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rifiuti prodotti fuori sede
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rifiuti prodotti fuori sede
Premessa.
Sono tra quelli che nel dibattito "Il soggetto tenuto alla presentazione del MUD, deve dichiarare tutti i rifiuti prodotti o solo quelli che fanno scattare l'obbligo?" si è sempre schierato per la seconda soluzione.
E sono tra quelli che nel dibattito "La terra scavata da un'imprenditore artigiano (esempio impiantista) è rifiuto da lavorazione artigianale o da attività di scavo?" si è sempre schierato per la seconda soluzione.
Quindi, per me, se un impiantista artigiano con più di 10 dipendenti deve scavare per mettere giù l'impianto e butta via la terra con il codice 17 05 04, non è obbligato a inserire quel rifiuto nella sua dichiarazione MUD. Perché per me quello è un rifiuto non pericoloso da attività di scavo e non da lavorazione artigianale (indipendentemente da codici Ateco alla CCIAA e indipendentemente dall'attività principale).
Dal momento, però, che la discussione su questo argomento mi porta a leggere l'opinione di molte persone che divergono dalla mia e che sono legittimamente molto convinte di quanto affermano (e fra questi ci sarà sicuramente qualche organo di PG e magari qualche magistrato), non ritengo sbagliato il suggerimento cautelativo di chi dice: "Forse non servirà inserirli nel MUD, ma se li inserisco nessuno può dirmi nulla, e sono più tranquillo". E così ho sempre fatto, per la verità.
Ora mi trovo nella situazione di fare il MUD per un caso come quello che ho rappresentato sopra.
Creo le mie belle schede rifiuti per tutto ciò che viene prodotto nel capannone dell'artigiano, e quando vado a fare la scheda 17 05 04 (ma la stessa cosa vale per tanti altri codici non pericolosi del capitolo 17), indico la quantità nella casella "Rifiuto prodotto fuori dell'unità locale" (è rifiuto di cantiere). A quel punto sono obbligato a compilare il modulo RE, e lì devo fare la mia scelta nella sezione "Attività che ha originato il rifiuto". Delle tre alternative proposte, spunto ovviamente "demolizioni, costruzioni e scavi". Ma vicino a quella dicitura, che mi ritrovo? Una bella parentesi con la specifica "(solo rifiuti pericolosi)".
Questo a me dice:
1. Il rifiuto da scavo (la terra e roccia, per intenderci), ma a questo punto anche qualsiasi rifiuto generato in cantiere è sempre da considerarsi rifiuto da attività di costruzione, demolizione e scavo, e quindi da classificarsi ai sensi dell'art. 184 comma 3 lett. b) del D.Lgs. 152/2006. Indipendentemente da chi esegue la lavorazione o scava quella terra (impresa di costruzioni, artigiano impiantista, ecc.).
2. Il rifiuto non pericoloso da costruzione, demolizione e scavo, non solo non deve, ma non può essere dichiarato nel MUD, anche se a produrlo è un artigiano impiantista o qualunque altro soggetto tenuto alla presentazione del modello. E questa considerazione ha implicazioni importanti sull'obbligo dell'annotazione di questi rifiuti sul registro c/s e ancor di più sulla eventuale partenza (addavenì...) del Sistri.
Ecco, questo da un lato mi fa felice perché io lo interpreto a conferma della mia lettura, ma dall'altro mi imbarazza perché mi sembra impedire (o per lo meno contrastare) la pratica cautelativa che volevo diligentemente mettere in atto.
Che fate Voi? Lo inserite lo stesso anche se non pericoloso, o lo omettete dalla dichiarazione?
Sono tra quelli che nel dibattito "Il soggetto tenuto alla presentazione del MUD, deve dichiarare tutti i rifiuti prodotti o solo quelli che fanno scattare l'obbligo?" si è sempre schierato per la seconda soluzione.
E sono tra quelli che nel dibattito "La terra scavata da un'imprenditore artigiano (esempio impiantista) è rifiuto da lavorazione artigianale o da attività di scavo?" si è sempre schierato per la seconda soluzione.
Quindi, per me, se un impiantista artigiano con più di 10 dipendenti deve scavare per mettere giù l'impianto e butta via la terra con il codice 17 05 04, non è obbligato a inserire quel rifiuto nella sua dichiarazione MUD. Perché per me quello è un rifiuto non pericoloso da attività di scavo e non da lavorazione artigianale (indipendentemente da codici Ateco alla CCIAA e indipendentemente dall'attività principale).
Dal momento, però, che la discussione su questo argomento mi porta a leggere l'opinione di molte persone che divergono dalla mia e che sono legittimamente molto convinte di quanto affermano (e fra questi ci sarà sicuramente qualche organo di PG e magari qualche magistrato), non ritengo sbagliato il suggerimento cautelativo di chi dice: "Forse non servirà inserirli nel MUD, ma se li inserisco nessuno può dirmi nulla, e sono più tranquillo". E così ho sempre fatto, per la verità.
Ora mi trovo nella situazione di fare il MUD per un caso come quello che ho rappresentato sopra.
Creo le mie belle schede rifiuti per tutto ciò che viene prodotto nel capannone dell'artigiano, e quando vado a fare la scheda 17 05 04 (ma la stessa cosa vale per tanti altri codici non pericolosi del capitolo 17), indico la quantità nella casella "Rifiuto prodotto fuori dell'unità locale" (è rifiuto di cantiere). A quel punto sono obbligato a compilare il modulo RE, e lì devo fare la mia scelta nella sezione "Attività che ha originato il rifiuto". Delle tre alternative proposte, spunto ovviamente "demolizioni, costruzioni e scavi". Ma vicino a quella dicitura, che mi ritrovo? Una bella parentesi con la specifica "(solo rifiuti pericolosi)".
Questo a me dice:
1. Il rifiuto da scavo (la terra e roccia, per intenderci), ma a questo punto anche qualsiasi rifiuto generato in cantiere è sempre da considerarsi rifiuto da attività di costruzione, demolizione e scavo, e quindi da classificarsi ai sensi dell'art. 184 comma 3 lett. b) del D.Lgs. 152/2006. Indipendentemente da chi esegue la lavorazione o scava quella terra (impresa di costruzioni, artigiano impiantista, ecc.).
2. Il rifiuto non pericoloso da costruzione, demolizione e scavo, non solo non deve, ma non può essere dichiarato nel MUD, anche se a produrlo è un artigiano impiantista o qualunque altro soggetto tenuto alla presentazione del modello. E questa considerazione ha implicazioni importanti sull'obbligo dell'annotazione di questi rifiuti sul registro c/s e ancor di più sulla eventuale partenza (addavenì...) del Sistri.
Ecco, questo da un lato mi fa felice perché io lo interpreto a conferma della mia lettura, ma dall'altro mi imbarazza perché mi sembra impedire (o per lo meno contrastare) la pratica cautelativa che volevo diligentemente mettere in atto.
Che fate Voi? Lo inserite lo stesso anche se non pericoloso, o lo omettete dalla dichiarazione?
zesec- Moderatore e Partner
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
zesec ha scritto:Premessa.
Sono tra quelli che nel dibattito "Il soggetto tenuto alla presentazione del MUD, deve dichiarare tutti i rifiuti prodotti o solo quelli che fanno scattare l'obbligo?" si è sempre schierato per la seconda soluzione.
E sono tra quelli che nel dibattito "La terra scavata da un'imprenditore artigiano (esempio impiantista) è rifiuto da lavorazione artigianale o da attività di scavo?" si è sempre schierato per la seconda soluzione.
Quindi, per me, se un impiantista artigiano con più di 10 dipendenti deve scavare per mettere giù l'impianto e butta via la terra con il codice 17 05 04, non è obbligato a inserire quel rifiuto nella sua dichiarazione MUD. Perché per me quello è un rifiuto non pericoloso da attività di scavo e non da lavorazione artigianale (indipendentemente da codici Ateco alla CCIAA e indipendentemente dall'attività principale).
Dal momento, però, che la discussione su questo argomento mi porta a leggere l'opinione di molte persone che divergono dalla mia e che sono legittimamente molto convinte di quanto affermano (e fra questi ci sarà sicuramente qualche organo di PG e magari qualche magistrato), non ritengo sbagliato il suggerimento cautelativo di chi dice: "Forse non servirà inserirli nel MUD, ma se li inserisco nessuno può dirmi nulla, e sono più tranquillo". E così ho sempre fatto, per la verità.
Ora mi trovo nella situazione di fare il MUD per un caso come quello che ho rappresentato sopra.
Creo le mie belle schede rifiuti per tutto ciò che viene prodotto nel capannone dell'artigiano, e quando vado a fare la scheda 17 05 04 (ma la stessa cosa vale per tanti altri codici non pericolosi del capitolo 17), indico la quantità nella casella "Rifiuto prodotto fuori dell'unità locale" (è rifiuto di cantiere). A quel punto sono obbligato a compilare il modulo RE, e lì devo fare la mia scelta nella sezione "Attività che ha originato il rifiuto". Delle tre alternative proposte, spunto ovviamente "demolizioni, costruzioni e scavi". Ma vicino a quella dicitura, che mi ritrovo? Una bella parentesi con la specifica "(solo rifiuti pericolosi)".
Questo a me dice:
1. Il rifiuto da scavo (la terra e roccia, per intenderci), ma a questo punto anche qualsiasi rifiuto generato in cantiere è sempre da considerarsi rifiuto da attività di costruzione, demolizione e scavo, e quindi da classificarsi ai sensi dell'art. 184 comma 3 lett. b) del D.Lgs. 152/2006. Indipendentemente da chi esegue la lavorazione o scava quella terra (impresa di costruzioni, artigiano impiantista, ecc.).
2. Il rifiuto non pericoloso da costruzione, demolizione e scavo, non solo non deve, ma non può essere dichiarato nel MUD, anche se a produrlo è un artigiano impiantista o qualunque altro soggetto tenuto alla presentazione del modello. E questa considerazione ha implicazioni importanti sull'obbligo dell'annotazione di questi rifiuti sul registro c/s e ancor di più sulla eventuale partenza (addavenì...) del Sistri.
Ecco, questo da un lato mi fa felice perché io lo interpreto a conferma della mia lettura, ma dall'altro mi imbarazza perché mi sembra impedire (o per lo meno contrastare) la pratica cautelativa che volevo diligentemente mettere in atto.
Che fate Voi? Lo inserite lo stesso anche se non pericoloso, o lo omettete dalla dichiarazione?
condivido quasi integralmente la tua analisi, ma dissento quando affermi che non solo non deve, ma non può essere dichiarato nel MUD
inoltre, la presenza della dicitura "solo rifiuti pericolosi" posta accanto a "demolizioni, costruzioni ne scavi" non inficia la possibilità di compilare la scheda anche per i non pericolosi.
Nell'ottica della tua affermazione (che condivido) sul suggerimento cautelativo anche io, nella redazione di un mud compilo RE anche per i rifiuti non pericolosi quando trattasi di azienda obbligata perchè produttrice anche di rifiuti pericolosi o appartenente alle cat. con più di 10 dipendenti obbligate alla compilazione della denuncia annuale.
CROCIDOLITE- Utente Attivo
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
Grazie Crocidolite. Quindi tu consigli di inserirlo lo stesso, anche se il programma di compilazione specifica "solo rifiuti pericolosi". Ti dirò che anch'io sono per questa scelta cautelativa.
La mia affermazione sul fatto che non possa essere dichiarato nel MUD deve essere letta nel senso che il programma (di Ecocerved, per carità...) è strutturato in modo da invitare a non inserire questo tipo di rifiuto in quella situazione. Sul fatto che si possa inserirlo (perché non ti sanzioneranno mica per una violazione di un'indicazione scritta da un programmatore di Ecocerved...) non ho dubbi nemmeno io.
Però è interessante ricordarsi, quando contesteranno a qualcuno l'omessa registrazione o dichiarazione (perché ad esempio il soggetto in questione non ha inteso cautelarsi o se ne è dimenticato) che l'"architettura del sistema" porta a interpretare la norma in senso meno restrittivo. Perché il software con il quale si fa il MUD non è legge, non è giuriprudenza e non è nemmeno prassi, ma fa parte di un'"architettura del sistema" che ti porta a leggere le cose in un certo modo.
La mia affermazione sul fatto che non possa essere dichiarato nel MUD deve essere letta nel senso che il programma (di Ecocerved, per carità...) è strutturato in modo da invitare a non inserire questo tipo di rifiuto in quella situazione. Sul fatto che si possa inserirlo (perché non ti sanzioneranno mica per una violazione di un'indicazione scritta da un programmatore di Ecocerved...) non ho dubbi nemmeno io.
Però è interessante ricordarsi, quando contesteranno a qualcuno l'omessa registrazione o dichiarazione (perché ad esempio il soggetto in questione non ha inteso cautelarsi o se ne è dimenticato) che l'"architettura del sistema" porta a interpretare la norma in senso meno restrittivo. Perché il software con il quale si fa il MUD non è legge, non è giuriprudenza e non è nemmeno prassi, ma fa parte di un'"architettura del sistema" che ti porta a leggere le cose in un certo modo.
zesec- Moderatore e Partner
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rifiuti prodotti fuori sede
sono d'accordo e aggiungo: non è che un MUD riportante i rifiuti non pericolosi prodotti in cantiere potrebbe essere definito "incompleto o inesatto" e pertanto sanzionato dal corrispondente articolo del TUA?
D'altra parte il fine del MUD è quello di inviare all'Europa dati sui rifiuti prodotti in Italia e se questo dato viene falsato da dichiarazioni inesatte "per prudenza"......
D'altra parte il fine del MUD è quello di inviare all'Europa dati sui rifiuti prodotti in Italia e se questo dato viene falsato da dichiarazioni inesatte "per prudenza"......
stressalmassimo- Utente Attivo
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
stressalmassimo ha scritto:sono d'accordo e aggiungo: non è che un MUD riportante i rifiuti non pericolosi prodotti in cantiere potrebbe essere definito "incompleto o inesatto" e pertanto sanzionato dal corrispondente articolo del TUA?
D'altra parte il fine del MUD è quello di inviare all'Europa dati sui rifiuti prodotti in Italia e se questo dato viene falsato da dichiarazioni inesatte "per prudenza"......
quel che dici è vero, ed il mud formulato in modo "cautelativo" potrebbe essere considerato "inesatto".
però l'inesattezza è la comunicazione di gestione di rifiuti di cui non sussisteva l'obbligo di denuncia, e non la mancata denuncia di un rifiuto soggetto ad obbligo.
CROCIDOLITE- Utente Attivo
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
Oggi mi sentivo predisposto al martirio ed ho dato un'occhiata alla guida per la compilazione della dichiarazione Sistri.
Premesso che dopo due anni di attesa ci hanno gattopardescamente propinato un applicativo identico a quello di Ecocerved per la compilazione del vecchio MUD, vi confermo che, anche seguendo tale strada, nel modulo RE è riportata la dicitura "demolizioni, costruzioni, scavi (solo rifiuti pericolosi)" (pag. 34).
Sarebbe interessante verificare se è bloccante l'inserimento di CER non pericolosi (ma forse chi ha sviluppato il programma neanche si è posto il problema).
Chi può controllare?
Premesso che dopo due anni di attesa ci hanno gattopardescamente propinato un applicativo identico a quello di Ecocerved per la compilazione del vecchio MUD, vi confermo che, anche seguendo tale strada, nel modulo RE è riportata la dicitura "demolizioni, costruzioni, scavi (solo rifiuti pericolosi)" (pag. 34).
Sarebbe interessante verificare se è bloccante l'inserimento di CER non pericolosi (ma forse chi ha sviluppato il programma neanche si è posto il problema).
Chi può controllare?
Admin- Amministratore
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
Ho controllato.
Come prevedibile: non effettua alcun controllo e ti fa creare la scheda RE anche per rifiuti non pericolosi.
Come prevedibile: non effettua alcun controllo e ti fa creare la scheda RE anche per rifiuti non pericolosi.
Admin- Amministratore
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
Non ci aiuta molto (mentre sarebbe stato significativo il contrario). Se provi ad inserire lo stato solido polverulento per gli olii esausti lui ti dice che va bene lo stesso.
zesec- Moderatore e Partner
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
Se pensi che, per il piano di gestione dei rifiuti della regione Lazio, quelli vegetali sono "solubili" credo che il solido pulverulento caschi proprio a fagiolo.....zesec ha scritto:Non ci aiuta molto (mentre sarebbe stato significativo il contrario). Se provi ad inserire lo stato solido polverulento per gli olii esausti lui ti dice che va bene lo stesso.
Dopo liofilizzati diventano solidi pulverulenti e anche solubili ehehehehehe
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Un vale più di mille parole!
Ma, a volte è ancora meglio!
isamonfroni- Moderatrice
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
Ho anche io questo problemino.
Ma il mio rifiuto e originato da attivita di manutenzione (cer 17.02.01) prodotto fuori dell'unità locale e ho notato che la scritta solo rifiuti pericolosi si trova solo nella casella dei Rifiuti da demolizione e costruzione.
E' una ditta artigiana con 12 dipendenti quindi devo dichiararli vero? Devo fare il modulo RE?
Un ultima domanda. Va consegnato alla CCIAA della sede della ditta non alla CCIAA dove è avvenuta la manutenzione.
Ma il mio rifiuto e originato da attivita di manutenzione (cer 17.02.01) prodotto fuori dell'unità locale e ho notato che la scritta solo rifiuti pericolosi si trova solo nella casella dei Rifiuti da demolizione e costruzione.
E' una ditta artigiana con 12 dipendenti quindi devo dichiararli vero? Devo fare il modulo RE?
Un ultima domanda. Va consegnato alla CCIAA della sede della ditta non alla CCIAA dove è avvenuta la manutenzione.
angel- Utente Attivo
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
il codice che avete utilizzato (170201) è relativo a rifiuti prodotti da operazioni di costruzione e demolizione.. quindi qualcosa non mi torna
in teoria, avendo più di 10 dipendenti, si dovrebbero dichiarare nel mud anche i rifiuti non pericolosi, con scheda RE per quelli prodotti fuori sede durante le manutenzioni
e il MUD va inviato alla CCIAA competente per la sede dell'azienda
in teoria, avendo più di 10 dipendenti, si dovrebbero dichiarare nel mud anche i rifiuti non pericolosi, con scheda RE per quelli prodotti fuori sede durante le manutenzioni
e il MUD va inviato alla CCIAA competente per la sede dell'azienda
mapi68- Moderatrice
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
La sostituzione di porte/infissi come viene cosiderata manutenzione o demolizione?mapi68 ha scritto:il codice che avete utilizzato (170201) è relativo a rifiuti prodotti da operazioni di costruzione e demolizione.. quindi qualcosa non mi torna
in teoria, avendo più di 10 dipendenti, si dovrebbero dichiarare nel mud anche i rifiuti non pericolosi, con scheda RE per quelli prodotti fuori sede durante le manutenzioni
e il MUD va inviato alla CCIAA competente per la sede dell'azienda
angel- Utente Attivo
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
in realtà l'avete già considerata demolizione attribuendo ai rifiuti un codice di quella categoria
ciò comporterebbe l'esonero dall'inserimento di tali rifiuti nella dichiarazione mud
ciò comporterebbe l'esonero dall'inserimento di tali rifiuti nella dichiarazione mud
mapi68- Moderatrice
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
aggiungo un altro quesito sul tema.....
il destinatario che si vede arrivare il FIR con l'indicazione dell'indirizzo del cantiere, nel compilare il MUD scheda RT dichiarerà il produttore con l'indirizzo del cantiere o con quella della sede legale?
io propendo per l'indirizzo del cantiere... e voi?
il destinatario che si vede arrivare il FIR con l'indicazione dell'indirizzo del cantiere, nel compilare il MUD scheda RT dichiarerà il produttore con l'indirizzo del cantiere o con quella della sede legale?
io propendo per l'indirizzo del cantiere... e voi?
ceresio18- Utente Attivo
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
Non è questione di "propendere", nella scheda RT, DEVE essere indicato l'indirizzo del cantiere e, se si ricvevono rifiuti dalla stessa azienda ma da 3 cantieri diversi, devono essere fatti 3 RTceresio18 ha scritto:aggiungo un altro quesito sul tema.....
il destinatario che si vede arrivare il FIR con l'indicazione dell'indirizzo del cantiere, nel compilare il MUD scheda RT dichiarerà il produttore con l'indirizzo del cantiere o con quella della sede legale?
io propendo per l'indirizzo del cantiere... e voi?
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cirillo- Moderatore
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
infatti....così è già stato fatto,
grazie per la conferma, un mio collega sosteneva il contrario ed ho fatto fatica a convincerlo....
grazie per la conferma, un mio collega sosteneva il contrario ed ho fatto fatica a convincerlo....
ceresio18- Utente Attivo
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ancora aiutoooooo!!!!!
Ho un altro problemino.
Riguarda una ditta che oltre a produrre i rifiuti nella propria sede (artigiana con piu' di 10 dipendenti) ha smaltito delle scatole cer 150101 che aveva in deposito presso un magazzino (una logistica o qualcosa del genere).
Come devo dichiararli? Che scheda devo compilare?
Riguarda una ditta che oltre a produrre i rifiuti nella propria sede (artigiana con piu' di 10 dipendenti) ha smaltito delle scatole cer 150101 che aveva in deposito presso un magazzino (una logistica o qualcosa del genere).
Come devo dichiararli? Che scheda devo compilare?
angel- Utente Attivo
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
prova a controllare il formulario relativo al conferimento dfi quei rifiuti..
se l'unità locale è stata inserita come luogo di produzione dei rifiuti, dovrai compilare un modulo RT da allegare alla scheda RIF della tipologia di rifiuto
il modulo RT serve ad indicare la provenienza del rifiuto da altra unità locale
se l'unità locale è stata inserita come luogo di produzione dei rifiuti, dovrai compilare un modulo RT da allegare alla scheda RIF della tipologia di rifiuto
il modulo RT serve ad indicare la provenienza del rifiuto da altra unità locale
mapi68- Moderatrice
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
Zesec, leggo solo ora il tuo post iniziale e sono della ferma convinzione che tutti i rifiuti non pericolosi derivanti da un'attività di demolizione, cotruzione e scavo, non sono soggetti a MUD e, conseguentemente, a registro.
L'azienda dove lavoro emette mediamente tra i 1.200 e i 1.300 FIR all'anno derivanti, per un buon 95% da operazioni di scavo in sedi stradali (17.09.04) e, per il rimanente, su terreno vergine (17.05.04).
Abbiamo un nostro centro di stoccaggio provvisorio dove conferiamo questi rifiuti e, personalmente il MUD l'ho già presentato (convinto) solo per i movimenti effettuati in ingresso/uscita dal centro di sticcaggio.
Dirò di più, sulla copia del FIR che archivio come centro appongo il nr. di registrazione mentre, sulle tre copie (ufficialmente 1^ e 4^ produttore, 2^ per il trasportatore, considerando che effettuo il trasporto in conto proprio) appongo sulla casella "Annotazioni" questo timbro:
e, semmai diverrà operativo il sistri, mi limiterò a cambiare il timbro con uno aggiornato ai nuovi articoli di riferimento.
L'azienda dove lavoro emette mediamente tra i 1.200 e i 1.300 FIR all'anno derivanti, per un buon 95% da operazioni di scavo in sedi stradali (17.09.04) e, per il rimanente, su terreno vergine (17.05.04).
Abbiamo un nostro centro di stoccaggio provvisorio dove conferiamo questi rifiuti e, personalmente il MUD l'ho già presentato (convinto) solo per i movimenti effettuati in ingresso/uscita dal centro di sticcaggio.
Dirò di più, sulla copia del FIR che archivio come centro appongo il nr. di registrazione mentre, sulle tre copie (ufficialmente 1^ e 4^ produttore, 2^ per il trasportatore, considerando che effettuo il trasporto in conto proprio) appongo sulla casella "Annotazioni" questo timbro:
OPERAZIONE NON SOGGETTA A
REGISTRAZIONE AI SENSI DEL
COMBINATO DISPOSTO ARTT. 184,
189, 190 DLGS 152/2006 E S.M.I.
REGISTRAZIONE AI SENSI DEL
COMBINATO DISPOSTO ARTT. 184,
189, 190 DLGS 152/2006 E S.M.I.
e, semmai diverrà operativo il sistri, mi limiterò a cambiare il timbro con uno aggiornato ai nuovi articoli di riferimento.
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cirillo- Moderatore
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
Si eè indicata la ragione sociale della ditta con indicato ritiro presso l'indirizzo della logistica/magazzino.mapi68 ha scritto:prova a controllare il formulario relativo al conferimento dfi quei rifiuti..
se l'unità locale è stata inserita come luogo di produzione dei rifiuti, dovrai compilare un modulo RT da allegare alla scheda RIF della tipologia di rifiuto
il modulo RT serve ad indicare la provenienza del rifiuto da altra unità locale
Ma scusa il modulo RT non è quello ricevuto da terzi??? è qullo gisuto?
angel- Utente Attivo
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Re: rifiuti prodotti fuori sede
cirillo ha scritto:Zesec, leggo solo ora il tuo post iniziale e sono della ferma convinzione che tutti i rifiuti non pericolosi derivanti da un'attività di demolizione, cotruzione e scavo, non sono soggetti a MUD e, conseguentemente, a registro.
L'azienda dove lavoro emette mediamente tra i 1.200 e i 1.300 FIR all'anno derivanti, per un buon 95% da operazioni di scavo in sedi stradali (17.09.04) e, per il rimanente, su terreno vergine (17.05.04).
Abbiamo un nostro centro di stoccaggio provvisorio dove conferiamo questi rifiuti e, personalmente il MUD l'ho già presentato (convinto) solo per i movimenti effettuati in ingresso/uscita dal centro di sticcaggio.
Dirò di più, sulla copia del FIR che archivio come centro appongo il nr. di registrazione mentre, sulle tre copie (ufficialmente 1^ e 4^ produttore, 2^ per il trasportatore, considerando che effettuo il trasporto in conto proprio) appongo sulla casella "Annotazioni" questo timbro:OPERAZIONE NON SOGGETTA A
REGISTRAZIONE AI SENSI DEL
COMBINATO DISPOSTO ARTT. 184,
189, 190 DLGS 152/2006 E S.M.I.
e, semmai diverrà operativo il sistri, mi limiterò a cambiare il timbro con uno aggiornato ai nuovi articoli di riferimento.
Ciao a tutti, riporto la mia personale esperienza (che ovviamente ha una significatività relativa...): una Camera di Commercio ligure, consultata formalmente sull'argomento, ha inoltrato la richiesta a ECOCERVED (!!), la quale ha ovviamente risposto che i rifiuti da demolizione e costruzione non pericolosi NON vanno dichiarati nel MUD. Credo che però visto l'applicativo non potevano rispondere altrimenti .
Ciao
supercarlo73- Nuovo Utente
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