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Rapporto inverso tra competenza e rilevanza, ovvero della buona informatica contro le grandi organizzazioni
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Rapporto inverso tra competenza e rilevanza, ovvero della buona informatica contro le grandi organizzazioni
Sono oltre 30 anni che mi occupo di informatica, e marginalmente da 15 di rifiuti.
Il SISTRI è un bel concetto, messo in atto in una maniera tanto oscena che mi fa venir da urlare ogni volta che ci devo mettere le mani dentro.
Eppure vorrei confortare i non-informatici: è sempre così quando ci sono di mezzo grossi progetti IT.
In vita mia ho visto progetti che hanno decuplicato il costo iniziale, aziende devastate ed avvilite dall'mplementazione di un ERP "di marca", progetti abbandonati dopo anni di sforzi per manifesta impossibilità ad avviarli, applicativi che violentano gli utenti, programmi indecenti vecchi di decenni riverniciati e rivenduti come ultima tecnologia, aziende che vendono soluzioni che non hanno, markettari che reclamizzano soluzioni miracolose quanto vacue.... insomma... di tutto di più.
Se dovessi descrivere il mondo dell'IT ad una persona che non lo vive, direi di pensare al far west, ai ciarlatani che vagavano con i connestoga vendendo soluzioni miracolose, ed elevare tutto al cubo.
Il SISTRI non è nient'altro che un grosso progetto informatico, solo che invece di 100 o 10000 persone coinvolge qualche milione di persone, ed ha valenze di carattere penale.
Purtroppo nel mondo dell'informatica la competenza di un soggetto è inversamente proporzionale alla sua rilevanza; un buon informatico non potrà mai avere successo perché è portato ad analizze tutti i dettagli, partire premunito e sovradimensionato, e quindi prospettare al suo cliente tempi e costi pesantemente realistici invece che facili utopie.
Il cliente, colui che sceglie, non capendo nulla di IT sarà attirato dai lustrini, dai risparmi prospettati, dal nome dell'interlocutore, dalla semplicità del progetto. E poi pagherà, pagherà, pagherà...
Lo stato italiano non è da meno, ma con una aggravante: coinvolge nei propri disastri anche i cittadini, e non impara mai dai propri errori. E' dai tempi dell'informatizzazione dell'INPS, migliaia di miliardi di lire e decenni spesi non-si-capisce-come, che ad ogni giro la storia si ripete.
E non do nemmeno la colpa ai politici di qualunque schieramento essi siano, la colpa è dei grandi dirigenti di stato che sono assolutamente incapaci di capire qualcosa di IT, e forse anche del loro stesso lavoro.
francesco
Il SISTRI è un bel concetto, messo in atto in una maniera tanto oscena che mi fa venir da urlare ogni volta che ci devo mettere le mani dentro.
Eppure vorrei confortare i non-informatici: è sempre così quando ci sono di mezzo grossi progetti IT.
In vita mia ho visto progetti che hanno decuplicato il costo iniziale, aziende devastate ed avvilite dall'mplementazione di un ERP "di marca", progetti abbandonati dopo anni di sforzi per manifesta impossibilità ad avviarli, applicativi che violentano gli utenti, programmi indecenti vecchi di decenni riverniciati e rivenduti come ultima tecnologia, aziende che vendono soluzioni che non hanno, markettari che reclamizzano soluzioni miracolose quanto vacue.... insomma... di tutto di più.
Se dovessi descrivere il mondo dell'IT ad una persona che non lo vive, direi di pensare al far west, ai ciarlatani che vagavano con i connestoga vendendo soluzioni miracolose, ed elevare tutto al cubo.
Il SISTRI non è nient'altro che un grosso progetto informatico, solo che invece di 100 o 10000 persone coinvolge qualche milione di persone, ed ha valenze di carattere penale.
Purtroppo nel mondo dell'informatica la competenza di un soggetto è inversamente proporzionale alla sua rilevanza; un buon informatico non potrà mai avere successo perché è portato ad analizze tutti i dettagli, partire premunito e sovradimensionato, e quindi prospettare al suo cliente tempi e costi pesantemente realistici invece che facili utopie.
Il cliente, colui che sceglie, non capendo nulla di IT sarà attirato dai lustrini, dai risparmi prospettati, dal nome dell'interlocutore, dalla semplicità del progetto. E poi pagherà, pagherà, pagherà...
Lo stato italiano non è da meno, ma con una aggravante: coinvolge nei propri disastri anche i cittadini, e non impara mai dai propri errori. E' dai tempi dell'informatizzazione dell'INPS, migliaia di miliardi di lire e decenni spesi non-si-capisce-come, che ad ogni giro la storia si ripete.
E non do nemmeno la colpa ai politici di qualunque schieramento essi siano, la colpa è dei grandi dirigenti di stato che sono assolutamente incapaci di capire qualcosa di IT, e forse anche del loro stesso lavoro.
francesco
Francesco65- Nuovo Utente
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Re: Rapporto inverso tra competenza e rilevanza, ovvero della buona informatica contro le grandi organizzazioni
Tanto per essere venale e per non addentrarmi nella IT, a me completamente estranea, sono convinto che in 2 anni di contributi, al sistri se non hanno rastrellato 1 miliardo di € poco ci manca.
Convertendo in vecchie lire siamo alle migliaia di miliardi.
Senza entrare nel merito del sistri ma un pò di trasparenza nella amministrazione dei soldi dei cittadini è una richiesta sovversiva? C'è un bilancio? Che fine fa questo fiume di soldi? E' un buco nero o anche questi dati sono coperti dal segreto militare?
Convertendo in vecchie lire siamo alle migliaia di miliardi.
Senza entrare nel merito del sistri ma un pò di trasparenza nella amministrazione dei soldi dei cittadini è una richiesta sovversiva? C'è un bilancio? Che fine fa questo fiume di soldi? E' un buco nero o anche questi dati sono coperti dal segreto militare?
pastorenomade- Utente Attivo
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Età : 69
Località : Ameria-Umbria
Re: Rapporto inverso tra competenza e rilevanza, ovvero della buona informatica contro le grandi organizzazioni
Francesco, sono d'accordo con te (e non sono un informatico).
Ma voglio ribadire che possiamo dire e ridire tutto ciò che non va' del sistema, di come è stato sviluppato, dei costi fino ad ora sostenuti, delle ricadute sugli utilizzatori, incolpando giustamente chi ha avuto potere decisionale in merito; a mio parere però sbagliamo a concentrarci solo sul sistema, inteso come hardware e software. Qui il problema vero e gigantesco è quello che è stato pensato a monte, le procedure. Sono cervellotiche, non possono contemplare tutte le casistiche particolari di chi tutti i giorni opera, non possono avere la pretesa (come invece hanno) di ingabbiare tutto e tutti (decine di migliaia di imprese con i loro diversi processi operativi) in una rigidità senza senso. Se già come dici tu è difficilissimo implementare nuovi sistemi gestionali all'interno delle singole realtà aziendali, figuriamoci implementare un unico sistema rigido e cervellotico per migliaia di aziende. Questa è la follia, non facciamo l'errore di credere (perchè forse ce lo dicono gli informatici di turno seduti a qualche tavolo che conta) che il sistema adesso non regge, ma che il sitema comunque partirà, che il sistema prima o poi sarà sistemato e adeguato a supportare gli accessi e il lavoro contemporaneo di migliaia di imprese. IL SISTRI non è un problema informatico, perchè quello prima o poi si risolverà, ma è un non senso per le procedure assurde che a monte sono state previste. Queste devono essere ripensate non con degli informatici (detto con tutto il rispetto), ma con gli operatori che tutti i giorni gestiscono rifiuti e relativi problemi. Per questo una proroga non serve a nulla, se non accompagnata dalla volontà di riscrivere le regole del gioco e dopo, solo dopo, dotarsi di un sistema informatico adatto. il SISTRI 2 deve nascere non solo dalle ceneri dell'attuale sitema hw e sw, ma in primo luogo dalle ceneri dei manuali operativi e dell'allontamento di chi ne ha ordinato la redazione per manifesta incompetenza. Noi dobbiamo batterci non a favore dei formulari, ma per un nuovo SISTRI soft senza l'arroganza di uno STATO che pretende di insegnarci anche come infilare la USB nel pc.
Scusate la lungaggine, ma per me questo punto è fondamentale, altrimenti rischiamo di batterci per niente e di sbattere fra qualche mese contro il solito muro.
Ma voglio ribadire che possiamo dire e ridire tutto ciò che non va' del sistema, di come è stato sviluppato, dei costi fino ad ora sostenuti, delle ricadute sugli utilizzatori, incolpando giustamente chi ha avuto potere decisionale in merito; a mio parere però sbagliamo a concentrarci solo sul sistema, inteso come hardware e software. Qui il problema vero e gigantesco è quello che è stato pensato a monte, le procedure. Sono cervellotiche, non possono contemplare tutte le casistiche particolari di chi tutti i giorni opera, non possono avere la pretesa (come invece hanno) di ingabbiare tutto e tutti (decine di migliaia di imprese con i loro diversi processi operativi) in una rigidità senza senso. Se già come dici tu è difficilissimo implementare nuovi sistemi gestionali all'interno delle singole realtà aziendali, figuriamoci implementare un unico sistema rigido e cervellotico per migliaia di aziende. Questa è la follia, non facciamo l'errore di credere (perchè forse ce lo dicono gli informatici di turno seduti a qualche tavolo che conta) che il sistema adesso non regge, ma che il sitema comunque partirà, che il sistema prima o poi sarà sistemato e adeguato a supportare gli accessi e il lavoro contemporaneo di migliaia di imprese. IL SISTRI non è un problema informatico, perchè quello prima o poi si risolverà, ma è un non senso per le procedure assurde che a monte sono state previste. Queste devono essere ripensate non con degli informatici (detto con tutto il rispetto), ma con gli operatori che tutti i giorni gestiscono rifiuti e relativi problemi. Per questo una proroga non serve a nulla, se non accompagnata dalla volontà di riscrivere le regole del gioco e dopo, solo dopo, dotarsi di un sistema informatico adatto. il SISTRI 2 deve nascere non solo dalle ceneri dell'attuale sitema hw e sw, ma in primo luogo dalle ceneri dei manuali operativi e dell'allontamento di chi ne ha ordinato la redazione per manifesta incompetenza. Noi dobbiamo batterci non a favore dei formulari, ma per un nuovo SISTRI soft senza l'arroganza di uno STATO che pretende di insegnarci anche come infilare la USB nel pc.
Scusate la lungaggine, ma per me questo punto è fondamentale, altrimenti rischiamo di batterci per niente e di sbattere fra qualche mese contro il solito muro.
Charlie75- Utente Attivo
- Messaggi : 122
Data d'iscrizione : 12.11.10
Re: Rapporto inverso tra competenza e rilevanza, ovvero della buona informatica contro le grandi organizzazioni
Charlie hai centrato il bersaglio. Ciao
cesare- Membro della community
- Messaggi : 37
Data d'iscrizione : 20.03.10
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