. 184 c. 2/a mi definisce urbani i rif domestici (quindi sia peric che non peric) mentre alla successiva lettera b specifica che sono urbani i rif non peric (e solo quelli quindi !) provenienti p.e. da locali quali gli uffici se sono stati assimilati dal regol del Comune (!!) ergo il monitor di mia nonna è urbano quello della segretaria è speciale. ...il toner di mia nonna è urbano quello della segretaria lo è MA SOLO se assimilato dal regol comun. quindi assai raramente (per la mia esperienza, of course)gidìeffe ha scritto:... la domanda che mi pongo è la seguente: che differenza c'è tra il toner prodotto da un privato cittadino e da un dipendente comunale? ...
Ah, dimenticavo! benvenuto/a
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
- Messaggi : 1185
Data d'iscrizione : 27.02.10
Re: Comuni e pericolosi
Grazie per il benvenuto!
______________
Le tre macrotipologie di rifiuti speciali non pericolosi:
1) rifiuti da lavorazioni industriali;
2) rifiuti da lavorazioni artigianali;
3) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimenti di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento fumi.
__________________________
Grazie per la seconda parte della risposta che non fa altro che confermare l'assurdità del sistema (?) SISTRI.
Sistema: "Insieme di elementi collegati secondo una precisa logica!"
___________________________
Mi ero posto la questione, perchè dal momento che tutti i Comuni producono rifiuti pericolosi (tipo il monito della nonna!!!), che senso ha scrivere il "qualora" nella faq sul sito sistri?
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Le tre macrotipologie di rifiuti speciali non pericolosi:
1) rifiuti da lavorazioni industriali;
2) rifiuti da lavorazioni artigianali;
3) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimenti di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento fumi.
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Grazie per la seconda parte della risposta che non fa altro che confermare l'assurdità del sistema (?) SISTRI.
Sistema: "Insieme di elementi collegati secondo una precisa logica!"
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Mi ero posto la questione, perchè dal momento che tutti i Comuni producono rifiuti pericolosi (tipo il monito della nonna!!!), che senso ha scrivere il "qualora" nella faq sul sito sistri?
gidìeffe- Nuovo Utente
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Data d'iscrizione : 13.07.11
Re: Comuni e pericolosi
semplicemente perchè non è detto che tutti i giorni i comuni producano quel genere di rifiuto pericoloso. Molte realtà detengono le AEE anche se vecchie per molti anni prima di disfarsene e quindi il "qualora" ha un senso visto che quest'anno potrebbero non dover smaltire monitor ma l'anno prossimo o tra due anni si.
_________________
La regola d'oro per postare un nuovo argomento: Usa il tasto cerca (tranquillo non esplode nulla), poi leggi i vari topic....e se proprio non trovi quello che cerchi apri un nuovo topic.
VdT- Moderatore
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Data d'iscrizione : 23.02.10
Età : 42
Località : Bari e provincia
Re: Comuni e pericolosi
VdT ha scritto:semplicemente perchè non è detto che tutti i giorni i comuni producano quel genere di rifiuto pericoloso. Molte realtà detengono le AEE anche se vecchie per molti anni prima di disfarsene e quindi il "qualora" ha un senso visto che quest'anno potrebbero non dover smaltire monitor ma l'anno prossimo o tra due anni si.
Grazie per la risposta illuminante!
gidìeffe- Nuovo Utente
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Data d'iscrizione : 13.07.11
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