Registro c/s: rifiuti sanitari da societa' sportiva

Una società sportiva produce occasionalmente rifiuti sanitari 180103.
E' obbligata alla tenuta del registro di carico e scarico ?
E' obbligata all'iscrizione al Sistri ?

Grazie a chi mi vorrà rispondere.

Sarebbe opportuno verificare l'atto costitutivo e lo statuto ma, dubito che una società sportiva possa configurarsi come "impresa o ente".
Di conseguenza non è soggetta a registro/fir/mud/sistri...

Si dovrebbe verificare se è, appunto come dice cirillo, un ente (impresa non credo proprio) chiedendo una visura camerale.

Se è iscritta presso la CCIAA competente per territorio allora ha l'obbligo di gestire i rifiuti prodotti come detta la normativa, in caso contrario, fermo restando l'obbligo di smaltire con impresa autorizzata che dovrà rilasciare apposito FIR, ne rimane fuori.

cosa intendi per società sportiva? è una società lucrativa a tutti gli effetti o è un'associazione sportiva dilettantistica?

riger ha scritto:cosa intendi per società sportiva? è una società lucrativa a tutti gli effetti o è un'associazione sportiva dilettantistica?

E' una società di calcio che gioca in Lega Pro seconda divisione.

cirillo ha scritto:Sarebbe opportuno verificare l'atto costitutivo e lo statuto ma, dubito che una società sportiva possa configurarsi come "impresa o ente".
Di conseguenza non è soggetta a registro/fir/mud/sistri...

il fir va sempre compilato. solo nel caso di sottoprodotto materie prime o se si conferisce a un soggetto pubblico altrimenti si fa cmq un formulario

raimondo ha scritto:

cirillo ha scritto:Sarebbe opportuno verificare l'atto costitutivo e lo statuto ma, dubito che una società sportiva possa configurarsi come "impresa o ente".
Di conseguenza non è soggetta a registro/fir/mud/sistri...

il fir va sempre compilato. solo nel caso di sottoprodotto materie prime o se si conferisce a un soggetto pubblico altrimenti si fa cmq un formulario

Concordo e chiarisco
intendevo che, essendo "simile ad un privato" la società non ha l'obbligo di avere la propria documentazione (registro c.s. e fir).
Quindi, in caso di conferimento ad un soggetto che effettua la gestione dei rifiuti (trasportatore c.t.), diverso dal gestore pubblico, il FIR viene (fisicamente) emesso dal trasportatore stesso.
La società sportiva ha, come unico obbligo, quello di "mettere il fir in un cassetto".

Secondo me... il CER 180103 non può essere utilizzato inquanto rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario, una società di calcio non rientra in questa categoria, ma scusa di che quantità parliamo????

Io penso che se produce 2 cerotti li possa anche buttare nel cestino....
Ma se, come è probabile, è dotata di una piccola infermeria, allora certo che il CER 180103 va bene, perchè i rifiuti sanitari derivanti dall'infermeria derivano da attività sanitaria.
Del resto sono pure moltissime le aziende grandi e medie, esercitanti le più disparate attività, presso le quali esistono infermerie aziendali nelle quali vengono effettuati piccoli interventi di pronto soccorso e di medicazione. I rifiuti che derivano dall'attività del personale sanitario che vi esercita come dovrebbero essere classificati?
Daltronde se c'è un infermeria dentro un acciaieria, non vorrete mica classificare cerotti garze e bende come rifiuti prodotti dall'attività siderurgica?????

marco66 ha scritto:Secondo me... il CER 180103 non può essere utilizzato inquanto rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario, una società di calcio non rientra in questa categoria, ma scusa di che quantità parliamo????

Marco, non per contraddirti, ma secondo la tua interpretazione allora noi estetisti non dovremmo "entrarci" in quanto artigiani............. ma purtroppo non è così.

Per quanto concerne la domanda in origine proprio non saprei

Nel quotare Isa aggiungo:
Scusate, non vorrei sembrare uno st...zo ma trovo strano che si discuta ancora sulle modalità di attribuzione del cer ad un rifiuto.
Inviterei, chi ha dubbi, a leggere i criteri per l'attribuzione del codice del rifiuto riportati prima dell'elenco dei CER all'allegato "D" alla parte IV del DLgs 152/2006).
Si parla di "identificare la fonte" e non l'attività da cui trae origine il rifiuto.
Pertanto se prendiamo ad esempio una falegnameria potremo avere non solo i CER del gruppo 03.XX.XX per la lavorazione del legno ma anche:
- 08.XX.XX per gli scarti di vernici e diluenti
- 15.01.XX per gli imballaggi
- 15.02.XX per i filtri e gli stracci
-17.XX.XX se effettua lavorazioni in presso cantieri
e, se è un'azienda che se lo può permettere, ha la crocerossina interna e, quindi, anche il
18.01.XX
E sempre falegnameria resta....

cirillo ha scritto:Nel quotare Isa aggiungo:
Scusate, non vorrei sembrare uno st...zo ma trovo strano che si discuta ancora sulle modalità di attribuzione del cer ad un rifiuto.
Inviterei, chi ha dubbi, a leggere i criteri per l'attribuzione del codice del rifiuto riportati prima dell'elenco dei CER all'allegato "D" alla parte IV del DLgs 152/2006).
Si parla di "identificare la fonte" e non l'attività da cui trae origine il rifiuto.
Pertanto se prendiamo ad esempio una falegnameria potremo avere non solo i CER del gruppo 03.XX.XX per la lavorazione del legno ma anche:
- 08.XX.XX per gli scarti di vernici e diluenti
- 15.01.XX per gli imballaggi
- 15.02.XX per i filtri e gli stracci
-17.XX.XX se effettua lavorazioni in presso cantieri
e, se è un'azienda che se lo può permettere, ha la crocerossina interna e, quindi, anche il
18.01.XX
E sempre falegnameria resta....

non sembri affatto uno st.. , però non lo trovare tanto strano.. succede nelle migliori famiglie

CJM ha scritto:

cirillo ha scritto:Nel quotare Isa aggiungo:
Scusate, non vorrei sembrare uno st...zo ma trovo strano che si discuta ancora sulle modalità di attribuzione del cer ad un rifiuto.
Inviterei, chi ha dubbi, a leggere i criteri per l'attribuzione del codice del rifiuto riportati prima dell'elenco dei CER all'allegato "D" alla parte IV del DLgs 152/2006).
Si parla di "identificare la fonte" e non l'attività da cui trae origine il rifiuto.
Pertanto se prendiamo ad esempio una falegnameria potremo avere non solo i CER del gruppo 03.XX.XX per la lavorazione del legno ma anche:
- 08.XX.XX per gli scarti di vernici e diluenti
- 15.01.XX per gli imballaggi
- 15.02.XX per i filtri e gli stracci
-17.XX.XX se effettua lavorazioni in presso cantieri
e, se è un'azienda che se lo può permettere, ha la crocerossina interna e, quindi, anche il
18.01.XX
E sempre falegnameria resta....

non sembri affatto uno st.. , però non lo trovare tanto strano.. succede nelle migliori famiglie

CJM.............non mi deludi mai.......
Cirillo ma la crocerossina interna (spettacolo) deve essere rigorosamente in divisa e col velo, così vale più punti........

Già, ho pensato: "ma se una ministra si veste da suora, perchè un falegname non si può (all'occorrenza) vestire da crocerossina"?

cirillo ha scritto:Già, ho pensato: "ma se una ministra si veste da suora, perchè un falegname non si può (all'occorrenza) vestire da crocerossina"?