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Sistri: sono operative le semplificazioni
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Sistri: sono operative le semplificazioni
Promemoria primo messaggio :
Dalle guide rapide pubblicate oggi, 21 novembre 2011:
Nell’attuale versione vengono introdotte le seguenti semplificazioni:
a - Possibilità, per il Trasportatore, di firmare la presa in carico e le registrazioni cronologiche entro 10 giorni dal trasporto;
b - Registrazioni cronologiche generate sempre in automatico dal SISTRI nel registro cronologico delTrasportatore;
c - Possibilità, per il Trasportatore, di prendere in carico e/o consegnare il rifiuto senza la necessità di inserire il dispositivo USB veicolo nel computer del produttore e/o dell’impianto (utilizzando l’Area Conducente ad Accesso Pubblico ad inizio e fine giornata);
d - Possibilità di indicare nella scheda SISTRI il volume di un rifiuto in alternativa al peso;
e - Possibilità, per il Produttore, di scegliere se mantenere il peso verificato a destino dall’impianto o modificarlo in fase di associazione della scheda SISTRI al registro cronologico;
f - Possibilità, per il Produttore, di effettuare la registrazione cronologica di scarico entro 10 giorni dalla data di presa in carico del Trasportatore;
g - Possibilità, per il Destinatario, di effettuare e firmare la registrazione cronologica di carico entro 2 giorni dall’accettazione del rifiuto;
h - Introduzione della causale “carico cumulativo rifiuti urbani” su registri cronologici dell’Impianto;
i - Possibilità, per l’Intermediario, di compilare la scheda SISTRI per conto del Produttore;
Microraccolta:
• Semplificazioni nell’utilizzo del dispositivo USB veicolo (come anticipato nel precedente
punto c);
• Semplificazioni per il Produttore (come anticipato nei precedenti punti d, e, f, i);
• Gestione dei casi particolari “tentata presa” e “carichi sopraggiunti durante il giro”;
• Eliminazione dichiarazione tragitto;
• Implementazione “Comunicazione trasporto rifiuti” senza l’obbligo di indicare i seguenti
dati:
- Quantità o volume “presunto”;
- Numero colli e tipo imballaggio;
- Nominativo conducente;
- Targa mezzo di trasporto.
Dalle guide rapide pubblicate oggi, 21 novembre 2011:
Nell’attuale versione vengono introdotte le seguenti semplificazioni:
a - Possibilità, per il Trasportatore, di firmare la presa in carico e le registrazioni cronologiche entro 10 giorni dal trasporto;
b - Registrazioni cronologiche generate sempre in automatico dal SISTRI nel registro cronologico delTrasportatore;
c - Possibilità, per il Trasportatore, di prendere in carico e/o consegnare il rifiuto senza la necessità di inserire il dispositivo USB veicolo nel computer del produttore e/o dell’impianto (utilizzando l’Area Conducente ad Accesso Pubblico ad inizio e fine giornata);
d - Possibilità di indicare nella scheda SISTRI il volume di un rifiuto in alternativa al peso;
e - Possibilità, per il Produttore, di scegliere se mantenere il peso verificato a destino dall’impianto o modificarlo in fase di associazione della scheda SISTRI al registro cronologico;
f - Possibilità, per il Produttore, di effettuare la registrazione cronologica di scarico entro 10 giorni dalla data di presa in carico del Trasportatore;
g - Possibilità, per il Destinatario, di effettuare e firmare la registrazione cronologica di carico entro 2 giorni dall’accettazione del rifiuto;
h - Introduzione della causale “carico cumulativo rifiuti urbani” su registri cronologici dell’Impianto;
i - Possibilità, per l’Intermediario, di compilare la scheda SISTRI per conto del Produttore;
Microraccolta:
• Semplificazioni nell’utilizzo del dispositivo USB veicolo (come anticipato nel precedente
punto c);
• Semplificazioni per il Produttore (come anticipato nei precedenti punti d, e, f, i);
• Gestione dei casi particolari “tentata presa” e “carichi sopraggiunti durante il giro”;
• Eliminazione dichiarazione tragitto;
• Implementazione “Comunicazione trasporto rifiuti” senza l’obbligo di indicare i seguenti
dati:
- Quantità o volume “presunto”;
- Numero colli e tipo imballaggio;
- Nominativo conducente;
- Targa mezzo di trasporto.
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Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Mutatis Mutandis... e noi in mutande...!!!
..Sato..
P.S.: chiudo in latino..motus in fine velocior....sono agli sgoccioli...
..Sato..
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Sato- Utente Attivo
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Località : Ovunque ce ne fosse il bisogno...
ma sì, facilitiamo i girobolla!
ho ricevuto per mail il post iniziale e vi ho trovato delle novità che, a mio avviso, sono nella loro lettura integrata e reciproca fortemente controproducenti alla effettiva "tracciabilità" del rifiuto.
Delucido anticipando che non sono (più) un produttore nè altra figura coinvolta in questa farsa, ma sono una professionista conclamatamente esperta in normativa (storica) sulla gestione rifuti e per di più, essendo napoletana, io vengo da una terra avvilita e avvelenata da rifiuti altrui... : questo mi rende personalmente sensibilissima al tema.
Ecco quanto mi è venuto da pensare possa accadere:
1) io produttore ammollo una x quantità di munnezza bruttissima a un trasportatore, ma ho 10 giorni di tempo per "scaricarla"
2) il trasportatore se la prende, ma anche lui ha 10 giorni di tempo per registrare sul sistri questo fatto, e non deve nemmeno dire con quale veicolo l'ha fatto e nemmeno che strada intende fare (tutte cose che oggi sui FIR di carta sono invece essenziali).
3) il destinatario finale si prende sta roba ma ha anche 2 giorni di tempo per registrarla,
Ok. Vero che dovrebbero essere tutti d'accordo, ma potrebbe capitare che a) il produttore al "carico" abbia segnato solo il 10 % di ciò che realmente consegna, magari tramite l'intermediario che può compilare la scheda al suo posto
b) il trasportatore ha un bel numero di giorni di tempo per fare le sue registrazioni, e può camminare senza nulla a bordo e senza aver indicato il tragitto; quindi, può anche "smezzare" ciò che ha preso dal produttore su indicazione dell'intermediario, un 10 % lo mette su un mezzo e il restante 90% su un altro mezzo, magari di quelli senza l'USB...
c) il destinatario finale della munnezza "pericolosa" accetta il 10% di sua competenza.
Che fine può fare il restante 90 % ?
Intanto, cammina e va non si sa dove a cercare di buttare la munnezza bruttissima; il mezzo non è "monitorato" perchè non ha la black box, quindi ha solo il rischio di essere beccato dalla stradale per un controllo fortuito, e tanto può essere che la stradale si accontenti di gurdare il DdT che verosimilmente è presente quanto che passi a verificare la rispondenza: la stradale di solito non controlla la rispondenza quella è una cosa che fa la GdF e di solito chi si mette a fare ste cose ha sempre un'auto civetta che lo precede e dà informazioni sui posti di controllo della GdF (lo facevano per le sigarette di contrabbando, figurarsi...)
Il viaggio "abusivo" non ha introppichi, lungo una via sperduta di chissà dove il camion senza black box scarica in un qualunque buco o lungo qualunque cunetta il suo carico di veleni e tranquillo se ne ritorna da dov'è venuto.
Et voilà.
Rintracciabile il produttore, perchè risulta esserlo
Irrintracciabile il carico effettivo, perchè lo fa l'intermediario ed il produttore magari non ne ha nemmeno idea.
Irrintracciabile il veicolo 2, perchè non esiste tra quelli registrati e monitorati
Rintracciabile il destinatario finale che avrà debitamente accolto e trattato quello che risulterà DOCUMENTALMENTE smaltito.
Le modalità sistri saranno tutte regolari: eppure, una quantità immane di veleni ha già aggiunto il suo a magari preesistenti danni
il finale di seconda istanza è che anche il carico 2, però su veicolo munito di black box, sia inviato al destinatario finale, che però avendo 2 giorni di tempo per registrarlo intanto tenta di piazzarlo in una discarica per rifiuti urbani; se lungo la strada lo beccano, il trasportatore dice che si stava facendo un giro largo e non che sta uscendo dal destinatario ma anzi ci sta andando proprio in quel momento, quindi -costretto- ci va e allora anche il 90 % finisce "giusto". Tuttavia, potrebbe anche succedere che non lo becca nessuno, e che quel certo camion si infila in mezzo a tanti altri che portano "carichi cumulativi di rifiuti urbani" e scarica.
C'è tutto il tempo per "sistemare le registrazioni", e noi avremo riempito la nostra bella discarica di rifiuti urbani con anche della munnezza tossicissima che magari non poteva andare nemmeno in una discarica per rifiuti pericolosi.
E ADESSO, PROVATE ANCORA A CONVINCERMI CHE IL SISTRI E' STATO FATTO PER TRACCIARE I RIFIUTI ...
Sono ormai due anni che sto dicendo come e quanto questa ignobile farsa di informatizzazione è solo un regalo alle ecomafie; e se fino a qualche mesetto fa avevo ipotizzato che servisse per ammacchiare -grazie al doppio regime- lo smaltimento illecito relativo a 2010-2011, adesso mi è invece chiarissimo che è stato fatto intenzionalmente per ammacchiare gli smaltimenti illeciti a partire dal 2010 . Vi vorrei ricordare che appunto, come riportato in altro thread, la verosimile assegnazione riservata di elaborare il programma a tutto e tutti è servita tranne che al monitoraggio dei rifiuti in particolare pericolosi, e che le attuali "modifiche di semplificazione della gestione informatica" di fatto penalizzano addirittura la preesistente tracciabilità di cui si volevano migliorare le performances. In queste condizioni, il girobolla diventa un giochetto da scolaretti, aggravato da una oggettiva impossibilità legale di dimostrazione alcuna. Anzi, è se possibile anche peggio, perchè mentra con il "cartaceo" almno il produttore doveva essere connivente, adesso permettere all'intermediario di eseguire la "scrittura" al posto e per conto del produttore è addirittura peggio che l'avere in prima istanza nel 1998 consentito al trasportatore di redigere il FIR: per mia esperienza, forse il 3 % dei produttori di rifiuti sa che il codice CER deve essere assegnato dal produttore in base al processo di generazione del rifiuto, e l'inveterata abitudine di trasportatori e smaltitori di lucrare anche sulle certificazioni analitiche ha trovato facile sponda nei laboratoristi a far credere che sia invece l'analisi chimica ad assegnare il codice CER.
In realtà, le analisi sono indispensabili e quindi obbligatorie solo per i codici "a specchio", non ha alcun senso eseguire analisi su codici già asteriscati: se correttamente assegnati. Un gestore di rifiuti DEVE per suo mestiere sapere un certo rifiuto pericoloso proveniente da quel certo processo produttivo che cosa può contenere.
Parimenti, i produttori non sanno assolutamente che sono loro a dover scegliere il destino del rifiuto, non certo il trasportatore nè l'intermediario e men che mai il distinatario finale, in quanto ne rispondono sia civilmente che penalmente: e qui dovrei toccare l'amarissimo tasto della competenza tecnico- normativa sulle BAT di gestione rifiuti, ma magari è un discorso che faremo un'altra volta, se vorrete.
Vorrei invece, con questo mio post, stimolare la riflessione sulla assoluta non funzionalità del SISTRI rispetto alla sua presunta finalità, e chiedo perdono per la prolissità ma purtroppo la questione non era da potersi spicciare in poche righe.
Delucido anticipando che non sono (più) un produttore nè altra figura coinvolta in questa farsa, ma sono una professionista conclamatamente esperta in normativa (storica) sulla gestione rifuti e per di più, essendo napoletana, io vengo da una terra avvilita e avvelenata da rifiuti altrui... : questo mi rende personalmente sensibilissima al tema.
Ecco quanto mi è venuto da pensare possa accadere:
1) io produttore ammollo una x quantità di munnezza bruttissima a un trasportatore, ma ho 10 giorni di tempo per "scaricarla"
2) il trasportatore se la prende, ma anche lui ha 10 giorni di tempo per registrare sul sistri questo fatto, e non deve nemmeno dire con quale veicolo l'ha fatto e nemmeno che strada intende fare (tutte cose che oggi sui FIR di carta sono invece essenziali).
3) il destinatario finale si prende sta roba ma ha anche 2 giorni di tempo per registrarla,
Ok. Vero che dovrebbero essere tutti d'accordo, ma potrebbe capitare che a) il produttore al "carico" abbia segnato solo il 10 % di ciò che realmente consegna, magari tramite l'intermediario che può compilare la scheda al suo posto
b) il trasportatore ha un bel numero di giorni di tempo per fare le sue registrazioni, e può camminare senza nulla a bordo e senza aver indicato il tragitto; quindi, può anche "smezzare" ciò che ha preso dal produttore su indicazione dell'intermediario, un 10 % lo mette su un mezzo e il restante 90% su un altro mezzo, magari di quelli senza l'USB...
c) il destinatario finale della munnezza "pericolosa" accetta il 10% di sua competenza.
Che fine può fare il restante 90 % ?
Intanto, cammina e va non si sa dove a cercare di buttare la munnezza bruttissima; il mezzo non è "monitorato" perchè non ha la black box, quindi ha solo il rischio di essere beccato dalla stradale per un controllo fortuito, e tanto può essere che la stradale si accontenti di gurdare il DdT che verosimilmente è presente quanto che passi a verificare la rispondenza: la stradale di solito non controlla la rispondenza quella è una cosa che fa la GdF e di solito chi si mette a fare ste cose ha sempre un'auto civetta che lo precede e dà informazioni sui posti di controllo della GdF (lo facevano per le sigarette di contrabbando, figurarsi...)
Il viaggio "abusivo" non ha introppichi, lungo una via sperduta di chissà dove il camion senza black box scarica in un qualunque buco o lungo qualunque cunetta il suo carico di veleni e tranquillo se ne ritorna da dov'è venuto.
Et voilà.
Rintracciabile il produttore, perchè risulta esserlo
Irrintracciabile il carico effettivo, perchè lo fa l'intermediario ed il produttore magari non ne ha nemmeno idea.
Irrintracciabile il veicolo 2, perchè non esiste tra quelli registrati e monitorati
Rintracciabile il destinatario finale che avrà debitamente accolto e trattato quello che risulterà DOCUMENTALMENTE smaltito.
Le modalità sistri saranno tutte regolari: eppure, una quantità immane di veleni ha già aggiunto il suo a magari preesistenti danni
il finale di seconda istanza è che anche il carico 2, però su veicolo munito di black box, sia inviato al destinatario finale, che però avendo 2 giorni di tempo per registrarlo intanto tenta di piazzarlo in una discarica per rifiuti urbani; se lungo la strada lo beccano, il trasportatore dice che si stava facendo un giro largo e non che sta uscendo dal destinatario ma anzi ci sta andando proprio in quel momento, quindi -costretto- ci va e allora anche il 90 % finisce "giusto". Tuttavia, potrebbe anche succedere che non lo becca nessuno, e che quel certo camion si infila in mezzo a tanti altri che portano "carichi cumulativi di rifiuti urbani" e scarica.
C'è tutto il tempo per "sistemare le registrazioni", e noi avremo riempito la nostra bella discarica di rifiuti urbani con anche della munnezza tossicissima che magari non poteva andare nemmeno in una discarica per rifiuti pericolosi.
E ADESSO, PROVATE ANCORA A CONVINCERMI CHE IL SISTRI E' STATO FATTO PER TRACCIARE I RIFIUTI ...
Sono ormai due anni che sto dicendo come e quanto questa ignobile farsa di informatizzazione è solo un regalo alle ecomafie; e se fino a qualche mesetto fa avevo ipotizzato che servisse per ammacchiare -grazie al doppio regime- lo smaltimento illecito relativo a 2010-2011, adesso mi è invece chiarissimo che è stato fatto intenzionalmente per ammacchiare gli smaltimenti illeciti a partire dal 2010 . Vi vorrei ricordare che appunto, come riportato in altro thread, la verosimile assegnazione riservata di elaborare il programma a tutto e tutti è servita tranne che al monitoraggio dei rifiuti in particolare pericolosi, e che le attuali "modifiche di semplificazione della gestione informatica" di fatto penalizzano addirittura la preesistente tracciabilità di cui si volevano migliorare le performances. In queste condizioni, il girobolla diventa un giochetto da scolaretti, aggravato da una oggettiva impossibilità legale di dimostrazione alcuna. Anzi, è se possibile anche peggio, perchè mentra con il "cartaceo" almno il produttore doveva essere connivente, adesso permettere all'intermediario di eseguire la "scrittura" al posto e per conto del produttore è addirittura peggio che l'avere in prima istanza nel 1998 consentito al trasportatore di redigere il FIR: per mia esperienza, forse il 3 % dei produttori di rifiuti sa che il codice CER deve essere assegnato dal produttore in base al processo di generazione del rifiuto, e l'inveterata abitudine di trasportatori e smaltitori di lucrare anche sulle certificazioni analitiche ha trovato facile sponda nei laboratoristi a far credere che sia invece l'analisi chimica ad assegnare il codice CER.
In realtà, le analisi sono indispensabili e quindi obbligatorie solo per i codici "a specchio", non ha alcun senso eseguire analisi su codici già asteriscati: se correttamente assegnati. Un gestore di rifiuti DEVE per suo mestiere sapere un certo rifiuto pericoloso proveniente da quel certo processo produttivo che cosa può contenere.
Parimenti, i produttori non sanno assolutamente che sono loro a dover scegliere il destino del rifiuto, non certo il trasportatore nè l'intermediario e men che mai il distinatario finale, in quanto ne rispondono sia civilmente che penalmente: e qui dovrei toccare l'amarissimo tasto della competenza tecnico- normativa sulle BAT di gestione rifiuti, ma magari è un discorso che faremo un'altra volta, se vorrete.
Vorrei invece, con questo mio post, stimolare la riflessione sulla assoluta non funzionalità del SISTRI rispetto alla sua presunta finalità, e chiedo perdono per la prolissità ma purtroppo la questione non era da potersi spicciare in poche righe.
Aurora Brancia- Moderatrice
- Messaggi : 3848
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Località : Napoli
Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
splendorini ha scritto:Cikko ha scritto:scusate ma nella lettera di presentazione leggo:
"Il test programmato per il 23 e 24 e 25 novembre riguarderà, dunque, tutti i
soggetti che dovranno rispettare la data di partenza del 9 febbraio 2012....
Per partecipare ai test gli utenti dovranno essere preventivamente
individuati dalle Associazioni. Le segnalazioni delle imprese che
parteciperanno ai test dovranno pervenire al SISTRI all’indirizzo
supportotecnico@sistri.it , almeno 7 giorni prima della data di effettuazione
dei test"...
bene.. se sono appena tornato da un viaggio.. e solo ora (22 Nov) apprendo la notizia...
sono automaticamente tagliato fuori ??... non partecipo ??
io NON ho associazioni di categoria, in quanto intermediario, gli servo solo per le fideiussioni e pagare il cotributo (minimo è vero), e pertanto non faccio testo; per le semplificazioni mi sembra di vedere un formulario e un registro di carico e scarico telematico, e non vedo il controllo in tempo reale!
mah! sempre più perplessa!
Credo che puoi partecipare lo stesso, ma i tuoi dati non finiranno nei dati campioni, cioe' eventuali anomalie da Te riscontrate non saranno prese in considerazione per questo test, o perlomeno questo è quello che io ho capito............
spands72- Utente Attivo
- Messaggi : 75
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Età : 52
Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
@aurora brancia
Perfetto e chiarissimo
super il termine ammacchiare............
Perfetto e chiarissimo
super il termine ammacchiare............
_________________
Un vale più di mille parole!
Ma, a volte è ancora meglio!
isamonfroni- Moderatrice
- Messaggi : 12744
Data d'iscrizione : 18.10.10
Età : 67
Località : roma
Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Chiarissima e autorevole Aurora!!
cecilia- Utente Attivo
- Messaggi : 103
Data d'iscrizione : 23.02.10
Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
cecilia ha scritto:Chiarissima e autorevole Aurora!!
Quoto!
benvenuta anche qui !
Gballa- Utente Attivo
- Messaggi : 85
Data d'iscrizione : 11.10.10
Località : Veneto
Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Aurora Brancia ha scritto:
Un gestore di rifiuti DEVE per suo mestiere sapere un certo rifiuto pericoloso proveniente da quel certo processo produttivo che cosa può contenere.
Parimenti, i produttori non sanno assolutamente che sono loro a dover scegliere il destino del rifiuto, non certo il trasportatore nè l'intermediario e men che mai il distinatario finale, in quanto ne rispondono sia civilmente che penalmente: e qui dovrei toccare l'amarissimo tasto della competenza tecnico- normativa sulle BAT di gestione rifiuti, ma magari è un discorso che faremo un'altra volta, se vorrete.
Quoto quasi tutto, ma non il "DEVE"
Spesso mi trovo a parlare con persone che del "Ronchi" non sanno neppure cosa sia!!! (05.02.1997) Figuriamoci del 152/2006 o del Sistri.
Vorrei mettere in fila tutti gli addempimenti a carico di un Artigiano e poi vediamo se "POSSONO RISPETTARLI" continuando a lavorare ($$$$$$)
Diversa è la questione Industria la quale si può permettere un esperto in materia si Sicurezza e di Ambiente.
E' ora di imparare a semplificare le cose a permettere di lavorare in pace e di "sanzionare pesantemente" chi lucra sul lavoro/sicurezza/ambiente.
Saluti
SDR
REPRINTER- Utente Attivo
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Età : 60
Località : La Spezia
Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Benvenuta Aurora
condivido la tua analisi alla quale mi permetto di apporre un'amarissima chiosa: in questo momento la tracciabilità dei rifiuti è l'ultimo dei pensieri di chi ha messo in piedi il Sistri e l'urgenza è di liquidare il concessionario: se il sistema non parte (e non importa in che maniera) non è possibile sbloccare i contributi già incassati.
P.S. ammacchiare, introppichi e spicciare sono patrimonio del mio lessico dalla nascita.
condivido la tua analisi alla quale mi permetto di apporre un'amarissima chiosa: in questo momento la tracciabilità dei rifiuti è l'ultimo dei pensieri di chi ha messo in piedi il Sistri e l'urgenza è di liquidare il concessionario: se il sistema non parte (e non importa in che maniera) non è possibile sbloccare i contributi già incassati.
P.S. ammacchiare, introppichi e spicciare sono patrimonio del mio lessico dalla nascita.
Admin- Amministratore
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Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Oddio...Il capo pensa e parla..come me.... ma allora, e usando il suo di linguaggio, non siamo noi gli..."sfaccimm...""Admin ha scritto:Benvenuta Aurora
condivido la tua analisi alla quale mi permetto di apporre un'amarissima chiosa: in questo momento la tracciabilità dei rifiuti è l'ultimo dei pensieri di chi ha messo in piedi il Sistri e l'urgenza è di liquidare il concessionario: se il sistema non parte (e non importa in che maniera) non è possibile sbloccare i contributi già incassati.
P.S. ammacchiare, introppichi e spicciare sono patrimonio del mio lessico dalla nascita.
...Sato..
Sato- Utente Attivo
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Data d'iscrizione : 23.12.10
Località : Ovunque ce ne fosse il bisogno...
Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Grazie del benvenuto e, quanto alla frase quotata, che dire... avrei dovuto immaginare che in un posto dove si parla solo di munnezza mi sarei subito sentita a casa ... a saperlo, anzichè leggere soltanto intervenivo prima! Ciao anche a te, dunque, sato! E comunque no, noi siamo i cazzimmosi.Admin ha scritto:
P.S. ammacchiare, introppichi e spicciare sono patrimonio del mio lessico dalla nascita.
_________________
sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
- Messaggi : 3848
Data d'iscrizione : 02.09.11
Età : 71
Località : Napoli
Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
@ REPRINTER: scusa, hai ragione, forse mi sono estressa impropriamente: con "gestore rifiuti" io non intendevo il produttore, ma proprio il gestore ambientale nel senso di "destinatario finale", ossia lo smaltitore che sia D1 quanto D9 o D10 ma ovviamente pure gli altri, ed il recuperatore di uno qualunque dei punti R da 1 a 13.
Il criterio cui mi rifaccio è che se uno si è messo su un impianto di trattamento rifiuti voglio sperare (... in realtà, è un sogno, ma io ci spero ancora) che sappia come deve abbatterne le caratteristiche di pericolosità trasformandoli in qualcosa d'altro ma meno pericoloso (D9), se può o non può andare nel suo impianto di termodistruzione o cogenerazione autorizzato o termovalorizzatore che dir si voglia. Infatti, le progettualità sono diverse e mirate a ciò che si intende "appicciare" e con quali risultati sia a livello di prodotti intermedi sia di ceneri finali che, ovviamente, di emissioni e relativi sistemi di abbattimento (o recupero a loro volta). Fa il progetto, sceglie cosa accogliere e trattare e per quello chiede autorizzazione; non è da ieri che per determinate grandezze e quantità trattate occorra l'AIA, e anche se raramente mi risulta che questi impianti, in Italia, siano stati allocati secondo VAS preesistenti come vorrebbe la UE e più banalmente la logica, tuttavia voglio sempre sperar che all'esame della domanda e della pratica ci sia qualcuno che se la legga criticamente, la comprenda e dica "ok, questo così lo puoi fare, questo no perchè non è chimicamente possibile quindi questo codice te lo scippo dall'elenco, quest'altro pure va bene ma per quest'ultimo gruppo di codici qui devi aggiungere questo certo trattamento intermedio in più perchè così etc. etc., e va meglio". Riconosco che dopo aver preso visione di alcune delibere autorizzative, tendo ad escludere che ciò accada, almeno nonroutinariamente, diciamola così che ha la sua eleganza salottiera di bon ton e politically correct.
Egualmente, se uno si è sistemato un'area a discarica con certe caratteristiche, per inerti, non pericolosi o pericolosi che sia, deve comunque aver ipotizzato una gestione di abbancamento con delle celle, fosse solo per evitare il contatto tra materiali che possono intereagire sgradevolmente tra di loro, perchè qualunque cosa si sia legiferato in italia - e non per nulla siamo sotto procedura di infrazione - vi ricorderei che anche una discarica non si può semplicemente "riempire per celle progressive", ma occorre una gestione ragionata persino per i non pericolosi, figurarsi per i pericolosi. Alcuni dei quali proprio non possono andare assieme tra di loro, per inciso, ma lì il discorso si complica ed esula dal miio ragionamento.
In maniera del tutto simile, se io mi faccio un impianto di recupero, che sia in procedura ex-semplificata o ordinaria, se davvero ho dei prodotti di recupero che "cessano la qualifica di rifiuto" vuol dire che so come devo trattare il materiale X che è diverso dal materiale Y e sono entrambi diversi dai materiali Z e W.
Quindi, se io dichiaro di voler accettare e trattare e recuperare sia X che Y che Z che W vuol dire (dovrebbe voler dire) che io ho studiato il metodo migliore per ricavarne quanto più "ex rifiuto" sia possibile, perchè avrò poco rifiuto da me prodotto e tanto materiale da riutilizzare commercialmente, con tanti begli eurini che finiranno nelle mie tasche.
E' sulla base di queste considerazioni tecniche che suscitano in me grosse perplessità gli impianti, specie autorizzati per D9, dove in 6.000 mq sono autorizzati a gestire tonnellate quotidiane di codici cer tanto diversi, dove a volte per trattarne davvero 1 solo -ma davvero- ci vorrebbe un impianto dedicato solo a quella tipologia di rifiuti e relativo trattamento di oltre 500 mq per farne solo pochi quintali per volta: non mi ci trovo con i conti. E io nacqui di mentalità scientifica, tanto che sono proprio contenta di poter dire di nuovo, dopo annissimi, "sono un tecnico" e dirlo senza troppa paura di sentirmi ridere dietro o essere bertucciata (=sfottuta) per questo.
E' in questo senso che intendevo che il gestore del rifiuto DEVE sapere quel codice come deve essere trattato, e se non sa come si tratta un certo codice che ha per forza quelle caratteristiche se viene da quel determinato processo bisogna prendere la sua autorizzazione e stracciargliela in faccia. Anche a chi gliel'ha data ovviamente. Ciò per non dire che se io avessi un impianto di trattamento, recupero in particolar modo, comunque - e con tutta la stima per i colleghi laboratoristi - ma non mi fiderei mai e poi mai delle analisi fatte da qualcun altro, che magari non ha pensato a cercare giusto quell'unico parametro che io so mi può dare fastidio nella gestione del trattamento che ho "studiato" per quella roba lì.
Ripeto però che questo implica che il codice CER non sia assegnato perchè così fa comodo a intermediario, trasportatore e destinatario per aggiudicarsi la commessa, ma perchè quello è stato il processo di generazione dl rifiuto e quindi io quelle certe componenti ci troverò, per forza.
Quando si va a comperare il pangrattato, ci si aspetta che dentro la bustina con sopra scritto "pane grattugiato" ci sia del pangrattato, se ci trovi delle lische di pesce allora sì magari lo mandi ad analizzare: per capire se puoi usare anche il macinato delle lische di pesce per friggere le cotolette o no...
Non so se ho reso l'idea, spero di sì.
Il criterio cui mi rifaccio è che se uno si è messo su un impianto di trattamento rifiuti voglio sperare (... in realtà, è un sogno, ma io ci spero ancora) che sappia come deve abbatterne le caratteristiche di pericolosità trasformandoli in qualcosa d'altro ma meno pericoloso (D9), se può o non può andare nel suo impianto di termodistruzione o cogenerazione autorizzato o termovalorizzatore che dir si voglia. Infatti, le progettualità sono diverse e mirate a ciò che si intende "appicciare" e con quali risultati sia a livello di prodotti intermedi sia di ceneri finali che, ovviamente, di emissioni e relativi sistemi di abbattimento (o recupero a loro volta). Fa il progetto, sceglie cosa accogliere e trattare e per quello chiede autorizzazione; non è da ieri che per determinate grandezze e quantità trattate occorra l'AIA, e anche se raramente mi risulta che questi impianti, in Italia, siano stati allocati secondo VAS preesistenti come vorrebbe la UE e più banalmente la logica, tuttavia voglio sempre sperar che all'esame della domanda e della pratica ci sia qualcuno che se la legga criticamente, la comprenda e dica "ok, questo così lo puoi fare, questo no perchè non è chimicamente possibile quindi questo codice te lo scippo dall'elenco, quest'altro pure va bene ma per quest'ultimo gruppo di codici qui devi aggiungere questo certo trattamento intermedio in più perchè così etc. etc., e va meglio". Riconosco che dopo aver preso visione di alcune delibere autorizzative, tendo ad escludere che ciò accada, almeno nonroutinariamente, diciamola così che ha la sua eleganza salottiera di bon ton e politically correct.
Egualmente, se uno si è sistemato un'area a discarica con certe caratteristiche, per inerti, non pericolosi o pericolosi che sia, deve comunque aver ipotizzato una gestione di abbancamento con delle celle, fosse solo per evitare il contatto tra materiali che possono intereagire sgradevolmente tra di loro, perchè qualunque cosa si sia legiferato in italia - e non per nulla siamo sotto procedura di infrazione - vi ricorderei che anche una discarica non si può semplicemente "riempire per celle progressive", ma occorre una gestione ragionata persino per i non pericolosi, figurarsi per i pericolosi. Alcuni dei quali proprio non possono andare assieme tra di loro, per inciso, ma lì il discorso si complica ed esula dal miio ragionamento.
In maniera del tutto simile, se io mi faccio un impianto di recupero, che sia in procedura ex-semplificata o ordinaria, se davvero ho dei prodotti di recupero che "cessano la qualifica di rifiuto" vuol dire che so come devo trattare il materiale X che è diverso dal materiale Y e sono entrambi diversi dai materiali Z e W.
Quindi, se io dichiaro di voler accettare e trattare e recuperare sia X che Y che Z che W vuol dire (dovrebbe voler dire) che io ho studiato il metodo migliore per ricavarne quanto più "ex rifiuto" sia possibile, perchè avrò poco rifiuto da me prodotto e tanto materiale da riutilizzare commercialmente, con tanti begli eurini che finiranno nelle mie tasche.
E' sulla base di queste considerazioni tecniche che suscitano in me grosse perplessità gli impianti, specie autorizzati per D9, dove in 6.000 mq sono autorizzati a gestire tonnellate quotidiane di codici cer tanto diversi, dove a volte per trattarne davvero 1 solo -ma davvero- ci vorrebbe un impianto dedicato solo a quella tipologia di rifiuti e relativo trattamento di oltre 500 mq per farne solo pochi quintali per volta: non mi ci trovo con i conti. E io nacqui di mentalità scientifica, tanto che sono proprio contenta di poter dire di nuovo, dopo annissimi, "sono un tecnico" e dirlo senza troppa paura di sentirmi ridere dietro o essere bertucciata (=sfottuta) per questo.
E' in questo senso che intendevo che il gestore del rifiuto DEVE sapere quel codice come deve essere trattato, e se non sa come si tratta un certo codice che ha per forza quelle caratteristiche se viene da quel determinato processo bisogna prendere la sua autorizzazione e stracciargliela in faccia. Anche a chi gliel'ha data ovviamente. Ciò per non dire che se io avessi un impianto di trattamento, recupero in particolar modo, comunque - e con tutta la stima per i colleghi laboratoristi - ma non mi fiderei mai e poi mai delle analisi fatte da qualcun altro, che magari non ha pensato a cercare giusto quell'unico parametro che io so mi può dare fastidio nella gestione del trattamento che ho "studiato" per quella roba lì.
Ripeto però che questo implica che il codice CER non sia assegnato perchè così fa comodo a intermediario, trasportatore e destinatario per aggiudicarsi la commessa, ma perchè quello è stato il processo di generazione dl rifiuto e quindi io quelle certe componenti ci troverò, per forza.
Quando si va a comperare il pangrattato, ci si aspetta che dentro la bustina con sopra scritto "pane grattugiato" ci sia del pangrattato, se ci trovi delle lische di pesce allora sì magari lo mandi ad analizzare: per capire se puoi usare anche il macinato delle lische di pesce per friggere le cotolette o no...
Non so se ho reso l'idea, spero di sì.
Ultima modifica di Aurora Brancia il Mar Nov 22, 2011 10:07 pm - modificato 1 volta.
Aurora Brancia- Moderatrice
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kelinusau- Membro della community
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Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Cara aurora............scrivi magnificamente, quoto tutto quello che dici ma mi viene un dubbio.... Asimov? (leggera fantascienza) in particolare nel passaggio in cui dici che glie enti dicontrollo dovrebbero dare letture critiche delle istanze di autorizzazione.............
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Chiedo scusa se riporto questa bella e interessante discussione a livelli brutalmente pratici, ma dando un'occhiata alle nuove guide mi sfugge un particolare.
All'atto del conferimento del rifiuto al trasportatore cosa succede?
Visto che viene meno l'obbligo di registrare immediatamente il conferimento (con tutto il traffico di chiavette USB che era previsto prima), con che documento va via il trasportatore?
Con una scheda SISTRI in cui non è registrato giorno e ora del conferimento e senza firma elettronica del trasportatore?
Oppure devo compilare a mano questi dati?
Oppure mi sono perso qualche pezzo e sono completamente fuori strada?
Grazie,
ciao.
All'atto del conferimento del rifiuto al trasportatore cosa succede?
Visto che viene meno l'obbligo di registrare immediatamente il conferimento (con tutto il traffico di chiavette USB che era previsto prima), con che documento va via il trasportatore?
Con una scheda SISTRI in cui non è registrato giorno e ora del conferimento e senza firma elettronica del trasportatore?
Oppure devo compilare a mano questi dati?
Oppure mi sono perso qualche pezzo e sono completamente fuori strada?
Grazie,
ciao.
Mike77- Utente Attivo
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Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
e secondo te, io -imbufalita come poche altre volte in vita mia altrettanto - perchè mai ieri mattina avrei deciso di scrivere uno sproloquio infinito sul fatto che le c.d. semplificazioni del sistri sono di fatto tutto tranne che una migliore tracciabilità dei rifiuti ? Certo, potrei aver toppato anche io al pari di te clamorosamente la comprensione di queste indicazioni, ma temo proprio di averle invece ben comprese.Mike77 ha scritto:
Con una scheda SISTRI in cui non è registrato giorno e ora del conferimento e senza firma elettronica del trasportatore?
E, se le ho ben comprese, questo non è che mi "indigna": mi fa proprio e direttamente un profondo schifo.
Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Ciao,Aurora Brancia ha scritto:
Certo, potrei aver toppato anche io al pari di te clamorosamente la comprensione di queste indicazioni, ma temo proprio di averle invece ben comprese.
E, se le ho ben comprese, questo non è che mi "indigna": mi fa proprio e direttamente un profondo schifo.
avevo letto con grande interesse e totale condivisione il tuo post, ciò nonostante "speravo" che ci fosse comunque qualcosa che mi fosse sfuggito a livello pratico...
La questione è veramente desolante.
Arrivo quasi a dire che avrei preferito che ci avessero imposto il SISTRI così com'era, piuttosto che subire un'ulteriore presa in giro.
Almeno avrebbero fatto finta di tenere una posizione coerente, sostenendo che quello era l'unico modo per consentire la tracciabilità.
A questo punto di cosa stiamo continuando a parlare?
Cosa rimane del SISTRI?
A cosa serve A NOI e alle giuste necessità di controllo e sorveglianza del ciclo dei rifiuti?
(ovviamente tutte domande retoriche...)
Continuo a sostenere che se avessimo associazioni di categoria degne e non colluse, avrebbero dovuto avere il coraggio di fare già da tempo (o quantomeno da dopo l'ennesima presa in giro di agosto) le barricate e una guerra senza quartiere contro questa cosa, senza avere il timore di passare per gli ecomafiosi di turno o per quelli allergici ai controlli.
Visto il livello farsesco cui siamo giunti, secondo me sarebbe una posizione più che giustificata.
Chi è forte delle proprie idee ed è convinto di agire nel giusto non deve sottostare alla minaccia di accuse strumentali.
Ma come al solito tendo a vivere nel mondo dei sogni, come mi è già stato fatto notare anche su questo forum...
Ciao
Mike77- Utente Attivo
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Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
alessandro ha scritto:crippa ornella ha scritto:Sato ha scritto:Ottimo...perfetto....Siamo tornati al "FORMULARIO".....
..Sato...
P.S. ma a che serve la tracciabilità in tempo reale???..Boohhh..!!!
quoto sato come sempre.
la tracciabilita' in tempo reale era l'unica cosa per cui e' nato il sistri.
buon lavoro a tutti
ornella
Quoto in todo.
In pratica è stato inventato il registro di carico/scarico, piuttosto che cartaceo, in forma telematica.
Tutta 'sta diavoleria per dirci che il principio per cui è nato il sistri, è già morto.
CLINI!!!!!!!!!!
Assolutamente.
Ma pensiamo ad un autotrasportatore che doveva compilare la sua scheda in tempo reale...che doveva fare, portarsi dietro notebook e stampante wireless ?
Io credo che il problema di fondo sia che abbiano azzardato troppo, ma senza pensare a pro e contro.
Lilika- Utente Attivo
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Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
aeh, figlioli, voi non immaginate che guaio vi sia capitato tra capo e collo quando ieri, in piena crisi isterica da sistri, ho deciso di sfogarmi qui. E già, perchè io non solo sono dotata di scarsa sintesi, magari un po' compensata dalla capacità di farmi capire, ma su questo argomento, intendo i rifiuti in generale con il sistri solo ultimo annesso, sono davvero ma davvero ma davvero incazzata più di una biscia bulgara feroce , e da annissimi.
Da quando ho scoperto che tutti i MUD che per anni ci hanno costretto a mandare anche ai comuni non ce li hanno più fatti mandare non perchè si smistassero i dati telematicamente dalle CCIAA, ma perchè i comuni si erano lagnati che non sapevano più dove mettere quelle raccomandate, che spesso mai nessuno aveva nemmeno aperto per protocollarle.
Da quando ho scoperto che ad onta della possibilità - caldamente raccomandata - di inviare sempre i MUD in via informatica questo non serviva affatto ad incrociare i dati, e quindi nessuno controllava una beneamatissima ceppa.
Da quando ho scoperto che sarebbe bastato sfogliare dei mud, come per motivi di lavoro ho potuto fare io, per scoprire che, con il massimo candore, alcuni consorziati del consorzio nazionale oli usati smaltivano questi oli rivendendoli "tal quali" a soggetti, non certo inseriti tra i Gestori Ambientali autorizzati, che li impiegavano nel proprio ciclo produttivo: sapeste quanti tappetini di automobili sono stati fatti così, nemmeno lo immaginate. E guarda caso, questi oli usati erano impiegati a caldo in cilindroni di mescola per squagliare pezzi di copertoni usati e non più rigenerabili, quindi altri rifiuti. Voi penserete ummammamia, sti camorristi che si fidano di fare. No, invece, niente camorra, o almeno non mi risulta: tutto ufficiale, tutto dichiarato dal fabbricante di tappetini addirittura nella sua richiesta di autorizzazione sanitaria, e gliel'hanno anche concessa. DOPO, il decreto ronchi.
Da quando ho capito che se non entravano i NOE a sequestrare tutti i registri di carico e scarico e i relativi FIR nessuno, nemmeno con ordini precisi, si sarebbe mai messo a fare le somme "1000 tonnellate di X caricate al n. tot, + 200 scaricate al numero n, + 200 scaricate al numero m, + 350 scaricate a n. p" non poteva matematicamente dare un resto 0.
Da quando ho visto con i miei occhi che cose del genere non emergevano nemmeno ai CT nominati dai PM, da quando ho ascoltato con le mie orecchie PM (per fortuna non magistrati giudicanti) affermare arringando con il sacro fuoco dell'inquisizione da munnezza che il recuperatore aveva indebitamente lucrato vendendo come nuovo l'alluminio ottenuto in realtà fondendo dei rifiuti di alluminio...
E siccome io volevo andare in pensione tra un paio di anni e farmi giusto le mie consulenzelle dalla fine del 2009 ad allora, ma invece come ben potete immaginare guardando la mia età che l'ho presa per l'ennesima volta (la 4^, per inciso) nel gobbone e il Grande Biologo solo sa se mai riuscirò a percepire una pensione, ho insindacabilmente deciso che già poco tacevo prima, ma quanto è vero che io sono io ho giurato a me stessa che non la faccio buona più nemmeno al papa, che di tutto ciò che ho visto, vedo e vedrò di mal fatto intendo parlare a quanta più gente possibile, spargere le voci e scuotere chiunque dal rammollimento in cui ci hanno sprofondato e di cui siamo correi.
Quando dico bestio 152, in realtà penso satanasso 152: nessuno mai mi convincerà che quel decreto, emanato in border line con i sondaggi che davano prodi vincente, non sia stato raffazzonato di corsa proprio per assicurare a chi portava tanti, ma tanti voti alla propria parte politica (voi avete sentito parlare di cosentino, vero, o seguite solo il TG1?) di poter continuare amenamente ad avvelenare persino le proprie famiglie, ma con ancora minori rischi legali di prima. Nè, ad onor del vero, il 4/2008 voluto da bersani, che è stata la sua prima correzione, nè la sospensiva dei decreti attuativi fatta da quell'altro genio dell'ambiente di pecoraro scanio ha inciso in alcun modo sulla possibilità di avere davvero una politica ambientale corretta e compatibile con la nostra sopravvivenza spicciola.
Del pari, penso che il coso 81 sia stato buttato fuori di corsa a purissimi fini elettoral-propagandistici dall'ultimo governo prodi sull'onda emotiva del disastro della thyssen di dicembre 2007 a torino. E per quanto io abbia da ridire sulla sentenza, dove secondo me un reato penale presente già nel codice rocco se lo sono amenamente dimenticati, quella sentenza è la prova provata che non c'era alcun bisogno di una nuova legge, e sarebbe bastato osservare quella che già avevamo, così come la sentenza di porto marghera prima e dell'eternit poi hanno evidenziato come anche ben prima del 626/94, dal 1956 per la precisione, l'italia aveva già norme di prevenzione e tutela della salute e sicurezza dei lavoratori che quei ca##oni degli altri stati europei nemmeno si sognavano. E se la gente c'è morta è stato proprio perchè da un certo punto in poi della nostra storia i controlli hanno iniziato a controllare SE c'era la carta che attestasse la regolarità, non CHE la regolarità ci fosse realmente.
Il sistri non è che l'ultimo -mi auguro!- atto di un preciso disegno di disfacimento socio-politico: eliminiamo anche le carte!
Pretendere l'abrogazione del sistri, pretendere a gran voce che il codice CER sia attribuito dal produttore e solo da lui, pretendere che le associazioni di produttori o le CCIAA tengano dei corsi gratuiti ma non gestiti da pischellini freschi di laurea su come si compilano FIR e registri, pretendere che i comuni dedichino almeno una persona ben formata ed istruita al controllo dei MUD, e creare una rete informatica sì ma solo istituzionale per l'incrocio dei dati tra comuni, CCIAA, GdF, Regioni e MATTM non è da ecomafiosi: è per contro la quintessenza della lotta alle ecomafie, di qualunque livello siano.
Ma io me la vedo, come se la devono essere cucinata la presty, a dirle "ma dài, facciamo questa cosa tutta informatizzata, sarai il primo ministro europeo ad averla, e poi quello stesso progetto ce lo potremo rivendere che lo fa un'azienda finmeccanica, tranquilla stefy firma che sarà il tuo grande successo politico, potresti diventare vicepresidente del consiglio, pensa tu prima donna... e poi, è sì un po' caro ma sono sempre soldi che restano in casa, dài stefy firma!" E stefy presty firmò.
Da quando ho scoperto che tutti i MUD che per anni ci hanno costretto a mandare anche ai comuni non ce li hanno più fatti mandare non perchè si smistassero i dati telematicamente dalle CCIAA, ma perchè i comuni si erano lagnati che non sapevano più dove mettere quelle raccomandate, che spesso mai nessuno aveva nemmeno aperto per protocollarle.
Da quando ho scoperto che ad onta della possibilità - caldamente raccomandata - di inviare sempre i MUD in via informatica questo non serviva affatto ad incrociare i dati, e quindi nessuno controllava una beneamatissima ceppa.
Da quando ho scoperto che sarebbe bastato sfogliare dei mud, come per motivi di lavoro ho potuto fare io, per scoprire che, con il massimo candore, alcuni consorziati del consorzio nazionale oli usati smaltivano questi oli rivendendoli "tal quali" a soggetti, non certo inseriti tra i Gestori Ambientali autorizzati, che li impiegavano nel proprio ciclo produttivo: sapeste quanti tappetini di automobili sono stati fatti così, nemmeno lo immaginate. E guarda caso, questi oli usati erano impiegati a caldo in cilindroni di mescola per squagliare pezzi di copertoni usati e non più rigenerabili, quindi altri rifiuti. Voi penserete ummammamia, sti camorristi che si fidano di fare. No, invece, niente camorra, o almeno non mi risulta: tutto ufficiale, tutto dichiarato dal fabbricante di tappetini addirittura nella sua richiesta di autorizzazione sanitaria, e gliel'hanno anche concessa. DOPO, il decreto ronchi.
Da quando ho capito che se non entravano i NOE a sequestrare tutti i registri di carico e scarico e i relativi FIR nessuno, nemmeno con ordini precisi, si sarebbe mai messo a fare le somme "1000 tonnellate di X caricate al n. tot, + 200 scaricate al numero n, + 200 scaricate al numero m, + 350 scaricate a n. p" non poteva matematicamente dare un resto 0.
Da quando ho visto con i miei occhi che cose del genere non emergevano nemmeno ai CT nominati dai PM, da quando ho ascoltato con le mie orecchie PM (per fortuna non magistrati giudicanti) affermare arringando con il sacro fuoco dell'inquisizione da munnezza che il recuperatore aveva indebitamente lucrato vendendo come nuovo l'alluminio ottenuto in realtà fondendo dei rifiuti di alluminio...
E siccome io volevo andare in pensione tra un paio di anni e farmi giusto le mie consulenzelle dalla fine del 2009 ad allora, ma invece come ben potete immaginare guardando la mia età che l'ho presa per l'ennesima volta (la 4^, per inciso) nel gobbone e il Grande Biologo solo sa se mai riuscirò a percepire una pensione, ho insindacabilmente deciso che già poco tacevo prima, ma quanto è vero che io sono io ho giurato a me stessa che non la faccio buona più nemmeno al papa, che di tutto ciò che ho visto, vedo e vedrò di mal fatto intendo parlare a quanta più gente possibile, spargere le voci e scuotere chiunque dal rammollimento in cui ci hanno sprofondato e di cui siamo correi.
Quando dico bestio 152, in realtà penso satanasso 152: nessuno mai mi convincerà che quel decreto, emanato in border line con i sondaggi che davano prodi vincente, non sia stato raffazzonato di corsa proprio per assicurare a chi portava tanti, ma tanti voti alla propria parte politica (voi avete sentito parlare di cosentino, vero, o seguite solo il TG1?) di poter continuare amenamente ad avvelenare persino le proprie famiglie, ma con ancora minori rischi legali di prima. Nè, ad onor del vero, il 4/2008 voluto da bersani, che è stata la sua prima correzione, nè la sospensiva dei decreti attuativi fatta da quell'altro genio dell'ambiente di pecoraro scanio ha inciso in alcun modo sulla possibilità di avere davvero una politica ambientale corretta e compatibile con la nostra sopravvivenza spicciola.
Del pari, penso che il coso 81 sia stato buttato fuori di corsa a purissimi fini elettoral-propagandistici dall'ultimo governo prodi sull'onda emotiva del disastro della thyssen di dicembre 2007 a torino. E per quanto io abbia da ridire sulla sentenza, dove secondo me un reato penale presente già nel codice rocco se lo sono amenamente dimenticati, quella sentenza è la prova provata che non c'era alcun bisogno di una nuova legge, e sarebbe bastato osservare quella che già avevamo, così come la sentenza di porto marghera prima e dell'eternit poi hanno evidenziato come anche ben prima del 626/94, dal 1956 per la precisione, l'italia aveva già norme di prevenzione e tutela della salute e sicurezza dei lavoratori che quei ca##oni degli altri stati europei nemmeno si sognavano. E se la gente c'è morta è stato proprio perchè da un certo punto in poi della nostra storia i controlli hanno iniziato a controllare SE c'era la carta che attestasse la regolarità, non CHE la regolarità ci fosse realmente.
Il sistri non è che l'ultimo -mi auguro!- atto di un preciso disegno di disfacimento socio-politico: eliminiamo anche le carte!
Pretendere l'abrogazione del sistri, pretendere a gran voce che il codice CER sia attribuito dal produttore e solo da lui, pretendere che le associazioni di produttori o le CCIAA tengano dei corsi gratuiti ma non gestiti da pischellini freschi di laurea su come si compilano FIR e registri, pretendere che i comuni dedichino almeno una persona ben formata ed istruita al controllo dei MUD, e creare una rete informatica sì ma solo istituzionale per l'incrocio dei dati tra comuni, CCIAA, GdF, Regioni e MATTM non è da ecomafiosi: è per contro la quintessenza della lotta alle ecomafie, di qualunque livello siano.
Ma io me la vedo, come se la devono essere cucinata la presty, a dirle "ma dài, facciamo questa cosa tutta informatizzata, sarai il primo ministro europeo ad averla, e poi quello stesso progetto ce lo potremo rivendere che lo fa un'azienda finmeccanica, tranquilla stefy firma che sarà il tuo grande successo politico, potresti diventare vicepresidente del consiglio, pensa tu prima donna... e poi, è sì un po' caro ma sono sempre soldi che restano in casa, dài stefy firma!" E stefy presty firmò.
_________________
sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Scusami Aurora della domanda diretta, ma il nick Nofer ti dice qualcosa??
leggendo il tuo intervento non ho potuto che pensare ad un'altra utente di un altro forum, io non penso di essermi sbagliato!
leggendo il tuo intervento non ho potuto che pensare ad un'altra utente di un altro forum, io non penso di essermi sbagliato!
MauroC- Utente Attivo
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Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
oui, c'est moi!
Aurora Brancia- Moderatrice
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Ora semplice Formulario ?
Molto probabilmente per riuscire a metter in moto il "mostro" l'hanno semplificato a "formulario informatico" ; magari in seguito lo riporteranno gradualmente a quello che doveva essere....
Breizh- Membro della community
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Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Breizh ha scritto:Molto probabilmente per riuscire a metter in moto il "mostro" l'hanno semplificato a "formulario informatico" ; magari in seguito lo riporteranno gradualmente a quello che doveva essere....
Doveva essere un sistema che garantisca la tracciabilità dei residui pericolosi delle aziende italiane.
Un sistema che consenta, al rifiuto stesso di definire la propria posizione.
Onestamente, legare questo sistema a delle autocertificazioni informatiche più o meno complesse non è stata ne sarà la soluzione ne ottimale ne utile al problema: Un pò come curarsi il raffreddore se si perde sangue dal naso.
Six gear- Utente Attivo
- Messaggi : 634
Data d'iscrizione : 17.11.10
Età : 42
Località : Perugia
Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Non ho il tempo di leggere tutto, ma ringrazio Aurora per la sintesi.
Una domanda: come avete interpretato la possibilità di posticipare la firma dei movimenti?
Una domanda: come avete interpretato la possibilità di posticipare la firma dei movimenti?
teogros- Membro della community
- Messaggi : 39
Data d'iscrizione : 25.01.10
Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
... sintesi? IO? ma se...teogros ha scritto:Non ho il tempo di leggere tutto, ma ringrazio Aurora per la sintesi.
IO, per quello che è: una mano santa a chi ha diverse cosucce da ammacchiare.teogros ha scritto:Una domanda: come avete interpretato la possibilità di posticipare la firma dei movimenti?
Ecco, questa è "sintesi"
Aurora Brancia- Moderatrice
- Messaggi : 3848
Data d'iscrizione : 02.09.11
Età : 71
Località : Napoli
Re: Sistri: sono operative le semplificazioni
Aurora Brancia ha scritto:... sintesi? IO? ma se...teogros ha scritto:Non ho il tempo di leggere tutto, ma ringrazio Aurora per la sintesi.IO, per quello che è: una mano santa a chi ha diverse cosucce da ammacchiare.teogros ha scritto:Una domanda: come avete interpretato la possibilità di posticipare la firma dei movimenti?
Ecco, questa è "sintesi"
Credo che sulla firma posticipata serva chiarezza. Per quel che so io (leggi: mi hanno segnalato fonti dirette) l'idea è quella di dare al salvataggio del movimento lo stesso valore della firma, che può avvenire a quel punto entro i termini previsti per la compilazione dei registri (10 o 2 giorni).
Non migliora NIENTE, quindi, per le aziende che dovranno continuare a inserire tutti i dati in tempo reale ma potranno salvarli dopo 10 giorni (che cosa cambia?)!
teogros- Membro della community
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