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analisi su rifiuti elettrici/elettronici
+2
Sato
Artemio
6 partecipanti
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Classificazione :: Attribuzione del codice CER
Pagina 1 di 1
analisi su rifiuti elettrici/elettronici
buongiorno a tutti!
è necessario effettuare le analisi per delle apparecchiature elettriche/elettroniche?
effettivamente il rifiuto potrebbe essere pericoloso (16.02.15) o non pericoloso (16.02.14); il destinatario si sta impuntando che senza delle opportune analisi il rifiuti non lo può ricevere.
nel caso dei monitor, che senso ha analizzarne uno se poi non sono neanche tutti uguali? cosa faccio 20 analisi per 20 monitor diversi?
inoltre se io decido di classificarli pericolosi l'analisi credo non abbia più senso..
ho contattato anche un funzionario della provincia il quale mi ha detto che per questi tipi di rifiuti "c'è un vuoto normativo".
è vero oppure se ne è lavato le mani perchè non sapeva rispondermi??
ringrazio fin'ora quanti sapranno darmi delle delucidazioni.
ciao!!
è necessario effettuare le analisi per delle apparecchiature elettriche/elettroniche?
effettivamente il rifiuto potrebbe essere pericoloso (16.02.15) o non pericoloso (16.02.14); il destinatario si sta impuntando che senza delle opportune analisi il rifiuti non lo può ricevere.
nel caso dei monitor, che senso ha analizzarne uno se poi non sono neanche tutti uguali? cosa faccio 20 analisi per 20 monitor diversi?
inoltre se io decido di classificarli pericolosi l'analisi credo non abbia più senso..
ho contattato anche un funzionario della provincia il quale mi ha detto che per questi tipi di rifiuti "c'è un vuoto normativo".
è vero oppure se ne è lavato le mani perchè non sapeva rispondermi??
ringrazio fin'ora quanti sapranno darmi delle delucidazioni.
ciao!!
Artemio- Membro della community
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
Cambia impianto di destino...E' la cosa migliore....Altrimenti non ne esci.
Stabilire la pericolosità di un RAEE è una cosa complicatissima, dal momento che il legislatore nella 151 ha considerato i rifiuti elettronici come provenienti dalle apparecchiature di Guglielmo Marconi, senza tener conto dell'evoluzione tecnologica.
Trattali tutti come 160214, escludendo, prudenzialmente, i monitor, i frigoriferi ed i compressori dei condizionatori se staccati dall'unità interna.
Per questi ultimi usa il codice dei pericolosi relativo alle singole tipologie di apparecchiature.
..Sato..
Stabilire la pericolosità di un RAEE è una cosa complicatissima, dal momento che il legislatore nella 151 ha considerato i rifiuti elettronici come provenienti dalle apparecchiature di Guglielmo Marconi, senza tener conto dell'evoluzione tecnologica.
Trattali tutti come 160214, escludendo, prudenzialmente, i monitor, i frigoriferi ed i compressori dei condizionatori se staccati dall'unità interna.
Per questi ultimi usa il codice dei pericolosi relativo alle singole tipologie di apparecchiature.
..Sato..
Sato- Utente Attivo
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
prescindendo dall'evidenza che sato è stato sin troppo gentile a risponderti, perchè quesiti del genere sono -altrettanto con evidenza- frutto dell'intendimento esclusivo di generare polemiche sterili e provocazioni del tutto fuori luogo, ti invito -in quanto moderatrice e in accordo alle regole del forum- a formulare solo interventi tanto costruttivi quanto positivamente orientati.
Qualsiasi ulteriore post che si manifesti come esclusivo punto di provocazione per l'inconsitenza dell'argomento sarà sistematicamente rimosso, fatta salva la facoltà di intraprendere le misure previste dal regolamento del Forum.
Non sono contemplate prove di appello...
Qualsiasi ulteriore post che si manifesti come esclusivo punto di provocazione per l'inconsitenza dell'argomento sarà sistematicamente rimosso, fatta salva la facoltà di intraprendere le misure previste dal regolamento del Forum.
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Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
Scusa Aurora, ma il post di Artemio non mi sembra per niente vuoto o provocatorio.
Anzi pone una questione interessante soprattutto alla luce delle modifiche relative alla classificazione H14.
Tu con quale criterio attribuisci le classi di pericolosità ad esempio ad un frigorifero?
H14 non è, dato che i refrigeranti in esso contenuti non rientrano tra le sostanze che lo farebbero classificare in classe 9 per l'ADR,..... e allora per forza di cose dovrò fare un'analisi... ma se io smaltisco 20 tipi di frigoriferi diversi mi sembra logico porsi la domanda se serva o meno fare 20 analisi....
senza polemiche....solo perchè secondo me l'argomento non è così banale...
Anzi pone una questione interessante soprattutto alla luce delle modifiche relative alla classificazione H14.
Tu con quale criterio attribuisci le classi di pericolosità ad esempio ad un frigorifero?
H14 non è, dato che i refrigeranti in esso contenuti non rientrano tra le sostanze che lo farebbero classificare in classe 9 per l'ADR,..... e allora per forza di cose dovrò fare un'analisi... ma se io smaltisco 20 tipi di frigoriferi diversi mi sembra logico porsi la domanda se serva o meno fare 20 analisi....
senza polemiche....solo perchè secondo me l'argomento non è così banale...
ceresio18- Utente Attivo
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
ceresio18 ha scritto:Scusa Aurora, ma il post di Artemio non mi sembra per niente vuoto o provocatorio.
Anzi pone una questione interessante soprattutto alla luce delle modifiche relative alla classificazione H14.
Tu con quale criterio attribuisci le classi di pericolosità ad esempio ad un frigorifero?
H14 non è, dato che i refrigeranti in esso contenuti non rientrano tra le sostanze che lo farebbero classificare in classe 9 per l'ADR,..... e allora per forza di cose dovrò fare un'analisi... ma se io smaltisco 20 tipi di frigoriferi diversi mi sembra logico porsi la domanda se serva o meno fare 20 analisi....
senza polemiche....solo perchè secondo me l'argomento non è così banale...
Scusa se mi intrometto, ma Aurora si riferiva ad un post (poi cancellato) che introduceva una vena polemica nei suoi riguardi.La domanda di Artemio è più che coerente e logica.
Ciao
..Sato..
Sato- Utente Attivo
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Località : Ovunque ce ne fosse il bisogno...
Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
Confermo.
Ho eliminato un post di disturbo ed è quello al quale si riferiva Aurora.
Ho eliminato un post di disturbo ed è quello al quale si riferiva Aurora.
Admin- Amministratore
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Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
Confermo a mia volta, anche l'ora in cui ho ripreso la mia risposta può aver generato confusione, di cui mi scuso.
Tornando quindi in merito alle analisi dei RAEE, il problema sta nei termini proprio "analitici". Ovvero, alcuni tipi di alcuni RAEE contengono sostanze/materiali che hanno una loro pericolosità appunto di tipo ambientale e generica.
Faccio esempi: lo stagno dei circuitini elettronici è un metallo che "in sé" non è pericoloso (la banda ferrosa si "stagna" per metterci dentro cose da mangiare come i pomodori pelati) ma che sottoposto ad attività di interazione ambientale può generare composti organistannici che sono fortemente alteranti di equilibri ambientali complessi.
Per cui, in un RAEE se ci si dovesse attenere a quella che è oggi la regolamentazione nazionale ed europea per la classificazione rifiuti dovremmo considerare l'intero monitor quando l'intero PC quando l'intero telefonico o lavatrice "non pericolosi" in quanto non vi sono elementi o sostanze "in sè" pericolosi, mentre altrove (penso a india e pakistan soprattutto) si sono già create condizioni di rischio ambientale in questa direzione.
Analogamente, i CFC di raffreddamento dei frigoriferi sono sostanze ambientalmente nocive, infatti come sapete molte sono state bandite da tempo dalla convenzione di strasburgo, ma anche quelli -rispetto ad un intero frigorifero- sono in percentuale ben al di sotto dei limiti di pericolosità: ciò non toglie che un'eliminazione dal circuito del rifiuto e quindi il corretto recupero di materia non pericolosa degli altri componenti (metalli, componenti plastiche) richiede che vi sia una preliminare bonifica dalle componenti pericolose.
I vecchi monitor hanno tubi catodici, pericolosi noti, quelli nuovi no, al più cristalli di silicio che non sono pericolosi per nulla e anzi valgono un botto.
Analogamente, i vecchi frigoriferi "possono" contenere CFC nelle serpentine di raffreddamento, ma potrebbero anche contenere ammoniaca, e lo stesso discorso vale per i condizinatori a split e così via.
Aggiungo che la pretesa di una caratterizzazione analitica del rifiuto è pertanto del tutto irragionevole, immotivata e soprattutto non avrebbe un senso pratico (a parte i costi analitici per 20 monitor o 30 frigoriferi)
Non mi meraviglia che dalla Provincia abbiamo dato una risposta evasiva: c'è un bug oggettivo, in questo.
In linea di massima, ed a parte i tubi catodici, tenete presente che se ci sono schede elettroniche sono quelle ad essere "potenzialmente pericolose", ogni tipo per un qualche motivo differente, solo che già il toglierle da dentro, se non è fatto del produttore del rifiuto quando ancora non è diventato rifiuto, di fatto costituisce un trattamento del rifiuto.
Tornando quindi in merito alle analisi dei RAEE, il problema sta nei termini proprio "analitici". Ovvero, alcuni tipi di alcuni RAEE contengono sostanze/materiali che hanno una loro pericolosità appunto di tipo ambientale e generica.
Faccio esempi: lo stagno dei circuitini elettronici è un metallo che "in sé" non è pericoloso (la banda ferrosa si "stagna" per metterci dentro cose da mangiare come i pomodori pelati) ma che sottoposto ad attività di interazione ambientale può generare composti organistannici che sono fortemente alteranti di equilibri ambientali complessi.
Per cui, in un RAEE se ci si dovesse attenere a quella che è oggi la regolamentazione nazionale ed europea per la classificazione rifiuti dovremmo considerare l'intero monitor quando l'intero PC quando l'intero telefonico o lavatrice "non pericolosi" in quanto non vi sono elementi o sostanze "in sè" pericolosi, mentre altrove (penso a india e pakistan soprattutto) si sono già create condizioni di rischio ambientale in questa direzione.
Analogamente, i CFC di raffreddamento dei frigoriferi sono sostanze ambientalmente nocive, infatti come sapete molte sono state bandite da tempo dalla convenzione di strasburgo, ma anche quelli -rispetto ad un intero frigorifero- sono in percentuale ben al di sotto dei limiti di pericolosità: ciò non toglie che un'eliminazione dal circuito del rifiuto e quindi il corretto recupero di materia non pericolosa degli altri componenti (metalli, componenti plastiche) richiede che vi sia una preliminare bonifica dalle componenti pericolose.
I vecchi monitor hanno tubi catodici, pericolosi noti, quelli nuovi no, al più cristalli di silicio che non sono pericolosi per nulla e anzi valgono un botto.
Analogamente, i vecchi frigoriferi "possono" contenere CFC nelle serpentine di raffreddamento, ma potrebbero anche contenere ammoniaca, e lo stesso discorso vale per i condizinatori a split e così via.
Aggiungo che la pretesa di una caratterizzazione analitica del rifiuto è pertanto del tutto irragionevole, immotivata e soprattutto non avrebbe un senso pratico (a parte i costi analitici per 20 monitor o 30 frigoriferi)
Non mi meraviglia che dalla Provincia abbiamo dato una risposta evasiva: c'è un bug oggettivo, in questo.
In linea di massima, ed a parte i tubi catodici, tenete presente che se ci sono schede elettroniche sono quelle ad essere "potenzialmente pericolose", ogni tipo per un qualche motivo differente, solo che già il toglierle da dentro, se non è fatto del produttore del rifiuto quando ancora non è diventato rifiuto, di fatto costituisce un trattamento del rifiuto.
Ultima modifica di Aurora Brancia il Mer Giu 13, 2012 11:06 am - modificato 1 volta.
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Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
....continuo a vedere che molti ritengono che questi problemi si risolvano con l'analisi: l'analisi non è possibile perchè non si può fare un campionamento rappresentativo e perchè è impossibile fare il "trattamento del campione".
Forse è più opportuno parlare di caratterizzazione (merceologica) piuttosto che di analisi chimica.
Forse è più opportuno parlare di caratterizzazione (merceologica) piuttosto che di analisi chimica.
homer- Utente Attivo
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
In linea di principio Aurora ha ragione, anche se in linea pratica su alcune cose dissento.
Faccio degli esempi:
La pericolosità insita nelle schede elettroniche è nel PIOMBO usato in lega con lo STAGNO nelle saldature. Dal 2005, mi sembra, la normativa ROHS ha bandito definitivamente il PIOMBO dalle saldature.
I monitor CRT a mio avviso NON sono pericolosi, in quanto la componente fosforo contenuta nello schermo, è largamente inferiore al 2% (almeno in termini di peso) dell'intero tubo catodico.Spingendo ulteriormente il discorso, più il tubo è grande e più diminuisce la pericolosità, poichè tra un tubo da 14" ed uno da 20", l'aumento dell'area fotosensibile cosparsa di fosforo aumenta solo del 30%, mentre il peso del tubo si triplica se non quadruplica, passando da circa 5 Kg a circa 20 Kg.
Non è vero che i display a cristalli liquidi sono meno pericolosi..anzi...!!
Negli stessi esiste una lampada al neon per la retroilluminazione, ed un migliaio di sostante tossiche che servono a creare l'effetto della rifrazione dei cristalli sottoposti a campo elettrico.
Gli unici display teoricamente non pericolosi sarebbero quelli TFT o a matrice di LED.
Ma anche qui esiste molta confusione, perchè molte tv o schermi vengono indicati come LED in realtà sono dei semplici LCD retroilluminati a LED e non con lampada al neon.
Anche sui condensatori andrebbe detto qualcosa. La legge considera pericolosi quelli superiori ad un'altezza di 2,5 cm...Grossa stupidaggine..!!! Questa cretinata è stata scritta da chi pensa che i condensatori siano ancora fabbricati con carta e PCB come dielettrico, quando fin dalla metà dagli anni 70 questa tecnologia è stata abbandonata a favore di dielettrici fatti con ossido di alluminio e strisce di mylar o polietilene...
E potrei andare avanti per ore, poichè la tecnologia delle costruzioni elettroniche è sempre stato il mio pallino e la mia naturale inclinazione della mia vita professionale.
Per la normativa RAEE sarebbero bastate due righe, come in Svizzera: ovvero che niente può andare in discarica e tutto dovrebbe essere conferito ad un recuperatore con il divieto di macinazione delle apparecchiature.
Ma i Itaglia amiamo complicarci la vita.....e semplificarla ai consorzi....!!
..Sato..
P.S. Homer hai espresso perfettamente il mio pensiero e ciò che volevo dire nella risposta data a Ceresio...
Faccio degli esempi:
La pericolosità insita nelle schede elettroniche è nel PIOMBO usato in lega con lo STAGNO nelle saldature. Dal 2005, mi sembra, la normativa ROHS ha bandito definitivamente il PIOMBO dalle saldature.
I monitor CRT a mio avviso NON sono pericolosi, in quanto la componente fosforo contenuta nello schermo, è largamente inferiore al 2% (almeno in termini di peso) dell'intero tubo catodico.Spingendo ulteriormente il discorso, più il tubo è grande e più diminuisce la pericolosità, poichè tra un tubo da 14" ed uno da 20", l'aumento dell'area fotosensibile cosparsa di fosforo aumenta solo del 30%, mentre il peso del tubo si triplica se non quadruplica, passando da circa 5 Kg a circa 20 Kg.
Non è vero che i display a cristalli liquidi sono meno pericolosi..anzi...!!
Negli stessi esiste una lampada al neon per la retroilluminazione, ed un migliaio di sostante tossiche che servono a creare l'effetto della rifrazione dei cristalli sottoposti a campo elettrico.
Gli unici display teoricamente non pericolosi sarebbero quelli TFT o a matrice di LED.
Ma anche qui esiste molta confusione, perchè molte tv o schermi vengono indicati come LED in realtà sono dei semplici LCD retroilluminati a LED e non con lampada al neon.
Anche sui condensatori andrebbe detto qualcosa. La legge considera pericolosi quelli superiori ad un'altezza di 2,5 cm...Grossa stupidaggine..!!! Questa cretinata è stata scritta da chi pensa che i condensatori siano ancora fabbricati con carta e PCB come dielettrico, quando fin dalla metà dagli anni 70 questa tecnologia è stata abbandonata a favore di dielettrici fatti con ossido di alluminio e strisce di mylar o polietilene...
E potrei andare avanti per ore, poichè la tecnologia delle costruzioni elettroniche è sempre stato il mio pallino e la mia naturale inclinazione della mia vita professionale.
Per la normativa RAEE sarebbero bastate due righe, come in Svizzera: ovvero che niente può andare in discarica e tutto dovrebbe essere conferito ad un recuperatore con il divieto di macinazione delle apparecchiature.
Ma i Itaglia amiamo complicarci la vita.....e semplificarla ai consorzi....!!
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P.S. Homer hai espresso perfettamente il mio pensiero e ciò che volevo dire nella risposta data a Ceresio...
Ultima modifica di Sato il Mer Giu 13, 2012 12:31 pm - modificato 5 volte.
Sato- Utente Attivo
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
Esattamente, è come pretendere l'analisi di un "rifiuto misto da costruzione e demolizione".homer ha scritto:....continuo a vedere che molti ritengono che questi problemi si risolvano con l'analisi: l'analisi non è possibile perchè non si può fare un campionamento rappresentativo e perchè è impossibile fare il "trattamento del campione".
Forse è più opportuno parlare di caratterizzazione (merceologica) piuttosto che di analisi chimica.
Ok, ma misto de che?
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
@ sato. Hai ragione tu, solo che io per "cristalli liquidi" intendevo proprio quelli led o i TFT, perchè i primi che uscirono del tipo "piatto" erano appunto a cristalli liquidi ed io (ciuccione, su questo) continuo a chiamarli così... Ma ce ne sono ancora, di "nuovi" ? I TFT li trovo ineguagliabili, peraltro, ma non ho mai avuto modo di testare quelli led; mi dice mia figlia che sono meglio.
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
Oddio...Risponderti vuol dire farti un trattato,ma cercherò di essere breve:Aurora Brancia ha scritto:@ sato. Hai ragione tu, solo che io per "cristalli liquidi" intendevo proprio quelli led o i TFT, perchè i primi che uscirono del tipo "piatto" erano appunto a cristalli liquidi ed io (ciuccione, su questo) continuo a chiamarli così... Ma ce ne sono ancora, di "nuovi" ? I TFT li trovo ineguagliabili, peraltro, ma non ho mai avuto modo di testare quelli led; mi dice mia figlia che sono meglio.
!) Monitor LCD: (liquid cristal diplay) formato da due fogli di plastica trasparente con in mezzo una miscela di sostanze chimiche (cristalli liquidi) che sottoposti ad un campo elettrico sottostante, cambiano l'orientamento di 90° diventando trasparenti o opachi ad una luce incidente su essi. Hanno bisogno di una illuminazione ( o retroilluminazione) per leggere i caratteri formati dal processo prima descritto.
2) Monitor TFT (thin film transistor ) transistor a film sottile..La matrice di punti che forma il carattere, è formato da una triade di led RGB (red green blue) che accesi a tensioni diverse, formano il singolo punto di colore (tutti accesi bianchi-tutti spenti nero) E' una tecnologia costosissima ed abbandonata, perchè se un solo led non si accende, sullo schermo compare un buco nero. e formare uno schermo di milioni di transistor tutti funzionanti, prevede uno scarto di materiale altissimo. Questi sono i migliori in assoluto ma ormai introvabili.
3) Monitor LED ( light emitter diode) è una tecnologia ibrida prodotta da Samsung. Uno schermo LCD viene retrollimunato su ogni singolo punto da un LED, eliminando il problema della lampada al neon e quindi gli aloni sullo schermo quando la stessa si esaurisce, oltre all'angolo di leggibilità dello schermo che supera i 117° laterali.
Da questa tecnologia sono fiorite una moltitudine di varianti, ovvero per limitare i costi al posto di un singolo LED per ogni punto, sono stati posti gruppi di LED o barre di LED che illuminano tutto lo schermo.Questa tecnologia è utilizzata dalle televisioni a LED(?) da 100 Euro...
E ti aggiungo: quando vai a comprare un Tv a LED e sulle caratteristiche è indicato: contrasto 5000:1 o 8000:1, lascia perdere..!!!! E' un bidone..!!! E' un LCD mascherato da LED....!!!
Spero cio ti basti....Altrimenti ti faccio la fattura....
..Sato..
Sato- Utente Attivo
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
nonono, la fattura no!
Mi fido, e poi ho un televisore 37" che dal mio punto di vista è nuovissimo (15 mesi) ed un altro più piccino (19") a mio parere quasi nuovo (6 anni) , escludo di acquistarne altri...
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Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
Cmq, ho volutamente tralasciato di parlare dei TV al Plasma, di quelli a retroproiezione, del tubo Sony Trinitron, degli schermi vettoriali e di quelli ad angolo retto utilizzati nei vecchi videocitofoni....Aurora Brancia ha scritto:nonono, la fattura no!
Mi fido, e poi ho un televisore 37" che dal mio punto di vista è nuovissimo (15 mesi) ed un altro più piccino (19") a mio parere quasi nuovo (6 anni) , escludo di acquistarne altri...
Se ti interessano, ti mando l'Iban....
..Sato..
Sato- Utente Attivo
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
complimenti a sato; ottimo ed utile schema riassuntivo, contributo prezioso benchè gratis. Figuriamoci a pagamento!!......
Grazie da un analfabeta elettronico
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homer- Utente Attivo
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Re: analisi su rifiuti elettrici/elettronici
partendo dall'assunto che "solo Dio ci ha creato gratis, mentre tutto il resto ..si paga", ti ho inviato in mp il mio IBAN....homer ha scritto:complimenti a sato; ottimo ed utile schema riassuntivo, contributo prezioso benchè gratis. Figuriamoci a pagamento!!......
Grazie da un analfabeta elettronico
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Sato- Utente Attivo
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Aurora Brancia- Moderatrice
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