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e-mail al governo
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Aurora Brancia
CROCIDOLITE
Greta1978
Mar23
Mariangela
benassaisergio
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e-mail al governo
Approfittando della nuova sezione del sito del Governo riservata a “Dialogo con il cittadino” ho inviato a questo indirizzo:
http://www.governo.it/scrivia/RedWeb_Form.htm
la seguente e-mail:
Credo sarebbe di grande aiuto per tutti gli operatori del settore rifiuti se, invece di prorogare ulteriormente l'entrata in vigore del SISTRI (Sistema Tracciabilità Rifiuti), cercando (come dice il Ministro Clini) di rendere più semplice ed efficace il sistema, si prendesse la decisione di cancellarlo, dal momento che, come dimostrano tutte/i le/gli esperte/i che intervengono sui forum ad esso dedicati, il SISTRI è stato concepito in maniera erronea, senza tener conto della realtà operativa. Naturalmente il problema della tracciabilità dei rifiuti pericolosi (come richiesto dalla Direttiva europea) non può essere ignorato: ma vi sono molte altre modalità, più semplici ed efficaci, per risolverlo.
Sarebbe anche un buon segnale per le imprese quello di procedere al rimborso (anche in maniera indiretta) delle inutili spese finora sostenute per un sistema che non è (e non entrerà mai) in funzione.
sergio benassai
http://www.governo.it/scrivia/RedWeb_Form.htm
la seguente e-mail:
Credo sarebbe di grande aiuto per tutti gli operatori del settore rifiuti se, invece di prorogare ulteriormente l'entrata in vigore del SISTRI (Sistema Tracciabilità Rifiuti), cercando (come dice il Ministro Clini) di rendere più semplice ed efficace il sistema, si prendesse la decisione di cancellarlo, dal momento che, come dimostrano tutte/i le/gli esperte/i che intervengono sui forum ad esso dedicati, il SISTRI è stato concepito in maniera erronea, senza tener conto della realtà operativa. Naturalmente il problema della tracciabilità dei rifiuti pericolosi (come richiesto dalla Direttiva europea) non può essere ignorato: ma vi sono molte altre modalità, più semplici ed efficaci, per risolverlo.
Sarebbe anche un buon segnale per le imprese quello di procedere al rimborso (anche in maniera indiretta) delle inutili spese finora sostenute per un sistema che non è (e non entrerà mai) in funzione.
sergio benassai
benassaisergio- Utente Attivo
- Messaggi : 707
Data d'iscrizione : 29.03.10
Re: e-mail al governo
Mi sono permessa di fare la stessa cosa, e spero che tanti altri facciano lo stesso.
Grazie.
Grazie.
Mariangela- Utente Attivo
- Messaggi : 959
Data d'iscrizione : 03.06.10
Età : 60
Località : PROVINCIA DI MILANO
Re: e-mail al governo
Inoltrata anche dal sottoscritto.
Mar23- Utente Attivo
- Messaggi : 2018
Data d'iscrizione : 29.06.10
Età : 47
Località : Zena
Greta1978- Moderatrice
- Messaggi : 4794
Data d'iscrizione : 01.12.10
Età : 45
Re: e-mail al governo
Questo è il mio contributo.
Egregio Governo, In passato è stata proposta una lodevole soluzione per cercare di tracciare il percorso dei rifiuti durante tutta la filiera.
Purtroppo il risultato è stato un sistema farraginoso, costoso e dopo 2 anni ancora non funzionante. Inoltre è in corso da parte della magistratura di napoli un'inchiesta per verificare se tutte le procedure per l'affidamento del sistema in appalto sono state condotte correttamente.
Credo che la volontà di modificare l'attuale sistema sia masochistica oltre che costosa, e da più parti viene proposta l'adozione di sistemi analoghi, che già hanno dimostrato di funzionare (vedi il sistema di tracciabilità dei colli dei corrieri quali TNT o traco, ad esempio).
Penso, come molti altri, che sia oramai giunto il tempo di cancellare questo sistema ed iniziare lo studio di altro, attingendo a sistemi già attivi e funzionanti.
Cordiali saluti e buon lavoro.
Firma
Egregio Governo, In passato è stata proposta una lodevole soluzione per cercare di tracciare il percorso dei rifiuti durante tutta la filiera.
Purtroppo il risultato è stato un sistema farraginoso, costoso e dopo 2 anni ancora non funzionante. Inoltre è in corso da parte della magistratura di napoli un'inchiesta per verificare se tutte le procedure per l'affidamento del sistema in appalto sono state condotte correttamente.
Credo che la volontà di modificare l'attuale sistema sia masochistica oltre che costosa, e da più parti viene proposta l'adozione di sistemi analoghi, che già hanno dimostrato di funzionare (vedi il sistema di tracciabilità dei colli dei corrieri quali TNT o traco, ad esempio).
Penso, come molti altri, che sia oramai giunto il tempo di cancellare questo sistema ed iniziare lo studio di altro, attingendo a sistemi già attivi e funzionanti.
Cordiali saluti e buon lavoro.
Firma
CROCIDOLITE- Utente Attivo
- Messaggi : 3053
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : IO/NOI/GAIA
Re: e-mail al governo
guardate che la tracciabilità della posta in tempo reale, per le raccomandate, raccomandate1 e paccocelere, ce l'ha anche Poste Italiane. E funziona pure bene: verificato di persona più di una volta. Nel senso: c'è già, ed è anche un sistema pubblico, per quanto Poste Italiane sia una S.p.A. se ben ricordo ma ha un unico azionista che è il ministero dell'economia e finanze. Adattassero quello...
Aurora Brancia- Moderatrice
- Messaggi : 3848
Data d'iscrizione : 02.09.11
Età : 71
Località : Napoli
Re: e-mail al governo
Inviata anche io.... Mi sembrabva giusto.
Saluti
Saluti
-bz8-- Utente Attivo
- Messaggi : 174
Data d'iscrizione : 13.05.11
Re: e-mail al governo
Il mio contributo..
E' ormai da un paio d'anni che noi tecnici di aziende che si occupano di gestione ambientale e nello specifico di gestione rifiuti cerchiamo, a gran voce, di far ragionare tutte le parti sociali e, in primis, il governo sulla scelta costosa e poco risolutiva del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, il famigerato Sistri. Ci siamo affannati a mettere in pratica tutte le procedure di attivazione delle strumentazioni a corredo e necessarie al funzionamento del sistema e, pur avendo compreso da subito le enormi difficoltà operativi di applicazione della teoria e pagando i costi di una crisi economica galoppante, abbiamo sostenuto il progetto. Ora a distanza di due anni la situazione non è cambiata e alle difficoltà di applicazione della norma si è aggiunta la rabbia degli operatori che, pur avendo versato contributi annuali, non vedono modificato lo stato dei fatti che è in totale caos.
Quello che chiediamo è chiarezza, attenzione e efficacia degli interventi che devono creare miglioramenti positivi in termini di legalità, sostenibilità ambientale, facilità procedurali per chi le norme deve metterle in pratica ogni giorno, il cuore pulsante dell'Italia che lavora, le aziende.
Le ecomafie non si combattono con il Sistri, chi vuole delinquere continuerà a farlo con o senza l'utilizzo di questo sistema; quello che risulta necessario è aumentare i controlli sul trasporto di rifiuti ad opera di organismi investigativi e di controllo, introdurre il reato di delitto ambientale nel nostro codice penale, rafforzare da un lato l'efficacia della norma e semplificare dall’altro le procedure di gestione delle movimentazioni così da renderle inconfutabili e al servizio, e non viceversa, di una gestione dei rifiuti a regola d'arte.
Buon lavoro
un operatore scettico
E' ormai da un paio d'anni che noi tecnici di aziende che si occupano di gestione ambientale e nello specifico di gestione rifiuti cerchiamo, a gran voce, di far ragionare tutte le parti sociali e, in primis, il governo sulla scelta costosa e poco risolutiva del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, il famigerato Sistri. Ci siamo affannati a mettere in pratica tutte le procedure di attivazione delle strumentazioni a corredo e necessarie al funzionamento del sistema e, pur avendo compreso da subito le enormi difficoltà operativi di applicazione della teoria e pagando i costi di una crisi economica galoppante, abbiamo sostenuto il progetto. Ora a distanza di due anni la situazione non è cambiata e alle difficoltà di applicazione della norma si è aggiunta la rabbia degli operatori che, pur avendo versato contributi annuali, non vedono modificato lo stato dei fatti che è in totale caos.
Quello che chiediamo è chiarezza, attenzione e efficacia degli interventi che devono creare miglioramenti positivi in termini di legalità, sostenibilità ambientale, facilità procedurali per chi le norme deve metterle in pratica ogni giorno, il cuore pulsante dell'Italia che lavora, le aziende.
Le ecomafie non si combattono con il Sistri, chi vuole delinquere continuerà a farlo con o senza l'utilizzo di questo sistema; quello che risulta necessario è aumentare i controlli sul trasporto di rifiuti ad opera di organismi investigativi e di controllo, introdurre il reato di delitto ambientale nel nostro codice penale, rafforzare da un lato l'efficacia della norma e semplificare dall’altro le procedure di gestione delle movimentazioni così da renderle inconfutabili e al servizio, e non viceversa, di una gestione dei rifiuti a regola d'arte.
Buon lavoro
un operatore scettico
SA82- Utente Attivo
- Messaggi : 181
Data d'iscrizione : 11.05.11
Età : 42
Località : PUGLIA
Re: e-mail al governo
Spedita anch'io; eccola qua:
Mi chiamo Nome e Cognome, sono un impiegato tecnico e mi occupo delle problematiche ambientali presso una piccola impresa in provincia di Provincia.
Provengo da un'esperienza in campo abientale maturata in 32 anni di attività presso l'ufficio ambiente e sicurezza di una struttura della Confartigianato, sempre in provincia di Provincia, che mi ha consentito di essere "in prima linea" nei confronti delle imprese, e in modo particolare, quelle artigiane, per quanto concerne gli aspetti ambientali a 360°.
Questa mia breve presentazione solo per evidenziare che invio queste considerazioni avendo "un minimo" di cognizione di causa.
Non è in contestazione la bontà "dell'idea" sistri ma la complessità della gestione del sistema così come proposto.
Non è assolutamente vero che il sistri faccia risparmiare l'80% dei costi della gestione dei rifiuti.
Molto ricade sui trasportatori, e in modo particolare, i trasportatori che operano nei confronti di aziende non soggette all'iscrizione al sistri; questi, dovendo predisporre la documentazione prevista in nome e per conto dei clienti, devono forzatamente recuperare i maggiori costi; e a spese di chi?
Certamente tutti coloro che si sono riempiti la bocca di facile demagogia, definendo l'abolizione del sistri un regalo alle ecomafie, non si sono mai seduti alla scrivania di un'azienda di trasporto che, ad esempio, effettua la microraccolta (120/150 prese al giorno)presso ambulatori medici non soggetti al sistri.
Non hanno assolutamente idea dell'immensa complessità data dalla "programmazione del viaggio"; beh, che ci provino prima di parlare.
Tutto questo, Sig. Ministro, non per dire NO AL SISTRI, ma per dire NO A QUESTO SISTRI.
Le imprese oneste sarebbero ben felici di poter attivare un sistema che nel controllarle le tuteli veramente nei confronti degli "ecofurbi" che ci sono e continueranno ad esserci anche col sistri.
Sig. Ministro, semplicemente, a bocce ferme, deve essere studiato un sistema che sia agevole, applicabile con i dovuti distinguo rispetto alle dimensioni aziendali ma soprattutto, condiviso e sperimentato sul campo con un congruo numero di imprese che si prestano (e che godano di un contributo per la sperimentazione visto che metterebbero le loro strutture a disposizione della comunità) e, solo quando funzionante, venga esteso e reso obbligatorio.
Solo allora saranno accettabili (e doverosi) maggiori controlli presso le aziende, su strada, nei centri di raccolta e discariche con le dovute sanzioni per chi trasgredisce.
Controlli, Sig. Ministro, CONTROLLI VERI, ma dalla Vetta d'Italia e fino a Lampedusa non solo dove è più facile o “meno pericoloso” farli!
Su questa impostazione, Sig. Ministro, le aziende oneste, non gli ecomafiosi, sono pronte a collaborare.
firma Nome e Cognome
Mi chiamo Nome e Cognome, sono un impiegato tecnico e mi occupo delle problematiche ambientali presso una piccola impresa in provincia di Provincia.
Provengo da un'esperienza in campo abientale maturata in 32 anni di attività presso l'ufficio ambiente e sicurezza di una struttura della Confartigianato, sempre in provincia di Provincia, che mi ha consentito di essere "in prima linea" nei confronti delle imprese, e in modo particolare, quelle artigiane, per quanto concerne gli aspetti ambientali a 360°.
Questa mia breve presentazione solo per evidenziare che invio queste considerazioni avendo "un minimo" di cognizione di causa.
Non è in contestazione la bontà "dell'idea" sistri ma la complessità della gestione del sistema così come proposto.
Non è assolutamente vero che il sistri faccia risparmiare l'80% dei costi della gestione dei rifiuti.
Molto ricade sui trasportatori, e in modo particolare, i trasportatori che operano nei confronti di aziende non soggette all'iscrizione al sistri; questi, dovendo predisporre la documentazione prevista in nome e per conto dei clienti, devono forzatamente recuperare i maggiori costi; e a spese di chi?
Certamente tutti coloro che si sono riempiti la bocca di facile demagogia, definendo l'abolizione del sistri un regalo alle ecomafie, non si sono mai seduti alla scrivania di un'azienda di trasporto che, ad esempio, effettua la microraccolta (120/150 prese al giorno)presso ambulatori medici non soggetti al sistri.
Non hanno assolutamente idea dell'immensa complessità data dalla "programmazione del viaggio"; beh, che ci provino prima di parlare.
Tutto questo, Sig. Ministro, non per dire NO AL SISTRI, ma per dire NO A QUESTO SISTRI.
Le imprese oneste sarebbero ben felici di poter attivare un sistema che nel controllarle le tuteli veramente nei confronti degli "ecofurbi" che ci sono e continueranno ad esserci anche col sistri.
Sig. Ministro, semplicemente, a bocce ferme, deve essere studiato un sistema che sia agevole, applicabile con i dovuti distinguo rispetto alle dimensioni aziendali ma soprattutto, condiviso e sperimentato sul campo con un congruo numero di imprese che si prestano (e che godano di un contributo per la sperimentazione visto che metterebbero le loro strutture a disposizione della comunità) e, solo quando funzionante, venga esteso e reso obbligatorio.
Solo allora saranno accettabili (e doverosi) maggiori controlli presso le aziende, su strada, nei centri di raccolta e discariche con le dovute sanzioni per chi trasgredisce.
Controlli, Sig. Ministro, CONTROLLI VERI, ma dalla Vetta d'Italia e fino a Lampedusa non solo dove è più facile o “meno pericoloso” farli!
Su questa impostazione, Sig. Ministro, le aziende oneste, non gli ecomafiosi, sono pronte a collaborare.
firma Nome e Cognome
_________________
si deficit fenum accipe stramen
cirillo- Moderatore
- Messaggi : 7405
Data d'iscrizione : 24.05.11
Età : 69
Località : veneto
e-mail al governo
ho scritto anch'io, chissà che non serva a qualcosa...
stressalmassimo- Utente Attivo
- Messaggi : 57
Data d'iscrizione : 12.11.10
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