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Fanghi di perforazione con bentonite
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Fanghi di perforazione con bentonite
Ciao a tutti!
Sono in difficoltà con l'interpretazione dell'articolo 186.
Perchè fanghi di perforazione contenenti bentonite non possono essere trattati come terre e rocce da scavo?
In prima battuta mi verrebbe da rispondere: "perchè non sono prodotti naturali", ma in realtà non trovo da nessuna parte questa condizione.
Mi sto incartando..
Grazie a tutti in anticipo per l'aiuto!
marghe
Sono in difficoltà con l'interpretazione dell'articolo 186.
Perchè fanghi di perforazione contenenti bentonite non possono essere trattati come terre e rocce da scavo?
In prima battuta mi verrebbe da rispondere: "perchè non sono prodotti naturali", ma in realtà non trovo da nessuna parte questa condizione.
Mi sto incartando..
Grazie a tutti in anticipo per l'aiuto!
marghe
marghe83- Nuovo Utente
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Re: Fanghi di perforazione con bentonite
Beh......a me non verrebbe mai in mente di far rientrare i fanghi di perforazione bentonitici nell'art. 186.......(ma questo può essere anche un mio difetto di fantasia)
Nell'art. 186 non è citata la condizione che siano "allo stato naturale", però perchè i materiali di scavo possano essere gestiti come non rifiuti devono essere rispettate contemporaneamente tutte le condizioni previste nell'articolo e soprattutto il piano di gestione deve essere approvato nell'ambito della procedura di autorizzazione del progetto che prevede lo scavo, pertanto il piano di gestione delle terre e rocce di scavo deve essere approvatvo prima di cominciare a scavare.
Nell'art. 186 non è citata la condizione che siano "allo stato naturale", però perchè i materiali di scavo possano essere gestiti come non rifiuti devono essere rispettate contemporaneamente tutte le condizioni previste nell'articolo e soprattutto il piano di gestione deve essere approvato nell'ambito della procedura di autorizzazione del progetto che prevede lo scavo, pertanto il piano di gestione delle terre e rocce di scavo deve essere approvatvo prima di cominciare a scavare.
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Un vale più di mille parole!
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: Fanghi di perforazione con bentonite
Infatti mi pareva una stupidaggine già finchè lo scrivevo..
Potrebbe essere un sottoprodotto allora?
Potrebbe essere un sottoprodotto allora?
marghe83- Nuovo Utente
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Re: Fanghi di perforazione con bentonite
Io credo proprio di no.........
Lo so che ci provano tutti perchè i fanghi bentonitici sono una bella rogna....però per conto mio sono proprio rifiuti.....
Lo so che ci provano tutti perchè i fanghi bentonitici sono una bella rogna....però per conto mio sono proprio rifiuti.....
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: Fanghi di perforazione con bentonite
Sono d'accordo con quanto dici.
Un consulente a cui ho chiesto un parere mi ha prospettato l'alternativa del sottoprodotto, ma secondo me è difficilmente applicabile, anche facendo analisi su analisi, è una tesi molto difficile da sostenere.
Ti ringrazio per il parere!
Un consulente a cui ho chiesto un parere mi ha prospettato l'alternativa del sottoprodotto, ma secondo me è difficilmente applicabile, anche facendo analisi su analisi, è una tesi molto difficile da sostenere.
Ti ringrazio per il parere!
marghe83- Nuovo Utente
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Re: Fanghi di perforazione con bentonite
La faccenda è complicata perchè i fanghi di perforazione sono considerati rifiuti in partenza, e infatti hanno uno specifico CER (mi pare 0105XX). In toscana per la TAV, dopo mille difficoltà, Italferr era riuscita a ottenere un via libera con fanghi biodegradabili. In questo modo le TRS con fanghi potevano essere considerate sottoprodotti. Poi da notizie stampa mi sembra che la faccenda si sia ingarbugliata, ma lì è tutto il megacantiere TAV che è nell'occhio del ciclone... Nel dubbio, chiederei un parere ad ARPA dopo aver fatto le analisi a un paio di campioni, anche se o non ti risponderanno o ti risponderanno che sono rifiuti... e non saprei dargli torto!
Ciao e in bocca al lupo!
Roberto
Ciao e in bocca al lupo!
Roberto
TRS CONSULTANTS- Membro della community
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Re: Fanghi di perforazione con bentonite
anche secondo il mio modesto parere ho timore che tu debba trattarli come rifiuti anche se da un punto di vista prettamente merceologico la bentonite é un prodotto naturale (é un'argilla) che viene sottoposta a trattamenti meccanici (macinazione e vagliatura) prima della commercializzazione come fango per le perforazioni che di fatto serve per raffreddare l'asta di perforazione e contemporaneamente impermeabilizzare le pareti del pozzo. Il problema é che spesso viene addizionata con baritina (solfato di bario) ed altre sostanze inorganiche.
Analisi chimiche a perte, si tratta di un rifiuto, ovviamente non pericoloso.
Ciao, Giovanni
Analisi chimiche a perte, si tratta di un rifiuto, ovviamente non pericoloso.
Ciao, Giovanni
giovanni gatti- Utente Attivo
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Età : 61
Località : Carrara
Re: Fanghi di perforazione con bentonite
Grazie a tutti per le risposte!
marghe83- Nuovo Utente
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Re: Fanghi di perforazione con bentonite
Salve, sono interessato alla discussione. Chiarito che i fanghi bentonitici sono 01.05.07, quale codice devo cercare per la discarica? Grazie
capoccione- Nuovo Utente
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Re: Fanghi di perforazione con bentonite
capoccione ha scritto:Salve, sono interessato alla discussione. Chiarito che i fanghi bentonitici sono 01.05.07, quale codice devo cercare per la discarica? Grazie
Scusa, ma ho la senzazione che se continui ad avere dei dubbi del genere, il codice che devi cercare è ... il codice penale
CROCIDOLITE- Utente Attivo
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Località : IO/NOI/GAIA
Re: Fanghi di perforazione con bentonite
Ciao Capoccione
per la discarica va bene il codice CER individuato, dopodichè devi individuare la discarica, chiedergli il prezzo, fare l'omologa del materiale, trovare il trasportatore, ecc.
per la discarica va bene il codice CER individuato, dopodichè devi individuare la discarica, chiedergli il prezzo, fare l'omologa del materiale, trovare il trasportatore, ecc.
geofranz67- Partner
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Età : 57
Località : Desio (MB)
Trasferimento Fanghi bentonitici da Vasca arrivo TOC a vasca spinta
Ciao
mi trovo a dirimere una questione con l'impresa che deve eseguire una TOC ci circa 250 metri sotto un impianto di depurazione; la questione è la seguente:
L'impresa non ha viabilità di collegamento interno al depuratore disponibile per trasferire i fanghi dalla buca di arrivo della TOC alla vasca di spinta; deve pertanto caricare il fango su botte ed uscire in viabilità pubblica per rientrare da altro ingresso impianto.
Detto questo come vanno considerati i fanghi ?
quali autorizzazioni servono?
perché in realtà fino alla fine delle operazioni di TOC non sarebbero rifiuti ma materiali destinati al riutilizzo.
Qualcuno mi da un parere?
Grazie
mi trovo a dirimere una questione con l'impresa che deve eseguire una TOC ci circa 250 metri sotto un impianto di depurazione; la questione è la seguente:
L'impresa non ha viabilità di collegamento interno al depuratore disponibile per trasferire i fanghi dalla buca di arrivo della TOC alla vasca di spinta; deve pertanto caricare il fango su botte ed uscire in viabilità pubblica per rientrare da altro ingresso impianto.
Detto questo come vanno considerati i fanghi ?
quali autorizzazioni servono?
perché in realtà fino alla fine delle operazioni di TOC non sarebbero rifiuti ma materiali destinati al riutilizzo.
Qualcuno mi da un parere?
Grazie
Marco1967- Nuovo Utente
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Data d'iscrizione : 04.05.17
Terre e rocce da scavo - Riutilizzo materiale di risulta
Buongiorno a tutti, il mio dubbio è il seguente:
Secondo il DPR 120/2017 Art. 2 comma 1 lettera c) rientrano tra le "terre e rocce da scavo" il suolo escavato derivante da attività finalizzate alla realizzazione di un opera tra le quali scavi in genere, perforazioni, trivellazioni, palificazioni, consolidamenti ecc. Le TRS possono contenere anche i seguenti materiali: cls, bentonite, PVC, vetroresina, miscele cementizie e additivi purchè non contengano concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti.
Il materiali di risulta di scavi e perforazioni, quali ad esempio fanghi bentonitici, possono quindi essere considerati un sottoprodotto e riutilizzati o devono essere considerati un rifiuto?
Ed in quest'ultimo caso, perché? (non trovo nessun punto della normativa che tratti specificatamente l'argomento)
Grazie per l'aiuto
Secondo il DPR 120/2017 Art. 2 comma 1 lettera c) rientrano tra le "terre e rocce da scavo" il suolo escavato derivante da attività finalizzate alla realizzazione di un opera tra le quali scavi in genere, perforazioni, trivellazioni, palificazioni, consolidamenti ecc. Le TRS possono contenere anche i seguenti materiali: cls, bentonite, PVC, vetroresina, miscele cementizie e additivi purchè non contengano concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti.
Il materiali di risulta di scavi e perforazioni, quali ad esempio fanghi bentonitici, possono quindi essere considerati un sottoprodotto e riutilizzati o devono essere considerati un rifiuto?
Ed in quest'ultimo caso, perché? (non trovo nessun punto della normativa che tratti specificatamente l'argomento)
Grazie per l'aiuto
Luca.geo- Nuovo Utente
- Messaggi : 2
Data d'iscrizione : 21.11.17
Re: Fanghi di perforazione con bentonite
hai pensato che il tenore di materiali "altri" nelle TRS deve comunque essere contenuto entro il 20%, tutto incluso?
I "fanghi bentonitici" PRIMA di essere usati per fare impermeabilizzazioni & simili sono banalmente materiali.
E DOPO, il loro eccesso se riutilizzabile tal quale o al più solo con le "normali pratiche industriali", che però non visualizzo a primo acchitto sapendo come funziona la perforazione con l'uso di essi stessi, quale possa essere può essere considerato un sottoprodotto, in tutti gli altri casi è un rifiuto. Misto, strano, in genere anche non pericoloso (dipende da che stai perforando e come e perchè) ma pur sempre rifiuto.
IMHO
I "fanghi bentonitici" PRIMA di essere usati per fare impermeabilizzazioni & simili sono banalmente materiali.
E DOPO, il loro eccesso se riutilizzabile tal quale o al più solo con le "normali pratiche industriali", che però non visualizzo a primo acchitto sapendo come funziona la perforazione con l'uso di essi stessi, quale possa essere può essere considerato un sottoprodotto, in tutti gli altri casi è un rifiuto. Misto, strano, in genere anche non pericoloso (dipende da che stai perforando e come e perchè) ma pur sempre rifiuto.
IMHO
_________________
sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
- Messaggi : 3848
Data d'iscrizione : 02.09.11
Età : 71
Località : Napoli
Re: Fanghi di perforazione con bentonite
Questione complicata e foriera di potenziali casini in tribunale.
L'interpretazione autentica del 185, modificata dalla 69/2013 e richiamata nella definizione di "suolo" dal 120/2017, definisce le matrici materiali di riporto come:
"costituite da una miscela eterogenea di materiale di origine antropica, quali residui e scarti di produzione e di consumo, e di terreno, che compone un orizzonte stratigrafico specifico rispetto alle caratteristiche geologiche e stratigrafiche naturali del terreno in un determinato sito e utilizzate per la realizzazione di riempimenti, di rilevati e di reinterri."
Pertanto le T&R possono certamente contenere altri materiali, ma nella misura in cui questi facciano parte dei "riporti" (nella misura inferiore al 20% in peso) da considerare come un orizzonte stratigrafico specifico incontrato durante lo scavo.
La stessa procedura per la determinazione della percentuale in peso, di cui all'Allegato 10 al DPR, riporta
"La quantità massima del 20% in peso di cui all’articolo 4, comma 3, è riferita all’orizzonte stratigrafico costituito da materiale di origine naturale e materiale di origine antropica."
Quindi, relativamente al fango bentonitico, è mia opinione che non si possa ragionare assimilandolo ad un materiale di riporto.
Detto ciò, essendo previsto in questo DPR (scritto con i piedi IMHO), la possibilità che le T&R contengano anche additivi e miscele cementizie per scavi meccanizzati, ritengo che queste possano essere gestite come sottoprodotti laddove rispettino le CSC (molto difficile nel caso di bentonite additivata).
A sostegno di ciò, nelle osservazioni che accompagnavano il parere favorevole della Commissione XIII del Senato della Repubblica, laddove si spiegava il mancato inserimento della "stabilizzazione a calce" nelle operazioni di normale pratica industriale al fine di evitare la procedura EU Pilot 554/13/ENVI, si legge
Sebbene relativo agli scavi in galleria, il parere secondo me può essere mutuato anche per la realizzazione di una palificata, essendo l'utilizzo del fango un'attività connessa alla perforazione.
L'interpretazione autentica del 185, modificata dalla 69/2013 e richiamata nella definizione di "suolo" dal 120/2017, definisce le matrici materiali di riporto come:
"costituite da una miscela eterogenea di materiale di origine antropica, quali residui e scarti di produzione e di consumo, e di terreno, che compone un orizzonte stratigrafico specifico rispetto alle caratteristiche geologiche e stratigrafiche naturali del terreno in un determinato sito e utilizzate per la realizzazione di riempimenti, di rilevati e di reinterri."
Pertanto le T&R possono certamente contenere altri materiali, ma nella misura in cui questi facciano parte dei "riporti" (nella misura inferiore al 20% in peso) da considerare come un orizzonte stratigrafico specifico incontrato durante lo scavo.
La stessa procedura per la determinazione della percentuale in peso, di cui all'Allegato 10 al DPR, riporta
"La quantità massima del 20% in peso di cui all’articolo 4, comma 3, è riferita all’orizzonte stratigrafico costituito da materiale di origine naturale e materiale di origine antropica."
Quindi, relativamente al fango bentonitico, è mia opinione che non si possa ragionare assimilandolo ad un materiale di riporto.
Detto ciò, essendo previsto in questo DPR (scritto con i piedi IMHO), la possibilità che le T&R contengano anche additivi e miscele cementizie per scavi meccanizzati, ritengo che queste possano essere gestite come sottoprodotti laddove rispettino le CSC (molto difficile nel caso di bentonite additivata).
A sostegno di ciò, nelle osservazioni che accompagnavano il parere favorevole della Commissione XIII del Senato della Repubblica, laddove si spiegava il mancato inserimento della "stabilizzazione a calce" nelle operazioni di normale pratica industriale al fine di evitare la procedura EU Pilot 554/13/ENVI, si legge
"Si consideri, di contro, che le attività strettamente strumentali ai processi di scavo – quali ad esempio, nell’ipotesi di scavo meccanizzato, la separazione e il ricircolo del fluido bentonitico – debbono considerarsi parte integrante del processo di scavo, in quanto attività inscindibilmente connesse e dipendenti dalla specifica tecnologia della macchina utilizzata."
Sebbene relativo agli scavi in galleria, il parere secondo me può essere mutuato anche per la realizzazione di una palificata, essendo l'utilizzo del fango un'attività connessa alla perforazione.
matteorossi- Utente Attivo
- Messaggi : 346
Data d'iscrizione : 28.08.15
Età : 49
Località : Roma
Re: Fanghi di perforazione con bentonite
matteorossi ha scritto:.......
Detto ciò, essendo previsto in questo DPR (scritto con i piedi IMHO), la possibilità che le T&R contengano anche additivi e miscele cementizie per scavi meccanizzati, ritengo che queste possano essere gestite come sottoprodotti laddove rispettino le CSC (molto difficile nel caso di bentonite additivata).
A sostegno di ciò, nelle osservazioni che accompagnavano il parere favorevole della Commissione XIII del Senato della Repubblica, laddove si spiegava il mancato inserimento della "stabilizzazione a calce" nelle operazioni di normale pratica industriale al fine di evitare la procedura EU Pilot 554/13/ENVI, si legge"Si consideri, di contro, che le attività strettamente strumentali ai processi di scavo – quali ad esempio, nell’ipotesi di scavo meccanizzato, la separazione e il ricircolo del fluido bentonitico – debbono considerarsi parte integrante del processo di scavo, in quanto attività inscindibilmente connesse e dipendenti dalla specifica tecnologia della macchina utilizzata."Sebbene relativo agli scavi in galleria, il parere secondo me può essere mutuato anche per la realizzazione di una palificata, essendo l'utilizzo del fango un'attività connessa alla perforazione.
allora dico la mia, premettendo che non sono un luminare della lexambientale ma tendo solo ad applicare solo il buonsenso leggendo la legge.
i Fanghi bentonitici non rientrano nel DPR120, dato che presi A SE STANTI (e quindi non parlo di terra da TRS sporca da fanghi bentonitici.....che pre me rientra perfettamente nel DPR120 salvo le verifiche di csc) come avete giustamente detto voi sarebbero totalmente 100% antropiche e non solo al 20%.
Ovviamente se tali materiali si asciugassero in una vasca, mi sentirei di dire che tali fanghi a parte qualche additivo floculante è formato in tutto e per tutto da minerali bentonitici-montmorillonitici (argille) e limi con marginale % di sabbia. Tali materiali , al fin fine, sono delle TERRE NATURALI di provenienza di CAVA (o di + cave)...quindi il loro conteggio non andrebbe considerato nel calcolo del 20%....come detto anche all'allegato 4 del DPR (un po come uno stabilizzato misto terra negli scavi).
altra questione:
direi che la tua citazione Commissione XIII del Senato della Repubblica, che li definisce intrinsecamente associati la processo di produzione di scavo li renderebbe quindi "prodotti dallo scavo", ma per me è un po tirata......
Il tema si complica perche dei fanghi (a mia conoscenza) non vi è un riutilizzo immediato, ma devono esserei asciugati.....per poi essere riutilizzati come un materiale da riempimento con un comportamento impermeabile (fino a quando non si asciugheranno bene sono una melma immonda ).
ps: L'asciugatura naturale dei fanghi in vasca per "evaporazione atmosferica" è un normale processo industriale?
Quindi per me la questione è: se sono liquidi per me sono un CER al 100%, se sono un "residuo di fango" quindi una terra secca: allora puoi trattarli un po "forzatamente" come TRS.
Rick23- Membro della community
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